Alitalia-Etihad: cronache da un matrimonio

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malpensante
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Re: Alitalia-Etihad: cronache da un matrimonio

Messaggio da leggereda malpensante » gio 27 ott 2016, 15:55:31

Su altri lidi scrivono che
Etihad ha riaperto il job posting piloti in Az per andare in EY
Per le persone coinvolte non è certo una buona notizia e non lo sarebbe per il Governo, sempre interessato più al mantenimento di posti di lavoro di per sè che all'avere una linea aerea, sana, che avrebbe posti di lavoro sani.

Tuttavia potrebbe essere la strada giusta.
Alitalia dovrebbe limitarsi a fare hub and spoke, attualmente i suoi voli nazionali per FCO sono eccessivi e hanno costi di produzione troppo alti rispetto a quelli delle low cost.

Certo, si sarebbe potuta tentare una linea aerea a minori costi, ma non era quello lo scopo di AirOne smart carrier.

In un quadro esclusivamente hub&spoke i voli da Linate non avrebbero molto senso, per capirlo però ci vorranno altri anni, con miliardi di perdite.

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Re: Alitalia-Etihad: cronache da un matrimonio

Messaggio da leggereda FlyCX » gio 27 ott 2016, 17:23:43

Io l'ho già scritto: impacchettati tutte le operazioni da Milano, le provi a vendere e probabilmente un acquirente lo trovi.
Saranno poi ca**i dell'acquirente sistemare la grana Linate.
“È bastato che O’Leary prevedesse il fallimento della nostra compagnia, che, da quel momento, è aumentato il nostro fatturato” il soggetto non è Alitalia ma Lufthansa

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Re: Alitalia-Etihad: cronache da un matrimonio

Messaggio da leggereda easyMXP » gio 27 ott 2016, 17:43:58

FlyCX ha scritto:Io l'ho già scritto: impacchettati tutte le operazioni da Milano, le provi a vendere e probabilmente un acquirente lo trovi.
Saranno poi ca**i dell'acquirente sistemare la grana Linate.
Se a AZ togli Milano (e la Lombardia), con il resto d'Italia già in mano alle low cost, cosa le resta? Un grosso aeroporto pieno di traffico turistico stagionale, poco cargo e poco business.
Tanto vale dire che può solo fallire.
Le operazioni su Milano le venderà il curatore fallimentare. :green:

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Re: Alitalia-Etihad: cronache da un matrimonio

Messaggio da leggereda FlyCX » gio 27 ott 2016, 18:22:49

easyMXP ha scritto: Se a AZ togli Milano (e la Lombardia), con il resto d'Italia già in mano alle low cost, cosa le resta? Un grosso aeroporto pieno di traffico turistico stagionale, poco cargo e poco business.
Tanto vale dire che può solo fallire.
Le operazioni su Milano le venderà il curatore fallimentare. :green:
Non è vero che a FCO possono solo fallire, BCN secondo me è peggio di FCO e ci sono fior di compagnie che prosperano, in primis Vueling. Beh, non è esattamente a 5 stelle ...

Devono scegliere un core business e focalizzarsi su quello. I piani per i turn-around si fanno così non "una scarpa ed una ciabatta"
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robix
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Re: Alitalia-Etihad: cronache da un matrimonio

Messaggio da leggereda robix » gio 27 ott 2016, 18:41:09

Si è passati in poco tempo da trionfalismi (bilancio sicuramente in pareggio, anzi in utile nel 2017), aperture di nuove rotte LR in gran fanfara e progetti di acquisto di nuovi WB (con quali soldi poi ?) a massicci tagli di personale e della flotta di SR/MR: per lo meno si può apprezzare il realismo che è entrato in AZ.
Non mi aspetto "rivoluzioni" su LIN, magari qualche voletto inutile tagliato e/o riduzione della capacità (tra un po' su LIN AZ ci volerà solo con gli Embraer ?) mantenendo sostanzialmente gli stessi voli per non perdere gli slots.
Probabile che taglino quel poco di cross-country che ancora fanno.
Ovviamente dei nuovi WB manco l'ombra (magari qualcuno di seconda mano ...).

easyMXP
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Re: Alitalia-Etihad: cronache da un matrimonio

Messaggio da leggereda easyMXP » gio 27 ott 2016, 18:54:40

FlyCX ha scritto:Non è vero che a FCO possono solo fallire, BCN secondo me è peggio di FCO e ci sono fior di compagnie che prosperano, in primis Vueling. Beh, non è esattamente a 5 stelle ...

