piano salvataggio Alitalia: prestito ponte e commissari al lavoro per venderla

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I-GABE
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Re: Nuovo piano salvataggio Alitalia: il personale vota NO al referendum...

Messaggio da leggereda I-GABE » lun 24 apr 2017, 23:29:07

Leggo alcuni commenti dei brillanti sindacalisti pro-no che alludono al fatto che tanto non si può far fallire una società che trasporta 24m di persone. Questi geni al solito non hanno capito nulla.


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Valery75
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Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio: Alitalia vuole volare da LIN extra UE

Messaggio da leggereda Valery75 » lun 24 apr 2017, 23:30:09

milmxp ha scritto:Etihad chiude Venezia dalla winter.
Tra le rotte aperte grazie agli investimenti fatti e´ giá la terza che chiude dopo Stoccarda e Vienna. Rimane solo Berlino.
Alla fine Etihad non ha neanche saputo sfruttare le concessioni ottenute nei bilaterali.

milmxp
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Re: Nuovo piano salvataggio Alitalia: il personale vota NO al referendum...

Messaggio da leggereda milmxp » lun 24 apr 2017, 23:32:34

I-GABE ha scritto:Leggo alcuni commenti dei brillanti sindacalisti pro-no che alludono al fatto che tanto non si può far fallire una società che trasporta 24m di persone. Questi geni al solito non hanno capito nulla.


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Altrimenti non avrebbero votato no, no? :green:

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D960
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Re: Nuovo piano salvataggio Alitalia: il personale vota NO al referendum...

Messaggio da leggereda D960 » lun 24 apr 2017, 23:45:37

milmxp ha scritto: Hai ragione, ma in questo caso se va al grounding EY si dovrebbe accollare le due tratte subito e magari perdendo tutto quello che ha incassato Alitalia. Non so come funzioni, ma c'è questo rischio.
Intendi la tipologia di codeshare attuati?
AHO-ARN-BLQ-BGY-CAG-DUB-FCO-FLR-FRL-GOA-GRO-KIR-KBP-LIN-MXP-MUC-OLB-PMF-PSA-STN-TBS-TPS-TRN-TRS-TSF-VCE

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Re: Nuovo piano salvataggio Alitalia: il personale vota NO al referendum...

Messaggio da leggereda milmxp » lun 24 apr 2017, 23:50:36

D960 ha scritto:
milmxp ha scritto: Hai ragione, ma in questo caso se va al grounding EY si dovrebbe accollare le due tratte subito e magari perdendo tutto quello che ha incassato Alitalia. Non so come funzioni, ma c'è questo rischio.
Intendi la tipologia di codeshare attuati?
Voglio intendere che se Alitalia svampa EY ci deve pure mettere i soldi per operare i voli su AUH che ora fa AZ, perché presumibilmente i soldi derivanti dagli incassi dei biglietti Alitalia potrebbero venire persi nel commissariamento. Dall'altro lato una volta che il volo lo gestisce EY non ci sarebbero più problemi per i voli futuri, ma per i biglietti già confermati sinora presumibilmente sì. Spero di aver spiegato meglio cosa intendevo dire :) questo vale anche per tutti i codesharing oltre AUH.

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Re: Nuovo piano salvataggio Alitalia: il personale vota NO al referendum...

Messaggio da leggereda D960 » lun 24 apr 2017, 23:59:44

milmxp ha scritto:
D960 ha scritto:
milmxp ha scritto: Hai ragione, ma in questo caso se va al grounding EY si dovrebbe accollare le due tratte subito e magari perdendo tutto quello che ha incassato Alitalia. Non so come funzioni, ma c'è questo rischio.
Intendi la tipologia di codeshare attuati?
Voglio intendere che se Alitalia svampa EY ci deve pure mettere i soldi per operare i voli su AUH che ora fa AZ, perché presumibilmente i soldi derivanti dagli incassi dei biglietti Alitalia potrebbero venire persi nel commissariamento. Dall'altro lato una volta che il volo lo gestisce EY non ci sarebbero più problemi per i voli futuri, ma per i biglietti già confermati sinora presumibilmente sì. Spero di aver spiegato meglio cosa intendevo dire :) questo vale anche per tutti i codesharing oltre AUH.
Chiarissimo :ciao:
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Re: Nuovo piano salvataggio Alitalia: il personale vota NO al referendum...

