tempo un paio di anni e sul nazionale le low cost daranno una bella legnata... ovvio negli aeroporti dove ci sono slots e spazi per le low cost.
@ FlyIce
via FCO? per andare in Europa preferisco i diretti di LH, Easy, Niki, AirBerlin, etc etc :yeah:
La nuova Alitalia con AF: notizie e operativi (CAI 2°)
Regole del forum
in questa sezione si trattano tutti gli argomenti riguardanti vettori aerei con COA estero
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Re: La nuova Alitalia con AF: notizie e operativi (CAI 2°)
Malpensa airport user
Re: La nuova Alitalia con AF: notizie e operativi (CAI 2°)
Condivisibile o meno, vale la pena leggere l'articolo che segue.
Pochi passeggeri e piombo nelle ali L’ANALISI
ANDREA BOITANI
Il decollo di Cai appare stentato. La riduzione dell’offerta, prevista dal piano Cai (26% nel 2009 rispetto alla sola offerta Alitalia del 2007), finora non ha certo contribuito a far volare gli aerei più pieni e, quindi, a far aumentare i ricavi per posto offerto. C’è anzi stato un crollo dei coefficienti di riempimento degli aerei (43%) rispetto alla media di Alitalia e Air One di un anno fa (62%). L’eredità lasciata dalla vecchia Alitalia è certamente pesante, in termini di passeggeri persi nel corso dell’ultimo anno e va a sommarsi alla crisi economica in atto. Naturalmente, è possibile che il primo mese di attività – come ha detto l’ad di Cai Rocco Sabelli – sia un caso particolare, perché la nuova compagnia non ha potuto ancora mettere in campo tutte le promesse innovazioni nel servizio.
Il fatto è che perfino sulla tratta RomaMilano Linate (la vecchia "gallina dalle uova d’oro" per Alitalia e Air One) i passeggeri di Cai sono diminuiti sensibilmente (25%) e gli aerei sono più vuoti, nonostante la riduzione dei voli. È ancora presto per dire se le tariffe, in media, siano aumentate (le tariffe aeree sono molto differenziate e calcolare le medie non è cosa banale). Una parte di coloro che hanno rinunciato all’aereo ha scelto il treno. È infatti aumentata sensibilmente la quota degli spostamenti complessivi tra Milano e Roma effettuata con i treni eurostar e freccia rossa, grazie alla maggiore frequenza oraria e alla riduzione dei tempi di percorrenza e nonostante l’aumento delle tariffe deciso da Trenitalia anche in previsione degli aumenti di CaiAlitalia.
È ampiamente prevedibile che tutto questo, oltre a non garantire il successo di Cai, danneggi non poco i consumatori e i contribuenti. I primi perché pagheranno più cari sia i voli (e per chi vive lontano dai centri cittadini l’aereo rimane comunque insostituibile) che i treni; i secondi perché devono farsi carico dei debiti della bad company guidata da Fantozzi, della cassa integrazione privilegiata concessa ai dipendenti della vecchia Alitalia e non riassunti da Cai, nonché dei costi di costruzione della linea ad alta velocità (che mai saranno coperti dai ricavi tariffari).
Concentriamoci su Cai e i consumatori. Che il piano di Cai trascuri gli interessi dei consumatori è comprensibile: le imprese devono fare soldi e il loro obiettivo cercano di raggiungerlo anche proteggendosi dalla concorrenza. Ma che la politica si lasci imporre gli obiettivi dalle imprese, per quanto frequente, non è giustificabile. E invece il governo ha fatto passare in Parlamento, con voto di fiducia, la L. 166/08 con la quale ha in buona misura disarmato l’Antitrust relativamente alla fusione tra Alitalia ed Air One (e ad altre possibili future fusioni tra aziende di servizi pubblici). L’Antitrust ha poi scelto di usare il più goffamente possibile, le armi che le erano state lasciate. E ciò ha consentito a Cai di fondare il suo piano soprattutto sulla riconquista del mercato interno.
Si dirà che anche in Francia e Germania il mercato interno è pressoché monopolizzato. E alcuni aggiungono che è grazie a ciò che Air France e Lufthansa hanno conquistato la leadership continentale nel settore. Però, Germania e Francia sono i paesi europei che, con l’Italia, hanno il più basso indice di voli per abitante. In Irlanda, Spagna e Regno Unito (paesi assai più aperti alla concorrenza nei cieli) questo indice è molto più alto (vedi grafico). E mentre in Italia l’indice è rapidamente cresciuto negli ultimi dieci anni, con l’Alitalia che perdeva quote e potere di mercato, in Francia e Germania – con Air France e Lufthansa che diventavano colossi mondiali l’indice rimaneva sostanzialmente stabile. Il che significa che non necessariamente la difesa del potere monopolistico interno dei "campioni nazionali" coincide con lo sviluppo del mercato. Ovviamente, per i consumatori (e per il paese nel suo complesso) è molto più importante lo sviluppo del mercato che la dimensione e la forza del campione nazionale.
