piano salvataggio Alitalia: prestito ponte e commissari al lavoro per venderla

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KittyHawk
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Re: piano salvataggio Alitalia: prestito ponte e commissari al lavoro per venderla

Messaggio da leggereda KittyHawk » lun 25 set 2017, 17:32:08

spanna ha scritto:Chiedere agli UK per credere, con la may che pensava di dire ciao ciao e chi si e' visto si e' visto ed ora sta offrendo 20 G€ tanto per cominciare a discutere di come uscirne.
I britannici, che avevano già condizioni molto più favorevoli di tanti altri membri della UE, pensavano di potersene andare mantenendo comunque quello che a loro interessava. Gravissimo errore di valutazione.
Facendo un'analogia, volevano uscire dal club sportivo, senza più pagare la retta annua e i costi per l'ampliamento del parcheggio che avevano votato, mantenendo tuttavia la possibilità di continuare a usare gli spogliatoi e i campi di tennis.

Ovvio che non otterranno ciò che speravano, anche perché gli stati che contano hanno già deciso che le condizioni del divorzio e della successiva affiliazione, se ci sarà, siano sicuramente penalizzanti per il Regno Unito. Il motivo è che si vuole evitare che altri seguano la stessa strada.

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robix
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Re: piano salvataggio Alitalia: prestito ponte e commissari al lavoro per venderla

Messaggio da leggereda robix » lun 25 set 2017, 18:51:12

FlyCX ha scritto:Vi do' una dritta, sempre una delle cose che si mormorano: ormai i quattro numeri che erano a disposizione nella data room li sanno tutti, pure quelli che non hanno partecipato.
Quindi se sentite dire che serve piu' tempo per analizzare i dati a disposizione, fatevi una risata.
Piu' verosimilmente è iniziato il mercato delle vacche, per convincere i potenziali acquirenti a fare un'offerta.
Ma infatti: in data room non c'è probabilmente nulla di rilevante, tanto che i "pretendenti" si erano pure risentiti. Manca persino il bilancio del 2016, altro che data room ! La mia idea è che, sostanzialmente chiuso l'affare AB, ora si passa all'affare AZ (sempre con LH ed il governo tedesco come interlocutori) ma serve un po' più di tempo per finalizzarlo: basterà tuttavia annunciare un accordo di massima con LH a fine ottobre ed ecco che magicamente del prestito ponte non fregherà più niente a nessuno (cioè diverrà l'ennesimo contributo a fondo perso dello stato italiano in AZ, con il blessing della Merkel e quindi della EU).

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Re: piano salvataggio Alitalia: prestito ponte e commissari al lavoro per venderla

Messaggio da leggereda spanna » mar 26 set 2017, 08:51:31

ho trovato questo commento su repubblica on line
http://www.repubblica.it/economia/affar ... 176517847/
Nel caso in cui fosse il prescelto per rilevare le attività di Alitalia, le intenzioni di Michael O’ Leary sono chiare. O forse no, visto che la coerenza non è il piatto forte del vulcanico fondatore e amministratore delegato di Ryanair, regina low cost dei cieli europei. A fine estate O’Leary si è detto favorevole ad uno spezzatino per l’ex compagnia di bandiera italiana, e pronto a rilevare parte della flotta tricolore per accrescere quella della sua Ryanair. Insomma, canto funebre per Alitalia. La settimana successiva, viste le cattive reazioni alle sue esternazioni, ha virato di 180 gradi sostenendo invece di essere interessato al lungo raggio e al brand, e che sul mercato le due compagnie possono coesistere. C’è da fidarsi? La situazione si è ulteriormente complicata dopo la sentenza della Corte di giustizia Ue che ha sancito il diritto del lavoratore di Ryanair a rivolgersi al tribunale del suo paese ed essere soggetto alle proprie leggi anziché a quelle del lavoro irlandesi. Una sentenza che mette in discussione l’intera costruzione industriale di O’Leary, basata su una forte compressione dei diritti sindacali dei propri dipendenti. Ryanair può essere il partner giusto per Alitalia? Il ministro delle infrastrutture Graziano Delrio ha espresso dubbi sulla correttezza dell’operato della compagnia irlandese, ma ha sostenuto che Ryanair è una compagnia sana, e se ha offerte da fare le farà”. Meno possibilista Carlo Calenda, ministro dello Sviluppo economico, per
il quale il nodo delle condizioni di lavoro “è una cosa da cui il governo non potrà prescindere” nell’esame delle proposte per Alitalia. Chissà se O’ Leary si convincerà. Perchè anche qui l’irlandese ha lasciato il segno, affermando che “nessuno comprerebbe una compagnia dove politica e sindacati continuano a farla da padroni” (concetto assolutamente condivisibile, vista la storia di Alitalia) ma anche che la sua proposta sarà legata al numero degli esuberi e alle modifiche delle condizioni del personale (concetto quantomeno inquietante, alla luce dei recenti avvenimenti). Tra breve si saprà se l’irlandese sarà ammesso definitivamente alla contesa per Alitalia. Ma vale la pena di ricordare che se è vero che l’ex compagnia di bandiera ci ha messo del suo - in termini di cattivo management, politiche tariffarie sbagliate, invadenza politica e sindacale - per finire ripetutamente nel corso degli anni in stato comatoso, è anche vero che vanno rifiutati modelli di lavoro low cost e di tassazione di facciata importati da paradisi fiscali. Perchè il mercato unico deve essere anche un mercato giusto.
rimane il fatto che disdegnare FR riduce ulteriormente la platea dei possibili acquirenti e quindi le probabilita' di sopravvivenza di alitalia. Non credo che LH vorra' comprarsela senza tagliare personale ed aerei, anzi....
20 anni di perdite senza soluzione di continuità per liberarsi di alitalia. Per ITA airways ne occorreranno molti meno.

