Alitalia: prorogato prestito ponte fino a Sett 2018 e aggiunti 300mln

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malpensante
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Re: Alitalia: prorogato prestito ponte fino a Sett 2018 e aggiunti 300mln

Messaggio da leggereda malpensante » mer 23 mag 2018, 20:23:31

Trasformare Alitalia in un'azienda seria è cosa che può fare Lufthansa, non la politica italiana. Bisogna tagliare e con l'accetta.

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D960
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Re: Alitalia: prorogato prestito ponte fino a Sett 2018 e aggiunti 300mln

Messaggio da leggereda D960 » mer 23 mag 2018, 21:17:31

malpensante ha scritto:Trasformare Alitalia in un'azienda seria è cosa che può fare Lufthansa, non la politica italiana. Bisogna tagliare e con l'accetta.
Però qualcuno potrebbe ribattere che tagliare non serve a nulla e che nel 2008 hanno già sfoltito l'azienda di 10.000 dipendenti.
AHO-ARN-BLQ-BGY-CAG-DUB-FCO-FLR-FRL-GOA-GRO-KIR-KBP-LIN-MXP-MUC-OLB-PMF-PSA-STN-TBS-TPS-TRN-TRS-TSF-VCE

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KL63
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Re: Alitalia: prorogato prestito ponte fino a Sett 2018 e aggiunti 300mln

Messaggio da leggereda KL63 » mer 23 mag 2018, 21:30:00

perbacco... che ignorante che sono... non sapevo che Alitalia fosse un'azienda "centrale in Europa e nel mondo" :lol:

spanna
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Re: Alitalia: prorogato prestito ponte fino a Sett 2018 e aggiunti 300mln

Messaggio da leggereda spanna » dom 27 mag 2018, 10:06:57

analisi di arrigo condivisibile:
http://www.ilsussidiario.net/News/Econo ... da/822579/
Il caso Alitalia è uno dei dossier più urgenti che il nuovo governo dovrà affrontare. I tempi nei quali dovrà adottare decisioni risolutive sono molto stretti poiché la condizione del vettore è delicata e potrebbe rapidamente aggravarsi alla fine dell'estate. Nello stesso tempo la strada percorsa dal 2 maggio 2017 a oggi dal governo uscente, quella di vendere al più presto Alitalia senza neppure guardare ai suoi conti e alle effettive cause del dissesto, è definitivamente fallita, come d'altra parte ampiamente prevedibile. Al fine di chiarire al lettore una situazione molto complessa conviene fissare alcuni punti chiave:

1) Con il commissariamento Alitalia è stata temporaneamente "nazionalizzata" e lo resterà sino a una sua effettiva cessione.

2) Alitalia "nazionalizzata" è peraltro, allo stato attuale delle cose, invendibile, con buona pace del ministro Calenda e del governo uscente.

3) Tra pochi mesi la Commissione europea stabilirà che il prestito ponte è un aiuto di Stato erogato in violazione del diritto comunitario e ne chiederà la restituzione.

4) A quel punto tuttavia o l'Italia non obbedisce a questa richiesta, aprendo con la Commissione un contenzioso ulteriore che sarebbe opportuno evitare, oppure Alitalia rischia di non avere i mezzi economici per continuare l'operatività.

Alitalia è stata nazionalizzata il 2 maggio 2017

Alitalia è stata nazionalizzata, ma a nostra insaputa, il 2 maggio 2017. Non ce ne siamo in realtà accorti perché non si è trattato di una nazionalizzazione attiva, stabilita dal governo con un suo decreto, bensì di una nazionalizzazione passiva, decisa dagli azionisti uscenti i quali, dopo aver perso tutti i capitali investiti nell'azienda e portato il suo patrimonio netto in negativo, hanno chiesto il commissariamento e consegnato le chiavi aziendali al governo. Se il governo avesse ricapitalizzato Alitalia e nominato suoi amministratori, seguendo lo stesso percorso del Monte dei Paschi di Siena, noi ora saremmo consapevoli della nazionalizzazione. Invece gli amministratori si chiamano "commissari straordinari" e la ricapitalizzazione si chiama "prestito ponte a tassi di mercato", in realtà con un certo tasso di finzione. Infatti quale operatore finanziario di mercato presterebbe mai soldi a un'azienda in grave perdita, insolvente e con patrimonio netto negativo?

