Aerolinee regionali, ne vale veramente la pena?

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normanbrent
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Aerolinee regionali, ne vale veramente la pena?

Messaggio da leggereda normanbrent » ven 13 dic 2019, 14:01:12

Si parla da qualche tempo di Air Sardinia e Aerolinee Siciliane, due progetti di altrettante nuove compagnie aeree che nascerebbero per collegare in maniera radicale le isole con il resto d'Italia. Le proposte nascerebbero in seguito alla appurata limitata disponibilità di voli fra le isole (appunto) e i principali scali in questo periodo di ferie (Natale 2019). Alcune esempi:

- Già a metà novembre erano esauriti i voli da Linate su Cagliari nei giorni dal 19 al 24 Dicembre (fonte https://www.youtg.net/primo-piano/21026 ... aro-prezzo). Le relative alternative low cost, prevedevano già allora prezzi intorno ai 150 € solo andata.
- Lo stop di Vueling sulle tratte siciliane da FCO sembrerebbe non aver avuto particolari ripercussioni sul traffico quotidiano nei mesi di ottobre e novembre, ma va inevitabilmente a creare problemi nel periodo festivo, con le altre compagnie capaci di aumentare i prezzi in maniera importante.
- Albastar, come ogni anno, si presenta a Malpensa con alcuni voli su Catania e, da quest'anno, su Palermo. Ma un'accoppiata A/R parte da 300€, molto più degli anni scorsi e, sicuramente, troppo per una compagnia comunque low cost.

Ed ecco quindi che le regioni propongono (distintamente) la creazione di 2 nuove compagnie aeree: Aerolinee Siciliane puntano ad una flotta di 10 Airbus e 3 Embraer per operare da Catania a Roma e Milano 4 voli al giorni, più uno su Bologna, per poi espandersi su Torino, Venezia ed aprire, solo dopo, Palermo, Trapani e Comiso. Più di 1,5 M di posti l'anno. Più indietro la situazione di Air Sardinia che ancora non comunica la flotta obbiettivo, ma si prepone di collegare principalmente i maggiori scali italiani coi 3 sardi (niente a Tortolì, a quanto pare...).

La domanda che ne emerge, al netto delle legittime recriminazioni Natalizie, è: ne vale veramente la pena?

1) al netto di periodi di punta (Natale, Pasqua e Agosto) l'attuale capacità sulle isole sembra già abbastanza coperta e consolidata. Si aggiunga che alcune compagnie low cost sospenderanno i voli sulla Sardegna fra Gennaio e Febbraio, nonostante la chiusura dell'aeroporto di Olbia che permetterebbe di concentrare maggiormente i passeggeri da/per la Sardegna,e lo stesso farà Air Italy, nonostante operi in regime di CT.

2) i prezzi medi sulle tratte in questione salgono vertiginosamente durante i ponti, ma rimangono accettabili durante il resto dell'anno. Vuoi anche che...

3)...sugli scali in questione operano compagnie molto aggressive (Ryanair, Volotea, Easyjet) che fanno del prezzo il loro punto di forza.

4) Entrambe le compagnie saranno gestite dalle relative regioni (=soldi nostri) ma dovranno necessariamente accordarsi con altre major per codeshare e proseguimenti. L'unica soluzione possibile sembra quindi Alitalia (=altri soldi nostri) che, però, qualche spicciolo, sulle rotte isolane, riesce ancora a raccimolarlo. Air Italy poco probabile vista la questione della base di Olbia. Inoltre...

5) ...compagnie del genere beneficerebbero della CT, ma fino al 2021 mi pare non ci siano possibilità di riaprire i giochi. E, comunque, la CT è in mani della stessa Alitalia.

Personalmente faccio fatica ad immaginare una costituzione delle 2 linee aeree regionali in tempi brevi, per cui non escludo che potrebbe tutto finire in caciara. ma se così non fosse...ne vale veramente la pena?
Che sbattone Malpensa, non c'era niente da Linate? (cit.) :evil:
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mattaus313
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Re: Aerolinee regionali, ne vale veramente la pena?

Messaggio da leggereda mattaus313 » ven 13 dic 2019, 14:26:20

L'unica cosa che vale la pena è cambiare il sistema di continuità ed adottare quello spagnolo. Devo ancora capire se la classe dirigente non ci arriva o se non vuole arrivarci, ma credo che la verità stia nel mezzo.
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Re: Aerolinee regionali, ne vale veramente la pena?

