Incidente di Linate, giudizio 19 Febbraio

[I-TIGI]

Incidente di Linate, giudizio 19 febbraio
Dovrà confermare o meno le assoluzioni e le condanne decise dalla Corte d'Appello

La Cassazione deciderà il 19 febbraio se confermare o meno le assoluzioni e le condanne per l'incidente di Linate dell'8 ottobre 2001 che causò 118 morti.
GV

[mxp exp]

speriamo nella giustizia....

[stefanojoy]

speriamo nella giustizia....

Gia'... :-?

[I-TIGI]

Stamani assieme a FlyCx ero da Paolo Pettinaroli per un incontro preliminare dao che vogliamo oraganizzare un convegno su Malpensa (aeroportilombardi.it) e stava preparandosi per andare a Roma.
Domenica a Malpensa vi faro' avere della documentazione che ci ha dato per voi.

[stefanojoy]

Stamani assieme a FlyCx ero da Paolo Pettinaroli per un incontro preliminare dao che vogliamo oraganizzare un convegno su Malpensa (aeroportilombardi.it) e stava preparandosi per andare a Roma.
Domenica a Malpensa vi faro' avere della documentazione che ci ha dato per voi.

Mmmm...bene bene....

[thejaguar]

speriamo nella giustizia....

.......................spero anche io di non assistere alle sentenze "buffonata" che si sono avute fino adesso o agli scaricabarili "italici",tanto ormai come qualcuno dice che x di + non mi stà nemmeno simpatico questo è un paese che và "RESETTATO",tanti i soliti noti non pagheranno mai.......FORZA PAOLO.

[I-Alex]

Vorrei ricordare il sito, molto ben fatto a mio avviso

http://www.comitato8ottobre.com

[Ellysfly]

Il verdetto è atteso per giovedì
Incidente di Linate, udienza in Cassazione
I giudici devono decidere se confermare le condanne a Sandro Gualano e Paolo Zacchetti. Ricorso della Procura contro riduzione di pena


È iniziata stamane, in Cassazione, l'udienza in cui i supremi giudici della Quarta sezione penale dovranno decidere se confermare o meno le assoluzioni e le condanne emesse il 7 luglio 2006 dalla Corte di appello di Milano per l'incidente di Linate. L'8 ottobre 2001, morirono 118 persone a seguito di uno scontro a terra tra un Cessna (4 passeggeri) e un aereo della linea svedese Sas diretto a Stoccolma (104 passeggeri, dei quali 58 italiani, e 6 membri di equipaggio) andato a schiantarsi contro un deposito bagagli della Sea (4 operai morti). Per la massiccia presenza dei familiari delle vittime del più grave disastro aereo verificatosi in Italia, l'udienza si svolge nella capiente aula Giallombardo. Sono previsti altri due giorni di udienza innanzi alla Suprema Corte. Il verdetto, dunque, arriverà solo giovedì.
CONDANNE - In particolare i giudici devono decidere se confermare la condanna a sei anni e sei mesi di reclusione per l'ex presidente dell'Enav Sandro Gualano e quella a tre anni per l'uomo radar Paolo Zacchetti. Nei confronti di quest'ultimo c'è anche il ricorso della Procura di Milano, contraria alla riduzione di pena che - per il controllore di volo - partiva da otto anni. La Procura ricorre anche contro le assoluzioni degli ex direttori degli scali milanesi Vincenzo Fusco e Francesco Federico. In primo grado avevano avuto, rispettivamente, otto anni e sei anni e sei mesi. L'udienza è iniziata con la relazione del consigliere Marzano. Poi ha preso la parola il sostituto procuratore generale Angelo Di Popolo che ha esposto le richieste della pubblica accusa.
RICHIESTA - Di Popolo ha chiesto al termine della sua requisitoria, durata poco più di un'ora, di annullare con rinvio la sentenza emessa a luglio 2006 dalla Corte d'Appello con la quale erano stati assolti per la strage di Linate l’ex direttore dello scalo Vincenzo Fusco e Francesco Federico, responsabile di tutti gli scali milanesi. In sostanza, secondo la Procura della Cassazione, è da rifare nei confronti dei due l’appello. Ciò perché, secondo Di Popolo, a differenza di quanto aveva ritenuto la Corte territoriale, i due, a prescindere dalle norme all’epoca in vigore, erano pienamente tutelari di una posizione di garanzia.
19 febbraio 2008


