Messaggio da leggereda indaco » dom 20 ago 2017, 18:33:56
In linea di massima se un paese contribuisce per il 20% al bilancio eu, mi aspetto che vengano spesi anche il 20% dei costi di struttura in quel paese.
Se no se tassi tutti inclusi i meno favoriti e metti le strutture e paghi gli stipendi nei posti piu' favoriti, il che e' decisamente sperequativo, antiprogressivo, Robin Hood alla rovescia. Intendiamoci, nelle nazioni e' normale che succeda, in Francia riscuotono le tasse ovunque e poi le spendono a Parigi, e non faccio altri esempi.
Ma l'Europa non e' una nazione, non puoi pensare che le nazioni meno influenti non solo cedano sovranita' effettiva verso enti non democratici dove contano di piu' i piu' forti, ma anche si facciano drenare risorse. Cioe', succede, ma non dovrebbe.
Per questo penso che sia dovuto un po' di manuale cencelli nel ridistribuire gli enti europei in base al peso e alla contribuzione delle varie nazioni. No taxation without representation, come dicevano i protoamericani.
L'alternativa e' trattare le nazioni piu' deboli come se fossero state annesse al seguito di una guerra. Non puo' funzionare cosi', e se deve essere cosi' allora avrebbero dovuto usare il vecchio sistema: farci combattere almeno un po' prima di cedere sovranita'.
Il problema e' anche un'altro, e' che se c'e' una poltrona o un ente che e' dovuto all'Italia, finora l'Italia tendeva ad evitare di darlo a Milano. Niente mi cava dalla testa che e' quello il vero motivo per cui l'EMA non arrivera' mai a Milano, cosi' come non sono mai arrivate, che so, le Olimpiadi, gli hub e tante altre cose. Non e' complottismo, e' il fatto che anche in Italia, se metti tutto nel posto piu' favorito, a quel punto si spostano un bel po' di equilibri e di ricchezza in modi politicamente inaccettabili.