Messaggio da leggereda I-GABE » ven 13 dic 2019, 14:40:34

Molto semplicemente, se ci fosse un mercato reale per nuove compagnie al servizio delle isole, qualcuno ci si fionderebbe.
Evidentemente non e' cosi', il che significa che qualcuno dovrebbe finanziare situazioni non di mercato. Ergo, torniamo alla socializzazione dei costi, continuando a danneggiare la competitivita' del paese. Ma basta per favore... di Alitalia ne basta una!

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I-Alex
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Re: Aerolinee regionali, ne vale veramente la pena?

Messaggio da leggereda I-Alex » ven 13 dic 2019, 18:45:08

In bocca al lupo, un bagno di sangue coi soldi pubblici immagino
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Re: Aerolinee regionali, ne vale veramente la pena?

Messaggio da leggereda RAV38 » ven 13 dic 2019, 20:21:22

E' di oggi la notizia che nel bilancio 2019 della Regione Siciliana c'è un buco di oltre un miliardo. Cosa volete che sia finanziare con altri soldi pubblici una micro compagnia siciliana per liberare la Regione dalla dipendenza dalle politiche di rapina delle compagnie del Continente.

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Re: Aerolinee regionali, ne vale veramente la pena?

Messaggio da leggereda malpensante » ven 13 dic 2019, 21:58:27

Se hai un buco di un miliardo, aprire una linea aerea non cambia percentualmente molto i conti, dunque perché no?

KittyHawk
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Re: Aerolinee regionali, ne vale veramente la pena?

Messaggio da leggereda KittyHawk » dom 15 dic 2019, 11:45:48

E intanto le persone, come ci racconta La Stampa, si arrangiano. Non manca comunque il solito vittimismo («Prenotare con largo anticipo? Non è la soluzione dato che chi studia o lavora è vincolato all’ottenimento delle ferie o dall’esito degli esami»): chiunque abbia mai frequentato un'università o lavorato in vita sua sa che per le prime la chiusura natalizia è nota ancor prima che inizi l'anno accademico e che per le aziende le ferie natalizie vengono spesso contrattate/assegnate già al rientro delle ferie estive. E che se vengono fatte saltare per esigenze aziendali un'azienda seria rimborserà quanto si è già speso (viaggio, albergo etc), se non può essere recuperato. La realtà è che molti sono convinti che i viaggi debbano essere quasi gratuiti, sempre e in ogni caso.
Torino-Catania in aereo? Solo se si fa scalo in Polonia
L’odissea di Natale per gli studenti universitari siciliani, costretti a rotte inedite per risparmiare sul prezzo del biglietto

CASELLE (TORINO). Il modo più economico e veloce per raggiungere Catania da Torino? È passare da Cracovia. In alternativa, da Budapest. Per gli studenti fuori sede residenti in Sicilia iscritti agli atenei cittadini - all’Università sono 2.712, al Poli 3.430 - tornare a casa per Natale è un lusso. I prezzi dei biglietti aerei arrivano a costare fino 400 euro, quelli del treno, anche per chi è munito di tessera «under 30», non scendono mai sotto i cento. C’è l’alternativa dei viaggi low cost in bus, si dirà. Ma pure in questo caso i costi, scegliendo per esempio Catania con partenza il 19 dicembre da Torino, oscillano dai 120 ai 150 euro. Senza contare la durata del viaggio: 24 ore. Così sono sempre di più gli universitari che per rientrare nella terra del Gattopardo decidono di optare per rotte alternative.

Angelo Tarditi, studente del Poli, per raggiungere la Sicilia in aereo farà scalo in Polonia. «Assieme ad altri colleghi - spiega - partiremo per Cracovia il 18 pomeriggio da Caselle con la compagnia Wizz Air. L’arrivo è previsto alle 19,15, trascorreremo lì la notte e poi, alle cinque di mattina, decolleremo verso Catania. Impiegheremo 15 ore spendendo 50 euro». Stesso metodo con l’Ungheria. «Alcuni colleghi - continua lo studente - hanno prenotato un biglietto da Malpensa alle otto del mattino del 14 dicembre. Dopo un’ora e mezza di volo lo sbarco a Budapest, dove bisognerà aspettare 7 ore prima di partire per Catania: 11 ore e 60 euro, niente male».

