AZ, la cassa integrazione continua e i cattivi pensieri

[KittyHawk]

Come riportano i giornali oggi, per AZ termina una cassa integrazione e sta per aprirsene un'altra.
Nonostante quello che hanno sopportato tutti gli italiani, in termini di costi e di vincoli negli anni scorsi, sembra che Spinetta avesse avuto ragione: per AZ ci vuole l'esorcista.

Di fronte a una crisi evidente, il ridurre il personale è una delle mosse classiche per tentare di sopravvivere. A meno che, a meno che... questi non siano gli ultimi sussulti di AZ per cercare di mantenere quei privilegi che le erano stati accordati 4 anni fa e che ora sembra costretta ad abbandonare. Mille persone in cambio di monopoli e agevolazioni varie.

http://roma.corriere.it/roma/notizie/cr ... 1407.shtml
http://www.ilmessaggero.it/economia/ver ... 5416.shtml

[mxp98]

Mille persone in cambio di monopoli e agevolazioni varie.

Leggi monopoli e ti viene in mente Linate, vero?

[Commonwealth]

A me viene in mente che hanno spacciato Malpensa come problema unico di Alitalia. Ora i nodi veri vengono al pettine. Se AZ fosse un'azienda davvero privata e non politicizzata e romanocentrica avrebbe cavalcato l'onda del forum Ambrosetti e avrebbe spinto per la chiusura di Linate e il rilancio di un hub forte anche al Nord. La politica avrebbe dato quell'aiuto che mai in futuro potrà dare. Invece perdono soldi ovunque, sia a Roma che a LIN. Basta che non dicano che è colpa di MXP. Su altro forum ho letto la vergognosa pagina del volantinaggio di AZ sui treni. Siamo al ridicolo.

[mxp98]

A me viene in mente che hanno spacciato Malpensa come problema unico di Alitalia. Ora i nodi veri vengono al pettine. Se AZ fosse un'azienda davvero privata e non politicizzata e romanocentrica avrebbe cavalcato l'onda del forum Ambrosetti e avrebbe spinto per la chiusura di Linate e il rilancio di un hub forte anche al Nord. La politica avrebbe dato quell'aiuto che mai in futuro potrà dare. Invece perdono soldi ovunque, sia a Roma che a LIN. Basta che non dicano che è colpa di MXP. Su altro forum ho letto la vergognosa pagina del volantinaggio di AZ sui treni. Siamo al ridicolo.

Hai ragione, e vedrai che per l'ennesima volta pur di salvare il salvabile in AZ, la politica andrà esattamente nella direzione opposta e tra i vari artifici adottati, Linate non verrà nemmeno scalfito, complice anche la solita politica milanese.

[KittyHawk]

I prossimi mesi saranno cruciali per cercare di salvaguardare l'aviazione civile italiana, per cercare di essere quanto meno comprimari di un certo peso sul mercato e non semplicemente dei colonizzati.
Va da sé che perdendo voce in capitolo nei collegamenti aerei, l'Italia vedrà fortemente compromessa la sua capacità di generare ricchezza attraverso il turismo, la capacità di attrarre investimenti esteri, la possibilità di esportare prodotti ad alto valore aggiunto...

