E se imparassimo a parlare chiaramente?

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KittyHawk
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E se imparassimo a parlare chiaramente?

Messaggio da leggereda KittyHawk » gio 23 dic 2010, 13:28:04

Mi è già capitato più volte di scrivere che molti dei problemi che sorgono tra utenti e compagnie aeree sono dovuti all'errata comunicazione tra le parti, o alla sua completa mancanza. Battibecchi, scontri verbali e financo risse sono dovuti all'ignoranza (nel senso lessicale del termine, cioè alla mancata conoscenza) e potrebbero essere facilmente evitati fornendo spiegazioni semplici che possano essere capite da chiunque.
Il Messaggero di oggi ci fornisce un raro esempio di buona pratica in questo senso, con la lettera di un AV di Ryanair che risponde educatamente a una lettera di protesta di un altro lettore/passeggero. Sinceramente non sono completamente sicuro che la lettera sia proprio di un AV e non dell'ufficio PR, ma quello che è stato scritto, e come è stato scritto, e le informazioni che fornisce, fanno venir voglia di volare ancora sugli aerei di MoL.
Sull'addio a Ryanair
Gentile Carlo, sono un assistente di volo Ryanair di 22 anni, mi dispiace molto di leggere la tua delusione. Sappi che io sono dalla sua parte (per certi punti), ma vorrei parlare di alcune caratteristiche sulla politica delle low cost, cosicchè un po' tutti ci si faccia un’idea generale sul perchè sono così stressanti.

Le compagnie “Low cost” sono compagnie che si basano sul risparmio e sul taglio dei costi gestionali, sull’ossessivo risparmio del carburante e nel partire il più possibile in orario ed arrivare il più possibile in anticipo. Per fare un esempio, noi assistenti di volo abbiamo contratti interinali, paghiamo i nostri biglietti come un normale passeggero, abbiamo gli stessi costi sulle tasse del check-in, bagagli ecc.

In questo modo la compagnia risparmia anche i costi su di noi, infatti lo stipendio che già ci danno è soggetto a molti “magheggi”, ed è assolutamente più basso degli stipendi di una compagnia normale o di altre low cost; per un giovane come sono io è accettabile (noi abbiamo delle condizioni lavorative molto complesse, che i non addetti ai lavori farebbero molta fatica a capire; a parte il periodo di crisi, se non si fa la gavetta ora che siam giovani quando si fa? Quindi cerco di non rinnegare niente, che tra l’altro non è professionale).

Per quanto riguarda lo stress sui bagagli, il tutto è creato per risparmiare carburante ed avere un centro aerodinamico e di gravità ottimale per un viaggio senza ritardi dovuti alla mal distribuzione del peso sull’aereo, ma soprattuto per risparmiare tempo. Se ogni passeggero avesse un solo bagaglio sarebbe più semplice e veloce per tutti, borsette incluse.

Ryanair ha sempre voluto che le misure 55cmx40cmx20cmx10kg venissero rispettate, così dopo anni di imbarchi dove si notava che non si rispettava questa regola, Ryanair ha avuto l’idea di contrattare le compagnie di terra incaricate dell’Handling, attribuendogli così, il compito di far rispettare queste misure, e per ogni passeggero che non fosse organizzato come dovrebbe per viaggiare con Ryanair, gli deve essere assegnata una tassa per l’imbarco del bagaglio, facendo guadagnare al singolo assistente di terra, responsabile di quell’aggiunta di prezzo a quel passeggero, un premio sul suo salario. Da qui si può capire, che di sicuro tra gl’impiegati di queste compagnie di terra si è scatenato il panico e la caccia ai passeggeri che non rispettano queste misure.

