colonnine Free to X atterrano a Linate

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I-Alex
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colonnine Free to X atterrano a Linate

Messaggio da leggereda I-Alex » lun 12 set 2022, 21:01:11

Immagine


Una nuova spinta verso la mobilità sostenibile e innovativa, in cui diversi sistemi di trasporto si integrano per offrire agli utenti maggiore rapidità, convenienza e comfort. Questo il risultato dell’alleanza tra Free To X , società del gruppo Autostrade per l'Italia , e SEA Milan Airports , che ha portato all’inaugurazione della prima Superfast Charging Station all’aeroporto di Milano Linate, tra le più grandi stazioni di ricarica presenti in un aeroporto internazionale.

L’inaugurazione è avvenuta oggi alla presenza del Ministro delle Infrastrutture e delle Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini (in video collegamento), del Sindaco del Comune di Milano, Giuseppe Sala, dell’Assessore alle Infrastrutture, trasporti e mobilità sostenibile della Regione Lombardia Claudia Maria Terzi, del Presidente ENAC, Pierluigi di Palma, della Presidente di Autostrade per l'Italia, Elisabetta Oliveri, dell’Amministratore delegato di SEA Milan Airports, Armando Brunini e dell’Amministratore delegato di Free To X, Giorgio Moroni.

Immagine

Coperta da pensiline alimentate con energia 100% rinnovabile e dotata di 5 colonnine ultrafast (con potenza di erogazione fino a 300kW), la Superfast Charging Station dell’Aeroporto di Milano #Linate consentirà di caricare 10 veicoli contemporaneamente. Le singole postazioni consentono di ricaricare auto di ultima generazione in 15/20 minuti e saranno operative 24 ore su 24 accettando tutte le forme di pagamento con i principali Mobility Service Provider, il tutto soddisfacendo alti standard tecnologici in termini di capacità e affidabilità.



Fonte: Sea aeroporti di Milano

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cesare.caldi
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Re: colonnine Free to X atterrano a Linate

Messaggio da leggereda cesare.caldi » lun 12 set 2022, 23:38:25

Una curiosità se qualcuno ha un auto elettrica ma mediamente una ricarica fatta alle colonnine in strada quanto costa? E ultimamente visto gli aumenti, di quanto è aumentato il prezzo di una ricarica?

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Re: colonnine Free to X atterrano a Linate

Messaggio da leggereda malpensante » mar 13 set 2022, 00:52:24

Mi sfugge l'utilità della ricarica superveloce per un passeggero, che come minimo fa un A/R in giornata e nemmeno capisco quando il passeggero la farebbe. Appena arrivato in aeroporto, prima di parcheggiare e andare ai controlli di sicurezza?

Non sarebbe bastata una ricarica normale nel parcheggio, dove mi pare che le apposite colonnine esistano da tempo?

I-GABE
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Re: colonnine Free to X atterrano a Linate

Messaggio da leggereda I-GABE » mar 13 set 2022, 01:28:44

Boh, magari piu' utile ai tassisti in ottica futura?
In effetti chi vola difficilmente avra' interesse alle colonnine rapide... se non per una veloce ricarica prima di tornare a casa?
Mah.

KittyHawk
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Re: colonnine Free to X atterrano a Linate

Messaggio da leggereda KittyHawk » mar 13 set 2022, 07:10:36

Accompagni o riprendi qualcuno in aeroporto, non paghi il parcheggio (immagino), ricarichi l'auto e lasci l'auto parcheggiata per un tempo (ragionevole) senza ulteriori esborsi. Quanti adotteranno questa modalità d'uso, sempre che sia possibile?

PS. Non ho l'auto elettrica, quindi non so se usando colonnine pubbliche venga applicata una tariffa oraria per l'impegno dello stallo, oltre ovviamente alla corrente elettrica assorbita.