Dal piano di Cai, e ancor più esplicitamente dalle recenti dichiarazioni del suo ad, si capisce che una delle principali leve strategiche è la limitazione di Linate ai soli voli per Roma. Si tratta di un vecchio pallino di Alitalia, risalente all’epoca in cui la ex compagnia di bandiera era stata obbligata a fare di Malpensa il suo secondo semihub. In questo modo, Alitalia avrebbe eliminato in un colpo tutti i voli delle compagnie concorrenti che da Linate "nutrivano" i voli intercontinentali in partenza dai loro hub di Parigi, Francoforte, Londra, ecc. Oggi Cai vorrebbe la stessa cosa, ufficialmente per potenziare i propri voli intercontinentali diretti da Malpensa; più realisticamente per "nutrire" i suoi voli da Fiumicino. Ora come allora una compagnia aerea vorrebbe imporre una ripartizione dei voli utile solo a lei, ma certamente dannosa per i consumatori e per la Sea, la società che gestisce sia Malpensa che Linate.
Il danno per i consumatori è evidente: solo il 15% dei viaggiatori è interessato ai voli intercontinentali che utilizzano un hub, mentre l’85% è interessato ai voli point to point interni o europei. Con l’ulteriore limitazione di Linate si restringerebbe l’insieme delle loro possibilità di scelta, obbligandoli a volare da un aeroporto più distante da Milano e più costoso da raggiungere. Per la Sea, mantenere Linate per due milioni e mezzo di passeggeri l’anno, rispetto agli otto attuali (e a una capacità di circa quindici) significa veder salire enormemente i costi unitari, data la significativa componente di costi fissi, mentre i ricavi persi a Linate potrebbero non spostarsi interamente a Malpensa se i viaggiatori della Lombardia orientale si orientassero più su Orio al Serio che sull’ex hub varesino.
Ciò di cui avrebbero bisogno sia i consumatori sia gli aeroporti lombardi è esattamente l’opposto di quanto richiesto da Cai. Si dovrebbe eliminare anche l’attuale limitazione del Forlanini (imposta dal decreto Bersani del 2001), in modo che molti più slots si rendano disponibili per qualsiasi compagnia aerea che voglia operare qualsiasi rotta italiana o europea. Allo stesso tempo, c’è bisogno di rivedere gli accordi bilaterali con i paesi extraUe diversi dagli Usa (con i quali vige dall’aprile 2008 un regime di open skies), in modo da consentire a nuovi operatori di aprire liberamente rotte intercontinentali da Malpensa (e da altri aeroporti italiani). Si tratterebbe di dare un seguito al recente accordo che ha consentito la liberalizzazione dei voli da e verso Dubai. Secondo le stime della Civil Aviation Authority britannica, l’adozione degli open skies tra la Gran Bretagna e l’India ha permesso (nel triennio 20042006) di aumentare i voli diretti tra i due paesi del 254% e i passeggeri del 108%, con consistenti e positive ricadute sull’occupazione.
In tutt’altra direzione, purtroppo, va la decisione annunciata dal governatore della regione Lazio Piero Marrazzo di chiudere l’aeroporto di Ciampino, per spostare i voli low cost a Viterbo. Roma rinuncerebbe così a un formidabile asset competitivo sul mercato turistico (gli aeroporti low cost delle altre capitali europee sono molto più lontani di Ciampino). Quel che è peggio è che un simile sacrificio viene disinvoltamente offerto a Cai perché – ha dichiarato Marrazzo "questo è un fatto che rafforza chi sceglie Fiumicino, che è uno scalo libero dalle cannibalizzazioni che hanno altri scali". C’è bisogno di commenti?
http://www.repubblica.it/supplementi/af ... retto.html
Altri articolo in mini rassegna stampa
Alitalia targata CAI cerca la rotta...
Intervista a Sabelli...
Pochi passeggeri e piombo nelle ali L’ANALISI
ANDREA BOITANI
Il decollo di Cai appare stentato. La riduzione dell’offerta, prevista dal piano Cai (26% nel 2009 rispetto alla sola offerta Alitalia del 2007), finora non ha certo contribuito a far volare gli aerei più pieni e, quindi, a far aumentare i ricavi per posto offerto. C’è anzi stato un crollo dei coefficienti di riempimento degli aerei (43%) rispetto alla media di Alitalia e Air One di un anno fa (62%). L’eredità lasciata dalla vecchia Alitalia è certamente pesante, in termini di passeggeri persi nel corso dell’ultimo anno e va a sommarsi alla crisi economica in atto. Naturalmente, è possibile che il primo mese di attività – come ha detto l’ad di Cai Rocco Sabelli – sia un caso particolare, perché la nuova compagnia non ha potuto ancora mettere in campo tutte le promesse innovazioni nel servizio.
Il fatto è che perfino sulla tratta RomaMilano Linate (la vecchia "gallina dalle uova d’oro" per Alitalia e Air One) i passeggeri di Cai sono diminuiti sensibilmente (25%) e gli aerei sono più vuoti, nonostante la riduzione dei voli. È ancora presto per dire se le tariffe, in media, siano aumentate (le tariffe aeree sono molto differenziate e calcolare le medie non è cosa banale). Una parte di coloro che hanno rinunciato all’aereo ha scelto il treno. È infatti aumentata sensibilmente la quota degli spostamenti complessivi tra Milano e Roma effettuata con i treni eurostar e freccia rossa, grazie alla maggiore frequenza oraria e alla riduzione dei tempi di percorrenza e nonostante l’aumento delle tariffe deciso da Trenitalia anche in previsione degli aumenti di CaiAlitalia.
