Alitalia-Etihad: cronache da un matrimonio

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grandemilano
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Re: Alitalia-Etihad: cronache da un matrimonio

Messaggio da leggereda grandemilano » ven 11 nov 2016, 13:45:27

Io forse una risposta ai 400 milioni di perdite ce l'avrei. Hanno incrementato il LR perché nel loro piano pensavano che gli utili del LR avrebbero pareggiato le perdite del corto-medio raggio. Ma evidentemente le nuove rotte LR sono in pesante perdita. E queste nuove perdite (unite a quelle del corto-medio) portano il passivo a cifre enormi, ormai impossibili da gestire.
Questo dimostra che non basta investire sul LR, ma occorre farlo dagli aeroporti giusti

KittyHawk
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Re: Alitalia-Etihad: cronache da un matrimonio

Messaggio da leggereda KittyHawk » ven 11 nov 2016, 16:12:06

Prendiamo carta e matita e divertiamoci a fare quattro conti.
Le perdite di 500 milioni di euro previste per il 2017 significano circa 1.370.000 euro di perdita al giorno, quasi 3 volte tanto il mezzo milione di euro di perdite al giorno lamentato fino a non molto tempo fa da LCdM. Se pensiamo che per il 2016 già paventano una perdita di 400 milioni di euro vuol dire che nelle ultime settimane, o ultimissimi mesi, la situazione deve essere diventata drammatica. Per intenderci, se nei primi mesi del 2016 avessero veramente perso solo 500 mila euro al giorno significa che nei restanti sei mesi dell'anno si aspettano di perdere, con sufficiente certezza, quasi 1,7 milioni di euro al giorno!!!

Inoltre, alla luce delle ultime informazioni finanziarie, IMHO assumono ben altro significato alcuni recenti avvenimenti.
La famosa intervista di Hogan contro il governo è stata dettata (quasi) senza ombra di dubbio dal nervosismo figlio di una situazione che sfugge di mano e a cui non si è in grado di far fronte.
La presenza solo in videoconferenza di LCdM nell'ultimo incontro ad alto livello di qualche giorno fa è (quasi sicuramente) legata alla constatazione che il personaggio non abbia più alcun peso in Italia, come la rinuncia delle Olimpiadi a Roma e il vociferato siluramento da Unicredit starebbero a dimostrare.

Come scriveva il Poeta?
ahi serva (Al)Italia, di dolore ostello,
nave senza nocchiere in gran tempesta
:green:

spanna
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Re: Alitalia-Etihad: cronache da un matrimonio

Messaggio da leggereda spanna » ven 11 nov 2016, 17:50:30

sparaBall dice che non e' vero che sono previsti tagli:
Roma, 11 nov. (askanews) - I possibili tagli al personale dell'Alitalia sono solo speculazioni giornalistiche. Lo ha detto l'ad di Alitalia, Cramer Ball, in una lettera ai dipendenti.

"In questi ultimi giorni - spiega l'ad - alcuni articoli di giornale hanno sostenuto di essere in possesso di informazioni sulla prossima fase del piano industriale di Alitalia. Hanno parlato di riduzione della flotta e di numerosi licenziamenti in ogni area della compagnia".

"La realtà è questa - ha aggiunto Ball -: la prossima fase del piano industriale non è ancora stata messa a punto. Pertanto non è stata né presentata né approvata dal consiglio di amministrazione che si terrà tra alcune settimane".

"Quelle dei media, dunque, sono speculazioni - prosegue l'ad di Alitalia -. So che non sarà facile, ma non lasciamoci distrarre dai rumours e continuiamo a fare del nostro meglio per Alitalia, come facciamo ogni giorno".
http://www.askanews.it/economia/alitali ... 939636.htm
20 anni di perdite senza soluzione di continuità per liberarsi di alitalia. Per ITA airways ne occorreranno molti meno.

spanna
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Re: Alitalia-Etihad: cronache da un matrimonio

