Alitalia: prorogato prestito ponte fino a Sett 2018 e aggiunti 300mln

[spanna]

E quale sarebbe il problema se finissero i 900 milioni? Si troverebbero sinergie impensabili con le ferrovie, la Tirrenia, la CDP, l'ATAC e via dicendo, che porterebbero all'innesto di nuovi capitali.

la stai facendo parecchio facile, e' passato un anno e ancora di quello che stai dicendo non si e' visto nulla....

[robix]

puo' essere che il decreto venga votato da tutti ma puo' essere anche di no. Se viene votato da tutti secondo me e' il segno che il governo che nasce sara' un governo con dentro tutti, che serve a tirare avanti quel tanto che basta in attesa delle prossime votazioni. In particolare mi incuriosisce il comportamento dei 5S, hanno sempre criticato i commissari attuali e quindi non ce li vedo a votare un prolungamento del prestito e delle scadenze senza far saltare qualche testa.

I 5S hanno sempre criticato i commissari, vero, ma hanno anche sempre detto che AZ va salvata (leggi nazionalizzata). Quindi perchè non dovrebbero votare a favore del prolungamento del prestito o addirittura di un nuovo prestito, soprattutto se Guby se ne andasse da AZ come si vociferava (ma non se ne parla più) ? Se poi a votare a favore del decreto fosse (quasi) tutto il Parlamento, non ci sarebbe neppure un significato "politico" del voto: sarebbe soltanto un'azione "eroica" per permettere all'Italia (rectius, a Roma e Milano Centro) di continuare ad avere l'amatissima compagnia di bandiera (anche perchè altrimenti i 5S sarebbero subito additati da tutti come coloro che hanno fatto fallire AZ).

[romaneeconti]

I 5 STARS han detto che cambierebbero due dei tre Commissari.... :green: :green:

[robix]

Segnalo l'ennesima perla da "il Sussidiario":

http://www.ilsussidiario.net/News/Econo ... no/814839/

Le parti che vale in particolare la pena sottolineare sono le seguenti:

"Intanto l'azienda vive una fase di gestione dinamica. Apre nuove rotte intercontinentali redditizie, come quella imminente per Johannesburg [ndr: sanno già in anticipo che la rotta sarà redditizia ? Magari come la NBO, anche essa "nuova rotta intercontinentale" ?], suggerite dal marketing e non imposte a sproposito dalle varie lobby professionali interne come accadeva prima. Conquista nuovi record, come quello - mondiale! - di puntualità, conseguito nello scorso gennaio [ndr: grandioso ! Solo per questo AZ merita di essere mantenuta a vita, in fondo poco importano i profitti ed il servizio a bordo perchè l'unico metro è la puntualità] ... Affidare Alitalia a mani private italiane è stato tentato senza successo, ma avrebbe potuto funzionare, a vantaggio dell'azienda e del Paese. Affidarla a mani straniere non può che essere una rinuncia del Paese a un'opportunità. [ndr: a parte che anche EY erano "mani straniere", ma evidentemente appoggiate dall'allora regime e quindi tutto OK, bisogna ammettere che da quando KL è finita in orbita AF è stata ridotta a mera aerolinea regionale e che nessuno più vola in Olanda, nè per affari nè per leisure: stiamo attenti a non fare la stessa fine dell'Olanda ! Ci vogliono dei nuovi capitani coraggiosi (ed ovviamente il contribuente italiano) per la nostra amata AZ, sempre italiana nei secoli !]"

[malpensante]

Salvo rare eccezioni, chi scrive di aviazione in Italia non ne capisce nulla, scrive quello che va di moda scrivere e adesso la moda, che sapientemente l'ufficio stampa di Alitalia sa imporre, è che tutto va bene, madama la marchesa, che l'Europa con le sue regole è caccapupù, che non avere una linea aerea di proprietà nazionale danneggia il turismo, come dimostrano gli infelici casi di Spagna e Svizzera, no?

Ma il problema non è chi scrive, è la pigrizia mentale di chi legge e non si fa mai domande.