È ampiamente prevedibile che tutto questo, oltre a non garantire il successo di Cai, danneggi non poco i consumatori e i contribuenti. I primi perché pagheranno più cari sia i voli (e per chi vive lontano dai centri cittadini l’aereo rimane comunque insostituibile) che i treni; i secondi perché devono farsi carico dei debiti della bad company guidata da Fantozzi, della cassa integrazione privilegiata concessa ai dipendenti della vecchia Alitalia e non riassunti da Cai, nonché dei costi di costruzione della linea ad alta velocità (che mai saranno coperti dai ricavi tariffari).
Concentriamoci su Cai e i consumatori. Che il piano di Cai trascuri gli interessi dei consumatori è comprensibile: le imprese devono fare soldi e il loro obiettivo cercano di raggiungerlo anche proteggendosi dalla concorrenza. Ma che la politica si lasci imporre gli obiettivi dalle imprese, per quanto frequente, non è giustificabile. E invece il governo ha fatto passare in Parlamento, con voto di fiducia, la L. 166/08 con la quale ha in buona misura disarmato l’Antitrust relativamente alla fusione tra Alitalia ed Air One (e ad altre possibili future fusioni tra aziende di servizi pubblici). L’Antitrust ha poi scelto di usare il più goffamente possibile, le armi che le erano state lasciate. E ciò ha consentito a Cai di fondare il suo piano soprattutto sulla riconquista del mercato interno.
Si dirà che anche in Francia e Germania il mercato interno è pressoché monopolizzato. E alcuni aggiungono che è grazie a ciò che Air France e Lufthansa hanno conquistato la leadership continentale nel settore. Però, Germania e Francia sono i paesi europei che, con l’Italia, hanno il più basso indice di voli per abitante. In Irlanda, Spagna e Regno Unito (paesi assai più aperti alla concorrenza nei cieli) questo indice è molto più alto (vedi grafico). E mentre in Italia l’indice è rapidamente cresciuto negli ultimi dieci anni, con l’Alitalia che perdeva quote e potere di mercato, in Francia e Germania – con Air France e Lufthansa che diventavano colossi mondiali l’indice rimaneva sostanzialmente stabile. Il che significa che non necessariamente la difesa del potere monopolistico interno dei "campioni nazionali" coincide con lo sviluppo del mercato. Ovviamente, per i consumatori (e per il paese nel suo complesso) è molto più importante lo sviluppo del mercato che la dimensione e la forza del campione nazionale.
Dal piano di Cai, e ancor più esplicitamente dalle recenti dichiarazioni del suo ad, si capisce che una delle principali leve strategiche è la limitazione di Linate ai soli voli per Roma. Si tratta di un vecchio pallino di Alitalia, risalente all’epoca in cui la ex compagnia di bandiera era stata obbligata a fare di Malpensa il suo secondo semihub. In questo modo, Alitalia avrebbe eliminato in un colpo tutti i voli delle compagnie concorrenti che da Linate "nutrivano" i voli intercontinentali in partenza dai loro hub di Parigi, Francoforte, Londra, ecc. Oggi Cai vorrebbe la stessa cosa, ufficialmente per potenziare i propri voli intercontinentali diretti da Malpensa; più realisticamente per "nutrire" i suoi voli da Fiumicino. Ora come allora una compagnia aerea vorrebbe imporre una ripartizione dei voli utile solo a lei, ma certamente dannosa per i consumatori e per la Sea, la società che gestisce sia Malpensa che Linate.
Il danno per i consumatori è evidente: solo il 15% dei viaggiatori è interessato ai voli intercontinentali che utilizzano un hub, mentre l’85% è interessato ai voli point to point interni o europei. Con l’ulteriore limitazione di Linate si restringerebbe l’insieme delle loro possibilità di scelta, obbligandoli a volare da un aeroporto più distante da Milano e più costoso da raggiungere. Per la Sea, mantenere Linate per due milioni e mezzo di passeggeri l’anno, rispetto agli otto attuali (e a una capacità di circa quindici) significa veder salire enormemente i costi unitari, data la significativa componente di costi fissi, mentre i ricavi persi a Linate potrebbero non spostarsi interamente a Malpensa se i viaggiatori della Lombardia orientale si orientassero più su Orio al Serio che sull’ex hub varesino.
Ciò di cui avrebbero bisogno sia i consumatori sia gli aeroporti lombardi è esattamente l’opposto di quanto richiesto da Cai. Si dovrebbe eliminare anche l’attuale limitazione del Forlanini (imposta dal decreto Bersani del 2001), in modo che molti più slots si rendano disponibili per qualsiasi compagnia aerea che voglia operare qualsiasi rotta italiana o europea. Allo stesso tempo, c’è bisogno di rivedere gli accordi bilaterali con i paesi extraUe diversi dagli Usa (con i quali vige dall’aprile 2008 un regime di open skies), in modo da consentire a nuovi operatori di aprire liberamente rotte intercontinentali da Malpensa (e da altri aeroporti italiani). Si tratterebbe di dare un seguito al recente accordo che ha consentito la liberalizzazione dei voli da e verso Dubai. Secondo le stime della Civil Aviation Authority britannica, l’adozione degli open skies tra la Gran Bretagna e l’India ha permesso (nel triennio 20042006) di aumentare i voli diretti tra i due paesi del 254% e i passeggeri del 108%, con consistenti e positive ricadute sull’occupazione.