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Re: colonnine Free to X atterrano a Linate

Messaggio da leggereda I-GABE » mar 13 set 2022, 07:30:22

In UK hai dei limiti di permanenza quando hai finito la ricarica, a parte le colonnine a bassa tensione. Questo per evitare che vengano utilizzate come parcheggio. Posso ipotizzare che in Italia sia lo stesso!


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Re: colonnine Free to X atterrano a Linate

Messaggio da leggereda malpensante » mar 13 set 2022, 08:41:07

La stazione di ricarica è adiacente al distributore di carburante, non c'è possibilità di parcheggio.

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Re: colonnine Free to X atterrano a Linate

Messaggio da leggereda az 1699 » mar 13 set 2022, 14:50:13

Qualcuno di voi conosce il nesso tra Free to X e il cash back sui ritardi autostradali? Io non ho mai capito il senso dell'aver delegato questa controllata a gestire i rimborsi!

Mauz
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Re: colonnine Free to X atterrano a Linate

Messaggio da leggereda Mauz » gio 06 ott 2022, 01:50:01

Quella stazione FreeToX o comt cavolo di chiama, può servire solo a qualcuno che è venuto a prendere un parente o a qualche automobilista generico di passaggio che ha disperato bisogno di una ricarica veloce, magari uscito apposta dalla tangenziale est.


Di fatto la vedo sempre vuota...

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Stiamo monitorando attentamente la situazione. (Claudia)

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Re: colonnine Free to X atterrano a Linate

Messaggio da leggereda malpensante » gio 06 ott 2022, 05:57:53

Davvero sorprendente! Chi l'avrebbe mai detto!

gabry83
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Re: colonnine Free to X atterrano a Linate

Messaggio da leggereda gabry83 » gio 06 ott 2022, 09:42:33

cesare.caldi ha scritto: lun 12 set 2022, 23:38:25 Una curiosità se qualcuno ha un auto elettrica ma mediamente una ricarica fatta alle colonnine in strada quanto costa? E ultimamente visto gli aumenti, di quanto è aumentato il prezzo di una ricarica?
Se non hai un abbonamento a consumo paghi a seconda dell'operatore da 0,79€\KW ai 0,99. Se hai un abbonamento flat(come propongono i principali operatori, i costi scendono).

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Re: colonnine Free to X atterrano a Linate

Messaggio da leggereda gabry83 » gio 06 ott 2022, 09:55:25

malpensante ha scritto: mar 13 set 2022, 00:52:24 Mi sfugge l'utilità della ricarica superveloce per un passeggero, che come minimo fa un A/R in giornata e nemmeno capisco quando il passeggero la farebbe. Appena arrivato in aeroporto, prima di parcheggiare e andare ai controlli di sicurezza?

Non sarebbe bastata una ricarica normale nel parcheggio, dove mi pare che le apposite colonnine esistano da tempo?
Mi pare che al P1 o P2 executive ci siano colonnine a2a, ma sono inutili. Nel senso che un auto elettrica media carica a 7,4 KW. Per caricare una batteria media, da circa 50 KWh ci mette all'incirca 7 ore (anche qualcosa in più visto che la curva di ricarica non è lineare). Finita la ricarica hai un grace time (tempo che hai per spostare l'auto) di circa 30 minuti, oltre il quale paghi la tariffa di occupazione al minuto (qualche centesimo al minuto). Ergo, se lasci l'auto a caricare alla colonnina , o fai a\r in poche ore, o sono batoste.
In quest'ottica è decisamente più intelligente la colonnina rapida appena installata, visto che generalmente in 30 minuti carichi dal 20 all'80% della batteria.
Può andar bene a chi:
-aspetta l'arrivo di un passeggero
-vuol caricare l'auto prima di partire o appena arrivato (comunque strutture dove passare una mezz'ora in aeroporto ci sono).
-il tassista che nell'attesa del suo turno\cliente fa un rabbocco.
-chi è di passaggio in t-est è ha bisogno di un rabbocco per far altri 300-400 km.

