Nel 2011 alitalia in rosso di 100 milioni di euro?
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in questa sezione si trattano tutti gli argomenti riguardanti vettori aerei con COA estero
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Nel 2011 alitalia in rosso di 100 milioni di euro?
Il sole 24 ore stima una perdita netta di circa 100 milioni di euro. Ma soprattutto evidenzia che i conti della compagnia hanno beneficiato di 115,73 milioni di "saldo proventi e oneri diversi" (che io non ho ancora capito cosa sono). Escludendo questi, il risultato gestionale del 2011 sarebbe negativo addirittura per 200 milioni. Inoltre AZ continua a perde quote di mercato sia sul nazionale che sull'internazionale. Che disastro...
Gianni Dragoni
Alitalia-Cai chiuderà in rosso anche il bilancio 2011, il terzo anno di attività. Il risultato netto negativo è stimato intorno ai 100 milioni di euro, a meno di operazioni straordinarie prima di Capodanno.
Questo porterà ad oltre 600 milioni le perdite nei primi tre anni di vita per la compagnia presieduta da Roberto Colaninno. Il patrimonio netto si ridurrà a poco più di 450 milioni, il 38% circa dei 1.170 milioni di capitale versati all'inizio del viaggio.
Il capitale iniziale è ripartito tra gli 847 milioni versati dai 20 soci italiani (erano 21, ma la Fingen dei fratelli Fratini si è ritirata) e 323 milioni da Air France-Klm, che è il primo azionista della compagnia "italiana", con il 25 per cento.
In origine il piano della Cai, elaborato da Intesa Sanpaolo quando era guidata da Corrado Passera, divenuto ministro dello Sviluppo economico, Infrastrutture e Trasporti nel governo Monti, prevedeva l'utile al terzo anno. I traguardo è stato rimandato al 2012. Quest'anno era fissato l'obiettivo del pareggio operativo, il risultato prima di oneri finanziari, voci straordinarie e tasse. Ma non dovrebbe essere centrato, secondo le ultime stime della compagnia. Ieri l'amministratore delegato, Rocco Sabelli, ha detto: «Se non sarà pareggio operativo non ci andremo lontani».
Se il pareggio operativo fosse raggiunto, sarebbe però per merito di robusti proventi non gestionali o una tantum, non per la gestione. Nel primo semestre, secondo la relazione sui conti al 30 giugno, un documento che Il Sole 24 Ore ha consultato, i conti hanno beneficiato di 115,73 milioni di "saldo proventi e oneri diversi". Un importo elevato, nel 2010 i proventi "diversi" erano 31,32 milioni nel semestre. Senza questi apporti il bilancio 2011 sarebbe in rosso per oltre 200 milioni.
La nuova Alitalia ha ridotto i costi rispetto alla compagnia pubblica, oltre 7mila persone della vecchia azienda sono state lasciate a casa. Dal primo novembre però anche 700 dipendenti della "nuova" sono in cassa integrazione, per contenere i costi.
Quello che preoccupa di più, dice Sabelli, che da almeno sei mesi è considerato vicino all'uscita, è l'anno prossimo. «Non è il dato di fine 2011 quello che mi preoccupa quanto quello che accadrà negli anni successivi», ha detto in un'intervista ad Affari & Finanza di Repubblica il 28 novembre.
Il momento è critico. Non è solo una questione di conti in rosso. La nuova Alitalia è una compagnia ridimensionata, serve il mercato italiano con meno voli di quanto facessero la malandata compagnia statale e il suo ex concorrente che ha assorbito, Air One. La Cai perde quote di mercato. Da gennaio a settembre i passeggeri di Alitalia sono aumentati del 6,6% a 18,8 milioni, un tasso di crescita inferiore a quello, il 7,65%, dei passeggeri in tutti gli scali italiani calcolato dall'Assaeroporti. Secondo la relazione semestrale, da gennaio a maggio la quota di mercato media di Alitalia sulle destinazioni nazionali è del 48,5%, inferiore al 50,4% dello stesso periodo del 2010, che già era in calo. Tre anni fa Sabelli aveva stimato di avere il 56% del mercato nazionale. Su tutte le destinazioni all'estero la quota di mercato media di Alitalia nei primi cinque mesi è del 12,6%, in ribasso dal 13,1% dello stesso periodo del 2010. Secondo dati di Airline Business, mostrati da Assaeroporti a un recente convegno, nel traffico tra l'Italia e i paesi dell'Unione europea il primo vettore è Ryanair con una quota di mercato del 24%, dieci punti più di Alitalia.