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Re: piano salvataggio Alitalia: prestito ponte e commissari al lavoro per venderla

Messaggio da leggereda spanna » mer 27 set 2017, 17:55:07

a quanto pare MOL si e' tirato fuori dalla corsa, ha altre gatte da pelare. Non una buona notizia per il governo secondo me visto che viene a mancare un potenziale acquirente da mettere in competizione con gli altri:
https://www.milanofinanza.it/news/alita ... 1653358400
Ryanair fa marcia indietro su Alitalia. Oggi, infatti, il vettore irlandese ha annunciato che rinuncerà a depositare un'offerta per l'ex compagnia di bandiera italiana a causa dei problemi di turnazione delle ferie e dei riposi dei piloti. "Per focalizzarci sulla soluzione del problema dell'organizzazione dei voli questo inverno, Ryanair eliminerà tutte le distrazioni per il management a partire dal suo interesse per Alitalia", ha spiegato la società. Secondo le indiscrezioni circolate negli ultimi giorni, Ryanair avrebbe voluto presentare un'offerta per rilevare 90 aerei della compagnia italiana.
....
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Re: piano salvataggio Alitalia: prestito ponte e commissari al lavoro per venderla

Messaggio da leggereda spanna » mer 27 set 2017, 17:56:31

secondo queste indiscrezioni l'accordo con LH e EY sarebbe gia' quasi fatto:
http://www.avionews.it/index.php?corpo= ... =index.php
A quanto ci risulta da fonte autorevole oramai è sempre più probabile che Alitalia finisca nelle mani di Lufthansa ed Etihad. Grazie ai buoni uffici ed alla regia di Duncan Naysmith (uomo proveniente da Etihad e cfo di Alitalia fino a giugno) il vettore aereo tedesco e l'aviolinea emiratina avrebbero raggiunto un accordo per gestire insieme l'ex-compagnia di bandiera italiana.
Lufthansa ha già rapporti ben avviati per l'acquisto della quota di Air Berlin posseduta da Etihad. Le due compagnie inoltre hanno già una joint-venture sulla manutenzione e sul catering.
Se l'operazione andrà in porto consentirebbe a Lufthansa di avere un hub importante nel sud dell'Europa, e per Etihad sarebbe un ritorno alla sua strategia di sviluppo in Europa e verso il continente americano.
Non è da escludere che fra le ragioni del rinvio al 16 ottobre della data di presentazione delle offerte vincolanti ci sia stata anche la necessità di un maggiore approfondimento, da parte di Lufthansa ed Etihad, dei dati necessari per l'elaborazione di un piano industriale che sia "potabile" per sindacati, politica e opinione pubblica. (Avionews)
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Re: piano salvataggio Alitalia: prestito ponte e commissari al lavoro per venderla

Messaggio da leggereda FlyCX » mer 27 set 2017, 18:18:58

L'articolo Avionews non vale niente: non sono rumors seri, ma un'accozzaglia di luoghi comuni.

Un lettore casuale può prendetelo per buono, ma uno che ha un minimo di fonti lo valuta per quello che è.

Poi magari l'esito è quello ma non con quelle dinamiche e quelle motivazioni.

A me comunque che Etihad vi riprovi sembra fantascienza, ricordatevi che avevano detto "questi sono peggio degli indiani (di Jet A.)".
“È bastato che O’Leary prevedesse il fallimento della nostra compagnia, che, da quel momento, è aumentato il nostro fatturato” il soggetto non è Alitalia ma Lufthansa

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Re: piano salvataggio Alitalia: prestito ponte e commissari al lavoro per venderla

Messaggio da leggereda I-Alex » mer 27 set 2017, 21:01:16

Ma anche la volontà di LH a prendersi sia Air Berlin che Alitalia mi sembra esagerata
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Re: piano salvataggio Alitalia: prestito ponte e commissari al lavoro per venderla

Messaggio da leggereda KittyHawk » mer 27 set 2017, 21:16:13

I-Alex ha scritto:Ma anche la volontà di LH a prendersi sia Air Berlin che Alitalia mi sembra esagerata
LH elimina due concorrenti, non pericolosi ma fastidiosi.