Un'altra prova che si sia trattato di una nazionalizzazione è la dimensione del "prestito ponte", incrementato lo scorso autunno dai 600 milioni iniziali sino alla strabiliante cifra di 900 milioni di euro. Nel 2008, a sostegno di un'Alitalia grande allora una volta e mezza quella attuale per flotta e dipendenti e quasi il doppio per fatturato, fu concesse un prestito ponte di 300 milioni; invece nell'agosto scorso il governo tedesco ha concesso un prestito ponte di soli 150 milioni, un sesto di quello italiano, in favore di Air Berlin, vettore più grande di Alitalia, poi ceduto rapidamente a Lufthansa e in parte minore a Easyjet. Qualche altra prova: nel 2008 i capitani coraggiosi pagarono per l'acquisto di Alitalia 1.052 milioni di euro, di cui tuttavia solo 427 per cassa, peraltro rateizzati; invece nel 2014 Etihad assunse il controllo di Alitalia versando solo 388 milioni. In sostanza i due successivi acquirenti privati di Alitalia hanno pagato in tutto 815 milioni per comprarsela due volte, mentre il governo italiano ha speso 900 milioni in una volta sola per non comprarla, né rilanciarla, bensì per venderla nel più breve tempo possibile. Ci sembra un esborso esorbitante per un'esigenza così limitata. Duecento o 250 milioni erano più che sufficienti se davvero si riteneva di poter vendere in pochi mesi, altrimenti a fronte di una cifra così elevata si dovevano indirizzare i commissari verso la ristrutturazione al posto della vendita. Con 900 milioni il governo italiano avrebbe potuto acquistare, ai prezzi di borsa del periodo in cui ha incrementato il prestito, circa un quinto di Easyjet o di Air France-Klm, divenendone primo azionista davanti allo Stato francese, oppure l'intera compagnia Norwegian, la prima e per ora unica compagnia ad aver creduto nel lungo raggio low cost.

Alitalia è invendibile

Alitalia è stata nazionalizzata e tale resta sino alla vendita che però non vi potrà essere nell'immediato dato che la compagnia è invendibile. Infatti, col suo attuale mix di offerta e flotta non interessa a nessuno nella sua integrità. Lufthansa, che ha già costi unitari più alti, non ha alcun interesse ad acquisire quella parte di attività di Alitalia maggiormente esposta alla concorrenza dei vettori low cost, in particolare i voli europei e quelli nazionali che non servono ad alimentarne i voli di lungo raggio da Fiumicino. Pertanto l'offerta di Lufthansa non può che includere una quota piuttosto ridotta dell'attuale flotta e una ancor più ristretta del personale, una soluzione non accettabile per il governo italiano, tanto quello uscente che quello entrante, in conseguenza degli elevatissimi costi sociali.

Si è scritto che Lufthansa fosse disponibile a pagare 300 milioni per gli asset di Alitalia, lasciando tuttavia quattro mila esuberi. Il costo per la loro protezione sociale potrebbe tuttavia arrivare a 1,5 miliardi di euro nei prossimi sette anni, ipotizzando forme di copertura analoghe a quelle utilizzate nella crisi del 2008. Pertanto la perdita netta per le casse pubbliche ammonterebbe a 1,2 miliardi, certo non un bell'affare per lo Stato italiano. Purtroppo quando si privatizzano imprese ridimensionate si nazionalizzano i loro "esuberi" e a fronte di ogni euro del contribuente non più dato ad Alitalia vi sono diversi euro che debbono essere dati ai lavoratori lasciati a terra da Alitalia, i quali vengono pagati dal contribuente per non lavorare, nonostante il mercato di riferimento, quelli dei viaggi aerei dall'Italia, cresca da anni a tassi da economia cinese. In un'ottica liberale non ristretta questa cosa, già verificatasi con grandi numeri dopo il 2008, è profondamente inaccettabile.