Messaggio da leggereda KL63 » mar 25 apr 2017, 00:26:09

Occorrerebbe fare dei conti, però a parte il danno d'immagine a mio aviso EY si è portata a casa:
1 per un tozzo di pane 6 slot a LHR
2 il programma Millemiglia con i suoi clienti e tutto ciò che ne consegue
3 manutenzione pesante della flotta AZ a prezzi fuori mercato
4 rieducazione, passatemi il termine, del personale di volo e di terra di AZ
5 leasing di almeno un aeromobile A340 a Alitalia che a sua volta lo ha noleggiato a noi
6 un po' di traffico dal suo mega hubbe del golfo persico
il tutto a fronte di quanti milioni di euro versati in SAI senza contare gli slot ecc?

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Re: Nuovo piano salvataggio Alitalia: il personale vota NO al referendum...

Messaggio da leggereda milmxp » mar 25 apr 2017, 00:31:37

KL63 ha scritto:Occorrerebbe fare dei conti, però a parte il danno d'immagine a mio aviso EY si è portata a casa:
1 per un tozzo di pane 6 slot a LHR
2 il programma Millemiglia con i suoi clienti e tutto ciò che ne consegue
3 manutenzione pesante della flotta AZ a prezzi fuori mercato
4 rieducazione, passatemi il termine, del personale di volo e di terra di AZ
5 leasing di almeno un aeromobile A340 a Alitalia che a sua volta lo ha noleggiato a noi
6 un po' di traffico dal suo mega hubbe del golfo persico
il tutto a fronte di quanti milioni di euro versati in SAI senza contare gli slot ecc?
Anche questo è più che vero.

Su Rai Uno da Bruno Vespa stanno parlando di Alitalia. Ovviamente quando si è parlato dell'abbandono di Milano, Vespa subito a dire che Malpensa è stata un'esperienza terribile e che sono nati lì tanti problemi, e di lasciare perdere. Davvero vomitevole di come non si possa parlare di Milano che subito zittiscono.

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Re: Nuovo piano salvataggio Alitalia: il personale vota NO al referendum...

Messaggio da leggereda D960 » mar 25 apr 2017, 00:38:59

Speciale ''Porta a Porta'' in cui un esponente varesotto non perde occasione di cazziare AZ per non essere competitiva nel mercato e di far pesare la scelta dell'abbandono di MXP. Bruno Vespa lo zittisce ma lui replica che il business è al Nord. Il conduttore allora sostiene che nessuno volasse da MXP e che prendessero il volo per altri hub ma viene controbattuto quando si afferma che AZ sia stata rimpiazzata in toto nel corso degli anni.
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Re: Nuovo piano salvataggio Alitalia: il personale vota NO al referendum...

