Il ministero Alitalia

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grandemilano
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Re: Il ministero Alitalia

Messaggio da leggereda grandemilano » lun 11 mag 2015, 18:49:50

Notevole, non c'è che dire.. :eek: Soprattutto in proporzione al fatturato.
Ai tempi di malpensa hub, è mai successo che alitalia avesse perdite simili?

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malpensante
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Re: Il ministero Alitalia

Messaggio da leggereda malpensante » lun 11 mag 2015, 19:11:50

Erano tempi più facili, senza le low cost.

FlyCX
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Re: Il ministero Alitalia

Messaggio da leggereda FlyCX » lun 11 mag 2015, 22:04:26

malpensante ha scritto:Erano tempi più facili, senza le low cost.
Ai tempi mantenevano il doppio delle persone e probabilmente rubavano molto di più.
“È bastato che O’Leary prevedesse il fallimento della nostra compagnia, che, da quel momento, è aumentato il nostro fatturato” il soggetto non è Alitalia ma Lufthansa

RAV38
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Re: Il ministero Alitalia

Messaggio da leggereda RAV38 » mar 12 mag 2015, 12:48:52

C'era lo Stato che ripianava.

spanna
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Re: Il ministero Alitalia

Messaggio da leggereda spanna » mar 12 mag 2015, 18:49:16

dal corriere economia di ieri:
La vecchia Alitalia ha chiuso il 2014 con una perdita, appunto, di 578,3 milioni, contro i 569 milioni del 2013. L'Ebit, il risultato prima degli oneri finanziari, è stato negativo per 347 milioni, anch'esso peggiorato (+8%) rispetto al 2013. Il valore della produzione tipica (il fatturato) è sceso del 6% a 3,236 miliardi. In compenso i debiti netti si sono ridotti a un quarto, 235 milioni contro 936: effetto, fra l'altro, dell'immissione di liquidità da parte di Etihad (387 milioni: «Soldi veri, rimasti sui bilanci», dice una fonte) e della cancellazione o riconversione di debiti da parte delle banche creditrici
Secondo questa fonte i 387 milioni versati da EY sarebbero finiti nelle casse di CAI e non sarebbero rimaste in quelle di SAI come si poteva pensare. :ciao:

PS
emerge che i soci di CAI sono all'80% le banche: unicredit, banca intesa, pop di sondrio e MPS
20 anni di perdite senza soluzione di continuità per liberarsi di alitalia. Per ITA airways ne occorreranno molti meno.

spanna
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Re: Il ministero Alitalia

