piano salvataggio Alitalia: prestito ponte e commissari al lavoro per venderla

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KL63
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Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio: Alitalia vuole volare da LIN extra UE

Messaggio da leggereda KL63 » mar 24 gen 2017, 16:22:08

malpensante ha scritto:Giuricin dovrebbe sapere che Ryanair a Fiumicino NON ha avuto sconti.
così sembra che sia sempre colpa di qualcun altro, in primis dell'aeroporto della Lega, o della brughiera, o di Varese, poi di Linate, ecc. c'è sempre una scusa

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Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio: Alitalia vuole volare da LIN extra UE

Messaggio da leggereda D960 » mar 24 gen 2017, 16:49:18

spanna ha scritto: Se ascoltate il video, lo sentirete ripetere almeno due volte che MXP non sara' mai piu' hub. Detto da lui mi rincuora.
Sappiamo benissimo che tra il dire ed il fare c'è di mezzo il mare. Ha comunque confermato che Fiumicino sia un castello di carte pronto a crollare ma non mi piace come abbia liquidato la questione su Malpensa. Tant'è che durante gli interventi un ospite ha colto la palla al balzo per sottolineare come cargo e passeggeri business siano una risorsa da sviluppare al Nord e non al Sud. Per molti però ''Malpensa non s'ha da fare, né domani, né mai''.
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Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio: Alitalia vuole volare da LIN extra UE

Messaggio da leggereda malpensante » mar 24 gen 2017, 17:27:57

spanna ha scritto:Se ascoltate il video, lo sentirete ripetere almeno due volte che MXP non sara' mai piu' hub. Detto da lui mi rincuora.
Francamente credo che abbia ragione.

Fiumicino rischia di diventare un ex hub, se Alitalia affonda e, finché Alitalia esiste, il governo italiano cercherà sempre di affondare qualsiasi iniziativa concorrente. L'ha già fatto con LH Italia in fasce. Anche con Alitalia morta lo farebbero, per evitare impedimenti alla resurrezione.

Le compagnie tradizionali europee mi sembrano tutte asserragliate nei loro hub storici, dove i voli intercontinentali vanno abbastanza bene, ma i feed no. Che qualcuna abbia voglia di aprire un hub con tanto di spokes, in un aeroporto con decine di aerei LC basati e un altro paio di aeroporti che succhiano pax intorno, mi pare veramente ottimistico.

Mi aspetto piuttosto un hub di serie B, fatto di connessioni con spokes delle low cost, prima o poi. Meglio che niente...

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Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio: Alitalia vuole volare da LIN extra UE

Messaggio da leggereda D960 » mar 24 gen 2017, 17:30:39

malpensante ha scritto: Mi aspetto piuttosto un hub di serie B, fatto di connessioni con spokes delle low cost, prima o poi. Meglio che niente...
Per avere feed non è necessario avere solamente voli di corto/medio raggio. Un biglietto unico aereo/treno può essere una possibile soluzione.
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Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio: Alitalia vuole volare da LIN extra UE

Messaggio da leggereda robix » mar 24 gen 2017, 18:00:32

malpensante ha scritto:
spanna ha scritto:Se ascoltate il video, lo sentirete ripetere almeno due volte che MXP non sara' mai piu' hub. Detto da lui mi rincuora.
Francamente credo che abbia ragione.

Fiumicino rischia di diventare un ex hub, se Alitalia affonda e, finché Alitalia esiste, il governo italiano cercherà sempre di affondare qualsiasi iniziativa concorrente. L'ha già fatto con LH Italia in fasce. Anche con Alitalia morta lo farebbero, per evitare impedimenti alla resurrezione.

Le compagnie tradizionali europee mi sembrano tutte asserragliate nei loro hub storici, dove i voli intercontinentali vanno abbastanza bene, ma i feed no. Che qualcuna abbia voglia di aprire un hub con tanto di spokes, in un aeroporto con decine di aerei LC basati e un altro paio di aeroporti che succhiano pax intorno, mi pare veramente ottimistico.