In tutt’altra direzione, purtroppo, va la decisione annunciata dal governatore della regione Lazio Piero Marrazzo di chiudere l’aeroporto di Ciampino, per spostare i voli low cost a Viterbo. Roma rinuncerebbe così a un formidabile asset competitivo sul mercato turistico (gli aeroporti low cost delle altre capitali europee sono molto più lontani di Ciampino). Quel che è peggio è che un simile sacrificio viene disinvoltamente offerto a Cai perché – ha dichiarato Marrazzo "questo è un fatto che rafforza chi sceglie Fiumicino, che è uno scalo libero dalle cannibalizzazioni che hanno altri scali". C’è bisogno di commenti?
http://www.repubblica.it/supplementi/af ... retto.html
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Alitalia targata CAI cerca la rotta...
Intervista a Sabelli...
Il maggior nemico della conoscenza non è l’ignoranza,
è la presunzione della conoscenza.
Stephen Hawking
è la presunzione della conoscenza.
Stephen Hawking
Re: La nuova Alitalia con AF: notizie e operativi (CAI 2°)
C'è anche un po' di Europa e parecchio bella a sud :ciao:I-Alex ha scritto:...
via FCO? per andare in Europa preferisco i diretti di LH, Easy, Niki, AirBerlin, etc etc :yeah:
“È bastato che O’Leary prevedesse il fallimento della nostra compagnia, che, da quel momento, è aumentato il nostro fatturato” il soggetto non è Alitalia ma Lufthansa
Re: La nuova Alitalia con AF: notizie e operativi (CAI 2°)
europa a Sud via FCO? oltre alla Grecia cosa c'è?
Malpensa airport user
Re: La nuova Alitalia con AF: notizie e operativi (CAI 2°)
arriva Freccia Verde :contento :contento
Malpensa airport user
Re: La nuova Alitalia con AF: notizie e operativi (CAI 2°)
Il maggior nemico della conoscenza non è l’ignoranza,
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Stephen Hawking
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passaacqua
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Re: La nuova Alitalia con AF: notizie e operativi (CAI 2°)
sono talmente disgustato dalla politica che ne sono disinteressato, proporrei di smettere di parlare di az in quanto compgnia appartenente ad altro teritorio alla stregua di Iberia, Sas o Swiss (anche se questa è molto più vicina).
Re: La nuova Alitalia con AF: notizie e operativi (CAI 2°)
Mi duole dare motivo di turbanmento a passaacqua :green: :ciao:
Scontro dopo le dichiarazioni di sabelli che aveva parlato di «ruolo ambiguo» delle fs
Ferrovie pronte a querelare Alitalia
Nota delle Fs: «Ci riserviamo di utilizzare ogni strumento nelle opportune sedi per tutelare la nostra immagine»
L'ad delle Ferrovie Mauro Moretti
ROMA - Ferrovie contro aerei. Il gruppo Fs sta per querelare Alitalia. In un clima di rapporti già tesi la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata l'ultima dichiarazione dell'amministratore delegato della compagnia aerea, Rocco Sabelli, che aveva parlato di «ruolo ambiguo» delle Fs.
LA NOTA - In una nota, il Gruppo Fs annuncia che «si riserva di utilizzare ogni strumento nelle opportune sedi per la tutela della propria immagine». Sulla Roma-Milano, Ferrovie evidenzia che «la concorrenza è corretta e leale e legata allo sviluppo tecnologico e alle strategie di impresa». Ogni riferimento a «sovvenzioni improprie da parte dello Stato è del tutto incongruo e strumentale : i corrispettivi pubblici sono, infatti, relativi ai servizi universali contrattualizzati (il loro importo per treno è peraltro inferiore a quello oggi percepito negli altri paesi europei), dai quali è esclusa l'Alta Velocità. D'altra parte, la superiorità tecnico-logistica del trasporto ferroviario raggiunta con l'Alta velocità rispetto all'aereo è un fatto incontestabile, a prescindere dalla capacità organizzativa e di vendita dei vettori aerei». Ferrovie aggiungono che «per paradosso, l'affermazione di Sabelli : "noi ci troviamo a dover competere con un'azienda che non è un'impresa" fotografa una realtà oggettiva che di fatto penalizza fortemente Fs, essendo questa una società pubblica soggetta a regolamentazione propria delle pubbliche amministrazioni». «Sabelli - si legge ancora nella nota di Ferrovie - non conosce, infatti, tetti ai compensi dei manager, alle consulenze, alla pubblicità, non esplica gare pubbliche per l'acquisto degli aerei e dei materiali e forniture, per formare partnership con i relativi tempi e contenziosi presso i giudici amministrativi, non è soggetto al controllo contabile dei giudici erariali e così via».
DATI - Le Ferrovie ritengono che «in questo ha ragione anche il presidente dell'Enac, Vito Riggio, quando dice che Fs è dello Stato, ma non certamente con riferimento ai ritardi che vengono attribuiti ai treni di Fs in maniera macroscopicamente errata». Nella nota si ricorda poi che «i dati certificati sui ritardi medi a gennaio e a febbraio segnano rispettivamente 4,9 e 4,4 minuti per treno. Si ricorda che i ritardi analizzati dalla rivista "Altroconsumo" e riportati da Sabelli si riferiscono ad un periodo particolarmente critico dal punto di vista meteorologico» cioè quello delle festività natalizie e dell'Epifania, «nel quale gli aeroporti di mezza Italia erano chiusi per neve». Infine, secondo le ultime rilevazioni - concludono le Fs - «il dato della customer satisfaction (vale a dire la soddisfazione dei clienti) sull'Alta Velocità è al 90%, mentre quella relativa agli Av Fast (cioè ai no-stop Roma-Milano) è addirittura al 92%».