Poi trovarla vuota quando potrebbe venir utilizzata magari 2 ore al giorno su 24 (le auto elettriche non sono ancora diffusissime e le plug-in lì non possono caricare) è un pò un opinione basata sull'occhiometro.

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Re: colonnine Free to X atterrano a Linate

Messaggio da leggereda malpensante » gio 06 ott 2022, 10:08:02

La stazione di ricarica sarà utile in futuro, adesso è al 99% propaganda o meglio greenwashing dell'attività dell'aeroporto e del suo socio di maggioranza Comune di Milano. Se ne parla per non parlare delle emissioni degli aerei. Effetto Greta.

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Re: colonnine Free to X atterrano a Linate

Messaggio da leggereda KittyHawk » gio 06 ott 2022, 13:46:40

gabry83 ha scritto: gio 06 ott 2022, 09:55:25
malpensante ha scritto: mar 13 set 2022, 00:52:24 Mi sfugge l'utilità della ricarica superveloce per un passeggero, che come minimo fa un A/R in giornata e nemmeno capisco quando il passeggero la farebbe. Appena arrivato in aeroporto, prima di parcheggiare e andare ai controlli di sicurezza?

Non sarebbe bastata una ricarica normale nel parcheggio, dove mi pare che le apposite colonnine esistano da tempo?
Mi pare che al P1 o P2 executive ci siano colonnine a2a, ma sono inutili. Nel senso che un auto elettrica media carica a 7,4 KW. Per caricare una batteria media, da circa 50 KWh ci mette all'incirca 7 ore (anche qualcosa in più visto che la curva di ricarica non è lineare). Finita la ricarica hai un grace time (tempo che hai per spostare l'auto) di circa 30 minuti, oltre il quale paghi la tariffa di occupazione al minuto (qualche centesimo al minuto). Ergo, se lasci l'auto a caricare alla colonnina , o fai a\r in poche ore, o sono batoste.
In quest'ottica è decisamente più intelligente la colonnina rapida appena installata, visto che generalmente in 30 minuti carichi dal 20 all'80% della batteria.
Può andar bene a chi:
-aspetta l'arrivo di un passeggero
-vuol caricare l'auto prima di partire o appena arrivato (comunque strutture dove passare una mezz'ora in aeroporto ci sono).
-il tassista che nell'attesa del suo turno\cliente fa un rabbocco.
-chi è di passaggio in t-est è ha bisogno di un rabbocco per far altri 300-400 km.

Poi trovarla vuota quando potrebbe venir utilizzata magari 2 ore al giorno su 24 (le auto elettriche non sono ancora diffusissime e le plug-in lì non possono caricare) è un pò un opinione basata sull'occhiometro.
Dai dati sopra esposti, una colonnina veloce può aumentare ogni ora del 60% la carica di 2 auto elettriche. Una normale pompa di carburante, nello stesso periodo di tempo, può riempire di un ulteriore 60% il serbatoio di 30 auto con motore a scoppio, ossia 15 volte tanto. Per ora i pochi stalli disponibili forse possono essere sufficienti, ma in futuro?

PS. In modo assolutamente informale, più sottintesi che altro al momento, mi sembra di capire che in ambienti con cognizione di causa ci sia un "ripensamento" sulla bontà assoluta dell'opzione auto elettrica.

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Re: colonnine Free to X atterrano a Linate

Messaggio da leggereda easyMXP » gio 06 ott 2022, 15:26:43

KittyHawk ha scritto: gio 06 ott 2022, 13:46:40 PS. In modo assolutamente informale, più sottintesi che altro al momento, mi sembra di capire che in ambienti con cognizione di causa ci sia un "ripensamento" sulla bontà assoluta dell'opzione auto elettrica.
OT: meno male, è del tutto evidente a chi non è accecato dall'ideologia e ha un minimo di cognizione di causa che l'elettrificazione totale entro il 2035 è una fesseria irrealizzabile in un mondo non a risorse infinite.
Basta pensare, ad esempio, che bisogna rifare completamente la rete di distribuzione elettrica per reggere il carico aggiuntivo (enorme) delle ricariche.
E mentre l'Europa si dissanguerebbe per coprire i costi e distruggerebbe un settore industriale consolidato, il resto del mondo continuerebbe ad andare a benzina e ad inquinare.