La Commissione europea chiederà a breve di restituire il prestito ponte

La Commissione europea ha aperto nelle scorse settimane un'indagine approfondita per stabilire se il prestito ponte concesso dal Governo un anno fa e poi accresciuto in autunno è un aiuto di Stato e se, in tal caso, esso è conforme oppure in contrasto con le norme comunitarie. Non si tratta di un caso nuovo, date le numerose similitudini col prestito ponte da 300 milioni erogato all'Alitalia pubblica nel 2008. In quella circostanza la Commissione stabilì trattarsi di un aiuto di Stato illegittimo e ne richiese la restituzione, ma essa non avvenne in quanto nel mezzo del periodo trascorso tra erogazione e sentenza il prestito fu trasformato in capitale proprio e si dissolse rapidamente nella gestione.

Il finanziamento pubblico di un'impresa, diretto o indiretto, tramite l'apporto di capitale o l'erogazione di credito, non è aiuto di Stato se avviene a condizioni di mercato, dunque in qualità di conferimento di capitale in un'impresa profittevole, o ragionevolmente attesa tale a seguito dell'adozione di credibili piani di ristrutturazione, oppure di erogazione di prestiti a condizioni normali di mercato e non a tassi agevolati. Se l'Alitalia privata fosse stata profittevole il governo avrebbe persino potuto comprarsela tutta intera senza ostacoli da parte della Commissione; trattandosi invece di un'azienda in dissesto un prestito consistente concesso a un tasso elevato, superiore al 10%, non può essere considerato una normale operazione di mercato. Esso è senza dubbio un aiuto di Stato dato che nessun soggetto di mercato presterebbe a nessun tasso soldi a un'impresa insolvente. Meglio dunque avrebbe fatto il Governo italiano a dichiararlo subito come tale, chiedendone contestualmente l'autorizzazione.

Due caratteristiche del prestito suscitano infatti le perplessità dei valutatori europei. In primo luogo, la durata del medesimo, inizialmente prevista in sei mesi ma in seguito allungata a un anno e ora, col decreto appena emanato, a oltre un anno e mezzo. In secondo luogo, l'entità dell'importo, elevata già in partenza ma in seguito aumentata del 50%. Novecento milioni rappresenta una cifra molto elevata, maggiore come già ricordato della somma di quanto spesero gli azionisti privati nel 2008 ed Etihad nel 2014. È l'importo di una ristrutturazione aziendale, tuttavia senza che sia stata prevista alcuna ristrutturazione aziendale. I commissari straordinari, seguendo la legge Marzano, avrebbero infatti potuto scegliere tra due strade alternative, rispettivamente la cessione d'azienda e la ristrutturazione, ma il governo li indirizzò da subito sulla prima, si presume avendo cognizione di uno o più compratori già pronti, precludendo la seconda. Tuttavia questo percorso giustifica un prestito limitato per un tempo limitato, come avvenuto in Germania nel caso di Air Berlin, ad esempio 200 milioni per tre mesi. Se invece l'acquirente non è alla porte appare preferibile ristrutturare per poi eventualmente vendere meglio dopo. Un aiuto di Stato consistente per un tempo non breve richiede invece che si metta in atto un piano di ristrutturazione credibile, in grado di riportare l'azienda alla sostenibilità economica. Ma esso non è stato fatto dai commissari, né richiesto loro dal governo e la sua assenza rende in conseguenza l'aiuto di Stato concesso ampiamente ingiustificato. È dunque facilmente prevedibile che non oltre l'inizio dell'autunno, considerando una normale durata dell'istruttoria, la Commissione europea imponga ai commissari di restituire allo Stato i 900 milioni.

Alitalia rischia di chiudere?

Cosa succede se a ottobre i commissari sono chiamati a restituire il prestito ricevuto? Quali sono le conseguenze sulla gestione aziendale e l'operatività dell'azienda? L'Italia potrebbe in realtà non obbedire a questa richiesta, aprendo con la Commissione europea un contenzioso ulteriore, che sarebbe invece opportuno evitare. Tuttavia se Alitalia obbedisce e restituisce i soldi non avrà più i mezzi economici per continuare l'operatività. L'alternativa è tra due soluzioni diversamente perdenti. Ve ne è solo un'ulteriore: predisporre rapidamente un progetto di ristrutturazione attendibile di Alitalia, quello che i commissari non hanno fatto in quest'anno perché il governo uscente non lo ha chiesto, al fine di presentarlo alla Commissione europea chiedendo nello stesso tempo l'autorizzazione all'aiuto di Stato. Ma questo va fatto prima e non dopo la decisione della Commissione sul prestito.
quindi l'unica vera possibilita' e' la ristrutturazione, ma il problema e' come ristrutturare.... il problema e' come ristrutturare... comunque i tempi per cominciare a ristrutturare sono brevi, se come dice arrigo ad ottobre la UE chiedera' ad alitalia di restituire i soldi.
20 anni di perdite senza soluzione di continuità per liberarsi di alitalia. Per ITA airways ne occorreranno molti meno.