Per la Cai adesso si apre anche il fronte Antitrust. Alla scadenza della protezione triennale assicurata per decreto nel 2008 da Silvio Berlusconi al monopolio nei cieli nazionali, ieri l'Antitrust ha aperto un'istruttoria (si veda l'articolo a fianco) che riguarda soprattutto la posizione dominante a Linate, dove Sabelli detiene circa il 70% degli slot. Forse l'Antitrust non obbligherà Cai ad aprire alla concorrenza la Linate-Roma, perché c'è il treno veloce, ma probabilmente chiederà di aprire alla concorrenza e rilasciare slot per le rotte da Linate al Sud.
Secondo i piani iniziali della cordata italiana, dopo quattro anni le azioni sarebbero state vendute a Air France-Klm. Il vincolo a non vendere (lock up) scade il 12 gennaio 2013. Mancano 13 mesi e 10 giorni. Con un capitale assottigliato dalle perdite, la sfida per la Cai è attraversare le difficoltà del 2012 senza chiedere ai soci altri soldi. Con la caduta del governo Berlusconi per i "patrioti" la vita sarà più difficile, mentre Passera è entrato al governo, dove si occuperà anche di trasporto aereo. Neppure Air France-Klm se la passa bene, nel semestre aprile-settembre ha una perdita di 183 milioni e i debiti finanziari sono saliti a 6,5 miliardi. Fra 13 mesi, forse neppure Jean-Cyril Spinetta avrà voglia di staccare un assegno che ricompensi Colaninno e soci delle somme investite nella Cai. Chissà se, in alternativa, sarà la Cassa depositi e prestiti a dare ossigeno alla Cai.
http://www.ilsole24ore.it
Gianni Dragoni
Alitalia-Cai chiuderà in rosso anche il bilancio 2011, il terzo anno di attività. Il risultato netto negativo è stimato intorno ai 100 milioni di euro, a meno di operazioni straordinarie prima di Capodanno.
Questo porterà ad oltre 600 milioni le perdite nei primi tre anni di vita per la compagnia presieduta da Roberto Colaninno. Il patrimonio netto si ridurrà a poco più di 450 milioni, il 38% circa dei 1.170 milioni di capitale versati all'inizio del viaggio.
Il capitale iniziale è ripartito tra gli 847 milioni versati dai 20 soci italiani (erano 21, ma la Fingen dei fratelli Fratini si è ritirata) e 323 milioni da Air France-Klm, che è il primo azionista della compagnia "italiana", con il 25 per cento.
In origine il piano della Cai, elaborato da Intesa Sanpaolo quando era guidata da Corrado Passera, divenuto ministro dello Sviluppo economico, Infrastrutture e Trasporti nel governo Monti, prevedeva l'utile al terzo anno. I traguardo è stato rimandato al 2012. Quest'anno era fissato l'obiettivo del pareggio operativo, il risultato prima di oneri finanziari, voci straordinarie e tasse. Ma non dovrebbe essere centrato, secondo le ultime stime della compagnia. Ieri l'amministratore delegato, Rocco Sabelli, ha detto: «Se non sarà pareggio operativo non ci andremo lontani».
Se il pareggio operativo fosse raggiunto, sarebbe però per merito di robusti proventi non gestionali o una tantum, non per la gestione. Nel primo semestre, secondo la relazione sui conti al 30 giugno, un documento che Il Sole 24 Ore ha consultato, i conti hanno beneficiato di 115,73 milioni di "saldo proventi e oneri diversi". Un importo elevato, nel 2010 i proventi "diversi" erano 31,32 milioni nel semestre. Senza questi apporti il bilancio 2011 sarebbe in rosso per oltre 200 milioni.