Vivimilano

[I-Alex]

Ansa 2008-02-20 20:39
Linate, confermate condanne dell'appello

ROMA - La Cassazione ha appena confermato le condanne per disastro aviatorio colposo e per omicidio plurimo colposo, in relazione all'incidente di Linate (8 ottobre 2001, 118 morti) nei confronti dell'ex amministratore delegato dell'Enav Sandro Gualano (6 anni e 6 mesi), e per gli altri imputati. In questo modo esce totalmente confermato il verdetto emesso il 7 luglio 2006 dalla Corte di appello di Milano.

Inoltre la quarta Sezione penale della Cassazione - innanzi alla quale si è svolta l'udienza iniziata ieri alla presenza di molti familiari delle vittime di Linate - ha confermato la condanna a tre anni di reclusione per il controllore di volo Paolo Zacchetti, l'uomo-radar, responsabile di non aver capito il disorientamento dei piloti tedeschi del Ceshna che aveva preso un raccordo sbagliato e si trovò in rotta d collisione con un Boeing svedese della Sas in fase di decollo. La Suprema corte ha inoltre condannato a 4 anni e 4 mesi l'ex direttore generale dell'Enav Fabio Marzocca.

Sono diventate definitive anche le condanne a tre anni di conclusione per i manager Sea Antonio Cavan (responsabile dello Sviluppo e della manutenzione) e Giovanni Lorenzo Grecchi (responsabile della gestione delle Risorse aeroportuali). Con la sentenza di questa sera i Supremi giudici hanno respinto i ricorsi presentati da tutti gli imputati ma anche quello con il quale la Procura di Milano chiedeva un nuovo processo per il direttore dello scalo di Linate, Vincenzo Fusco, e per il direttore degli scali milanesi Francesco Federico, assolti in appello. In buona parte disattese anche le richieste presentate ieri dal sostituto procuratore generale della Cassazione Angelo Di Popolo che, nella sua requisitoria, aveva chiesto un nuovo processo per Fusco e Federico ritenendoli titolari di una posizione di garanzia nella sicurezza e nella vigilanza sul traffico aereo di Linate. Il Pg aveva poi chiesto un piccolo 'sconto di pena' per Gualano da rideterminarsi in appello, in quanto riteneva "ridimensionate" le sue responsabilità. Per quanto riguarda la mancata installazione del radar di terra a Linate. Apparecchiatura che fu installata 45 giorni dopo il drammatico incidente. La quarta Sezione penale si era chiusa in camera di consiglio attorno alle 14 di oggi e ne è uscita circa sei ore dopo.

I FAMILIARI DELLE VITTIME, E' UNA VERGOGNA - "Questa decisione della Cassazione é una vergogna: noi non chiediamo che nessuno vada in galera ma era giusto che il direttore dell'aeroporto di Linate e il direttore degli scali milanesi scontassero almeno un periodo di volontariato sociale anziché uscire con la piena assoluzione in una vicenda costata la vita a 118 persone". Così il portavoce dell'associazione dei familiari delle vittime di Linate, Paolo Pettinaroli, ha commentato la decisione della Suprema Corte che ha detto no alla richiesta di un nuovo processo ai due manager Enac Vincenzo Fusco e Francesco Federico. E' probabile che la Suprema Corte - così come già fatto dalla Corte di appello di Milano - abbia ritenuto che la sovrapposizione delle responsabilità tra i compiti dell'Enav e quelli dell'Enac non consentisse di addossare 'colpe' ai dirigenti dell'aviazione civile. Solo dopo l'incidente di Linate, infatti, sono state meglio definite le competenze dei due enti addetti alla vigilanza del traffico aereo. Prima che fossero istituiti vigevano solo le norme del codice della navigazione del 1942, e non erano mai stati ben definiti i decreti di accompagnamento all'istituzione dei due enti aviatori che avrebbero dovuto specificarne le funzioni.