Devono scegliere un core business e focalizzarsi su quello. I piani per i turn-around si fanno così non "una scarpa ed una ciabatta"
Fior di compagnie... una, Vueling, che è una low cost evoluta ma comunque con costi operativi bassi e tutte le caratteristiche di una low cost (tra cui flotta omogenea e focalizzazione su un business specifico che è diametralmente opposto a quello a cui dichiara di puntare AZ by EY, ovvero quello delle varie BA, LH e AF).

Praticamente AZ dovrebbe:
- vendere le attività a Milano per fare un po' di soldi
- convertirsi in una novella U2 o VY o (volendo mantenere dei LR) DY, ovvero cambiare in parte la flotta, cambiare la composizione del personale, ridurre moltissimo il personale non di volo, tagliare tutti gli stipendi e benefit
- fatto ciò, competere con compagnie già affermate ed esperte nel nuovo business

La vedo un po' dura.

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Re: Alitalia-Etihad: cronache da un matrimonio

Messaggio da leggereda Valery75 » gio 27 ott 2016, 23:36:43

spanna ha scritto:voce dal sen fuggita in ambienti piloteschi parla di 14 A320 e circa 2500 dipendenti tagliati
I voli cross-country ad esempio oggi erano solo 7 (3x NAP-TRN, 2x NAP-PMO, 1x CTA-NAP, 1x BLQ-CTA). Se (ipotizzo) ci vogliono 2 aerei per queste rotazioni e gli aerei che operano a Linate non li possono ridurre per non perdere gli slot, cosa fanno, tolgono i restanti 12 aerei dalle rotazioni su FCO? Se cosí fosse tagliare i nazionali potrebbe non bastare...
Potrebbero tagliare anche le rotte internazionali di corto raggio non operate almeno 2 volte al giorno. AirBerlin a Düsseldorf ha fatto qualcosa di simile, ha elevato ad almeno 3daily diverse destinazioni tagliando il resto. Forse vogliono replicare la strategia a Roma (tagliando e basta peró).

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Re: Alitalia-Etihad: cronache da un matrimonio

Messaggio da leggereda grandemilano » ven 28 ott 2016, 08:12:51

Anche secondo me i tagli maggiori ci saranno a Fiumicino con una sforbiciata del 20% del corto-medio raggio. Ma penso che neanche questo piano industriale avrà successo

FlyCX
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Re: Alitalia-Etihad: cronache da un matrimonio

Messaggio da leggereda FlyCX » ven 28 ott 2016, 08:21:41

easyMXP ha scritto: Fior di compagnie... una, Vueling, che è una low cost evoluta ma comunque con costi operativi bassi e tutte le caratteristiche di una low cost (tra cui flotta omogenea e focalizzazione su un business specifico che è diametralmente opposto a quello a cui dichiara di puntare AZ by EY, ovvero quello delle varie BA, LH e AF).

Praticamente AZ dovrebbe:
- vendere le attività a Milano per fare un po' di soldi
- convertirsi in una novella U2 o VY o (volendo mantenere dei LR) DY, ovvero cambiare in parte la flotta, cambiare la composizione del personale, ridurre moltissimo il personale non di volo, tagliare tutti gli stipendi e benefit
- fatto ciò, competere con compagnie già affermate ed esperte nel nuovo business

La vedo un po' dura.
Aerlingus ed in parte Iberia ci sono riuscite, ma sono gestite da anglosassoni e non da cazzari.
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Re: Alitalia-Etihad: cronache da un matrimonio

Messaggio da leggereda malpensante » ven 28 ott 2016, 08:28:47

Mica tanto. Il turnaround di Iberia è stato gestito da un manager italiano, ex Alitalia.
Idem a Mosca c'è un ex Alitalia ai vertici.

