Alitalia-Etihad: cronache da un matrimonio

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FlyCX
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Re: Alitalia-Etihad: completata la fusione

Messaggio da leggereda FlyCX » lun 03 ago 2015, 13:16:33

malpensante ha scritto:
FlyCX ha scritto:Qualcuno però queste offerte le ha rifiutate!
Ed è andato a nuotare nel Hudson River con le scarpe di cemento.
Mi riferisco ad imprenditori italiani che hanno rifiutato di mettere soldi in AZ e stanno tutti bene.
Tra i più furbi l'ex Presidente del Consiglio e la sua famiglia che sono sempre state alla larga da questo affare.
“È bastato che O’Leary prevedesse il fallimento della nostra compagnia, che, da quel momento, è aumentato il nostro fatturato” il soggetto non è Alitalia ma Lufthansa

spanna
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Re: Alitalia-Etihad: completata la fusione

Messaggio da leggereda spanna » lun 03 ago 2015, 18:35:05

il berlusca per essere odiato o appoggiato dal governo non aveva bisogno di negare o dare soldi ad alitalia, ti pare? O il governo e' lui e allora perche' dare soldi ad alitalia che li brucia, o il governo sono gli altri e allora a che serve dare soldi ad alitalia? :green:

interessante invece la relazione semestrale di atlantia approvata oggi, dove si legge:
Alitalia ha comunicato ad ADR in data 29 luglio 2015 una stima, non circostanziata, di perdite derivanti dall’incendio nell’ordine di 80 milioni di euro alla data della missiva. Si evidenzia a tal proposito che per ADR, che si riserva in ogni caso di attivare le proprie coperture assicurative e/o le eventuali azioni legali di tutela una volta ricevuta formale richiesta di risarcimento, non sussiste allo stato attuale alcuna obbligazione risarcitoria a suo carico, in pendenza della definizione dei profili di responsabilità riconducibili all'incendio.
insomma, un bel dito medio alzato ad alitalia :green:
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Re: Alitalia-Etihad: completata la fusione

Messaggio da leggereda hal » lun 03 ago 2015, 18:39:38

In parecchi, e mi considero tra questi, in questo forum hanno più volte espresso la convinzione che l'affaire Alitalia-Etihad si solo una rappresentazione, la cui vera sostanza sia dietro le quinte. Non voglio re incentivare MUSICA con le sue sia pur valide considerazioni di natura sociologica tra genti del Golfo e Occidente. Rimane il fatto che diventa difficile, anzi da escludere che l'interessamento dell'Emiro verso AZ sia finalizzato alla esclusiva conquista delle insegne del trasporto aereo in EU. E' scontato e forsanche banale dire che il tutto servirà per essere sulla piazza per soddisfare ben altri appetiti. Faccio alcuni nomi, giusto per ricordare il passato: alta moda, agroalimentare, meccanica, complessi immobiliari, Italcementi. Nel gran bazar tutto è in vendita. Parafrasando il guascone: “Venghino siore e siori, venghino!”
L’emiro, l’australiano e compagni, ben sapevano e ben sanno cosa li aspettava alla Magliana. Impegno e peso consistenti, evidentemente tale però da permettere loro di annusare da una posizione di forza qualche boccone veramente interessante. Così, la butto lì: ENEL, ENI, FINMECCANICA, o giù di lì.
Sia chiaro NON ho alcun elemento per giungere a tali conclusioni. Sono solo considerazioni del tutto soggettive che non ci esimono dal seguire con interesse e perspicacia la rappresentazione “aviatoria”, tenendo presente il quadro d’insieme con fenomeni corollari apparentemente disgiunti. ( spanna docet)
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Re: Alitalia-Etihad: completata la fusione

Messaggio da leggereda malpensante » lun 03 ago 2015, 22:02:23

FlyCX ha scritto:
malpensante ha scritto:
FlyCX ha scritto:Qualcuno però queste offerte le ha rifiutate!
Ed è andato a nuotare nel Hudson River con le scarpe di cemento.
Mi riferisco ad imprenditori italiani che hanno rifiutato di mettere soldi in AZ e stanno tutti bene.
Tra i più furbi l'ex Presidente del Consiglio e la sua famiglia che sono sempre state alla larga da questo affare.
Le banche vivono o muoiono a seconda del comportamento del regolatore. Le assicurazioni ci vanno vicino. Armani o Prada vivono in un altra situazione.