Un’altro punto, che un po', spiega la “Guerra del Bagaglio a Mano”, è l’avviso che vi è in ogni cappelliera (a partire dalla fila 5) da parte della Boeing (compagnia costruttrice degli aeromobili B737-800AS di Ryanair) che dice: Do not Exceed 72kg or 180lbs, ovvero non superare il peso massimo di 72kg o 180 libbre. Ogni cappelliera ha posto per 7 bagagli con le misure 55x40x20cm, e questo spiega perchè i bagagli non devono superare i 10kg; si potrebbero mettere anche più pesanti, ma per rispettare quella targhetta con su l’avviso, bisognerebbe ridurre i bagagli per cappelliera o se ne potrebbero anche mettere 7 bagagli di oltre 10kg, ma in caso di turbolenza moderata l’incolumità dei passeggeri sarebbe a rischio.

Per essere più chiara possibile, la Ryanair, ha aggiunto maggiori informazioni su ogni carta d’imbarco da quelli previsti dal Trattato di Varsavia; pertanto ha aggiunto cosa mostrare alla porta d’imbarco, le misure del bagaglio e molto altro, in modo che ci si possa organizzare prima del volo.

Altra cosa che fa molto arrabbiare i passeggeri è l’imbarco Prioritario. Non è la possibilità di sedersi davanti(!). E’ la possibilità d’imbarcarsi per primi, e qui invito alle famiglie che viaggiano con figli ad esserne provvisti di carta d’imbarco prioritario, perchè una volta a bordo se si sale per ultimi è difficile trovarvi il posto per farvi stare con i figli, ma se capita facciamo sempre il possibile per aiutarvi.
Ho accennato che i passeggeri provvisti di prioritario si arrabbiano quando non possono sedersi davanti, perchè alle volte chiudiamo le file 3 e 4 (quando i passeggeri sono meno di 177) o dalla 3 alla 8 e dalla 30 alla 33 (quando i passeggeri sono meno di 127), sempre per rispettare i centri di gravità e aerodinamicità per un volo che rispetti la durata del piano di volo previsto, se il totale dei passeggeri fosse sotto queste soglie ed ognuno si sedesse dove volesse a destinazione non si arriverebbe più...

Signor Carlo rispetto moltissimo la sua esasperazione e sono molto dispiaciuto di non ritrovarla più a bordo dei nostri voli. Spero che abbia inviato una copia della sua lettera agli uffici Ryanair come fanno molti passeggeri. Per noi assistenti di volo il vostro contributo ci aiuta molto a migliorare questa situazione ogni mese.

Lei è uno dei pochi italiani che si è fatto avanti (di solito sono i passeggeri stranieri che si lamentano con chi di dovere e non solo con noi, pratica usata dai passeggeri italiani e spagnoli) e la ringrazio per questo. Mi scuso anche in generale se vi siete imbattuto/i in miei colleghi che sono stati poco cortesi, aldilà della situazione in cui lavoriamo, tra di noi ci sono colleghi senza filosofia e passione, per questo lavoro. Le auguro nei suoi futuri voli molta qualità e grazie per aver volato con noi.

Un Assistente di volo Ryanair
(22 dicembre 2010)
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php ... =HOME_MAIL

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maurilive
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Re: E se imparassimo a parlare chiaramente?

Messaggio da leggereda maurilive » gio 23 dic 2010, 14:32:52

A volte, oltre alla regola, è meglio spiegare anche il motivo per cui la regola esiste.
Aeroplano che te ne vai lontano da qui chissà cosa vedrai...

Sinapsi
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Re: E se imparassimo a parlare chiaramente?

Messaggio da leggereda Sinapsi » gio 23 dic 2010, 18:50:12

maurilive ha scritto:A volte, oltre alla regola, è meglio spiegare anche il motivo per cui la regola esiste.
QUOTO !!!!!!

spesso si è portati a sottovalutare le regole (in ambito aeronautico, come passeggeri) e il semplice divieto non basta quasi mai (vedi telefonini accesi, per esempio, oppure cinture allacciate fino al completo arresto dell'aeromobile)....
Secondo il mio modesto parere, bisognerebbe informare molto di più i passeggeri, sperando che tali spiegazioni diano i risultati.


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