Alitalia: prorogato prestito ponte fino a Sett 2018 e aggiunti 300mln

[spanna]

http://www.dagospia.com/rubrica-4/busin ... 192920.htm

Nicola Lillo per “la Stampa”

La scorsa settimana intorno al tavolo per discutere del futuro di Alitalia non c'erano solo gli uomini delle Ferrovie dello Stato e i top manager di Delta Airlines. Ad Atlanta, negli Stati Uniti, hanno partecipato ad alcune riunioni anche emissari di Air France. La compagnia francese, dopo essere rimasta scottata dieci anni fa dalle scelte dell' ex premier Silvio Berlusconi che fece saltare all' ultimo l'acquisizione del vettore italiano, è tornata a interessarsi ad Alitalia.



Da pochi giorni i manager del gruppo francese sarebbero al lavoro sui conti dell' azienda con base a Fiumicino e sul piano industriale abbozzato da Delta. Air France - che fa parte dell' alleanza di compagnie aeree SkyTeam insieme proprio ad Alitalia e a Delta - non si chiama fuori dalla partita, avrebbe anzi preso possesso di alcuni documenti e sarebbe al corrente dei piani americani. I manager starebbero valutando come partecipare all'operazione insieme al colosso Usa. Non è escluso, spiegano fonti finanziarie, che ci sia una partecipazione azionaria al fianco di Delta.


IL DIALOGO CON LUFTHANSA

Allo stesso tempo gli uomini dell' amministratore delegato di Fs, Gianfranco Battisti, che hanno in mano la trattativa, stanno dialogando con Lufthansa, affiancati dai consulenti Mediobanca, McKinsey e Oliver Wyman. Sarebbe questa l' altra opzione che ha in mano il governo. Gli incontri sono previsti nel corso di questa settimana. Entro la fine del mese poi le Ferrovie avranno chiaro quale delle due proposte sia migliore, mentre la terza compagnia in ballo - e cioè Easyjet - sembra essere ormai marginale.



D' altronde Delta ha preferito avere Air France al tavolo piuttosto che la low cost inglese. Febbraio sarà poi il mese delle scelte: le Ferrovie dovranno indicare il partner industriale con cui portare avanti l' alleanza. Serviranno infine alcuni mesi per chiudere definitivamente la partita.


IL PIANO DEL GOVERNO

Il progetto del governo è infatti complicato e suddiviso in più fasi. L'obiettivo comunque è quello di creare una «newco» con dentro le Ferrovie, che potrebbero avere intorno al 20% delle azioni, il ministero dell' Economia che potrebbe convertire una parte del prestito ponte da 900 milioni (si parla di 300 milioni) e i partner del settore. Il 51% dell' azionariato dovrà essere europeo.



Secondo le regole dell' Ue infatti le compagnie aeree possono essere in mano ad imprese extra Ue solo fino al 49%: sarebbe questo dunque il limite per Delta, anche se - spiegano alcune fonti - è probabile che la quota sia decisamente inferiore. Su questa operazione e soprattutto sul possibile impegno del ministero guidato da Giovanni Tria ha acceso da tempo un faro l'Unione europea: «L'indagine è in corso e non possiamo predirne l' esito», spiega un portavoce dell' Antitrust Ue, riferendosi sia al prestito pubblico che andrà restituito, sia all' ipotesi di convertirne una parte in azioni.



Nei progetti del ministero dello Sviluppo guidato da Luigi Di Maio c' è poi un' ulteriore fase. Una volta che ci sarà un piano industriale dettagliato, con ben chiari i bisogni economici, si potrà capire meglio come sarà composto l' azionariato e soprattutto di quante risorse ci sarà bisogno; solo a quel punto il governo si aspetta che anche altri attori, come imprese partecipate dallo Stato (si è fatto il nome di Poste ed Eni che per ora smentiscono) possano fare la loro parte e investire. Una situazione ad oggi lontana. La partita resta ancora agli inizi.