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Re: Alitalia-Etihad: completata la fusione

Messaggio da leggereda spanna » mer 05 ago 2015, 11:53:13

nuova puntata dello scontro alitalia - governo su fco, il messaggero cartaceo di oggi batte un colpo:
Delrio: «Fare quadrato su Fiumicino»

«Lo scalo romano sta scontando ritardi di 20 anni. Bene Adr che accelera gli investimenti con un piano da oltre 1 miliardo»
In arrivo un tavolo coordinato dal governo per risolvere le criticità. Sanzioni per le low cost che hanno creato disagi

ROMA Fare quadrato su Fiumicino. Senza perdere altro tempo. Senza scaricare responsabilità e, soprattutto, moltiplicare i problemi che affliggono da tempo lo scalo romano. No quindi al braccio di ferro tra chi - come nel caso di Alitalia e Adr - invece di litigare a distanza deve collaborare per rendere competitivo l'hùb più importante del Paese. Perché tutti, società concessionaria, enti locali, compagnia di bandiera, sindacati e istituzioni centrali devono remare nella stessa direzione. Evitando sgambetti e spintoni. Insomma, non poteva essere più chiaro e pacato l'invito del ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, a mettere da parte le polemiche. Per ripartire subito, dopo una stagione funestata da incendi, black aut e scioperi selvaggi.
LA SVOLTA
Il ministro, rettificando l'ad di Alitalia, Silvano Cassano, il quale aveva apertamente criticato l'immobilismo di Adr sul fronte degli investimenti e chiesto 80 milioni di danni per il rogo del Termina 3, dà atto al concessionario di avere fatto il proprio dovere fino in fondo. Anche in considerazione del blocco delle tariffe durato 10 anni. Certo, spiega, adesso bisogna davvero correre perché lo «scalo romano sta scontando vent'anni di ritardi». Ritardi, ma il ministro non lo dice apertamente, che riguardano non solo Adr, che pur sta accelerando al massimo, ma tutto il sistema che ruota intorno all'aeroporto. Dalle infrastrutture autostradali e ferroviarie ben lontane dagli standard europei, agli handler, troppi e male organizzati che creano il caos bagagli, fino alle compagnie low cost, che in questi giorni hanno creato non pochi disagi.
LA PROPOSTA
Per uscire dall'impasse serve quindi un tavolo per affrontare e, si spera, risolvere le questioni aperte. Un tavolo, dice Delrio, aperto a tutte le parti in causa (soggeti pubblici, privati ed enti una paralisi nello sviluppo aeroportuale negli ultimi vent'anni», è altrettanto evidente che adesso è «necessaria un'accelerazione per colmare il deficit strutturale di un hub internazionale che movimenta oggi, tra partenza e arrivi, oltre 40 milioni di persone ogni anno». Aeroporti di Roma, ha riferito il ministro (che ha incontrato in mattinata il presidente di Adr Fabrizio Palenzona, l'ad Lorenzo Lopresti e l'ad di Atlantia Giovanni Castellucci), si è impegnata «a recuperare il gap non solo per eliminare il ritardo nella realizzazione degli investimenti previsti dal contratto di programma, ma anche per eseguire, contestualmente, tutti gli investimenti necessari per garantire una migliore accoglienza e sicurezza all'interno dell'aeroporto di Fiumicino». Nel 2014, ha ricordato Delrio, «sono stati realizzati investimenti per 353 milioni di giuro, più del doppio rispetto agli anni precedenti. Nel 2015 sono previsti investimenti per oltre 300 milioni a fronte degli originari 220 e nel 2016 sono previsti 454 milioni a fronte dei 219 inizialmente previsti con un incremento notevolissimo rispetto agli investimenti che sono stati programmati. Per far fronte al ritardo nelle strutture. Quindi, con gli investimenti del 2016 avremo un incremento nel quinquennio di oltre 135 milioni che porteranno il piano di investimenti a 1,12 miliardi». I passeggeri, ha concluso Delrio rivolgendosi a tutte le parti, «devono essere sempre al centro». Intanto si profilano «sanzioni pecuniarie rilevanti e pesanti» per le compagnie coinvolte nei disservizi seguiti agli incendi, prima fra tutte la spagnola Vueling.
Umberto Mancini
il governo non accetta che alitalia se ne vada da fco come ipotizzato da alitalia, e imposta la sua strategia. Prima di tutto esclude responsabilita' di ADR, che non ha investito perche' le tariffe non lo permettevano. Ora che lo permettono, ADR investira'. Della serie, caro cassano non cominciare a dare colpe ad ADR che non c'entra niente. Certo ci vorranno degli anni prima di vedere dei risultati da questi investimenti, ma il governo puo' aspettare. Alitalia non tanto, invece, ma questo importa fino ad un certo punto perche' tanto morta etihad, si trovera' qualcun altro.
Dopo la bastonata ecco che arriva lo zuccherino, la seconda parte della strategia e' provare ad azzoppare le low cost, e quindi giu' con le multe a vueling che e' identificata da alitalia stessa come il male principale, anche perche' facendo transiti, e servendo il mercato domestico, si configura come suo concorrente diretto.
La morale e' sempre quella. Fiumicino non si tocca. Alitalia sta a roma e li' deve restare. Cassano puo' fare tutto il casino che vuole ma non e' lui che comanda, e nemmeno hogan, che comanda e' sempre il governo. Quelli che credono che una chiusura di linate porterebbe ad uno spostamento di alitalia su mxp si mettano pure il cuore in pace. Al governo non gliene frega un caxxo che alitalia guadagni, che vada bene, che si sviluppi, che porti lavoro per tutti, gli interessa solo il magna magna romano.
20 anni di perdite senza soluzione di continuità per liberarsi di alitalia. Per ITA airways ne occorreranno molti meno.