Messaggio da leggereda spanna » sab 23 mag 2015, 12:02:13

dal sole 24 ore, solo per chi non soffre di mal di fegato:
Studio Mediobanca. Dal 1974 al 2014 Alitalia è costata al Paese oltre 7,4 miliardi di euro
di Gianni Dragoni
Alitalia è costata circa 74 miliardi di euro allo Stato e alla collettività. Il calcolo - espresso in valori monetari del 2014 - è stato fatto dall'Area studi Mediobanca, in uno studio dettagliato che abbraccia 4o anni di storia della compagnia, dal1974 al 2014. «Stima dei costi diretti, pubblici e collettivi, originati dalla gestione Alitalia (1974-204)» è il titolo dello studio di Mediobanca, che suddivide l'analisi in due periodi. C'è il dare (molto) e avere (ben poco) per l'azionista pubblico dal 1974 al 2007, periodo nel quale la società, sempre a prevalente controllo statale, malgrado le perdite ha funzionato come un'impresa in normale attività, cioè «in bonis». Quindi gli oneri del periodo 2008-2014, quello della gestione commissariale in amministrazione straordinaria, coincisa con la parabola della Cai, la compagnia dei soci privati, i «patrioti» chiamati da Silvio Berlusconi per bloccare l'offerta di Air France-Klm. Anche Cai è arrivata alcapolinea e dal primo gennaio 2015 è subentrata un'ulteriore nuova Alitalia, che fa capo per il 49% a Etihad. Negli oneri sono compresi i costi, stimati da una fonte autorevole per la prima volta in 1,9 miliardi, per la cassa integrazione, la mobilità e l'integrazione al reddito _ garantito pari all'8o% dello stipendio _ per 7 anni per i lavoratori estromessi nel 2008 quando nacque la Cai. «La redditività della compagnia comincia a deteriorarsi nei primi anni Novanta», spiega l' analisi dell'Area studi di Mediobanca. Alitaliava in crisi appena si apre la liberalizzazione nei cieli europei. Dal 1974 al 2007 accumula perdite pari a 4407 milioni di euro a valori correnti. Mediobanca harettificato i dati riportandoli al valore monetario del 2014: così il totale delle perdite sale a circa 6,1miliardi. Il grosso dei costi lo Stato lo ha sostenuto per ricapitalizzare la compagnia, dal 1974 al 2007 ha speso 2.937 milioni a valori correnti, pari a 4.949 milioni di euro del 2014. Tra gli altri costi, anche 8 milioni per la garanzia statale su un «finanziamento ponte» di 400 milioni erogato nel 2004 da banca Dresdner. Lo Stato ha incassato tra collocamenti di azioni, imposte sul reddito della compagnia e dividendi 1.220 milioni, pari a 2.075 milioni del 2014. Il saldo esborsi-introiti dal 1974 al 2007 è negativo per 2 miliardi o, in valori 2014, 3.322 milioni. Nel 2008 comincia la gestione commissariale con Augusto Fantozzi, oggi ci sono tre commissari. La gestione commissariale ha ereditato perdite portate a nuovo per 1.611 milioni e ha generato perdite per 1.298 milioni. Di queste, 915 milioni di euro sono causate dalle minusvalenze contabilizzate dopo il 12 gennaio 2009 per la vendita (o svendita?) di beni a valori inferiori a quelli di libro. Sui cespiti ceduti alla Cai, la polpa della vecchia Alitalia compresi gli aerei di proprietà, c'è stata una minusvalenza di 588 milioni di euro. Mediobanca stima un costo di 1.15o milioni per la partecipazione del Tesoro all'«eventuale ripiano del passivo» dell'amministrazione straordinaria. L'onere per cigs e mobilità per 7 anni per i lavoratori Alitalia esclusi da Cai, «4.000 unità mediamente coinvolte», è stimato in 66o milioni. Più altri 1,2 miliardi di costi per garantire a questi lavoratori l'80% dello stipendio originale, con il Fondo speciale per il trasporto aereo (Fsta) presso l'Inps, alimentato dai 3 euro che si pagano su ogni biglietto aereo dall'Italia. Ci sono anche i 75 milioni versati da Poste Italiane nel 2013 a capitale di Cai, bruciati in pochi mesi. Nel 2008-2014 l'esborso totale a carico dello Stato o della collettività è di 4,1 miliardi. L'analisi non tocca la ristrutturazione finanziaria che ha portato alla nascita di Alitalia-Sai alla fine del 2014. Nell'occasione Poste ha versato altri 75 milioni. Un capitolo ancora da scrivere.
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Re: Il ministero Alitalia

Messaggio da leggereda FlyCX » dom 24 mag 2015, 09:34:32

"In bonis" la vecchia AZ statale neanche troppo: è passata attraverso diversi piani di salvataggio.

Purtroppo la montagna di soldi spesa per il fallimento e la mobilità di molti lavoratori ha comunque portato ad una compagnia che perde più di prima e serve meno bene l'Italia, di sicuro il nord!
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Re: Il ministero Alitalia

Messaggio da leggereda spanna » mer 05 ago 2015, 17:15:43

http://www.regione.lazio.it/rl_main/?vw ... io&id=3008
PIANO ALITALIA: ECCO TUTTE LE INFORMAZIONI PER LE IMPRESE

Approvato il progetto presentato dalla Regione sul fondo politiche attive per favorire il reinserimento dei lavoratori impiegati nel Lazio e collocati in mobilità dalla società Alitalia.
05/08/2015 - Un “bonus assunzione” per le imprese con l’obiettivo di favorire la ricollocazione nel mercato del lavoro dei lavoratori over 50 del Gruppo Alitalia collocati in mobilità. Il piano sostiene la formazione ove l’impresa, interessata ad assumere il lavoratore, esprima l’esigenza di un intervento formativo.