Mi aspetto piuttosto un hub di serie B, fatto di connessioni con spokes delle low cost, prima o poi. Meglio che niente...
Infatti sperare ancora in MXP hub è mooolto ottimistico (specialmente con, ma non solo per, LIN aperto): l'unica compagnia che oggi potrebbe farvi hub è AZ, che però non lo farà mai. Le altre europee ne hanno già abbastanza con i loro di hubs e non mi sembra ci sia spazio (in Europa) per nuovi soggetti. Intanto da primavera il Sat A si rianimerà un po' con AF e KL (non è che i voli europei facciano "schifo", anche se contribuiscono ad aspirare).
Si continua invece a scarseggiare parecchio sugli IC, in attesa che le LC si decidano (se mai lo faranno) a fare transiti.

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Re: RE: Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio: Alitalia vuole volare da LIN extra UE

Messaggio da leggereda kco » mar 24 gen 2017, 18:30:55

malpensante ha scritto:
spanna ha scritto:Se ascoltate il video, lo sentirete ripetere almeno due volte che MXP non sara' mai piu' hub. Detto da lui mi rincuora.
Francamente credo che abbia ragione.

Fiumicino rischia di diventare un ex hub, se Alitalia affonda e, finché Alitalia esiste, il governo italiano cercherà sempre di affondare qualsiasi iniziativa concorrente. L'ha già fatto con LH Italia in fasce. Anche con Alitalia morta lo farebbero, per evitare impedimenti alla resurrezione.

Le compagnie tradizionali europee mi sembrano tutte asserragliate nei loro hub storici, dove i voli intercontinentali vanno abbastanza bene, ma i feed no. Che qualcuna abbia voglia di aprire un hub con tanto di spokes, in un aeroporto con decine di aerei LC basati e un altro paio di aeroporti che succhiano pax intorno, mi pare veramente ottimistico.

Mi aspetto piuttosto un hub di serie B, fatto di connessioni con spokes delle low cost, prima o poi. Meglio che niente...
Vedremo fra una decina di anni quanti hub di serie A esisteranno. Gia portarsi a casa la serie B sarebbe un risultato ottimo per ora manco all orizzonte. Rimane che le low cost continuano a guadagnare e a erodere i feed. La situazione per i piccoli hub, anche se presidiati, potrebbe diventare insostenibile.

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Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio: Alitalia vuole volare da LIN extra UE

Messaggio da leggereda spanna » mar 24 gen 2017, 18:58:09

sinceramente non vedo perche' concedere sconfitta, la situazione e' ancora troppo confusa ed instabile, soprattutto in italia. MXP puo' tornare hub in due modi:
1) grazie ad una compagnia che la scelga come base, ma questo e' possibile se e solo se alitalia smamma da linate, proprio per evitare ingerenze governative come quelle che hanno fatto fallire il progetto LHI. Con alitalia via da linate e concentrata su FCO milano sarebbe libera di cercare fortuna. Perche' alitalia dovrebbe lasciare linate: semplice, perche' ci perde quattrini, e anche tanti. Adesso vediamo come sara' il nuovo piano industriale ma se non prevede tagli su linate siamo tranquilli che neanche stavolta alitalia andra' in equilibrio finanziario. Meridiana potrebbe essere la candidata ideale, per esempio, con in piu' il vantaggio di avere gia' diversi slot a linate e di essere molto ben radicata anche a livello politico. Ma non escluderei una compagnia nuova, nata con capitali italiani e non solo, che goda dell'appoggio della politica milanese e lombarda. Ripeto, condicio sine qua non e' che alitalia se ne vada da linate, altrimenti non se ne parla proprio.
2) non trascurerei neanche l'eventualita' che sia alitalia stessa a tornare a MXP, anche se e' un'eventualita' al momento remota. Pensate alla futura alleanza con LH. Se LH entra in alitalia di sicuro vorra' imporre il suo piano industriale. Chi mette la mano sul fuoco che vorra' lasciare l'hub a FCO? Io no.