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Re: Alitalia-Etihad: completata la fusione

Messaggio da leggereda spanna » ven 07 ago 2015, 14:52:10

ADR entra in modalita' difensiva sullo scontro con alitalia, non si mai...
http://www.ttgitalia.com/stories/traspo ... _low_cost/
"Se Alitalia abbandonasse Fiumicino, non rimarrebbero solo le low cost. La domanda c'è e se qualcuno non la vuole cogliere, o non è capace di coglierla, la prenderà qualcun altro".

Parola dell'a.d. di Aeroporti di Roma Lorenzo Lo Presti, che davanti alla Commissione Trasporti della Camera ha ribattuto in questi termini alla minaccia dell'ex compagnia di bandiera di abbondare lo scalo se la società di gestione "continuerà a puntare su low cost e servizi mediocri".

Una visione smentita, secondo Lo Presti, dai numerosi investimenti realizzati proprio dalle compagnie tradizionali. "Negli ultimi due anni Emirates ha aumentato numero di voli e passeggeri, Cathay Pacific ha aumentato passeggeri e dimensione aerei". E così hanno fatto, ha insistito il top manager, molte legacy arrivate a Fiumicino.

Per l'a.d. inoltre va anche modificata la visione della presenza del low fare nello scalo. "Certamente c'è il prodotto che viene chiamato low cost, ma oggi su un aereo low cost il 25 per cento dei passeggeri si muove per lavoro, chiede il posto assegnato, il secondo bagaglio a bordo e acquista un biglietto in agenzia. Tutte cose che non si potevano fare fino a due anni fa".

In definitiva, quello offerto dalle no frills è "un prodotto che risponde a una domanda precisa del mercato e verso il quale - ha aggiunto Lo Presti - stanno andando anche altre compagnie tradizionali, da Lufthansa a Air France".
queste dichiarazioni mi pare di averle gia' ascoltate, solo che a pronunciarle non era ADR... certo che sono passati solo alcuni anni, ed il cerino sta ancora girando, e chissa' quando smettera' di farlo
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Re: Alitalia-Etihad: completata la fusione

Messaggio da leggereda belumosi » ven 07 ago 2015, 15:53:04

Secondo me AZ sta montando tanta panna, ma l'unico obiettivo è quello di ottenere quello che le è indispensabile per sopravvivere: soldi.
Dopo aver spremuto cittadini, banche, poste e assicurazioni, AZ è all'attacco dei Benetton per ottenere anche da loro l'obolo dovuto. Che peraltro non sarebbe il primo.
E non penso tanto ai risarcimenti per l'incendio (ci sono di mezzo le assicurazioni e molto probabilmente si andrà per vie legali), quanto a tariffe "specialissime" per di più da pargarsi a babbo morto. Da abbinare naturalmente all'applicazione di tariffe piene ai concorrenti, LC in testa.
Il trasferimento dell'hub è una barzelletta: quando è stata posta la domanda a Cassano, costui ha elencato come papabili MXP, VCE, PSA-FLR (con pista di rullaggio sulla A11...) e BLQ. Non aggiungo altro.
Condivido l'intervento di Hal, anche secondo me AZ è solo un grimaldello per poter accedere ai pezzi pregiati del sistema Italia.
EY ha da sempre in mano tutti i dati immaginabili possibili: se avesse voluto portare AZ a MXP, avrebbe avuto molto più potere negoziale prima di sborsare i soldi rispetto ad oggi.
D'altra parte per l'emiro 4-500 M€ sono una cacatina di cane in confronto alla possibilità di accedere al salotto buono di quella che è pur sempre l'ottava economia mondiale. E potrebbe anche averli messi a budget come soldi persi, qualora avesse ragionevoli motivi per pensare di compensare altrove.
Ricordiamo sempre che AZ è un concentrato di interessi particolari contenuti nel simulacro di una compagnia aerea. E quindi gli yield vengono dopo altre priorità.