Più cazzari degli anglosassoni di Etihad ce ne sono pochi. Hogan è serio quanto Montezemolo e ho detto tutto. Ball è stato promosso ad Alitalia ut amoveatur da Jet Airways. Entrambi IMHO in Italia non hanno capito una fava.

FlyCX
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Alitalia-Etihad: cronache da un matrimonio

Messaggio da leggereda FlyCX » ven 28 ott 2016, 09:54:16

Da quello che so, la vicenda IB è stata pilotata da Londra.

Questo non vuol negare che ci siano ex-Alitalia bravi, è che di solito sono ex!

Pensavo che in EY avessero intuito come andavano le cose in Italia perché ai tempi delle trattative era uscito un commento del tipo "questi sono peggio degli indiani", ma poi si sono "seduti" ed hanno solo pensato ad alimentare AUH con pax, manutenzioni, training ed altre boiate.
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Re: Alitalia-Etihad: cronache da un matrimonio

Messaggio da leggereda malpensante » ven 28 ott 2016, 12:26:22

Le malelingue dicono che si è alimentato anche altro.

spanna
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Re: Alitalia-Etihad: cronache da un matrimonio

Messaggio da leggereda spanna » ven 28 ott 2016, 19:55:20

IB ha tagliato 4500 dipendenti e 25 aerei di cui 5 long-haul a fine 2012.
https://www.flightglobal.com/news/artic ... ft-378758/

Intanto se ha tagliato 5 WB vuol dire che non e' detto che il lungo raggio ti faccia guadagnare, mentre il management di alitalia (e non solo, ci sono anche molti commentatori che lo dicono) spaccia l'idea come se fosse una certezza.

Personalmente ritengo il taglio di 15 aerei largamente insufficiente per raggiungere l'equilibrio finanziario, indipendentemente dal dettaglio di quali rotte saranno tagliate. Le perdite sono troppo forti in un momento in cui gli altri - ricordiamocelo - guadagnano. Le rotte tagliate verranno immediatamente rimpiazzate dalle LC in espansione, e la pressione sui prezzi aumentera' ulteriormente l'anno prossimo e nei prossimi anni.

Mi ricordo quando scrivevo su un altro forum alcuni anni fa che con la strategia su LIN e FCO alitalia avrebbe dovuto al massimo avere 9000 dipendenti, quando all'epoca ne aveva 14.000, e 90 aerei. A quanto pare ci si sta arrivando. Peccato che oggi le cose sono cambiate, ed in peggio, per via dell'aggressivita' crescente delle LC. Oggi se non cambia strategia al massimo alitalia puo' dare lavoro a 5/6000 persone con la ventina di WB che ha ora e una cinquantina di aerei NB. Sempre che un numero cosi' esiguo di persone riesca a gestire tutti quegli aerei, cosa nient'affatto scontata perche' significa aumentare la produttivita' del personale. Altrimenti dovra' ulteriormente tagliare.
20 anni di perdite senza soluzione di continuità per liberarsi di alitalia. Per ITA airways ne occorreranno molti meno.

KittyHawk
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Re: Alitalia-Etihad: cronache da un matrimonio

Messaggio da leggereda KittyHawk » sab 29 ott 2016, 00:51:38

Per allungare l'agonia - scrivere "per sopravvivere" è senz'altro esagerato - Alitalia nel corso degli ultimi anni ha ceduto ad altri l'esclusività di interi quadranti geografici. Ha ricevuto, è vero, un obolo costante per queste cessioni, ma non è stata capace né di ritagliarsi una missione geografica né di contrattare una qualche forma di primazia verso certe destinazioni. Il risultato è una rete di collegamenti debole e molto spesso stagionale, ma quel che più è grave senza alcuna logica.

