Alitalia: prorogato prestito ponte fino a Sett 2018 e aggiunti 300mln

[spanna]

per un'azienda che perde 500 milioni all'anno, tagliare 8 aerei mi pare come curare un cancro con l'aspirina. Teniamo conto anche che 1500 dipendenti sono gia' tutt'ora in cassa integrazione e quindi sono gia' virtualmente fuori, cogli 8 aerei tagliati si potranno mettere fuori piu' o meno altre 800 persone, tenendo buono un ratio di 100 persone ad aereo. E quindi saremmo in pieno all'interno del numero di 2 o 3 mila di cui parla il drago. Ma mettendo fuori 800 persone (oltre a quelle gia' in cassa che comunque gia' adesso non pesano sul conto economico) avrei un risparmio minimo. Idem il risparmio che puoi ottenere tagliando 8 aerei su 118. Aerei che peraltro stanno via via invecchiando.
Ma la cosa piu' importante e' che sparisce dal tavolo l'opzione dell'aumento del lungo raggio, che e' la foglia di fico che il governo ha usato fino ad ora per tenere buoni i sindacati. Qui il lungo raggio invece diminuisce, anche se di poco. Come reagiranno i sindacati di fronte all'ennesimo taglio e rimpicciolimento di alitalia? Caduta la foglia di fico tutte le vergogne governative sono in piena vista.
Un altro punto e' la quantita' di denaro che Delta e/o AF decideranno di mettere in alitalia. Il 40% di 1 miliardo sono 400 milioni, non pochissimi. Quanto vale il mercato TATL di alitalia? E' giustificabile perdere 400 milioni per tenersi quel mercato per probabilmente 3 anni prima della prossima crisi e ricapitalizzazione?

[spanna]

e' arrivata la risposta in tempo reale di tarlazzi:

Roma, 19 gennaio. “La notizia di una accelerazione delle trattative con un’entrata del 40% di Delta Airlines e di Air France Klm nel capitale di Alitalia è un fatto positivo”. Così il Segretario generale della Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi,
su quanto pubblicato dal Sole 24 Ore.
“Ma – prosegue Tarlazzi - la stessa notizia diventerebbe negativa se il piano industriale, che il sindacato ad oggi ancora non conosce, si dovesse orientare su una riduzione degli aerei di lungo raggio.
“E’ ormai palese che lo sviluppo e rilancio della compagnia può avvenire solo con nuovi investimenti di nuovi aerei di lungo raggio e su nuove rotte intercontinentali, con investimenti di re-internalizzazione dei servizi di manutenzione e facendo leva sul personale dedicato all’handling.
“La compagnia – avverte il Segretario della Uiltrasporti - non va ridimensionata e va scongiurata ogni ipotesi di spezzatino o di estromissione di personale dall’azienda.
“Come sindacato vogliamo essere al più presto consultati ed informati. Siamo stanchi di apprendere notizie solo dai media. Se questa situazione non dovesse cambiare, la mobilitazione dei lavoratori sarebbe inevitabile, e la responsabilità di ciò, a quel punto, non sarebbe certamente nostra”.

http://www.uiltrasporti.it/index.php?op ... Itemid=996

[malpensante]

La questione non è tanto il valore del mercato TATL di Alitalia, ma chi ce l'ha più lungo in Europa.

[spanna]

Questa storia del ritorno di AFKLM, seppure insieme a DL, avrebbe un paio di conseguenze interessanti.
La prima è di far rallentare il mio conto alla rovescia. Non di interromperlo però, visto che di intraprendere un cammino di risanamento non se ne parla. Diciamo che il governo, invece di chiudere Alitalia tutta in un colpo, preferisce eliminare duemila dipendenti ogni circa 4 anni. Di questo passo tra una ventina d'anni di Alitalia si saranno finalmente perse le tracce e il mio conto alla rovescia sarà terminato. Speriamo di esserci ancora. Sgraaaat.
La seconda è che molto probabilmente i voli AFKLM torneranno nuovamente a LIN. Ma non vi preoccupate, non durerà a lungo. Tra 4 anni é assai probabile che dopo l'ennesimo fallimento ci sarà un cambio di alleanza che provocherà l'ennesimo ritorno a MXP. Tanto ormai i dipendenti conoscono bene la strada.
Nel frattempo abbarbichiamoci con tutte le forze ad airitaly e al suo comandante AAB.

[I-GABE]

C'e' da sperare, ipotizzando che AZ finisca in SA o resti in ST, che in OW si diano una svegliata e collaborino con IG invece di continuare a tergiversare.