La nuova Alitalia ha ridotto i costi rispetto alla compagnia pubblica, oltre 7mila persone della vecchia azienda sono state lasciate a casa. Dal primo novembre però anche 700 dipendenti della "nuova" sono in cassa integrazione, per contenere i costi.
Quello che preoccupa di più, dice Sabelli, che da almeno sei mesi è considerato vicino all'uscita, è l'anno prossimo. «Non è il dato di fine 2011 quello che mi preoccupa quanto quello che accadrà negli anni successivi», ha detto in un'intervista ad Affari & Finanza di Repubblica il 28 novembre.
Il momento è critico. Non è solo una questione di conti in rosso. La nuova Alitalia è una compagnia ridimensionata, serve il mercato italiano con meno voli di quanto facessero la malandata compagnia statale e il suo ex concorrente che ha assorbito, Air One. La Cai perde quote di mercato. Da gennaio a settembre i passeggeri di Alitalia sono aumentati del 6,6% a 18,8 milioni, un tasso di crescita inferiore a quello, il 7,65%, dei passeggeri in tutti gli scali italiani calcolato dall'Assaeroporti. Secondo la relazione semestrale, da gennaio a maggio la quota di mercato media di Alitalia sulle destinazioni nazionali è del 48,5%, inferiore al 50,4% dello stesso periodo del 2010, che già era in calo. Tre anni fa Sabelli aveva stimato di avere il 56% del mercato nazionale. Su tutte le destinazioni all'estero la quota di mercato media di Alitalia nei primi cinque mesi è del 12,6%, in ribasso dal 13,1% dello stesso periodo del 2010. Secondo dati di Airline Business, mostrati da Assaeroporti a un recente convegno, nel traffico tra l'Italia e i paesi dell'Unione europea il primo vettore è Ryanair con una quota di mercato del 24%, dieci punti più di Alitalia.
Per la Cai adesso si apre anche il fronte Antitrust. Alla scadenza della protezione triennale assicurata per decreto nel 2008 da Silvio Berlusconi al monopolio nei cieli nazionali, ieri l'Antitrust ha aperto un'istruttoria (si veda l'articolo a fianco) che riguarda soprattutto la posizione dominante a Linate, dove Sabelli detiene circa il 70% degli slot. Forse l'Antitrust non obbligherà Cai ad aprire alla concorrenza la Linate-Roma, perché c'è il treno veloce, ma probabilmente chiederà di aprire alla concorrenza e rilasciare slot per le rotte da Linate al Sud.
Secondo i piani iniziali della cordata italiana, dopo quattro anni le azioni sarebbero state vendute a Air France-Klm. Il vincolo a non vendere (lock up) scade il 12 gennaio 2013. Mancano 13 mesi e 10 giorni. Con un capitale assottigliato dalle perdite, la sfida per la Cai è attraversare le difficoltà del 2012 senza chiedere ai soci altri soldi. Con la caduta del governo Berlusconi per i "patrioti" la vita sarà più difficile, mentre Passera è entrato al governo, dove si occuperà anche di trasporto aereo. Neppure Air France-Klm se la passa bene, nel semestre aprile-settembre ha una perdita di 183 milioni e i debiti finanziari sono saliti a 6,5 miliardi. Fra 13 mesi, forse neppure Jean-Cyril Spinetta avrà voglia di staccare un assegno che ricompensi Colaninno e soci delle somme investite nella Cai. Chissà se, in alternativa, sarà la Cassa depositi e prestiti a dare ossigeno alla Cai.
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Re: Nel 2011 alitalia in rosso di 100 milioni di euro?
solite.
