piano salvataggio Alitalia: prestito ponte e commissari al lavoro per venderla

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KittyHawk
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Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio? Alitalia low cost?

Messaggio da leggereda KittyHawk » gio 22 dic 2016, 19:50:21

robix ha scritto:Io sono d'accordo con Ball:

Tutti dobbiamo remare nella stessa direzione per dare ad Alitalia un futuro duraturo, sostenibile e di successo. E tutti dobbiamo dare il nostro contributo per trasformare le ambizioni di crescita e sostenibilità di lungo termine in realtà”.

Quindi presento un mio elenco personale:

- i dipendenti di AZ accettino tagli e riduzioni di stipendio;
- i fornitori accettino di ridurre i prezzi praticati ad AZ (e magari rinuncino ad incassare qualche credito);
- ADR riduca le tariffe applicate a FCO e SEA quelle di LIN (e le raddoppi a MXP, tanto AZ non ci vola);
- le banche non pretandano di vedersi rimborsati i loro prestiti ad AZ;
- la politica faccia tutto ciò che è possibile per favorire AZ ed esaudire le richieste della stessa, purtroppo nel rispetto delle assurde norme a tutela della concorrenza e degli assurdi vincoli europei che impediscono di mettere direttamente soldi pubblici in AZ;
- invito inoltre tutti gli italiani a smettere immediatamente di volare con ogni compagnia che non sia AZ per le destinazioni servite da AZ stessa, presenti e future (si devono pur riempire le decine di WB in arrivo in flotta), ovviamente senza stare a guardare alle tariffe.

Se le cose in AZ finora sono andate male la colpa non è certamente dell'ottimo management, ma del fatto che tutti remano contro AZ.
Ti sei dimenticato:
-decreto governativo che classifica l'emirato di Abu Dhabi come TIO (Territorio Italiano d'Oltremare) permettendo così i voli da LIN a AUH;
- norma aggiuntiva nella legge di stabilità che sancisce che se gli aeroporti hanno soldi per sovvenzionare FR allora ne diano altrettanti ad AZ, anche se la stessa non ci vola, giusto per non avere figli e figliastri;
- l'ANSF che stabilisce una velocità max di 130 km/h sulla tratta ferroviaria Milano-Roma, perché si sa che più si corre maggiori sono i pericoli (se 130 km/h vanno bene per le auto in autostrada non si capisce perché non debbano andare bene anche per i treni);
- la creazione di pacchetti turistici verso località italiane per attrarre i turisti esteri, dove il biglietto aereo viene offerto dal Ministero dei beni culturali e del Turismo (solo se si vola Alitalia, ovviamente).

grandemilano
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Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio? Alitalia low cost?

Messaggio da leggereda grandemilano » gio 22 dic 2016, 21:23:44

spanna ha scritto:
Le attività future si concentreranno sulla necessità di cambiare l’attuale modello di business attraverso: l’ulteriore sviluppo del network di lungo raggio;
ci avete sfiniti con questo sviluppo del LR. Tre aerei WB entrati in flotta in due anni, per perdere 400 milioni quest'anno, e 500 il prossimo. Siete sicuri che state andando nella giusta direzione? A vedere dal conto economico non parrebbe, ma che ne so io... gli esperti siete voi.
.
E' questo il grosso dubbio. Le nuove rotte LR che avrebbero dovuto coprire le perdite del corto-medio raggio e portare Alitalia all'utile l'anno prossimo, sembra che abbiano dato l'esatto contrario. Se i 400-500 milioni sono dovuti alle pesanti perdite delle nove rotte LR, direi che per alitalia non c'è nessuno speranza. Quando arriveranno gli altri 20 wb le perdite a quanto arriveranno ? 2.000 milioni? o 3.000?

romaneeconti
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Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio? Alitalia low cost?

Messaggio da leggereda romaneeconti » gio 22 dic 2016, 21:27:02

robix ha scritto:Io sono d'accordo con Ball:

Tutti dobbiamo remare nella stessa direzione per dare ad Alitalia un futuro duraturo, sostenibile e di successo. E tutti dobbiamo dare il nostro contributo per trasformare le ambizioni di crescita e sostenibilità di lungo termine in realtà”.

Quindi presento un mio elenco personale:

- i dipendenti di AZ accettino tagli e riduzioni di stipendio;
- i fornitori accettino di ridurre i prezzi praticati ad AZ (e magari rinuncino ad incassare qualche credito);
- ADR riduca le tariffe applicate a FCO e SEA quelle di LIN (e le raddoppi a MXP, tanto AZ non ci vola);
- le banche non pretandano di vedersi rimborsati i loro prestiti ad AZ;
- la politica faccia tutto ciò che è possibile per favorire AZ ed esaudire le richieste della stessa, purtroppo nel rispetto delle assurde norme a tutela della concorrenza e degli assurdi vincoli europei che impediscono di mettere direttamente soldi pubblici in AZ;
- invito inoltre tutti gli italiani a smettere immediatamente di volare con ogni compagnia che non sia AZ per le destinazioni servite da AZ stessa, presenti e future (si devono pur riempire le decine di WB in arrivo in flotta), ovviamente senza stare a guardare alle tariffe.

