Colaninno (s)parla di MXP e Cai autunno bollente (4' parte)

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Re: Colaninno torna a (s)parlare di Malpensa

Messaggio da leggereda KittyHawk » dom 02 ago 2009, 12:40:39

hal ha scritto:Dibattito civile ed argomentazioni interessanti... :applausi:

Sollecitazione preventiva :green: ... "raccomandasi mantere la rotta" :yeah:
Hai ragione. :yeah: Correggiamo subito la rotta e torniamo a parlare di Colanninno e Malpensa, citando un antico scrittore latino:

Fame coacta vulpes alta in vinea
Uvam appetebat summis saliens viribus;
Quam tangere ut non potuit, discedens ait:
"Nondum matura est; nolo acerbam sumere".
Qui facere quae non possunt verbis elevant,
Ascribere hoc debebunt exemplum sibi.


che possiamo così tradurre:

Spinta dalla fame, la volpe cercava di prendere l'uva da una vite alta, saltando con tutte le sue forze, ma non riuscì a toccarla. Allora andandosene disse: "Non è ancora matura; non voglio coglierla acerba".
Chi sminuisce a parole ciò che non è in grado di fare, dovrà riferire a se stesso questo esempio.


Poi ognuno, a buon senso, individui la volpe e l'uva. :fischio:

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Re: Colaninno torna a (s)parlare di Malpensa

Messaggio da leggereda hal » dom 02 ago 2009, 13:16:28

KittyHawk ha scritto:
hal ha scritto:Dibattito civile ed argomentazioni interessanti... :applausi:

Sollecitazione preventiva :green: ... "raccomandasi mantere la rotta" :yeah:
Hai ragione. :yeah: Correggiamo subito la rotta e torniamo a parlare di Colanninno e Malpensa, citando un antico scrittore latino:

Fame coacta vulpes alta in vinea
Uvam appetebat summis saliens viribus;
Quam tangere ut non potuit, discedens ait:
"Nondum matura est; nolo acerbam sumere".
Qui facere quae non possunt verbis elevant,
Ascribere hoc debebunt exemplum sibi.


che possiamo così tradurre............
conosco ... conosco....

Ci potrebbe stare anche "Il rospo e il bue"........ :green: ( Bue con il marchio a forma di cicogna )
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Re: Colaninno torna a (s)parlare di Malpensa

Messaggio da leggereda janmnastami » dom 02 ago 2009, 15:15:41

KittyHawk ha scritto: Diamo per scontato (ma non ne sono sicuro) che la struttura dei costi di AZ sia più vantaggiosa di quella di LH. Quello che non sappiamo è il LF per andare in pareggio. Ipotizziamo che sia 70% per AZ e 75% per LH; al 60% di LF entrambe volano in perdita, ma con la differenza che con 11xd AZ perde il 110% (oltre un aereo che vola a vuoto al giorno), mentre LH con il 3xd solo il 45% (meno di un aereo vuoto ogni due giorni). Domandina facile facile: chi brucia più cassa? :green:
Vero. Il punto è che AZ con il 65-70% di LF, stando alle parole di Sabelli, è in pareggio. LH no.
La fedeltà del cliente la conquisti con la qualità del servizio, con la cortesia degli A/V, coi voli che partono e arrivano in orario, con il bagaglio che non viene perso e cose simili, non certo con le frequenze.
Proprio non sono d'accordo, o meglio, la qualità e la cortesia sono importanti, ma quando hai 40xd sulla LIN-FCO o 11xd sulla LIN-NAP, diventi il punto di riferimento per la clientela che paga di più. Da Milano città, con quelle frequenze, AZ si prende la maggior parte dei pax che pagano di più.
Fino a qualche mese fa non avevamo chi avesse perso così tanto con AZ.
Ha perso il 6% in più rispetto al budget. Non mi sembra chissà quanto.
Ora, anche con il rimborso previsto dal governo, gli obbligazionisti percepiranno circa il 71% del valore nominale euro per singola obbligazione, mentre gli azionisti potranno cedere al ministero dell'Economia i propri titoli per un controvalore determinato sulla base del prezzo medio di borsa delle azioni nell'ultimo mese di negoziazione ridotto del 50%, pari a 0,2722 euro per singola azione. Vediamo cosa significa avendo investito 100.000 euro: un obbligazionista si ritroverebbe con 71.000 euro e una perdita di 29.000 euro, un azionista che avesse comprato qualche anno fa 12.500 azioni a 8 euro (le azioni AZ avevano superato anche i 10 euro) si ritroverebbe in mano 3.400 euro, con una perdita di 96.600 euro. Rimborsi, è bene ricordare, che saranno effettuati coi soldi di TUTTI gli italiani. Permetti che con questi presupposti trovi molto difficile immaginare che qualcuno voglia liberamente investire in AZ.
Quella è la vecchia AZ, le cui azioni erano detenute prevalentemente a scopo speculativo (del resto, non distribuendo dividendi, ci si poteva guadagnare solamente sull'incremento di valore).

L'aria è cambiata, c'è una nuova compagnia con alle spalle Intesa e AF-KLM già al 25%, le prospettive sono totalmente differenti. Non penso che in Intesa siano così fessi.
AZ fallirà? Quien sabe? Di certo non ci sono elezioni importanti all'orizzonte che giustifichino un uso strumentale della vicenda Alitalia per raccogliere consensi. Anzi, a ben vedere, un ulteriore intervento potrebbe anche essere controproducente per chi lo propone. Del resto per la vicenda Atitech mi pare che nessuno, tranne i diretti interessati, si stia agitando.
Perché di Atitech non gliene importa nulla a nessuno, come per Tirrenia. Alitalia è differente, vanta sponde politiche notevoli, da AN alla classe politica nel Lazio.

