Secondo me AZ non è mai stata realmente sotto AF e nemmeno sotto EY. I soci industriali erano necessari, oltre che per gli investimenti effettuati, per le (supposte) competenze nel settore che avrebbero dovuto apportare e per le sinergie.malpensante ha scritto:Domanda: se Alitalia finisse sotto l'ombrello Eurowings, i suoi problemi diminuirebbero a meno di quanto erano sotto Air France? Perché allora perdeva comunque centinaia di milioni di euro l'anno.
Ma il guinzaglio, per quanto lungo, secondo me è sempre rimasto nelle mani dello stato, che impossibilitato ad agire in prima persona, ha utilizzato tutti i proxy disponibili (imprenditori, banche e Poste).
AF ed EY hanno avuto il loro bravo tornaconto (anche se non è noto se sia stato sufficiente a compensare la loro quota di perdite), ma quando hanno smesso di iniettare soldi a meno di profonde ristrutturazioni, di fatto sono state messe alla porta e additate per ogni problema di AZ.
E questo ha fatto si che tanti "costosi" interessi presenti in AZ, non venissero toccati.
Con LH probabilmente la storia sarebbe differente. Le precedenti acquisizioni ci insegnano che i tedeschi vogliono il 100% delle azioni e il controllo totale. E ben difficilmente continuerebbero a servirsi del costoso fornitore Pinco, finora ritenuto intoccabile in quanto amico di Pallino. E molto probabilmente pretenderebbero una bella sforbiciata negli uffici.
Però ai rimanenti 10.000 (o giù di li), garantirebbero certezze che potrebbero avere solo da una nazionalizzazione tutt'altro che scontata.
Ci potrebbero essere integrazioni in vari settori, la manutenzione potrebbe ad esempio entrare in LH Technik.
Ma soprattutto i tedeschi hanno dimostrato di saper risanare e integrare nel gruppo le controllate senza cercare di affossarle per drenare traffico verso la Germania ad ogni costo. Rimettere in piedi AZ sarebbe sicuramente l'impresa più difficile tentata finora, ma secondo me l'impresa potrebbe non essere impossibile.
Anche perchè LH sarebbe l'unica compagnia con le spalle talmente coperte da Berlino, da costringere il governo italiano a non andare allo scontro aperto perchè rischierebbe di avere la peggio. E questo potrebbe essere vero già nelle trattative odierne.
Che tra l'altro sembrano vedere la presenza di uomini LH a Roma proprio in questi giorni:
Delegazione Lufthansa a Fiumicino per Alitalia
Allo studio le possibili sinergie operative, inclusa la possibilità di integrare i sistemi di prenotazione, che sono diversi. Ciò lascerebbe pensare che l'interesse dei tedeschi non sarebbe limitato a qualche Boeing | Pirelli debole al debutto. Tronchetti: azienda solida
di Guglielmo Valia (MF-DowJones)
Lufthansa approfondisce il dossier Alitalia. Secondo quanto ha appreso MF-DowJones, una delegazione della compagnia tedesca è a Fiumicino per studiare le possibili sinergie operative, inclusa la possibilità di integrare i sistemi di prenotazione, che sono diversi. Ciò lascerebbe pensare che l'interesse dei tedeschi non sarebbe limitato a qualche Boeing. Nessun commento da Alitalia.
Il bando pubblicato all'inizio di agosto dai commissari Luigi Gubitosi, Enrico Laghi e Stefano Paleari prevede che le manifestazioni di interesse possano riguardare la compagnia nel suo complesso oppure uno dei due lotti tra aviation (che comprende flotta, aerei, direzione e manutenzione) e handling, ovvero l'assistenza a terra e il carico e scarico merci.
Il governo, come ribadito anche stamane dal ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, è interessato a una soluzione che mantenga la compagnia intatta o che comunque non ne riduca eccessivamente il perimetro. "Cerchiamo un compratore", ha dichiarato Delrio, "cerchiamo con intensità un partner".
Il termine per presentare le offerte vincolanti ai commissari è stato prorogato al 16 ottobre. Resta invariato il termine del 5 novembre per un eventuale miglioramento e negoziazione delle offerte presentate. Dopo la rinuncia di Ryanair e il passo indietro di easyJet, come riportato questa mattina da MF-Milano Finanza, la lista dei pretendenti si è assottigliata.
Dopo l'invio delle offerte vincolanti si aprirà una frase di vera e propria trattativa nella quale si terrà conto proprio della capacità dell'acquirente di salvaguardare al massimo la compagnia sotto il profilo della struttura ma anche quello delle garanzie occupazionali.
Lufthansa - che ha visto una crescita record a doppia cifra nel mercato italiano nei primi otto mesi del 2017, chiusi con un aumento dei passeggeri del 12% rispetto allo scorso anno - è focalizzata anche in Germania sul dossier Air Berlin, fallita in agosto dopo che il principale azionista Etihad Airways (azionista anche di Alitalia) ha tagliato la linea di salvataggio. Il numero uno della compagnia tedesca Carsten Spohr ha manifestato l'interesse per 78 aerei.
Guardando al futuro dell'industria aerea europea, Spohr ha affermato che Lufthansa gioca "un ruolo attivo" nel consolidamento e "Air Berlin non sarà l'ultimo passo". Il successivo potrebbe essere proprio Alitalia, soprattuto dopo l'uscita di scena di Ryanair.
https://www.milanofinanza.it/news/deleg ... 1738357303