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Re: Alitalia: prorogato prestito ponte fino a Sett 2018 e aggiunti 300mln

Messaggio da leggereda RAV38 » dom 27 mag 2018, 13:33:57

Se il governo giallo-verde partirà è facile prevedere come il problema sarà risolto: i 900 milioni saranno convertiti in equity e la nazionalizzazione fittizia diventerà reale.

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Re: Alitalia: prorogato prestito ponte fino a Sett 2018 e aggiunti 300mln

Messaggio da leggereda malpensante » dom 27 mag 2018, 16:02:48

Il rischio non è che Alitalia sia costretta a restituire il prestito ponte, l'Italia farebbe spallucce. Il rischio, chiamiamolo così perché è certezza, è che prima o poi i soldi del prestito ponte finiranno.

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Re: Alitalia: prorogato prestito ponte fino a Sett 2018 e aggiunti 300mln

Messaggio da leggereda robix » lun 28 mag 2018, 10:22:16

RAV38 ha scritto:Se il governo giallo-verde partirà è facile prevedere come il problema sarà risolto: i 900 milioni saranno convertiti in equity e la nazionalizzazione fittizia diventerà reale.
Governo giallo-verde saltato (al di là delle valutazioni politiche sull'operato del Presidente) quindi in AZ iniziano a preoccuparsi: per il momento niente nazionalizzazione, mentre il prestito ponte non dura in eterno. (D'altra parte però, visto il momento politico delicato, escluderei che la EU imponga la restituzione del regalo di stato ad AZ: già si è impedito che sorgesse un governo ostile alle EU, ma qualche "contentino" occorre pur darlo, ed AZ oggi non dà fastidio a nessuno vista la sua quota sostanzialmente irrilevante di traffico IC.)

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Re: Alitalia: prorogato prestito ponte fino a Sett 2018 e aggiunti 300mln

Messaggio da leggereda malpensante » mar 29 mag 2018, 10:36:38

Il Sole 24 Ore, da rassegna stampa in mia disponibilità

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Re: Alitalia: prorogato prestito ponte fino a Sett 2018 e aggiunti 300mln

Messaggio da leggereda spanna » mar 29 mag 2018, 13:58:51

mi fa specie che dragoni e il sole 24 ore pubblichino una notizia vecchia di 10 gg
20 anni di perdite senza soluzione di continuità per liberarsi di alitalia. Per ITA airways ne occorreranno molti meno.

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Re: Alitalia: prorogato prestito ponte fino a Sett 2018 e aggiunti 300mln

Messaggio da leggereda spanna » mer 30 mag 2018, 12:14:53

http://www.repubblica.it/economia/2018/ ... 197714382/
Ci sarebbero tre indagati per bancarotta fraudolenta nell'inchiesta della procura di Civitavecchia sull'insolvenza di Alitalia. Lo scrive il quotidiano La Stampa, secondo cui nel mirino ci sono gli ultimi tre amministratori delegati della gestione Etihad prima del commissariamento di un anno fa. Ovvero Silvano Cassano, Luca Cordero di Montezemolo e l'australiano Cramer Ball
.
L'iscrizione dei tre manager nel registro degli indagati arriva pochi giorni dopo il sequestro di materiale negli uffici della società di bandiera da parte della guardia di finanza di Roma. Migliaia di file, documenti cartacei e diversi computer erano finiti sotto la lente d'ingrandimento degli investigatori e della procura di Civitavecchia, guidata da Andrea Vardaro, competente del caso visto che la sede legale di Alitalia è a Fiumicino.