Messaggio da leggereda spanna » ven 11 nov 2016, 18:11:31

cionondimeno di tagli si continua a parlare:
Alitalia si avvicina alla resa dei conti. La riunione del cda dell'ex-compagnia di bandiera che dovrebbe svolgersi il 23 novembre avrà principalmente all'ordine del giorno il piano industriale. Ma non è da escludere che il cda venga rinviato ad una data successiva al 4 dicembre, quando si terrà il referendum costituzionale. A quanto risulta ad AVIONEWS ad oggi sono tre le ipotesi di piano industriale: una prima ipotesi più dura è caldeggiata da Ethiad; una più morbida è portata avanti dal management di Alitalia, mentre la terza sembrerebbe intermedia fra le due.
Certo è che il nuovo piano industriale dovrà tener conto anche delle ultime scelte del Governo. "Il problema di Ryanair lo abbiamo risolto perché se non consentiamo alla rete degli aeroporti cosiddetti minori di sopravvivere stiamo condannando il territorio al declino". Questa dichiarazione del premier Matteo Renzi comporta evidentemente, che le low-cost in Italia avranno molto più margine di manovra grazie alla decisione di bloccare gli aumenti delle tasse di imbarco, come chiesto da Ryanair (e motivo ufficiale del suo disimpegno da Alghero).
Quale sarà la risposta di Alitalia? In ambienti solitamente ben informati si conferma che è sempre meno infondata l'ipotesi che dal 1° gennaio 2017 saranno fermati i 20 aerei. Con la conseguente riduzione di circa 150 voli e la diminuzione del personale navigante e non
http://www.avionews.it/index.php?corpo= ... =index.php
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Re: Alitalia-Etihad: cronache da un matrimonio

Messaggio da leggereda KL63 » ven 11 nov 2016, 19:03:27

spanna ha scritto:a proposito di calcolatrici..... se sommiamo i 400 milioni di perdite previste quest'anno, piu' i 500 milioni per l'anno prossimo, piu' ipotizziamo forfettariamente 600 milioni di perdite nel trienno successivo che precede il primo utile del 2021, vengono 1,5 miliardi di perdite cosi' d'emblée da ricoprire prima di sperare di vedere il primo utile. Ma io mi domando, ma chi caxxo e' cosi' scemo da spendere tutti questi soldi per una compagnia che metti che tutto vada bene alla fine guadagnera' si' e no 50 milioni all'anno quando sara' risanata? Ammesso e non concesso che sara' veramente risanata, perche' il rischio che nel 2021 perda ancora non solo e' altissimo, ma e' una quasi certezza.
E ancora: ma non conviene piuttosto lasciarla fallire veramente, in modo da essere liberi da legami di JV, alleanza, contratti in essere coi dipendenti e con i fornitori e ripartire con una compagnia magari piccolina ma con un piano industriale sensato? Certo, lasciandola fallire si perderebbero gli slot di linate. Ma gli slot di linate quanto valgono, un miliardo e mezzo? Due miliardi? Ma manco a LHR valgono cosi' tanto gli slot.
Appunto c'è un punto non risolto per arrivare al 2021 con 5 anni di perdite, ammesso che siano solo 5... i danè chi li sgancerebbe? EY al 49% se l'Emiro vorrà, ed il resto?

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Re: Alitalia-Etihad: cronache da un matrimonio

Messaggio da leggereda Valery75 » ven 11 nov 2016, 22:06:39

Alcuni dati sulla FCO-SCL e paragonati con la CDG-SCL e MAD-SCL di IB:

Cargo [tonnellate]
..../ Mag / Giu / Lug / Ago / Set /
AZ /. 94 / 132 / 179 / 203 / 105 /
AF / 418 / 466 / 351 / 385 / 294 /
IB / 631 / 487 / 503 / 461 / 503 /

Passeggeri totali mensili
..../.... Mag /.... Giu / ....Lug / ...Ago / .....Set /
AZ /.. 7.190 /. 8.250 / 10.517 /. 8.511 /. 9.273 /
AF / 16.379 / 16.931 / 19.083 / 18.598 / 20.079 /
IB / 15.482 / 16.657 / 18.158 / 16.778 / 17.536 /

AF opera 7xW con 773 da 383 posti, AZ 5xW con un 772 da 293 posti.
Ipotizzando che tutti i voli programmati siano stati effetuati, risultano questi load factor medi mensili:

.../. Mag /. Giu /. Lug /. Ago /. Set /
AZ / 55,8 / 68,7 / 79,8 / 66,0 / 75,4 /
AF / 69,0 / 73,7 / 80,4 / 78,3 / 87,4 /

Il load factor calcolato é quindi il valore minimo possibile, cmq si nota che AF riempe piú di AZ e sia AF che IB trasportano molto piú cargo.

http://www.jac.gob.cl/estadisticas-ano-2016/

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Re: Alitalia-Etihad: cronache da un matrimonio

Messaggio da leggereda robix » sab 12 nov 2016, 12:52:27

Grazie per i dati. Il LF di AZ non è da buttare, considerando che SCL è una nuova rotta (il cargo dal mega-hubbe si sa che è sempre scarso). E' chiaro tuttavia che un 70% circa (di media) va bene all'inizio, ma se poi la percentuale non si schioda allora cambia tutto; poi ovviamente occorre anche vedere a quali tariffe AZ ha venduto i suoi biglietti per raggiungere un LF del 70%: se si è trattato (in buona parte) di tariffe lancio, è chiario che col tempo le tariffe dovranno salire, ma allora magari il LF scende anzichè migliorare.