Se le cose in AZ finora sono andate male la colpa non è certamente dell'ottimo management, ma del fatto che tutti remano contro AZ.
Domani vado a comprare due remi e inizio a dare il mio contributo....

KittyHawk
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Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio? Alitalia low cost?

Messaggio da leggereda KittyHawk » gio 22 dic 2016, 22:49:38

grandemilano ha scritto:
spanna ha scritto:
Le attività future si concentreranno sulla necessità di cambiare l’attuale modello di business attraverso: l’ulteriore sviluppo del network di lungo raggio;
ci avete sfiniti con questo sviluppo del LR. Tre aerei WB entrati in flotta in due anni, per perdere 400 milioni quest'anno, e 500 il prossimo. Siete sicuri che state andando nella giusta direzione? A vedere dal conto economico non parrebbe, ma che ne so io... gli esperti siete voi.
.
E' questo il grosso dubbio. Le nuove rotte LR che avrebbero dovuto coprire le perdite del corto-medio raggio e portare Alitalia all'utile l'anno prossimo, sembra che abbiano dato l'esatto contrario. Se i 400-500 milioni sono dovuti alle pesanti perdite delle nove rotte LR, direi che per alitalia non c'è nessuno speranza. Quando arriveranno gli altri 20 wb le perdite a quanto arriveranno ? 2.000 milioni? o 3.000?
Non basta aprire un volo LR per far soldi. Bisogna anche scegliere bene la destinazione, in base ai ricavi attesi e al numero di passeggeri che si pensa di intercettare. Ad esempio, qualche anno fa era uscita la notizia che solo 2 delle rotte LR di Air India non generavano perdite (ma forse AI non è la compagnia da prendere come riferimento :green:).

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robix
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Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio? Alitalia low cost?

Messaggio da leggereda robix » ven 23 dic 2016, 09:20:18

grandemilano ha scritto:E' questo il grosso dubbio. Le nuove rotte LR che avrebbero dovuto coprire le perdite del corto-medio raggio e portare Alitalia all'utile l'anno prossimo, sembra che abbiano dato l'esatto contrario. Se i 400-500 milioni sono dovuti alle pesanti perdite delle nove rotte LR, direi che per alitalia non c'è nessuno speranza. Quando arriveranno gli altri 20 wb le perdite a quanto arriveranno ? 2.000 milioni? o 3.000?
Del resto, persino sul forum amico di AZ si riconosce che la PEK è un (ripetuto) bagno di sangue (ma la colpa è dell'orario degli slots). MEX ha talmente poche frequenze che è sostanzialmente irrilevante (come la nuova HAV) e se anche la SCL fosse super-profittevole (ma non credo proprio che sia così) cosa ci può fare da sola per risanare i conti ? Infatti le continue richieste di AZ di modifica della JV Atlantica derivano dalla speranza di fare soldi sul long-haul verso località più "renumerative" (io mantengo sempre i miei dubbi che le rotte verso gli USA funzionino da FCO, ma è l'ultima carta che gli è rimasta da giocare sul long-haul, visto che l'Asia è sostanzialmente di competenza EY).

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Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio? Alitalia low cost?

Messaggio da leggereda KittyHawk » ven 23 dic 2016, 10:42:52

Analisi complessiva della stampa transalpina su Etihad, con accenni ad Alitalia. I passaggi che interessano la compagnia italiana, tradotti per comodità:
"Come se le persone di Etihad fossero preda di un delirio di grandezza, una convinzione che i soldi possano superare la realtà del mercato, permettendo di avere successo dove altri hanno fallito.

Gli investimenti in Alitalia e Air Berlin ne sono un buon esempio. Prendendo il controllo di queste due anatre azzoppate sull'orlo della bancarotta, Etihad ha chiaramente sovrastimato la sua capacità di raddrizzarle, anche se questi partenariati hanno aiutato a incrementare il numero di viaggiatori tedeschi e italiani verso Abu Dhabi.
Come potevano le persone di Abu Dhabi pensare di far diventare Air Berlin, una compagnia senza un forte posizionamento cresciuta tramite acquisizioni, la rivale di un gruppo così forte come Lufthansa? Come potevano pensare di rendere Alitalia, una compagnia che ha sempre perso soldi per più di 15 anni, un'attività che fa profitti, quando la compagnia italiana aveva già perso la battaglia sul mercato domestico contro le low cost e il treno ad alta velocità e Air France-KLM si erano già scottate dita su questo tema?"
http://www.latribune.fr/opinions/editos/etihad-airways-l-argent-ne-fait-pas-tout-626557.html

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Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio? Alitalia low cost?