A far scattare l'inchiesta sarebbero state le relazioni dei liquidatori che hanno puntato i fari sulla condotta degli amministratori delegati fino al maggio 2017, quando venne avviato il commissariamento. Secondo investigatori e inquirenti Cassano, Montezemolo e Ball, avrebbero avuto una responsabilità diretta nell'ipotesi di bancarotta fraudolenta di Alitalia.
speriamo che cassano abbia la possibilita' di parlare e di dirci perche' venne cacciato
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Re: Alitalia: prorogato prestito ponte fino a Sett 2018 e aggiunti 300mln

Messaggio da leggereda malpensante » mer 30 mag 2018, 14:45:03

Perché Cassano venne cassato.

KL63
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Re: Alitalia: prorogato prestito ponte fino a Sett 2018 e aggiunti 300mln

Messaggio da leggereda KL63 » mer 30 mag 2018, 15:05:40

Ma ieri questo parlamento di sfaccendati, non per colpa loro, l'ha poi approvato il decreto di proroga dei termini di restituzione del "prestito ponte" o no?
Secondo me si ed all'unanimità però non ho sentito notizie.


spanna
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Re: Alitalia: prorogato prestito ponte fino a Sett 2018 e aggiunti 300mln

Messaggio da leggereda spanna » mer 30 mag 2018, 17:40:59

alitalia spende e spande i nostri soldi, e presenta un bozzetto delle nuove divise:
https://www.corriere.it/cronache/18_mag ... 9cfa.shtml
In attesa di un nuovo proprietario Alitalia rifà il look a hostess e steward. Le nuove divise della compagnia italiana — in amministrazione straordinaria dal 2 maggio 2017 — saranno presentate venerdì 15 giugno a Milano e sono state disegnate dalla stilista Alberta Ferretti. Andranno a sostituire quelle di Ettore Bilotta con l’esordio problematico — con accuse che andavano dal consumo eccessivo e rapido alla creazione di calore sopra la norma — un paio d’anni fa. «Questo è un progetto unico ed emozionante che ho preso a cuore sin dal primo momento», dichiara in una nota stampa diffuso da Alitalia Alberta Ferretti. «Sono felice di presentarlo durante la Settimana della Moda di Milano in una cornice così ufficiale come Palazzo Reale in Piazza del Duomo».

Le bozze

Le nuove divise per gli assistenti di volo fanno storcere il naso a più di un addetto ai lavori considerando la situazione in cui versa la compagnia. Per ora il vettore tricolore ha diffuso soltanto un paio di illustrazioni di come saranno i capi d’abbigliamento. Quanto ai costi al momento dell’ufficializzazione dell’accordo il vettore aveva precisato che «la collaborazione con la casa di moda per la creatività e la progettazione delle nuove divise non comporta alcun esborso finanziario per Alitalia». Fonti interne alla compagnia spiegano al Corriere della Sera che alla base c’è un accordo commerciale tra società e Ferretti che riguarderebbe anche la rivista di bordo «Ulisse».

I problemi con le divise precedenti

«Avevamo messo a budget un milione di euro per quest’anno per le divise, ma abbiamo preferito cambiarle per andare incontro alle richieste di dipendenti e sindacati», spiegano dalla compagnia. «Le precedenti non piacevano, risultavano scomode ed erano state pensate per un ambiente di lavoro con l’aria condizionata sempre presente», continua la fonte. «Ma non tutti gli oltre seimila dipendenti che indossano ogni giorno le divise operano in quelle condizioni quindi i vestiti provocavano un gran caldo». Quanto al milione di euro stanziato, da quel che è possibile ricostruire, sarà comunque utilizzato per le nuove divise.
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Re: Alitalia: prorogato prestito ponte fino a Sett 2018 e aggiunti 300mln