«I voli hanno costi inaccessibili, i viaggi in bus sono calvari estenuanti» sottolinea Carmelo Traina, anche lui studente del Politecnico alle prese con un imminente scalo polacco. «Prenotare con largo anticipo? Non è la soluzione dato che chi studia o lavora è vincolato all’ottenimento delle ferie o dall’esito degli esami». La causa principale che costringe a questi spostamenti è legata all’assenza di misure per la continuità territoriale verso la Sicilia.

Negli ultimi giorni, però, qualcosa ha iniziato a muoversi. L’11 dicembre in commissione Bilancio del Senato è stato approvato un emendamento sulle tariffe sociali per contrastare il caro voli. Dal 2020, studenti e lavoratori fuori sede, persone con disabilità gravi e chi sarà costretto a spostarsi per curarsi viaggerà con uno sconto del 30-40% sui voli dal Nord verso l’isola. Se poi, come promesso dal governo, nel 2021 la continuità diventasse legge, gli sconti sarebbero estesi a tutti i siciliani senza distinzioni per categorie. Come modo per documentare l’odissea del rientro, Carmelo e un gruppo di studenti siciliani iscritti agli atenei torinesi sta per creare una pagina Instagram: «L’idea è raccogliere quante più esperienze possibili per far mantenere alta l’attenzione su questo tema, sperando che la continuità territoriale non resti utopia».
https://www.lastampa.it/torino/2019/12/15/news/torino-catania-in-aereo-solo-se-si-fa-scalo-in-polonia-1.38213938

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Re: Aerolinee regionali, ne vale veramente la pena?

Messaggio da leggereda malpensante » dom 15 dic 2019, 12:11:10

Allora la linea aerea siciliana risolverebbe il problema di andare a casa a Natale, Pasqua e Ferragosto. Non ho capito però che cosa farebbero aerei, equipaggi e impiegati negli altri periodi dell’anno.
Ultima modifica di malpensante il dom 15 dic 2019, 15:00:19, modificato 1 volta in totale.

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Re: Aerolinee regionali, ne vale veramente la pena?

Messaggio da leggereda mattaus313 » dom 15 dic 2019, 12:22:07

Seriamente, ma ai governi di Sicilia e Sardegna, per "calmierare" - giustamente - il fenomeno, non è mai passato per la testa di organizzare dei charter nei periodi di picco? Ok costa, ma sicuramente meno che creare, gestire e mantenere una compagnia 365/365
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Re: Aerolinee regionali, ne vale veramente la pena?

Messaggio da leggereda Mauz » sab 21 dic 2019, 16:05:20

Ma incentivare un banalissimo wet-lease da parte delle compagnie aeree nostrane limitatamente ai periodi di esodo?

Se fino a ieri bastavano tot aerei a effettuare le rotte per la Sardegna o per la Sicilia, si faccia in modo da poter mettere in pista più aerei limitatamente ai giorni di esodo e cintroesodo, senza dover distrarre la flotta dalle rotazioni abituali.

Cacchio, nel mondo si riescono a gestire ogni anno i voli HAJJ per La Mecca, charter per finali di Champions league o comunque si gestiscono con successo svariati picchi di domanda su una specifica destinazione e in periodi di tempo molto limitati. Si riusciranno a portare anche i meridionali a casa per le vacanze...

Con tutta la richiesta che c'è non dovrebbe essere difficile sostenere economicamente questa faccenda. Al limite con un aiutino governativo, ma niente di esagerato (il volo non glielo dobbiamo mica regalare, va solo tenuto in un range di prezzo accettabile).

C'è gente che spende 120€ per scendere giù in pullman. Con 150/200€ di biglietto aereo e aeromobili tutti belli pieni sarà pur sostenibile questa cosa...

Inviato dal mio JSN-L21 utilizzando Tapatalk
Stiamo monitorando attentamente la situazione. (Claudia)

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Messaggio da leggereda malpensante » mer 05 feb 2020, 14:31:25

Sicilia, dove aviazione è credere agli asini che volano
Aerolinee Siciliane, di serio ci saranno solo i guai


https://www.glistatigenerali.com/impren ... lo-i-guai/

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Re: Aerolinee regionali, ne vale veramente la pena?

Messaggio da leggereda wrth » mer 05 feb 2020, 15:33:16

malpensante ha scritto:Allora la linea aerea siciliana risolverebbe il problema di andare a casa a Natale, Pasqua e Ferragosto. Non ho capito però che cosa farebbero aerei, equipaggi e impiegati negli altri periodi dell’anno.
Fanno festa...


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