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Re: Alitalia-Etihad: completata la fusione

Messaggio da leggereda FlyCX » ven 07 ago 2015, 16:46:36

belumosi ha scritto:...
EY ha da sempre in mano tutti i dati immaginabili possibili: se avesse voluto portare AZ a MXP, avrebbe avuto molto più potere negoziale prima di sborsare i soldi rispetto ad oggi.
D'altra parte per l'emiro 4-500 M€ sono una cacatina di cane in confronto alla possibilità di accedere al salotto buono di quella che è pur sempre l'ottava economia mondiale.

... E quindi gli yield vengono dopo altre priorità.
Condivido la conclusione ma non un passaggio precedente, ma i due sono collegati.

EY ha fatto fare il piano di rilancio alla vecchia AZ, in sostanza ha dato i soldi ad uno fallito e gli ha fatto dire come avrebbe fatto per non rifallire.
È un comportamento un po' bizzarro, ma come sappiamo ci sino un po' di "vincoli" politici ed appetiti da soddisfare.
I dati li hanno ma non li hanno voluti/potuti utilizzare.

Ora, se il piano di rilancio "nostrano" non funziona, possono succedere due cose:
1. Finiscono i soldi e l'Emiro non ne mette altri; serve comunque un 51% Eu
2. Fanno un nuovo piano industriale "made in Abu Dhabi"

In parte quest'ultimo caso si sta già avverando con alcuni ritocchi al piano, tipo alcuni 320 che vanno ad AB ed i vecchi 321 rimangono.

Le parole di Cassano potrebbero aprire la strada verso questo scenario, se hanno valenza strategica, altrimenti è solo un batter cassa e ricadiamo nel punto 1. Altri soldi da bruciare sull'altare di un'inefficienza cronica con la coda tricolore.
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Re: Alitalia-Etihad: completata la fusione

Messaggio da leggereda spanna » ven 07 ago 2015, 17:07:13

un conto sono i soldi in conto capitale per ripianare le perdite, e quelli alitalia ne ha avuti tanti, e ne avra' probabilmente ancora, magari anche dai benetton stessi. Ma da ADR sulle tariffe di sicuro non avra' un centesimo. Basta leggere le dichiarazioni di delrio di un paio di giorni fa in pieno marasma incendio, black out e post dichiarazioni di cassano, e cioe' (vedi qualche post sopra):
1) ADR ha fatto tutto il suo dovere, i problemi sono dovuti al blocco delle tariffe in vigore fino a poco fa
2) adesso pero' ADR deve correre per recuperare il tempo perduto
Come fa a correre se gli si abbassano di nuovo le tariffe? :green:

Quanto alle intenzioni di cassano, cosa vuole fare, dove vuole andare, io non ne ho idea, e nemmeno conosco i numeri industriali di alitalia per suggerirlo. Di certo non ha mai detto di voler trasferire l'hub a MXP, pero' che FCO non sia adatto come hub, si', quello l'ha detto, secondo me e' anche ragionevole pensare che voglia fondere AZ con AB per diminuire non di poco i costi degli amministrativi e del personale a terra in genere, probabilmente ci sta anche che voglia tagliare ulteriormente la flotta di AZ di medio e corto raggio. Sul lungo raggio e' probabile che sposti ulteriori voli da FCO a VCE, MXP e perche' no, anche BLQ e PSA, magari mettendo qualche voletto di medio corto per tentare qualche transito. Insomma, una specie di hub distribuito :green: che porti ad abbandonare FCO, magari non del tutto, a favore di altri aeroporti. Almeno cosi' al momento sembra dalle dichiarazioni di cassano. Su lin stranamente sento silenzio assordante, mi sarei aspettato da parte di cassano una dichiarazione per una sua ulteriore apertura per rendere possibile il volo LIN-AUH, e invece per ora nisba. Non che stia emergendo una chiara strategia vincente, quello no, ma che ci sia voglia di mollare la strategia perdente attuale, mi pare innegabile.

Il governo pero' non mi pare d'accordo.
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Re: Alitalia-Etihad: completata la fusione

Messaggio da leggereda KittyHawk » ven 07 ago 2015, 17:14:29

Anche ammesso che l'Emiro riceva per altre strade un tornaconto nell'elargire soldi a fondo perduto ad AZ, rimane il fatto che il Governo deve ogni volta trovare qualche altro soggetto comunitario disposto a gettare almeno altrettanti soldi nella fornace volante. Cosa che diventa sempre più difficile, se non tendenzialmente impossibile.

