Mauz® ha scritto:Mettiamola così: se la Juve scoprisse che guadagna molto di più dalle attività collaterali del suo stadio (più area circostante) piuttosto che da quelle strettamente legate al calcio credi che smetterebbe di giocare a calcio per dedicarsi all'apertura di negozi?
Perchè quel rettangolo verde erboso che occupa tutto quello spazio proprio in mezzo allo Juventus Stadium è tutta metratura improduttiva. Molto meglio raderlo al suolo e farci un bel centro commerciale, secondo il vostro ragionamento.
Pensavo di raccontarti un po' di storie su SIP, Pirelli, Fiat e i loro ex-insediamenti produttivi, ma poi ho letto questa interessante dichiarazione dell'amministratore delegato della Juve, Aldo Mazzia, durante l'ultima presentazione del bilancio: "Abbiamo presentato un progetto alla città di Torino per riqualificare quel sito: vogliamo trasferire lì la sede sociale della Juve e il centro di allenamento di Vinovo. Attorno potranno sorgere diverse strutture per contribuire alla crescita della città: un multisala, un albergo, una zona residenziale e un piccolo centro commerciale per le eccellenze piemontesi ...Il Credito Sportivo si è già detto pronto a finanziare la nostra iniziativa". L'area di cui parla è contigua al suo nuovo stadio, ovviamente.
Aggiungo che il campo di calcio non è metratura improduttiva in senso stretto, ma è un'utility che serve per offrire il servizio di richiamo (far correre 22 persone in calzoncini corti dietro a un pallone) e convoglire un discreto numero di persone in un'area dove sono monopolizzati tutti i servizi offerti (stadi di proprietà). Analizzando i bilanci probabilmente scopriresti che nelle società di calcio i ricavi dei biglietti sono marginali rispetto a diritti TV, sponsorizzazioni, merchandising e altro.
Analogamente per SEA piste e aerei servono a far transitare persone e merci in spazi di sua proprietà e trarre vantaggio da questo transito. Il mestiere di SEA, come quello di tutte le società a fini di lucro, è remunerare al meglio i propri azionisti. In caso contrario si chiamano ONLUS.
L'articolo 1 dello statuto di SEA recita tra l'altro: "Oggetto della società è l’esercizio dell’attività di progettazione, costruzione e gestione di aeroporti,
nonchè di qualsiasi attività connessa e complementare alla gestione aeroportuale ed al traffico aereo di qualunque tipo o specialità...", non escludendo perciò nulla a priori, dai parcheggi ai magazzini merci, dai negozi alle lounge.
Rimanendo in ambito aeroportuale, forse può essere utile conoscere anche dove e quanto ha guadagnato percentualmente l'aeroporto di Francoforte (dati bilancio 2011, EBITDA 100%):
- attività esterne e servizi: 31,7%
- vendita al dettaglio e immobiliare: 38,1%
- handling: 6,8%
- aviation 23,4%
Ancor più interessante notare che il margine nella vendita al dettaglio e immobiliare è di ben il 68,7% mentre nell'aviation è del 24,2%. Con altre cifre, nel primo caso, di fronte a 444,7 M€ di ricavi ci sono stati 305,3 M€ di guadagno lordo mentre nel secondo caso 774,9 M€ di ricavi hanno fatto guadagnare solo (si fa per dire

) 187,8 M€.
Per non lasciare nulla in sospeso, il margine dell'handling è pari a 8,3% e quello delle attività esterne e servizi è del 51,3%. E penso che nessuno possa affermare che a FRA non pensino a far volare gli aerei (coprifuoco permettendo

).