[I-Alex]

un paio di giorni fa sul Sole24 si parlava di una coppia di slot Delta a LHR pronti per prestarli ad Alitalia... una caparra prima di entrare nel capitale?

[RAV38]

Il pendolo negoziale fra DL/AF-KLM e LH non ha, a quanto pare, ancora raggiunto il suo punto di arrivo anche se il momento di una decisione sembra vicino. Guardando le cose dal punto di vista delle conseguenze per MXP di una soluzione o l'altra fra le due io opterei per la presa dei soci in Sky Team. Non solo perchè una incorporazione di AZ (ovviamente ridimensionata) significherebbe praticamente la germanizzazione quasi totale del nord Italia e, forse, anche l' asfissia di Air Italy, mentre l'affidamento del carrozzone romano nelle mani dei due soci in ST, con la permanenza di un forte, anche se formalmente indiretto, presidio della politica romana, non cambierebbe di molto l'attuale situazione . Parigi e Amsterdam si garantirebbero un sostanziale apporto di traffico dal bacino italiano, mentre DL si accontenterebbe di consolidare la sua presenza in Europa, evitando una pericolosa espansione di LH.
Detto questo mi domando se un matrimonio di AZ con DL e AF/KLM non potrebbe avere anche come effetto un ripensamento della ostilità di AA nei confronti di IG. Lasciare a DL l'occasione di rafforzare la sua area di business in Europa attraverso l'acquisizione di AZ dovrebbe far riflettere AA la quale invece avrebbe tutto l'interesse a rafforzare il ruolo di OW, attualmente molto debole nel meridione del continente, e quindi di bilanciare meglio la concorrenza di DL.

[malpensante]

la Stampa, da rassegna stampa in mia disponibilità

[D960]

Alla fine se la richiesta è di avere circa 80 aerei iniziali si può ipotizzare che verranno ceduti i 20 Embraer, gi A321 ormai vecchiotti per un numero di 12, qualche 777 più vecchio e non sarei sorpreso se eliminassero anche la versione -300. Come cifra ci siamo.

[malpensante]

Alitalia, il tempo stringe

[Alitalia perde un milione di euro al giorno, prima di Natale si troverebbe di nuovo con l’acqua alla gola ed è impensabile che il prestito ponte venga nuovamente rimpinguato...]

[Mentre i sogni sovranisti per Alitalia svaniscono davanti alla prosaica realtà dei bilanci in rosso, il Governo è chiamato alla difficile scelta fra smentire se stesso, cedendo il controllo all’estero o lasciare che Alitalia si diriga verso l’ennesima bancarotta.]

https://www.glistatigenerali.com/govern ... allimento/

[mattaus313]

Continuo a non vedere cosa possa fare una cordata Delta-Air France a livello operativo per fermare le perdite strutturali.
Almeno sul gruppo Lufthansa si possono ipotizzare diverse soluzioni più o meno sensate. Ma Delta, se non buttare dentro soldi per un paio d'anni non ho proprio idea di come possa risolvere i problemi.

[Mauz]

Fosse la volta buona che vanno in bancarotta (per davvero). Il Ministero dei Trasporti è in mano ai 5S.
Per la vecchia politica intrallazzata, se c'è qualcuno che può rimanere col cerino in mano è lì adesso.

Vediamo come si sviluppano le cose dopo le elezioni europee e se Salvini riesce a sganciarsi dalla faccenda. Perché finché rischierà di essere (politicamente) tirato giù anche lui la cadrega resterà in vita.

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[malpensante]

Il Sole 24 Ore, da rassegna stampa in mia disponibilità

[spanna]

mi stupirei se FS scegliesse veramente il 29 gennaio il nome della compagnia con cui avviare trattative in esclusiva. Mi sembra piu' probabile un rinvio.

[mattaus313]

Stavo già pensando alle (meno) 526 milioni di ragioni per cui Lufthansa sia scelta migliore rispetto a Delta. Poi ho letto che Di Maio è a favore di quest'ultima e penso che valga più di qualsiasi altra cosa.

[I-Alex]

andrà a DELTA / AF - KLM per ovvi motivi, stavolta o mai più e per il Governo anti-francese sarà l'unica uscita indolore per togliersi il problema di dosso per 2-3 anni sperando che ci sia davvero un risanamento dei conti grazie anche agli ulteriori tagli.

I tedeschi son tagliati fuori, vogliono il 51% (e sarei felicissimo da contribuente) ma ora non è possibile, bye :ciao:

[malpensante]

Da contribuente, preferirei il 100% al 51%.