Messaggio da leggereda spanna » mer 30 mag 2018, 18:10:23

nel frattempo il senato ha approvato il decreto alitalia e lo ha passato alla camera. Ovviamente con una piccola, insignificante correzione:
....
Composto di due articoli, il decreto fa slittare al 31 ottobre 2018 il termine per l'espletamento della procedura di cessione e proroga fino al 15 dicembre 2018 la durata del finanziamento, pari a complessivi 900 milioni di euro, sopprimendo la disposizione che ne prevedeva la restituzione entro il termine dell'esercizio.
....
http://www.adnkronos.com/soldi/economia ... refresh_ce
sempre dallo stesso link:
...
Sono stati approvati inoltre gli ordini del giorno della Commissione che riguardano il rilancio della politica industriale nel trasporto aereo; la continuità operativa di Alitalia nel lungo periodo; la costruzione di una partnership internazionale adeguata; la definizione di un quadro normativo puntuale sul comitato di sorveglianza, i criteri di nomina e remunerazione del commissario, la procedura pubblica per le consulenze; il riacquisto dei diritti di approdo e decollo relativi all'aeroporto di Londra, la ridefinizione del piano nazionale degli aeroporti. Tutti i gruppi, tranne Fdi che si è astenuta, hanno votato l'ok al provvedimento.
...
Beh... la costruzione di una partnership internazionale adeguata se la possono scordare, nessuno vorra' mai piu' investire in questa alitalia, solo il governo finche' glielo lasciano fare
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Re: Alitalia: prorogato prestito ponte fino a Sett 2018 e aggiunti 300mln

Messaggio da leggereda KittyHawk » mer 30 mag 2018, 18:11:06

Guarda caso il milione di euro risparmiato è pari al valore delle divise pronte a magazzino (e non pagate) che il vecchio fornitore, per contratto, doveva avere sempre a disposizione di Alitalia SAI.

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Re: Alitalia: prorogato prestito ponte fino a Sett 2018 e aggiunti 300mln

Messaggio da leggereda KittyHawk » mer 30 mag 2018, 18:26:41

Alcune perle tratte dai lavori della Commissione speciale del Senato:
PITTELLA, MALPEZZI, MARINO, MISIANI, MARGIOTTA
<omissis>
per rafforzare ulteriormente il posizionamento strategico della compagnia aerea, sembrano necessari, anche alla luce dei risultati conseguiti:<omissis> un migliore sfruttamento dello scalo di Linate, con lo sviluppo di ulteriori collegamenti internazionali rispetto all'attuale gestione, per far fronte alla domanda esistente, alla quale oggi provvedono le compagnie straniere operanti in Italia;
<omissis>

ERRANI, DE PETRIS
<omissis>
considerato che: il fallimento dell'azienda non è un destino irreversibile; al contrario, rappresentando Alitalia un grande asset dal punto di vista industriale del Paese, occorre un intervento che escluda qualsiasi ipotesi di ridimensionamento della compagnia e ne prospetti una strategia di sviluppo di lungo periodo;
impegna il Governo: a prevedere che, al fine di costruire una adeguata partnership industriale internazionale per Alitalia, di promuoverne il rilancio come autonomo vettore nazionale e di garantire l'integrità dell'insieme delle attività da essa svolte, lo Stato, direttamente o tramite sue società controllate, entri nel capitale dell'azienda per una quota minima del 25 per cento.

FAZZOLARI, URSO
La Commissione, premesso che: il valore dell'Alitalia e la sua stessa esistenza come vettore nazionale dipende anche dalla competitività del sistema aeroportuale italiano, in modo particolare da quello di Roma e del Lazio, naturale hub dell'intero Paese;
<omissis>
Impegna il Governo,
a ridefinire il Piano nazionale aeroporti, sulla base del Piano ENAC 2012 studio KPMG-Onework-Nomisma, e prevedere la realizzazione di un terzo aeroporto del Lazio da destinare a voli low cost e con funzioni di aeroporto di servizio e di supporto al principale hub nazionale;
a potenziare l'aeroporto di Fiumicino entro i confini dell'attuale sedime aeroportuale.

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Re: Alitalia: prorogato prestito ponte fino a Sett 2018 e aggiunti 300mln

Messaggio da leggereda robix » mer 30 mag 2018, 18:40:44

Però dice "a potenziare l'aeroporto di Fiumicino entro i confini dell'attuale sedime aeroportuale": quindi niente FCO2 ?
Certo che per potenziare FCO e rafforzare il suo ruolo di hub nazionale (ovviamente "naturale") è molto utile aprire Viterbo (già che ci siamo, per potenziare MXP sarebbe utile sviluppare VBS).
Di fatto il Senato vuole nazionalizzare AZ (ma va ?), però con un partner straniero forte (e ci sarà sicuramente la coda a voler essere partner di AZ, soprattutto se in mano allo Stato).