Messaggio da leggereda spanna » mar 25 apr 2017, 09:09:45

io non sono stupito del comportamento di vespa, tutt'altro. E' semplicemente la riprova che in certi ambienti politici romani - ma non solo - alitalia puo' essere unicamente concepita come la compagnia con base FCO, e che il tentativo di trasferimento di alcuni pezzi a MXP e' stato vissuto come un esperimento bizzarro senza alcuna speranza di avere successo. Questa idea e' talmente radicata nella mente di certa gente che i fallimenti continui di alitalia dal 2008 in poi, ancora non sono sufficienti per metterla in discussione. Succede un po' come ad un cieco dalla nascita che all'improvviso, senza aspettarselo, vede un bagliore di luce. Reagisce con fastidio, lui ormai si era abituato alla sua condizione, la luce lo disturba. Gli occorre del tempo per rendersi conto di quello che sta succedendo. Vespa semplicemente, come moltissimi altri che hanno seguito le vicende di alitalia in maniera superficiale, ha bisogno di tempo per "elaborare il lutto" e per rendersi conto di quello che e' successo. D'altronde se c'e' un sacco di gente che lo pensa nonostante segua le vicende alitalia giorno per giorno da anni per motivi professionali o per diletto, figuriamoci cosa possono pensare quelli che hanno conoscenze solo superficiali. Io mi ricordo che anni fa persino in questo forum non era accettabile scrivere cose che oggi sono il pane quotidiano, parlando di alitalia. Occorre dare tempo al tempo e le cose si sistemeranno.
20 anni di perdite senza soluzione di continuità per liberarsi di alitalia. Per ITA airways ne occorreranno molti meno.

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Re: Nuovo piano salvataggio Alitalia: il personale vota NO al referendum...

Messaggio da leggereda spanna » mar 25 apr 2017, 09:11:56

prospettive di alitalia secondo il messaggero, da rassegna stampa in mio possesso:
Spezzatino Alitalia Sai. Con l'arrivo di nuovi acquirenti verrebbe ceduto ciò che resta della ex compagnia di bandiera a prezzi da saldi: rotte, flotta , dipendenti compresi ovviamente. E' questo lo scenario peggiore che si può immaginare dopo l'esito del referendum con la vittoria del No. Una prospettiva ben più drammatica di quella vissuta nel 2008 quando Cai, società guidata da Roberto Colaninno, insieme ad Air France (all'epoca investì 375 milioni), acquistò con uno spezzatino, l'Alitalia pubblica agonizzante, con un taglio di 2.500 dipendenti e con meno rotte e aerei. Tra sei mesi quindi, dopo l'arrivo del commissario, potrebbe esserci un nuovo break-up. A questo punto saranno le compagnie aeree interessate agli asset di Sai a scegliere: tratte, aeromobili e dipendenti ai quali applicare un nuovo contratto con stipendi decurtati.
Questo al termine di un percorso che prende il via stamane quando il cda straordinario di Sai prenderà atto della vittoria del no al referendum tra i dipendenti che fa venir meno una delle condizioni principali poste dalle banche per sostenere il piano di ristrutturazione basato su una manovra di 2 miliardi dei quali circa 900 milioni a carico degli istituti. Dopo il cda dovrebbe tenersi un vertice al Mise, tra Carlo Calenda, Graziano Delrio, Luigi Gubitosi e Enrico Laghi per stringere le fila sull'istanza di ammissione alla procedura di amministrazione straordinaria in continuità con la nomina di 1 o più commissari. Il governo avrebbe scelto ieri, la soluzione tipo Ilva che consentirà ad Alitalia di continuare a volare. L'altra soluzione, più nefasta, quella dell'amministrazione straordinaria liquidatoria, sarebbe stata scartata per il costo sociale e di immagine molto più alto.
Va detto che candidati a fare il commissario sarebbero il presidente designato di Alitalia Gubitosi, ben visto da banche e governo (sembra però che il manager sia molto freddo) e il super consulente Enrico Laghi, che svolge lo stesso ruolo in Ilva, anch'esso gradito dalle banche e dal Mise per il quale nelle ultime settimane ha svolto un lavoro prezioso di tessitura del piano.

