piano salvataggio Alitalia: prestito ponte e commissari al lavoro per venderla

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malpensante
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Nuovo piano, nuovo salvataggio: Alitalia vuole volare da LIN extra UE

Messaggio da leggereda malpensante » mer 29 mar 2017, 11:06:40

Il motivo è uno solo, il mercato italiano, non quello dei voli interni intendo, il mercato nel suo complesso. Aggiungerlo a quelli che già si controllano vuol dire avere il primato in Europa, rispetto ad AF-KLM e IAG. Lo stesso avveniva nei secoli scorsi, fra i vari imperi spagnoli, francesi e austriaci, l'Italia è il pezzo più grosso tra quelli vocati ad essere una colonia.

Nessuno comunque vuole questa Alitalia e Lufthansa non è stupida, se e solo se Alitalia avrà conti in ordine potrà pensarci, altrimenti Alitalia affonderà, si andrà ad un commissariamento e dopo se ne riparlerà.

I-DANB
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Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio: Alitalia vuole volare da LIN extra UE

Messaggio da leggereda I-DANB » mer 29 mar 2017, 11:12:51

Allora...campa cavallo che l'erba cresce
Deve sapere, mio caro signore, che sono uomo di mondo....Ho fatto il militare a Cuneo !!

Flo
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Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio: Alitalia vuole volare da LIN extra UE

Messaggio da leggereda Flo » mer 29 mar 2017, 11:27:20

In tutto questo cinema Az, Lin, Fco, Mxp, lavoratori Az, iper raccomandati Az, fancazzisti Az, lobby Az e chi più ne ha ne metta .. mi auguro solo che il salvataggio del catorcio della ex compagnia non implichi un esborso di denaro pubblico.
Ci sono contribuenti che ogni giorno lavorano x portarsi a casa la pagnotta e di questi i sindacati, i politici ben se ne sbattono!
e non è qualunquismo!
Scusate lo sfogo ma nn se ne può più di questa Az!

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belumosi
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Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio: Alitalia vuole volare da LIN extra UE

Messaggio da leggereda belumosi » mer 29 mar 2017, 11:51:06

malpensante ha scritto:Il motivo è uno solo, il mercato italiano, non quello dei voli interni intendo, il mercato nel suo complesso. Aggiungerlo a quelli che già si controllano vuol dire avere il primato in Europa, rispetto ad AF-KLM e IAG. Lo stesso avveniva nei secoli scorsi, fra i vari imperi spagnoli, francesi e austriaci, l'Italia è il pezzo più grosso tra quelli vocati ad essere una colonia.

Nessuno comunque vuole questa Alitalia e Lufthansa non è stupida, se e solo se Alitalia avrà conti in ordine potrà pensarci, altrimenti Alitalia affonderà, si andrà ad un commissariamento e dopo se ne riparlerà.
Sono d'accordo. Anche se probabilmente per LH sarebbe accettabile un'AZ che crei perdite purchè non mostruose. La contropartita in termini di aspirazione, l'utilizzo di LIN e il vantaggio strategico di blindare il mercato italiano italiano verso qualsivoglia competitor con ambizioni globali, avrebbe un valore decisamente rilevante. Come la certezza che l'Italia a Bruxelles voterebbe secondo i desiderata di Berlino qualsiasi provvedimento inerente l'aviazione civile.

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Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio: Alitalia vuole volare da LIN extra UE

Messaggio da leggereda RAV38 » mer 29 mar 2017, 12:42:47

Non so se la Commissione a Bruxelles non solleverebbe una questione di concorrenza nel caso di una vendita parziale o totale di AZ a Lufthansa che comportasse in particolare la cessione a LH di tutti gli slot di AZ a LIN alla nuova acquirente.

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Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio: Alitalia vuole volare da LIN extra UE

Messaggio da leggereda belumosi » mer 29 mar 2017, 13:17:32

Gli slot potrebbero tranquillamente restare nelle mani di AZ. Nessuna variazione rispetto ad ora e quindi nessun problema.

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Nuovo piano, nuovo salvataggio: Alitalia vuole volare da LIN extra UE

Messaggio da leggereda malpensante » mer 29 mar 2017, 13:37:59

Per aggirare l'Antitrust in Germania si è optato per la formula di wet lease massiccio degli aerei air berlin, con tanto di compensazioni da parte di Etihad. E questo affitto bagnato da probabili perdite viene fatto in cambio di una cifra mai dichiarata (almeno io non me la ricordo), che probabilmente è quasi zero.