Se mettessero (o potessero mettere) almeno uno Shanghai giornaliero diretto e un San Paolo 3xw e un Baires 3xw diretti penso che avrebbero uno yeld più alto anche senza l'hub. Idem per Accra, Lagos, Dakar. Cioè più soldi medi su una destinazione. E si fa in fretta a rastrellare 3-4000 Euro di guadagno netto a volo . Moltiplicati per più voli, tutto l'anno...
Non capisco a cosa servano EMB 175 e 195 diversi. Meglio standardizzare. La gestione così è più difficile.
Si sa qualcosa dei charter in A330 da Mxp?
Se mettessero (o potessero mettere) almeno uno Shanghai giornaliero diretto e un San Paolo 3xw e un Baires 3xw diretti penso che avrebbero uno yeld più alto anche senza l'hub. Idem per Accra, Lagos, Dakar. Cioè più soldi medi su una destinazione. E si fa in fretta a rastrellare 3-4000 Euro di guadagno netto a volo . Moltiplicati per più voli, tutto l'anno...
Non capisco a cosa servano EMB 175 e 195 diversi. Meglio standardizzare. La gestione così è più difficile.
Si sa qualcosa dei charter in A330 da Mxp?
Re: Nel 2011 alitalia in rosso di 100 milioni di euro?
Avevo segnalato alcune di queste operazioni, per esempio la cessione delle attività di handler agli aeroporti (di proprietà pubblica). Credo che si tratti dei proventi di questo tipo di operazioni, oltre alla vendità di beni immobili e alle ipotesi di vendita degli slot a LHR. Proventi straordinari, non ripetibili.grandemilano ha scritto:Il sole 24 ore stima una perdita netta di circa 100 milioni di euro. Ma soprattutto evidenzia che i conti della compagnia hanno beneficiato di 115,73 milioni di "saldo proventi e oneri diversi" (che io non ho ancora capito cosa sono).
:ciao:
Aeroplano che te ne vai lontano da qui chissà cosa vedrai...
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Re: Nel 2011 alitalia in rosso di 100 milioni di euro?
E io che credevo che dopo l'abbandono di malpensa alitalia avrebbe, finalmente, volato alto...maurilive ha scritto:Avevo segnalato alcune di queste operazioni, per esempio la cessione delle attività di handler agli aeroporti (di proprietà pubblica). Credo che si tratti dei proventi di questo tipo di operazioni, oltre alla vendità di beni immobili e alle ipotesi di vendita degli slot a LHR. Proventi straordinari, non ripetibili.grandemilano ha scritto:Il sole 24 ore stima una perdita netta di circa 100 milioni di euro. Ma soprattutto evidenzia che i conti della compagnia hanno beneficiato di 115,73 milioni di "saldo proventi e oneri diversi" (che io non ho ancora capito cosa sono).
:ciao:
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Re: Nel 2011 alitalia in rosso di 100 milioni di euro?
mah..strano.....non perdevano solo per colpa "de Marpenza" ?
E pensare che la parte cattiva (debiti , aerei vecchi, personale in eccesso CIGS-ato per 7 anni) l'hanno scaricata sul gobbo...a tutti noi.
E pensare che la parte cattiva (debiti , aerei vecchi, personale in eccesso CIGS-ato per 7 anni) l'hanno scaricata sul gobbo...a tutti noi.
Re: Nel 2011 alitalia in rosso di 100 milioni di euro?
Attenzione a non dimenticare che una cessione di un bene non ha solo l'effetto positivo sul conto economico, ma anche uno negativo sullo stato patrimoniale...
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Re: Nel 2011 alitalia in rosso di 100 milioni di euro?
dipende dal valore al netto degli ammortamenti che quel bene ha: se quel bene è sufficientemente vecchio o magari ha subito svalutazioni ( e mi sa che i vecchi MD-80 erano li' o quasi), l'effetto puo' essere nullo, a addirittura positivo ( in presenza di un ricavo di cessione, per quanto piccolo esso sia).