Ora, quanti velivoli potrebbero occorrere ad AZ? Se prendiamo per buone le flotte delle principali compagnie europee che fanno voli a lungo raggio, abbiamo che il rapporto tra NB e WB è circa 13:16 per British Airways, circa 6:5 per Iberia, Swiss e KLM, circa 9:5 per Air France e circa 10:7 per Lufthansa. Semplificando stiamo parlando di qualcosa che varia da 1:1 a 3:2 circa. Il resto delle operazioni a corto e medio raggio, specialmente quelli che non coinvolgono l'hub, è delegato a compagnie sussidiarie, di cui non mi occuperò.
Aggiungiamo un altro dato di riferimento, 30 WB, che sono quelli che ha Swiss o che LH opera da MUC. Per quanto pochi, sono comunque 5 in più di quelli attuali di AZ. Prendendo per buoni i rapporti tra NB e WB di cui sopra e ammettendo un'espansione di AZ che raggiunga i 30 WB, la flotta della compagnia di Fiumicino potrebbe variare dai 66 ai 90 velivoli complessivi, per uniformarsi al trend europeo.

Rimane il discorso degli equipaggi. Valutando come necessità 5 equipaggi per i NB e 7 per i WB, di personale navigante potrebbero bastare dai 3000 ai 3700 dipendenti. Poi c'è il resto del personale, che non saprei quantificare esattamente, ma che se fosse in un rapporto 1:1 vorrebbe dire star comunque sotto i 7500 dipendenti complessivi.

È questo il futuro di AZ, ammesso che abbia un futuro?

EDIT: Non sarà sfuggito il fatto che sono stato più generoso nel rapporto NB:WB rispetto alle altre compagnie, portandolo fino al 2:1. I motivi sono vari (tra cui LIN e la possibilità di usare NB per tratte che altri fanno con WB), ma il principale è che già così AZ dovrebbe più che dimezzare la sua flotta di NB, con tutto quello che ne consegue.
Ultima modifica di KittyHawk il sab 29 ott 2016, 07:00:54, modificato 1 volta in totale.

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Re: Alitalia-Etihad: cronache da un matrimonio

Messaggio da leggereda KittyHawk » sab 29 ott 2016, 01:01:04

spanna ha scritto:Intanto se ha tagliato 5 WB vuol dire che non e' detto che il lungo raggio ti faccia guadagnare, mentre il management di alitalia (e non solo, ci sono anche molti commentatori che lo dicono) spaccia l'idea come se fosse una certezza.
Il lungo raggio ha il vantaggio di non subire (ancora) la pressione delle low cost e quindi di essere meno soggetto a concorrenza sui prezzi, perdonando (momentaneamente) alcune inefficienze. Certo che se poi si sbagliano le destinazioni o si sceglie male la clientela da servire il bagno di sangue è subito pronto. Parlo in generale, non riferito a Iberia.

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robix
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Re: Alitalia-Etihad: cronache da un matrimonio

Messaggio da leggereda robix » sab 29 ott 2016, 15:21:40

Il concetto che con il long-haul si guadagni per forza non ha senso. Ed infatti AZ vorrebbe modificare la JV Atlantica per poter volare verso gli USA, conscia del fatto che non è certo il nuovo volo per HAV che farà la differenza. Peccato però che se anche AZ trasformasse in annuali i voli stagionali da FCO verso gli USA e magari riuscisse anche ad aggiungerne altri, per riempirli (fuori stagione turistica, cioè luglio/agosto e Natale) dovrebbe fare prezzi molto bassi, altrimenti non avrebbe senso nè per gli europei "non romani e limitrofi" nè per gli americani passare da FCO anzichè per i più comodi e migliori hubs europei, e quindi non vedo come potrebbe guadagnarci. Ovviamente però come scusa la JV Atlantica va benissimo e serve a tenere alto il morale dei fans di AZ (della serie: "AZ sarebbe in utile se solo potesse volare tutto l'anno dal super-mega-hubbe-che-tutti-apprezzano di FCO verso tutte le importanti città USA, ma quei cattivi di AF/KL e DL non ce lo consentono !", dimenticandosi che la JV Atlantica venne accettata orgogliosamente da AZ e non imposta dai "cattivi").