Di cosa si tratta? incentivi alle imprese per assunzioni a tempo indeterminato a tutele crescenti o determinato della durata minima di sei mesi, anche in regime di somministrazione.

Le imprese che sono interessate a partecipare al piano di formazione del personale in mobilità del Gruppo Alitalia possono aderire alla ‘manifestazione di interesse’.

PER TUTTE LE INFO SULLA MANIFESTAZIONE DI INTERESSE CLICCA QUI

I datori di lavoro che intendano manifestare il proprio interesse ad assumere devono inviare la domanda entro il 7 settembre 2015 ore 16.00. La presentazione della manifestazione di interesse da parte dell’impresa non comporta nessun impegno vincolante all’assunzione del personale.
ma qualcuno mi spiega perche' solo per i dipendenti di alitalia - azienda privata ormai dal 2009 - si spendano dei soldi pubblici in piu' oltre a quelli previsti dalla legge per ricollocarli? Ma possibile che non ci sia nessuno che si incaxxa, che so, i dipendenti lasciati a casa da altre aziende, per esempio?
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Re: Il ministero Alitalia

Messaggio da leggereda FlyCX » mer 05 ago 2015, 18:00:07

spanna ha scritto: ma qualcuno mi spiega perche' solo per i dipendenti di alitalia - azienda privata ormai dal 2009 - si spendano dei soldi pubblici in piu' oltre a quelli previsti dalla legge per ricollocarli? Ma possibile che non ci sia nessuno che si incaxxa, che so, i dipendenti lasciati a casa da altre aziende, per esempio?
Il bonus c'è perchè probabilmente era stato inserito nell'accordo di mobilità Alitalia; non si capisce se è aggiuntivo o sostitutivo del trattamento di mobilità che si converte in sgravio previdenziale per chi assume un lavoratore in lista.

Potrebbe anche un buon affare per le casse statali i regionali, visto quanto ci costano quelle mobilità d'oro.

Che poi ci sia da incaxxarsi è un altro discorso.
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Re: Il ministero Alitalia

Messaggio da leggereda spanna » ven 07 ago 2015, 17:46:15

e adesso ci si mette anche la UE
http://www.ansa.it/europa/notizie/rubri ... 32174.html
ANSA) - BRUXELLES, 7 AGO - La Commissione europea ha proposto di versare all'Italia 1,4 milioni di euro del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEG) per aiutare 184 ex lavoratori di Alitalia a trovare un nuovo posto di lavoro. La maggior parte degli esuberi ha avuto luogo nella regione Lazio.

Il costo stimato complessivo del pacchetto di aiuti ammonta a circa 2,3 milioni di euro; il Feg erogherà 1,4 milioni di euro, mentre i rimanenti 900mila euro saranno a carico di fonti nazionali. La proposta sarà ora sottoposta all'approvazione del Parlamento europeo e del Consiglio dei ministri della Ue.

La commissaria Ue per occupazione e affari sociali Marianne Thyssen commenta: "Il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione è un segno concreto della solidarietà europea.

Attraverso questo Fondo, stiamo sostenendo la transizione dei lavoratori ex Alitalia verso nuovi posti di lavoro. I risultati mostrano un incoraggiante tasso di ricollocamento pari a quasi il 50% tra i lavoratori, che hanno beneficiato di questa forma di assistenza personalizzata".

L'Italia ha chiesto il sostegno del FEG in seguito al licenziamento di 1.249 lavoratori della società Alitalia. Questa perdita di posti di lavoro è imputabile alla contrazione della quota di mercato della Ue nel trasporto aereo internazionale di passeggeri tra il 2008 e il 2014. (ANSA).
adesso che U2 se ne va da FCO, anche per i suoi dipendenti ci saranno gli stessi aiuti o no? :tilegno:
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Re: Il ministero Alitalia

Messaggio da leggereda malpensante » ven 07 ago 2015, 18:19:06

Non saranno licenziati, ma trasferiti a Milano, Venezia e Napoli.