[mattaus313]

Le mie speranze sono riposte interamente nelle ultime righe dell'articolo dove si afferma che Lufthansa proverebbe a "far presa" su Tria e Siri.
Oddio, sto sperando in Tria e Siri. Comunque per l'ennesima volta i criteri saranno esclusivamente controllo ed esuberi. Ancora una volta il fatto che Lufthansa abbia già risanato 3 compagnie frega a nessuno...

[spanna]

https://it.reuters.com/article/topNews/ ... H2HF-OITTP

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23 GENNAIO 2019 / 20:06 / AGGIORNATO 2 ORE FA
Alitalia verso trattativa con Delta dopo incontro Ferrovie Lufthansa
di Alberto Sisto
ROMA (Reuters) - Lufthansa non è disponibile a investire in Alitalia senza avere il controllo della compagnia o se si prevede la supervisione dello stato.

E’ quanto riferisce una fonte a conoscenza del dossier.

E’ questo il senso della risposta data dai manager della compagnia aerea tedesca lunedì durante l’incontro con i colleghi di Ferrovie dello stato che li hanno incontrati per valutare la disponibilità a partecipare al salvataggio di Alitalia.

La posizione del gruppo tedesco ribadisce la dichiarazione di analogo tenore fatta a ottobre del 2018.

Le Ferrovie hanno in calendario un cda per la settimana prossima, indiscrezioni di stampa lo indicano per il 29 gennaio, e secondo la fonte dovrebbero decidere di avviare la trattativa in esclusiva con Delta.

Il governo ha messo in vendita la compagnia in amministrazione straordinaria dandole in dote un prestito di 900 milioni che deve essere rimborsato a fine giugno. I commissari Stefano Paleari, Luigi Gubitosi, oggi sostituito da Daniele Discepolo, ed Enrico Laghi hanno offerto, a pezzi o in blocco, la società andata in dissesto a maggio del 2017, ma senza ottenere offerte valide.

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In autunno è spuntata, a procedura di vendita in scadenza, la manifestazione interesse vincolata di Ferrovie. Condizionata, cioè, al coinvolgimento di un socio, industriale del settore. Ferrovie poi ha chiesto tempo, fino alla fine di gennaio, per scegliere il partner.

Da allora l’Ad di Ferrovie e i suoi advisor hanno riaperto la discussione con Lufthansa e gli americani di Delta.

Nell’incontro di lunedì 21 i tedeschi hanno sì rimodulato la loro proposta, ma di fatto si sono chiamati fuori: i manager di Lufthansa si sono detti disponibili ad “includere alcune delle attività a terra che oggi fanno capo ad Alitalia, che in precedenti confronti con i commissari avevano detto di non voler rilevare”, spiega la fonte. Si tratterebbe dell’handling e alcune manutenzioni. Così da ridurre a circa 5.200/5.300 il numero degli esuberi. Ma i vertici del gruppo tedesco hanno ribadito di volere “il controllo sulla gestione della compagnia aerea”.

Un’offerta irricevibile per Ferrovie, che ha chiesto di acquistare l’intera attività del vettore in amministrazione straordinaria e quindi è alla ricerca di un partner per il tutto e non per la sola parte volo. Ma soprattutto per il governo e il ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio, che è il venditore di ultima istanza.

A dicembre Di Maio ha spiegato il proprio disegno: il governo italiano, oltre a voler mantenere una partecipazione intorno al 15%, avrebbe dovuto mantenere una supervisione sulle strategie. Inoltre ad Alitalia serve un piano di sviluppo, non un salvataggio.


Così, a meno di ripensamenti dell’ultimo minuto da parte dei manager di Lufthansa, il cda di Ferrovie, convocato per la prossima settimana “chiederà di andare ad un faccia a faccia con Delta” anticipa la fonte.

Non è chiaro se verrà coinvolta anche AirFrance, che oggi ha nel proprio capitale il colosso americano.

Indiscrezioni di stampa hanno indicato un possibile interesse di Delta e AirFrance per prendersi un 20% ciascuno di Alitalia. Air France durante i 18 mesi di commissariamento ha sempre e solo parlato di interesse per accordi commerciali e detto di no ad un nuovo ingresso nel capitale.

La fonte dice “Battisti non vuole mettere nell’affare più di 200 milioni e quindi gli altri soci, oltre allo stato che potrebbe convertire parte del prestito, dovranno mettere il resto, alla fine anche AirFrance potrebbe entrare come socio”.

“Con Delta ci sarebbero comunque 3.500 persone di troppo”, ha detto la fonte.

Anche Delta, come Lufthansa, ha chiesto che la ristrutturazione del vettore italiano avvenga prima del suo ingresso.