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Re: piano salvataggio Alitalia: prestito ponte e commissari al lavoro per venderla

Messaggio da leggereda KL63 » mer 27 set 2017, 23:29:00

Io che i tedeschi si prendano veramente Alitalia, con il coacervo di condizionamenti politici ed affaristici che gli gira intorno, imposizioni tipo l'hub deve stare a FCO, non ci crederò fino a che non lo vedrò, specie dopo l'esperienza di LHitalia.
Continuo a non capire quale sarebbe il vantaggio che ne trarrebbero, dall'Italia aspirano allegramente, anche da MXP, hanno già una serie di hub meglio posizionati sia di MXP che di FCO, il mercato interno italiano è massacrato dalle maggiori low cost e non è particolarmente ricco se non in poche aree, mah... per quanto riguarda poi EY dovrebbe metterci altri soldi, per non comandare nemmeno quando è in grosse difficolta anche a casa sua, mi parrebbe veramente strano.
Poi prima di prendersela ci dovrebbero essere abbondantissimi tagli nel personale che nessuno ne sindacati ne politica potrebbero mai accettare.
Temo che alla fine ci sarà una nazionalizzazione mascherata, magari con l'ingresso di un socio (pardon pollo) forte straniero.

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Re: piano salvataggio Alitalia: prestito ponte e commissari al lavoro per venderla

Messaggio da leggereda FlyCX » mer 27 set 2017, 23:51:34

KittyHawk ha scritto:
I-Alex ha scritto:Ma anche la volontà di LH a prendersi sia Air Berlin che Alitalia mi sembra esagerata
LH elimina due concorrenti, non pericolosi ma fastidiosi.
Si erano già abbondantemente auto-eliminati.

LH è già la compagnia aerea di riferimento del Nord Italia. Il resto non è altrettanto allettante.
“È bastato che O’Leary prevedesse il fallimento della nostra compagnia, che, da quel momento, è aumentato il nostro fatturato” il soggetto non è Alitalia ma Lufthansa

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Re: piano salvataggio Alitalia: prestito ponte e commissari al lavoro per venderla

Messaggio da leggereda KittyHawk » gio 28 set 2017, 06:54:22

FlyCX ha scritto:
KittyHawk ha scritto:
I-Alex ha scritto:Ma anche la volontà di LH a prendersi sia Air Berlin che Alitalia mi sembra esagerata
LH elimina due concorrenti, non pericolosi ma fastidiosi.
Si erano già abbondantemente auto-eliminati.

LH è già la compagnia aerea di riferimento del Nord Italia. Il resto non è altrettanto allettante.
Finché sono "autonomamente" in vita possono mettere in atto pratiche estremamente fastidiose, ad esempio svendendo biglietti e di conseguenza costringendo anche gli altri che operano sulla stessa rotta a fare lo stesso, con gli yield che ne risentono. Se la "concorrenza" viene eliminata o diventa tua alleata, i conti ne risentono beneficamente.

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Re: piano salvataggio Alitalia: prestito ponte e commissari al lavoro per venderla

Messaggio da leggereda spanna » gio 28 set 2017, 08:44:51

L’effetto “emergenza nei cieli” spinge Ryanair a ritirarsi dalla gara per Alitalia. In una lunga nota il vettore irlandese ha annunciato - accanto alla riduzione dei voli fino a marzo - che «saranno eliminate tutte le distrazioni per il management, a partire dall’interesse per Alitalia» e di aver «notificato ai commissari straordinari che non proseguirà l’interesse per Alitalia né verrà presentata alcuna ulteriore offerta per l’aviolinea».

Tra i pretendenti prevale l’interesse per il lotto “Aviation”
Alla scadenza per la manifestazione di interesse erano stati una dozzina gli operatori del settore che si erano fatti avanti: Ryanair, Lufthansa, Etihad, easyJet, Delta Airlines, interessati al lotto “Aviation”, relativo alle attività di trasporto aereo, comprese le manutenzioni. In campo anche due fondi di investimento americani Cerberus, Elliott, e l’inglese Greybull. Mentre tre società di gestione aeroportuale (tra loro Airport Handling e Alisud) avrebbero manifestato interesse per il lotto “Handling” che riguarda i servizi in aeroporto per l’assistenza a terra. Nessun interesse vi sarebbe, invece, per il lotto “Unico”, ovvero per la cessione in blocco della compagnia.

Nessuna chance per Ryanair dopo le cancellazioni
A differenza degli altri pretendenti che hanno mantenuto il massimo riserbo sulla cessione di Alitalia, il Ceo di Ryanair, Michael O’Leary, sin dall’avvio delle procedure si era detto interessato all’acquisizione di Alitalia, soprattutto per il lungo raggio. Al principio non era chiaro quanto l’interesse della low cost irlandese fosse reale, e tra gli esperti del settore non pochi si domandavano se si trattasse più di una manovra di marketing pubblicitario. Con il passare del tempo e, di fronte all’effettiva partecipazione della compagnia irlandese alle prime due fasi, in molti hanno iniziato a prendere sul serio l’interesse di Ryanair. O’Leary si era spinto fino a preannunciare per l’inizio di ottobre la presentazione di un’offerta per 90 velivoli di Alitalia del lungo e medio raggio, in pratica tutti gli aerei eccetto gli Embraer impiegati per i collegamenti regional. L’uscita di scena era prevedibile perchè dopo le centinaia di cancellazioni e le migliaia di passeggeri lasciati a a terra, Ryanair non avrebbe avuto alcuna chance nella corsa per Alitalia. «Il ritiro di Ryanair era prevedibile - commenta Emilano Fiorentino (Fit-Cisl) - la compagnia irlandese non ha mai dimostrato di avere i “requisiti minimi”, per anni le istituzioni competenti non hanno mosso un dito per arginare il dumping nel trasporto aereo».