Quanto alla sostenibilita' del piano industriale di MXP hub, non sono preoccupato. E' chiaro che la strategia ha bisogno di una limitazione di linate, ma e' logico aspettarsi che una volta che la grande malata si sara' levata dai coxxioni linate potra' essere limitato senza problemi. Ci sono mille modi per limitare linate, basta avere la volonta' politica di farlo. Oggi la volonta' politica e' quella di aprirlo, ma senza la grande malata a spingere le cose cambierebbero. Ricordiamoci che gia' ci fu un tentativo di limitazione (cernobbio) ma falli' a causa dell'opposizione della grande malata.
20 anni di perdite senza soluzione di continuità per liberarsi di alitalia. Per ITA airways ne occorreranno molti meno.

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Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio: Alitalia vuole volare da LIN extra UE

Messaggio da leggereda robix » mar 24 gen 2017, 19:30:26

Non vedo perchè LH dovrebbe spingere su MXP quando ha già "in zona" FRA, MUC, ZRH e VIE (ed un po' più in alto pure BRU). FCO è più decentrato e "rompe di meno" rispetto agli hubs del gruppo LH. Peraltro ad oggi il "matrimonio" tra EY e LH è ancora tutto da decifrare, se mai si farà.
Dimenticavo invece IG (cioè QR): anche qui non è detto che l'acquisizione vada in porto, ma se QR volesse puntare su un hub italiano, a logica dovrebbe essere MXP e non FCO (ma con LIN più che mai aperto è comunque dura, e quindi ancora una volta tutto routa intorno ad AZ).

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Nuovo piano, nuovo salvataggio: Alitalia vuole volare da LIN extra UE

Messaggio da leggereda malpensante » mar 24 gen 2017, 19:30:39

Secondo voci che forse vengono da BCDEFG AZ, a Linate non perde. Io non ci credo, ma...

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Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio: Alitalia vuole volare da LIN extra UE

Messaggio da leggereda KittyHawk » mar 24 gen 2017, 20:09:34

malpensante ha scritto:Secondo voci che forse vengono da BCDEFG AZ, a Linate non perde. Io non ci credo, ma...
Potrebbe anche essere vero, calcolando complessivamente tutti i voli e gli introiti degli affitti degli slot. E ancor più vero è che sicuramente diverse rotte sono in rosso. Altrimenti non si spiegherebbe la girandola di aperture e chiusure di destinazioni a cui abbiamo assistito negli anni. Se AZ avesse bilanci in nero nessun problema, al massimo sarebbero gli azionisti a doversi accontentare di dividendi più parchi. Ma dato che AZ perde - oh, se perde! altro che profondo rosso, il rosso è abissale :azz: - a Roma dovranno usare l'accetta e tagliare le rotte di Linate in perdita, per cercare di raddrizzare la situazione. Il problema è che non sanno che fare degli slot che si libererebbero.

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Re: RE: Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio: Alitalia vuole volare da LIN extra UE

Messaggio da leggereda kco » mar 24 gen 2017, 20:59:30

robix ha scritto:Non vedo perchè LH dovrebbe spingere su MXP quando ha già "in zona" FRA, MUC, ZRH e VIE (ed un po' più in alto pure BRU). FCO è più decentrato e "rompe di meno" rispetto agli hubs del gruppo LH. Peraltro ad oggi il "matrimonio" tra EY e LH è ancora tutto da decifrare, se mai si farà.
Dimenticavo invece IG (cioè QR): anche qui non è detto che l'acquisizione vada in porto, ma se QR volesse puntare su un hub italiano, a logica dovrebbe essere MXP e non FCO (ma con LIN più che mai aperto è comunque dura, e quindi ancora una volta tutto routa intorno ad AZ).
Qr ha l hub verso l asia, Iag ha due hub che coprono tutta l america. Mxp proprio non serve alle major. Hanno provato a conquistare con vueling Fco con alterne fortune.