Se poi si pensa che AZ possa fallire... liberi di farlo, ma per me rimarrete delusi. Al massimo, sarà AF a prendersi tutto.

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Re: Colaninno torna a (s)parlare di Malpensa

Messaggio da leggereda KittyHawk » dom 02 ago 2009, 19:06:11

janmnastami ha scritto:
KittyHawk ha scritto: Diamo per scontato (ma non ne sono sicuro) che la struttura dei costi di AZ sia più vantaggiosa di quella di LH. Quello che non sappiamo è il LF per andare in pareggio. Ipotizziamo che sia 70% per AZ e 75% per LH; al 60% di LF entrambe volano in perdita, ma con la differenza che con 11xd AZ perde il 110% (oltre un aereo che vola a vuoto al giorno), mentre LH con il 3xd solo il 45% (meno di un aereo vuoto ogni due giorni). Domandina facile facile: chi brucia più cassa? :green:
Vero. Il punto è che AZ con il 65-70% di LF, stando alle parole di Sabelli, è in pareggio. LH no.
La fedeltà del cliente la conquisti con la qualità del servizio, con la cortesia degli A/V, coi voli che partono e arrivano in orario, con il bagaglio che non viene perso e cose simili, non certo con le frequenze.
Proprio non sono d'accordo, o meglio, la qualità e la cortesia sono importanti, ma quando hai 40xd sulla LIN-FCO o 11xd sulla LIN-NAP, diventi il punto di riferimento per la clientela che paga di più. Da Milano città, con quelle frequenze, AZ si prende la maggior parte dei pax che pagano di più.
Fino a qualche mese fa non avevamo chi avesse perso così tanto con AZ.
Ha perso il 6% in più rispetto al budget. Non mi sembra chissà quanto.
Ora, anche con il rimborso previsto dal governo, gli obbligazionisti percepiranno circa il 71% del valore nominale euro per singola obbligazione, mentre gli azionisti potranno cedere al ministero dell'Economia i propri titoli per un controvalore determinato sulla base del prezzo medio di borsa delle azioni nell'ultimo mese di negoziazione ridotto del 50%, pari a 0,2722 euro per singola azione. Vediamo cosa significa avendo investito 100.000 euro: un obbligazionista si ritroverebbe con 71.000 euro e una perdita di 29.000 euro, un azionista che avesse comprato qualche anno fa 12.500 azioni a 8 euro (le azioni AZ avevano superato anche i 10 euro) si ritroverebbe in mano 3.400 euro, con una perdita di 96.600 euro. Rimborsi, è bene ricordare, che saranno effettuati coi soldi di TUTTI gli italiani. Permetti che con questi presupposti trovi molto difficile immaginare che qualcuno voglia liberamente investire in AZ.
Quella è la vecchia AZ, le cui azioni erano detenute prevalentemente a scopo speculativo (del resto, non distribuendo dividendi, ci si poteva guadagnare solamente sull'incremento di valore).

L'aria è cambiata, c'è una nuova compagnia con alle spalle Intesa e AF-KLM già al 25%, le prospettive sono totalmente differenti. Non penso che in Intesa siano così fessi.
AZ fallirà? Quien sabe? Di certo non ci sono elezioni importanti all'orizzonte che giustifichino un uso strumentale della vicenda Alitalia per raccogliere consensi. Anzi, a ben vedere, un ulteriore intervento potrebbe anche essere controproducente per chi lo propone. Del resto per la vicenda Atitech mi pare che nessuno, tranne i diretti interessati, si stia agitando.
Perché di Atitech non gliene importa nulla a nessuno, come per Tirrenia. Alitalia è differente, vanta sponde politiche notevoli, da AN alla classe politica nel Lazio.

Se poi si pensa che AZ possa fallire... liberi di farlo, ma per me rimarrete delusi. Al massimo, sarà AF a prendersi tutto.
Doverosa premessa: dall'eventuale fallimento di Alitalia non traggo nessun utile. Come cittadino di Milano sono solo interessato ad avere collegamenti aerei numerosi (cioè verso moltissime località), puntuali e possibilmente economici. Voglio compagnie aeree che mi offrano un buon servizio, con personale servizievole e cortese. Che poi questa compagnia aerea si chiami Alitalia o Alì Babà Flying Carpet non mi interessa.

Questi saranno gli ultimi miei chiarimenti sull'argomento, dato che vedo che entrambi rimaniamo delle nostre opinioni. Per evitare fraintendimenti cercherò di non usare più, per quanto possibile, la parola "fallimento".

1) Non importa quanto perdi, ma se perdi, sia un centesimo o cento euro a passeggero, non hai futuro. Ci vorranno 3 giorni o 3 anni ma alla fine ti sarai mangiato tutto il capitale e o chiuderai o dovrai tirare fuori altri soldi o verrai assorbito da qualcun altro, sempre che ne valga la pena. È un principio che vale per tutte le attività economiche.

2) L'essere il punto di riferimento non ti salva dalla chiusura. Se per essere il punto di riferimento spendi più di quanto incassi non va bene. La storia è costellata di aziende "punti di riferimento" che hanno chiuso o sono state assorbite da altre perché avevano i conti economici in disordine.