Tedeschi ed emiratini in pole position
La ritirata del vettore irlandese, potrebbe rafforzare l’asse Lufthansa-Etihad, in quella che sembra profilarsi come una doppia partita su Air Berlin e Alitalia. Lufthansa, infatti, figura tra i pretendenti della seconda compagnia tedesca, posseduta al 29% dagli emiratini (per la quale si è candidata anche easyJet). Le due compagnie, peraltro, hanno lanciato dallo scorso febbraio una partnership sul catering da 100 milioni di dollari e puntano a collaborare alla manutenzione, alla riparazione e alla revisione degli aerei. L’alleanza tedesco-emiratina potrebbe dunque allargarsi all’acquisizione di Alitalia.

Obiettivo: cessione dell’intera compagniain primavera
Le carte verranno scoperte alla prossima scadenza, quella per la presentazione delle offerte vincolanti, posticipata di due settimane, al 16 ottobre, mentre resta confermato il termine per la fase di negoziazione, che servirà ai commissari Luigi Gubitosi, Enrico Laghi e Stefano Paleari per ottenere un miglioramento nell’offerta definitiva. Potranno partecipare anche soggetti che finora sono rimasti in posizione defilata, purchè siano in cordata con operatori che hanno preso parte alla prima fase della procedura. L’obiettivo del governo e dei commissari resta quello della cessione di Alitalia nella sua interezza, e il bando prevede che in caso di parità di condizioni siano considerate preferibili le offerte sul lotto unico rispetto alla vendita separata dell’aviation e dell’handling.

Dopo l’assegnazione c’è un periodo che porterà al closing, si dovrà fare una due diligence e bisognerà attendere il parere dell’Antitrust. Il passaggio formale definitivo dovrebbe avvenire tra la primavera e l’estate 2018.
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/ ... d=AEkh6iaC
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Re: piano salvataggio Alitalia: prestito ponte e commissari al lavoro per venderla

Messaggio da leggereda robix » gio 28 set 2017, 09:23:24

KL63 ha scritto:Io che i tedeschi si prendano veramente Alitalia, con il coacervo di condizionamenti politici ed affaristici che gli gira intorno, imposizioni tipo l'hub deve stare a FCO, non ci crederò fino a che non lo vedrò, specie dopo l'esperienza di LHitalia.
Dipende da quale hub debba stare a FCO: un hub nel senso proprio del termine è stato ampiamente dimostrato essere una follia, nonostante altrove ci sia ancora chi ritenga che FCO sia ottimo come hub a condizione di gestirlo bene, ma un "hubbino" con un po' di voli USA rigorosamente stagionali (fuori dalla JV Atlantica e da ST finalmente AZ potrà aprire nuovi voli verso gli USA), la navetta verso AUH (se nell'affare rientra anche EY, come verosimile) e qualche sparuto volo per il Sud America ci può anche stare, se in cambio si mettono le mani sempre di più sul mercato italiano con una serie di navette da ogni città (soprattutto dal Nord, ma anche dal Centro e Sud) verso FRA e MUC (ed anche ZRH): certamente il tutto presuppone una "cura dimagrante" per AZ (soprattutto nel breve / medio raggio), e questo è IMHO l'unico vero ostacolo all'operazione, specie in campagna elettorale (salvo che si riesca a rinviare i sacrifici / tagli a dopo le elezioni, magari con un altro bel prestito-ponte, cioè un altro regalo di stato che mai verrà restituito con il beneplacito della EU, cioè della Germania).

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Re: piano salvataggio Alitalia: prestito ponte e commissari al lavoro per venderla