Perché parlo dei prossimi mesi? Perché si verificherà qualcosa di simile alle famose congiunzioni astrali che gli antichi indicavano come foriere di grandi disastri o grandi avvenimenti. In particolare, senza ordine di importanza:
- Scade il divieto di vendita delle azioni Alitalia e alcuni azionisti già scalpitano per potersi liberare del peso (tanto i dividendi li hanno già incassati in anticipo e in modo cospicuo).
- In primavera ci saranno le elezioni politiche e già si mostrano le prime avvisaglie dei potenziali ricatti occupazionali, che cercheranno di ingessare ancor di più il mercato italiano (sperando di non dover, in sovrappiù, anche sborsare altri quattrini). Riuscirà questa volta Palazzo Chigi a non farsi abbindolare da AZ e dal sottobosco laziale?
- La regione Lombardia andrà al voto anticipato (IMHO). Se lo farà immediatamente o in primavera è un dettaglio. Ciò che importa è che uno dei papabili alla carica di Formigoni è Gabriele Albertini, di cui sono ben note le posizioni sul sistema aeroportuale milanese. La notizia circolava da tempo, ma oggi la candidatura è stata autorevolmente riproposta da nomi di spicco della scena politica milanese. La nota positiva è che a concorrere per la stessa carica, nello schieramento avverso, potrebbe essere Bruno Tabacci, che quanto meno ha una visione differente su SEA, Linate e Malpensa.

[Fabri88]

Comunicato AAVV Fit-Cisl

ALITALIA: PIANO INDUSTRIALE, CI SIA CHIAREZZA

Le notizie fatte filtrare alla stampa sull’incontro di domani che Alitalia Cai avrà con noi del Sindacato per la presentazione di un nuovo Piano Industriale fanno riferimento, di nuovo, ad esuberi.

L’altro ieri sono andati in mobilità circa 3.800 lavoratori ormai ex Alitalia e, anziché vedere sviluppo, ci verrà presentato un altro piano di ridime
nsionamento non un Piano Industriale per il futuro.

Questo è il punto. Perché dovremmo condividere una nuova azione che scarica sugli ammortizzatori sociali italiani, pagati dalle tasse degli italiani, se non è chiaro quale atteggiamento hanno/avranno gli azionisti?

Escono i “patrioti” a gennaio? Probabile. Quindi Air France, alle prese anch’essa con grandi problemi potrà passare all’aumento del suo attuale 25% con pochi sforzi e relativamente poco investimento.

E’ questo il gioco?

Abbiamo un grande sospetto, ma se fosse così perché dovremmo di nuovo far pagare la collettività italiana per un futuro business non italiano?

D'altronde il numero degli aeromobili di oggi è di 142 contro i 161 del piano Fenice. Molto più vicino ai 137 del piano Air France di Spinetta.

Non si tratta di un patriottismo di maniera ma abbiamo fatto enormi sacrifici per rimettere in sesto una Compagnia che oggi funziona benissimo ed ha un livello di regolarità del servizio eccellente, con un costo del lavoro per unità di prodotto sostenibile. Non siamo d’accordo ad ulteriori ridimensionamenti per basare il business sulla Linate – Fiumicino mentre si chiudono d’inverno i voli intercontinentali per lasciare spazio all’”alleanza”.

Torniamo all’interrogativo: gli azionisti ci saranno ancora e vogliono investire per una Compagnia non solo domestica? Lo dicano al Governo se non vogliono dirlo a noi.

Saremo sempre pronti ad atti di responsabilità ma solo se sostenuti da un’idea di rilancio e non di ridimensionamento perpetuo, altrimenti saremo in disaccordo.

[KittyHawk]

Interessanti alcuni propositi e analisi. Bisognerà vedere se anche le altre sigle sindacali sono dello stesso parere e, soprattutto, se sono disposti tutti insieme ad agire di conseguenza.

[rudymar]

Ma non sarebbe la volta buona di mettersi tutti in accordo, chiudere LIN e AZ spostarsi su MXP dove con la massa dei suoi voli di LIN, i suoi 3 LR, AP e gli altri voli di ST avrebbe un gateway bello e pronto solo da sfruttare con il cargo nelle stive di MXP?

inoltre con il 3/3 e Sat C praticamente pronto, dall' summer opererebbero anche in un infrastruttura moderna, ed adeguata..

la faccio troppo facile?