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Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio: Alitalia vuole volare da LIN extra UE

Messaggio da leggereda grandemilano » mar 24 gen 2017, 22:03:32

malpensante ha scritto:Secondo voci che forse vengono da BCDEFG AZ, a Linate non perde. Io non ci credo, ma...
Non mi stupirei. Alitalia nel sistema aeroportuale milanese ha sempre guadagnato. Anche ai tempi di Malpensa hub.
Il problema si chiama fiumicino: alitalia deve rimanere per legge a fiumicino anche se genera perdite monstre. Anche quando è diventata una compagnia privata, dal managment e dalle lobby romane è sempre stata gestita in base agli interessi locali. E mai in base a logiche industriali. Basta pensare al fatto che a Linate non perde, mentre a Fiumicino perde 400, 500 e forse quest'anno 600 milioni ogni anno.
Meno male che tra i soci, ora qualcuno ha cominciato ad aprire gli occhi.

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Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio: Alitalia vuole volare da LIN extra UE

Messaggio da leggereda robix » mer 25 gen 2017, 09:30:52

Dragoni sul Sole:

http://www.italy24.ilsole24ore.com/art/ ... id=AEmawrF

Da notare il passaggio: "What will happen to Alitalia? Yesterday, Etihad President Mohamed Mubarak Fadhel Al Mazrouei hinted that there could be changes in their investment strategy. “We have to ensure that the company is the right size and shape. We have to improve cost efficiency, productivity, and earnings, and develop and modify our partnerships with other companies.”"

La dimensione giusta per AZ presupporrebbe tagli molto pesanti, in modo da trasformarla in una compagnia "di nicchia" operante qualche IC dal mega-hubbe (ed un po' di corto/medio, questo anche da LIN). Ma un piano del genere non avrebbe mai l'appoggio governativo (e forse neppure di CAI, che mi pare pensare ancora abbastanza in grande) e quindi è piuttosto difficile da attuare.

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Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio: Alitalia vuole volare da LIN extra UE

Messaggio da leggereda FlyCX » mer 25 gen 2017, 10:03:14

robix ha scritto:Dragoni sul Sole:

http://www.italy24.ilsole24ore.com/art/ ... id=AEmawrF

Da notare il passaggio: "What will happen to Alitalia? Yesterday, Etihad President Mohamed Mubarak Fadhel Al Mazrouei hinted that there could be changes in their investment strategy. “We have to ensure that the company is the right size and shape. We have to improve cost efficiency, productivity, and earnings, and develop and modify our partnerships with other companies.”"

La dimensione giusta per AZ presupporrebbe tagli molto pesanti, in modo da trasformarla in una compagnia "di nicchia" operante qualche IC dal mega-hubbe (ed un po' di corto/medio, questo anche da LIN). Ma un piano del genere non avrebbe mai l'appoggio governativo (e forse neppure di CAI, che mi pare pensare ancora abbastanza in grande) e quindi è piuttosto difficile da attuare.
Le voci che vengono da Abi Dhabi, se interpretate alla lettera, sono assolutamente preoccupanti.

L'orchestrina sul Tevere continua a suonare, ma sempre meno in sincrono con la realtà.

Sui guadagni a Linate ho i miei dubbi: potrebbero essere "drogati" dai proventi delle JV con AF e KL (ahi loro finite) e del volo carissimo su LCY. Per il resto dubito sia meglio del resto. I LF sono forse anche peggio del resto del network e spesso sono indici di redditività, visto che i costi per volo sono fissi.
“È bastato che O’Leary prevedesse il fallimento della nostra compagnia, che, da quel momento, è aumentato il nostro fatturato” il soggetto non è Alitalia ma Lufthansa

KL63
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Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio: Alitalia vuole volare da LIN extra UE