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Re: Alitalia: prorogato prestito ponte fino a Sett 2018 e aggiunti 300mln

Messaggio da leggereda KL63 » mer 30 mag 2018, 21:43:10

Alle volte mi chiedo se i nostri parlamentari siano tutti come Razzi o non siano peggio?
La cosa preoccupante è sempre il discorso Linate, che ogni volta torna, viene rievocato.
Ed anche la storia dell'hub naturale e la riedizione del piano dei trasporti dovrebbe preoccuparci, ma dato che questa legilslatura durerà ben poco...

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Re: Alitalia: prorogato prestito ponte fino a Sett 2018 e aggiunti 300mln

Messaggio da leggereda mxp ernesto » mer 30 mag 2018, 21:53:46

I nuovi parlamentari e quelli dei cinquestelle in particolare ben presto si renderanno conto che la realtà e le regole (europee ) son ben diverse dai desideri ed i proclami.

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Re: Alitalia: prorogato prestito ponte fino a Sett 2018 e aggiunti 300mln

Messaggio da leggereda RAV38 » gio 31 mag 2018, 16:06:54

Sulla questione del prestito ponte forse la Commissione UE sveglierà i nostri parlamentari dai loro sogni deliranti. Ma purtroppo in tema di Linate, di concentramento sull'hub naturale di FCO, di riforma del decreto aeroporti ed altre pericolose corbellerie (tutte a sfondo anti MXP) c'è poco da star tranquilli, anche perchè mi pare che al Parlamento non ci siano difensori lombardi e gente competente che alzi una parola per contrastare decisioni devastanti.

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Re: Alitalia: prorogato prestito ponte fino a Sett 2018 e aggiunti 300mln

Messaggio da leggereda spanna » gio 31 mag 2018, 19:36:38

Alitalia non la salva nessuno, e' troppo costosa e troppo fuori mercato per tornare a fare utili, per quello penso che l'unica soluzione per lei sia la soluzione finale. Tuttavia il governo per poter accettare la liquidazione di alitalia ha bisogno di riservarsi una scappatoia che gli permetta di presentarsi all'elettorato in modo da deflettere le accuse di incapacita' che non mancheranno di piovergli addosso. Da un punto di vista dei tempi, non credo che il governo - sempre che nasca - si andra' ad occupare con urgenza di alitalia. Di soldi in questo momento alitalia ne ha, la scadenza del bando attualmente e' il 31 ottobre, per cui fino ad allora non credo che andra' a succedere niente di che. E comunque la scadenza si puo' posporre facilmente, per cui ritengo che fino al 2019 non succedera' nulla. Anche un'eventuale ingiunzione europea a restituire il prestito verra' secondo me affrontata aprendo un contenzioso, e guardandosi bene dal resistuire i soldi, anche perche' questo significa liquidare la compagnia. Si arrivera', dicevo, nel 2019 con alitalia che comincera' a scarseggiare di liquidita', e con un contenzioso aperto con la UE. A questo punto il governo qualche decisione la deve prendere, ed a mio avviso esiste una scappatoia per presentarsi all'opinione pubblica italiana in modo non disastroso, che e' quella di - udite udite - entrare nel capitale di IG con il 25%, facendone la nuova compagnia di bandiera italiana. L'operazione potrebbe dunque diventare questa: alitalia nel 2019 non sara' piu' in grado di sostenersi, ne' tantomeno di restituire il prestito ponte. Azionisti desiderosi di entrare non ce ne sono, a meno di non lasciarla ad LH previa ristrutturazione draconiana che dubito il governo vorra' intraprendere. A quel punto IG, che avra' gia' una piccola flotta LR, ed ha gia' piani di sviluppo interessanti soprattutto nel LR, avra' comunque bisogno di quattrini per sostenere le perdite dei primi anni. L'impegno di QR non e' in discussione, ma volete che l'aga khan non sia interessato a sgravarsi almeno parzialmente del fardello? Si organizza una bella ricapitalizzazione, si accelerano i piani di sviluppo, si fa entrare nel capitale lo stato attraverso una qualsiasi delle sue societa'. La cosa dovrebbe essere organizzata furbamente, in modo che gli slot della moribonda su linate vengano graziosamente consegnati alla nascente compagnia di bandiera, che a quel punto potra' usarli come meglio crede, ovverosia piazzando ad occuparli una neonata compagnia Low Cost sotto il proprio controllo. Ad una parte dei dipendenti di AZ verra' proposto il travaso chi nella casa madre IG (base MXP) chi nella neonata compagnia LC (base LIN). A FCO non rimarra' nessuna base, ma ci potranno essere alcuni voli LR come gia' promesso da AAB. Tutt'al piu' si potrebbe lasciare un paio di voli FCO-OLB in modo da dare un lavoro onesto ai poveri sindacalisti altrimenti disoccupati. Questa soluzione permetterebbe al governo di 1) risolvere il contenzioso una vlta per tutte con l'europa lasciando morire la vecchia compagnia di bandiera 2) Dare la colpa dell'estinzione di alitalia al referendum bocciato dai lavoratori l'anno scorso 3) Ribadire la propria consunta e falsa retorica della compagnia di bandiera, avendo trovato un nuovo soggetto idoneo a ricoprirne il ruolo 4) Ribadire il proprio impegno a sostegno di tale progetto di rilancio partecipando al capitale con una quota di minoranza e nello stesso modo sollevando parzialmente l'aga khan.
Come vi sembra?
20 anni di perdite senza soluzione di continuità per liberarsi di alitalia. Per ITA airways ne occorreranno molti meno.