3) La frase "Fino a qualche mese fa non avevamo chi avesse perso così tanto con AZ." era riferita ai vecchi azionisti e obbligazionisti, il "parco buoi" come viene sprezzantemente chiamato nel mondo finanziario.

4) Le banche non sono infallibili e, soprattutto, non appaiono nel calendario dei santi. Tralasciando i "mostri sacri" che nei mesi scorsi sono scomparsi ignominiosamente (Lehman Brothers per tutti), vorrei ricordare che anche Banca Intesa ha avuto le sue defaillance nelle connessioni neuronali (ha dovuto pagare 420 milioni di euro per chiudere il contenzioso con Parmalat ed è stata sanzionata per la vicenda dei bond argentini).

5) Quali siano le sponde politiche importanti di Alitalia è tutto da vedere. Se si pensa che ANPAC (da sempre in area AN) si sta sciogliendo per creare un nuovo sindacato con la CGIL affinché i piloti possano trattare con l'azienda qualche dubbio sorge.

6) Il fallimento, inteso in senso non strettamente tecnico, non passa necessariamente per una chiusura dell'azienda. Si fallisce anche quando si viene assorbiti e si perde la propria autonomia. E la presa di controllo da parte di AF-KLM, la prospettiva più realistica, rientra in questa casistica. Rimarrà un marchio, ma le scelte strategiche e di sviluppo verranno decise all'estero. Del resto lo stanno già facendo, inviando i loro uomini nei posti chiave. E, che tu lo voglia credere o no, mi la cosa mi dispiace.

PS. Personalissima opinione, ma AF in questo momento rimarrà neutrale. Cioè non agirà contro Alitalia, ma neppure a favore (tranne per ciò che è di suo tornaconto). Adesso ha tutto l'interesse a far diminuire il valore di AZ, lasciando che gli altri sbaglino, per poterla acquistare a un prezzo minore. O almeno, fossi nella loro posizione, io agirei così.

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Re: Colaninno torna a (s)parlare di Malpensa

Messaggio da leggereda I-Alex » lun 03 ago 2009, 09:51:46

janmnastami ha scritto:
KittyHawk ha scritto: Diamo per scontato (ma non ne sono sicuro) che la struttura dei costi di AZ sia più vantaggiosa di quella di LH. Quello che non sappiamo è il LF per andare in pareggio. Ipotizziamo che sia 70% per AZ e 75% per LH; al 60% di LF entrambe volano in perdita, ma con la differenza che con 11xd AZ perde il 110% (oltre un aereo che vola a vuoto al giorno), mentre LH con il 3xd solo il 45% (meno di un aereo vuoto ogni due giorni). Domandina facile facile: chi brucia più cassa? :green:
Vero. Il punto è che AZ con il 65-70% di LF, stando alle parole di Sabelli, è in pareggio. LH no.
vero! da quanto dicono sui tedeschi, col 70% rischiano pure di guadagnarci in LHI
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Re: Colaninno torna a (s)parlare di Malpensa

Messaggio da leggereda hal » lun 03 ago 2009, 20:09:56

MALPENSA: COLANINNO, TENIAMO MOLTISSIMO A PASSEGGERI NORD

(ASCA) - Cortina, 3 ago - ''Teniamo moltissimo ai passeggeri del Nord e abbiamo detto che siamo a disposizione per trovare delle soluzioni che possano migliorare il servizio a questi passeggeri''. Lo ha detto il presidente di Alitalia, Roberto Colaninno, a margine di Cortina Incontra.

''Siamo coscienti - ha aggiunto - che l'Italia del Nord rappresenta un mercato fondamentale per l'Alitalia. La compagnia non puo' non essere presente in un bacino di utenza cosi' importante''.

http://www.asca.it/regioni-MALPENSA__CO ... ia-10.html

Ancora una volta questo signore dimostra d'avere poche idee e ben confuse.
Sarà mai possibile tollerare ancora questa altalena di dichiarazioni contraddittorie?
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Re: Colaninno torna a (s)parlare di Malpensa

Messaggio da leggereda I-GABE » lun 03 ago 2009, 20:36:47

Contradditorie? Non direi! Il messaggio a me suona come: dateci carta bianca su linate e vi diamo qualche contentino su Malpensa...

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Re: Colaninno torna a (s)parlare di Malpensa

Messaggio da leggereda I-Alex » lun 03 ago 2009, 20:47:10

ma si lasciatelo parlare...

Tanto al Nord è da anni che si vola con altre compagnie e ora più che mai lo si fa ben volentieri
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Re: Colaninno torna a (s)parlare di Malpensa

Messaggio da leggereda KittyHawk » lun 03 ago 2009, 21:36:14

"La compagnia non puo' non essere presente in un bacino di utenza cosi' importante'.'
Per essere presente, la compagnia è presente. È il servizio che latita. :green:

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Re: Colaninno torna a (s)parlare di Malpensa

Messaggio da leggereda indaco » lun 03 ago 2009, 23:05:52

Quoto da vari post:
KittyHawk ha scritto:...
Doverosa premessa: dall'eventuale fallimento di Alitalia non traggo nessun utile. Come cittadino di Milano sono solo interessato ad avere collegamenti aerei numerosi (cioè verso moltissime località), puntuali e possibilmente economici. Voglio compagnie aeree che mi offrano un buon servizio, con personale servizievole e cortese. Che poi questa compagnia aerea si chiami Alitalia o Alì Babà Flying Carpet non mi interessa.
....
Anche io non mi auguro che fallisca, ma converrai che sgombrerebbe il campo e cambierebbe il quadro completamente.
Bilaterali, diritti, slot, necessita' di proteggerla... tutto sparito. Tutto terreno vergine da cui ripartire con molti meno vincoli e variabili. Ma tanto non succedera', al massimo la ritrasfigurano di nuovo, magari ancora piu' piccola, e la cedono a qualcuno.