Messaggio da leggereda KL63 » mer 25 gen 2017, 14:33:33

The first consequence is a negative one for Cramer Ball (the third Australian manager involved), who Hogan chose to replace Silvano Cassano as CEO of Alitalia one year ago. Ball, who’s been in the position since March 7th, 2016, has his days numbered. UniCredit and Intesa Sanpaolo, Alitalia’s shareholder banks (together, they hold around 65% of CAI—who, in turn, holds 51% of the “new” Alitalia) have already expressed their lack of trust in Ball, referring to his business plan as “madness.

io sottolineerei questo passaggio non di poco conto

KittyHawk
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Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio: Alitalia vuole volare da LIN extra UE

Messaggio da leggereda KittyHawk » mer 25 gen 2017, 14:59:09

KL63 ha scritto:...referring to his business plan as “madness.
io sottolineerei questo passaggio non di poco conto
Definizione che ben si confà a tutti gli ultimi business plan di Alitalia, non solo a quello di Ball.

Max
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Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio: Alitalia vuole volare da LIN extra UE

Messaggio da leggereda Max » mer 25 gen 2017, 19:06:15

Buona sera
ho letto questo articoletto su ATW, in sè non dice nulla di nuovo
ma le ultime due righe sono veramente demoralizzanti

Alitalia, the airline that broke the camel’s back?
Jan 24, 2017 by Karen Walker in ATW Editor's Blog




Can Alitalia ever be a good-news story? It appears not for Etihad Airways, the Abu Dhabi-based airline that has become the latest in a line of companies to see potential in the Italian flag carrier but for whom good news seems an increasingly distant prospect.

The announcement that Etihad Aviation Group president CEO James Hogan and CFO James Rigney will step down later this year isn’t all about Alitalia, but Rome has a lot to do with what appears to be a major rethinking of Etihad’s future.

The Etihad equity partnership strategy focused on smaller airlines such as Air Seychelles, Air Serbia, airberlin, Virgin Australia and India’s Jet Airways (now India’s second largest carrier after Indigo) that could provide feed to Etihad and allow it to grow more rapidly and compete against its much larger UAE neighbor, Dubai-based Emirates.

Equity investments in the partner airlines are all minority stakes, although some are substantial: 40% in Air Seychelles and 49% in Air Serbia.

But Alitalia was different for significant reasons. Etihad took a 49% stake – worth some $470 million – in December 2014 in what was a major flag carrier brand, but one with a long history of loss making, labor disputes, bailouts and bankruptcies. Indeed, just a year before the deal was finalized, Alitalia was teetering once more on the edge of bankruptcy and was bailed out – only to be close to running out of cash again just six months later.

The Etihad deal, which was a complex transaction worth €1.75 billion ($2.35 billion) across its various facets, was yet another rescue of an airline infamous for its dying swan acts. There had been “Old Alitalia” and “New Alitalia” but never more than a fleetingly profitable Alitalia. This time, however, there was a plan. Etihad would invest in, restructure and turn around Alitalia so that it would be profitable by 2017. And Etihad and Hogan’s team has invested significant money, effort, resources and passion in that turnaround. This was probably the best chance Alitalia ever had.

But 2017 is here and, financially, Alitalia looks very much like the airline it has always been – a disaster. In early January senior executives—including Alitalia CEO Cramer Ball, Hogan and representatives of three Italian banks who are shareholders or backers of the airline—met with senior economic development and transport ministers as the Italian government demanded a detailed business plan.

Ball himself described the situation as critical, saying it was “vitally important that the airline’s workforce and major stakeholders, such as corporate partners, suppliers and unions, embrace and accept the radical changes we need in order to gain the next round of significant funding from our shareholders, which will be crucial for our future.”

Worse for Etihad, however, was that Alitalia’s troubles were not the only ones in the Gulf airline’s partnership galaxy. Airberlin is losing money also, prompting a codeshare and wet-lease deal to be struck with former rival Lufthansa Group.