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Re: Alitalia: prorogato prestito ponte fino a Sett 2018 e aggiunti 300mln

Messaggio da leggereda RAV38 » gio 31 mag 2018, 20:26:47

Non mi sembra una prospettiva verosimile (anche se interessante sul piano creativo) per molte ragioni ma soprattutto, la più importante, il fatto che nessun governo accetterà mai di declassare FCO con tutto il mondo di interessi che vi gira intorno. A meno che IG incontri tali difficoltà a realizzare un sufficiente decollo e a un certo punto si trovi in tali difficoltà da capitolare di fronte alle pressioni del Governo. Ma in tal caso accettando di trasferire il suo hub a FCO.

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Re: Alitalia: prorogato prestito ponte fino a Sett 2018 e aggiunti 300mln

Messaggio da leggereda KL63 » gio 31 mag 2018, 22:36:54

un eventuale ingresso dello Stato in Airitaly sarebbe disastroso

KittyHawk
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Re: Alitalia: prorogato prestito ponte fino a Sett 2018 e aggiunti 300mln

Messaggio da leggereda KittyHawk » gio 31 mag 2018, 23:24:28

L'ipotesi di una futura fusione Air Italy - Alitalia non è da escludersi e l'avevo prospettata già parecchie settimane fa. Tutto dipenderà da come si svilupperà Air Italy. Se la stessa si costruirà un promettente futuro e MXP dimostrerà di essere un hub dove si fanno i soldi, questa potrebbe essere l'evoluzione:
- CDP investe in Air Italy per aiutarne la crescita (se, come da premessa, Air Italy potenzialmente guadagna CDP per statuto lo può fare);
- Air Italy con il nuovo capitale diventa azionista di AZ e inizia la cura dimagrante per la compagnia romana, fino a raggiungere una dimensione sostenibile; l'intervento sarebbe meno traumatico di quello di LH perché parte del personale in eccesso potrebbe essere assorbita da un'IG in crescita;
- nel 2022 scade la JV transatlantica, ma fino ad allora le due compagnie possono mettere a fattor comune i passeggeri, sfruttando la libertà dell'una e le destinazioni gestite in modo esclusivo dall'altra per cercare di guadagnare il più possibile (l'escamotage per riuscirci lo si trova).

Se alla fine del 2022 AZ dimostrasse di non generare più perdite si potrebbe passare alla fusione vera e propria. Rimarrebbero da risolvere i problemi del marchio, di LIN e di cosa fare di FCO, che secondo me dovrebbe essere comunque una base della compagnia, ma come focus city per i voli che si reggono p-t-p e che garantisce dei transiti, ma senza velleità da hub.


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