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colonnine Free to X atterrano a Linate

Messaggio da leggereda malpensante » gio 06 ott 2022, 17:13:57

Il resto del mondo continuerebbe ad andare anche a gasolio…

Il CO2 non è emesso solo da auto e aerei, anzi… Ed essendo in movimento sono le cose in cui è più difficile rinunciare al carburante.

Sarebbe tecnicamente più facile prima eliminare i combustibili nella produzione di energia elettrica. Poi c’è l’enorme peso del riscaldamento e dell’industria.

Prendersela solo con auto e aerei, trascurando il resto, è un po’ gretino.

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Re: colonnine Free to X atterrano a Linate

Messaggio da leggereda ReadOnly » ven 07 ott 2022, 10:19:29

easyMXP ha scritto: gio 06 ott 2022, 15:26:43 OT: meno male, è del tutto evidente a chi non è accecato dall'ideologia e ha un minimo di cognizione di causa che l'elettrificazione totale entro il 2035 è una fesseria irrealizzabile in un mondo non a risorse infinite.
Basta pensare, ad esempio, che bisogna rifare completamente la rete di distribuzione elettrica per reggere il carico aggiuntivo (enorme) delle ricariche.
Mah... quegli investimenti sono già in corso perché servono (anche) per gestire le fonti rinnovabili non programmabili, e sono già fatti tenendo in considerazione la transizione all'elettrico. Questi un paio di interventi di chi si occupa direttamente della faccenda:

Rinnovabili in Italia: scenari Terna e Snam

Donnarumma (Terna): 280GW di rinnovabili in attesa di connessione alla rete

Il fatto è che l'auto elettrica imporrà un cambiamento nelle abitudini paragonabile a quello che è successo con l'avvento degli smartphone: se prima caricavi il telefono ogni 2 o 3 giorni o magari addirittura una volta alla settimana dopo ci siamo ritrovati a caricarlo ogni giorno e a rabboccare quando possibile. All'inizio è stato frustrante, adesso puoi caricare ovunque, perfino nelle aree pedonali trovi i lampioni con le usb... Qui sarà lo stesso: le ricariche veloci ad alta potenza rappresenteranno l'eccezione da usare in un viaggio lungo mentre la normalità sarà una ricarica lenta e continua con punti a bassa potenza sparsi ovunque. La percorrenza media degli italiani è bassa, si parla di una trentina di km al giorno (fonte), quindi in realtà si tratterà di piccoli rabbocchi ad ogni giro più che di milioni di vetture che ciucciano centinaia di kW ognuna tutte assieme.

Quindi occorre sì installare tante prese, ma ne serviranno tante a bassa potenza e il cui uso sarà spalmato nell'arco della giornata. In questo momento fa più notizia la stazione da 300 kW che mette una bandierina sul sito del gestore che non magari l'azienda che si dota di fotovoltaico sul tetto del capannone e mette le Schuko nel parcheggio. Ora non riesco a ripescare il documento, ma c'è uno studio recente che calcola come l'impatto delle ricariche sulla rete elettrica a regime sarà nell'ordine del 9% dei consumi globali.

'Sta cosa distruggerà un settore industriale? Le auto continueranno ad esserci e una fetta molto importante del loro valore resterà immutata: telaio, carrozzeria, interni, accessori... spariranno i motori a pistoni e arriveranno quelli elettrici e le relative batterie, roba più semplice da costruire è vero. Ma del resto ogni cambiamento che comporta semplificazioni ha portato alla sparizione di posti di lavoro e chi non ha saputo o potuto riciclarsi c'è rimasto fregato, basta chiedere a chi gestiva uno dei tantissimi negozietti di paese cosa ne pensa dei supermercati. Ma vai a chiedere all'italiano quadratico medio se preferisce il supermercato o fare la spesa nel negozietto dove la roba la compravi pesata in carati. O, per restare a cose più attuali, cosa ne pensano tanti commercianti dell'e-commerce.

