Alitalia: prorogato prestito ponte fino a Sett 2018 e aggiunti 300mln

Dunque Delta entrerebbe con il 49%, ma vuole decidere le rotte.
Sicuramente sarà così, no?

l'unica cosa in cui sperare, e' che venga tolta l'autorizzazione al Messaggero a scrivere articoli su Alitalia.

Delta ha bisogno di firmare la nuova JV includendo Virgin e senza l'approvazione di AZ non lo può fare. Immagino che metteranno un chip del 10% e in cambio otterranno una jv con Virgin, prolungata al 2025, dove ogni nuova rotta di az sarà soggetta alla sua approvazione. AZ non può rifiutare a meno che non trovi un altro socio industriale, ma se firma addio sviluppo in Usa. Per delta un accordo del genere può valere una cinquantina di milioni e serve anche ad escludere star alliance. Certo i sogni di megacapitalizzazione di alitalia sarebbero da escludere, dopo un anno ci sarà ancora da metterne altri ma tanto ci pensa un altro governo.

malpensante ha scritto:Dunque Delta entrerebbe con il 49%, ma vuole decidere le rotte.
Sicuramente sarà così, no?

Delta ha il coltello dalla parte del manico. AZ non può stare senza socio industriale, o firma la nuova jv dove ogni rotta nordamericana viene approvata da dl oppure che fa?

Ho qualche dubbio che il governo sovranista vorrà nazionalizzare Alitalia, lasciando la decisione sulle rotte a una linea aerea straniera. Sarebbe davvero una nazionalizzazione brillante.

Se invece il placet di Delta fosse limitato ai voli per il Nordamerica, non vedo che cosa ci sarebbe di diverso da adesso, se non il riconoscimento della posizione ormai subalterna di Air France.

Detto questo, ma da Roma che cosa credono di poter fare? La geografia è quella che è.

"Alitalia, una farsa italiana". Il titolo c'è, la trama pure ed è anche in continua evoluzione e arricchimento. L'unico problema è l'elenco degli autori e protagonisti, troppo lungo per inserirlo in qualsiasi locandina senza tralasciarne alcuno, e la ritrosia degli stessi a essere ricordati.
La Tetralogia di Wagner, al confronto, è un brevissimo inserto pubblicitario.

La differenza è che non è previsto un Alitaliadämmerung.

spanna ha scritto:
malpensante ha scritto:Dunque Delta entrerebbe con il 49%, ma vuole decidere le rotte.
Sicuramente sarà così, no?
Delta ha il coltello dalla parte del manico. AZ non può stare senza socio industriale, o firma la nuova jv dove ogni rotta nordamericana viene approvata da dl oppure che fa?

Ma già oggi le rotte USA sono operate in JV e quindi soggette ad approvazione degli altri soci..cosa dovrebbe cambiare? :confuso:
L'ingresso di VS rende AZ ancora più piccola nella JV stessa.
La mossa di DL è forse solo per consolidare la situazione ed evitare che AZ possa scappare in altre alleanze?

Delta è forse disposta a spendere qualcosa per mantenere l'Italia in orbita SkyTeam.
L'Italia e non necessariamente soltanto Roma.

Secondo me l'interesse principale di DL è quello di integrare VS nella JV atlantica, cosa che non si può fare senza l'assenso di AZ. Rispetto ad oggi la differenza sono qualche decina di voli in più giornalieri, non pochissimi. Mantenere AZ in ST aggiunge qualcosa di valore, ma parliamo comunque al massimo di qualche decina di milioni. Tutto il resto di AZ a DL non credo che interessi.

Cianciando di inesistenti sinergie tra treno e aereo e non avendo trovato alcun privato disposto ad investire un singolo euro in un’azienda che perde sempre, anche quando tutti i concorrenti guadagnano, la “quadra” che il Governo ha trovato riguarda soltanto il sotterfugio di far arrivare ad Alitalia soldi dello Stato, facendoli sborsare alle Ferrovie dello Stato, fingendo che non siano dello Stato. [...]

https://www.glistatigenerali.com/govern ... on-quadra/

:applausi: :applausi: :applausi: :applausi: :applausi: :applausi:

Wow. Rendersi conto che solo FS non ha la minima possibilità ne di possedere, ne di gestire Alitalia e rivalutare l'idea di un partner del settore, lasciando comunque la maggioranza azionaria in mano alla politica (o chi ne fa le veci).
EVIDENTEMENTE TRE FALLIMENTI NON SONO BASTATI
Se poi in più, questo socio, si arroga il diritto di scegliere le rotte beh, se dalle parti di Olbia-Malpensa studiassero un attimino bene la cosa potrebbero ringraziare e parecchio. ENAC permettendo.