Io quello che mi auguro e' che la rismembrino dando quello che era AP non ancora integrata a LH e il resto ad AF, con spartizione del nostro mercato con patti chiari su servizio offerto e salvaguardia dei posti di lavoro... ma e' un mio sogno personale. La perdita di AP ancora mi brucia, e LH non avrebbe tutte queste rogne con il personale se fossero partiti con una compagnia locale preesistente, per quanto imperfetta.
KittyHawk ha scritto:...
.. Inoltre, volendo essere particolarmente maliziosi, trasferendosi totalmente a MXP AZ potrebbe ostacolare legalmente la creazione dell'hub LHI. Infatti, chiedendo e occupando gli slot in concomitanza delle ondate che si stanno creando, ridurrebbero la capacità delle stesse limitando di fatto l'espansione di LHI come hub carrier.
Questo e' un tema talebano. Di un certo spessore. Si tratta di capire se tenere AZ a LIN favorisce solo LH o Milano, nessuno dei due o entrambi. In teoria bisognerebbe fare quello che sul lungo termine favorisce Milano. Ma e' una vecchia storia...

Sicuramente se AZ si trasferisse di botto a MXP per la chiusura di LIN, senza far nulla di particolare alimenterebbe alla grande i suoi tre voli intercontinentali, quelli dei partner e forse avrebbe la massa critica per metterne altri, impedendo che intanto LH gli tolga pezzi di mercato del nord alzando le barriere all'ingresso con volumi e frequenza che necessariamente sono ancora ben maggiori di quelli che potrebbe avere LHI.

Che poi come dice janmnastami AZ vada bene a LIN ho qualche dubbio e non solo per quello che leggo in giro. Domenica ho accompagnato il fratello con famiglia a prendere il volo AZ per Bari.

In quattro hanno pagato, nel week end di massimo picco dell'anno, un prezzo stracciato, meno di quello che io e la fidanzata abbiamo pagato in due in luglio per U2.

Se hanno dovuto regalare i voli di domenica scorsa per il sud su cui hanno il quasi monopolio, da un apt su cui hanno il quasi monopolio che dovrebbe essere comodissimo e vicinissimo... mi immagino gli altri giorni dell'anno.

Ho come la sensazione che in questo momento siano in molti tutto sommato ad essere contenti se AZ agonizza lentamente.... inclusi gli azionisti transalpini.

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Re: Colaninno torna a (s)parlare di Malpensa

Messaggio da leggereda KittyHawk » mar 04 ago 2009, 00:52:02

Chiedo venia all'Amministrazione - stiamo scivolando un po' fuori thread, dimenticandoci di Colaninno, ma è agosto e siamo tutti un pochino in vacanza... :cool2:

@ indaco

In linea teorica il fallimento di AZ dovrebbe liberare bilaterali, diritti, slot, necessita' di proteggerla. Ma c'è un "ma", un grosso "ma". AZ significa decine di migliaia di posti di lavoro, oltretutto concentrati in un'unica zona d'Italia. Qualsiasi "fallimento" non può prescindere da questo. Sono d'accordo con te che probabilmente non chiuderebbero AZ ma farebbero una nuova compagnia per poi cederla. Cessione che verrebbe trattata quasi sicuramente con il vincolo di assumere la stragrande maggioranza del personale, indipendentemente dal governo in carica. E chi se la dovesse prendere, altrettanto sicuramente, chiederà come contropartita un "monopolio" ancor più stringente di quello attuale. Specialmente se non potrà far affidamento su contropartite di altra natura (tariffe autostradali, lavori per l'Expo etc.). Del resto il blocco dei bilaterali non era quello che voleva AF nella sua offerta?

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Re: Colaninno torna a (s)parlare di Malpensa

Messaggio da leggereda janmnastami » mar 04 ago 2009, 00:58:13

indaco ha scritto: Che poi come dice janmnastami AZ vada bene a LIN ho qualche dubbio e non solo per quello che leggo in giro. Domenica ho accompagnato il fratello con famiglia a prendere il volo AZ per Bari.
Ti correggo: io non ho detto che AZ va bene a LIN. Ho scritto che Sabelli dice che loro con il 65-70% di LF guadagnano. Ovviamente poi bisognerebbe guardare gli yields, ma la crisi prima o poi passerà e AZ, in condizioni normali, ha sempre avuto LF buoni (non ha mai avuto problemi a riempire gli aerei prima del tracollo e fallimento).

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Re: Colaninno torna a (s)parlare di Malpensa

Messaggio da leggereda I-Alex » mar 04 ago 2009, 09:18:12

tutto vero o meno ma resta il fatto che se finirà la crisi (e ovviamente finirà) AZ dovra per forza di cose utilizzare tutti gli slot su Linate, pena la perdita degli stessi nella stagione Iata successiva! E visto che la Roma-Milano in aereo è destinata a diminuire ancora o questi si invetano altri voli, o meglio altri AOC per aggirare il Bersani Bis, oppure avranno Yields a picco!

Attenzione Colaninno: Linate è un arma a doppio taglio :yeah:
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Re: Colaninno torna a (s)parlare di Malpensa

Messaggio da leggereda robbyy » mar 04 ago 2009, 11:26:04

Il discorso di COLA a mio avviso va letto con lo specchio :green:
Datemi MXP (cio' che sta nascendo con LHI,con lo sblocco già di 10 bilaterali,con il continuo avvio di nuove infrastrutture,quali autostrada,corse treni,nuovo satellite,hotels) poichè se ne retso fuori sono azz....

