Messaggio da leggereda malpensante » mer 25 set 2013, 11:10:32
Chiedo a tutti quelli che so viaggiare spesso a Roma che cosa scelgano e easyJet non la prende nessuno.
Chi va all' EUR non ha vantaggio dal treno e in prevalenza vola. Gli altri sono divisi, anche perché easyJet ha fatto abbassare moltissimo i prezzi di Alitalia. Se adesso prenoti per dopodomani trovi in quasi tutti i voli biglietti da 87 euro O/W (non rimborsabili, penale di 100 euro per cambio prenotazione) oppure 130 euro (rimborsabili con piccola penale, modificabili a soli 30 euro). Molto meno dei 311 euro O/W del biglietto open, che pare non sia più molto in voga.
In pratica un A/R Alitalia, comprato con soli due giorni di anticipo, costa 260 euro +30 se devi variare il ritorno.
L' aereo fa guadagnare almeno 30 minuti, che diventano 60 nell' A/R in giornata. Al treno si rimprovera il lungo tempo che sottrae al lavoro, perché lavorare non vuole più dire appoggiare un laptop sul tavolino e aprire Word o Excel, ma essere costantemente connessi. Il Wi-Fi in treno, mi dicono, funziona in modo troppo mediocre e 3+3 ore non connessi non sono più accettabile, rispetto ai 50+50 minuti dei voli.
Se si sceglie l' aereo per risparmiare tempo, easyJet difficilmente fa risparmiare tempo perché, suo malgrado, offre solo due opportunità all' andata e due al ritorno per chi fa A/R in giornata. I furbi custodi italici della concorrenza hanno accuratamente levato il monopolio in modo gattopardesco, cambiando tutto in modo che non cambiasse niente.
Detto questo, dobbiamo aspettarci un ritiro di easyJet dalla rotta? Non credo, innanzitutto perché fra due anni e mezzo sarà libera di usare gli slot ottenuti a Linate come vuole, ma soprattutto perché le permette di ottenere un risultato strategico rilevante. Nelle discussioni su Air France sì, Air France no, non c' è più nessun gioiello da offrire al potenziale compratore. Alitalia in sé non vale niente, anzi è un debito e vale solo per i passeggeri aggiuntivi che può far transitare da CDG e AMS anziché negli hub concorrenti.
Un' Alitalia francese abbandonerà i sogni di gloria di nuove rotte intercontinentali del piano del 3 luglio, anzi probabilmente ridurrà quelle esistenti, iniziando da quelle che d' inverno vengono messe in letargo. I voli più in perdita però sono sicuramente quelli europei, perché la domanda business verso Roma è un fatto esclusivamente italiano, di chi deve interfacciarsi con lo Stato, pochissimi sono gli stranieri che devono andare al Ministero etc. e comunque viaggiano per default sul vettore di casa propria.
Alitalia, con tutta probabilità, sarà costretta ad un parziale dehubbing a Fiumicino e, come a Malpensa, saranno prevalentemente le low cost a subentrare nei voli che chiuderà da Roma. Ryanair è ancora a Ciampino e i frutti cadranno soprattutto in mano a easyJet, che ha traslocato per tempo. Il tutto con la modica spesa di pochi voli semi-vuoti sulla LIN-FCO, che però si riempiranno se da 5 al giorno diventeranno almeno 10.