L'idea di trattare con Lufthansa che può salire al 100% del capitale e potremmo finalmente sbarazzarcene per sempre no, eh? Troppo lungimirante?

Altra cosa che potrebbe venirmi in mente comunque, essendo DL azionista al 49% di VS, essendo VS compagnia inglese, l'intento potrebbe essere quello di creare una sorta di "protezione" in caso di particolari svantaggi dovuti alla Brexit.
L'idea forse più furba (o nello stupido di volerla nazionalizzare, la meno stupida), se proprio si ha voglia di parlare con DL, sarebbe quella di creare una holding con sede a Roma partecipata al 49% da DL e il restante 51% da una società, sempre con sede a Roma, al 50% Virgin e 50% FS, oppure 40 e 40 e il restante 20 quotata.
Questo consentirebbe di avere un soggetto già europeo, con i benefici che ne deriverebbero da caso di Hard Brexit ed eventuali ripercussioni sull'economia inglese.
Per quanto riguarda Alitalia, avrebbe solo da "contrattare" la possibilità di avere rotte e slot decenti quanto basta sugli USA, almeno per le solite note.

JFK
MIA
ORD
LAX
BOS

che già ci sono, magari aggiungendo qualcosa su cui potrebbe avere feed lato USA

DTW
SEA
SFO (anche se penso che da Roma si possa reggere da sola)
ATL

per il resto, concentrarsi su sud America, espandersi in Asia e Africa, nonché portare feed a Virgin.
Bisogna vedere come la prendono in AF-KL (spoiler alert: Malissimo)

Conclusioni: buttare ogni altro euro pubblico in Alitalia è una stron**ta. Il problema è e sarà sempre la politica che non riesce a scollarsi. Venderla a chi sa fare il mestiere e lasciare che sia il mercato a decidere cosa è giusto, sarebbe la scelta migliore.

mattaus313 ha scritto:Il problema è e sarà sempre la politica che non riesce a scollarsi. Venderla a chi sa fare il mestiere e lasciare che sia il mercato a decidere cosa è giusto, sarebbe la scelta migliore.

Alitalia è la versione con le ali del gioco del cerino: nessun politico vuole essere ricordato come il responsabile della chiusura o della "svendita" del carrozzone che volicchia. Prodi, a dir il vero, c'era quasi riuscito, ma fu prontamente bloccato.
Il precedente governo, se l'avesse voluto, poteva vendere AZ a LH. Il tempo c'era e, secondo me, un accordo lo si sarebbe trovato. Sarebbe stato il sigillo finale sul fallimento del tentativo con EY precedentemente sponsorizzato dal governo, ma con le elezioni in vista chi comandava ha deciso di lasciare il cerino a chi sarebbe arrivato. Quindi, finché non arriverà un diktat dall'esterno - UE, ONU o una delegazione di marziani inferociti - che obbligherà a chiudere o cedere completamente AZ, continueremo a subire questa pantomima.

Il problema non è AZ pubblica o AZ privata, il problema è che il requisito essenziale di ogni operazione su AZ è salvare tutti i posti di lavoro a Roma, e tutti i fornitori che mangiano su AZ a Roma e nel Lazio.

Se il requisito essenziale fosse farne una compagnia efficiente, la proprietà sarebbe un dettaglio, non sono poche le aziende di proprietà statale (o con una importante partecipazione statale) che lavorano bene.

Con quel requisito anche privatizzando AZ non si risolve nulla, perché o si trova un partner privato disposto a perdere soldi per guadagnarne altri (vedi AF che ci ha guadagnato anni di aspirazione a Parigi), ma comunque senza risanare AZ, o non si trova un partner privato e quindi AZ è invendibile (vedi LH, il governo precedente ha avuto tutto il tempo di venderla, ma non ha voluto farlo per non dover tagliare con l'accetta).

dragoni:

Ferrovie dello Stato sarà «un partner tecnico di Alitalia prima di tutto, poi non è detto che debba metterci chissà quali soldi», ha detto il ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio a Radio24. Parole che sembrano introdurre un possibile cambiamento di rotta nei programmi finora annunciati per il salvataggio della compagnia. Di Maio sostiene che i soldi per il rilancio di Alitalia verranno trovati «sul mercato» in base al piano fatto da Fs con la compagnia. «Poi - ha aggiunto Di Maio - se Fs vorrà avere un ruolo ancora più strategico all'interno della compagnia allora vorrà dire che potrà anche decidere di entrare nell’equity in maniera sostanziosa». Le Fs preparano l’offerta
Finora l’indicazione di Di Maio, confermata anche dopo il vertice di governo con il premier Giuseppe Conte e il ministro dell’Economia Giovanni Tria del 22 ottobre sera, era che le Fs facciano da sole l’offerta vincolante per acquisire le attività di Alitalia, prevista entro il 31 ottobre, e che in un secondo tempo vengano imbarcati altri partner, tra cui il governo vorrebbe entrasse una compagnia aerea straniera. Da quanto detto da Di Maio a Radio 24 sembrerebbe invece che le Fs potrebbero anche avere una presenza ridotta al minimo (non ha precisato quale sarebbe la quota) e non avere una quota “sostanziosa” del capitale (l’equity). Secondo fonti vicine al dossier, interpellate dal Sole 24 Ore, il programma non è cambiato, cioè le Fs stanno lavorando per presentare un'offerta vincolante entro la fine del mese, attraverso la quale acquisirebbero da sole le attività di Alitalia. In una seconda fase le Fs cercherebbero di attrarre altri investitori, tra cui altre società pubbliche e una compagnia aerea straniera (da individuare), a quel punto la quota delle Fs si ridurrebbe a una partecipazione azionaria di minoranza.Confusione e incertezza
Però le parole del vicepremier del M5S introducono confusione in una vicenda che già contiene diversi elementi di incertezza. Peraltro in molte dichiarazioni precedenti degli esponenti M5S del governo, compreso il ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, è stata usata l’espressione “partner tecnico” riferita a un gruppo straniero (in origine si era pensato a Boeing, con la quale ci sono stati diversi incontri), non alle Fs che ora invece, secondo l’ultima versione del “piano Di Maio”, sarebbero il capocordata dei soci italiani pubblici, spinti dal Governo a fare il salvataggio di Alitalia. Fs sono «uno dei principali concorrenti di Alitalia»
Di Maio ha parlato delle Fs come «uno dei principali concorrenti di Alitalia», facendo riferimento alla tratta Roma-Milano. Un’affermazione sorprendente, perché il principale concorrente di Alitalia non è il treno, ma sono Lufthansa, Ryanair, easyJet, Vueling, Wizzair, British Airways, Air France e altre compagnie, tra quelle asiatiche e americane sui voli a lungo raggio. Di Maio ha detto che per Alitalia «ci sono manifestazioni d’interesse non di una sola ma di tante compagnie e di tanti altri soggetti privati. Quindi abbiamo la possibilità per fare una scelta con un buon piano industriale che non veda nuovi soldi degli italiani impegnati». Di Maio ha aggiunto: «Se noi coinvolgiamo Fs come partner tecnico prima di tutto (...) noi prendiamo uno dei principali concorrenti di Alitalia che è Ferrovie dello Stato oggi (...) e i partners con Alitalia costruiscono uno nuovo piano intermodale di spostamenti e di mobilità in Italia e si creerà la prima compagnia al mondo che è ferro, gomma, aerei. Questo renderà appetibile ai mercati e agli investitori questo piano, e ci sono già pronti tanti investitori che ci hanno manifestato interesse ad entrare. Come sempre i soldi li troveremo sul mercato, ma con un piano strategico, non per salvare Alitalia ma per rilanciarla».

Lufthansa chiede tagli al personale
Di Maio ha replicato alle dichiarazioni del presidente di Air Dolomiti, controllata da Lufthansa, che ha parlato della necessità di tagli per risanare Alitalia. «Se una compagnia interessata si pone dicendo che dobbiamo tagliare dei posti di lavoro non ha capito che cosa stiamo facendo», ha detto il vicepremier. In un’intervista alla Stampa, Joerg Eberhart, presidente di Air Dolomiti, ha detto: «Lufthansa è ancora interessata ad Alitalia. Al momento cerchiamo di capire cosa succederà. Abbiamo comunicato al Governo il nostro interesse, siamo disposti a incontrare i ministri. Siamo la prima compagnia in Europa, con bilanci in attivo, possiamo essere un buon partner. Siamo totalmente disponibili a discutere, ma non vogliamo spingere perché sappiamo che il governo è impegnato su diversi dossier». Per Eberhart occorre tagliare: «Alitalia ha bisogno di ridurre i costi, altrimenti il rischio è di andare avanti come ha fatto finora, cioè perdendo. I commissari straordinari hanno lavorato bene, riducendo i costi, ma non basta. Serve un intervento anche sul personale».