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Re: Alitalia-Etihad: cronache da un matrimonio

Messaggio da leggereda KittyHawk » dom 13 nov 2016, 16:58:11

La stampa emiratina riporta che Etihad cerca nuovi piloti in Europa (
http://www.thenational.ae/business/aviation/etihad-airways-on-the-lookout-for-new-pilots-in-europe)
"2017 will see further additions to our fleet as we continue our growth," said Richard Hill, the chief operations officer for Etihad Airways. "We are seeking to recruit highly motivated, skilled and qualified pilots to come and join our team.
It is exciting to be joining an airline that is growing rapidly and while we will recruit experienced pilots, we also put great focus on continued training and excellence in operational standards. This significant growth also creates opportunities for our existing pilots."

...

The airline’s search for new pilots starts at the Radisson Blu hotel in Bucharest, Romania on November 13. A Radisson property is also the venue for the next recruitment day on November 15, in Sofia, Bulgaria. The Boscolo Marriott provides the setting for the third day, on November 17, in Budapest, Hungary, while Radisson steps into the breach again for the November 19 recruitment day in Vilnius, Lithuania. On November 28, potential Ethihad flyers are invited to attend the Hilton in Athens, Greece, while the Marriott, in Warsaw, Poland is the venue of the following recruitment day on November 30.

The Brussels Renaissance Hotel hosts a recruitment day for aviators in Beligium on December 2, while the final event of the year will be held on December 4 at the Marriott in Lisbon, Portugal.
Curioso che li cerchino in tutta Europa (Romania, Bulgaria, Ungheria, Lituania, Grecia, Polonia, Belgio e Portogallo), proprio quando hanno il problema di ridurre il personale navigante in due compagnie partner, AZ e AB. Il buon senso suggerirebbe di privilegiare nella scelta i numerosi piloti italiani e tedeschi in sovrannumero, mettendoli di fronte a una dura alternativa: a casa o nel Golfo.
Magari lo stanno già facendo, magari italiani e tedeschi non bastano lo stesso per le ambizioni emiratine, magari proprio non li vogliono dopo averli sperimentati per alcuni anni. Chissà quale sarà la verità?

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Re: Alitalia-Etihad: cronache da un matrimonio

Messaggio da leggereda wrth » dom 13 nov 2016, 21:12:18

robix ha scritto:Grazie per i dati. Il LF di AZ non è da buttare, considerando che SCL è una nuova rotta (il cargo dal mega-hubbe si sa che è sempre scarso). E' chiaro tuttavia che un 70% circa (di media) va bene all'inizio, ma se poi la percentuale non si schioda allora cambia tutto; poi ovviamente occorre anche vedere a quali tariffe AZ ha venduto i suoi biglietti per raggiungere un LF del 70%: se si è trattato (in buona parte) di tariffe lancio, è chiario che col tempo le tariffe dovranno salire, ma allora magari il LF scende anzichè migliorare.
Lo scorso Agosto ho volato con AZ su SCL e sia all'andata ma soprattutto al ritorno l'aereo era strapieno. Anche in business il LF era molto vicino al 100%. Le tariffe erano molto convenienti, circa 400 Euro in meno rispetto a LAN da MXP. Però il disagio del transito a FCO sia all'andata (ritardo in arrivo a MXP del volo per FCO con conseguente corsa, a FCO, da un terminal all'altro con hostess di terra che ci hanno fatto fare dei "fast controls" per evitare di far perdere il volo di prosecuzione a circa 70 passeggeri. Risultato 5 giorni senza bagagli.) che al ritorno (zona transiti sotto dimensionata) non ha prezzo.

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Re: Alitalia-Etihad: cronache da un matrimonio

Messaggio da leggereda FlyCX » lun 14 nov 2016, 00:24:11

KittyHawk ha scritto:... magari italiani e tedeschi non bastano lo stesso per le ambizioni emiratine, magari proprio non li vogliono dopo averli sperimentati per alcuni anni. Chissà quale sarà la verità?
Una parte della verità è che c'è un bel turn-over, quindi ti servono piloti anche se non cresci (come fa EY).
“È bastato che O’Leary prevedesse il fallimento della nostra compagnia, che, da quel momento, è aumentato il nostro fatturato” il soggetto non è Alitalia ma Lufthansa

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Re: Alitalia-Etihad: cronache da un matrimonio

Messaggio da leggereda KittyHawk » lun 14 nov 2016, 11:03:05

Scherzando, qualche tempo fa avevo suggerito che LCdM, tra le scuse accampate per il perdurante stato fallimentare di Alitalia, inserisse anche Papa Francesco e il Giubileo sottotono.