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Re: Il ministero Alitalia

Messaggio da leggereda hal » ven 07 ago 2015, 20:03:55

malpensante ha scritto:Non saranno licenziati, ma trasferiti a Milano, Venezia e Napoli.
Modalità trsferimento?
No perchè se finiscono come tanti altri dipendenti pubblici ( scuola e altri statali vari) che a fronte trasferimento poi procedono a certificati malattia o altre menate a livello industriale fino a chieder ed ottenere il rientro nelle patrie terre, siamo a posto.
AZ azienda privata pertanto immune da tale fenomeno? Mah privata quando?
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Re: Il ministero Alitalia

Messaggio da leggereda malpensante » ven 07 ago 2015, 21:28:44

Mi riferivo ai dipendenti easyJet base Roma.

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Re: Il ministero Alitalia

Messaggio da leggereda FlyCX » sab 08 ago 2015, 08:54:26

spanna ha scritto:e adesso ci si mette anche la UE
http://www.ansa.it/europa/notizie/rubri ... 32174.html
...
Mi sembra che siano le coperture finanziarie per quel passaggio considerato innovativo negli accordi sugli esuberi Alitalia: il sostegno alla ricollocazione dei lavoratori.

Dovrebbe trattarsi di corsi di formazione e simili.

Il fatto che siano fondi europei è positivo: li abbiamo già pagati.
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Re: Il ministero Alitalia

Messaggio da leggereda spanna » mer 02 set 2015, 10:07:26

fosse vero sarebbe uno scandalo clamoroso, in un paese civile, ma in italia magari anche no. Dal fatto quotidiano cartaceo odierno:
San Pierino fa l'elemosina al Duomo, dicono a Pisa per indicare il mondo alla rovescia dove i poveracci si svenano con zelo per ingrassare chi non ne avrebbe affatto bisogno. San Pierino è una chiesetta poverella, il Duomo è il ricco monumento accanto alla Torre pendente. Anche con l'Alitalia c'è un San Pierino e un Duomo. Il San Pierino è lo Stato italiano che continua a foraggiare la compagnia come fosse ancora statale, e non una privatissima azienda, per di più di fatto straniera dopo l'ingresso di Etihad dell'Emiro di Abu Dhabi, un signore che non risulta a corto di soldi. Lo Stato italiano si è impegnato a versare al Duomo Alitalia dell'Emiro, dal 2014 e almeno fino al 2017, 28 milioni di euro l'anno per coprire la parte contributiva dell'indennità di volo spettante a 5.250 persone, 1.550 piloti e 3.700 hostess e steward. In pratica la maledizione dell'Alitalia colpisce ancora. Per la ex compagnia di bandiera i contribuenti italiani sono già stati costretti a salassarsi diverse volte, l'ultima con un esborso da un minimo di 4 a un massimo di 7 miliardi di euro secondo i criteri di calcolo, per volere di Silvio Berlusconi che nel 2008, alla vigilia delle elezioni, si inventò la battaglia per l'italianità dell'azienda. E su quella ideabalz ana costruì mezza campagna elettorale. Gli italiani, al solito, abboccarono e poi dovettero pagare. QUESTA VOLTA ilregalo è elargito quasi di soppiatto, con un sistema criptico, con norme infilate come commi nelle solite leggi omnibus di bilancio, schermate da numerosi rimandi ad altre leggi e articoli precedenti. Un rebus di difficile decrittazione perfino per gli addetti ai lavori, dall'Inps alla stessa Alitalia fino all'Enav, l'ente dell'assistenza al volo chiamato in causa suo malgrado nella storia. Il Fatto Quotidiano ha dovuto insistere parecchio per avere la conferma del regalo, della sua entità e del sistema escogitato per consegnarlo a domicilio. Tanto riserbo è in fondo comprensibile: ci vorrebbe una bella dose difaccia tosta per rivendicare la decisione di far gravare sullo Stato italiano, indebitato oltre i 2mila miliardi di euro, perfino un obolo per la compagnia dell'Emiro. Dire che il provvedimento non è proprio ad aziendam, ma "di sistema" è in pratica una finzione perché in Italia l'unica vera compagnia dei voli è Alitalia, il resto, a parte Meridiana, che è comunque infinitamente più piccola, è frittura. Il sistema escogitato per far avere nel 2014 all'Alitalia i 28 milioni è un trionfo di b aroc c o legislativo. È stato l'Enav il soggetto pagatore anche se a conti fatti i soldi erano dell'Aeronautica militare. Il complicato giro è stato questo: come ogni anno l'Enav ha incassato dallo Stato circa 40 milioni per i "voli esenti" e i voli militari. I voli esenti sono quelli di Stato, da quelli di Matteo Renzi e dei ministri fino ai j et usati dai servizi segreti e ammontano a 12/15 milioni di euro. Il resto l'Enav lo incassa per l'assistenza ai voli militari che in realtà non fa perché se la fa da sola l'Aeronautica militare. L'anno successivo l'Enav deve restituire allo Stato e all'Aeronautica questa somma indebitamente percepita, 28 milioni circa, appunto, e lì la storia finisce. Nel 2014 i 28 milioni sono invece scivolati nelle casse Alitalia. Per il 2015 e fino al 2017 è stata approvata una nuova norma che conferma il regalo di28milioni,ma modifica ilsistema di pagamento non più addossato solo all'Enav. Il tutto rasenta l'assurdo. Una delle poche spiegazioni plausibili di scelte del genere è che gli ultimi governi costretti a misurarsi con il bubbone della ex compagnia dibandiera, e cioè gli esecutivi diEnrico Letta e Renzi, pur di togliersi di torno il fastidio Alitalia ne abbiano inventate di tutti i colori per favorire l'ingresso di qualche "cavaliere bianco" straniero. E tra tutte queste estemporanee invenzioni escogitate ci sia stata anche quella di sostituirsi all'azienda dei voli nel pagamento dei contributi previdenziali sull'indennità. Con un duplice obiettivo. Uno immediato consistente nell'imbellettamento dei conti in modo da farli apparire un po' meno disastrosi di quel che erano. E uno a medio termine: sgravata per 4 anni di fila della parte contributiva relativamente all'indennità di volo, l'Alitalia non sarebbe diventata d'incanto una perla da ciofeca che era, ma almeno sarebbe sembrata un'aziendaun po' meno imbrigliata da que i lac c i e lacciuoli visti come il fumo negli occhi dagli investitori esteri. L'indennità di volo non è uno scherzo per quanto riguarda i costi Alitalia, è il secondo pilastro della retribuzione del personale navigante e la sua entità dipende dalla quantità di voli effettuati. In pratica chi p iù vola più riscuote e siccome la politica retributiva dei nuovi padroni della compagnia privilegia proprio la parte variabile dello stipendio, è evidente che l'indennità sta crescendo rispetto agli stipendi in senso stretto. NON È UN MISTERO che nei mesi della trattativa per Alitalia, il manager di Etihad, lo spiccio James Hogan, fosse combattuto sull'opportunità dell'affare. Da una parte ci vedeva tutti i vantaggi, a cominciare dalla possibilità di mettere le mani su un mercato grande e ricco come quello italiano. Ma dall'altra era stralunato di fronte agli aspetti normativi, retributivi e contributivi aziendali che non riusciva neanche a capire. Tra questi, c'è da giurarci, c'erano anche i contributi sull'indennità di volo. È stato subito accontentato, tanto paga Pantalone-San Pierino.
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Re: Il ministero Alitalia