PS: sul forum amico di AZ si afferma spesso che i voli domestici AZ sono sempre pieni a tappo: vuoi vedere che la svolta sarà quella di concentrarsi sul domestico dagli amati FCO e LIN e lasciare perdere il LH ?

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Re: Alitalia-Etihad: cronache da un matrimonio

Messaggio da leggereda spanna » dom 30 ott 2016, 10:04:44

Siamo alla fine del mese di ottobre ed ancora il piano industriale alitalia non e' stato presentato. Le voci che girano parlano di tagli, come prevedibile. Si potrebbe andare avanti cosi' indefinitamente, anche per mesi, se non fosse che c'e' il dettaglio :green: della ricapitalizzazione che incombe. Alitalia ha bisogno di ripatrimonializzarsi, ed i soci ancora non hanno messo mano al portafogli, ne' al momento si stanno appalesando nuovi soci disposti ad entrare nel capitale, anche se sappiamo che il governo potrebbe "convincere" qualche assicurazione a farlo. Senza un nuovo piano industriale e' difficile che la ricapitalizzazione si possa fare, per questo e' importante fare in fretta, e fare bene. Come sappiamo alitalia, tanto per cambiare, si trova davanti ad un bivio: continuare con la strategia LIN-FCO oppure provare qualcosa di diverso? Visto l'esito degli ultimi piani industriali basati su LIN-FCO non c'e' dubbio che questa volta il management ed i soci ci penseranno bene prima di decidere. Ma c'e' un problema enorme a monte di questa decisione. C'e' un problema che rischia di trascinare alitalia a fondo qualsiasi strada venga presa. Il problema si chiama conflittualita' coi sindacati. I sindacati ormai da tempo hanno dissotterrato l'ascia di guerra e hanno chiamato diversi scioperi per protestare contro alcuni comportamente aziendali. Si tratta sostanzialmente del taglio di alcuni benefit che erano stati accordati fin dai tempi della nascita di CAI. In totale si parla del valore di un caffe', per ammissione dello stesso hogan. Ma se i sindacati chiamano scioperi per un caffe', cosa faranno nel momento in cui verrano presentati gli inevitabili tagli al personale? Questo scenario puo' togliere il sonno a qualsiasi socio e a qualsiasi manager, indipendentemente se il piano sara' una continuazione della situazione attuale in piccolo, o se effettivamente conterra' elementi di novita' tali da far pensare ad un rilancio di alitalia. Visto che le risorse saranno comunque limitate, e' fondamentale prima della partenza del nuovo piano industriale sgomberare il cielo da queste nubi, e ritrovare la pace con i sindacati. Ma come? A mio avviso l'unica reale possibilita' di fare pace coi sindacati e' quella di segare cramer ball. E' stato lui il genio che si e' messo a far la guerra ai dipendenti per un caffe'. E' stato lui a portare l'azienda contro i suoi dipendenti e a perdere la battaglia in tribunale. Non capisce l'italiano, e soprattutto non capisce come ci si comporta in italia quando si e' alla guida di un'azienda come alitalia. Finche' rimane lui e' chiaro che le relazioni con i sindacati saranno improntate al conflitto. Prova ne e' il fatto che, nonostante i sindacati abbiano vinto la battaglia in tribunale, non hanno smesso di chiamare nuovi scioperi. Occorre quindi a mio avviso prendere atto che cramer ball e' un leader inadatto a guidare alitalia nel momento in cui vengono chiesti nuovi sacrifici, e mettere qualcun altro al suo posto. E qui si apre un nuovo capitolo. Dopo meno di due anni dalla nascita di SAI dover nominare il terzo amministratore delegato sarebbe comunque frustrante per i soci. Aprire una fase di interregno lunga diversi mesi per selezionare un nuovo AD sarebbe improponibile mentre l'azienda e' alle prese con il lancio di un nuovo piano industriale. A meno che il nuovo piano industriale non fosse altro che quello vecchio con qualche aereo in meno subito, e con qualche WB in piu' in un futuro piu' o meno indefinito, nel qual caso tutto sommato potrebbe essere sopportabile. Se invece i soci volessero imprimere ad alitalia un corso totalmente nuovo, occorrerebbe subito un nuovo AD in grado di implementare con energia fin da subito il nuovo piano, e allora magari potrebbe rientrare in gioco un cassano :green: che avrebbe il vantaggio di essere gia' a conoscenza dei meccanismi di alitalia, e che e' gia' in sintonia con l'idea di cambiamento radicale.
20 anni di perdite senza soluzione di continuità per liberarsi di alitalia. Per ITA airways ne occorreranno molti meno.