Messaggio da leggereda robix » ven 23 dic 2016, 11:21:41

Ottima analisi quella di La Tribune (col mio dubbio se la strategia di acquisizioni "a c...." da parte di EY sia frutto di Hogan o piuttosto delle mire espansive dell'Emiro). La parte finale dell'articolo, che "scommette" sul rilancio di EY in seguito all'accordo con LH, è peraltro soggetta al volere di LH (che tra l'altro ha appena fatto una JV con SQ e quindi una partnership "globale" con EY andrebbe in sovrapposizione verso l'Asia).

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Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio? Alitalia low cost?

Messaggio da leggereda FlyCX » ven 23 dic 2016, 11:50:33

robix ha scritto:... e se anche la SCL fosse super-profittevole (ma non credo proprio che sia così) cosa ci può fare da sola per risanare i conti ? ...
La SCL è venduta così a basso costo da erodere gli yield e riempimenti pure della EZE!

Sembra che un po' di pax vadano a SCL per poi proseguire per Buenos Aires e questo fa risparmiare parecchi soldi!
Tutti soldi persi da Alitalia.
“È bastato che O’Leary prevedesse il fallimento della nostra compagnia, che, da quel momento, è aumentato il nostro fatturato” il soggetto non è Alitalia ma Lufthansa

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Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio? Alitalia low cost?

Messaggio da leggereda spanna » ven 23 dic 2016, 13:50:47

http://www.italiaoggi.it/news/dettaglio ... 0e%204.000
Via libera al business plan di Alitalia e alla manovra finanziaria che prevede un'iniezione di liquidita' di 100 milioni da parte di Etihad e di 150 milioni di nuova finanza da parte delle banche piu' altri 50 milioni circa di factoring. Lo scrive il Messaggero, spiegando che le banche dovranno convertire in equity 140 milioni di crediti mentre il vettore di Abu Dhabi si e' impegnato a trasformare un bond di 216 milioni in strumenti finanziari partecipativi, in modo da non salire oltre il 49% del capitale della compagnia.
Ci sarebbe poi, spiega il quotidiano, una lettera di Generali, sottoscrittrice di una quota di 300 milioni di un altro bond da 375 milioni con la disponibilita' a esaminare soluzioni alternative sempre nell'ambito del debito. Con il varo del piano industriale "rivisto" e piu' duro, i soci italiani, in particolare Intesa Sanpaolo e Unicredit, sarebbero disponibili a erogare altri 500 milioni. Per ora, salvo colpi di scena, James Hogan e Cramer Ball dovrebbero restare al loro posto, ser non altro per portare avanti la fase due del piano.
In ballo, secondo fonti sindacali, ci sarebbero 1.500 esuberi anche se i soci italiani hanno detto ieri sera che il numero giusto sfiora quota 4.000. Probabilmente nel piano la cifra individuata e' a meta' strada. Nel mirino c'e' il personale di terra (600-700) ma anche i piloti (100-150) e tutte le strutture della compagnia. Se i dipendenti accetteranno tagli cospicui a stipendi e premi di produttivita', il numeri degli esuberi potrebbe scendere drasticamente. Il 9 gennaio e' in programma un vertice con i sindacati.
i dipendenti comunque hanno gia' risposto picche al blocco degli scatti di anzianita', figuriamoci il taglio degli stipendi di cui ancora non si e' parlato
adesso aspettiamo il due di picche delle compagnie di leasing e vediamo che succede tra un paio di mesi
20 anni di perdite senza soluzione di continuità per liberarsi di alitalia. Per ITA airways ne occorreranno molti meno.

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Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio? Alitalia low cost?

Messaggio da leggereda spanna » ven 23 dic 2016, 13:57:22

dominelli sul sole di oggi:
Davanti alle sigle confederali e autonome, i vertici avrebbero indicato, stando a quanto si apprende, le due priorità su cui sarà necessario intervenire, la riduzione degli organici, come detto, e il nuovo contratto di lavoro, pena il mancato sblocco da parte dei soci, dopo la prima boccata d'ossigeno assicurata ieri, di ulteriori risorse per sostenere i piani di sviluppo della compagnia. Ma i sindacati, che hanno poi ribadito la loro «forte preoccupazione» per le sorti di Alitalia in una nota congiunta firmata da FiltCgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo, hanno rispedito al mittente qualsiasi richiesta di confronto, compresa quella di un possibile blocco degli scatti di anzianità dal primo gennaio, se prima l'azienda non farà conoscere nel dettaglio il piano industriale scritto da Ball
questi non hanno nessun piano se non quello di tagliare gli stipendi, e al limite tagliare un po' di organico.
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Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio? Alitalia low cost?

Messaggio da leggereda spanna » ven 23 dic 2016, 19:06:01

comunque se devono tagliare aerei e personale, e' adesso il momento di farlo. Se arrivano a febbraio ed ancora non hanno tagliato niente tanto vale aspettare fino a novembre, nella bella stagione gli aerei servono. Ma se aspettano novembre avranno sul gobbone altri 500 milioni di perdite da ripianare, previsti nel 2017 in assenza di modifiche al piano industriale. :green:
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Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio? Alitalia low cost?