L'antitrust crucco ha affermato che, siccome air berlin resta titolare degli slot, non ci sono problemi di limitazione della concorrenza.

spanna
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Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio: Alitalia vuole volare da LIN extra UE

Messaggio da leggereda spanna » mer 29 mar 2017, 18:19:01

http://ildubbio.news/ildubbio/2017/03/2 ... o-al-mise/
Roma, 29 mar. (AdnKronos) – Doppio appuntamento domani per la vertenza Alitalia. Nel primo pomeriggio si riunirà il consiglio di amministrazione dell’aviolinea. il board, a quanto s’apprende, verrà aggiornato sullo stato di avanzamento del tavolo di confronto in corso con Governo e sindacati sul nuovo piano industriale e sull’andamento dei primi mesi. Slitta così alle 18,30 l’incontro in programma al ministero dello Sviluppo economico, inizialmente previsto per le ore 16.
20 anni di perdite senza soluzione di continuità per liberarsi di alitalia. Per ITA airways ne occorreranno molti meno.

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Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio: Alitalia vuole volare da LIN extra UE

Messaggio da leggereda spanna » mer 29 mar 2017, 18:22:44

http://www.avionews.it/index.php?corpo= ... =index.php
Analisi del piano industriale presunto di alitalia
20 anni di perdite senza soluzione di continuità per liberarsi di alitalia. Per ITA airways ne occorreranno molti meno.

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robix
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Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio: Alitalia vuole volare da LIN extra UE

Messaggio da leggereda robix » mer 29 mar 2017, 19:04:06

Che il piano di AZ fosse ad uso puramente mediatico e politico era noto: tanto i giornali non vanno a fare analisi accurate ma si limitano a riprendere le veline di AZ.
Dissento tuttavia con Intrieri sul fatto che oggi il personale di AZ sia super-qualifcato e disposto a sacrificarsi: chi veramente aveva voglia di lavorare e mettersi alla prova se ne è già andato da AZ, chi è restato se va bene sono lavoratori "normali" (nulla di male in questo) ma molti sono "er pomata o la sciancata" che anche con un aumento dello stipendio si farebbero soltanto i cavoli loro (appoggiati dai sindacati) sul presupposto che tanto AZ non fallirà mai ed i soldi in un modo o nell'altro, direttamente od indirettamente, ce li metterà sempre lo stato.

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Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio: Alitalia vuole volare da LIN extra UE

Messaggio da leggereda spanna » gio 30 mar 2017, 08:21:52

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/ ... id=AERCGuv
dragoni:
Alitalia sta per esaurire la cassa, ma i risparmi previsti dal piano industriale non si vedono. Finora, secondo fonti autorevoli, sarebbero stati ottenuti circa 25 milioni di euro di risparmi su base annua nelle spese al di fuori del costo del lavoro (manutenzione, fornitori, handling), rispetto a un obiettivo di raggiungere i 160 milioni entro l’anno. I tagli veri che la compagnia sta cercando di fare sono sul costo del lavoro. La trattativa con i sindacati riprende oggi. L’intenzione della compagnia è chiudere entro metà aprile un accordo sul nuovo contratto (con la riduzione media degli stipendi del 31%) e sugli esuberi (ne sono stati richiesti 2.500). Oggi alle 15 il cda verificherà lo stato di avanzamento del piano di risparmi. È confermato lo sciopero dei confederali e Ugl per il 5 aprile. Oggi c’è uno sciopero di 24 ore della Cub Trasporti nei settori non operativi.

L’obiettivo di risparmio del costo del lavoro nel piano è di 163 milioni all’anno (100 milioni dagli stipendi, 63 milioni dagli esuberi). Secondo indiscrezioni, dopo i contatti con i sindacati, all’interno della compagnia si farebbero delle ipotesi su come chiudere un accordo, con un risparmio tra i 100 e i 120 milioni. Questo obiettivo potrebbe essere raggiunto limitando gli esuberi a circa 1.100 addetti e tagliando gli stipendi in media del 10-15% (con un’oscillazione tra il 9% dei più bassi e il 17% dei piloti). Ipotesi smentite dalla compagnia.

L’azienda ha detto ai sindacati che i risparmi sul personale sono solo un terzo del totale. Ma se i sindacati accetteranno un accordo, secondo l’ipotsi delineata, i tagli saranno quasi esclusivamente fatti a spese dei lavoratori. Perché i risparmi nelle altre aree sono solo 25 milioni.