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Re: Alitalia-Etihad: cronache da un matrimonio

Messaggio da leggereda KittyHawk » lun 31 ott 2016, 10:26:31

Possono essere la conflittualità sindacale e l'eventuale necessità di dare il benservito a Cramer Ball i principali freni che bloccano la presentazione del nuovo piano industriale di Alitalia? Seppure siano indubbiamente punti importanti, a mio modo di vedere il vero scoglio è il mancato sostegno del Governo. Non che non possa avvenire nel futuro, ma oggi evidentemente non c'è e non ci sono neppure indizi di quando la situazione possa evolversi.

Il supporto del Governo è fondamentale, sia per recuperare ulteriori soci italiani pronti a sacrificare parte del loro patrimonio per la ricapitalizzazione di Alitalia, sia per varare provvedimenti che avvantaggino la compagnia, sia, infine, per porre a carico della collettività i costi sociali degli esuberi di personale che indubbiamente ci saranno.

Le cause del difficile rapporto Alitalia-Governo sono da individuare sia in fattori oggettivi sia in altri che definirei di convenienza politica.
Il principale fattore oggettivo è stata l'improvvida intervista di Hogan, che continuerà a manifestare i suoi effetti ancora per diverso tempo, nonostante il tentativo di recupero avvenuto successivamente. Ma non bisogna dimenticare neppure i deludentissimi risultati finora ottenuti dalla nuova compagine al comando di Alitalia, nonostante tutto il supporto iniziale avuto, che che se ne dica, dal Governo.
I fattori di convenienza politica, che sconsigliano il Governo dall'impegnarsi per Alitalia, sono diversi. Ne citerò solo tre, quelli a mio avviso più importanti.
Iniziamo con l'immagine: Alitalia è il simbolo stesso del fallimento perpetuo. Praticamente fallita quando dovettero entrare i "capitani coraggiosi", nuovamente fallita due anni fa, come ricordò recentemente LCdM, quando il Governo riuscì a convincere Etihad a diventare socio di riferimento, è per l'ennesima volta in gravi difficoltà economiche, in un periodo in cui praticamente tutte le compagnie aeree guadagnano. E per qualsiasi capo del governo, non solo italiano, l'essere accostati a un'immagine simile è un pericolo da evitare a ogni costo.
Continuiamo con il problema migranti, senza voler dare giudizi in merito: costano parecchio alla comunità e ormai in diverse parti d'Italia la popolazione ha raggiunto il limite della tolleranza e disponibilità all'accoglienza, come vari episodi accaduti ormai testimoniano. Se il Governo mostrasse di impegnare parte delle sue energie per l'ennesimo salvataggio di Alitalia invece di occuparsi di questo problema facilmente commetterebbe il suo suicidio politico.
Chiudo con quello più importante, cioè con i recentissimi eventi sismici che sembrano non avere mai fine e la cui gestione dovrà essere obbligatoriamente in cima all'agenda governativa nei prossimi mesi, oscurando tutto il resto.