Sembra ci abbia preso, almeno per l'impatto economico del Giubileo a Roma.
Addio al Giubileo low cost: venti milioni di pellegrini, ma il business non c’è stato

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Re: Alitalia-Etihad: cronache da un matrimonio

Messaggio da leggereda malpensante » lun 14 nov 2016, 12:09:38

Poco o tanto che sia stato l'afflusso, l'anno prossimo a Roma mancherà, come a Milano quest'anno rispetto all'anno scorso che c'era EXPO.

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Alitalia-Etihad: cronache da un matrimonio

Messaggio da leggereda malpensante » lun 14 nov 2016, 15:08:02

A un mese dall'introduzione di Sabre, ancora non funzionano le macchinette automatiche per il check-in a Linate

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Foto di oggi.

spanna
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Re: Alitalia-Etihad: cronache da un matrimonio

Messaggio da leggereda spanna » mer 16 nov 2016, 08:57:43

angela zoppo su MF:
Non basterà una sola riunione del board per approvare l'aggiornamento del piano industriale di Alitalia. La prima è prevista tra pochi giorni, il 23 novembre, ma l'ad Cramer Ball frena sui tempi: ai dipendenti ha scritto che ci vorranno ancora alcune settimane per mettere a punto la nuova fase del piano. La sola buona notizia è che a dicembre arriverà l'undicesimo Boeing 777 della flotta di lungo raggio. Allo stesso tempo, però, arrivano segnali della nuova, ulteriore stretta ai costi della compagnia, che non può permettersi di sprecare più nemmeno un euro. Così, è stata decisa la chiusura della rotta Roma-Istanbul, servita da sei voli settimanali. Dal primo dicembre non si volerà più per la metropoli turca, perché la rotta è in perdita. Il flusso di passeggeri è diminuito drasticamente sia per l' allerta terrorismo che per la concorrenza di Turkish Airlines. Anche altri collegamenti minori seguiranno la stessa sorte, per esempio il Torino-Tirana. Ma il segnale più evidente dell'aria che tira a Fiumicino è la rinuncia all' acquisizione del 49% di Air Malta, giudicata ora non opportuna, anche perché il vettore dell'isola mediterranea è in gravi difficoltà finanziarie. Il ministro del turismo maltese, Edward Zammit Lewis, ha detto che le trattative risultano ancora in corso, ma al di là delle dichiarazioni ufficiali, l'operazione è destinata a essere archiviata. Per la compagnia maltese in gravi difficoltà finanziarie si è fatto avanti un altro potenziale acquirente, Banayoti Holdings Ltd, società anglo-canadese che fa capo al miliardario egiziano Ed Benayoti, che ha confermato di «aver presentato un'offerta formale per una quota di minoranza di Air Malta, attualmente in vendita». Intanto si guarda alle mosse dell' azionista Etihad (49%). La compagnia emiratina sta per lanciare il primo Sukuk bond, emissione obbligazionaria che segue i precetti islamici (si veda anche MF-Milano Finanza dell' 11 ottobre scorso). L'importo dovrebbe aggirarsi intorno al miliardo di dollari, ma la cifra definitiva e la data di scadenza dell'emissione verranno decisi nei prossimi giorni, quando saranno terminati gli incontri con gli investitori. Il consorzio delle banche che si occuperanno di collocare il bond'è già pronto. Etihad ha scelto Hsbc, Jp Morgan, National Bank of Abu Dhabi, Abu Dhabi Islamic Bank, Dubai Islamic Bank e First Gulf Bank. Secondo fonti finanziarie il collocamento potrebbe essere legato anche alle difficoltà finanziarie di due degli equity partner di Etihad: Airberlin (a 45,6 milioni di euro le perdite del terzo trimestre 2016) e naturalmente Alitalia. L'impegno dell'azionista di Abu Dhabi sembra fuori discussione. Secondo indiscrezioni, infatti, Etihad sarebbe pronta a farsi carico di parte del debito finanziario di Alitalia, per circa 210 milioni di euro. Si tratterebbe di una
delle soluzioni allo studio per evitare interventi sul capitale.
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Re: Alitalia-Etihad: cronache da un matrimonio