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Re: Colaninno torna a (s)parlare di Malpensa

Messaggio da leggereda indaco » mar 04 ago 2009, 12:50:22

Il fatto e' che lui non puo' presidiare sia LIN che MXP, ora molto meno di ieri.

E se guarda appena sul medio termine, non dico sul lungo, sa che tutto lo sviluppo futuro sara' a MXP semplicemente perche' non puo' essere diversamente. Insomma, sa che sul lungo termine sono axxi, se le cose restano cosi'.

Di conseguenza si sara' fatto (forse) i suoi conti e avra' visto che quello che perde per la distanza e non avere piu' il monopolio dell'apt in citta' lo riguadagna sul lungo raggio, sull'integrazione della rete, al non far mettere radici a un competito caxxuto ecc.. Quindi forse ad una AZ che pianifica e investe per il lungo periodo conviene proprio LIN chiuso subito anche rinunciando al monopolio.

Ma forse lo sopravvaluto, e si limita a un confuso lamento su MXP senza avere idea di cosa fare da grande.... se no molte altre cose fatte in passato sarebbero state diverse.

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Re: Colaninno torna a (s)parlare di Malpensa

Messaggio da leggereda I-Alex » mar 04 ago 2009, 12:52:11

ma secondo voi AZ tra 2 anni sarà ancora indipendente? Per me si parlerà solo francese nella stanza dei bottoni
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Re: Colaninno torna a (s)parlare di MXP e autunno bollente 2009

Messaggio da leggereda hal » mar 04 ago 2009, 13:44:40

:annuncio: Vista la contiguità degli argomenti ho considerato questo 3d come continuazione dei 3ad dedicati ad Alitalia.
Pertanto interventi su Colaninno e AZ accumunati hanno il via libera :green:
Il maggior nemico della conoscenza non è l’ignoranza,
è la presunzione della conoscenza.


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Re: Colaninno (s)parla di MXP e Cai autunno bollente (4' parte)

Messaggio da leggereda mxp98 » dom 09 ago 2009, 21:18:52

Colaninno a ruota libera anche in una calda domenica d'agosto.
Sinceramente non so se valga ancora la pena prendere il personaggio in seria considerazione anche se son convinto che farebbe bene a concentrarsi sul suo aeroporto gioiello che qualche problemuccio sembra averlo e la smetta piuttosto di rompere con uno scalo che non lo riguarda piu' da un pezzo.


Ritardi a Fiumicino, Colaninno: "Alitalia non ha colpe"

Roma - (Adnkronos/Ign) - Il presidente della compagnia respinge le critiche per i disagi dei giorni scorsi all'aeroporto di Roma. E annuncia: "Air One potrebbe diventare una low-cost". Su Malpensa: ''Logisticamente sbagliata''

Roma, 9 ago. (Adnkronos/Ign) - "Molte volte si addebitano responsabilita' ad Alitalia che non sono nostre ma che sono di un sistema. E l'aeroporto e' una parte fondamentale di questo sistema che concorre al servizio di un trasporto complesso come quello aereo". Con queste parole, il presidente di Alitalia, Roberto Colaninno, respinge le critiche piovute sulla compagnia di bandiera per i ritardi nei voli dei giorni scorsi a Fiumicino.




"Le cause dei ritardi sono piu' di una: certamente dovute alle infrastrutture areoportuali, e Fiumicino e' la piu' responsabile di questi ritardi. Ma una compagnia di volo - aggiunge - ha bisogno di infrastrutture di terra che siano in linea con la necessita' di una gestione del volo, gestione che ha bisogno di processi informatici oltre che di una informazione puntuale, veloce e corretta a tutti quegli enti che sono all'interno di aeroporto e che concorrono, dal piu' futile al piu' importante , al ritardo della partenza di un aereo".

Colaninno commenta poi l'ipotesi che Air One possa diventare la low cost di Alitalia. "E' solo una ipotesi. Ma oggi non e' presa in esame. E' troppo presto". "Air one comunque e' un marchio molto importante e prima di distruggere un marchio ci si pensa parecchio" sottolinea il presidente di Alitalia. Quanto ai motivi del salvataggio di Air One, aggiunge: "Banca Intesa ha sempre detto che l'esposizione con Air One era di 20 milioni di euro. La verita' e' che la nuova Alitalia senza l'acqusto di Air One difficilmente avrebbe potuto raggiungere quella massa critica che oggi le permette di pensare di raggiungere quegli obiettivi di reddititivita', e quindi di capacita' di servizio, in competizione con le grandi compagnie concorrenti".