[C-ALEX]

Ma non sarebbe la volta buona di mettersi tutti in accordo, chiudere LIN e AZ spostarsi su MXP dove con la massa dei suoi voli di LIN, i suoi 3 LR, AP e gli altri voli di ST avrebbe un gateway bello e pronto solo da sfruttare con il cargo nelle stive di MXP?

inoltre con il 3/3 e Sat C praticamente pronto, dall' summer opererebbero anche in un infrastruttura moderna, ed adeguata..

la faccio troppo facile?

si ma purtroppo siamo italiani,vogliamo l'aereo sotto casa e non sappiamo cosa sia la mobilità e tutto è dovuto.
ricordo che MXP per Alitalia non ha funzionato perchè i comandanti di Roma non hanno voluto venire a vivere sul lago Maggiore. L'opportunità seria l'ha avuta Colannino ma gli sono mancati gli attributi

[KittyHawk]

Segnalo, sul Corriere della Sera di oggi, un articolo sulla situazione e le prospettive di Alitalia, che riporta anche dati di raffronto tra il primo semestre 2012 e l'analogo periodo 2011.

[HyperFlyer]

qualcuno conosce bene i patti intercorsi fra i Capitani non tanto coraggiosi all'atto della fondazione di CAI?

Lo chiedo perche' nell'intervista di oggi al Corriere Ragnetti dice che il lock-up scade si nel 2013, ma nel terzo trimestre.

[KittyHawk]

qualcuno conosce bene i patti intercorsi fra i Capitani non tanto coraggiosi all'atto della fondazione di CAI?

Lo chiedo perche' nell'intervista di oggi al Corriere Ragnetti dice che il lock-up scade si nel 2013, ma nel terzo trimestre.

La scadenza naturale è ottobre 2013, 5 anni dalla costituzione di CAI. In quel momento, liberi tutti: ognuno dei capitani "coraggiosi" potrà fare quello che vorrà delle sue azioni, senza doverne renderne conto agli altri. In realtà i patti prevedono anche la possibilità di vendita anticipata, basta che tutti siano d'accordo. Se non è ancora successo è perché non hanno mai trovato qualcuno che offrisse una bella cifra per rilevare AZ. Ci fosse stato un pazzo - nel 2009, 2010, 2011 o anche quest'anno - che avesse offerto a Colaninno & C il doppio di quanto investito, sono certo che AZ avrebbe ora un altro padrone.

[malpensante]

qualcuno conosce bene i patti intercorsi fra i Capitani non tanto coraggiosi all'atto della fondazione di CAI?

Lo chiedo perche' nell'intervista di oggi al Corriere Ragnetti dice che il lock-up scade si nel 2013, ma nel terzo trimestre.

A me l' allora capo dell' Ufficio Stampa di Alitalia disse che sarebbero scaduti a inizio 2013, ma soprattutto che il lock-up può essere eliminato immediatamente, purché all' unanimità. Non è una legge, è un accordo fra soci che i soci possono modificare o eliminare quando vogliono, purché all' unanimità. Quindi è come se non ci fosse, visto che non credo che ci siano soci intenzionati a mantenerlo in vita.

Ragnetti cerca di dare un orizzonte temporale più lungo ad Alitalia, perché ha dovuto spostare ulteriormente in avanti, al 2014, l' anno in cui prevede che Alitalia possa fare utili. Ma chi ci crede?

[HyperFlyer]

...sicuramente non ci credono piu' quei 690 che, come è stato annunciato oggi, saranno lasciati a casa...........è stato distrutto un Hub (senza sostituirlo con un altro, perche' FCO non funziona), bruciati 4 miliardi dei contribuenti...ed eccoci punto e daccapo.
Speriamo che i nostri Tecnici, tanto implacabili con i poveracci, sappiano astenersi dal salvare per l'ennesima volta questo maledetto carrozzone.

[JNX]

...sicuramente non ci credono piu' quei 690 che, come è stato annunciato oggi, saranno lasciati a casa...........è stato distrutto un Hub (senza sostituirlo con un altro, perche' FCO non funziona), bruciati 4 miliardi dei contribuenti...ed eccoci punto e daccapo.
Speriamo che i nostri Tecnici, tanto implacabili con i poveracci, sappiano astenersi dal salvare per l'ennesima volta questo maledetto carrozzone.