Messaggio da leggereda KittyHawk » mer 16 nov 2016, 11:56:15

spanna ha scritto:angela zoppo su MF:
Non basterà una sola riunione del board per approvare l'aggiornamento del piano industriale di Alitalia. La prima è prevista tra pochi giorni, il 23 novembre, ma l'ad Cramer Ball frena sui tempi: ai dipendenti ha scritto che ci vorranno ancora alcune settimane per mettere a punto la nuova fase del piano.
...
L'impegno dell'azionista di Abu Dhabi sembra fuori discussione. Secondo indiscrezioni, infatti, Etihad sarebbe pronta a farsi carico di parte del debito finanziario di Alitalia, per circa 210 milioni di euro. Si tratterebbe di una
delle soluzioni allo studio per evitare interventi sul capitale.
Le due frasi vanno lette in ordine inverso per capire la situazione. Gli emiratini (forse) sono disposti a metterci ancora soldi, ma rimane sempre il problema del limite del 49% delle azioni.
Tra poco più di due settimane c'è il referendum. Comunque vada, trascorsa questa scadenza elettorale passeranno settimane prima che il dossier Alitalia venga preso in considerazione dal Governo (leggi: prima che ci siano tempo, volontà e opportunità politica per trovare/obbligare altri italiani a buttar via soldi per ricapitalizzare/rifinanziare AZ). Molte settimane, altro che alcune: basta guardarsi in giro, leggere le notizie per capire che da Nord a Sud, da uno schieramento politico all'altro, l'opinione pubblica pensa a ben altro. Occuparsi di Alitalia, ora come ora, per un politico equivarrebbe a suicidarsi.

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Re: Alitalia-Etihad: cronache da un matrimonio

Messaggio da leggereda robix » mer 16 nov 2016, 12:31:40

E' chiaro che oggi nessun politico sarebbe pazzo da buttare soldi pubblici in AZ: tuttavia, se viene presentato un piano "lacrime e sangue" insieme ad un progetto di sviluppo sul long-haul, si potrebbe dire che l'ennesimo aiuto ad AZ non sarebbe un "buttare i soldi pubblici" ma un investimento in un'azienda che crescerà e beneficierà l'economia italiana, anche come turisti portati in Italia: è chiaro che molto dipenderà da quanto capitale politico avrà Renzi (od il successore di Renzi, nell'ipotesi poco plausibile che Renzi si dimetta in caso perdesse il referendum) per "vendere al contribuente" questo eventuale ulteriore aiuto pubblico ad una compagnia che nella sua storia ha già mangiato quantità enormi di denaro pubblico.

Intanto sul forum vicino ad AZ (dove sono letteralmente in fibrillazione: si aspettavano una rinascita grazie ai nuovi voli IC dar mega-hubbe ed invece sono a piangere) si scrive che il Q3 è andato inaspettatamente male e questo avrebbe fatto "saltare i conti" (beh, non è che sarebbero stati eccellenti in ogni caso). Evidentemente le nuove rotte long-haul da FCO magari riempieranno anche (ma poi è vero ?) ma come yields sono deludenti (secondo me la "nuova" PEK è il solito bagno di sangue) e comunque (anche se gli yields fossero ottimi) non possono bastare a coprire le perdite del corto/medio raggio (i turisti / vacanzieri tanto ambiti da AZ non hanno più soldi e quindi, salvo fare tariffe stracciate e pertanto non remunerative, preferiscono le LC rispetto ad AZ per raggiungere le mete turistiche "vicine" ? Che sorpresa !): di qui la necessaria scelta "alla AB" di tagliare con urgenza il tagliabile sul corto/medio raggio.

Ma proprio perchè si fa un piano nuovo, dove comunque ci saranno sacrifici (più o meno) per AZ e necessariamente promesse di sviluppo, attenzione a qualche sorpresa da parte del governo (almeno come ammortizzatori sociali a carico dello Stato con qualche tassa ad hoc sul settore aviazione).

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Re: Alitalia-Etihad: cronache da un matrimonio

Messaggio da leggereda spanna » mer 16 nov 2016, 18:55:49

facciamo un punto della situazione. In questo momento personalmente vedo 4 ipotesi principali per il futuro di alitalia, divise in 2 categorie. Le vado ad elencare partendo da quella piu' rosea, a seguire in ordine decrescente:

A1) RILANCIO PIENO: I finanziamenti per alitalia non sono un problema, sia da parte emiratina (e questo bene o male si sapeva) sia da parte italiana. C'e' fiducia nelle possibilita' di rilancio di alitalia. Inizialmente vengono tagliati 15 aerei NB e relativi equipaggi, nonche' un certo numero di addetti a terra, incluso il settore IT. Viene rinegoziato il contratto di lavoro con i naviganti e anche con i non naviganti, ottenendo risparmi tra il 10% e il 15% sugli stipendi. Viene altresi' programmato un grosso investimento nel LR con l'ingresso in flotta di 20 nuovi aerei WB entro il 2020. Possibilmente le trattative per una rinegoziazione della JV transatlantica sono positive ed aprono la strada al lancio di nuovi voli ITA-USA. E' chiaro che l'elemento centrale di questa ipotesi e' che la trattativa coi sindacati vada in porto, aprendo prospettive di sviluppo.