And, back home in the UAE, these are also challenging times for the Gulf carriers. Lower oil prices, economic uncertainties and terrorist attacks have all weakened demand for tickets on the Middle East’s “big three” airlines even as they take deliveries of new aircraft. Competition between Etihad, Emirates and Qatar is cutthroat. That alone is enough of a challenge for any airline CEO – Hogan and his top team are also managing the crises that Alitalia and airberlin have become.

Last year Hogan was given the new title of group president and CEO, allowing the installation of Peter Baumgartner as Etihad Airways CEO. That freed Hogan to address the broader partnership airline businesses while Etihad gained a dedicated CEO. Next week, it is widely expected that Hogan and Lufthansa Group CEO Carsten Spohr will announce a closer relationship between the two companies. These are fixes that help reassure Etihad’s UAE government owners.

But in the end, Etihad’s owners want more change. “We must ensure that the airline is the right size and the right shape,” Etihad Aviation Group chairman Mohamed Mubarak Fadhel Al Mazrouei said in a statement Tuesday. “We must progress and adjust our airline equity partnerships even as we remain committed to the strategy.”

How that “adjustment” will play out will be interesting but it’s my bet there will be much more focus on the home carrier. For Alitalia, it’s hard to see how anyone will again risk their back for what has to be the world’s most frustratingly, stubbornly, unfixable airline.

Karen Walker Karen.walker@penton.com

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Messaggio da leggereda malpensante » mer 25 gen 2017, 21:41:16

O’Leary (Ryanair): tavolo con Alitalia
per alimentare i voli di lungo raggio


Lo dice all’agenzia Reuters il numero uno della compagnia low cost irlandese Michael O’Leary. Roma: c’è ancora molto da discutere

di Leonard Berberi - lberberi@corriere.it

Colloqui con Alitalia per fare da «alimentatore» dei voli di lungo raggio della compagnia tricolore e battaglia giudiziaria in Germania per contrastare l’accordo Etihad-Lufthansa sul leasing degli aerei di Air Berlin. Eccoli i prossimi mesi di Ryanair, la principale compagnia low cost d’Europa e anche quella che ha trasportato più passeggeri nel 2016 (circa 117 milioni). A raccontarlo all’agenzia Reuters è il capo in persona, Michael O’Leary, amministratore delegato del vettore irlandese.

La bozza
È proprio O’Leary a sgombrare il campo dopo l’incontro — prima smentito, poi confermato — che ha avuto con l’ad di Alitalia, l’australiano Cramer Ball. Secondo il numero uno di Ryanair le due società stanno lavorando a un accordo che vedrebbe la low cost trasportare i passeggeri dall’Europa verso gli hub di Alitalia — Fiumicino e Malpensa —: da lì i viaggiatori salirebbero sui velivoli con la bandiera tricolore verso le destinazioni intercontinentali. Una mossa che aiuterebbe Alitalia a sgravarsi dei collegamenti nel corto e medio raggio in netta perdita proprio a causa della presenza delle low cost. Dal quartier generale del vettore italiano non smentiscono i contatti. «Però siamo in una fase decisamente preliminare», chiariscono fonti della compagnia al Corriere della Sera. «Un eventuale accordo è molto complesso, sono diversi i punti da chiarire e le difficoltà non mancano, a partire dal tipo di velivolo da utilizzare, se il personale sarà tutto loro oppure anche nostro». Insomma, se una firma ci sarà arriverà dopo aver risolto diversi nodi.

La sfida a Lufthansa
«Noi possiamo aiutare Alitalia fornendo collegamenti più convenienti — dice O’Leary all’agenzia inglese — ma questo significherebbe per la compagnia mandare via persone e dismettere i mezzi, cosa molto difficile, da un punto di vista politico, in Italia». Quanto alla sfida a Lufthansa, il capo di Ryanair ha precisato che il noleggio di 38 aerei da parte di Air Berlin (per il 29,21% di Etihad) è un accordo che nasconde una pura e semplice vendita di un pezzo della compagnia al colosso tedesco dell’aviazione.


