Messaggio da leggereda spanna » mar 14 mar 2017, 19:02:35
dall'ultimo articolo di dimito si evince che l'orizzonte reale di pianificazione aziendale di alitalia si e' accorciato ulteriormente ed e' pari ad 1 anno. CAI quando e' partita si era concessa un orizzonte di 3 anni, alla fine dei quali il business plan prevedeva il pareggio che invece non si verifico' e al suo posto ci fu una crisi che porto' all'ingresso di EY ed alla nascita di SAI. SAI anch'essa parti' con un business plan triennale, ma che non e' giunto a compimento in quanto dopo solo 2 anni i fondi si sono esauriti, e quindi siamo arrivati alla crisi attuale. Ora che anche l'ultima foglia di fico e' caduta, nessuno dei soci crede al nuovo business plan in fase di approvazione, per cui l'orizzonte temporale vero del nuovo piano e' quello imposto dal fallimentarista ranalli il quale se ne fotte di quello che c'e' scritto nel piano che prevede utili nel medio lungo periodo, ma gli interessa solo che l'azienda abbia i mezzi per stare a galla un anno e non meno di un anno, perche' quello e' il lasso temporale in cui la legge ti obbliga a fare previsioni assennate sui fabbisogni di cassa, in modo da non dover fallire e lasciare morti e cadaveri. I soci stanno litigando oggi per mettere i soldi che servono non a finanziare un piano triennale di cui cramer ball attraverso i giornali amici ci magnifica le virtu', ma per assicurare i soldi necessari per stare in piedi un anno, altrimenti ranalli non assevera. Tra un anno si fara' il punto della situazione e si potra' capire se le previsioni di sparaball sono state realistiche, oppure se e' stato necessario mettere mano al contingency capital chiesto da ranalli proprio per far fronte agli errori di valutazione del piano. Ed allora ripartira' tutto il cinema che stiamo vedendo oggi, con tanto di varo di un nuovo business plan, nuova richiesta di fondi ai soci, nuovi tagli ad aerei e personale, ecc... Tutto questo reiterato fino alla sparizione di alitalia o al suo ridimensionamento ad azienda regionale.
20 anni di perdite senza soluzione di continuità per liberarsi di alitalia. Per ITA airways ne occorreranno molti meno.