Buone notizie per il convertiplano AW606
Buone notizie per il convertiplano AW606
Buone notizie per il convertiplano di Leonardo-Finmeccanica
L'AgustaWestland AW609 è atterrato allo stabilimento di Philadelphia che diventerà la prima linea di assemblaggio e il punto di riferimento per la sua certificazione americana
12 agosto 2016 - 15:46
Leonardo-Finmeccanica ha annunciato importanti risultati nel proseguimento dello sviluppo del convertiplano AgustaWestland AW609, con l’atterraggio sullo stabilimento di Philadelphia del prototipo americano, dopo la recente ripresa delle attività di volo. Il velivolo, originariamente basato ad Arlington, in Texas, è giunto a Philadelphia il 10 agosto dopo una sosta di trasferimento a Huntsville, in Alabama.
Il coinvolgimento dello stabilimento produttivo di Philadelphia, secondo quanto previsto dal programma di industrializzazione, consente a Leonardo di avvalersi di ulteriori capacità produttive, destinando tale sito a divenire la prima linea di assemblaggio del convertiplano e il punto di riferimento per la sua certificazione americana presso le competenti autorità USA (FAA, Federal Aviation Administration). Gli stabilimenti italiani, UK e polacchi continueranno a svolgere un ruolo chiave nel programma AW609.
Il prototipo americano sarà presto trasferito in Italia, mentre i collaudi in volo continueranno non appena giungerà negli USA un altro prototipo, più recentemente assemblato e collaudato a terra nel sito italiano di Cascina Costa di Samarate (VA). Un ulteriore AW609 è in corso di assemblaggio a Philadelphia ed entrerà nella fase di test nel 2017. La certificazione, cui farà seguito l’avvio delle consegne del primo convertiplano commerciale al mondo, è prevista per il 2018.
Fonte VareseNews.it
L'AgustaWestland AW609 è atterrato allo stabilimento di Philadelphia che diventerà la prima linea di assemblaggio e il punto di riferimento per la sua certificazione americana
12 agosto 2016 - 15:46
Leonardo-Finmeccanica ha annunciato importanti risultati nel proseguimento dello sviluppo del convertiplano AgustaWestland AW609, con l’atterraggio sullo stabilimento di Philadelphia del prototipo americano, dopo la recente ripresa delle attività di volo. Il velivolo, originariamente basato ad Arlington, in Texas, è giunto a Philadelphia il 10 agosto dopo una sosta di trasferimento a Huntsville, in Alabama.
Il coinvolgimento dello stabilimento produttivo di Philadelphia, secondo quanto previsto dal programma di industrializzazione, consente a Leonardo di avvalersi di ulteriori capacità produttive, destinando tale sito a divenire la prima linea di assemblaggio del convertiplano e il punto di riferimento per la sua certificazione americana presso le competenti autorità USA (FAA, Federal Aviation Administration). Gli stabilimenti italiani, UK e polacchi continueranno a svolgere un ruolo chiave nel programma AW609.
Il prototipo americano sarà presto trasferito in Italia, mentre i collaudi in volo continueranno non appena giungerà negli USA un altro prototipo, più recentemente assemblato e collaudato a terra nel sito italiano di Cascina Costa di Samarate (VA). Un ulteriore AW609 è in corso di assemblaggio a Philadelphia ed entrerà nella fase di test nel 2017. La certificazione, cui farà seguito l’avvio delle consegne del primo convertiplano commerciale al mondo, è prevista per il 2018.
Fonte VareseNews.it
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Re: Buone notizie per il convertiplano AW606
Difficile capire adesso se avrà veramente successo.
Re: Buone notizie per il convertiplano AW606
La necessita di andare piu veloce di un elicottero convenzionale c è. Non è chiaro se il convertiplano sia la soluzione migliore.
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Re: Buone notizie per il convertiplano AW606
Il convertiplano mi ha sempre lasciato dei dubbi. Secondo me è troppo complesso e costoso per i vantaggi che può offrire. Forse può avere senso nel settore militare, mentre in quello civile la soluzione jet+elicottero è di gran lunga meno costosa e garantisce tempi di viaggio mediamente simili.
Comunque in bocca al lupo a Leonardo per la tenacia dimostrata.
Comunque in bocca al lupo a Leonardo per la tenacia dimostrata.
Re: Buone notizie per il convertiplano AW606
Le soluzioni in competizione sono per esempio due eliche controrotanti. Tutti tentano di ovviare lo stallo dei rotori ad alta velocita.
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Re: Buone notizie per il convertiplano AW606
Il convertiplano, oltre che il settore militare, può coprire nicchie specifiche, ma sicuramente non quella del trasporto civile. Per il momento sembrerebbe che si stiano focalizzando su collegamenti offshore (piattaforme petrolifere) e SAR, dove poter avere una velocità di trasferimento più alta senza rinunciare a hovering e operazioni in verticale è sicuramente un vantaggio rispetto al tradizionale elicottero.
Re: Buone notizie per il convertiplano AW606
Da quanto si legge in rete il 609 dovrebbe costare intorno ai 24 M$, contro gli 8.3 del 169 e i 14.1 del 139. Considerati i costi di gestione molto alti degli elicotteri (e anche dei convertiplani), difficilmente le tratte sarebbero così lunghe da rendere apprezzabile la maggior velocità del 609.
Anche il confronto con aerei di analoga capacità è piuttosto impietoso: andiamo dai 4.5 M$ di un P12 che ha le stesse prestazioni velocistiche, ai 9 di un jet Phenom 300.
Anche il confronto con aerei di analoga capacità è piuttosto impietoso: andiamo dai 4.5 M$ di un P12 che ha le stesse prestazioni velocistiche, ai 9 di un jet Phenom 300.
Re: Buone notizie per il convertiplano AW609
Solo il futuro dira' se il convertiplano avra' successo, tuttavia a proposito di quanto detto nei posts sopra:
Non credo jet+elicottero sia una valida soluzione. Il vantaggio col convertiplano e' grandissimo: in questo caso non hai comunque bisogno di una pista, per dirne una.
Un elicottero con due eliche controrotanti non mi da' l'idea di essere altrettanto stabile e affidabile in caso di, ma mi magari sbaglio.
Quanto alla lunghezza delle tratte, le tratte sarebbero lunghe/lunghissime e poco fattibili in elicottero se non fattibili in qualche caso con limitazioni di payload fortissimo e con tempi di percorrenza molto elevate, rischi maltempo, ecc...
Maltempo che invece impatterebbe meno un convertiplano pressurizzato che vola ad alta quota.
Non credo jet+elicottero sia una valida soluzione. Il vantaggio col convertiplano e' grandissimo: in questo caso non hai comunque bisogno di una pista, per dirne una.
Un elicottero con due eliche controrotanti non mi da' l'idea di essere altrettanto stabile e affidabile in caso di, ma mi magari sbaglio.
Quanto alla lunghezza delle tratte, le tratte sarebbero lunghe/lunghissime e poco fattibili in elicottero se non fattibili in qualche caso con limitazioni di payload fortissimo e con tempi di percorrenza molto elevate, rischi maltempo, ecc...
Maltempo che invece impatterebbe meno un convertiplano pressurizzato che vola ad alta quota.
MXP3000... sognando un hub...
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