A2) ASPETTANDO GODOT: Gli italiani sono restii ad investire in alitalia, ma il governo riesce a convincere generali a tramutare le sue obbligazioni in capitale. EY fa altrettanto con le sue obbligazioni, la ricapitalizzazione ha comunque successo e consente di ramazzare circa 500 milioni. Le trattative per la riduzione salariale tuttavia non vanno a buon fine, e i dipendenti non accettano riduzioni. Alitalia subisce alcuni scioperi. Vengono tagliati 20 WB con relativi equipaggi e molti addetti a terra, incluso il settore IT, vengono esternalizzati altri servizi. Il programma di ingresso dei WB viene confermato come da piano originale, nel 2017 entreranno altre 2 macchine, dopodiche' si vedra' in base all'andazzo della societa'. Alla fine del 2017 si vedra' il da farsi.

B1) STOP AND GO: I soci sono convinti che alitalia cosi' com'e' non ha futuro, ci sono troppi vincoli provenienti dalle gestione precedenti che ne appesantiscono la gestione. Il governo decide, insieme ad EY, che e' piu' conveniente liberarsi da lacci e laccioli facendo fallire la societa' e ripartendo con una nuova alitalia non piu' appesantita da: JV transatlantica ed europee, vincoli di alleanza con sky team, contratti del lavoro in essere, contratti di leasing piu' o meno onerosi, debiti coi fornitori. Vengono cooptati nuovi e vecchi soci italiani che sottoscrivono la maggioranza del capitale. Dopo un mese di sosta a terra, la maggior parte degli aerei viene rimessa in pista, vengono assunti solo i dipendenti che hanno mostrato capacita' e lealta' verso l'azienda con un nuovo contratto di lavoro ricalcato su quello di IG, che costa il 20% meno di quello attuale. Viene lanciato un programma di robusto sviluppo del LR. Viene persa la maggior parte degli slot di linate, ma alcuni di essi vengono riconquistati e sono sufficienti per imbastire una navetta FCO-LIN.

B2) BUIO PESTO: I soci sono convinti che alitalia non ha futuro, sono rimasti troppo scottati dalle esperienze di questi ultimi 8 o 9 anni, e non hanno nessuna intenzione di ripartire con un nuovo piano industriale. Alitalia viene lasciata fallire al buio, sara' il mercato ad occupare gli spazi vuoti lasciati.

Siccome siamo in un forum e mi piace giocare, ecco che do' anche le mie personali probabilita':green:

A1) 10%
A2) 50%
B1) 35%
B2) 5%

A favore delle ipotesi B giocano la decisione di aver posposto la decisione a dopo il referendum, il che implica che la decisione sara' amara, anche se non si sa quanto amara. Inoltre la trattativa coi sindacati non e' difficile, secondo me senza fallimento e' proprio impossibile.
20 anni di perdite senza soluzione di continuità per liberarsi di alitalia. Per ITA airways ne occorreranno molti meno.

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Re: Alitalia-Etihad: cronache da un matrimonio

Messaggio da leggereda grandemilano » mer 16 nov 2016, 21:27:28

Di certo c'è che il business plan messo in piedi nel 2008 (e sul quale vogliono continuare a perseverare) non ha dato i risultati sperati. E ogni 2-3 anni, ad ogni nuova crisi aziendale, la società riparte sempre più piccola e con meno personale.

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Re: Alitalia-Etihad: cronache da un matrimonio

Messaggio da leggereda KittyHawk » mer 16 nov 2016, 23:33:04

La soluzione più intelligente sarebbe una B1 bis, che provo a sintetizzare.

Viene creata una società a cui AZ-SAI vende e da cui poi riaffitta il marchio "Alitalia" ottenendo così dei soldi. La stessa società dovrebbe comprare, dove consentito, anche gli slot di AZ-SAI negli aeroporti strategici per poi riaffittarglieli. Un'operazione stile LHR, per intenderci.
Se possibile, ma non credo lo sia, un meccanismo simile dovrebbe essere escogitato per togliere ad AZ-SAI la titolarità dei collegamenti bilaterali, lasciando che possa comunque continuare a esercitarli finché è in vita.
Risultato: denaro fresco ad AZ per continuare a vivacchiare per un po'.

Nel frattempo si crea una nuova compagnia con un solo aereo, chiamiamola ad esempio "Ippogrifo", per ottenere un COA. Una società dormiente ma con già tutte le autorizzazioni pronte per essere completamente operativa. E che faccia richiesta di slot dove le serve, sulla base di un piano industriale credibile, sostenibile e che faccia finalmente degli utili che viene nel frattempo sviluppato.