Alitalia sta sperimentando difficoltà anche nel ricollocare i 20 Airbus 320 che intende mettere a terra. La compagnia dice che 4 aerei andranno a Air Berlin in wet lease (con equipaggi di Alitalia). E gli altri? Secondo fonti autorevoli, si è parlato di mandare alcuni aerei in Cambogia, alla Cambodia Angkor Air. Un altro nome che è stato fatto è una compagnia africana, Proflight Zambia. I lessor, le società proprietarie dei jet che Alitalia ha in leasing, non avrebbero però autorizzato questi trasferimenti.

Un altro punto debole del piano è lo sviluppo dei ricavi, che dovrebbe avvenire anche attraverso ricavi supplementari («ancillary revenues»). Non sta dando i risultati attesi il nuovo sistema informatico Sabre, un investimento di decine di milioni fatto per uniformare i sistemi di Alitalia (che aveva il vecchio Arco) a quelli del socio al 49% Etihad, imposizione di James Hogan.

Intanto è sempre più presente in azienda Luigi Gubitosi, il manager voluto dalle banche azioniste, che non si fidano dell’a.d. australiano, Cramer Ball, altra scelta di Hogan e di Etihad. Gubitosi è stato designato presidente operativo, per ora è in cda senza deleghe. In questi giorni Ball ha ottenuto il rafforzamento del suo paracadute, in caso di uscita o licenziamento senza giusta causa: dai 5 mesi già pattuiti la buonuscita sarebbe stata prolungata di due anni.

Pertanto Ball, che ha uno stipendio di circa un milione lordo all’anno (ma con due bonus può arrivare a 2,2 milioni), se venisse messo alla porta _ ad esempio quando Gubitosi conquisterà le deleghe _ incasserebbe circa 2,5 milioni, due milioni in più di quanto previsto nel contratto di assunzione. E il suo stipendio non è soggetto ai tagli richiesti agli altri dipendenti.
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HighFlyer
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Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio: Alitalia vuole volare da LIN extra UE

Messaggio da leggereda HighFlyer » gio 30 mar 2017, 11:55:30

spanna ha scritto:http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/ ... id=AERCGuv
dragoni:
Pertanto Ball, che ha uno stipendio di circa un milione lordo all’anno (ma con due bonus può arrivare a 2,2 milioni), se venisse messo alla porta _ ad esempio quando Gubitosi conquisterà le deleghe _ incasserebbe circa 2,5 milioni, due milioni in più di quanto previsto nel contratto di assunzione. E il suo stipendio non è soggetto ai tagli richiesti agli altri dipendenti.
Qualcuno sostiene ancora che non sia un manager scaltro e capace?? :lol:

spanna
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Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio: Alitalia vuole volare da LIN extra UE

Messaggio da leggereda spanna » ven 31 mar 2017, 08:10:12

http://www.ilsole24ore.com/art/finanza- ... id=AErZ7dw
Il piano industriale di Alitalia non funziona. I risparmi ottenuti sono minimi, non c’è il promesso aumento dei ricavi, la compagnia continua a perdere circa due milioni di euro al giorno e ha ormai esaurito la cassa.

I rappresentanti delle banche azioniste hanno confermato le forti riserve sul piano, in contrasto con l’a.d. Cramer Ball e gli altri rappresentanti del socio Etihad, durante il cda della compagnia che ieri ha esaminato lo stato di avanzamento del piano: solo 20-25 milioni i risparmi ottenuti, nelle voci al di fuori del costo del lavoro. L’azienda ha quindi incontrato i sindacati insieme al governo, c’era il consigliere (e presidente designato) Luigi Gubitosi, manager di fiducia delle banche, assente Ball. Malgrado la contrapposizione e la situazione difficile, Gubitosi ha detto che «il clima con i sindacati rimane sereno». Anche ieri sera a tenere banco sono stati i 2.037 esuberi previsti dal piano industriale tra il personale di terra; di questi 813 sarebbero coinvolti in processi di esternalizzazione (in prevalenza nella manutenzione, tra le ipotesi Atitech). Rischiano di diventare esuberi anche 400 naviganti, in seguito alla messa a terra di 20 aerei Airbus 320.