Messaggio da leggereda KL63 » gio 28 set 2017, 12:44:55

robix ha scritto:
KL63 ha scritto:Io che i tedeschi si prendano veramente Alitalia, con il coacervo di condizionamenti politici ed affaristici che gli gira intorno, imposizioni tipo l'hub deve stare a FCO, non ci crederò fino a che non lo vedrò, specie dopo l'esperienza di LHitalia.
Dipende da quale hub debba stare a FCO: un hub nel senso proprio del termine è stato ampiamente dimostrato essere una follia, nonostante altrove ci sia ancora chi ritenga che FCO sia ottimo come hub a condizione di gestirlo bene, ma un "hubbino" con un po' di voli USA rigorosamente stagionali (fuori dalla JV Atlantica e da ST finalmente AZ potrà aprire nuovi voli verso gli USA), la navetta verso AUH (se nell'affare rientra anche EY, come verosimile) e qualche sparuto volo per il Sud America ci può anche stare, se in cambio si mettono le mani sempre di più sul mercato italiano con una serie di navette da ogni città (soprattutto dal Nord, ma anche dal Centro e Sud) verso FRA e MUC (ed anche ZRH): certamente il tutto presuppone una "cura dimagrante" per AZ (soprattutto nel breve / medio raggio), e questo è IMHO l'unico vero ostacolo all'operazione, specie in campagna elettorale (salvo che si riesca a rinviare i sacrifici / tagli a dopo le elezioni, magari con un altro bel prestito-ponte, cioè un altro regalo di stato che mai verrà restituito con il beneplacito della EU, cioè della Germania).
Sulla tipologia di hub possiamo discutere ma... cosa impedisce ad LH di aumentare i voli feeder verso i suoi hub ora? mancanza di slot? mancanza di aerei? acquisendo Air Berlin ne avrà in abbondanza, continuo a non esserne convinto.
Il piano originale, pre e post referendum, secondo me, era quello di far fare il lavoro sporco ai commissari e poi far rientrare tutti gli attori precedenti, ma è andato male perchè i precedenti attori italiani si sono sfilati.
Poi riguardo la tipologia di hub che a FCO non funziona e mi pare sia già stato dimostrato ampiamente de tre fallimenti successivi, secondo te i tedeschi provano una quarta volta? Nemmeno un mini hub può funzionare, solo tanto ptp basso spendente e stagionale e con poco cargo, mah... anche con le rotte verso il nord atlantico, , panacea di tutti i mali di AZ, che ora non si possono aprire per colpa di quei cattivoni della JV, chi cavolo prenderebbe l'aereo da che so Nizza, per andare a FCO a da li a Los Angeles allungando il volo di 3 ore? Solo chi vuole spendere il meno possibile, c'è gente che va anche ad Istanbul se è per questo, ma non è il tipo di viaggiatore che rende.

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Re: piano salvataggio Alitalia: prestito ponte e commissari al lavoro per venderla

Messaggio da leggereda robix » gio 28 set 2017, 13:07:09

KL63 ha scritto:Sulla tipologia di hub possiamo discutere ma... cosa impedisce ad LH di aumentare i voli feeder verso i suoi hub ora? mancanza di slot? mancanza di aerei? acquisendo Air Berlin ne avrà in abbondanza, continuo a non esserne convinto.
Il piano originale, pre e post referendum, secondo me, era quello di far fare il lavoro sporco ai commissari e poi far rientrare tutti gli attori precedenti, ma è andato male perchè i precedenti attori italiani si sono sfilati.
Poi riguardo la tipologia di hub che a FCO non funziona e mi pare sia già stato dimostrato ampiamente de tre fallimenti successivi, secondo te i tedeschi provano una quarta volta? Nemmeno un mini hub può funzionare, solo tanto ptp basso spendente e stagionale e con poco cargo, mah... anche con le rotte verso il nord atlantico, , panacea di tutti i mali di AZ, che ora non si possono aprire per colpa di quei cattivoni della JV, chi cavolo prenderebbe l'aereo da che so Nizza, per andare a FCO a da li a Los Angeles allungando il volo di 3 ore? Solo chi vuole spendere il meno possibile, c'è gente che va anche ad Istanbul se è per questo, ma non è il tipo di viaggiatore che rende.
Ovvio che nessuno (tranne AZ per note ragioni e tranne i romanodonti) metterebbe un hub a FCO: ma se un "finto hub" a FCO è il prezzo da pagare per rilevare un'AZ "smagrita", ci può anche stare. Che poi convenga o meno a LH+EY non spetta a me dirlo (in effetti è vero che a LH non serve AZ per aspirare pax, ma ad esempio grazie ad AZ avrebbe il quasi monopolio su LIN e comunque accrescerebbe il suo "peso" - anche politico - sull'Italia).
Sia chiaro che se io fossi il CEO di LH (o di qualunque altra compagnia aerea) da AZ me ne starei lontano "MilleMiglia", ma non sempre le scelte (specie in aviazione) sono meramente "economiche".

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Re: piano salvataggio Alitalia: prestito ponte e commissari al lavoro per venderla

Messaggio da leggereda wrth » gio 28 set 2017, 17:22:12

Per LH, il mercato italiano è già ricco di soddisfazioni comunque.

http://www.ansa.it/sito/notizie/economi ... 874da.html

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Re: piano salvataggio Alitalia: prestito ponte e commissari al lavoro per venderla