Si lascia fallire AZ-SAI, con quello che ne consegue: saltano accordi, alleanze, JV, contratti etc. etc. Tabula rasa. Tutti a casa, dal primo all'ultimo.

Appena fallita AZ-SAI il Governo chiude Linate al traffico commerciale: solo AG e voli di Stato. Tutto spostato su MXP e BGY. Niente navetta LIN-FCO ma, soprattutto, nessun vantaggio lasciato alle altre compagnie su Milano.

Si parte da zero: "Ippogrifo" fa entrare nuovi soci e nuovi capitali, noleggia il marchio "Alitalia", si fa dare il codice AZ, inizia ad acquisire aerei e personale e parte con le prime rotte, quelle più remunerative, per poi espandersi con i giusti tempi. Nuova società, nuovi contratti meno onerosi e specialmente nuovi accordi, non più capestro.

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Re: Alitalia-Etihad: cronache da un matrimonio

Messaggio da leggereda FlyCX » mer 16 nov 2016, 23:58:31

Occhio che prendere pezzi da un fallimento non è così semplice: non si può dire questo sì e quello no, né con le persone né con i contratti, ma sarebbe bello
“È bastato che O’Leary prevedesse il fallimento della nostra compagnia, che, da quel momento, è aumentato il nostro fatturato” il soggetto non è Alitalia ma Lufthansa

KittyHawk
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Re: Alitalia-Etihad: cronache da un matrimonio

Messaggio da leggereda KittyHawk » gio 17 nov 2016, 07:52:25

FlyCX ha scritto:Occhio che prendere pezzi da un fallimento non è così semplice: non si può dire questo sì e quello no, né con le persone né con i contratti, ma sarebbe bello
L'idea non è prendere pezzi da un fallimento, ma aprire una campagna di assunzioni aperta a tutti, ex-AZ e no, purché in possesso dei dovuti requisiti. Chi "funziona" viene preso, gli altri scartati.

Per quanto riguarda gli aerei dovrebbe essere ancora più semplice. Di proprietà ce ne sono pochi e quelli in leasing hanno (quasi?) tutti matricole irlandesi, il che vuol dire che un minuto dopo la dichiarazione dei fallimento, se non addirittura un minuto prima, saranno già in volo verso l'isola smeraldina. Chiami i lessor e prospetti loro un nuovo contratto. Se non sono pazzi lo firmano seduta stante, per evitare di ritrovarsi con un capitale immobilizzato e non produttivo.

Insomma, se ben congegnata, l'operazione non dovrebbe finire negli ingranaggi del diritto fallimentare.

spanna
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Re: Alitalia-Etihad: cronache da un matrimonio

Messaggio da leggereda spanna » gio 17 nov 2016, 09:12:54

KittyHawk ha scritto:La soluzione più intelligente sarebbe una B1 bis, che provo a sintetizzare.

Viene creata una società a cui AZ-SAI vende e da cui poi riaffitta il marchio "Alitalia" ottenendo così dei soldi.


Questo potrebbe essere un modo per finanziare alitalia, lo hanno fatto con millemiglia, lo hanno fatto con gli slot di LHR, potrebbero farlo con il marchio alitalia. L'acquirente potrebbe sempre essere EY, non c'e' bisogno di una nuova societa'. Altri slot oltre a quelli di LHR? Non penso che si possa fare, altrimenti lo avrebbero gia' fatto.

KittyHawk ha scritto:Si lascia fallire AZ-SAI, con quello che ne consegue: saltano accordi, alleanze, JV, contratti etc. etc. Tabula rasa. Tutti a casa, dal primo all'ultimo.


AZ SAI non puo' fallire, come non puo' fallire AZ CAI che infatti e' ancora viva e vegeta. Il fallimento di AZ LAI fu consentito sulla base della norma "Una volta e poi basta", un solo strappo alla normativa sugli aiuti di stato e poi basta. Da li' in poi le varie societa' AZ potranno solo essere chiuse quando avranno esaurito tutte le loro pendenze, e non possono fallire. AZ CAI ha ancora delle cause in essere e finche' non si sono risolte non puo' essere chiusa, tantomeno puo' essere lasciata fallire. Le poste vollero midco proprio per non restare impelagate nelle cause di CAI.
KittyHawk ha scritto:Appena fallita AZ-SAI il Governo chiude Linate al traffico commerciale: solo AG e voli di Stato. Tutto spostato su MXP e BGY. Niente navetta LIN-FCO ma, soprattutto, nessun vantaggio lasciato alle altre compagnie su Milano.