Gli automobilisti dovranno svenarsi? Se vuoi comprare un'auto elettrica oggi sicuramente. Ma c'è chi sta già vedendo oltre. Del resto è un settore giovane, nessuno finora s'era mai davvero domandato se non fosse possibile costruire le stesse batterie in modo più economico ed efficiente oppure se non fosse possibile estrarre gli stessi elementi per fabbricarle in modo più economico e sostenibile o meglio ancora inventarsi come farne del tutto a meno.

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Re: colonnine Free to X atterrano a Linate

Messaggio da leggereda easyMXP » ven 07 ott 2022, 11:21:08

Io non contesto che ci si possa arrivare, contesto che ci si possa arrivare nel 2035 e, come dice malpensante, dovendo elettrificare tutto si parta dalla cosa più complicata, ovvero quello che si muove.
ReadOnly ha scritto: ven 07 ott 2022, 10:19:29Mah... quegli investimenti sono già in corso perché servono (anche) per gestire le fonti rinnovabili non programmabili, e sono già fatti tenendo in considerazione la transizione all'elettrico.
Un conto è collegare alla rete nuove sorgenti senza aumentare il consumo globale, un altro potenziare grandemente la rete, che è già al limite (quanti blackout la scorsa estate?).
ReadOnly ha scritto: ven 07 ott 2022, 10:19:29Il fatto è che l'auto elettrica imporrà un cambiamento nelle abitudini paragonabile a quello che è successo con l'avvento degli smartphone: se prima caricavi il telefono ogni 2 o 3 giorni o magari addirittura una volta alla settimana dopo ci siamo ritrovati a caricarlo ogni giorno e a rabboccare quando possibile. All'inizio è stato frustrante, adesso puoi caricare ovunque, perfino nelle aree pedonali trovi i lampioni con le usb... Qui sarà lo stesso: le ricariche veloci ad alta potenza rappresenteranno l'eccezione da usare in un viaggio lungo mentre la normalità sarà una ricarica lenta e continua con punti a bassa potenza sparsi ovunque. La percorrenza media degli italiani è bassa, si parla di una trentina di km al giorno (fonte), quindi in realtà si tratterà di piccoli rabbocchi ad ogni giro più che di milioni di vetture che ciucciano centinaia di kW ognuna tutte assieme.