Re: Nel 2011 alitalia in rosso di 100 milioni di euro?
nel gerco civilistico di classificazione del bilancio è vero, ma sul lato concreto non sempre è corretta questa analisiHyperFlyer ha scritto:dipende dal valore al netto degli ammortamenti che quel bene ha: se quel bene è sufficientemente vecchio o magari ha subito svalutazioni ( e mi sa che i vecchi MD-80 erano li' o quasi), l'effetto puo' essere nullo, a addirittura positivo ( in presenza di un ricavo di cessione, per quanto piccolo esso sia).
Prendiamo un immobile, pagato 100 e ammortizzato per 90, a bilancio sarà iscritto al netto per 10
Sul lato pratico quell'immobile oggi potrebbe essere periziato 150 e quindi sul concreto ho un bene iscritto a bilancio per 10, costo storico 100 ma che vale 150... la sostanza cambia
nel caso di AZ, è corretta l'analisi sugli obsoleti e fuori mercato Md80 che ormai hanno valore simbolico ma nel caso degli slot su LHR (che mi pare non siano a bilancio) hanno un valore in continuo aumento
Ultima modifica di I-Alex il dom 04 dic 2011, 11:22:50, modificato 1 volta in totale.
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Re: Nel 2011 alitalia in rosso di 100 milioni di euro?
...sono d'accordo, infatti il mio discorso era limitato ai soli vecchi cespiti (che, ammortamento a parte, nessuna perizia, nemmeno taroccata, potrebbe mai rivalutare) ...gli slot a LHR sono oro, su questo non vi è dubbio.
Una loro vendita, anche se fa cassa, diminuisce il valore dell'azienda non di poco.
Anzi, gia' che siamo nel discorso...ricordo male io, o AZ aveva gia' venduto alcuni slot a LHR per cercare di stare a galla poco prima dello sbarco dei Capitani Coraggiosi?
Una loro vendita, anche se fa cassa, diminuisce il valore dell'azienda non di poco.
Anzi, gia' che siamo nel discorso...ricordo male io, o AZ aveva gia' venduto alcuni slot a LHR per cercare di stare a galla poco prima dello sbarco dei Capitani Coraggiosi?
Re: Nel 2011 alitalia in rosso di 100 milioni di euro?
si... le coppie che utilizzava per il Malpensa-LondraHyperFlyer ha scritto:
Anzi, gia' che siamo nel discorso...ricordo male io, o AZ aveva gia' venduto alcuni slot a LHR per cercare di stare a galla poco prima dello sbarco dei Capitani Coraggiosi?
Malpensa airport user
Re: Nel 2011 alitalia in rosso di 100 milioni di euro?
Se fosse davvero cosi, altro che "vicini" al pareggio operativo! Mi sa che CAI sta intraprendendo il sentiero sul quale era finita la vecchia Alitalia...il futuro non sarà sicuramente migliore del passato, nonostante stiano cercando di salvarsi in tutti i modi (svendita aerei, svendita immobili, revisione flotta, vendita slot LHR ecc.). Malpensa si toglie un sassolino dalla scarpa, altro che pecora nera che aveva portato AZA al fallimento! I motivi erano ben altri... :fischio:
Paolo
Paolo
Paolo Fumagalli
"Quando il volo supera la passione, per decollare basta chiudere gli occhi."
"Quando il volo supera la passione, per decollare basta chiudere gli occhi."
Re: Nel 2011 alitalia in rosso di 100 milioni di euro?
Oggi se non fai economie di scala vai da nessuna parte.
18 milioni di pax sono troppo pochi per diluire i costi fissi. Ad AZ serve masse e yeld. Se fosse senza AF tra i piedi io sono convinto che si potrebbe tirarla a riva.
Le alleanze possono essere zavorre (insegna Tim Clark mio ex capo ed ora boss di Emirates).
Ricetta per AZ e per l'Italia? Il mercato c'è e tanto. E si possono tenere hub sia Mxp che Fco. Nonostante la crisi.
Semplice. 1 - Linate dimezzato e giro rotte a Mxp (Sea si impegna a servizi decenti per grandi numeri :fischio: ).