PRESTITO DA 350-500 MILIONI L'istanza dovrebbe essere redatta dai consulenti legali della compagnia: a Dla Piper dovrebbero essere aggiunti gli studi Chiomenti e Lombardi Segni e associati. Tra venerdì 28 e martedì 2 maggio l'istanza dovrebbe essere depositata al ministero dello Sviluppo e al tribunale di Civitavecchia, competente per territorio, che dovrà certificare lo stato di insolvenza. Subito dopo ci sarebbe la nomina del commissario da parte di Calenda. Queste sono quindi le condizioni per far volare gli aerei fino alla vendita con spezzatino.
Le banche non sono infatti disponibili a riaprire il rubinetto delle linee di credito per comprare il carburante e pagare gli stipendi. Dovrà intervenire lo Stato, come ha fatto per l'Ilva. Ecco perché in arrivo c'è un provvedimento che stanzia un finanziamento pubblico da 350 a 500 milioni. Attualmente la società avrebbe un'autonomia di cassa per 20 giorni circa: è chiaro che se da oggi il default dovesse inasprire le tensioni con i fornitori che si presentano a Fiumicino per battere cassa, l'autonomia si riduce a un paio di settimane.
Il commissario, tra l'altro, dovrebbe fare efficienze per risparmiare, mettendo mano alle rotte meno redditizie (specie quelle domestiche) e intervenendo sui contratti di leasing degli aerei.
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Re: Nuovo piano salvataggio Alitalia: il personale vota NO al referendum...

Messaggio da leggereda KL63 » mar 25 apr 2017, 09:20:51

Se oggi il cda decidesse di chiedere l'amministrazione controllata od il concordato preventivo, quale ragione avrebbero le società di leasing di lasciare gli aerei in uso ad Alitalia? In tal caso prevedo una drastica riduzione della flotta in tempi rapidissimi. Quindi con il venir meno di un servizio pubblico essenziale e della continuità territoriale mr. Pantalone interverrà di tasca propria con una soluzione ponte o di emergenza per consentire ad Alitalia di campare ancora fino alla conclusione dell'iter fallimentare. Si accettano scommesse. :duro:
ecco stavo scrivendo ed intanto @Spanna :ciao: ha gentilmente anticipato quanto temevo :cry2:
Ultima modifica di KL63 il mar 25 apr 2017, 09:23:35, modificato 1 volta in totale.

spanna
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Re: Nuovo piano salvataggio Alitalia: il personale vota NO al referendum...

Messaggio da leggereda spanna » mar 25 apr 2017, 09:22:52

http://www.ilgiornale.it/news/economia/ ... 89540.html
...
Secondo indiscrezioni, già dai prossimi giorni, si potrebbe alzare in volo solo il 50% della flotta, il resto rimarrà parcheggiato negli hangar.
...
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Re: Nuovo piano salvataggio Alitalia: il personale vota NO al referendum...

Messaggio da leggereda I-DANB » mar 25 apr 2017, 09:34:18

e se zitto zitto arrivasse qualcuno dalla Cina ?? :eek:
Deve sapere, mio caro signore, che sono uomo di mondo....Ho fatto il militare a Cuneo !!

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Re: Nuovo piano salvataggio Alitalia: il personale vota NO al referendum...

Messaggio da leggereda I-Alex » mar 25 apr 2017, 09:38:11

I-DANB ha scritto:e se zitto zitto arrivasse qualcuno dalla Cina ?? :eek:
Favole a parte, manca come oggi il 51% di italianità che deve rimetterci soldi (a fondo perso)
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Re: RE: Re: Nuovo piano salvataggio Alitalia: il personale vota NO al referendum...

Messaggio da leggereda mxp98 » mar 25 apr 2017, 09:39:11

I-DANB ha scritto:e se zitto zitto arrivasse qualcuno dalla Cina ?? :eek:
Speriamo come per Inter e Milan[FACE WITH TEARS OF JOY]
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Re: Nuovo piano salvataggio Alitalia: il personale vota NO al referendum...