Quoto!

[HyperFlyer]

Speriamo che i nostri Tecnici, tanto implacabili con i poveracci, sappiano astenersi dal salvare per l'ennesima volta questo maledetto carrozzone.

..ma non lo faranno..anzi, io temo fortemente che questo ennesimo ricatto sara' usato per sacrificare ancora una volta MXP sull'altare dell'occupazione romano-laziale (che quella conta, mica come tutti quei lavoratori si SEA che hanno fatto la fine che sappiamo dal 2008 a oggi)

[I-Alex]

Alitalia è ancora alla frutta nonostanze abbia alleggerito flotta e personale a ns spese, azzerati debiti e lasciato buchi ovunque!
E ora ci risiamo. Peccato che nemmeno col super monopolio di Linate riescano a stare in pareggio operativo, quindi lanciano i loro uomini del Governo a sbarrare la strada (da una parte legittimo) a Ryanair.
Ma secondo me Cai è già segnata, entro 18 mesi o mettono soldi o sono ancora a terra... E stavolta la colpa non possono darla a Malpensa...

[KittyHawk]

Speriamo che i nostri Tecnici, tanto implacabili con i poveracci, sappiano astenersi dal salvare per l'ennesima volta questo maledetto carrozzone.

..ma non lo faranno..anzi, io temo fortemente che questo ennesimo ricatto sara' usato per sacrificare ancora una volta MXP sull'altare dell'occupazione romano-laziale (che quella conta, mica come tutti quei lavoratori si SEA che hanno fatto la fine che sappiamo dal 2008 a oggi)

Ormai a MXP non c'è rimasto nulla da sacrificare. Se tagliano anche quei miseri 4 voletti LR e quegli altri pochi collegamenti in Europa e bacino del Mediterraneo non è che ci guadagnino tanto. Probabilmente accelerebbero solo la fine. Cosa potrebbero fare, allora? Pompare di più Linate? Dalla pista dell'idroscalo non possono partire voli a lungo raggio, gli unici che a detta delle major producono utili. Negli anni scorsi hanno avuto tutte le agevolazioni possibili e immaginabili, ma sono stati incapaci di ideare un piano industriale serio. O meglio, un piano industriale l'hanno steso e seguito, peccato che fosse completamente sbagliato. I 700 esuberi sono forse solo una base di partenza per le trattative, magari alla fine a rimanere a casa saranno in meno. Quello che mi preoccupa è lo scambio che potrebbe esserci, e non è detto interessi MXP.

[KittyHawk]

Alitalia è ancora alla frutta nonostanze abbia alleggerito flotta e personale a ns spese, azzerati debiti e lasciato buchi ovunque!
E ora ci risiamo. Peccato che nemmeno col super monopolio di Linate riescano a stare in pareggio operativo, quindi lanciano i loro uomini del Governo a sbarrare la strada (da una parte legittimo) a Ryanair.
Ma secondo me Cai è già segnata, entro 18 mesi o mettono soldi o sono ancora a terra... E stavolta la colpa non possono darla a Malpensa...

Anche cancellassero Ryanair non è detto che quei passeggeri volerebbero in AZ. In Galleria, a Milano, stanno chiudendo McDonald, ma sono sicuro che non ritroverò tutti quegli avvventori da Savini.

MoL ha fatto e fa il furbo? Bene, facciamo in modo che smetta, ma semplicemente perché crea un danno all'Erario e alle finanze pubbliche nel senso più lato, non perché dà fastidio ad AZ. Avrebbero dovuto farlo prima, indipendentemente da AZ, ma accontentiamoci.

[HyperFlyer]

CAPITANI CORAGGIOSI, MA UN PO' INCAPACI...
Povero AirOne Passera, che gli tocca leggere ogni giorno sulla sua creaturina berlusconiana.