Ancor più interessanti sono i commenti dei lettori
http://www.corriere.it/economia/09_marz ... primopiano
Scontro dopo le dichiarazioni di sabelli che aveva parlato di «ruolo ambiguo» delle fs
Ferrovie pronte a querelare Alitalia
Nota delle Fs: «Ci riserviamo di utilizzare ogni strumento nelle opportune sedi per tutelare la nostra immagine»
L'ad delle Ferrovie Mauro Moretti
ROMA - Ferrovie contro aerei. Il gruppo Fs sta per querelare Alitalia. In un clima di rapporti già tesi la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata l'ultima dichiarazione dell'amministratore delegato della compagnia aerea, Rocco Sabelli, che aveva parlato di «ruolo ambiguo» delle Fs.
LA NOTA - In una nota, il Gruppo Fs annuncia che «si riserva di utilizzare ogni strumento nelle opportune sedi per la tutela della propria immagine». Sulla Roma-Milano, Ferrovie evidenzia che «la concorrenza è corretta e leale e legata allo sviluppo tecnologico e alle strategie di impresa». Ogni riferimento a «sovvenzioni improprie da parte dello Stato è del tutto incongruo e strumentale : i corrispettivi pubblici sono, infatti, relativi ai servizi universali contrattualizzati (il loro importo per treno è peraltro inferiore a quello oggi percepito negli altri paesi europei), dai quali è esclusa l'Alta Velocità. D'altra parte, la superiorità tecnico-logistica del trasporto ferroviario raggiunta con l'Alta velocità rispetto all'aereo è un fatto incontestabile, a prescindere dalla capacità organizzativa e di vendita dei vettori aerei». Ferrovie aggiungono che «per paradosso, l'affermazione di Sabelli : "noi ci troviamo a dover competere con un'azienda che non è un'impresa" fotografa una realtà oggettiva che di fatto penalizza fortemente Fs, essendo questa una società pubblica soggetta a regolamentazione propria delle pubbliche amministrazioni». «Sabelli - si legge ancora nella nota di Ferrovie - non conosce, infatti, tetti ai compensi dei manager, alle consulenze, alla pubblicità, non esplica gare pubbliche per l'acquisto degli aerei e dei materiali e forniture, per formare partnership con i relativi tempi e contenziosi presso i giudici amministrativi, non è soggetto al controllo contabile dei giudici erariali e così via».
DATI - Le Ferrovie ritengono che «in questo ha ragione anche il presidente dell'Enac, Vito Riggio, quando dice che Fs è dello Stato, ma non certamente con riferimento ai ritardi che vengono attribuiti ai treni di Fs in maniera macroscopicamente errata». Nella nota si ricorda poi che «i dati certificati sui ritardi medi a gennaio e a febbraio segnano rispettivamente 4,9 e 4,4 minuti per treno. Si ricorda che i ritardi analizzati dalla rivista "Altroconsumo" e riportati da Sabelli si riferiscono ad un periodo particolarmente critico dal punto di vista meteorologico» cioè quello delle festività natalizie e dell'Epifania, «nel quale gli aeroporti di mezza Italia erano chiusi per neve». Infine, secondo le ultime rilevazioni - concludono le Fs - «il dato della customer satisfaction (vale a dire la soddisfazione dei clienti) sull'Alta Velocità è al 90%, mentre quella relativa agli Av Fast (cioè ai no-stop Roma-Milano) è addirittura al 92%».
Ancor più interessanti sono i commenti dei lettori
http://www.corriere.it/economia/09_marz ... primopiano
Il maggior nemico della conoscenza non è l’ignoranza,
è la presunzione della conoscenza.
Stephen Hawking
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Stephen Hawking
Re: La nuova Alitalia con AF: notizie e operativi (CAI 2°)
freccia verde allora decolla davvero 
Malpensa airport user
Re: La nuova Alitalia con AF: notizie e operativi (CAI 2°)
ALITALIA/ Così Bruxelles può far un regalo ad Air France
Juanfran Valerón giovedì 12 marzo 2009
Senza grosse sorprese, martedì da Bruxelles è arrivato il via libera alla “privatizzazione” di Alitalia e all’ingresso di Air France nella nuova compagnia. Tutta l’operazione si è svolta, dicono dalla Commissione Europea, in congruità con i prezzi di mercato.
Forse però l’eventuale problema non era da ricercare nel prezzo a cui gli asset sono stati ceduti a Cai, ma nell’intera operazione che ha avuto risvolti alquanto sconvenienti per i viaggiatori e i contribuenti. Nonostante questa “bella notizia”, la nuova Alitalia non sembra volare in cieli sereni. Per il 2009, infatti, l’amministratore delegato Sabelli ha confermato una perdita stimata in circa 200 milioni di euro. Una cifra non da poco conto.
Certamente partire quando è in atto una crisi economica come quella attuale non aiuta, ma date le ultime dichiarazioni dello stesso Sabelli, c’è da pensare che i vertici aziendali abbiano sottovalutato la concorrenza delle Ferrovie sulla tratta Milano-Roma, ovvero la più redditizia d’Italia (in Europa è da poco seconda alla Madrid-Barcellona).
Non si spiega altrimenti lo scontro a distanza tra Sabelli e l’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato Moretti, dove il primo accusava il secondo di competere grazie agli aiuti dello Stato. Suona strano detto da chi gode del bavaglio messo dal Governo all’Antitrust per operare con le tariffe che vuole. E nonostante queste tariffe si trova poi in perdita.