Quanto poi alla decisione di lasciare Malpensa, Colaninno è molto chiaro: "Malpensa purtroppo e' stata un'idea logisticamente sbagliata. Non dico che e' sbagliata l'idea di un grande aeroporto nel Nord ma questa e' incapace di soddisfare le esigenze dei passeggeri perche' tra i vari fattori ormai determinanti nel mondo per la loro soddisfazione, c'e' la facilita' nel raggiungere l'aeroporto". "Il bacino dei passeggeri possibili del Nord italia e' uno dei piu' importanti al mondo, quindi il mercato c'e'; un mercato che non si puo' sottovalutare ma che dobbiamo assolutamente conquistare. Siccome l'aeroporto e' un sistema che poggia la sua efficienza sulla densita', cioe' la capacita' di aggregare, in uno stesso punto, persone con esigenze diverse di partenze e arrivi, quando si ha un aeroporto a 50 km.....", aggiunge sottolineando come sia "abbastanza facile capire che economicamente non sta in piedi".
Il presidente di Alitalia si dice soddisfatto infine sui conti della compagnia. "Personalmente ritengo i risultati di Alitalia estremamente soddisfacenti anche in presenza di un risultato Ebit che registra una perdita di 170 milioni ma che e' in piano. Ma a caratterizzare il giudizio, soprattutto e' l'andamento di questa perdita: nel primo trimestre la perdita e' stata di 210 mln, nel II trimestre di circa 60 mln. Ma nel terzo trimestre , visto l'andamento dei passeggeri in luglio e soprattutto le proiezioni di agosto e settembre su ordini e prenotazioni, avremo un sostanziale miglioramento dei dati". "I tempi di realizzo di uno start up - spiega - sono ovviamente piu' lunghi di quello che il mercato si aspetta e non siamo oggi in grado di esprimere quella qualita' del servizio che vogliamo raggiungere nei prossimi sei mesi" conclude Colaninno.
http://www.adnkronos.com/IGN/News/Econo ... 3641014430
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Re: Colaninno (s)parla di MXP e Cai autunno bollente (4' parte)

Messaggio da leggereda hal » dom 09 ago 2009, 23:52:46

ALITALIA: PELUFFO (PD), COLANINNO AFFOSSA MALPENSA E GOVERNO TACE

Roma, 9 ago. (Adnkronos) - ''Oggi Colaninno affossa definitivamente Malpensa. Che cosa ha da dire in proposito il governo? Dove e' finito poi l'impegno preso per liberalizzare gli slot? Sono domande fondamentali per definire il futuro ruolo di Malpensa, che e' costata miliardi ai contribuenti, e il destino di migliaia di lavoratori legati allo scalo lombardo''. E' quanto afferma il parlamentare del Pd, Vinicio Peluffo.

''Vogliamo inoltre capire quale sara' il futuro della compagnia di bandiera che continua ad essere in perdita nonostante i debiti pregressi fossero stati scaricati dal governo Berlusconi sulle spalle dei contribuenti. Non vorremmo, infatti, trovarci di fronte a qualche spiacevole sorpresa e scoprire -conclude Peluffo- che Alitalia rischia nuovamente di scomparire dai cieli, portata a terra nuovamente dai debiti''.


Giornalismo spazzatura. Non hanno ancora capito che a MXP di AZ non gliene frega più una mazza.
Il pericolo è altro. Che con quanche sotterfugio e/o mascalzonata, non vada a finire ancira una volta che debbano intervenire le tasche dei cittadini per sostenere i capitani volanti ( "coraggiosi" volutamente omesso)
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Re: Colaninno (s)parla di MXP e Cai autunno bollente (4' parte)

Messaggio da leggereda KittyHawk » lun 10 ago 2009, 08:33:52

hal ha scritto:ALITALIA: PELUFFO (PD), COLANINNO AFFOSSA MALPENSA E GOVERNO TACE

Roma, 9 ago. (Adnkronos) - ''Oggi Colaninno affossa definitivamente Malpensa. Che cosa ha da dire in proposito il governo? Dove e' finito poi l'impegno preso per liberalizzare gli slot? Sono domande fondamentali per definire il futuro ruolo di Malpensa, che e' costata miliardi ai contribuenti, e il destino di migliaia di lavoratori legati allo scalo lombardo''. E' quanto afferma il parlamentare del Pd, Vinicio Peluffo.

''Vogliamo inoltre capire quale sara' il futuro della compagnia di bandiera che continua ad essere in perdita nonostante i debiti pregressi fossero stati scaricati dal governo Berlusconi sulle spalle dei contribuenti. Non vorremmo, infatti, trovarci di fronte a qualche spiacevole sorpresa e scoprire -conclude Peluffo- che Alitalia rischia nuovamente di scomparire dai cieli, portata a terra nuovamente dai debiti''.


Giornalismo spazzatura. Non hanno ancora capito che a MXP di AZ non gliene frega più una mazza.
Il pericolo è altro. Che con quanche sotterfugio e/o mascalzonata, non vada a finire ancira una volta che debbano intervenire le tasche dei cittadini per sostenere i capitani volanti ( "coraggiosi" volutamente omesso)
I giornalisti sfrugugliano su Malpensa sperando sempre di accendere un qualche "botta e risposta" campanilistico romano-milanese (o settentrionale-centromeridionale, si scelga la definizione che si vuole), che vuol dire vivere un paio di giorni di rendita semplicemente riportando le varie dichiarazioni di politici sull'argomento. Un sistema comodo per tirare a campare.
D'altro canto a Colaninno non par vero poter sviare l'attenzione dai suoi guai. Già cerca di farlo sul lato economico, dicendo che trimestre dopo trimestre i conti migliorano e che luglio è andato molto bene (glissando però sull'ultima parte dell'anno), aggiungendo poi che si è in una grave crisi del settore (vero) e che tutte le compagnie sono messe male (meno vero, LH ad esempio ha chiuso i primi sei mesi in sostanziale pareggio, anzi registrando un utile di 8 milioni di euro come riporta il suo bilancio intermedio, anche se ovviamente è peggiorata notevolmente rispetto agli oltre 600 milioni di euro di utile del corrispettivo periodo dell'anno scorso).