Quindi occorre sì installare tante prese, ma ne serviranno tante a bassa potenza e il cui uso sarà spalmato nell'arco della giornata. In questo momento fa più notizia la stazione da 300 kW che mette una bandierina sul sito del gestore che non magari l'azienda che si dota di fotovoltaico sul tetto del capannone e mette le Schuko nel parcheggio. Ora non riesco a ripescare il documento, ma c'è uno studio recente che calcola come l'impatto delle ricariche sulla rete elettrica a regime sarà nell'ordine del 9% dei consumi globali.
Un'automobile è giusto un pelo meno maneggevole di un cellulare. La ricarica spalmata nel corso della giornata prevede di dotare di presa praticamente ogni stallo di sosta disponibile, senza contare che moltissime auto sono sempre per strada perché i proprietari non hanno un box. La stragrande maggioranza delle aziende non ha un parcheggio per i dipendenti, quindi gli esempi virtuosi sono belli ma la realtà di massa è piuttosto diversa. Un conto sono i grandi interventi di Terna concentrati sulla rete primaria, un altro gli interventi diffusi sul territorio. Finire nel 2035 per me è utopia. La maggior parte delle ricariche continuerà ad essere al ritorno a casa dalla giornata, e il 9% del consumo medio globale non sarà il 9% di consumo aggiuntivo in quel momento.
ReadOnly ha scritto: ven 07 ott 2022, 10:19:29'Sta cosa distruggerà un settore industriale? Le auto continueranno ad esserci e una fetta molto importante del loro valore resterà immutata: telaio, carrozzeria, interni, accessori... spariranno i motori a pistoni e arriveranno quelli elettrici e le relative batterie, roba più semplice da costruire è vero. Ma del resto ogni cambiamento che comporta semplificazioni ha portato alla sparizione di posti di lavoro e chi non ha saputo o potuto riciclarsi c'è rimasto fregato, basta chiedere a chi gestiva uno dei tantissimi negozietti di paese cosa ne pensa dei supermercati. Ma vai a chiedere all'italiano quadratico medio se preferisce il supermercato o fare la spesa nel negozietto dove la roba la compravi pesata in carati. O, per restare a cose più attuali, cosa ne pensano tanti commercianti dell'e-commerce.
Il fatto che sui motori elettrici e le batterie la Cina sia più competitiva dei motori a scoppio è un dettaglio trascurabile? Forse per te che avrai una sorgente di reddito che ritieni sicura. Ma il senso di cedere produzione alla Cina per non risolvere un granché a livello ambientale mondiale quale sarebbe?
ReadOnly ha scritto: ven 07 ott 2022, 10:19:29Gli automobilisti dovranno svenarsi? Se vuoi comprare un'auto elettrica oggi sicuramente. Ma c'è chi sta già vedendo oltre. Del resto è un settore giovane, nessuno finora s'era mai davvero domandato se non fosse possibile costruire le stesse batterie in modo più economico ed efficiente oppure se non fosse possibile estrarre gli stessi elementi per fabbricarle in modo più economico e sostenibile o meglio ancora inventarsi come farne del tutto a meno.
Il 2035 è tra 13 anni. Tutto bello quello che riporti, ma serve l'industrializzazione di massa per portare i costi a quelli delle auto tradizionali in un tempo straordinariamente breve. I primi cellulari di massa sono di 25 anni fa, i primi cellulari ancora prima.

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Re: colonnine Free to X atterrano a Linate

Messaggio da leggereda KittyHawk » ven 07 ott 2022, 11:32:30

Siamo decisamente OT, anche se la discussione sulla mobilità elettrica è sicuramente interessante.
Vorrei solo far presente come tanti ragionamenti a favore si basino su assunti o che non possono essere validi per sempre (es. incentivi) o che non è detto si realizzino in toto (es. cambiamento delle abitudini delle persone o diffusione delle infrastrutture).
Solo due spunti di riflessione:
- Che succede quando si debbono cambiare le batterie? Si rottama l'auto, perché il valore residuo del veicolo è inferiore al costo delle batterie nuove, anche se il veicolo stesso potrebbe essere adeguato per le esigenze rimanenti? È lo stesso quesito che uno si pone con gli smartphone agée, con la differenza che un'auto nuova costa ben di più e non ha un salto tecnologico, generazione dopo generazione, così evidente come quello degli smartphone.
- Che succederà quando l'erario non potrà più fare affidamento sugli incassi delle accise degli idrocarburi (prima del Covid erano oltre 40 MLD di euro all'anno)? Se metteranno un'extra tassa sui consumi elettrici, tutto sarà ancora così conveniente?

Mattia
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Re: colonnine Free to X atterrano a Linate

Messaggio da leggereda Mattia » ven 07 ott 2022, 18:50:57

L’elettrificazione delle autovetture è una follia, figurarsi in 13 anni. Torneranno indietro e, si spera, prevarranno altri sistemi. Ricordo solo che a Milano quest’estate un giorno sì e l’altro pure c’erano blackout. E oggi le auto elettriche sono pochissime, ma quando saranno anche solo la metà del totale ci sarà da ridere (si fa per dire).
Per non parlare appunto delle implicazioni economiche per l’Europa.