Messaggio da leggereda D960 » ven 23 dic 2016, 19:44:07

Ieri ho effettuato BLQ-FCO-CAG causa prezzo del biglietto inferiore rispetto a Ryanair - parlo di circa 40 euro. Presenti fondamentalmente transiti per Tokyo, New York, Tunisi, Londra e Francia; ho incontrato un'altra persona che avrebbe proseguito per Cagliari ma con il volo successivo al mio. Fondamentalmente ho constatato e sentito con le mie orecchie personalmente questo: la maggior parte delle persone ha scelto di volare AZ perché costava di meno rispetto alle altre compagnie. L'enorme problema che si evidenza ogni volta è il pilastro romanocentrico attorno al quale la compagnia ruota e l'unico modo per attirare clientela, a meno che non sia obbligata, è abbassare i prezzi in modo tale da transitare a FCO.

Ah, dimenticavo: voli in entrambe le tratte pieni a tappo e nell'ultima tratta ho visto biglietti targati Air France e KLM. Come la mettiamo :green: ?
AHO-ARN-BLQ-BGY-CAG-DUB-FCO-FLR-FRL-GOA-GRO-KIR-KBP-LIN-MXP-MUC-OLB-PMF-PSA-STN-TBS-TPS-TRN-TRS-TSF-VCE

Primo anno in perdita, secondo in pareggio e terzo in utile

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Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio? Alitalia low cost?

Messaggio da leggereda spanna » sab 24 dic 2016, 10:36:24

dominelli sul sole di oggi:
Risolto,almeno per il momento, il nodo della liquidità, grazie allo sblocco dei 122 milioni di euro, assicurató dai soci due giorni fa, che consentiranno all'aviolinea di rifiatare per un po', si aprono per Alitalia due mesi cruciali nei quali si deciderà il suo futuro, ma anche le sorti dei vertici espressi dal socio forte Etihad, l'amministratore delegato, Cramer Ball, e ilvicepresidente dell'aviolinea, nonché numero uno della compagnia di Abu Dhabi, James Hogan, finiti più volte in questi mesi sulla graticola. Ufficialmente il cambio non è all'ordine del giorno e dall'azienda si ribadisce che le decisioni assunte dal cda e dall'assemblea degli azionisti confermano la piena fiducia nel piano industriale e in chi l'ha presentato. Nelle ultime settimane, però, sono tornate a circolare con insistenza le voci di un possibile avvicendamento. Per ora, la scelta dei soci è stata quella di proseguire con il top manager australiano alla guida di Alitalia, ma è chiaro che la fiducia, ribadita ancora l'altro giorno nel corso del board, andrà ora puntellata sul campo. Più di qualcuno, tra gli azionisti, non ha mancato in più occasioni di manifestare la sua delusione per la carenza di velocità nel cambio di passo che la strategia disegnata in questi mesi da Ball aveva promesso di innestare. Con la conseguente nuova crisi di liquidità che ha tenuto tutti col fiato sospeso. Ora la soluzione "tampone" messa in campo in queste ore assicurerà il prosieguo delle attività ancora per due mesi e Ball è chiamato, da qui alla prossima deadline, a produrre i primi, concreti, risultati. Accelerando con decisione su alcuni dei nodi strutturali che finora hanno zavorrato i conti dell'aviolinea, a cominciare dai contratti di leasing- una delle voci finite nel mirino dei soci che lamentano il gap con i prezzi pagati dei concorrenti -, e dai rapporti con i fornitori che si chiede siano rinegoziati in modo da ottenere ulteriori economie. E poi c'è il confronto con i sindacati che si annuncia tutto in salita. Giovedì l'azienda li ha incontrati, ma l'interlocuzione è servita solo a suggellare «la forte preoccupazione» dei sindacati per le sorti dell'aviolinea. Il ceo Ball, poi, non era presente alla riunione e questo ha acceso ancor di più gli animi in vista dell'avvio a gennaio del negoziato con cui la compagnia spera di incassare l'ok ai nuovi tagli. Insomma, i titoli del film che dovrà andare in onda nei prossimi mesi sono stati già tutti scritti e spetterà a Ball, nei due mesi di ossigeno assicurati l'altro ieri grazie al lavoro di tessitura tra i soci portato avanti dal presidente Luca Cordero di Montezemolo, dimostrare che una correzione decisa della rotta è ancora possibile e conquistarsi sul campo i galloni di una riconferma piena. Vero è che il manager australiano non ha mai smesso di lavorare al piano e qualcosa si starebbe già muovendo visto che, stando a fonti vicine al dossier, qualche piccola concessione sulla joint venture transatlantica sarebbe già stata messa in cascina. Ma è chiaro che gli azionisti si aspettano anche altri risultati dopo aver già chiesto e ottenuto un riequilibrio nella governance con decisioni più collegiali e meno a trazione emiratina lungo l'asse Ball-Hogan. Nei giorni scorsi il quotidiano tedesco Handelsblatt ha parlato di possibili dimissioni del numero uno di Etihad - che da Abu Dhabi non hanno commentato -, su cui si sono abbattuti anche i riverberi dei problemi che il vettore emiratino sta registrando nel resto d'Europa dove alcune delle sue pedine, a partire da Air Berlin, annaspano. Per i due manager, quindi, le prossime settimane saranno decisive e le varie tessere dovranno andare al loro posto pena il rischio di ritrovarsi, insieme all'azienda, al capolinea
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Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio? Alitalia low cost?