L’incontro con€ i ministri Carlo Calenda (Sviluppo economico), Graziano Delrio (Trasporti) e Giuliano Poletti (Lavoro) è stato preceduto da una riunione tecnica al ministero del Lavoro. Per ridurre i licenziamenti si è ragionato su queste ipotesi: 5-600 lavoratori potrebbero essere coinvolti nella cigs per crisi aziendale, circa 400 potrebbero essere uscite volontarie, con il sostegno della Naspi per due anni e il concorso del Fondo di categoria per altri 2 anni. «Puntiamo a ricollocare i lavoratori considerati in esubero dall’azienda», spiega Claudio Tarlazzi (Uilt). Questa mattina nuovo incontro al Mise, ma «lo sciopero del 5 aprile resta confermato», afferma Antonio Piras (Fit-Cisl). Dal 6 aprile partirà la «no stop» al tavolo con l’obiettivo di chiudere il 13, ha spiegato Calenda, perché «entro il 14 aprile va fatto partire il piano di ristrutturazione finanziaria: se non c’è un accordo non si può fare la ricapitalizzazione e si spostano avanti i termini e la situazione diventa più difficile».

Le banche hanno posto come condizione per il finanziamento del piano che vi sia l’accordo con il sindacato sul nuovo contratto di lavoro e sui tagli al personale. Si parla di un’ipotesi di prestito ponte, una nuova linea di credito. Il pacchetto complessivo dovrebbe essere puntellato da una garanzia pubblica, con il coinvolgimento di Cdp, per un valore di almeno 214 milioni
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Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio: Alitalia vuole volare da LIN extra UE

Messaggio da leggereda spanna » ven 31 mar 2017, 08:21:50

http://www.ilgiornale.it/news/economia/ ... 80990.html

Una netta apertura del governo ai sindacati per lo sblocco della vicenda Alitalia è arrivata ieri sera dopo un incontro al ministero dello Sviluppo.

L'accordo sugli esuberi è lo scoglio definitivo; superato quello, sarà possibile varare il piano industriale, condizione per far affluire nuovi capitali.

La compagnia e i sindacati tratteranno a oltranza dal 6 fino al 13 aprile per chiudere con un accordo prima di Pasqua: lo ha detto il ministro dello Sviluppo, Carlo Calenda, al termine dell'incontro. Non è, naturalmente, la festività a spingere sui tempi, ma la cassa: l'azienda a fine aprile potrebbe non avere più i soldi per pagare carburante e stipendi, ma gli azionisti, in primis le banche, sono disposti a scucire altro denaro solo dopo la firma con i lavoratori. «Il 14 è la data entro cui va fatto partire il piano di ristrutturazione finanziaria - ha spiegato Calenda - e se non c'è l'accordo non si può fare. Spostare in avanti i tempi è un rischio perché la situazione è sottile». La possibilità di trovare un accordo tra Alitalia e sindacati comunque «esiste», ma «bisogna lavorare intensamente»: «penso e spero - ha ribadito - che si trovi l'accordo». In queste due settimane di negoziati «il clima è stato costruttivo. Il lavoro del governo è di supportare le parti, fare da facilitatore, ma è importante che il lavoro - ha insistito - sia intenso».

Di «clima è costruttivo» ha parlato anche il titolare dei Trasporti, Graziano Delrio, che ha detto: «Stiamo lavorando su due obiettivi: accompagnare gli azionisti nel rilancio della compagnia e ridurre al minimo le sofferenze dei lavoratori». E il ministro Poletti ha aggiunto: «Il ministero del Lavoro è pronto a utilizzare tutti gli strumenti a disposizione per facilitare l'accordo tra Alitalia e le organizzazioni sindacali. Abbiamo fatto un'istruttoria e una valutazione di tutti gli strumenti che possono essere utilizzati - ha riferito - è importante fare delle simulazioni tenendo conto delle compatibilità».

Da parte del governo c'è dunque la volontà di favorire al massimo il salvataggio della compagnia. Da parte sindacale invece la chiusura è ancora netta. L'umore è dettato dal fatto che nessuno su questo fronte si sente di firmare un pacchetto di licenziamenti come quello proposto. Ma fanno notare alcuni rappresentanti dei lavoratori se anche il nodo esuberi dovesse in qualche modo trovare una soluzione, il tema duro diventerà il contratto (collettivo) di lavoro: «Nessuno firmerà mai un ribasso del 30% alle retribuzioni, quando negli anni l'erosione ai redditi e alle professionalità è stata enorme. La rabbia è tanta». Scontato lo sciopero del 5 aprile.