25 gennaio 2017 (modifica il 25 gennaio 2017 | 20:25)

http://www.corriere.it/cronache/17_genn ... 8c88.shtml

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Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio: Alitalia vuole volare da LIN extra UE

Messaggio da leggereda kco » gio 26 gen 2017, 07:42:59

Se mi fai feed a Fco ti lascio Lin? ;-)

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Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio: Alitalia vuole volare da LIN extra UE

Messaggio da leggereda malpensante » gio 26 gen 2017, 07:44:00

Il feed serve soprattutto a FCO.

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Messaggio da leggereda malpensante » gio 26 gen 2017, 07:46:14

Alitalia, the airline that broke the camel’s back?
Jan 24, 2017 by Karen Walker in ATW Editor's Blog

Can Alitalia ever be a good-news story? It appears not for Etihad Airways, the Abu Dhabi-based airline that has become the latest in a line of companies to see potential in the Italian flag carrier but for whom good news seems an increasingly distant prospect.

The announcement that Etihad Aviation Group president CEO James Hogan and CFO James Rigney will step down later this year isn’t all about Alitalia, but Rome has a lot to do with what appears to be a major rethinking of Etihad’s future.

The Etihad equity partnership strategy focused on smaller airlines such as Air Seychelles, Air Serbia, airberlin, Virgin Australia and India’s Jet Airways (now India’s second largest carrier after Indigo) that could provide feed to Etihad and allow it to grow more rapidly and compete against its much larger UAE neighbor, Dubai-based Emirates.

Equity investments in the partner airlines are all minority stakes, although some are substantial: 40% in Air Seychelles and 49% in Air Serbia.

But Alitalia was different for significant reasons. Etihad took a 49% stake – worth some $470 million – in December 2014 in what was a major flag carrier brand, but one with a long history of loss making, labor disputes, bailouts and bankruptcies. Indeed, just a year before the deal was finalized, Alitalia was teetering once more on the edge of bankruptcy and was bailed out – only to be close to running out of cash again just six months later.

The Etihad deal, which was a complex transaction worth €1.75 billion ($2.35 billion) across its various facets, was yet another rescue of an airline infamous for its dying swan acts. There had been “Old Alitalia” and “New Alitalia” but never more than a fleetingly profitable Alitalia. This time, however, there was a plan. Etihad would invest in, restructure and turn around Alitalia so that it would be profitable by 2017. And Etihad and Hogan’s team has invested significant money, effort, resources and passion in that turnaround. This was probably the best chance Alitalia ever had.

But 2017 is here and, financially, Alitalia looks very much like the airline it has always been – a disaster. In early January senior executives—including Alitalia CEO Cramer Ball, Hogan and representatives of three Italian banks who are shareholders or backers of the airline—met with senior economic development and transport ministers as the Italian government demanded a detailed business plan.

Ball himself described the situation as critical, saying it was “vitally important that the airline’s workforce and major stakeholders, such as corporate partners, suppliers and unions, embrace and accept the radical changes we need in order to gain the next round of significant funding from our shareholders, which will be crucial for our future.”

Worse for Etihad, however, was that Alitalia’s troubles were not the only ones in the Gulf airline’s partnership galaxy. Airberlin is losing money also, prompting a codeshare and wet-lease deal to be struck with former rival Lufthansa Group.

And, back home in the UAE, these are also challenging times for the Gulf carriers. Lower oil prices, economic uncertainties and terrorist attacks have all weakened demand for tickets on the Middle East’s “big three” airlines even as they take deliveries of new aircraft. Competition between Etihad, Emirates and Qatar is cutthroat. That alone is enough of a challenge for any airline CEO – Hogan and his top team are also managing the crises that Alitalia and airberlin have become.

Last year Hogan was given the new title of group president and CEO, allowing the installation of Peter Baumgartner as Etihad Airways CEO. That freed Hogan to address the broader partnership airline businesses while Etihad gained a dedicated CEO. Next week, it is widely expected that Hogan and Lufthansa Group CEO Carsten Spohr will announce a closer relationship between the two companies. These are fixes that help reassure Etihad’s UAE government owners.