Fosse una persona seria, Colaninno alla ricorrente domanda su Malpensa dovrebbe rispondere: " Alitalia ha scelto come hub Fiumicino. Per il Nord preferiamo operare dai vari aeroporti locali - Torino, Linate, Bergamo, Genova, Verona, Venezia - con cui alimentiamo gli hub dell'alleanza Skyteam, specialmente il CDG, consentendo ai viaggiatori di arrivare in tutte le parti del mondo. Su Malpensa manteniamo pochi voli intercontinentali, semplicemente perché la pista di Linate è troppo corta, e alcuni voli europei e nazionali per servire più comodamente le popolazioni del varesotto". Punto. Ma per fare una dichiarazione del genere occorrerebbe innanzitutto avere le idee chiare e sapere cosa si vuol fare e dove si vuole andare, non cercare di ingraziarsi in un modo o nell'altro i vari politici di turno o l'opinione pubblica.

PS. Come la mettiamo coi LF? AF-KLM in luglio oltre l'85%, per Alitalia... "luglio è andato bene con 2,2 milioni di passeggeri, tasso di riempimento del 73%, siamo quindi attorno o sopra al nostro punto di pareggio" (Sabelli dixit). I maestri francesi non sono abbastanza bravi a insegnare oppure gli scolaretti italiani sono piuttosto svogliati? :green:

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Re: Colaninno (s)parla di MXP e Cai autunno bollente (4' parte)

Messaggio da leggereda hal » lun 10 ago 2009, 09:26:34

KittyHawk ha scritto:... "luglio è andato bene con 2,2 milioni di passeggeri, tasso di riempimento del 73%, siamo quindi attorno o sopra al nostro punto di pareggio" (Sabelli dixit). I maestri francesi non sono abbastanza bravi a insegnare oppure gli scolaretti italiani sono piuttosto svogliati? :green:
A fronte di promozioni che determinano ricavi a parecchio in rosso sui costi ! Promozioni che altri si possono permettere di sostenere. Ma non AZ-CAI.
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Re: Colaninno (s)parla di MXP e Cai autunno bollente (4' parte)

Messaggio da leggereda hal » mar 11 ago 2009, 11:52:57

http://www.ilsussidiario.net/articolo.a ... colo=34583
ALITALIA/ Le strategie poco chiare della nuova compagnia

Ugo Arrigo

martedì 11 agosto 2009

Nell’estate del 2008 Alitalia era al centro dell’attenzione dei media e del dibattito politico per le sue condizioni critiche e per il piano di “resurrezione” Fenice, allora in corso di preparazione nelle stanze di Banca Intesa; a distanza di un anno e un semestre dopo il debutto della nuova Alitalia, rifondata da Colaninno e Sabelli, non si può dire che il tema sia passato d’attualità e quasi ogni giorno ci troviamo di fronte a nuovi fatti da commentare: dal problema Atitech a quello della scarsa puntualità dei voli, ai risultati semestrali della compagnia, ai passeggeri lasciati a terra in periodo di vacanza per overbooking, ecc. Questa settimana è iniziata con alcune dichiarazioni e interviste che potremmo accomunare sotto l’insegna di “idee sbagliate sulla nuova Alitalia”. Proviamo a elencarle e a commentarle.


«Alitalia si è ripresa e funziona» ha detto Berlusconi nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi (Reuters, 7 agosto). L’affermazione è vera, ma solo in parte. È condivisibile infatti se si prende come punto di riferimento l’azienda nel suo momento peggiore, quando nel gennaio 2008 la nuova gestione rilevò il ramo aziendale dal commissario straordinario; se invece il confronto avviene, come è metodologicamente corretto, con un periodo relativamente “normale” della vecchia Alitalia, ad esempio con la vecchia azienda nel primo semestre 2007, come abbiamo fatto nel commento della settimana scorsa, la nuova Alitalia si rivela meno performante per tutti gli aspetti gestionali di maggiore rilievo: minore puntualità nei voli (10 punti percentuali in meno), riduzione della domanda più consistente della riduzione dell’offerta e conseguente minore load factor (14 punti percentuali in meno); riduzione dei costi operativi minore rispetto alla riduzione dei ricavi e conseguente peggior risultato operativo (più che raddoppiato). L’affermazione corretta dovrebbe in conseguenza risultare la seguente: «Alitalia si è ripresa e funziona rispetto al gennaio 2008 ma è ancora molto distante dai risultati della vecchia Alitalia che peraltro risultavano insufficienti e non in grado di garantire la sostenibilità aziendale nel medio-lungo periodo».



«”Le proiezioni di agosto e settembre sulle prenotazioni fanno pensare che i conti del terzo trimestre miglioreranno per Alitalia”. Lo ha detto il presidente di Alitalia, Roberto Colaninno a Sky Tg24. Colaninno si è detto “estremamente soddisfatto” dell'andamento della compagnia “in presenza di 270 mln di perdite, di cui 210 nel primo trimestre e 60 nel secondo”» (Ansa, 9 agosto). In questo caso l’errore consiste nell’interpretare la riduzione della perdita tra il primo e il secondo semestre e il suo probabile azzeramento nel terzo come effetto di un trend positivo mentre essa risente invece in maniera favorevole della consueta componente stagionale primaverile-estiva e del superamento di un primo trimestre eccezionalmente critico a causa della precedente gestione commissariale.