[malpensante]

Articolo che sembra bene informato: Alitalia può restare nell'orbita SkyTeam, con Delta che potrebbe comprare Alitalia con un paio di mesi di profitti, ma avrebbe bisogno di essere spalleggiata dagli alleati europei, che hanno la memoria d'elefante oppure può finire nel'orbita del gruppo Lufthansa, che chiede tagli molto più pesanti e forse ha un piano industriale più realistico, meno ottimista di quello di Delta, la quale è bullish proprio perché guadagna tanto.

easyJet è fuori, ma se passasse una linea di tagli pesanti, perché escluderla da uno spezzatino in cui raccoglierebbe volentieri gli avanzi?

La telenovela continua, almeno fino alle elezioni. Il prestito ponte dovrebbe bastare fino alla fine della Summer.

[mattaus313]

Ragioni tecniche/strategiche a parte (nonostante siano sempre le più importanti), c'è un dettaglio che ancora non mi pare di aver letto da nessuna parte: a questo giro, e forse non è la prima volta, il governo esclude Lufthansa che di fatto, credo sia l'unica che ha esperienza sul risanamento di vettori decotti in Europa.
Perché allora la precedenza a Delta? Per i tagli? Per la stessa Alleanza? Perché cosi non può salire al 100% del capitale?
Tutte motivazioni che, visti i precedenti, non promettono bene.

[malpensante]

Il Governo in questo momento non si occupa della faccenda, avendo scaricato il problema sulle Ferrovie, le quali stanno bene attente ad evitare di mettersi alla mercé di un solo pretendente. Quindi nessuno è stato scartato.

[spanna]

Tic tac tic tac tic tac

[mattaus313]

Si, mi sono espresso male io. Con scartato in realtà volevo dire "come mai Lufthansa non è in testa nella trattativa".
Almeno a quanto si apprende dagli articoli, poi le trattative, quelle vere, forse le sapremo solo a giochi fatti.

[malpensante]

Si, mi sono espresso male io. Con scartato in realtà volevo dire "come mai Lufthansa non è in testa nella trattativa".

Tutto quello che si legge non esce dalla bocca di chi sta conducendo le trattative, che non è Alitalia stessa.
I giornali scrivono quello che vogliono.

[wrth]

La telenovela continua, almeno fino alle elezioni. Il prestito ponte dovrebbe bastare fino alla fine della Summer.

Qualcuno è stato previdente e lungimirante e soprattutto non ha badato a spese.

[malpensante]

Diciamo pure che ora che non c'è più il commissario che voleva visibilità (e ha trovato quello che cercava) si può pure arrivare ad una vendita.

Secondo me Gubitosi non ha mai avuto voglia di vendere, mentre i tre di adesso non vogliono rischiare di trovarsi il cerino in mano quando finirà la cassa. A parte che mi sembra che contino poco e che le chiavi siano ormai in mano all'involontario acquirente Battisti.

[belumosi]

Il progetto alla fine è relativamente semplice: mettere AZ nelle mani di soggetti che siano in grado di sopportarne pro-quota le perdite in modo strutturale. I soggetti pubblici o parapubblici, verranno cooptati dalla politica, mentre il socio industriale (probabilmente DL, magari insieme ad AF), metterà una chip accettando le perdite in cambio del vantaggio strategico di poter operare con l'unica major italiana di una certa dimensione, ed in grado di federare bene ogni angolo del paese. E di poterla sottrarre alle alleanze rivali.

[malpensante]

FS non è in grado di sopportare le perdite di Alitalia in modo strutturale, perché equivalgono ai suoi profitti. Che Alitalia perda è frutto di drammatiche carenze di gestione, della scelta di operare in un aeroporto dove guadagna soprattutto chi fa l'incoming (non che a Milano sia radicalmente diverso, ma una differenza comunque c'è), delle ingerenze della politica, dell'insipienza di Colaninno che anziché vendere a Air france come gli consigliava Sabelli lo licenziò, non volendo credere che tutto il possibile fosse stato fatto, sia nella realtà che nell'imbellettamento.

Né Delta, né Lufthansa, né easyJet farebbero sconti e non dubito che sarebbero in grado di portarla in pareggio, senza interferenze politiche e senza furbacchioni come Hogan. FS potranno essere un partner soltanto per i tempi in cui ci saranno le perdite, poi l'acquirente vorrà il 100%. Lungi da essere la longa manus della politica italiana, saranno l'ostaggio, se Alitalia continuerà a perdere soldi vedranno il proprio bilancio devastato.