"Alitalia lasciata a terra dai capitani coraggiosi. 700 nuovi esuberi per tagliare 30 milioni. Ma finirà ai francesi. In 4.200 sono stati in cassa dal 2008. Ora è finita" (CQ, p. 8). "Rosso da un milione al giorno. Patrimonio bruciato, tagli, a terra la cordata dei patrioti" (Repubblica, p. 25).

Certo che questo Rocco Sabelli, tanto caro all'ex banchiere comasco, ha proprio fatto un gran lavoro.

http://www.dagospia.com/rubrica-2/media ... -45449.htm

[malpensante]

Certo che questo Rocco Sabelli, tanto caro all'ex banchiere comasco, ha proprio fatto un gran lavoro.

Sabelli HA fatto un gran lavoro e infatti Alitalia perde molto meno di 4 anni fa.

È anche una persona intellettualmente onesta e ha detto per tempo ai padroni che tutto il limone era ormai spremuto e che bisognava vendere, perché l' Alitalia odierna è troppo piccola per stare in piedi da sola.

[HyperFlyer]

sono solo in parte d'accordo con te, malpensante, magari non un "gran" lavoro, ma notevole si, specie considerando da dove partiva...ma ha avuto tutte le facilitazioni possibili.
Per voler fare la battuta, dago ha sbagliato bersaglio ma l'ho riportato perche' rimarca un aspetto spesso trascurato: che CAI è una creatura di Passera come e forse piu' che di Berlusconi.

Almeno Sabelli ha avuto il buon gusto di sparire quando ha capito che non si andava da nessuna parte, Colaninno è ancora li'. ( o almeno cosi' pare: all'inzio pontificava contro MXP e le altre compagnie tutti i giorni, adesso guarda caso e' sparito).

[I-Alex]

Certo che questo Rocco Sabelli, tanto caro all'ex banchiere comasco, ha proprio fatto un gran lavoro.

Sabelli HA fatto un gran lavoro e infatti Alitalia perde molto meno di 4 anni fa.

È anche una persona intellettualmente onesta e ha detto per tempo ai padroni che tutto il limone era ormai spremuto e che bisognava vendere, perché l' Alitalia odierna è troppo piccola per stare in piedi da sola.

Come no, ha quasi dimezzato la flotta, ha spesato 7000 esuberi allo Stato Italiano, è partita da zero oneri finanziari lasciando in braghette tutti i fornitori e hanno avuto in concessione rotte monopolistiche...
Ciò nonostante continuano a perdere milionarie?
Eh si, proprio bravi

[HyperFlyer]

una cosa pero' non capisco...ammetto di non aver letto tutto il fascicolo ma solo quello che e' uscito suula stampa ma....un annuncio di esuberi adesso sarebbe un "piano industriale" ?
Non si dovrebbe anche parlare di cosucce come strategie, flotta, rotte, ecc ?

[HyperFlyer]

SCATTERÀ PER BAZOLI E CUCCHIANI LA VOGLIA DI AIUTARE AIRONE PASSERA A SBROGLIARE LA MATASSA DI ALITALIA?
Non è iniziata bene la giornata di Andrea Ragnetti, il manager che dopo aver lasciato la Philips di Amsterdam è arrivato all'Alitalia per raccogliere l'eredità di Rocco Sabelli, il manager abruzzese amico di Colaninno.