2 - Cessione quasi totale in franchising delle rotte medio-corto a vettori minori italiani.
3 - Cambiare alleanza o, al limite, stare da soli con semplici accordi "locali" dove servono anche interalleanze.
4 - Aggiunta di altri 3 B777 e 4 A330 per Mxp. E da qui si risale la china.
5 - Accordo con Ferrovie (anche NTV) per c/s treni sia su FCO e MXP.
I treni: se ben concegnati, soprattutto a Mxp (Fco ha una linea inadatta adesso) darebbero eccezionali opportunità.
A cominciare col Frecciarossa cadenzato da Firenze-Bologna. Partire da almeno 7 corse giorno per senso ed arrivare a 12 entro il 2014.
Fare altrettanto da Trieste - Venezia. Qui la rete AV è indietro ma in 2 anni si potrebbero aggiungere le parti mancanti tra Verona e Brescia e Trieste e Venezia.
In seguito puntare anche su Genova (ripeto: il potenziale crocieristico dei prossimi 10 anni è di milioni di passeggeri).
Ripeto: la Lugano-Stabio-Malpensa-Novara-Genova- Savona servirebbe sia come "treno puro" dal Nord Europa verso la Liguria ma anche per Mxp. E Novara svincolo interscambio sull'asse per Torino.
La prossima apertura della Monza-Seregno-Saronno porterebbe la Brianza a Mxp....
Lo so: troppo facile. Una situazione potenzialmente così buona gli altri Paesi se la sognerebbero. Basterebbe un coordinamento razionale. E sarebbe ancora possibile. Manca solo la nostra testa. Come dire: i nigeriani che non sanno sfruttare il loro petrolio perchè corrotti e incapaci di gestirsi (e, ovviamente gli stranieri ne approfittano). Guardate come sta cambiando l'Angola...
18 milioni di pax sono troppo pochi per diluire i costi fissi. Ad AZ serve masse e yeld. Se fosse senza AF tra i piedi io sono convinto che si potrebbe tirarla a riva.
Le alleanze possono essere zavorre (insegna Tim Clark mio ex capo ed ora boss di Emirates).
Ricetta per AZ e per l'Italia? Il mercato c'è e tanto. E si possono tenere hub sia Mxp che Fco. Nonostante la crisi.
Semplice. 1 - Linate dimezzato e giro rotte a Mxp (Sea si impegna a servizi decenti per grandi numeri :fischio: ).
2 - Cessione quasi totale in franchising delle rotte medio-corto a vettori minori italiani.
3 - Cambiare alleanza o, al limite, stare da soli con semplici accordi "locali" dove servono anche interalleanze.
4 - Aggiunta di altri 3 B777 e 4 A330 per Mxp. E da qui si risale la china.
5 - Accordo con Ferrovie (anche NTV) per c/s treni sia su FCO e MXP.
I treni: se ben concegnati, soprattutto a Mxp (Fco ha una linea inadatta adesso) darebbero eccezionali opportunità.
A cominciare col Frecciarossa cadenzato da Firenze-Bologna. Partire da almeno 7 corse giorno per senso ed arrivare a 12 entro il 2014.
Fare altrettanto da Trieste - Venezia. Qui la rete AV è indietro ma in 2 anni si potrebbero aggiungere le parti mancanti tra Verona e Brescia e Trieste e Venezia.
In seguito puntare anche su Genova (ripeto: il potenziale crocieristico dei prossimi 10 anni è di milioni di passeggeri).
Ripeto: la Lugano-Stabio-Malpensa-Novara-Genova- Savona servirebbe sia come "treno puro" dal Nord Europa verso la Liguria ma anche per Mxp. E Novara svincolo interscambio sull'asse per Torino.
La prossima apertura della Monza-Seregno-Saronno porterebbe la Brianza a Mxp....
Lo so: troppo facile. Una situazione potenzialmente così buona gli altri Paesi se la sognerebbero. Basterebbe un coordinamento razionale. E sarebbe ancora possibile. Manca solo la nostra testa. Come dire: i nigeriani che non sanno sfruttare il loro petrolio perchè corrotti e incapaci di gestirsi (e, ovviamente gli stranieri ne approfittano). Guardate come sta cambiando l'Angola...