But in the end, Etihad’s owners want more change. “We must ensure that the airline is the right size and the right shape,” Etihad Aviation Group chairman Mohamed Mubarak Fadhel Al Mazrouei said in a statement Tuesday. “We must progress and adjust our airline equity partnerships even as we remain committed to the strategy.”

How that “adjustment” will play out will be interesting but it’s my bet there will be much more focus on the home carrier. For Alitalia, it’s hard to see how anyone will again risk their back for what has to be the world’s most frustratingly, stubbornly, unfixable airline.

http://atwonline.com/blog/alitalia-airl ... mel-s-back

kco
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Re: RE: Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio: Alitalia vuole volare da LIN extra UE

Messaggio da leggereda kco » gio 26 gen 2017, 08:04:25

malpensante ha scritto:Il feed serve soprattutto a FCO.
E magari ci sarà un diritto di esclusiva con cui Fr si impegna a non fare feeding su Mxp. Vedremo.

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FlyCX
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Re:

Messaggio da leggereda FlyCX » gio 26 gen 2017, 10:01:27

malpensante ha scritto:Alitalia, the airline that broke the camel’s back?
... Next week, it is widely expected that Hogan and Lufthansa Group CEO Carsten Spohr will announce a closer relationship between the two companies. These are fixes that help reassure Etihad’s UAE government owners.
...
Puo' avere senso, ma bisogna vedere in che termini si configura questa alleanza.
Se cosi' fosse, AF e Skyteam avrebbero perso un treno storico perchè finora eran oloro a "flirtare" con Abu Dhabi.
How that “adjustment” will play out will be interesting but it’s my bet there will be much more focus on the home carrier. For Alitalia, it’s hard to see how anyone will again risk their back for what has to be the world’s most frustratingly, stubbornly, unfixable airline.
Ormai dicono tutti la stessa cosa.
AZ non è la cenerentola che tutti vorrebbero al ballo, ma la vecchia strega.

A qeusto punto vedremo per Alitalia una soluzione in stile "Air Berlin": solo LR in proprio, feed a FCO all'osso ed integrato con Ryanair e Milano ceduta, per esempio a Lufthanda/Eurowings?
“È bastato che O’Leary prevedesse il fallimento della nostra compagnia, che, da quel momento, è aumentato il nostro fatturato” il soggetto non è Alitalia ma Lufthansa

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robix
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Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio: Alitalia vuole volare da LIN extra UE

Messaggio da leggereda robix » gio 26 gen 2017, 10:02:24

Se LH ed EY effettivamente "si alleano" (ed oramai la cosa pare certa), l'accordo tra AZ e FR lo vedo in salita: notoriamente LH non ama FR (che inizia a "rompere le scatole" anche su FRA) e peraltro ad oggi (come emerge dalle dichiarazioni di MOL) c'è ancora parecchio da discutere prima che FR si metta a fare voli feeder per AZ.

hkg
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Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio: Alitalia vuole volare da LIN extra UE

Messaggio da leggereda hkg » gio 26 gen 2017, 11:20:51

mi sa che MOL aspetta una az bella bella morta da prendere ciò che rimane e farne quello che vuole. governo permettendo
MXP,CTA,LIN,CGD,VIE,AHO,CAG,OLB,KBP,TLL,LED,SVO,JFK,MBA,BKK,HKT,DPS,BLQ,SIN,TUN,BGY,LXR,PMV,DXB,TPE,HKG,KBV,AMM,UTH,LPQ,CNX,BWN,LBU,KCH,MYY,MNL,CRK,DOH,VLC,CGN,BCN,BUD,PRG,AUH,CGK,JOG,KUL,TXL,LIS,STR,KIX,NRT,IST,HAM,CPH,KIV,PEK,SVQ,MCT,CPT,MJT,AGP,JKH,OPO,LXS,SKG,MAD,KWI,JIK,ATH, PMO, BIO,DUS,


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