In realtà tutte le compagnie aeree migliorano nel terzo trimestre dell’anno ma per chiudere in utile l’esercizio devono anche fare in modo che i guadagni realizzati nel secondo e nel terzo trimestre siano più consistenti delle perdite subite nei due trimestri di bassa domanda (il primo e il quarto). Per la nuova Alitalia la vera cartina al tornasole sarà proprio il quarto trimestre per il quale è tuttavia ancora molto presto per azzardare previsioni.



«L'idea di trasformare AirOne nella low cost del gruppo Alitalia è “un'ipotesi che va valutata con molta attenzione. Non è in esame oggi, è troppo presto, perché AirOne è un marchio importante e prima di distruggerlo ci si pensa parecchio”. Ne ha parlato ieri il presidente di Alitalia, Roberto Colaninno, intervistato da Sky Tg24» (MF Dow Jones News, 10 agosto). In questa affermazione vi sono alcune idee poco condivisibili: sembra difficile che una low cost possa convivere efficacemente all’interno del gruppo di un vettore di bandiera.



Vi sono diversi ostacoli al riguardo ma due sembrano nettamente dominare: (a) in primo luogo il fatto che l’obiettivo principale di un vettore low cost è quello di fare concorrenza, sottraendo passeggeri, ricavi e margini, al vettore di bandiera di riferimento dello specifico paese (che nella fattispecie sarebbe anche il suo proprietario); (b) in secondo luogo il fatto che per garantire minori costi unitari e poter praticare tariffe più basse la compagnia low cost deve pagare meno e far lavorare di più il proprio personale rispetto al vettore di bandiera e questo genererebbe asimmetrie difficilmente accettabili all’interno di uno stesso gruppo. Per queste e altre ragioni le principali esperienze di vettori low cost sorti all’interno di gruppi tradizionali, i casi Go e Buzz, si conclusero nei primi anni 2000 con la loro cessione da parte dei proprietari, British e Klm, ai due più affermati vettori low cost, EasyJet e Ryanair, che in tal modo rafforzarono notevolmente la loro posizione all’interno del mercato europeo. Non è invece sbagliato differenziare fortemente le tariffe applicando “low fares” a voli tradizionali ma affinché la strategia funzioni è anche necessario poter contare su una buona percentuale di passeggeri disposti a pagare ben più della tariffa media.



L’affermazione di Colaninno è in ogni caso preoccupante perché delinea un’assenza di chiarezza strategica. Se si scegliesse davvero il modello low cost per AirOne saremmo al secondo cambiamento di rotta in pochissimi mesi: l’originario piano Fenice aveva scelto per il nuovo gruppo un modello ben preciso, quello del vettore di bandiera nazionale concentrato sui segmenti protetti dalla concorrenza (voli domestici) e che avrebbe riequilibrato i conti grazie a tariffe mediamente più elevate su di essi. Poiché le alte tariffe praticate nelle prime settimane di operatività della nuova azienda avevano contribuito a far viaggiare aerei vuoti, tale modello è stato immediatamente dismesso in favore di politiche tariffarie molto più flessibili e disponibili a minori proventi per passeggero pur di riportare i viaggiatori a bordo. Se si adottasse infine il modello low cost per uno dei segmenti di offerta, saremmo esattamente agli antipodi del modello originario pensato da Banca Intesa. Ma il fatto che il primo non abbia funzionato non può farci escludere a priori che altrettanto non debba avvenire col suo opposto.

http://www.ilsussidiario.net/articolo.a ... colo=34583
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Re: Colaninno (s)parla di MXP e Cai autunno bollente (4' parte)

Messaggio da leggereda I-Alex » mar 11 ago 2009, 15:44:31

se non riempiono a Luglio ed Agosto ci sarebbe da scrivere un libro! Che poi non sono nemmeno pieni, col 72% sei nella media annuale dei competitors ma tu lo fai segnare nei mesi di picco... vabbè... comunqie sul Corriere di oggi si sparla ancora di AZ, aerei in ritardo uno su due, per non parlare poi dei tempi riconsegna bagaglia a Fiumicino o di quelli persi... ma si Colaninno, continua a parlar male degli altri, ma occhio a non affondare nel frattempo :ciao:
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Re: Colaninno (s)parla di MXP e Cai autunno bollente (4' parte)

Messaggio da leggereda Mirketto992 » gio 13 ago 2009, 21:35:05

A QUANTO PARE ALITALIA NON OPERERA' IL VOLO PER NEW YORK IL LUNEDì, portando l'operativo a 6xw dalla winter con 767...

Ed ecco i voli intercontinentali per questa winter da FCO:

AZ 0686 CARACAS 9.20 1234567
AZ 0630 MIAMI 9.25 1234567
AZ 0608 NEW YORK 10.10 123456-
AZ 0614 BOSTON 10.15 1-3-567
AZ 0650 TORONTO 10.15 1-3-567
AZ 0628 CHICAGO 10.20 1--4-67
AZ 0642 NEWARK 10.40 1--4567
AZ 0610 NEW YORK 1-34-67
AZ 0784 TOKYO 15.00 1234567
AZ 0792 OSAKA 15.05 12--56-
AZ 0844 LAGOS-ACCRA 15.05 -2-45--
AZ 0756 TEHRAN 20.55 1-3--6-
AZ 0680 BUENOS AIRES 1234567
AZ 0674 SAO PAULO -234567

Ma che razza di hub è questo??? Fonte: orario Alitalia sul sito...

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Re: Colaninno (s)parla di MXP e Cai autunno bollente (4' parte)

Messaggio da leggereda I-Alex » gio 13 ago 2009, 23:13:44

qualcuno mandi questa mia foto al presidente Colaninno... che dite gli viene un infarto? :contento


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