Messaggio da leggereda spanna » sab 24 dic 2016, 11:21:24

mi pare che sia possibile fare un paragone tra la crisi attuale e quella scoppiata ad ottobre 2013. Anche quella crisi scoppio' in modo "imprevisto", almeno per quanto riguarda l'opinione pubblica, nel senso che si veniva dalla presentazione di un piano di rilancio elaborato da del torchio risalente al luglio 2013. Era un piano che parlava di una espansione, contenuta ma comunque espansione, del LR, e che quindi aveva lasciato nell'opinione pubblica un senso di ottimismo. Quando parlo di opinione pubblica non mi riferisco a questo forum (e ad un altro che adesso pero' non esiste piu') dove il piano di del torchio e' stato accolto a pernacchie, e con ragione. Quindi l'improvvisa crisi di liquidita' di ottobre venne accolta con sorpresa, e venne risolta con l'intervento di poste italiane che servi' poi a favorire l'ingresso delle banche nel capitale al posto di AFKLM che preferi' non ricapitalizzare, il che poi porto' alla ricerca di un nuovo partner industriale individuato in EY, ed alla nascita di alitalia SAI partita con una nuova strategia che altro non e' che l'originale piano di del torchio a cui hogan - con l'assenso di lupi - impose l'aggiunta dei tagli ad aerei e personale. Importanti sono i tempi in cui la vicenda si e' sviluppata, perche' potrebbe aiutarci a prevedere cosa potrebbe succedere oggi. Ad ottobre e' stata risolta la crisi di liquidita', nel giro di alcuni mesi AF KLM decise di non partecipare alla ricapitalizzazione e di abbandonare alitalia al suo destino. L'ingresso delle banche nel capitale fu decisivo per dare ancora ossigeno ad alitalia, nell'attesa che si trovasse un nuovo partner industriale. A fine 2013 EY comincio' ad interessarsi in modo ufficiale di alitalia, ci vollero alcuni mesi di analisi e di due diligence, e di elaborazione del nuovo piano industriale modificando quello esistente di del torchio per trovare e firmare un accordo, e siamo ad agosto 2014. L'accordo e' moooolto oneroso per le banche che si devono far carico di tutte le pendenze di CAI, e la nuova societa' SAI viene varata al primo gennaio 2015. In pratica e' passato piu' di un anno tra la crisi di liquidita' e il varo della nuova societa' con il nuovo piano industriale. I sindacati hanno dato il loro contributo permettendo in pratica a CAI di risparmiare la tredicesima 2014 sugli stipendi.
E veniamo alla crisi odierna. La crisi di liquidita' e' scoppiata a dicembre 2016, anche qui in maniera inattesa visto che fino a un paio di mesi prima si parlava di conti sotto controllo, di piano rispettato, e di ritorno all'utile nel 2017. Ovviamente inattesa per tutti ma non per questo forum dove si aveva chiaramente la percezione del fallimento della strategia SAI, fin dal giorno in cui e' stata presentata. Comunque la fase acuta della crisi e' ormai risolta, le banche hanno riaperto i cordoni della borsa ma solo quel tanto che basta per mantenere in piedi la baracca per un paio di mesi. Come del torchio aveva un piano nel 2013, anche ball pare abbia elaborato un suo piano, con la differenza che non e' mai stato reso pubblico. Per quanto e' trapelato sulla stampa, a volte in maniera contradditoria, il piano parla di una quindicina di aerei NB tagliati, un paio di migliaia di dipendenti tagliati, un forte sviluppo del LR con una ventina di aerei WB da acquistare, il taglio delle retribuzioni dei dipendenti, soprattutto dei naviganti. Ma questo piano sappiamo gia' che non e' gradito a tutti i soci, in particolare alle banche, che sognano di sganciarsi. Tra un paio di mesi pero' occorreranno nuovi soci italiani o europei in grado di ricapitalizzare e permettere ad alitalia di andare avanti. Visto che le banche hanno gia' dato e non ne vogliono piu' sapere, ecco che tocca alle assicurazioni, in particolare a generali, che ha in mano 300 milioni di obbligazioni SAI che potrebbero essere convertite in azioni. Generali nicchia, ma insomma, non e' difficile prevedere che le pressioni governative a febbraio di fronte alla prospettiva di portare i libri di alitalia in tribunale diventeranno assai convincenti. A fronte del sacrificio di generali si puo' immaginare che EY possa mettere mano al portafogli e mettere una cifra solo leggermente inferiore di cash, in modo da mantenere il suo 49%. In questo modo alitalia potrebbe risolvere il problema del 2017 dove le perdite previste si aggirano intorno ai 500 milioni. Ma il 2017 passera' presto, e la cassa di alitalia si sara' svuotata un'altra volta. Occorre trovare un nuovo cavaliere bianco disposto a mettere soldi e, magari, anche competenza. E qui entra in gioco LH. Forte della sua nuova alleanza con EY, potrebbe essere lo sbocco naturale di alitalia, e si puo' pensare ad una alitalia SAI del 2018 in cui i soci siano EY, LH, ed un residuo italiano in mano a banche e assicurazioni. Certo e' possibile pensarlo, ma non con il piano industriale preparato da ball. Se LH dovesse entrare, lo farebbe solo a fronte di una ristrutturazione estremamente pesante, in modo da non scottarsi le dita come successo a tutti i soci fino ad ora. Le alleanze attuali di alitalia non sono compatibili con LH, e difficilmente LH potra' entrare in queste condizioni. Un fallimento pilotato con grounding di un mese potrebbe essere la soluzione, a meno che il governo non riesca a tirar fuori un nuovo asso dalla manica, come successo con EY nel 2014. Ma oggi e' impossibile prevederlo.
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Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio? Alitalia low cost?