Risulta perciò evidente che in questo momento, e presumibilmente nelle settimane se non mesi a venire, nel Governo non c'è (ampio) spazio per il dossier Alitalia. Se il nuovo piano industriale della compagnia aerea fosse implementabile senza problemi, forse l'avremmo già visto. Ma dato che quasi sicuramente richiederà l'assoluto supporto governativo rimarrà nel limbo ancora a lungo, o nelle prossime settimane forse se ne paleserà una pallida imitazione il cui unico scopo sarà tirare avanti, boccheggiando, in attesa di tempi migliori.

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Re: Alitalia-Etihad: cronache da un matrimonio

Messaggio da leggereda milmxp » lun 31 ott 2016, 14:27:16

Nel forum vicino ad Alitalia dicono che EY sta avendo problemi ad operare la AUH-VCE con l'A319 per questioni di autonomia. Ma è davvero così essenziale questa rotta? Perché a quanto so da quando la hanno aperta non ha fatto che dare problemi. Se il 330 è troppo grande e il 319 non ci arriva non vedo perché debbono ostinarsi a farla. Solo a Malpensa stanno a guardare se la rotta perde o meno, non hanno avuto nessun problema a tagliare Algeri, Mosca e Tirana. :cotto:

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Re: Alitalia-Etihad: cronache da un matrimonio

Messaggio da leggereda KittyHawk » lun 31 ott 2016, 15:10:56

milmxp ha scritto:Nel forum vicino ad Alitalia dicono che EY sta avendo problemi ad operare la AUH-VCE con l'A319 per questioni di autonomia. Ma è davvero così essenziale questa rotta? Perché a quanto so da quando la hanno aperta non ha fatto che dare problemi. Se il 330 è troppo grande e il 319 non ci arriva non vedo perché debbono ostinarsi a farla. Solo a Malpensa stanno a guardare se la rotta perde o meno, non hanno avuto nessun problema a tagliare Algeri, Mosca e Tirana. :cotto:
Quando sono entrati in AZ si diceva dovessero aprire VCE, BLQ e CTA. Delle tre è rimasta solo VCE. Se tolgono anche quella, che figura ci fanno?

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Re: Alitalia-Etihad: cronache da un matrimonio

Messaggio da leggereda milmxp » lun 31 ott 2016, 16:05:20

KittyHawk ha scritto:
milmxp ha scritto:Nel forum vicino ad Alitalia dicono che EY sta avendo problemi ad operare la AUH-VCE con l'A319 per questioni di autonomia. Ma è davvero così essenziale questa rotta? Perché a quanto so da quando la hanno aperta non ha fatto che dare problemi. Se il 330 è troppo grande e il 319 non ci arriva non vedo perché debbono ostinarsi a farla. Solo a Malpensa stanno a guardare se la rotta perde o meno, non hanno avuto nessun problema a tagliare Algeri, Mosca e Tirana. :cotto:
Quando sono entrati in AZ si diceva dovessero aprire VCE, BLQ e CTA. Delle tre è rimasta solo VCE. Se tolgono anche quella, che figura ci fanno?
Beh per quello anche a fare fuel stop a Belgrado non ci fanno bella figura. Purtroppo hanno basato il rilancio di Alitalia sull'immagine, è stato come fare un intervento di chirurgia plastica a un malato terminale.

MUSICA
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Re: Alitalia-Etihad: cronache da un matrimonio

Messaggio da leggereda MUSICA » mar 01 nov 2016, 14:04:46

Pensavano che il Triveneto desse soddisfazioni sull'Asia ma è un mercato "a metà": un wide body è troppo, un narrow body è poco. Sarebbe più utile un secondo volo EY da Mxp ed il terzo AZ. Ora abbiamo :
ey mxp h1005/1920 e az mxp h2115/0630 .
ey auh h0250/0700 e az auh h0855/1255
Ci starebbe qualcosa a metà. Es.:
ey auh h1130/1530 e ey mxp h1715/0130 utile per Asia ed Australia e voli "locali del Golfo" verso MXP.
In questo caso i due voli attuali andrebbero ottimizzati: anticipare Ey della mattina di 30/40 minuti.