Oltre a una micidiale sfilza di articoli sui 690 nuovi esuberi e il milione di perdite al giorno, il George Clooney di Fiumicino (come ormai lo chiamano le hostess) ha appreso di prima mattina che il Tar del Lazio ha bocciato il ricorso con cui l'Alitalia chiedeva l'annullamento del provvedimento con il quale l'Antitrust ha imposto alla Compagnia di liberare entro dieci giorni alcune rotte sulla rotta Milano-Roma.
Per il manager che nei giorni scorsi aveva stupito con alcune iniziative di marketing aggressive nei confronti dei treni di Moretti e di Montezemolo, questa è una botta che si aggiunge alle difficoltà in cui versa la società messa in piedi dopo il salvataggio della cordata dei patrioti italiani.
Adesso la patata bollente degli esuberi finirà sicuramente sul tavolo del ministro che nelle vesti di banchiere il 26 agosto 2008 fu l'architetto dell'operazione Cai realizzata per venire incontro alle istanze di Berlusconi. Toccherà a lui, Corradino Passera, affrontare il nuovo capitolo della telenovela iniziata con la cordata di 16 soci che adesso tremano all'idea di dover grattare il portafoglio alla ricerca di quattrini che consentano alla società di rimanere in piedi

Il primo a rompersi la testa per uscire da questa situazione è sicuramente Roberto Colaninno, l'imprenditore mantovano che alle soglie dei 70 anni non può ripetere sicuramente la discussa cavalcata del '99 quando lanciò un'Opa su Telecom da 100mila miliardi. Gli occhi dei patrioti che il 28 ottobre di quattro anni fa trasformarono Cai da srl a spa con una ricapitalizzazione di un miliardo sono quindi rivolti a Cyril Spinetta, il manager di origine corsa che ha la stessa età di Colaninno e siede nel Comitato esecutivo di Alitalia dove è entrato nel 2009 con una partecipazione del 25%
Qualche osservatore sostiene che l'architetto Passera e sua moglie Giovanna Salza, conosciuta quando era accanto a Carlo Toto di AirOne, potrebbero mettere in moto la solita Cassa Depositi e Prestiti nella quale l'irascibile Bassanini si sta agitando per dimostrare che i 232 miliardi depositati sui libretti postali servono a qualcosa.
È un'ipotesi che potrebbe suscitare forti polemiche per la natura strettamente privatistica dell'Alitalia, una societa' dove le responsabilità più grandi ricadono anche sul management che prima dell'arrivo di Ragnetti non ha saputo intuire l'evoluzione del mercato e il gioco della concorrenza nei trasporti.
Ecco allora che i riflettori ritornano sulla testa del francese Spinetta e di AirFrance. Qui però scatta l'obiezione che anche la compagnia francese non se la passi affatto bene e allora è opportuno andare a vedere i risultati dell'ultima semestrale.
Nella sua infinita miseria Dagospia ha appurato che la società guidata da Spinetta ha perso 300 milioni rispetto al semestre dell'anno scorso, in parte causati da un aumento di 469 milioni del costo del carburante. Accanto a questi dati negativi c'è però da dire che il giro d'affari è aumentato del 5,2% superando i 12 miliardi di euro, e che il traffico ha registrato un incremento poco al di sotto del 2,5%.
Il dato più interessante riguarda però le risorse finanziarie di cui dispongono i francesi. Nella semestrale si legge che oltre a un cash flow di 461 milioni AirFrance ha capitali propri sufficienti per affrontare la crisi del trasporto aereo e per volare verso il 2015, la data in cui Spinetta e i suoi manager ritengono di riportare la Compagnia a grandi risultati.
Quando a gennaio 2009 i francesi comprarono il 25% di Cai-Alitalia sborsarono 322 milioni, una cifra contabilmente attuale anche se il valore della partecipazione è stimato oggi dagli analisti intorno a 150 milioni.
Esistono quindi i presupposti finanziari per alleviare Ragnetti e i patrioti italiani dai loro affanni. Sarà interessante vedere se ai piani alti di Intesa, che dentro la compagine detiene l'8,8%, scatterà la voglia di aiutare quell'architetto di nome Passera che quattro anni fa ha compiaciuto se stesso e i politici con un'operazione che sin dall'inizio lasciava perplessi

http://www.dagospia.com/rubrica-4/busin ... -45455.htm