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Re: colonnine Free to X atterrano a Linate

Messaggio da leggereda gabry83 » sab 08 ott 2022, 09:26:26

KittyHawk ha scritto: gio 06 ott 2022, 13:46:40
gabry83 ha scritto: gio 06 ott 2022, 09:55:25
malpensante ha scritto: mar 13 set 2022, 00:52:24 Mi sfugge l'utilità della ricarica superveloce per un passeggero, che come minimo fa un A/R in giornata e nemmeno capisco quando il passeggero la farebbe. Appena arrivato in aeroporto, prima di parcheggiare e andare ai controlli di sicurezza?

Non sarebbe bastata una ricarica normale nel parcheggio, dove mi pare che le apposite colonnine esistano da tempo?
Mi pare che al P1 o P2 executive ci siano colonnine a2a, ma sono inutili. Nel senso che un auto elettrica media carica a 7,4 KW. Per caricare una batteria media, da circa 50 KWh ci mette all'incirca 7 ore (anche qualcosa in più visto che la curva di ricarica non è lineare). Finita la ricarica hai un grace time (tempo che hai per spostare l'auto) di circa 30 minuti, oltre il quale paghi la tariffa di occupazione al minuto (qualche centesimo al minuto). Ergo, se lasci l'auto a caricare alla colonnina , o fai a\r in poche ore, o sono batoste.
In quest'ottica è decisamente più intelligente la colonnina rapida appena installata, visto che generalmente in 30 minuti carichi dal 20 all'80% della batteria.
Può andar bene a chi:
-aspetta l'arrivo di un passeggero
-vuol caricare l'auto prima di partire o appena arrivato (comunque strutture dove passare una mezz'ora in aeroporto ci sono).
-il tassista che nell'attesa del suo turno\cliente fa un rabbocco.
-chi è di passaggio in t-est è ha bisogno di un rabbocco per far altri 300-400 km.

Poi trovarla vuota quando potrebbe venir utilizzata magari 2 ore al giorno su 24 (le auto elettriche non sono ancora diffusissime e le plug-in lì non possono caricare) è un pò un opinione basata sull'occhiometro.
Dai dati sopra esposti, una colonnina veloce può aumentare ogni ora del 60% la carica di 2 auto elettriche. Una normale pompa di carburante, nello stesso periodo di tempo, può riempire di un ulteriore 60% il serbatoio di 30 auto con motore a scoppio, ossia 15 volte tanto. Per ora i pochi stalli disponibili forse possono essere sufficienti, ma in futuro?

PS. In modo assolutamente informale, più sottintesi che altro al momento, mi sembra di capire che in ambienti con cognizione di causa ci sia un "ripensamento" sulla bontà assoluta dell'opzione auto elettrica.
Al fine di tasso d'utilizzo (soprattutto a tendere quando le BEV saranno più presenti), è meglio una colonnina che nell'arco della giornata viene usata il 20% del tempo, o un benzinaio che viene forse occupato il 10% della giornata (considerando anche l'apertura self service notturna)?E considerando in che % le auto ogni giorno hanno bisogno di fare il pieno.
La potenza di ricarica di una colonnina è sempre la stessa. il tappo è la potenza assorbita dall'auto. Una Kia Ev6 può caricare quasi 30 KWh in 8 minuti.
Sulla presenza di pochi stalli, i fondi del PNRR hanno stanziato parecchio sulle colonnine.

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Re: colonnine Free to X atterrano a Linate

Messaggio da leggereda gabry83 » sab 08 ott 2022, 09:29:34

Mattia ha scritto: ven 07 ott 2022, 18:50:57 L’elettrificazione delle autovetture è una follia, figurarsi in 13 anni. Torneranno indietro e, si spera, prevarranno altri sistemi. Ricordo solo che a Milano quest’estate un giorno sì e l’altro pure c’erano blackout. E oggi le auto elettriche sono pochissime, ma quando saranno anche solo la metà del totale ci sarà da ridere (si fa per dire).
Per non parlare appunto delle implicazioni economiche per l’Europa.
I blackout estivi sono principalmente causati da una rete BT vetusta, dalla scarsa manutenzione e a causa di scavi e riscavi, di posizionamento errato troppo vicino alla superficie. La rete MT e AT non ha problemi a sopportare il carico aggiuntivo delle BEV.