Messaggio da leggereda FlyCX » mer 02 set 2015, 11:53:13

Lo sgravio contrubutivo e forse anche fiscale sull'indennità di volo è qualcosa che era stato richiesto dalla vecchia Alitalia CAI. prima degli accordi con Etihad.

Siccome dubito che sia ad hoc per AZ ma che vaga per tutti i vettori italini, la trovo una mossa che aiuta la competitività del settore e quindi la mia opinione su questa è positiva, anche se è in primo luogo un aiutino per Alitalia.
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Re: Il ministero Alitalia

Messaggio da leggereda spanna » mer 02 set 2015, 14:31:35

spero anche per i vettori di proprieta' straniera ma basati in italia, tipo U2. O no?
Comunque vorrei capire perche' certi settori meritano sgravi contributivi e gli altri no. Qual e' il razionale?
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Re: Il ministero Alitalia

Messaggio da leggereda hal » mer 02 set 2015, 14:56:48

Devo recuperare una copia de "Il fatto quotidiano di oggi".
Della serie "altra porcheria a vafore di AZ" targata Renzi.
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Re: Il ministero Alitalia

Messaggio da leggereda KittyHawk » mer 02 set 2015, 15:25:47

O i contributi servono per coprire il costo di qualche cosa di cui si gode o godrà, e allora tutte le aziende/dipendenti devono pagarli, oppure non servono a niente e allora tanto vale abolirli per tutti.