[mxp exp]

infinita tristeza....come dice una canzone.ho letto anche parole di accorato sconforto da parte dell'unico sopravvissuto.

[stefanojoy]

Tutta la solidarieta' possibile a Pettinaroli e famiglie vittime....

[I-TIGI]

Desidero riportare questa lettera tratta dal forum del Comitato 8 Ottobre dopo la sentenza, per chi di noi ha avuto modo di conoscere Paolo Pettinaroli, la sua tenacia e passione che hanno reso possibile il Comitato e la Fondazione ecco l'ennesimo schiaffo e con l'amaro non posso che constatare cio' che pensa (e dissi) anni fa'; la vicenda Linate per molti versi, dal punto di vista giuridico, ha ripercoro la disarmante vicenda di Ustica e del comitato di Daria Bonfetti.

Altre riflessioni sul loro forum:

http://www.comitato8ottobre.com/forum.a ... e=processo


Dal Forum del http://www.Comitato8ottobre.com :

Alberto A.A. Bruno 21/02/2008

Caro Paolo e carissimi amici del Comitato, vi scrivo a caldo perchè comprendo benissimo in quale stato d´animo vi possiate sentire ora. Vedi Paolo ho letto le agenzie di stampa e letto i tuoi commenti, comprendo la tua sofferenza di uomo, di padre ,di nonno e anche di marito, così come ben immagino la vostra collettiva sofferenza. Voi però a differenza di molti avete fatto la differenza. Vedete in Italia, gli unici comitati di prarenti di vittime che hanno continuato a dire la loro ed essere presenti con la loro azione di sensibilizzazione sono stati quello delle vittime di Ustica e quello della Strage di Bologna, ma la vostra differenza e che mentre loro si sono sempre battuti per la verità, voi vi battete per una giusta giustizia e per un bene maggiore, la sicurezza di tutti noi. Mercoledì scendevo prestissimo a Palermo e vedevo all´utimo gate del terminal, vicino al "toboga", parcheggiato il volo SAS del mattino, lo stesso volo di sempre e pensavo giusto al processo. Dovendo andare a Palermo la riflessione su Ustica fu automatica e allora ho riflettuto su una cosa fondamentale, il Vs. comitato non è un comitato solo composto da parenti, ma è un comitato di "garanti", anzi di "vigilanza civica". La vostra azione a volte tanto "fastidiosa" è una azione che non può finire, ne oggi ne domani, per cui guardando negli occhi i vostri nipoti e i vostri cari, voi potete dirgli con orgoglio e dignità, che comunque sia la sentenza scritta, voi non vi siete arresi e che comunque coloro che sono stati assolti dalla giustizia delle legge, resteranno per sempre colpevoli davanti agli uomini di buon senso, che non gli assolve e gli pesa per ciò che sono stati e finchè il comitato sarà vivo e attivo, a questi signori assolti ma non innocenti e a molti loro simili, ronzeranno le orecchie a vita. Per cui oggi e domani, il mio invito è resistere. Resistere per tuo nipote e tua moglie Paolo; resistere per i vostri cari, amici del Comitato; resistere non solo per noi, ma per i nostri figli e nipoti, per la sicurezza di un aereo non riguarda solo chi vola, ma anche chi è sorvolato. E se mi rispoderete, provaci tu, vi contro risponderò che con me non attacca; che vi conosco, che so che siete capaci e avete i numeri per farlo e se servirà, per il tempo che posso, sarò anche io con voi, perchè non solo non dimentico, ma perchè non ho nessun motivo e o voglia di dimenticare, anzi... Un abbraccio fraterno. Alberto