Ripropongo un'idea: una "navetta" Vce-Mxp in perfetta coincidenza veloce con Nyc, Nrt e Auh ed il problema è risolto.
Un Atr ad orari chiave. Esempi rispettivamente utili NYC e AUH la mattina, NRT ed il AUH serale:
da Vce h0800, h1200, h1900
da Mxp h0930, h1400, h1900. in combinazioni varie secondo LR.

Alla fine sarebbe meno costoso e con qualche pax "locale" la rotta potrebbe anche andare in pareggio.

RAV38
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Re: Alitalia-Etihad: cronache da un matrimonio

Messaggio da leggereda RAV38 » mar 01 nov 2016, 14:36:02

L'idea della "navetta" MXP-VCE nei due sensi, proposta da Musica, mi pare in principio molto interessante. Ma come convincere un vettore (quale?) a operarla senza sostanziali aiuti? AZ è fuori discussione. EY, da sola, non credo che sarebbe disponibile ad accollarsi oneri extra solo per convogliare un po' di pax dal triveneto a MXP per alimentare il suo volo, od eventualmente un secondo, per AUH. Forse solo un intervento di SEA con consistenti agevolazioni (ad esempio per un triennio) potrebbe aprire l'ipotesi a una valutazione più concreta. Fra l'altro una simile navetta potrebbe alimentare altri voli IC in partenza da MXP e non solo quelli di AZ e EY per AUH.

C-ALEX
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Re: Alitalia-Etihad: cronache da un matrimonio

Messaggio da leggereda C-ALEX » mar 01 nov 2016, 17:25:06

Mi spiace è una cosa troppo intelligente e poi ci criticano per i soliti campanilismi.

milmxp
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Re: Alitalia-Etihad: cronache da un matrimonio

Messaggio da leggereda milmxp » mar 01 nov 2016, 17:33:51

Secondo me la cosa che potrebbe avere più senso per EY è quella di sostituire Alitalia a Milano e fare il volo con proprio metallo. Un terzo volo a mio parere sarebbe eccessivo, in quanto le connessioni su cui si può contare ad Abu Dhabi sono davvero risicate. Se proprio proprio intendono aumentare il traffico potrebbero provare a mettere il 777-300ER sul volo che funziona meglio, ad esempio. Per quanto riguarda la navetta su VCE può funzionare se in ottica di feed di più voli IC (forse con un ATR42 o ATR72), altrimenti se deve fare da feed ad AZ, può farlo già da Roma. Non avrebbe senso.
La Venezia-Abu Dhabi potrebbe funzionare magari co-terminalizzata con un'altra destinazione in Europa (cioè AUH-VCE-XXX-VCE-AUH). Ma quale? In EY sono arrivati troppo tardi ormai non c'è città europea che non sia coperta da EK o QR. Stoccarda? L'hanno appena chiusa, e anche quando QR la operava via Zurigo non ha funzionato (come la Nizza via Milano). Anche mettendo un 777-300ER e facendo il volo AUH-MXP-VCE-MXP-AUH non avrebbe senso e non funzionerebbe. O trovano il modo di farci arrivare non-stop un narrow body, o mettono un wide body e continuano a perdere soldi, o chiudono la rotta con la coda tra le gambe, sperando di riaprirla quando la loro rete di connessioni ad Abu Dhabi sarà più fitta. Se anche Emirates ha pestato il muso a VCE ci sarà un motivo.
In Etihad hanno peccato di entusiasmo. Qatar Airways è stata anni a Venezia con un narrow body e quando i tempi sono stati maturi hanno incrementato, stessa cosa per il secondo volo su Milano e Roma. Anche se in realtà vorrei dire una cosa spezzando una lancia a favore di EY. E' anche giusto riconoscergli (in parte) il fatto che prendendo il controllo di Alitalia si aspettassero che il mercato italiano si voltasse a loro favore.


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