Messaggio da leggereda grandemilano » mar 25 apr 2017, 09:46:06

spanna ha scritto:io non sono stupito del comportamento di vespa, tutt'altro. E' semplicemente la riprova che in certi ambienti politici romani - ma non solo - alitalia puo' essere unicamente concepita come la compagnia con base FCO, e che il tentativo di trasferimento di alcuni pezzi a MXP e' stato vissuto come un esperimento bizzarro senza alcuna speranza di avere successo. Questa idea e' talmente radicata nella mente di certa gente che i fallimenti continui di alitalia dal 2008 in poi, ancora non sono sufficienti per metterla in discussione. .
Alitalia ha firmato la sua fine nel 2008. I dipendenti non c'entrano. La colpa è di chi ha deciso di fare l'hub a Fiumicino anziché Malpensa, nonostante i dati parlino chiaro di dove si fanno i maggiori ricavi.
Nel 2014, con Etiad, hanno avuto un'ultima possibilità. Ma hanno voluto continuare sulla stessa strada, e ovviamente i risultati sono stati quelli che si sapeva sarebbero stati.
anno 2007. Hub a Malpensa. Passeggeri 24 milioni. Ricavi 4,8 milioni. Circa 200 euro per ogni passeggero.
anno 2015. Hub a Fiumicino. Passeggeri sempre 24 milioni. Ricavi 3,3 milioni. Circa 140 euro per ogni passeggero.
Ma ora basta, è finita. Ormai questo è storia. Alitalia e l'hub di Fiumicino li studieremo sul libri di storia.

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Re: Nuovo piano salvataggio Alitalia: il personale vota NO al referendum...

Messaggio da leggereda kco » mar 25 apr 2017, 10:59:00

spanna ha scritto:prospettive di alitalia secondo il messaggero, da rassegna stampa in mio possesso:
Spezzatino Alitalia Sai. Con l'arrivo di nuovi acquirenti verrebbe ceduto ciò che resta della ex compagnia di bandiera a prezzi da saldi: rotte, flotta , dipendenti compresi ovviamente. E' questo lo scenario peggiore che si può immaginare dopo l'esito del referendum con la vittoria del No. Una prospettiva ben più drammatica di quella vissuta nel 2008 quando Cai, società guidata da Roberto Colaninno, insieme ad Air France (all'epoca investì 375 milioni), acquistò con uno spezzatino, l'Alitalia pubblica agonizzante, con un taglio di 2.500 dipendenti e con meno rotte e aerei. Tra sei mesi quindi, dopo l'arrivo del commissario, potrebbe esserci un nuovo break-up. A questo punto saranno le compagnie aeree interessate agli asset di Sai a scegliere: tratte, aeromobili e dipendenti ai quali applicare un nuovo contratto con stipendi decurtati.
Questo al termine di un percorso che prende il via stamane quando il cda straordinario di Sai prenderà atto della vittoria del no al referendum tra i dipendenti che fa venir meno una delle condizioni principali poste dalle banche per sostenere il piano di ristrutturazione basato su una manovra di 2 miliardi dei quali circa 900 milioni a carico degli istituti. Dopo il cda dovrebbe tenersi un vertice al Mise, tra Carlo Calenda, Graziano Delrio, Luigi Gubitosi e Enrico Laghi per stringere le fila sull'istanza di ammissione alla procedura di amministrazione straordinaria in continuità con la nomina di 1 o più commissari. Il governo avrebbe scelto ieri, la soluzione tipo Ilva che consentirà ad Alitalia di continuare a volare. L'altra soluzione, più nefasta, quella dell'amministrazione straordinaria liquidatoria, sarebbe stata scartata per il costo sociale e di immagine molto più alto.
Va detto che candidati a fare il commissario sarebbero il presidente designato di Alitalia Gubitosi, ben visto da banche e governo (sembra però che il manager sia molto freddo) e il super consulente Enrico Laghi, che svolge lo stesso ruolo in Ilva, anch'esso gradito dalle banche e dal Mise per il quale nelle ultime settimane ha svolto un lavoro prezioso di tessitura del piano.