Ieri si è tenuto anche un cda della compagnia, durato un paio d'ore e comunque interlucutorio. Luigi Gubitosi, consigliere e presidente in pectore (entro aprile) della compagnia ha ribadito che è necessario fare in fretta e che Alitalia è disposta a confrontarsi a oltranza con i sindacati sul nuovo piano. Anzi, egli ha voluto ringraziare i sindacati per la correttezza dimostrata nonostante la distanza tra le posizioni.
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Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio: Alitalia vuole volare da LIN extra UE

Messaggio da leggereda spanna » ven 31 mar 2017, 08:29:43

da rassegna stampa in mia disponibilita', il messaggero:
Almeno 500 uscite incentivate, utilizzando la Naspi e il fondo interno aziendale. E poi prepensionamenti (circa 60), esternalizzazioni (circa 100-150), cassa integrazione e, infine, il sacrificio di almeno altri 100 lavoratori stagionali. Il tutto per attutire l'impatto dei tagli strutturali scritto nero su bianco nel piano industriale di Alitalia che prevede, come noto, una sforbiciata complessiva di 2.500 posti di lavoro. L'incontro di ieri al ministero dello Sviluppo, c'erano oltre i ministri Carlo Calenda, Graziano Delrio e Giulio Poletti, il presidente esecutivo in pectore Luigi Gubitosi e i leader di Cgil, Cisl e Uil, Cortolillo, Piras e Tarlazzi - è servito sopratutto a immaginare il paracadute sociale per i dipendenti considerati in sovrappiù e, parallelamente a fissare il calendario della trattativa. Incontri che dal 6 aprile, dopo lo sciopero nazionale di Alitalia, saranno no-stop.
I PALETTI
La liquidità in cassa è infatti agli sgoccioli e le banche hanno detto e ripetuto a chiare lettere che senza un accordo con i sindacati sul costo del lavoro, da raggiungere tassativamente entro il 13 aprile, la compagnia non sarà a ricapitalizzata e verrà lasciata fallire. Una minaccia che sindacati e governo considerano molto credibile. Da qui l'accelerazione della trattativa che entrerà nel vivo la prossima settimana. «La situazione resta molto preoccupante - ha detto Antonio Piras, segretario generale della Fit-Cisl, - ma c'è la disponibilità dei ministri a trovare soluzioni affinché non vi siano licenziamenti ma esodi volontari, utilizzando tutti gli ammortizzatori sociali disponibili. Certamente l'azienda potrebbe fare meglio la sua parte, per esempio riducendo le retribuzioni del management». Il riferimento è al super stipendio dell'ad Cramer Ball, reso noto dal Sole 24 ore, che supererebbe tra bonus e salario base oltre 2,2 milioni di euro. Anche il ministro Delrio, durante il vertice di ieri, avrebbe chiesto esplicitamente all'azienda di ridurre i privilegi, coinvolgendo nei sacrifici tutto il top management. Insomma, il taglio degli stipendi del 30%, necessario a ridurre il costo del lavoro di 164 milioni, deve riguardare proprio tutti, vertici compresi, e non solo piloti, hostess e personale di terra. Sempre Delrio ha chiesto a Gubitosi di studiare forme di massima flessibilità, per esempio immaginando una compensazione in azioni sui tagli agli stipendi. Per il personale navigante, infatti, il piano prevede una sforbiciata alle retribuzioni del 28% per piloti di medio raggio, 22% per i piloti di lungo raggio e 32% per gli assistenti di volo.
IL PERCORSO
«Dobbiamo fare in fretta» ha detto ai sindacati Gubitosi, riconoscendo che anche se «non c'è accordo su tutto, l'approccio e lo spirito dei sindacati sono giusti e mostrano un forte attaccamento all'azienda». Se «lavoriamo con lo spirito di questa settimana, la possibilità di trovare un accordo c'è» ha aggiunto il ministro Calenda, garantendo che «il governo è di supporto e può fare da facilitatore per far trovare l'accordo» e che si tratterà ad oltranza. A questo proposito il ministro del Lavoro Giuliano Poletti ha riferito che è stata fatta «una valutazione di tutti gli strumenti che possono essere utilizzati tenendo conto della compatibilità».
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Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio: Alitalia vuole volare da LIN extra UE

Messaggio da leggereda malpensante » ven 31 mar 2017, 09:04:34

spanna ha scritto:Sempre Delrio ha chiesto a Gubitosi di studiare forme di massima flessibilità, per esempio immaginando una compensazione in azioni sui tagli agli stipendi.
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Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio: Alitalia vuole volare da LIN extra UE

Messaggio da leggereda FlyCX » ven 31 mar 2017, 09:45:10

Mi sembra che i progressi siano tra il nulla ed il negativo.
Poi si aggiunge il fattore tempo: è conto alla rovescia sta finendo.