Gli Americani forse sono un po' più naif, ma non possono fare nulla, soprattutto nel lungo periodo, senza i partner europei, che considerano Alitalia niente di diverso da una vecchia bagascia, date le rispettive esperienze. I Tedeschi hanno il controllo nel sangue, scordatevi che le chiavi possano restare in mano agli Italiani, Giggino & Friends o quelli che li sostituiranno.

Il dilemma per la politica è quanto lasciar affondare il coltello nella carne, ma il ritmo delle perdite è noto e la cassa sarebbe vuota prima di Natale, ulteriori ricapitalizzazioni sono impensabili. La UE per ora non morde perché le compagnie aeree dei due Paesi che comandano sono coinvolte nelle trattative, una direttamente, l'altra indirettamente per i legami con il socio che conta, per ora.

Bisogna fare sul serio, i proclami spezzeremo le reni alla Grecia ormai sono soltanto di Lazzerini, nessun commissario apre più bocca, le FS cercano di perderci il meno possibile e probabilmente per il minor tempo possibile. Forse guadagneranno qualcosa con le "sinergie", cioè aumentando i prezzi sulle tratte in cui AZ è (stata) un concorrente, ma per loro è una sòla che non può durare in eterno.

[belumosi]

FS, ENI, CDP, Poste, Leonardo, le banche (compensate in altro modo), sono tutti soggetti che non fallirebbero se "omaggiati" cadauno di 50-100 M€ di perdite annue by AZ.
Tieni anche presente che a medio termine le perdite si dovrebbero ridurre parzialmente in modo naturale. Sia attraverso il (pre)pensionamento dei lavoratori più anziani che sarebbero sostituiti solo parzialmente, sia attraverso l'ottimizzazione della flotta man mano che scadranno i leasing dei NB più vecchi. Di sicuro non basterebbe a raddrizzare i conti, ma con l'aiuto coatto di gran parte dei soggetti di cui sopra, il giocattolo probabilmente resterebbe in piedi. Per la disperazione di (quasi) tutti noi.

[mattaus313]

Né Delta, né Lufthansa, né easyJet farebbero sconti e non dubito che sarebbero in grado di portarla in pareggio, senza interferenze politiche e senza furbacchioni come Hogan.

Tutto torna sempre a questo punto. Alitalia ha sempre perso banalmente perché forse il suo obbiettivo non è mai stato quello di guadagnare soldi. Il pareggio ci sarà solo quando sarà consegnata interamente al mercato.

[I-Alex]

Niente A321 Neo?

https://twitter.com/enrique77w/status/1 ... 84547?s=21

[malpensante]

Saggia forma di prudenza, prima che la UE si arrabbi troppo.

[D960]

Si parla di Air France ora. E meno male che 10 anni va non bisognava venderla ai francesi perché i turisti avrebbero visitato i castelli della Loira e non più il Colosseo :motina:

[malpensante]

Si parla, si parla.

[mattaus313]

Si parla di Air France ora. E meno male che 10 anni va non bisognava venderla ai francesi perché i turisti avrebbero visitato i castelli della Loira e non più il Colosseo :motina:

#10yearchallenge

[malpensante]

Il Sole 24 Ore, da rassegna stampa in mia disponibilità

[KittyHawk]

Illusione
Aumenteremo la flotta di lungo raggio, perché è dove si guadagna.
Realtà
Delta: riduzione della flotta di lungo raggio di una/due unità.
Lufthansa: dimezzamento della flotta di lungo raggio.
Entrambe poi vogliono ridurre consistentemente anche la flotta di medio e corto raggio.

Illusione
Manterremo l'occupazione.
Realtà
Delta: riduzione dell'organico attuale dalle 2 alle 3mila unità.
Lufthansa: dimezzamento dell'organico attuale, essenzialmente conservando la sola componente naviganti.

Illusione
Integrazione ferrovia-aereo, con la creazione di un campione nazionale e una nuova intermodalità.
Realtà
FS: non più del 25-30% delle azioni, se proprio non possono farne a meno, purché non vengano intaccati gli investimenti ferroviari (pubblici).