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Re: Alitalia-Etihad: completata la fusione

Messaggio da leggereda spanna » ven 07 ago 2015, 17:18:12

vorrei chiarire che l'hub distribuito :green: non e' un'idea che mi sembri molto sensata, ma le dichiarazioni di cassano sembrano puntare in quella direzione. Tanto cazxata piu' cazxata meno, in alitalia hanno una tradizione per queste cose. :lol:
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Re: Alitalia-Etihad: completata la fusione

Messaggio da leggereda spanna » sab 08 ago 2015, 19:18:43

hal ha scritto:In parecchi, e mi considero tra questi, in questo forum hanno più volte espresso la convinzione che l'affaire Alitalia-Etihad si solo una rappresentazione, la cui vera sostanza sia dietro le quinte. Non voglio re incentivare MUSICA con le sue sia pur valide considerazioni di natura sociologica tra genti del Golfo e Occidente. Rimane il fatto che diventa difficile, anzi da escludere che l'interessamento dell'Emiro verso AZ sia finalizzato alla esclusiva conquista delle insegne del trasporto aereo in EU. E' scontato e forsanche banale dire che il tutto servirà per essere sulla piazza per soddisfare ben altri appetiti. Faccio alcuni nomi, giusto per ricordare il passato: alta moda, agroalimentare, meccanica, complessi immobiliari, Italcementi. Nel gran bazar tutto è in vendita. Parafrasando il guascone: “Venghino siore e siori, venghino!”
L’emiro, l’australiano e compagni, ben sapevano e ben sanno cosa li aspettava alla Magliana. Impegno e peso consistenti, evidentemente tale però da permettere loro di annusare da una posizione di forza qualche boccone veramente interessante. Così, la butto lì: ENEL, ENI, FINMECCANICA, o giù di lì.
Sia chiaro NON ho alcun elemento per giungere a tali conclusioni. Sono solo considerazioni del tutto soggettive che non ci esimono dal seguire con interesse e perspicacia la rappresentazione “aviatoria”, tenendo presente il quadro d’insieme con fenomeni corollari apparentemente disgiunti. ( spanna docet)
quello che dici e' sicuramente vero. Terrei pero' distinti due piani: quello degli azionisti - e quindi gli emiri, il governo ed i benetton - e quello dei manager, e quindi hogan, cassano, lo presti. I due livelli si muovono con obbiettivi diversi, e muovendo leve diverse. Per gli emiri il discorso che fai e' perfetto, ma per hogan no. Ad hogan non frega niente ne' di eni, ne' di finmeccanica, lui deve far marciare il business del trasporto aereo, e quindi etihad, alitalia, air berlin, e viene valutato per come lo fa marciare. Se etihad perde soldi gli emiri gliene chiedono conto e ragione. Noi non sappiamo quali sono gli accordi tra i due livelli di etihad, se hogan abbia mostrato perplessita' di fronte all'acquisto di alitalia oppure no. Se e' ancora alla guida vuol dire che ha accettato la sfida e che ha promesso di farla funzionare, altrimenti gli emiri lo avrebbero messo alla porta e sostituito con un altro. Idem cassano, anche lui ha accettato l'incarico in alitalia e se alitalia non funziona ne deve rendere conto e ragione agli azionisti. Essendo poi stato scelto da hogan, e non avendo precedenti esperienze nel settore, e' ovvio che gliene sara' riconoscente e che tendera' ad appoggiarsi sulle sue scelte. Senza contare che un cattivo risultato in alitalia diventa una macchia nel curriculum che certo non ti favorisce quando vuoi cercare un nuovo lavoro altrove. I benetton sono il paradigma della cesura esistente tra i due piani: come azionisti di alitalia sono perfetti, hanno messo piu' volte i loro soldi per ripianare i debiti senza fiatare. Ma al piano di sotto sono spietati: aumenti tariffari, pochi investimenti (almeno finora), e quando alitalia ha osato allungare i pagamenti hanno chiuso la fast lane del fco-lin con tanto di comunicato e sputtanamento coram populi. Non e' che i due piani non comunichino, ma la comunicazione e' unidirezionale, il livello superiore impone vincoli a quello sottostante. Il governo per esempio mette il becco, eccome, anche a livello gestionale, sia in ADR (vedi articolo del messaggero di pochi giorni fa), sia in alitalia. Anche gli emiri faranno altrettanto con etihad. Ma il livello gestionale deve sempre e comunque portare a casa i risultati, altrimenti prima o poi salta. E in alitalia quanti sono saltati negli ultimi, diciamo, 10 anni?
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Re: Alitalia-Etihad: completata la fusione