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I manager di Delta hanno però posto sul tavolo un’ulteriore richiesta. E’ noto che gli americani stanno conducendo una guerra commerciale contro le compagnie dei paesi del Golfo. Quest’ultime infatti sfruttano gli accordi con alcuni paesi europei per viaggiare negli Stati Uniti aumentando di fatto le quote di volato nel mercato americano. Delta ha chiesto a Battisti “un intervento del governo italiano su questa materia per stoppare i voli delle compagnie del golfo dagli aeroporti italiano”, questa circostanza è stata confermata da un seconda fonte a conoscenza del dossier.

Ragazzi questi vogliono stoppare airitaly, altroché. Si caxano in mano.

[mattaus313]

Naah, penso che il giornalista si sia perso gli ultimi sviluppi istituzionali americani. Can che abbaia non morde. Però se Delta ci tiene cosi tanto, una volta acquistata Alitalia potrà aprire voli verso il medio oriente, slot permettendo, aspirando pax da portare in America via Roma.

[KittyHawk]

Troppe richieste e troppo tardi, per non essere sospette. Mi sto facendo l'idea che tutti gli attori - FS, Delta e Lufthansa - si stiano preparando un'onorevole via di fuga, ponendo condizioni tali che la colpa del mancato accordo ricada sul governo.
Se ciò accadrà non dovranno neppure provare la bontà del piano industriale che stanno proponendo.
L'unico interesse delle due compagnie è che l'altra non prenda il sopravvento. Per il resto, dal loro punto di vista, se AZ scompare tanto meglio, perché entrambe potranno prendersi solo la parte di mercato italiano che interessa, senza sobbarcarsi inutili pesi morti.

[RAV38]

I negoziatori italiani, attualmente le FS ma anche in precedenza i tre brillanti commissari, hanno finora cercato di mettere in concorrenza fra loro i gruppi di vettori che avevano manifestato interesse al deal sperando di ottenere in tal modo concessioni sempre maggiori e sopratutto di ridurre al minimo gli esuberi e di mantenere il controllo strategico in mani italiane (pubbliche). Ma forse da parte italiana si è sopravaluto il peso effettivo di AZ in termini negoziali quasi dimenticando che si tratta di un vettore che perde mezzo miliardo di euro all' anno e che da tempo è tecnicamente fallito. Dall'altra parte le compagnie potenzialmente interessate a un connubio con AZ hanno il coltello per il manico e contano su un progressivo ulteriore indebolimento del vettore tricolore (e su una pressochè impossibile nazionalizzazioe totale da parte del governo) per metterla in ginocchio. In pratica si tratta di un negoziato fortemente sbilanciato tutto a sfavore di AZ.

[mattaus313]

Non fosse che ci sono dentro 900 milioni dei contribuenti italiani senza contare tutto quanto versato prima, fa quasi ridere.
Comunque finirà col comprarla Delta, qualche proclamo, tanti soldi persi e tra 3 anni si ricomincia da capo.

[Mauz]

Vedremo se in Italia hanno più importanza le commesse commerciali, militari e energetiche col Qatar o la cadrega volante.

C'è da dire che i qatarioti potrebbero concedere la soppressione/limitazione delle velleità di Air Italy in cambio di qualcos altro che gli possa interessare...

Fantapolitica ovviamente... ma ormai mi aspetto di tutto!

Inviato dal mio ALE-L21 utilizzando Tapatalk

[KittyHawk]

@RAV38
Se perdi, ma hai saldamente in mano il mercato, specie quello più danaroso, allora ci sono comunque delle possibilità. Il problema è che la quota di mercato di AZ è risibile e che la parte ricca della nazione si rivolge ormai da molto tempo ad altre compagnie. Senza contare che la massa di quelli che stanno attenti alla spesa hanno da anni altri nomi di riferimento per volare.
In mano ad Alitalia rimane ben poco: Linate, antichi slot sparsi per gli aeroporti del mondo e diritti dei bilaterali. Bilaterali, è bene ricordarlo, che sempre più scompariranno a favore di accordi tra UE e le altre nazioni.

@Mauz®
Air Italy è formalmente una compagnia europea. Se non verrà protetta dal governo italiano potrebbe esserlo dalla Commissione europea, interessata a non creare un precedente. Adesso si parla di aerei, ma un domani potrebbero essere le auto, o qualsiasi altro prodotto o servizio posseduto in quota più o meno rilevante da stranieri invisi agli americani, e in questo caso i tedeschi o francesi non avrebbero da rallegrarsene.