Curiosamente KLM, a detta dell'articolista, sarebbe quella che spingerebbe maggiormente per l'ingresso in Alitalia. Considerato che gli olandesi sono stati pesantemente scottati da Alitalia nel passato, vien da chiedersi perché lo facciano, anche perché alcune settimane fa sembrava avessero un atteggiamento completamente opposto.

[malpensante]

Curiosamente KLM, a detta dell'articolista, sarebbe quella che spingerebbe maggiormente per l'ingresso in Alitalia. Considerato che gli olandesi sono stati pesantemente scottati da Alitalia nel passato, vien da chiedersi perché lo facciano, anche perché alcune settimane fa sembrava avessero un atteggiamento completamente opposto.

Sono frottole, né KLM, né AF hanno alcun desiderio di rientrare in Alitalia, particolarmente KLM che è stata scottata due volte. Tuttavia la loro presenza è indispensabile per avere almeno un orizzonte di lungo periodo in cui Delta&Friends abbiano la maggioranza, il limite del 49% obbliga.

FS starà in Alitalia il meno possibile e da subito vorrebbe entrarci il meno possibile, perché l'integrazione ferrovia-aereo è una bufala, a parte la licenza di castrare la concorrenza, perché non ha il know-how, perché è solo un veicolo involontario per mettere in Alitalia soldi dello Stato, perché la presenza dello Stato o meglio la non-vendita del 100% a non-Italiani è la spada di Damocle per il futuro di Alitalia.

[malpensante]

Facendo zoom out all'affaire Alitalia, è forse il pezzo più grosso dell'inevitabile consolidamento europeo. L'esempio USA ha portato ad un insperato incremento della profittabilità delle linee aeree.

Fuori gioco IAG, sia per filosofia che per la telenovela Brexit, fuori gioco (forse) easyJet che non può farsi carico del lungo raggio, la partita è solo fra SkyTeam (con Air France ripiegata su se stessa e il pallino in mano a Delta, che ha conti fiorenti) e il gruppo Lufthansa.

Delta si rende ben conto che. se LH prendesse il controllo di Alitalia, con Fiumicino e Linate aggiunti alla quota di mercato che già ha soprattutto al Nordest, la penisola sarebbe terra tedesca e perciò è disposta a spendere qualcosa.

Il ruolo dello Stato è mettere soldi per evitare un passaggio di mano traumatico (i.e. senza vaselina), ma strutturalmente non ha senso.

[malpensante]

La principale differenza fra le due offerte sta nella riduzione della flotta. Delta si accontenterebbe di un taglio minore ed è proprio questo, c'è da scommetterci, che non va giù ad AF-KLM, il cui piano di qualche anno fa prevedeva sostanzialmente gli stessi tagli che chiede ora Lufthansa.

A loro volta i Tedeschi resteranno sulle proprie posizioni o, per non perdere il tassello che darebbe loro l'egemonia definitiva in Europa, saranno disposti ad accettare una flotta maggiore rispetto ai 70 fissati?

Signò, sò 90 aerei, che faccio, lascio?

[D960]

A loro volta i Tedeschi resteranno sulle proprie posizioni o, per non perdere il tassello che darebbe loro l'egemonia definitiva in Europa, saranno disposti ad accettare una flotta maggiore rispetto ai 70 fissati?

Signò, sò 90 aerei, che faccio, lascio?

Se pensano di bloccare il mercato, non penso si facciano scrupoli ad acquistare più o meno 20 aerei dato che diversi si avviano ad essere dismessi come gli A321 o i B777. Piuttosto la parte italiana non cederà mai il controllo a LH e anche se dovesse avvenire per qualsiasi congiunzione astrale, prima o poi arriverebbero ai ferri corti come dimostra l'esperienza maturata con EY. L'unica cosa sicura è che a maggio sono due gli anni di amministrazione straordinaria e mi chiedo quanto ancora possa durare il prestito, per meglio dire quello che ne rimane

[malpensante]

La questione controllo ha due aspetti: se da un lato la presenza italiana garantisce l'insuccesso economico permanente, dall'altro non c'è bisogno del 100% per indirizzare il traffico verso Parig-Amsterdam anziché Francoforte-Monaco-Zurigo.

Si mette il 40% e non si avranno profitti da Alitalia, ma si prende il 100% del traffico intercontinentale.