Messaggio da leggereda KittyHawk » dom 09 ago 2015, 00:22:33

I Benetton (Atlantia / AdR) si sono arrabbiati perché si era inceppato il meccanismo di trasferimento di soldi da una tasca all'altra. In parole povere, Benetton come azionista forniva capitali ad AZ, che con quelli (e non solo con quelli) pagava AdR, chiudendo il cerchio. Agli uomini di Ponzano Veneto interessava che la loro contabilità AZ + AdR fosse sostanzialmente in pareggio, perché poi i guadagni, quelli veri, sarebbero stati garantiti dalla politica attraverso altri canali. Che negli anni scorsi gli aumenti delle tariffe autostradali siano stati maggiori dell'inflazione non può essere solo una curiosa coincidenza. Quando, per mancanza di soldi, AZ ha smesso di pagare, si sono subito ribellati, perché i soldi non stavano tornando indietro. Essere importanti azionisti di AZ è stato inoltre un modo per legare AZ a FCO, con tutto ciò che questo comporta (maggior numero di passeggeri, quindi più affitti di negozi etc. etc., oltre alla possibilità di raggiungere più facilmente la massa critica che obbligherebbe a un ingrandimento dell'aeroporto inglobando i terreni della Maccarese che - come sono strani i fatti della vita :fischio: - appartengono pur essi ai Benetton).

Non che i Benetton siano stati gli unici a pensarla in questo modo. Anche le banche non si sono comportate diversamente: da una parte capitalizzavano AZ, dall'altra recuperavano i soldi indirettamente attraverso il leasing degli aeromobili.
Benetton e banche sono stati tra quelli che hanno sempre ricapitalizzato. Altri capitani coraggiosi si sono invece defilati, probabilmente perché non riuscivano a mettere in piedi un giochino del genere.

Questo è quanto si evince osservando come si sono svolti i fatti.

spanna
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Re: Alitalia-Etihad: completata la fusione

Messaggio da leggereda spanna » mer 12 ago 2015, 09:09:13

da Milano Finanza cartaceo di oggi:
Alitalia, in pista un nuovo bond

Ammonterà a circa 245 milioni di dollari e rientra in Project Box, il piano di finanziamento promosso da Etihad. Il prestito sarà lanciato entro fine agosto a un tasso fisso intorno al 5,77%
DI ANGELA ZOPPO
project Box, secondo tempo. Il programma di finanziamento targato Etihad, con il quale Alitalia si è appena messa alla prova sui mercati emettendo il suo primo prestito obbligazionario, non si è ancora concluso. La compagnia aerea guidata dall'amministratore delegato Silvano Cassano è pronta a varare un nuovo bond, dopo quello da 375 milioni di euro lanciato a luglio scorso. Il consiglio d'amministrazione ha approvato la nuova emissione obbligazionaria, stavolta in dollari, per un controvalore di circa 245 milioni (circa 221 milioni di euro al cambio attuale). Sarà in pista entro fine agosto. Tirando le somme, la provvista di Alitalia arriverebbe così a 596 milioni di euro. Le nuove obbligazioni avranno un valore nominale unitario di 140 mila dollari, come spiegato ai consiglieri dal chief financial officer, Duncan Naysmith. Saranno a tasso fisso, calcolato indicativamente nel 5,775%, con una variazione massima di 60 punti base. Poco meno di un mese fa Alitalia aveva emesso le obbligazioni senior unsecured per 375 milioni di euro, con un valore nominale unitario minimo di 100 mila euro, una durata di cinque anni e una cedola fissa del 5,25% su base annua, mentre per quelle in dollari si era preferito attendere un secondo momento. Dal 30 luglio scorso sono state ammesse alla quotazione sul listino ufficiale della borsa irlandese, con scadenza 30 luglio 2020, e interamente sottoscritte da Morgan Stanley come Sole Underwriter. Bnp Paribas Trust Corporation Uk è il trustee, mentre Bnp Paribas Securities Services (la sussidiaria in Lussemburgo) è l'agente di pagamento. Oltre a essere il primo emesso dalla nuova Alitalia partecipata col 49% da Etihad, quel bond ha anche un altro primato: è il più importante emesso con successo sui mercati europei dall'avvio della crisi greca. Per collocarlo sul listino irlandese la compagnia ha dovuto comunicare anche i dati del primo trimestre 2015, chiuso con una perdita netta di 100 milioni di euro, comunque migliore rispetto alle previsioni e tale, secondo Alitalia, da «confermare gli obiettivi del piano». La perdita operativa ammonta invece a 202 milioni di euro. Come quello in euro, anche il bond in dollari rientra nel piano Project Box, «volto a fornire finanziamenti cosiddetti plurivalutari a medio termine a tasso fisso in favore della società, di Etihad Airways e di altre società partecipate da quest'ultima (i cosiddetti equity partners)». Le emissioni garantiscono maggiore flessibilità finanziaria e differenziazione delle fonti di finanziamento per sostenere i progetti di sviluppo della compagnia. Come ha chiarito a luglio Cassano, per Alitalia rappresentano anche «un importante segnale di fiducia dei mercati finanziari e una dimostrazione della credibilità del piano, in un momento in cui Alitalia è impegnata in un ambizioso rilancio attraverso il rinnovo della flotta, lo sviluppo di nuove rotte intercontinentali, il rinnovo delle infrastrutture tecnologiche e nuovi piani di formazione del personale».
altro prestito, altri soldi nella fornace, vediamo chi sara' costretto questa volta a pagare. Emissione a fine agosto, magari pubblicheranno i conti del secondo trimestre, occhio al solito sito. :green:
20 anni di perdite senza soluzione di continuità per liberarsi di alitalia. Per ITA airways ne occorreranno molti meno.