PRESTITO DA 350-500 MILIONI L'istanza dovrebbe essere redatta dai consulenti legali della compagnia: a Dla Piper dovrebbero essere aggiunti gli studi Chiomenti e Lombardi Segni e associati. Tra venerdì 28 e martedì 2 maggio l'istanza dovrebbe essere depositata al ministero dello Sviluppo e al tribunale di Civitavecchia, competente per territorio, che dovrà certificare lo stato di insolvenza. Subito dopo ci sarebbe la nomina del commissario da parte di Calenda. Queste sono quindi le condizioni per far volare gli aerei fino alla vendita con spezzatino.
Le banche non sono infatti disponibili a riaprire il rubinetto delle linee di credito per comprare il carburante e pagare gli stipendi. Dovrà intervenire lo Stato, come ha fatto per l'Ilva. Ecco perché in arrivo c'è un provvedimento che stanzia un finanziamento pubblico da 350 a 500 milioni. Attualmente la società avrebbe un'autonomia di cassa per 20 giorni circa: è chiaro che se da oggi il default dovesse inasprire le tensioni con i fornitori che si presentano a Fiumicino per battere cassa, l'autonomia si riduce a un paio di settimane.
Il commissario, tra l'altro, dovrebbe fare efficienze per risparmiare, mettendo mano alle rotte meno redditizie (specie quelle domestiche) e intervenendo sui contratti di leasing degli aerei.
Forse uno spezzatino minuto degli slot su Linate sarebbe anche il male minore. Io non credo che il governo lascerà arrivare un player forte su Milano e Linate è garanzia che Malpensa rimanga quella che è.

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Re: Nuovo piano salvataggio Alitalia: il personale vota NO al referendum...

Messaggio da leggereda spanna » mar 25 apr 2017, 11:21:08

se si vuole vendere uno spezzatino per fare qualche lira, secondo me l'unica cosa che ha senso e' dividere alitalia in due poli, milano e roma, e metterli in vendita separatamente. Il polo di milano e' abbastanza leggero, potrebbero essere 3 WB + 15 NB circa e tutti gli slot di LIN. Si continuerebbero ad operare JFK + NRT e sostituire AUH con qualcos'altro. LIN avrebbe necessita' di un ridimensionamento del suo numero di bande orarie, cosa che in passato il comune di milano aveva gia' provato a fare e non ci era riuscito proprio per l'opposizione di AZ. A queste condizioni penso che LH potrebbe essere interessata a rilevarla per potenziarla. L'esperienza di LHI falli' per due motivi:
1) L'opposizione del governo, che non voleva concorrenti per il campione nazionale
2) La mancanza di slot su LIN che e' un aeroporto troppo importante per il sistema aeroportuale lombardo
Oggi, se l'intenzione e' quella di vendere a pezzi alitalia, queste due condizioni negative sembrano essere cadute, per cui e' possibile che LH possa essere interessata. I vantaggi per il governo sono evidenti, non si mandano a spasso un migliaio (forse) di dipendenti ex alitalia, risparmiando i relativi costi sociali, e si assicura il servizio al sistema aeroportuale milanese, ed io penso con buone possibilita' di sviluppo.
Anche il polo di roma puo' avere un suo valore, anche se con livelli occupazionali molto differenti da quelli attuali. Forse AF potrebbe essere interessata a rilevare alcuni WB ed un certo numero di NB per assicurare il servizio su FCO.
A quel punto ci sarebbero due poli aeronautici in italia indipendenti tra loro, che garantiscono concorrenza e servizio per tutti. Che vinca il migliore. Non e' escluso che qualche socio italiano voglia entrare a supporto di una delle iniziative, penso ad esempio ad un toto alleato di LH. Magari anche a roma, che so, i benetton potrebbero avere interesse a mettere due lire.
Almeno cosi' a me pare.
20 anni di perdite senza soluzione di continuità per liberarsi di alitalia. Per ITA airways ne occorreranno molti meno.

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Re: Nuovo piano salvataggio Alitalia: il personale vota NO al referendum...