Messaggio da leggereda robix » sab 24 dic 2016, 13:07:57

D960 ha scritto:Ah, dimenticavo: voli in entrambe le tratte pieni a tappo e nell'ultima tratta ho visto biglietti targati Air France e KLM. Come la mettiamo :green: ?
Non ho capito la domanda: vuoi dire che tutti amano volare con AZ ? Infatti lo si vede dagli eccellenti risultati. Tu stesso peraltro dici di aver volato con AZ per il prezzo bassissimo (il che spiega gli eccellenti risultati di AZ: per riempire gli aerei devono svendere i biglietti).
Che ci fossero biglietti targati AF/KL su un volo AZ da FCO per CAG non vedo cosa ci sia di strano: sarebbe come stupirsi di trovare biglietti targati AZ su un volo da AMS/CDG per gli USA operato da SkyTeam.

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Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio? Alitalia low cost?

Messaggio da leggereda D960 » sab 24 dic 2016, 15:11:22

robix ha scritto:
D960 ha scritto:Ah, dimenticavo: voli in entrambe le tratte pieni a tappo e nell'ultima tratta ho visto biglietti targati Air France e KLM. Come la mettiamo :green: ?
Non ho capito la domanda: vuoi dire che tutti amano volare con AZ ? Infatti lo si vede dagli eccellenti risultati. Tu stesso peraltro dici di aver volato con AZ per il prezzo bassissimo (il che spiega gli eccellenti risultati di AZ: per riempire gli aerei devono svendere i biglietti).
Che ci fossero biglietti targati AF/KL su un volo AZ da FCO per CAG non vedo cosa ci sia di strano: sarebbe come stupirsi di trovare biglietti targati AZ su un volo da AMS/CDG per gli USA operato da SkyTeam.
Assolutamente no, anzi! Tuttavia se da un lato il management AZ afferma che gli accordi con AF e KLM risultino essere penalizzanti, nell'esperienza quotidiana si evince come il codesharing permetta di riempire i voli. Come possono pensare di battere la concorrenza da soli su ogni fronte?
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Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio? Alitalia low cost?

Messaggio da leggereda robix » lun 26 dic 2016, 11:53:54

D960 ha scritto:Assolutamente no, anzi! Tuttavia se da un lato il management AZ afferma che gli accordi con AF e KLM risultino essere penalizzanti, nell'esperienza quotidiana si evince come il codesharing permetta di riempire i voli. Come possono pensare di battere la concorrenza da soli su ogni fronte?
Bisogna vedere anche quanto ci guadagna AZ dai CS sui voli domestici operati per conto di AF/KL: in AZ evidentemente ritengono che i passeggeri persi con la JV Atlantica siano molto più importanti di quelli guadagnati con i CS domestici (o comunque sul corto). Questo sul presupposto che essendoci voli diretti da FCO per gli USA tutto l'anno, AZ riuscirebbe a riempirli (cosa che a mio avviso non si verificherebbe salvo svendere i voli, ma è una mia opinione) e quindi nel complesso AZ ritiene di guadagnarci dal "rompere" con AF/KL (peraltro nella JV Atlantica c'è anche DL da "convincere": IMHO è probabile che nel breve periodo si trovi una soluzione che consenta di dare qualche contentino ad AZ senza stravolgere la JV Atlantica, poi dipende anche dall'eventuale ruolo di LH).

spanna
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Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio? Alitalia low cost?

Messaggio da leggereda spanna » mar 27 dic 2016, 08:09:17

Sbarco immediato per Cramer Ball e James Hogan, rispettivamente ad di Alitalia e numero uno di Etihad. Per loro, salvo sorprese dell'ultimo minuto, l'avventura in Italia è finita. Saranno i due super manager, messi più volte sotto accusa da Intesa e Unicredit, ma criticati aspramente anche da Abu Dhabi, a pagare il conto del mancato decollo della ex compagnia di bandiera, che chiuderà l'anno con perdite record a quota 400 milioni e una strategia di sviluppo da reimpostare. Entro 60 giorni, spiegano fonti vicine al dossier, dovranno farsi da....
http://www.ilgazzettino.it/pay/economia ... 62332.html
20 anni di perdite senza soluzione di continuità per liberarsi di alitalia. Per ITA airways ne occorreranno molti meno.

spanna
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Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio? Alitalia low cost?