Messaggio da leggereda grandemilano » dom 01 ott 2017, 13:36:13

http://epochtimes.it/news/alitalia-stor ... nnunciato/

«lobby potentissima delle compagnie europee, tutte alleate contro lo sviluppo di Alitalia e tutte insieme per continuare ad attingere al ricco mercato padano per alimentare da Linate i loro aeroporti, Heathrow, Charles de Gaulle e Francoforte».
A me queste dichiarazioni (tutte arcinote da anni) mi fanno arrabbiare. Mi fanno arrabbiare per come il Paese non è in grado di fare sistema. In Alitalia si lamentano, ma sono stati i primi a pestarsi le p***e da soli. Il tutto per mantenere a tutti i costi uno pseudo hub a Fiumicino con una manciata di voli LR (pseudo hub che ormai ha i mesi contati). Mentre da Linate si regalavano passeggeri preziosi ai concorrenti europei. Arrivando addirittura a movimentare bel 18 movimenti orari (gran parte dei quali AZ non sa neanche come gestirli perché sono troppi !). Il tutto perché l'hub doveva stare a Fiumicino.
E adesso ci lamentiamo se alla terza crisi, AZ rischia di essere inglobata e declassata in qualche major europea (LH o FR che sia). Mi spiace dirlo ma è quello che ci meritiamo, purtroppo. Ce lo meritiamo per la nostra grande incapacità di fare sistema e farci un po' furbi a livello nazionale

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Re: piano salvataggio Alitalia: prestito ponte e commissari al lavoro per venderla

Messaggio da leggereda KittyHawk » dom 01 ott 2017, 14:10:05

Quando non si guarda alla realtà e si cercano continuamente scuse anche fantasiose per giustificare il proprio operato errato, si è destinati a soccombere. Gli altri non si sono coalizzati contro AZ, che è un concorrente e come tale viene trattato. Non è che LH non faccia nulla per rubare passeggeri ad AF o BA e che le citate compagnie vadano d'amore e d'accordo. Ognuna cerca di farsi gli affari propri, la differenza con AZ è che la compagnia italiana non è stata in grado di dar fastidio a nessuna di loro.

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Re: piano salvataggio Alitalia: prestito ponte e commissari al lavoro per venderla

Messaggio da leggereda FlyCX » dom 01 ott 2017, 15:42:11

grandemilano ha scritto:...
A me queste dichiarazioni (tutte arcinote da anni) mi fanno arrabbiare. Mi fanno arrabbiare per come il Paese non è in grado di fare sistema. ...
Alitalia in un modo o nell'altro controlla tutto il "sistema" aeronautico italiano, suoi ex sono ai vertici di quasi tutti gli enti e sono addirittura in posti nevralgici in SEA e altrove.

Poi tra i giornalisti che può dire che AZ ha sbagliato tutto?

Al massimo passerebbe per un attacco politico, ma avresti pochissima sponda.
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Re: piano salvataggio Alitalia: prestito ponte e commissari al lavoro per venderla

Messaggio da leggereda spanna » dom 01 ott 2017, 18:53:17

gubitosi e' tornato a parlare dopo qualche mese di silenzio:
http://www.corriere.it/economia/17_sett ... bc53.shtml
La procedura di commissariamento è vicina al punto di svolta. Il 16 ottobre arriveranno le offerte vincolanti per Alitalia. Luigi Gubitosi, che insieme a Stefano Paleari ed Enrico Laghi è stato chiamato quattro mesi fa a gestire il commissariamento, auspica che questa sia l’ultima volta. L’ultima crisi di Alitalia.