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Re: colonnine Free to X atterrano a Linate

Messaggio da leggereda gabry83 » sab 08 ott 2022, 09:36:50

KittyHawk ha scritto: ven 07 ott 2022, 11:32:30 Siamo decisamente OT, anche se la discussione sulla mobilità elettrica è sicuramente interessante.
Vorrei solo far presente come tanti ragionamenti a favore si basino su assunti o che non possono essere validi per sempre (es. incentivi) o che non è detto si realizzino in toto (es. cambiamento delle abitudini delle persone o diffusione delle infrastrutture).
Solo due spunti di riflessione:
- Che succede quando si debbono cambiare le batterie? Si rottama l'auto, perché il valore residuo del veicolo è inferiore al costo delle batterie nuove, anche se il veicolo stesso potrebbe essere adeguato per le esigenze rimanenti? È lo stesso quesito che uno si pone con gli smartphone agée, con la differenza che un'auto nuova costa ben di più e non ha un salto tecnologico, generazione dopo generazione, così evidente come quello degli smartphone.
- Che succederà quando l'erario non potrà più fare affidamento sugli incassi delle accise degli idrocarburi (prima del Covid erano oltre 40 MLD di euro all'anno)? Se metteranno un'extra tassa sui consumi elettrici, tutto sarà ancora così conveniente?
-Le batterie sono garantite per 8\10 anni per avere ancora l'80% di capacità della batteria. E non è che se saltano delle celle di una batteria va cambiata tutta la batteria in toto (in rete si iniziano a vedere sostituzioni di celle danneggiate a prezzi umani). E le auto più datate (vedi Tesla ModelS) stanno dimostrando che anche oltre centinaia di migliaia di km percorsi, la capacità residua delle batterie è ben oltre l'80%.
-Sempre sui costi, quando ti si spacca un motore\cambio di un auto non elettrica , non è che il ricambio sia proprio economico, soprattutto se non rigenerato.
-Capitolo accise: 40 miliardi di € di entrate per carburanti fossili (quindi inquinanti e nocivi direttamente e indirettamente per le persone\ambiente) quanto ci costano in cure per lo smog\disastri ambientali e medio e lungo termine?

gabry83
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Re: colonnine Free to X atterrano a Linate

Messaggio da leggereda gabry83 » sab 08 ott 2022, 09:38:54

easyMXP ha scritto: ven 07 ott 2022, 11:21:08 Il 2035 è tra 13 anni. Tutto bello quello che riporti, ma serve l'industrializzazione di massa per portare i costi a quelli delle auto tradizionali in un tempo straordinariamente breve. I primi cellulari di massa sono di 25 anni fa, i primi cellulari ancora prima.
Perdonami, col progresso attuale quanti oggetti che hanno 13 anni hai in tasca o sono di tuo uso quotidiano? E la stessa cosa varrà tra 13 anni.

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Re: colonnine Free to X atterrano a Linate

Messaggio da leggereda easyMXP » sab 08 ott 2022, 09:41:42

gabry83 ha scritto: sab 08 ott 2022, 09:29:34I blackout estivi sono principalmente causati da una rete BT vetusta, dalla scarsa manutenzione e a causa di scavi e riscavi, di posizionamento errato troppo vicino alla superficie. La rete MT e AT non ha problemi a sopportare il carico aggiuntivo delle BEV.
Peccato che a casa dei futuri proprietari di veicoli elettrici arrivi proprio la rete BT, che sarà integralmente da rifare. Per non parlare dei milioni di auto da ricaricare in strada, non avendo box dove stare, per le quali la rete proprio ancora non esiste.

I benzinai saranno poco utilizzati, ma sono relativamente pochi, concentrati e già esistenti, non bisogna tappezzare l'Italia di pompe di benzina.

Un orizzonte temporale verso il 2045/2050 mi sembra fattibile, il 2035 no.


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