Messaggio da leggereda spanna » mar 27 dic 2016, 08:38:19

mancini sul messaggero di oggi:
Sbarco immediato per Cramer Ball e James Hogan, rispettivamente ad di Alitalia e numero uno di Etihad. Per loro, salvo sorprese dell'ultimo minuto, l'avventura in Italia è finita. Saranno i due super manager, messi più volte sotto accusa da Intesa e Unicredit, ma criticati aspramente anche da Abu Dhabi, a pagare il conto del mancato decollo della ex compagnia di bandiera, che chiuderà l'anno con perdite record a quota 400 milioni e una strategia di sviluppo da reimpostare. Entro 60 giorni, spiegano fonti vicine al dossier, dovranno farsi da parte visto che gli azionisti (Etihad e banche) avrebbero già dato mandato agli head hunter di trovare un nuovo ad.

IL PROFILO Con un identikit preciso: un manager italiano, con un profilo internazionale e forti relazioni sia con il mondo bancario che con quello istituzionale. Una scelta di rottura, non confermata per ora da nessuna notizia ufficiale. Scritta nero su bianco invece quella che prevede la ridefinizione della governance della compagnia, con una gestione più collegiale e condivisa. Di certo le banche, dopo aver messo nuovamente mano al portafoglio, intendono far sentire la propria voce, sopratutto nelle decisioni strategiche.

STRADA IN SALITA La trattativa per salvare Alitalia conclusa, come noto, all'alba di venerdì, ha infatti lasciato il segno. E ha avuto un esito positivo solo perchè il presidente Luca Cordero di Montezemolo è riuscito a trovare un punto d'intesa, minacciando più volte di voler portare i libri in tribunale. Supportato, va detto, dalla moral suasion del governo, intervenuto massicciamente su Intesa e Unicredit che, dopo un tira e molla estenuante, alla fine hanno dato il libera al piano industriale e a quello finanziario. Manovra che prevede una iniezione di liquidità di 100 milioni da parte di Etihad, mentre 150 milioni arriveranno dalle banche (più altri 50 di factoring). Sempre le banche dovranno convertire in equity 140 milioni di crediti, con Abu Dhabi che trasformerà il bond da 216 milioni in strumenti finanziari partecipativi, in modo da non salire oltre il 49% del capitale. Con il varo del piano industriale rivisto e più duro, i soci italiani sarebbero disponibili a erogare altri 500 milioni. Di certo, fanno capire dalle banche, questo «è davvero l'ultimo salvataggio», perchè, avvertono, «la prossima volta sarà lo Stato a dover intervenire».

I PALETTI Sono stati proprio gli istituti di credito a chiedere una stretta sui costi. Con il taglio del costo del lavoro al primo posto. In ballo, secondo fonti sindacali ci sarebbero 1.500 esuberi, anche se i soci italiani hanno detto che la quota potrebbe sfiorare 4.000. Nel mirino il personale di terra (600-700, i piloti (100-150) e tutte le strutture della compagnia. Se i dipendenti accetteranno - nel quadro del rinnovo del contratto collettivo - tagli cospicui agli stipendi e premi legati alla produttività, il numero degli esuberi potrebbe scendere drasticamente. Se ne riparlerà solo il 9 gennaio in un summit con i sindacati. Cisl, Cgil e Uil, come l'Anpac, hanno fatto capire che i margini per trattare sono ridotti. Ma la compagnia, come noto, vuole mettere a terra 15-20 aerei del medio e corto raggio, e puntare sul lungo (Sud America e Asia). Venti invece le tratte europee da tagliare. L'obiettivo è avvicinare la struttura dei costi a quella di Ryanair. Da qui la riscrittura dei contratti di leasing per gli aerei (attualmente più cari del 10-15% rispetto alle altre compagnie), di quelli con i fornitori (definiti troppo esosi dal board) e, tema più complesso, la ricalibratura delle alleanze con Air France e Delta Airlines (che di fatto bloccano lo sviluppo di Alitalia sulle rotte del Nord America e su quelle di lungo raggio più redditizie). A gennaio poi ci sarà un nuovo contratto di lavoro, più vicino al modello delle low cost. Tutte misure - hanno detto in Alitalia - da attuare in due mesi e che sindacati, fornitori e partner commerciali devono accettare, altrimenti non ci sarà un futuro.
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Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio? Alitalia low cost?