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Re: Nel 2011 alitalia in rosso di 100 milioni di euro?
I-Alex ha scritto:si... le coppie che utilizzava per il Malpensa-LondraHyperFlyer ha scritto:
Anzi, gia' che siamo nel discorso...ricordo male io, o AZ aveva gia' venduto alcuni slot a LHR per cercare di stare a galla poco prima dello sbarco dei Capitani Coraggiosi?
ah, appunto ..quindi stiamo raschiando il fondo del barile.
fra l'altro, ho appena letto su AC che girano voci (da parte di utenti piuttosto addentro AZ) che il programma di acquisto degli Embraer si è bloccato, e dopo il quinto..non ne entreranno piu'.
la prematura fine del rinnovo flotta appena avviato sarebbe un segnale drammatico tanto quanto la vendita degli slot .
Re: Nel 2011 alitalia in rosso di 100 milioni di euro?
Se davvero si è deciso di bloccare l'arrivo dei nuovi ERJ, allora la vedo molto dura anche per gli ulteriori 777 (ho letto di 3 macchine) di cui si parlava non ufficialmente tra gli addetti ai lavori. Erano previsti per il 2012, ma visto come si stanno mettendo le cose la vedo molto grama per AZ. Senza una flotta LR non credo possano durare molto in questo modo, e la flotta attuale non è granchè. :ciao:
Paolo
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Paolo Fumagalli
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Re: Nel 2011 alitalia in rosso di 100 milioni di euro?
chiaramente sono solo rumors, ma gia' il fatto che "girino" e siano ritenuti lontanamente plausibili fa capire che la situazione è in movimento, e non per il meglio.
mah...come "malpensista" , a me di AZ poco mi interessa o mi tange, ormai.......basta che poi il buon Passera non faccia il pronto soccorso alla coppia dei simpaticoni Cola&Sabe...e ce la scarichi sul gobbo un'altra volta.
mah...come "malpensista" , a me di AZ poco mi interessa o mi tange, ormai.......basta che poi il buon Passera non faccia il pronto soccorso alla coppia dei simpaticoni Cola&Sabe...e ce la scarichi sul gobbo un'altra volta.
Re: Nel 2011 alitalia in rosso di 100 milioni di euro?
Purtroppo il problema più grave è che Alitalia sta venendo praticamente fagocitata da Air France - KLM, ormai AZ è la loro "schiava" (scusate il termine forte) sulle tratte di feederaggio per Paris CDG e Amsterdam Schipol.
L'altro ieri ho volato con AZ proprio sulla Milan-Amsterdam con A320: ci credete che oltre il 60-70% dei passeggeri avrebbe poi preseguito con IC di KLM?
Da italiano, sono davvero dispiaciuto da questa situazione... La soluzione migliore per il vettore nazionale è la creazione di un sistema bi-hub... Fiumicino da solo non ce la può fare, solo con l'aiuto di Malpensa sul versante intercontinentale potrà essere possibile un incremento dei fatturati e relativo miglioramento dei conti... a Milano e in Lombardia c'è una marea di gente che quotidianamente va verso le Americhe... urgono nuovi collegamenti diretti su queste aree.
L'altro ieri ho volato con AZ proprio sulla Milan-Amsterdam con A320: ci credete che oltre il 60-70% dei passeggeri avrebbe poi preseguito con IC di KLM?
Da italiano, sono davvero dispiaciuto da questa situazione... La soluzione migliore per il vettore nazionale è la creazione di un sistema bi-hub... Fiumicino da solo non ce la può fare, solo con l'aiuto di Malpensa sul versante intercontinentale potrà essere possibile un incremento dei fatturati e relativo miglioramento dei conti... a Milano e in Lombardia c'è una marea di gente che quotidianamente va verso le Americhe... urgono nuovi collegamenti diretti su queste aree.
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