Una situazione che, nonostante le smentite del caso, avvicina sempre più Air France-Klm al controllo della nuova Alitalia. Non credo infatti, dovesse la situazione finanziaria della compagnia seguire ancora questo trend, che i soci di Cai metteranno volentieri mano al portafoglio per un aumento di capitale, dato che già sul “chip” iniziale sono stati abbastanza “stretti”.
Chi potrebbe facilmente mettere sul piatto gli euro occorrenti sono i francesi, che approfitterebbero così di una situazione di crisi per portarsi a casa il “giocattolino” a prezzi di saldo. Un “aiuto” ai francesi potrebbe inoltre inaspettatamente arrivare dall’Unione Europea. La Commissione ha infatti proposto martedì al Parlamento e al Consiglio di congelare fino al 2010 gli slot aerei.
Questo si tradurrebbe in un duro colpo a quel “fronte del Nord” che ancora continua a serrare i suoi ranghi a Malpensa. Giuseppe Bonomi, Presidente della Sea, sempre martedì dalle pagine de Il Corriere della Sera ha infatti pubblicamente fatto la sua “dichiarazione d’amore” a Lufthansa, augurandosi di poter presto vedere liberi gli slot che Alitalia occupa e non usa sugli scali milanesi, in particolare a Linate dove detiene ormai il monopolio della tratta Milano-Roma.
Un “sogno” che Bruxelles potrebbe dunque infrangere, facendo decollare i propositi di espansione di Air France, che sarebbe ancor più lieta di mettere le mani sul patrimonio di slot della nuova Alitalia, se questi venissero bloccati ancora per un anno.
Per ora resta tutto ancora nel mondo delle ipotesi. Quel che appare concreto e reale è che la nuova compagnia è sì decollata, ma il carburante nei serbatoi scarseggia e si potrebbe optare per un atterraggio di emergenza a Parigi. Speriamo che Bruxelles permetta ai viaggiatori italiani di cambiare presto biglietto.
http://www.ilsussidiario.net/articolo.a ... colo=13860
Juanfran Valerón giovedì 12 marzo 2009
Senza grosse sorprese, martedì da Bruxelles è arrivato il via libera alla “privatizzazione” di Alitalia e all’ingresso di Air France nella nuova compagnia. Tutta l’operazione si è svolta, dicono dalla Commissione Europea, in congruità con i prezzi di mercato.
Forse però l’eventuale problema non era da ricercare nel prezzo a cui gli asset sono stati ceduti a Cai, ma nell’intera operazione che ha avuto risvolti alquanto sconvenienti per i viaggiatori e i contribuenti. Nonostante questa “bella notizia”, la nuova Alitalia non sembra volare in cieli sereni. Per il 2009, infatti, l’amministratore delegato Sabelli ha confermato una perdita stimata in circa 200 milioni di euro. Una cifra non da poco conto.
Certamente partire quando è in atto una crisi economica come quella attuale non aiuta, ma date le ultime dichiarazioni dello stesso Sabelli, c’è da pensare che i vertici aziendali abbiano sottovalutato la concorrenza delle Ferrovie sulla tratta Milano-Roma, ovvero la più redditizia d’Italia (in Europa è da poco seconda alla Madrid-Barcellona).
Non si spiega altrimenti lo scontro a distanza tra Sabelli e l’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato Moretti, dove il primo accusava il secondo di competere grazie agli aiuti dello Stato. Suona strano detto da chi gode del bavaglio messo dal Governo all’Antitrust per operare con le tariffe che vuole. E nonostante queste tariffe si trova poi in perdita.
Una situazione che, nonostante le smentite del caso, avvicina sempre più Air France-Klm al controllo della nuova Alitalia. Non credo infatti, dovesse la situazione finanziaria della compagnia seguire ancora questo trend, che i soci di Cai metteranno volentieri mano al portafoglio per un aumento di capitale, dato che già sul “chip” iniziale sono stati abbastanza “stretti”.
Chi potrebbe facilmente mettere sul piatto gli euro occorrenti sono i francesi, che approfitterebbero così di una situazione di crisi per portarsi a casa il “giocattolino” a prezzi di saldo. Un “aiuto” ai francesi potrebbe inoltre inaspettatamente arrivare dall’Unione Europea. La Commissione ha infatti proposto martedì al Parlamento e al Consiglio di congelare fino al 2010 gli slot aerei.
Questo si tradurrebbe in un duro colpo a quel “fronte del Nord” che ancora continua a serrare i suoi ranghi a Malpensa. Giuseppe Bonomi, Presidente della Sea, sempre martedì dalle pagine de Il Corriere della Sera ha infatti pubblicamente fatto la sua “dichiarazione d’amore” a Lufthansa, augurandosi di poter presto vedere liberi gli slot che Alitalia occupa e non usa sugli scali milanesi, in particolare a Linate dove detiene ormai il monopolio della tratta Milano-Roma.
Un “sogno” che Bruxelles potrebbe dunque infrangere, facendo decollare i propositi di espansione di Air France, che sarebbe ancor più lieta di mettere le mani sul patrimonio di slot della nuova Alitalia, se questi venissero bloccati ancora per un anno.