Dottor Gubitosi che situazione avete trovato in Alitalia?
«Una situazione confusa. L’esito del referendum tra i lavoratori ha sorpreso un po’ tutti. Già dall’inizio dell’anno le prenotazioni erano in calo a causa dell’incertezza, dopo il referendum c’è stato un brusco peggioramento».
Cosa non ha funzionato con Etihad? «E’ mancato lo sfruttamento delle sinergie, in particolare sugli aerei. Sarebbe stato fondamentale viste le caratteristiche delle due flotte: Etihad ha molti aerei, Alitalia ha una flotta molto costosa. Anche il team di management non si è dimostrato all’altezza».
non sanno piu' cosa inventarsi per spiegare le crisi che si succedono.
Quella di Etihad non è certo la prima crisi. Sono almeno 20 anni che Alitalia passa da una crisi all’altra. Come mai?
«L’errore fondamentale fu quello di concentrarsi, dopo l’11 settembre, sul mercato domestico tagliando il lungo raggio, che invece si è dimostrato profittevole. E, precedentemente, aveva pesato la mancata fusione con Klm: sarebbe stato un game changer nel mercato europeo. L’instabilità del management, poi, non ha certamente aiutato con una dozzina di capi azienda negli ultimi dieci anni. Comunque, 70 anni di volo lasciano in eredità grandi competenze».
queste invece le sentiamo, identiche, da almeno 10 anni.
Cosa avete fatto per fermare la crisi?
«La prima cosa che abbiamo fatto con Laghi e Paleari è stata comunicare ai passeggeri e alle agenzie di viaggio che l’operatività sarebbe stata regolare, come è successo. Abbiamo avuto una buona estate: Alitalia è stata terza in Europa per puntualità e decima nel mondo. Ci tenevamo molto a mantenere l’operatività e un elevato livello di servizio. Contemporaneamente abbiamo preparato la stagione invernale e ora stiamo impostando quella estiva del 2018».
C’è stato anche un importante ricambio di manager...
«In tutte le aziende in crisi la prima cosa è assicurarsi che le persone al comando siano adeguate e motivate. Su 65 dirigenti ne sono usciti una trentina. La prima linea è stata quasi interamente rinnovata, abbiamo attratto manager di grande livello facendo al contempo crescere alcuni dirigenti interni con capacità e voglia di affrontare la sfida».
E lei quanto ha viaggiato con Alitalia in questi 4 mesi?
«Moltissimo. Ed è anche un ottimo modo per avere un rapporto diretto con il personale di volo: credo sia molto importante non farsi intermediare dalle strutture interne per capire cosa pensa lo staff».
In che condizioni è oggi Alitalia, perde ancora 1 milione al giorno?
«Il paziente sta meglio, ma avendo subito tre grandi interventi è ancora debole. Dopo tre anni di fatturato in calo, nell’ultimo trimestre c’è stata una crescita dell’1,5%, l’Ebitda è migliorato di circa 64 milioni nei tre mesi al netto delle poste straordinarie, chiudendo in positivo a 46 milioni. Nel secondo semestre l’Ebitda tenderà al pareggio, ma questo non vuol dire che il problema sia risolto perché la strada è ancora lunga e complicata.
Prima si punta al pareggio dell'EBIT, oggi manco quello, si punta al pareggio dell'EBITDA. Pareggio dell'EBITDA in 3 anni sara' il prossimo obiettivo?
Stagionalmente gli economics peggioreranno in inverno e ci saranno ancora perdite, ma inferiori rispetto all’anno precedente. Abbiamo anche riorganizzato il personale: a fine agosto avevamo 9.645 contratti a tempo indeterminato e 920 stagionali contro i 10.441 a tempo indeterminato e 1.440 stagionali di un anno prima. L’11% in meno».
Il 16 arrivano le offerte vincolanti: preferirebbe affidare Alitalia a un’altra compagnia o a un private equity?
«Ho preferenza per il partner che presenta la proposta più credibile. L’obiettivo della procedura è quella di dare alla compagnia la stabilità che le è mancata nell’ultimo decennio. Alitalia per le sue caratteristiche e tradizioni è l’asset più interessante che oggi c’è sul mercato».
Ci sarà un’offerta unitaria?
«Non ho motivo per escluderlo. Tuttavia la tendenza nel settore è tenere separate le attività di volo da quelle di handling. Swissport, prima al mondo nell’handling, era parte di Swissair ed ora cresce più della nuova compagnia svizzera».
Immaginava che dopo i proclami su Alitalia la Ryanair avrebbe avuto problemi tali al punto di tirarsi indietro?
«Non mi piace commentare i problemi dei concorrenti. E’ indubbio che Ryanair ha cambiato il mondo del trasporto aereo, ma oggi quel modello di business sta mostrando dei limiti».
eh certo, invece il modello di business di alitalia e' un gioiellino
Punterete ancora sul lungo raggio?
«Il lungo raggio è l’area più interessante per sviluppo e profittabilità e ci sono ampi margini di recupero. Alitalia deve diventare la porta di ingresso in Italia. Il passeggero deve sentirsi nel nostro Paese nel momento in cui sale a bordo e questo significa avere cibo e bevande italiani di grande qualità, oltre che un’accoglienza calorosa. Siamo molti orgogliosi di aver ripreso il marchio “Magnifica”. E’ più di una business class, è Magnifica. Un esempio di ospitalità italiana».
quanta aria fritta... gubitosi e' tra i peggiori di sempre
La flotta attuale è adeguata?
«Sul breve e medio raggio sì, ma potremmo crescere come numero di aerei sul lungo raggio. Il tema è che la flotta è costosa, in termini di leasing e contratti di manutenzione. Per il nuovo azionista saranno le aree principali in cui intervenire con i commissari che hanno il potere di cancellare i contratti non profittevoli o troppo onerosi».
quindi neanche in questa area i commissari fanno passi avanti, problema rimandato insieme a tutti gli altri ai successori. Ma sti caxxo di commissari a cosa servono? Non risolvono nessun problema.
Ci saranno nuove rotte?
«Stiamo guardando con attenzione all’Africa e lavorando per potenziare il Nord America. Senza dimenticare il mercato domestico, perché per svilupparsi il lungo raggio ha bisogno di essere alimentato dal breve e medio raggio. Confido che il socio futuro possa portare a termine ciò che noi non possiamo fare in pochi mesi e che Alitalia, in questi anni, non è riuscita a realizzare».
Ecco, il socio futuro. Ma vattene, incapace.
20 anni di perdite senza soluzione di continuità per liberarsi di alitalia. Per ITA airways ne occorreranno molti meno.