L'ipotesi di chiusura di linate e' fantascienza, a mio avviso. Manca totalmente la volonta' politica.
KittyHawk ha scritto:Si parte da zero: "Ippogrifo" fa entrare nuovi soci e nuovi capitali, noleggia il marchio "Alitalia", si fa dare il codice AZ, inizia ad acquisire aerei e personale e parte con le prime rotte, quelle più remunerative, per poi espandersi con i giusti tempi. Nuova società, nuovi contratti meno onerosi e specialmente nuovi accordi, non più capestro.

Questo e' quello che stanno cercando di fare i tedeschi e i francesi, vorrebbero trasferire aerei, dipendenti e voli ai loro rami LC, ma i dipendenti stanno bloccando tutto con scioperi. Penso che in italia non sarebbe diverso, se ci provassero, all'interno di una ipotesi A2. Comunque e' possibile che ci provino. Ma penso che i contratti di JV continuerebbero ad essere validi anche per le filiali LC, altrimenti vorrebbe dire che sono contratti fatti male, visto che consentono semplici scappatoie.
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Re: Alitalia-Etihad: cronache da un matrimonio

Messaggio da leggereda robix » gio 17 nov 2016, 09:41:40

Il fallimento di AZ sarebbe una figuraccia colossale per EY e l'emiro (giustamente) credo proprio che non intenda fare figuraccie: tenderei quindi ad escludere questa ipotesi. Poi se uno guarda soltanto ai soldi e se ne frega delle figure, allora anche il fallimento (che resterebbe comunque una figuraccia) potrebbe essere digerito (della serie: "il fine giustifica i mezzi").
La chiusura di Linate mi sembra pura fantascienza fino a che la maggioranza dei milanesi (o presunti tali) non vogliono riunciare al loro "gioiellino" sotto casa (da raggiungere rigorosamente in taxi).
Secondo me in Alihad stanno cercando una soluzione per tirare avanti qualche anno (ma serve un minimo di collaborazione dei sindacati e degli "italiani", intesi come soci CAI e governo), con l'idea magari di rivedere gradualmente le proprie strategie negli anni a venire (ferma restando tuttavia la "stella polare" di FCO come hub: su questo a mio avviso non cambieranno mai).

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Re: Alitalia-Etihad: cronache da un matrimonio

Messaggio da leggereda spanna » gio 17 nov 2016, 09:50:50

scusate mi sono accorto di non essermi espresso con chiarezza. AZ SAI puo' ovviamente fallire, ma non puo' fallire e la societa' ripartire il giorno dopo sotto altro nome come successo nel 2009 tra AZ LAI e CAI. Se fallisce deve trascorrere un certo lasso di tempo - un mesetto - prima che un'altra societa' ne possa prendere il posto, in modo da assicurare discontinuita'.
20 anni di perdite senza soluzione di continuità per liberarsi di alitalia. Per ITA airways ne occorreranno molti meno.

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Re: Alitalia-Etihad: cronache da un matrimonio

Messaggio da leggereda KittyHawk » gio 17 nov 2016, 11:34:01

@spanna
Il marchio "Alitalia" andrebbe venduto ad altra società diversa da EY, per essere liberi di agire come meglio si crede in seguito. Se la vendi a EY tanto vale pensare fin da ora a un nuovo marchio.
Per il mantenimento degli slot dipende da nazione a nazione. In Italia non si possono commerciare, ma in UK sì come forse altrove. L'opzione di vendita vale solo se lo slot vale qualcosa e lo si vuole preservare dal fallimento, ovviamente.

Il fallimento di LAI è stato un fallimento farlocco, dove la continuità e discontinuità venivano evocate secondo convenienza. Se doveva essere pagata SEA c'era discontinuità, se bisognava fare lo spot pubblicitario o accaparrarsi slot e bilaterali la gloriosa storia dell'aerolinea risaliva senza interruzioni ai tempi di Icaro.

Se si fa un vero fallimento si perde tutto quello che non è commerciabile o di cui non si è proprietari. Gli slot a Linate si perderebbero perché il curatore fallimentare non può rivenderli (e dubito pure affittarli). Per questa ragione un buon politico chiuderebbe subito Linate, per non lasciare un vantaggio ai competitor che non fallirebbero (AF, KLM, BA, LH etc.).
Il problema è che forse non si riesce a trovarlo questo buon politico.

Per quanto riguarda la creazione di LC da parte di francesi e tedeschi la resistenza dei dipendenti è comprensibilissima, dato che si tratta di società che appartengono allo stesso gruppo e che la nuova società è un escamotage per pagare meno. Se la società è nuova e non appartiene allo stesso gruppo questo genere di contrasti non dovrebbe avvenire, dato che l'alternativa sarebbe tra un nuovo lavoro, magari meno retribuito, e stare a casa.


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