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Re: Alitalia-Etihad: completata la fusione

Messaggio da leggereda kco » mer 12 ago 2015, 10:47:49

Mi piace come venga passata come positiva una perdita di 200 ml...

Inviato dal mio GT-S7582 utilizzando Tapatalk

spanna
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Re: Alitalia-Etihad: completata la fusione

Messaggio da leggereda spanna » mer 19 ago 2015, 00:04:05

analisi su alitalia, base roma e base milano:
As Rome's Fiumicino burns, fashion capital Milan could benefit. Alitalia is left with a hub dilemma
http://centreforaviation.com/analysis/a ... mma-239586
non mi pare di vedere niente di nuovo, ma il dibattito ha varcato le alpi, a quanto pare.

Nel frattempo non ci sono novita' sul volo per PVG, rimane, viene cancellato o viene spostato a FCO? Alitalia continua a lavorare male e a fare le cose all'ultimo momento, perdendo denaro. I concorrenti migliori prendono le decisioni sul LR con 6 mesi in anticipo, mentre l'ultimo volo per PVG e' schedulato tra poco piu' di due mesi....
20 anni di perdite senza soluzione di continuità per liberarsi di alitalia. Per ITA airways ne occorreranno molti meno.

marcyatomic93
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Re: Alitalia-Etihad: completata la fusione

Messaggio da leggereda marcyatomic93 » mer 19 ago 2015, 11:12:59

Analisi interessante, ma non hanno incluso il paragone con Lufthansa che ha l'hub a Francoforte,la "capitale economica" della Germania e non nella capitale amministrativa Berlino.

FlyCX
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Re: Alitalia-Etihad: completata la fusione

Messaggio da leggereda FlyCX » mer 19 ago 2015, 13:04:29

spanna ha scritto:analisi su alitalia, base roma e base milano:
As Rome's Fiumicino burns, fashion capital Milan could benefit. Alitalia is left with a hub dilemma
http://centreforaviation.com/analysis/a ... mma-239586
non mi pare di vedere niente di nuovo, ma il dibattito ha varcato le alpi, a quanto pare.

Nel frattempo non ci sono novita' sul volo per PVG, rimane, viene cancellato o viene spostato a FCO? Alitalia continua a lavorare male e a fare le cose all'ultimo momento, perdendo denaro. I concorrenti migliori prendono le decisioni sul LR con 6 mesi in anticipo, mentre l'ultimo volo per PVG e' schedulato tra poco piu' di due mesi....
Il buonsenso purtroppo non ha cittadinanza in Italia.
Serve sempre che ci dicano dall'estero come fare, sempre che coincida con i loro interessi.

Vediamo se Etihad rimane linaologa o rinsavisce.
“È bastato che O’Leary prevedesse il fallimento della nostra compagnia, che, da quel momento, è aumentato il nostro fatturato” il soggetto non è Alitalia ma Lufthansa

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Re: Alitalia-Etihad: completata la fusione

Messaggio da leggereda marcyatomic93 » sab 22 ago 2015, 14:11:13

Ma qualcuno ha conferma dei 5 777 che dovrebbero arrivare l'anno prossimo?

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Re: Alitalia-Etihad: completata la fusione

Messaggio da leggereda FlyCX » sab 22 ago 2015, 20:13:54

marcyatomic ha scritto:Ma qualcuno ha conferma dei 5 777 che dovrebbero arrivare l'anno prossimo?
La conferma con Alitalia arriva solo all'ultimo minuto, non un anno prima.