Il prestito ponte dovrebbe scatenare scongliuri scaramentici: l'ultimo ha portato dritti al fallimento.
“È bastato che O’Leary prevedesse il fallimento della nostra compagnia, che, da quel momento, è aumentato il nostro fatturato” il soggetto non è Alitalia ma Lufthansa

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Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio: Alitalia vuole volare da LIN extra UE

Messaggio da leggereda robix » ven 31 mar 2017, 09:57:48

Che il piano fosse stato fatto per scopi politici e mediatici era noto, ma la novità è che anche le banche azioniste lo hanno più volte sconfessato (in passato avrebbero detto che il piano era solidissimo, pur di ottenere quello che volevano dallo stato) e probabilmente non ci crede neppure Ball (ma qualcosa doveva pur proporre): AZ dovrà in qualche modo essere salvata per ragioni politiche, ma l'ipotesi del passaggio per una procedura concorsuale (per quanto "soft") acquista probabilità di avverarsi (sarebbe comunque una figuraccia e quindi a mio avviso resta la soluzione estrema).
Di positivo c'è che alla favola dello sviluppo in futuro del long haul dal mega-hubbe con l'arrivo in flotta di WBs come se piovesse ci credono soltanto alcuni di un noto forum (ma anche lì oramai sono la minoranza, per quanto molto attiva nel proporre nuove possibili rotte).

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Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio: Alitalia vuole volare da LIN extra UE

Messaggio da leggereda spanna » ven 31 mar 2017, 17:16:32

Ottima analisi del piano industriale di alitalia da parte di arrigo che tra i professo' mi pare l'unico che ci capisca qualcosa

http://www.ilsussidiario.net/News/Econo ... ve/756080/
riporto solo la conclusione:
In sintesi, il nuovo piano industriale di Alitalia è in grado di produrre effetti positivi sul conto economico, ma essi saranno lontani dal risultare risolutivi e l’azienda è ancora destinata a perdere soldi.
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Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio: Alitalia vuole volare da LIN extra UE

Messaggio da leggereda spanna » sab 01 apr 2017, 12:34:25

da rassegna stampa in mio possesso, il messaggero:
I soci e le banche sono pronte a sostenere l'operazione di salvataggio e rilancio di Alitalia. Ieri si è svolto un vertice a Palazzo Chigi al quale hanno preso parte il premier Paolo Gentiloni, il ministro delle infrastrutture Graziano Delrio, quello dell'Economia, Pier Carlo Padoan, quello dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, il presidente esecutivo in pectore del gruppo aereo Luigi Gubitosi, quello uscente Luca Cordero di Montezemolo, il numero uno di Intesa Sanpaolo Carlo Messina, il capo dei rischi di Unicredit Massimiliano Fossati (l'ad Mustier è in viaggio negli Stati Uniti) e l'amministratore delegato di Atlantia Giovanni Castellucci. I soci italiani, Ethiad e le banche hanno confermato il loro impegno a sostegno della compagnia, spiegando al governo di essere pronti ad una nuova operazione del valore complessivo di 1,9 miliardi. La struttura di questo nuovo rafforzamento finanziario sarà basata su quattro pilastri: un aumento di capitale, la trasformazione di obbligazioni in equity, la rinegoziazione delle vecchie linee di credito e la concessione di nuovi finanziamenti. Gli 1,9 miliardi di euro saranno divisi più o meno a metà tra Etihad e le banche. All'interno della cifra ci sarà anche una sorta di fondo cuscinetto, una fideiussione di 400 milioni di euro da utilizzare nel caso in cui il piano industriale non dovesse dare tutti i risultati previsti. Anche questo cuscinetto sarà diviso equamente tra la compagnia emiratina e gli istituti di credito. Anche se le banche avrebbero opposto qualche resistenza su questo punto, rendendosi disponibili a stanziare i loro 200 milioni di euro solo a fronte di una garanzia pubblica da parte della Cassa depositi e prestiti.