Sull’ipotesi nazionalizzazione, «lo Stato non è mai un buon imprenditore. Ma capisco l’idea di nazionalizzare nelle circostanze attuali, dato che il tempo stringe. Lo Stato - secondo Eberhart - può sostenere per un periodo limitato di tempo la compagnia di bandiera, come è successo con la stessa Lufthansa negli anni Novanta. Ma deve essere un intervento temporaneo, durante il quale viene creato un piano industriale credibile e appetibile».

https://www.ilsole24ore.com/art/notizie ... d=AEELtaVG

Se non fosse di maio gli direi di posare il fiasco...ma è di maio quindi non è ubriaco

Sempre gli stessi maledettissimi errori del passato.
BASTA BASTA BASTA. Non ne posso più, non è possibile che ci sia tanta incompetenza dentro i palazzi a gestire una vicenda cosi delicata. Non e' possibile neanche che il giudizio di un governo sia basato su questo. Che la vendano a Lufthansa se sono ancora in tempo, perché davvero, non si può andare avanti cosi.

A me sembra una apertura ufficiale del gruppo LH a una partecipazione di minoranza in una AZ semi-nazionalizzata (forse pensando alla scalata progressiva fatta in SN?). Offre anche un bell'assist citando la LH degli anni '90.
Le scaramucce sul personale si risolvono facilmente con il gruppo FS, che con 81mila dipendenti non avrebbe particolari problemi ad assorbire 2000 esuberi tra personale di volo ed amministrativi (nell'ordine della quota annuale di turnover per pensionamenti, l'unico problema sarebbe la riduzione di stipendio passando da hostess a controllore o capotreno), mentre i dipendenti dell'handling potrebbero essere esternalizzati sull'esempio di SEA Handling.

Però è uno scenario dei tanti, ogni giorno ne esce qualcuno nuovo, e non si capisce mai quanto siano fantasia dei giornalisti che qualcosa devono scrivere, quanto siano indiscrezioni confuse fatte uscire apposta, e quanto siano reali.

Magari avremo la safety demo anche alla partenza del Frecciarossa :green:

Questo treno ha 30 uscite di sicurezza situate la la la e poi la la la la. Nel caso sfortunato di deragliamento in mare i giubbotti di salvataggio, beh, non ci sono.

Comunque le cose fatte a metà sono i motivi per cui non è andata in porto la fusione con KLM ai tempi di Cempella e il presidio politico è l'origine della porcata CAI, nonché concausa delle cavolate fatte da Etihad dal momento che il 51% era in mano alle stesse menti e il 49% a una compagnia araba in esplosione più per i passeggeri traghettati ad Abu Dhabi dalle controllate che per un vero piano di crescita.

Il vero problema di Alitalia è SEMPRE stata la politica che l'ha presidiata. Lufthansa chiede tot esuberi, è vero, ma se il partner è quello bisogna vendergliela al 100%. Cosa centra FS? Se c'è personale di troppo, si taglia. Si prevederanno pensionamenti straordinari, nella trattativa eventualmente si vincola a riassumere nel gruppo dove possibile gli esuberi o si obbligano eventuali compagnia che subentrano negli slot abbandonati a riassumere parte del personale. Con qualche accordo penso che il costo in termini sociali sia facilmente sopportabile. Se si definiscono governo del cambiamento, che cambino finalmente questa farsa.

Vedere il coccolatissimo personale AZ finire a fare il controllore sui regionali marci pieni di zingari e "diversamente comunitari" non paganti potrebbe essere divertente... [emoji23]

Ma sicuramente li piazzerebbero sui Frecciarossa... [emoji22]

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Alitalia salta.

romaneeconti ha scritto:Alitalia salta.

Quello che salterà sono i portafogli degli italiani che verranno depredati ancora una volta per pagare i debiti di Alitalia...

cesare.caldi ha scritto:
romaneeconti ha scritto:Alitalia salta.
Quello che salterà sono i portafogli degli italiani che verranno depredati ancora una volta per pagare i debiti di Alitalia...

ti ripeto che Alitalia salta :contento

si, salta il rospo salta anche la rana...

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