Ti pare? :lol:
“È bastato che O’Leary prevedesse il fallimento della nostra compagnia, che, da quel momento, è aumentato il nostro fatturato” il soggetto non è Alitalia ma Lufthansa

spanna
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Re: Alitalia-Etihad: completata la fusione

Messaggio da leggereda spanna » sab 22 ago 2015, 20:43:33

L'ultimo piano flotta di alitalia disponibile, presentato nel prospetto di collocazione dei bond emessi il 30 luglio u.s. prevede:
3 B777, 1 nel 2016, 1 nel 2017 e 1 nel 2018
2 A330, 1 nel 2017 e 1 nel 2018
3 A320, 1 nel 2016, 1 nel 2017 e 1 nel 2018
Dopodiche', come saggiamente suggerisce FlyCx, son piani scritti sulla sabbia e soggetti a frequenti variazioni. Comunque questo e' il piano piu' recente noto al pubblico.
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Re: Alitalia-Etihad: completata la fusione

Messaggio da leggereda FlyCX » sab 22 ago 2015, 22:45:06

spanna ha scritto:...
3 A320, 1 nel 2016, 1 nel 2017 e 1 nel 2018
...
Ne sono appena andati via un bel po'; tra 10 e 20 circa, il numero esatto non me lo ricordo.

Per quanto riguarda le voci che girano e che raramente trovano attuazione, c'è quella che voleva un trasferimento di 773ER da EY ad AZ per una AUH con proseguimento sull'Australia. Non se n'è saputo più niente e con i 772 non so se conviene farla. Di 773 ce ne vorrebbero 3 o 4, quindi sarebbe da escludere per un po' di anni.
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Re: Alitalia-Etihad: completata la fusione

Messaggio da leggereda MUSICA » sab 22 ago 2015, 23:25:30

Intanto comincino a spingere per avere qualcosa.

Buenos Aires su tutte...bello sarebbe se fosse AR...la quale è a corto...e a cui servirebbero 4-5 B777 per rimpiazzare gli A340.

AZ con 2 B777 a Mxp potrebbe alternarli: 4 Baires e 3 San Paolo o v.v. Se gli togliesse da FCO starebbe solo meglio perché su queste rotte a Mxp farebbero soldi anche senza alimentazione.

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Re: Alitalia-Etihad: completata la fusione

Messaggio da leggereda spanna » mar 25 ago 2015, 11:30:26

riporto queste dichiarazioni di hogan rilasciate ieri, per tenere aggiornato lo stupidario di alitalia (vedi frase sottolineata), nonche' per fare il punto sulla querelle con FCO.
http://www.repubblica.it/economia/2015/ ... 121536080/
MILANO - Il bastone e la carota: il numero uno di Etihad, il nuovo azionista di riferimento di Alitalia, benedice l'ingresso nel capitale della ex compagnia di bandiera ma mette in guardia dal ripetersi di episodi come l'incendio di Fiumicino, che ha paralizzato lo scalo della Capitale. A un anno di distanza l'acquisizione si è rivelata "un ottimo investimento", ha spiegato il presidente e ceo di Etihad Airways, James Hogan, intervenendo al Meeting di Rimini di Cl. Per Hogan è stata "imboccata la strada giusta" e quello con la compagnia italiana "è stato un ottimo inizio".

Nel tracciare un primo bilancio, il vicepresidente di Alitalia ha ammesso che un anno fa, quando gli era stato chiesto di acquisire la compagnia di bandiera italiana, "avevo detto subito di no, perché vedevo un business che per molti anni ha attraversato momenti difficili". Poi, dopo la due diligence sollecitata dal governo, il cambio di rotta. E ora, al fianco del ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, il manager ha indicato i "cinque obiettivi strategici" portati avanti da Etihad per rilanciare Alitalia: "Vogliamo fungere da guida per tutti i nostri partner; tornare a piena redditività già dal 2017; vogliamo che gli azionisti vedano risultati per sostenere questo progetto; ma vogliamo anche crescere organicamente facendo leva con altre compagnie aeree e garantire flusso per investimenti continui". In definitiva, "considerando il punto iniziale, e considerando che avevo molti dubbi da subito, dodici mesi dopo posso dire che è stato un ottimo investimento, abbiamo imboccato la strada giusta, è stato un ottimo inizio".

Ma la presenza nella Penisola non è tutta rose e fiori. E qui entrano in gioco i problemi di Fiumicino: episodi come quello dell'incendio del terminal 3 "possono avere un impatto sulla fiducia e sulla voglia di investire", ha sottolineato Hogan. "Quello che dobbiamo fare - ha sottolineato - è diventare competitivi, ottenere il rispetto della nostra clientela italiana. I nostri clienti devono comprare i biglietti Alitalia. Ma anche l'infrastruttuta è importante. Il ministro Delrio ha parlato di interoperabilità, per noi è estremamente importante. Ci sono 169 aeroporti in Europa, dove è facile operare. Per quanto riguarda gli investimenti in Italia e l'incendio in Italia, devo dire che se ci sono incidenti e problemi questo può avere un impatto sulla fiducia che possiamo avere e sulla voglia di investire", ha aggiunto con un velo polemico.
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Re: Alitalia-Etihad: completata la fusione

Messaggio da leggereda malpensante » mar 25 ago 2015, 11:40:18

Sta mettendo le mani avanti


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