LA CONDIZIONE La conditio sine qua non perché l'operazione possa partire è il raggiungimento di un accordo con i sindacati sul piano entro il prossimo 13 aprile. Questa è considerata una data invalicabile, oltre la quale le banche potrebbero ritirare il loro sostegno. Dunque la parte difficile, la trattativa con le sigle, inizia adesso. Per capire quanto questo sia vero, basta leggere le dichiarazioni di ieri di Nino Cortorillo, il segretario nazionale della Filt-Cgil. «È ormai definitivo il giudizio sul piano industriale», ha detto il sindacalista, «ridotto a essenziali elementi, privi di criteri di sviluppo ma utile solo al vero piano che tiene insieme gli azionisti rappresentato dal taglio dei costi tra occupazione e salari». Secondo il dirigente sindacale «il taglio occupazionale di 2.037 persone resta ancora tale ed il numero delle attività terziarizzate non prevede al momento, fatta salva una parte della manutenzione, alcun passaggio di personale. È facile ridurre i costi attraverso terziarizzazioni che, oltreché spesso sbagliate, non prevedono nemmeno il passaggio di personale». Secondo i sindacati, che ieri sono stati ricevuti al ministero dello Sviluppo, circa la metà delle 813 esternalizzazioni previste dal piano industriale di Alitalia rischiano di fatto il licenziamento. Circa 400 esternalizzati, prevalentemente impiegati nella manutenzione, verrebbero presi da altre imprese, mentre per i restanti 413, attivi in una ventina di settori tra cui finanza, personale e call center, è prevista solo la cessione dell'attività senza passaggio dei lavoratori. La certezza di un passaggio in continuità di lavoro, secondo quanto si apprende, riguarda i 314 dipendenti di Maintenance, per i quali ci sarebbe una trattativa con Atitech che dovrebbe rilevare tutta la manutenzione in esubero di Alitalia. Nel corso del tavolo tecnico, secondo quanto riferiscono fonti sindacali, oltre al tema degli esuberi ed esternalizzazioni si è parlato anche del rinnovo del contratto nazionale del settore. Da quanto emerso, per quanto riguarda la parte relativa al personale di volo (piloti e assistenti) i risparmi previsti dall'azienda sono pari a circa 78 milioni, attraverso le stesse richieste presentate dall'azienda ad inizio febbraio: ovvero, taglio lineare del 30% di tutte le voci retributive, diminuzione delle ferie e riposi, abolizione degli scatti di anzianità e riduzione del personale di bordo.
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Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio: Alitalia vuole volare da LIN extra UE

Messaggio da leggereda MUSICA » sab 01 apr 2017, 15:35:04

A Titolo d'info, il B777-300 in arrivo sui sistemi è già in vendita.

1,3,5 su Fco- Buenos Aires. 7 su Fco - Jfk... D'inverno cosa fanno sulla JFK? Questo è troppo grosso.

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malpensante
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Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio: Alitalia vuole volare da LIN extra UE

Messaggio da leggereda malpensante » sab 01 apr 2017, 16:07:38

Un aereo non può fare più di 3 rotazioni settimanali per Buenos Aires. JFK copre il giorno residuo.

spanna
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Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio: Alitalia vuole volare da LIN extra UE

Messaggio da leggereda spanna » lun 03 apr 2017, 11:37:21

aumentano le voci contrarie ad un intervento statale, cuneo sul corriere, da rassegna stampa in mia disponibilita':
Il governo non vuole prendere atto che da anni Alitalia perde strutturalmente e quindi va chiusa: più delle colpe di management e sindacati il problema vero è il modello di business che, da anni, non sta in piedi. È inevitabile che le aziende muoiano quando il precedente modello di business viene soppiantato da uno più efficiente. Oggi chi stravince nel trasportare i passeggeri sono i vettori low cost, imbattibili nelle tratte fino a 3 ore non servite dall'alta velocità ferroviaria, cioè praticamente tutte le destinazioni intraeuropee. L'intercontinentale con l'America del Nord è ancora servito dai grandi vettori come British Airways che sono nella direzione giusta, hanno ormai dimensioni atte servire punto-a punto molte destinazioni, hanno consolidato un network che porta nei loro hub passeggeri dal Sud e Est Europa (anche se a costi superiori a quelli dei vettori low cost) e fruiscono di una percentuale di passeggeri business class molto superiore a quella possibile in Italia. Anche per l'intercontinentale verso l'Asia, i passeggeri business preferiscono le destinazioni dirette, ed è velleitaria la strategia di Etihad e simili che pretende di far fare uno stop-over in Medio Oriente. Quando un'azienda è in crisi nera si trova sempre un consulente che prepara un piano miracoloso; qualcuno ricorda i 40 milioni pagati a McKinsey 1o anni fa per dimostrare che l'Alitalia poteva volare anche economicamente. Ai consulenti attuali è stata chiesta una nuova lista di azioni miracolose o una valutazione della probabilità di recuperare i capitali da immettere nuovamente nella fornace Alitalia? Nel primo caso la lista è lunghissima, nel secondo la risposta è univoca: «zero probabilità». La verità è che è impossibile sia trasformare un'azienda high cost, sindacalizzata e con mentalità statale, in una low cost capace di fare profitti (non ci sono esempi di successo fra i tentativi fatti da altri operatori e Alitalia ci ha già provato con Air One senza successo), sia convincere poi viaggiatori business americani a scegliere Alitalia per venire in Europa e infine, a continuare a far finta che interventi di Poste o altri enti pubblici nel capitale non siano i vietati aiuti di Stato
20 anni di perdite senza soluzione di continuità per liberarsi di alitalia. Per ITA airways ne occorreranno molti meno.