La becera politica populista tira fuori costantemente la storia della decontribuzione, che vuol essenzialmente dire che la collettività deve accollarsi dei costi che favoriscono solo alcune aziende e/o lavoratori.

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Re: Il ministero Alitalia

Messaggio da leggereda belumosi » mer 02 set 2015, 15:33:04

Nessuno stupore se fosse tutto vero, tuttavia avrei gradito molto che il Fatto specificasse gli estremi della normativa in questione. Sarà anche complicata, ma credo che sappiamo tutti leggere e scrivere. Quel che ci vuole è tanta pazienza per affrontare gli infiniti rimandi ad altre leggi, le sostituzioni di questa o quella parola senza spiegare come ne esce il discorso complessivo e tutte le astuzie per rendere meno comprensibile possibile la normativa.

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Re: Il ministero Alitalia

Messaggio da leggereda hal » mer 02 set 2015, 19:37:48

FlyCX ha scritto:Lo sgravio contrubutivo e forse anche fiscale sull'indennità di volo è qualcosa che era stato richiesto dalla vecchia Alitalia CAI. prima degli accordi con Etihad.

Siccome dubito che sia ad hoc per AZ ma che vaga per tutti i vettori italini, la trovo una mossa che aiuta la competitività del settore e quindi la mia opinione su questa è positiva, anche se è in primo luogo un aiutino per Alitalia.
potrei essere d'accordo se tale prassi fosse comune ad altri settori. Domanda ad esempio: una qualsiasi azienda che ha personale in trasferta ed a motivo di ciò un supplemento ddi retribuzione, ha simili condizioni? Credo di no.
Insomma è la solita furbata "ad aziendam"! :duro:
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Re: Il ministero Alitalia

Messaggio da leggereda easyMXP » mer 02 set 2015, 23:10:10

Ti confermo il no.
Tasse e contributi pagati fino all'ultimo centesimo.
C'è qualche dubbio che sia un favore ad AZ? :eek:

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Re: Il ministero Alitalia

Messaggio da leggereda malpensante » gio 03 set 2015, 10:52:34

La normativa Alitalia copia quella in uso per il personale navigante delle navi, se non ricordo male. In quel caso serve per non vedere gli Italiani spazzati totalmente a favore di Filippini etc.

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Re: Il ministero Alitalia

Messaggio da leggereda spanna » ven 04 set 2015, 17:27:56

malpensante ha scritto:La normativa Alitalia copia quella in uso per il personale navigante delle navi, se non ricordo male. In quel caso serve per non vedere gli Italiani spazzati totalmente a favore di Filippini etc.
ti spiace chiarire cosa prevede la normativa? Quello che mi interessa capire e' chi esattamente mette i soldi dei contributi. Direttamente lo stato? Sarebbe come dire nessuno. In questo caso avremmo gente che prende la pensione senza aver messo un euro di contributo. Capisco l'esigenza di difendere il lavoro italiano, ma mi pare una cosa senza senso che tutti gli italiani debbano pagare i contributi di una categoria di lavoratori che non e' in grado di pagarseli da sola. Non e' meglio che tale categoria si trovi un lavoro diverso, piu' redditizio? Oppure un'altra societa' tipo ENAV? La quale i soldi li prende dalle linee aeree e dagli aeroporti come compenso per fornire il servizio di controllo del traffico aereo. In pratica sono tasse, che in ultima analisi vengono caricate sui biglietti aerei, anche di chi si limita a sorvolare l'italia probabilmente. A questo punto si penalizzano gli aeroporti italiani e le compagnie aeree estere ingiustamente, facendo loro pagare costi che non competono loro, e di fatto zavorrando lo sviluppo del traffico aereo in italia. Tutto per tenere in piedi il solito carrozzone romano di nome alitalia. E mi stupisce che in europa nessuno storca la bocca.
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Re: Il ministero Alitalia

Messaggio da leggereda malpensante » ven 04 set 2015, 18:44:16

Ho solo scritto quello che mi ricordo di aver letto tempo fa.


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