Messaggio da leggereda grandemilano » mar 27 dic 2016, 09:14:27

spanna ha scritto:mancini sul messaggero di oggi:
Entro 60 giorni, spiegano fonti vicine al dossier, dovranno farsi da parte visto che gli azionisti (Etihad e banche) avrebbero già dato mandato agli head hunter di trovare un nuovo ad.
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Speriamo in Cempella. Ci sono possibilità secondo voi?

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Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio? Alitalia low cost?

Messaggio da leggereda grandemilano » mar 27 dic 2016, 09:21:24

spanna ha scritto:mancini sul messaggero di oggi:
Venti invece le tratte europee da tagliare..
Sti ca**i ! Mi sembra che alitalia già ora gestisce appena 50-55 tratte tra Italia e resto d'europa. Tagliandone venti vuol dire tagliare di almeno il 30-35% il corto-medio raggio sul (fra poco fu) hub di Fiumicino. Mi sa che Fiumicino farà la stessa fine di Malpensa, con voli di lungo raggio prevalentemente p-t-p. Come si fa a gestire un hub con appena 30 tratte di connessione? Mi sa che aveva ragione chi qui dentro diceva che a breve vedremo una AZ con voli LR e federaggio da parte di ryaner.

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Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio? Alitalia low cost?

Messaggio da leggereda rs4 » mar 27 dic 2016, 09:28:59

Visto che sta per saltare la JV Atlantica con AF KL e DL....
Visto che si vogliono chiudere una ventina di rotte europee...
Visto che le hanno provate tutte...
È cosi stupido pensare come piano industriale su alcuni voli LR in partenza da FCO (load factor bassi) un stop a MXP o viceversa?
Esempio: FCO-MXP-LAX, FCO-MXP-SFO
FCO-MXP-KIX o MXP-FCO-JNB
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Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio? Alitalia low cost?

Messaggio da leggereda spanna » mar 27 dic 2016, 09:53:00

che ball venga sparaflashato fuori da AZ l'avevo gia' ipotizzato il 30 di ottobre, con congruo anticipo:
A mio avviso l'unica reale possibilita' di fare pace coi sindacati e' quella di segare cramer ball. E' stato lui il genio che si e' messo a far la guerra ai dipendenti per un caffe'. E' stato lui a portare l'azienda contro i suoi dipendenti e a perdere la battaglia in tribunale. Non capisce l'italiano, e soprattutto non capisce come ci si comporta in italia quando si e' alla guida di un'azienda come alitalia. Finche' rimane lui e' chiaro che le relazioni con i sindacati saranno improntate al conflitto. Prova ne e' il fatto che, nonostante i sindacati abbiano vinto la battaglia in tribunale, non hanno smesso di chiamare nuovi scioperi. Occorre quindi a mio avviso prendere atto che cramer ball e' un leader inadatto a guidare alitalia nel momento in cui vengono chiesti nuovi sacrifici, e mettere qualcun altro al suo posto.
il problema e' che anche nel momento in cui trovi un accordo per tagliare gli stipendi, e sicuramente qualche taglio verra' operato e digerito dai sindacati, non hai ancora risolto il problema di redditivita' di alitalia visto che 500 milioni di perdite previste nel 2017 sono troppe per pensare di raddrizzarle semplicemente con qualche taglio e qualche risparmio qua e la'.
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Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio? Alitalia low cost?

Messaggio da leggereda spanna » mar 27 dic 2016, 09:56:16

http://espresso.repubblica.it/palazzo/2 ... a-1.292173
Non c'è solo la tegola della legge elettorale (di cui la consulta si occuperà il 24 gennaio), a pen­dere sopra il capo dell'appena in­ sediato governo Gentiloni: una bomba sociale a orologeria sareb­be prossima a esplodere causando più di una fibrillazione. Ai piani alti di Alitalia-Ethiad, infatti, cir­colano con insistenza crescente le date del 13 e 14 gennaio per presentare il piano industriale che conterrebbe qualcosa come duemi­la esuberi.

Licenziamenti che arri­verebbero subito dopo la pronun­cia della Consulta sull'ammissibi­lità del referendum Cgil sul Jobs act (udienza l'11 gennaio); e anche subito dopo l'abolizione della cas­sa integrazione, approvata in ex­tremis nell'ultima legge di stabilità di Renzi, in favore del nuovo siste­ma di sostegno alla disoccupazione (Naspi) ritenuto da molti meno vantaggioso per i lavoratori.

Ecco perché la parola d'ordine a Palazzo Chigi è quella di riallaccia­re i rapporti con i sindacati mag­giori, uniche possibili sponde di contenimento: nessuno s'è scorda­to i giorni drammatici di dieci anni fa, quando la crisi irreversibile di Alitalia rischiò di far cadere il go­verno Prodi.
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Nuovo piano, nuovo salvataggio? Alitalia low cost?

Messaggio da leggereda malpensante » mar 27 dic 2016, 10:40:14

Io tifo Schisano AD, così al prossimo giro esce lui.

Scherzi a parte, bisogna vedere se Etihad la prossima puntata sarà ancora a bordo o se questo è il suo ultimo tentativo prima di gettare la spugna. AZ in solitudine può solo andare a sbattere.


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