KL63
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Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio: Alitalia vuole volare da LIN extra UE

Messaggio da leggereda KL63 » lun 03 apr 2017, 11:54:59

spanna ha scritto:aumentano le voci contrarie ad un intervento statale, cuneo sul corriere, da rassegna stampa in mia disponibilita':
Il governo non vuole prendere atto che da anni Alitalia perde strutturalmente e quindi va chiusa: più delle colpe di management e sindacati il problema vero è il modello di business che, da anni, non sta in piedi. È inevitabile che le aziende muoiano quando il precedente modello di business viene soppiantato da uno più efficiente. Oggi chi stravince nel trasportare i passeggeri sono i vettori low cost, imbattibili nelle tratte fino a 3 ore non servite dall'alta velocità ferroviaria, cioè praticamente tutte le destinazioni intraeuropee. L'intercontinentale con l'America del Nord è ancora servito dai grandi vettori come British Airways che sono nella direzione giusta, hanno ormai dimensioni atte servire punto-a punto molte destinazioni, hanno consolidato un network che porta nei loro hub passeggeri dal Sud e Est Europa (anche se a costi superiori a quelli dei vettori low cost) e fruiscono di una percentuale di passeggeri business class molto superiore a quella possibile in Italia. Anche per l'intercontinentale verso l'Asia, i passeggeri business preferiscono le destinazioni dirette, ed è velleitaria la strategia di Etihad e simili che pretende di far fare uno stop-over in Medio Oriente. Quando un'azienda è in crisi nera si trova sempre un consulente che prepara un piano miracoloso; qualcuno ricorda i 40 milioni pagati a McKinsey 1o anni fa per dimostrare che l'Alitalia poteva volare anche economicamente. Ai consulenti attuali è stata chiesta una nuova lista di azioni miracolose o una valutazione della probabilità di recuperare i capitali da immettere nuovamente nella fornace Alitalia? Nel primo caso la lista è lunghissima, nel secondo la risposta è univoca: «zero probabilità». La verità è che è impossibile sia trasformare un'azienda high cost, sindacalizzata e con mentalità statale, in una low cost capace di fare profitti (non ci sono esempi di successo fra i tentativi fatti da altri operatori e Alitalia ci ha già provato con Air One senza successo), sia convincere poi viaggiatori business americani a scegliere Alitalia per venire in Europa e infine, a continuare a far finta che interventi di Poste o altri enti pubblici nel capitale non siano i vietati aiuti di Stato
Purtroppo ai nostri governanti, di qualunque colore siano, non interessa che Alitalia diventi un'azienda sana, interessa soltanto non scontentare troppo i dipendenti e tutto il carrozzone che ci gira intorno, almeno fino a quando non sarà abbastanza piccola da essere elettoralmente ed economicamente irrilevante, come prevedesti ormai anni fa. Però per questo dovremo passare da almeno altri due/tre fallimenti.

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Re: Nuovo piano, nuovo salvataggio: Alitalia vuole volare da LIN extra UE

Messaggio da leggereda malpensante » mar 04 apr 2017, 11:45:39

La notizia del giorno è che sulla stampa non c'è nessuna notizia. Il governo ha lasciato tempo fino al 13 per accettare esuberi e riduzioni di stipendio, la data è ultimativa, seguirà il venerdì di passione e presumibilmente il commissariamento sotto Gubitosi.


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