Per ora resta tutto ancora nel mondo delle ipotesi. Quel che appare concreto e reale è che la nuova compagnia è sì decollata, ma il carburante nei serbatoi scarseggia e si potrebbe optare per un atterraggio di emergenza a Parigi. Speriamo che Bruxelles permetta ai viaggiatori italiani di cambiare presto biglietto.
http://www.ilsussidiario.net/articolo.a ... colo=13860
Il maggior nemico della conoscenza non è l’ignoranza,
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Stephen Hawking
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Re: La nuova Alitalia con AF: notizie e operativi (CAI 2°)
A parte il discorso congelamento slot,il resto prosegue come da copione, anzi,in maniera accelerata complice la crisi economica.
Marco
The engine is the heart of an airplane but the pilot is its soul.
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Re: La nuova Alitalia con AF: notizie e operativi (CAI 2°)
C'è chi asserisce che i due A330 previsti per il 2009 sono slittati al 2010... :cotto:
Re: La nuova Alitalia con AF: notizie e operativi (CAI 2°)
vero, soprattutto la voragine nei conti che non tornano ancora, con circa metà flotta al prato, un terzo del personale in meno e una malpensa cancellata :yeah:mxp98 ha scritto:A parte il discorso congelamento slot,il resto prosegue come da copione, anzi,in maniera accelerata complice la crisi economica.
Malpensa airport user
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Mirketto992
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Re: La nuova Alitalia con AF: notizie e operativi (CAI 2°)
Speriamo di no...EK412 ha scritto:C'è chi asserisce che i due A330 previsti per il 2009 sono slittati al 2010... :cotto:
Re: La nuova Alitalia con AF: notizie e operativi (CAI 2°)
Prima le tariffe promozionali, ora il terminal dedicato all'alleanza... ormai Alitalia non fa altro che riproporre a qualche settimana di distanza le iniziative di Lufthansa...
(ANSA) - ROMA, 19 MAR - Alitalia ha ''la necessita' e l'ambizione che Fiumicino sia il nostro aeroporto di riferimento'' e per questo aspira ad avere ''un terminal dedicato''. Lo ha detto l'amministratore delegato della compagnia aerea, Rocco Sabelli, rispondendo ai cronisti in occasione della presentazione e della distribuzione della sesta edizione della 'Carta dei diritti del passeggero'. Sabelli non ha indicato quale degli attuali moli dello scalo romano possa diventare quello dedicato ad Alitalia ma ha osservato che sarebbe opportuno che la compagnia avesse il molo dedicato come avviene per altri vettori in altre parti del mondo. ''Auspichiamo che il nuovo piano di investimenti di Aeroporti di Roma possa dedicare all'Alitalia un 'asset' importante''. L'eventuale molo dedicato ad Alitalia, ha rilevato Sabelli, dovrebbe essere ''dedicato anche al partner Air France e a quelli dell'alleanza SkyTeam'', l'alleanza globale a cui aderiscono sia Alitalia, sia Air France, con altri vettori mondiali.(ANSA). DR
http://www.ansa.it/infrastrutturetraspo ... 45056.html
(ANSA) - ROMA, 19 MAR - Alitalia ha ''la necessita' e l'ambizione che Fiumicino sia il nostro aeroporto di riferimento'' e per questo aspira ad avere ''un terminal dedicato''. Lo ha detto l'amministratore delegato della compagnia aerea, Rocco Sabelli, rispondendo ai cronisti in occasione della presentazione e della distribuzione della sesta edizione della 'Carta dei diritti del passeggero'. Sabelli non ha indicato quale degli attuali moli dello scalo romano possa diventare quello dedicato ad Alitalia ma ha osservato che sarebbe opportuno che la compagnia avesse il molo dedicato come avviene per altri vettori in altre parti del mondo. ''Auspichiamo che il nuovo piano di investimenti di Aeroporti di Roma possa dedicare all'Alitalia un 'asset' importante''. L'eventuale molo dedicato ad Alitalia, ha rilevato Sabelli, dovrebbe essere ''dedicato anche al partner Air France e a quelli dell'alleanza SkyTeam'', l'alleanza globale a cui aderiscono sia Alitalia, sia Air France, con altri vettori mondiali.(ANSA). DR
http://www.ansa.it/infrastrutturetraspo ... 45056.html
Re: La nuova Alitalia con AF: notizie e operativi (CAI 2°)
visto che Sabelli si limita a copiare le dichiazrazioni fatte da Lufthansa speriamo che copi anche le dichiarazioni relative all'apertura dei bilaterali! :green:
Stiamo monitorando attentamente la situazione. (Claudia)
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malpensante
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Re: La nuova Alitalia con AF: notizie e operativi (CAI 2°)
Alitalia da anni voleva un terminal proprio a Fiumicino, non l' ebbe per l' opposizione di AirOne.
Re: La nuova Alitalia con AF: notizie e operativi (CAI 2°)
quindi se vogliono un terminal dedicato a Fco hanno deciso di rimaner laggiù? :fiori:
un terminal nuovo o un molo?badthinker ha scritto:Alitalia da anni voleva un terminal proprio a Fiumicino, non l' ebbe per l' opposizione di AirOne.
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Mirketto992
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Re: La nuova Alitalia con AF: notizie e operativi (CAI 2°)
Che se ne stiano a sto punto??? Comunque i voli sembra che vadano bene no???
Re: La nuova Alitalia con AF: notizie e operativi (CAI 2°)
da Milano Linate e Malpensa non sembra mica cosìMirketto992 ha scritto:Che se ne stiano a sto punto??? Comunque i voli sembra che vadano bene no???