Messaggio da leggereda spanna » mar 25 apr 2017, 11:39:46

ho trovato una chicca che merita di essere segnalata, e che dimostra proprio come sia stata vissuta la vicenda di alitalia anche ai livelli piu' alti dell'informazione. Giannini, che se non sbaglio dovrebbe essere vicedirettore di repubblica, scrive la solita minxiata di articolessa su alitalia, ma quello che ha attirato di piu' la mia attenzione e' questa frase:

http://www.repubblica.it/economia/2017/ ... 163844851/
...
L’ultimo capitolo, il più amaro, di un brutto pasticciaccio italiano.
Che tutti, ma proprio tutti, hanno contribuito a scrivere. Lo Stato e il mercato, la politica e il sindacato.
Capite? Il mercato!! Riesce a dare la colpa al mercato!!! Siamo nel 2017 e giannini, uno dei giornalisti piu' importanti d'italia, da' la colpa al mercato (oltre che ad altri attori, ci mancherebbe) del fallimento di alitalia. Non che non sia vero, alitalia e' andata a fare hub laddove il mercato non c'e', e chiaramente e' fallita. Ma quello che voglio sottolineare e' che si tratta di un indice preciso della mentalita' di una grande parte delle elite italiane, che invece di chiedersi dov'e' il mercato, come fare a soddisfare il mercato, come fare prosperare un'azienda nel mercato, fa esattamente il contrario. Pensa a cosa deve fare l'azienda dei propri sogni e di quello che vuole il mercato se ne fotte, fino a quando il mercato non ti porta il conto, e allora sono volatili per diabetici. E di occasioni per cercare di capire che cosa voleva il mercato ce ne sono state tante, ci sono stati tanti fallimenti, ogni anno e' stata una perdita ed ogni perdita impone una riflessione. Ma niente. E ancora siamo qui a dare la colpa al mercato, come se il mercato potesse commettere errori, o accettare correzioni, o essere eletto.
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Re: Nuovo piano salvataggio Alitalia: il personale vota NO al referendum...

Messaggio da leggereda I-DANB » mar 25 apr 2017, 12:52:45

Affermare che ad affossare Alitalia è stato il mercato, non solo non va detto, ma neanche pensato. Semmai è stato l'esatto contrario. Alitalia si è ostinata a "trascurare" la parte più ricca del Paese, quella che le avrebbe in qualche modo, non consentito di guadagnare cifre folli, ma garantito almeno una dignitosa sopravvivenza. Ed è stata, giustamente, ripagata con la stessa moneta.
Come dice un vecchio adagio, "chi è la colpa dei propri mali, pianga se stesso".
Deve sapere, mio caro signore, che sono uomo di mondo....Ho fatto il militare a Cuneo !!

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Re: Nuovo piano salvataggio Alitalia: il personale vota NO al referendum...

Messaggio da leggereda robix » mar 25 apr 2017, 12:57:32

Io non ci credo (al "fallimento" di AZ) finché non lo vedo: il governo farà di tutto per salvare AZ, senza porsi limiti alle porcate, con l'appoggio di tutti i media che tanto sono abituati a raccontare palle a non finire (se riescono a dire oggi che il fallimento di AZ dipende da MXP nonostante siano passati anni dal de-hubbing e ci siano stati nel frattempo due fallimenti a FCO, sarà molto più facile dire le solite stronz... su AZ asset strategico per il Paese, FCO maginifico mega-hubbe che tutti vogliono usare anche dalla Scandinavia, nuovi WBs in arrivo per il rilancio che in paragone EK sembrerà una regional, etc.). L'unica speranza è che la EU questa volta si metta di traverso: o i soldi li tirano fuori i privati (ma per davvero i privati) ed allora cavoli loro se vogliono buttare nel cesso altre vagonate di milioni di Euro, oppure chiusura di AZ, niente soldi pubblici.

Per quanto riguarda MXP, comunque è vero che fu un errore strategico per AZ: una compagnia romana non poteva trasferirsi a MXP ma se ne doveva stare arrroma, dove sarebbe fallita prima ancora, ma in compenso non venivano a romperci i cosiddetti con MXP come rovina di AZ. (In AZ dovrebbero fare un monumento a MXP, che gli è servito come capro espiatorio per i loro continui fallimenti.)