FlyCX
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Re: piano salvataggio Alitalia: prestito ponte e commissari al lavoro per venderla

Messaggio da leggereda FlyCX » dom 01 ott 2017, 22:32:17

Facciamo una veloce sintesi del Gubitosi-pensiero:
1. I conti sono migliorati ma mica poi tanto; i toni trionfalistici sono finiti, evidentemente hanno iniziato a pagare le fatture e certe non sono proprio cheap

2. Per fare interventi veri si aspetta il compratore

3. La vendita unitaria è data come improbabile, cita (in modo molto pasticciato) la vicenda Swissport che è un pezzo che uscito dallo spezzatino Swissair. Qui sfiora l'autogol.

Le tempistica dell'intervento è legata a tutti e 3 punti citati, in modo piuttosto evidente.
“È bastato che O’Leary prevedesse il fallimento della nostra compagnia, che, da quel momento, è aumentato il nostro fatturato” il soggetto non è Alitalia ma Lufthansa

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robix
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Re: piano salvataggio Alitalia: prestito ponte e commissari al lavoro per venderla

Messaggio da leggereda robix » lun 02 ott 2017, 09:51:27

Sono sempre più convinto che i commissari abbiano fatto del marketing per cercare di evitare la fuga di passeggeri (questo soprattutto con tariffe promozionali, con la conseguenza che prima o poi i conti non potevano che risentirne) e tenere vivo (si fa per dire) l'interesse per AZ in vista della procedura di vendita, rinviando invece le decisioni "pesanti" (leggi i veri tagli): è evidente che AZ è una compagnia finita e che nessuno la può rimettere in sesto (anche se i suoi piloti la pensano diveramente); oramai sarebbe anche inutile (e persino controproducente) spostarsi a MXP (specialmente con LIN aperto): almeno a FCO ha la sua base di fans (centro-sud Italia) che spostandosi a MXP rischierebbe di perdere senza a mio avviso riuscire a "conquistare" i pax del nord Italia, che oramai hanno in larga misura definitivamente cancellato AZ dai loro programmi di viaggio.
A questo punto la palla è del governo: o accetta uno spezzatino (più o meno ampio: una riduzione di flotta / personale mi pare inevitabile, ma ovviamente ci sono sempre margini di manovra, anche politici) oppure l'alternativa è soltanto continuare a mantenere AZ a spese del contribuente (un modo lo si trova, specie di questi tempi dove l'EU ha ben altri problemi ed AZ non è certamente una minaccia per IAG [che con la Brexit peraltro dovrebbe contare meno], AF/KL o LH Group).

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Re: piano salvataggio Alitalia: prestito ponte e commissari al lavoro per venderla

Messaggio da leggereda Clipper_Mandarin » lun 02 ott 2017, 11:03:54

robix ha scritto: ...
oramai sarebbe anche inutile (e persino controproducente) spostarsi a MXP (specialmente con LIN aperto): almeno a FCO ha la sua base di fans (centro-sud Italia) che spostandosi a MXP rischierebbe di perdere senza a mio avviso riuscire a "conquistare" i pax del nord Italia, che oramai hanno in larga misura definitivamente cancellato AZ dai loro programmi di viaggio.
Secondo me stai facendo considerazioni ritenendo che la media del viaggiatore di Milano (e del nord Italia) ragioni come ragiona un esperto utente del forum incavolato con Alitalia.
Io non so se varrebbe la pena per Alitalia (un Alitalia rimessa un minimo in sesto, intendiamoci) spostarsi a Malpensa ma credo che solo una piccolissima percentuale (qualche decimale?) non volerebbe più Alitalia per partito preso: se ci sono i voli la gente li utilizza senza farsi troppe menate, perché non dovrebbe?
Ciao,
Massimo

FlyCX
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Re: piano salvataggio Alitalia: prestito ponte e commissari al lavoro per venderla

Messaggio da leggereda FlyCX » lun 02 ott 2017, 15:59:57

Da stamattina AB ha chiuso a LIN: 4 voli per TXL (wet lease AZ) e uno per DUS, l'avevo già scritto qualche giorno fa, ma la news di oggi è che AZ non ha riutilizzato gli slot per altri voli e potrebbe perderli.

Ora la gestione di AB è fortemente influenzata da LH che ne acquisterà una grossa parte ed è singolare che tra le prime rotte di corto raggio chiuse ci siano proprio LIN e FCO.

Qualche considerazione:
1. Nonostante la partnership com AZ queste rotte non andavano tanto bene, altrimenti le avrebbero tenute - Brava AZ!
2. LIN non regge la concorrenza dei voli da MXP e BGY - La gallina dalle uova d'oro è diventata stitica?
3. Così facendo LH indebolisce AZ, che è una concorrente (anche se già debole) ma anche candidata all'acquisizione. Questa mossa mette seriamente in dubbio l'interesse di LH per AZ
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piano salvataggio Alitalia: prestito ponte e commissari al lavoro per venderla

Messaggio da leggereda malpensante » lun 02 ott 2017, 16:12:59

Berlino, da Milano, è una destinazione esclusivamente turistica, quindi con alta elasticità al prezzo e ai passeggeri va bene volare low cost e spendere meno.
Ultima modifica di malpensante il lun 02 ott 2017, 16:12:59, modificato 2 volte in totale.


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