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Mirketto992
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Re: La nuova Alitalia con AF: notizie e operativi (CAI 2°)
A Fiumicino si però... ho letto sabato un articolo che hanno effettuato un atterraggio di emergenza durante il volo AZ629 Chicago-Roma e c'erano a bordo 240 persone...I-Alex ha scritto:da Milano Linate e Malpensa non sembra mica cosìMirketto992 ha scritto:Che se ne stiano a sto punto??? Comunque i voli sembra che vadano bene no???
Re: La nuova Alitalia con AF: notizie e operativi (CAI 2°)
ben per loro e spero che rimangano pure a FCO 
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Re: La nuova Alitalia con AF: notizie e operativi (CAI 2°)
Alitalia: da settimana prossima nuova offerta Roma-Milano
ROMA (MF-DJ)--"La prossima settimana lanceremo un nuovo prodotto Roma-Miano, per ridurre i tempi di accesso". Lo ha annunciato l'a.d. di Alitalia, Rocco Sabelli, spiegando come la compagnia di bandiera punta a contrastare la concorrenza del treno ad alta velocita' sulla tratta Roma-Milano.
"Con Palenzona - ha detto Sabelli - dobbiamo pensare a qualcosa di piu' ambizioso, perche' su Roma il tempo di accesso e' la chiave di volta. Ci sono spazi interessanti, su strada, o su ferro, per costruire ragionamenti piu' avanzati". Allo studio di Alitalia, ha aggiunto l'a.d., c'e' anche la possibilita' di "includere nel nostro pacchetto il servizio di trasporto da casa all'aeroporto e dall'aeroporto al luogo di destinazione".
Nei prossimi mesi, ha detto inoltre Sabelli, la nuova Alitalia lavorera' in particolare su 3 aspetti: "puntualita' e regolarita' dei voli, i prezzi, su cui faremo grandi passi avanti, e i servizi, su cui contiamo nei prossimi 15 giorni di risolvere i problemi di integrazione tra Alitalia e Air One". rov
(END) Dow Jones Newswires
March 19, 2009
http://www.borsaitaliana.it/borsa/area- ... 10&lang=it
ROMA (MF-DJ)--"La prossima settimana lanceremo un nuovo prodotto Roma-Miano, per ridurre i tempi di accesso". Lo ha annunciato l'a.d. di Alitalia, Rocco Sabelli, spiegando come la compagnia di bandiera punta a contrastare la concorrenza del treno ad alta velocita' sulla tratta Roma-Milano.
"Con Palenzona - ha detto Sabelli - dobbiamo pensare a qualcosa di piu' ambizioso, perche' su Roma il tempo di accesso e' la chiave di volta. Ci sono spazi interessanti, su strada, o su ferro, per costruire ragionamenti piu' avanzati". Allo studio di Alitalia, ha aggiunto l'a.d., c'e' anche la possibilita' di "includere nel nostro pacchetto il servizio di trasporto da casa all'aeroporto e dall'aeroporto al luogo di destinazione".
Nei prossimi mesi, ha detto inoltre Sabelli, la nuova Alitalia lavorera' in particolare su 3 aspetti: "puntualita' e regolarita' dei voli, i prezzi, su cui faremo grandi passi avanti, e i servizi, su cui contiamo nei prossimi 15 giorni di risolvere i problemi di integrazione tra Alitalia e Air One". rov
(END) Dow Jones Newswires
March 19, 2009
http://www.borsaitaliana.it/borsa/area- ... 10&lang=it
Il maggior nemico della conoscenza non è l’ignoranza,
è la presunzione della conoscenza.
Stephen Hawking
è la presunzione della conoscenza.
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Re: La nuova Alitalia con AF: notizie e operativi (CAI 2°)
ma alla fine lo chiamano Freccia Verde o no?
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Re: La nuova Alitalia con AF: notizie e operativi (CAI 2°)
ALITALIA: COLANINNO, STA ANDANDO BENE MA SIAMO UN PAESE DI GUF
ASCA) - Pisa, 19 mar - ''Alitalia sta andando bene'' ma l'Italia e' ''un paese di gufi''.
Lo ha detto Roberto Colaninno, presidente della Compagnia di bandiera, parlando con i giornalisti a margine del festival 'Manifutura' a Pisa.
''C'e' una continua preoccupazione al negativo, siamo un paese di gufi'', ha rilevato Colaninno spiegando invece che sugli aerei ''non ci sono piu' posti liberi''.
''Alitalia sta andando bene - ha rilevato Colaninno - per le condizioni in cui era: non dico che i conti vadano benissimo.
Facciamo un po' di tifo positivo - ha concluso - invece di vedere sempre il negativo''.
http://www.asca.it/news-ALITALIA__COLAN ... -ORA-.html
ASCA) - Pisa, 19 mar - ''Alitalia sta andando bene'' ma l'Italia e' ''un paese di gufi''.
Lo ha detto Roberto Colaninno, presidente della Compagnia di bandiera, parlando con i giornalisti a margine del festival 'Manifutura' a Pisa.
''C'e' una continua preoccupazione al negativo, siamo un paese di gufi'', ha rilevato Colaninno spiegando invece che sugli aerei ''non ci sono piu' posti liberi''.
''Alitalia sta andando bene - ha rilevato Colaninno - per le condizioni in cui era: non dico che i conti vadano benissimo.
Facciamo un po' di tifo positivo - ha concluso - invece di vedere sempre il negativo''.
http://www.asca.it/news-ALITALIA__COLAN ... -ORA-.html
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