Ma l'Emiro non può rompensi a sua volta i cosiddetti e staccare definitivamente la spina ? Tanto la figuraccia oramai l'ha già fatta con il no al referendum, ed anzi farebbe IMHO bella figura a dire: "io (EY) ho proposto un piano, l'avete bocciato ed ora sono cavoli vostri, mentre io mi chiamo fuori" piuttosto che continuare ad accanirsi per cercare di far funzionare il carrozzone romano.
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robix
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Re: Nuovo piano salvataggio Alitalia: il personale vota NO al referendum...

Messaggio da leggereda robix » mar 25 apr 2017, 13:12:15

L'articolo di Giannini, a parte la stupidaggine sulla colpa del "mercato" (ma non solo applicata ad AZ: se un'azienda fallisce è sempre colpa del mercato, nel senso che l'azienda non ha seguito il mercato) è per il resto condivisibile e stranamente non dà la colpa a Malpensa ! Manca solo il cenno alla colpa di volere fare a tutti i costi hub a FCO: ma ribadisco che la scelta era in realtà obbligata per una compagnia romana quale AZ è.

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Re: Nuovo piano salvataggio Alitalia: il personale vota NO al referendum...

Messaggio da leggereda I-DANB » mar 25 apr 2017, 13:16:25

robix ha scritto:L'articolo di Giannini, a parte la stupidaggine sulla colpa del "mercato" (ma non solo applicata ad AZ: se un'azienda fallisce è sempre colpa del mercato, nel senso che l'azienda non ha seguito il mercato) è per il resto condivisibile e stranamente non dà la colpa a Malpensa ! Manca solo il cenno alla colpa di volere fare a tutti i costi hub a FCO: ma ribadisco che la scelta era in realtà obbligata per una compagnia romana quale AZ è.
dov'è posizionata la sede ha poca importanza. Lufthansa ha per caso la sede a Francoforte ??
Deve sapere, mio caro signore, che sono uomo di mondo....Ho fatto il militare a Cuneo !!

MUSICA
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Re: Nuovo piano salvataggio Alitalia: il personale vota NO al referendum...

Messaggio da leggereda MUSICA » mar 25 apr 2017, 13:21:53

Ieri a Porta a Porta c'era tra gli altri Giorgetti vice presidente Lega che ha accennato a Malpensa. Vespa ha tagliato corto dando per scontato "...lo sanno tutti come é andata con Malpensa che non funzionava...".

Lennesima prova che l'italiano medio (sia milanese che i romano) sa nulla. Nessuno (della massa, anche se giornalisti) sa che Malpensa ai tempi di AZ aveva comunque 24 milioni di passeggeri di cui 8 in transito. Mxp ed Az non funzionavano perché tutti non avevano interesse che funzionasse:

1) Mxp -bisogna ammetterlo- aveva deficit strutturali e di accesso (sistemabilissimi ad averne la volontà);
2) AZ non aveva lo staff e Linate tra i piedi;
3) I sindacati che faceva (e fanno) il doppio gioco per avere consensi ovunque;
4) I "fessi" milanesi col LINATINO;
5) I romani per non perdere punti a FCO;
6) I meridionali (specie napoletani e siciliani) avrebbero perso l'influenza affaristica che hanno su Roma. Anche nel piazzare
raccomandati (a Milano é più difficile anche se purtroppo continuano ad arrivare anche in SEA. Inclusi giovani laureati);
7) Perché gli altri scali del Nord non volevano perdere i loro voletti di prestigio per le capitali europee;
8) Le compagnie europee avrebbero perso il traffico ricco di cui al "LINATINO" con insane abitudini milanesi;
9) L'Europa con Neil Kinnock che faceva gli interessi di BA, AF, KL.

Possibile che non ci sia una persona che possa fare una sintesi così o simile?


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