[spanna]

io capisco i politici che per campare sparano caxxate a tutto spiano, ma questo e' uno che si occupa di economia da una vita:

Sergio Luciano, nato a Napoli nel 1961, laureato in lettere, professionista dal 1983, è stato redattore capo dell’economia a La Stampa, della finanza a Il Sole 24 Ore e delle pagine economiche de La Repubblica; ha diretto inoltre il quotidiano on-line ilnuovo.it. Dal 2006 al 2009 è stato direttore del settimanale Economy con cui ha collaborato fin dalla fondazione e di cui è stato condirettore da gennaio 2006.

eppure scrive:

oggi Alitalia è ancora in perdita, ma non brucia più cassa e il prestito ponte dei 900 milioni di euro fornitole dallo Stato è ancora lì, nei forzieri della società, a fare il suo lavoro di "capitale circolante"

come fa una societa' ad essere in perdita e a non bruciare cassa? Secondo sergio luciano e' possibile. E subito dopo scrive:

Come dire che se stavolta una nuova proprietà intervenisse ricapitalizzando l'azienda con nuovi mezzi propri, non starebbe più buttandoli dalla finestra, ma probabilmente se li ritroverebbe tutti a fine anno, e si ricandiderebbe addirittura a intascare un piccolo utile.

E certo, pure il piccolo utile, in perdita ma con un piccolo utile, e la cassa magari a quel punto aumenta anche. Questo si' che e' un economista a tutto tondo.
Prosegue poi l'economista sergio luciano:

Dunque, la procedura di gara pensata come una specie di saldo di fine stagione, di liquidazione commissariale - appunto - andrà quanto meno riscritta nel suo spirito: non una liquidazione, ma una privatizzazione, con qualche pretesa regolatoria in più, a scanso di disillusioni a posteriori.

Visto che alle condizioni attuali non c'e' nessuno che se la compra, mettiamo qualche vincolo in piu', logico no? E bravo l'economista.
Poi non mi dilungo sulle odi ai commissari e alla loro gestione senza avere mai visto uno straccio di conto economico nemmeno parziale.
L'unico commento che si puo' fare e': ma in che mani siamo? Dei politici non ci si puo' fidare, lo sapevamo, ma questi cosiddetti intellettuali non mi sembrano affatto meglio. Mi domando cosa ci guadagnano a scrivere ste fesserie. Mah...

[HighFlyer]

io capisco i politici che per campare sparano caxxate a tutto spiano, ma questo e' uno che si occupa di economia da una vita:

Sergio Luciano, nato a Napoli nel 1961, laureato in lettere, professionista dal 1983, è stato redattore capo dell’economia a La Stampa, della finanza a Il Sole 24 Ore e delle pagine economiche de La Repubblica; ha diretto inoltre il quotidiano on-line ilnuovo.it. Dal 2006 al 2009 è stato direttore del settimanale Economy con cui ha collaborato fin dalla fondazione e di cui è stato condirettore da gennaio 2006.

eppure scrive:

oggi Alitalia è ancora in perdita, ma non brucia più cassa e il prestito ponte dei 900 milioni di euro fornitole dallo Stato è ancora lì, nei forzieri della società, a fare il suo lavoro di "capitale circolante"

come fa una societa' ad essere in perdita e a non bruciare cassa? Secondo sergio luciano e' possibile. E subito dopo scrive:

Come dire che se stavolta una nuova proprietà intervenisse ricapitalizzando l'azienda con nuovi mezzi propri, non starebbe più buttandoli dalla finestra, ma probabilmente se li ritroverebbe tutti a fine anno, e si ricandiderebbe addirittura a intascare un piccolo utile.

E certo, pure il piccolo utile, in perdita ma con un piccolo utile, e la cassa magari a quel punto aumenta anche. Questo si' che e' un economista a tutto tondo.
Prosegue poi l'economista sergio luciano:

Dunque, la procedura di gara pensata come una specie di saldo di fine stagione, di liquidazione commissariale - appunto - andrà quanto meno riscritta nel suo spirito: non una liquidazione, ma una privatizzazione, con qualche pretesa regolatoria in più, a scanso di disillusioni a posteriori.

Visto che alle condizioni attuali non c'e' nessuno che se la compra, mettiamo qualche vincolo in piu', logico no? E bravo l'economista.
Poi non mi dilungo sulle odi ai commissari e alla loro gestione senza avere mai visto uno straccio di conto economico nemmeno parziale.
L'unico commento che si puo' fare e': ma in che mani siamo? Dei politici non ci si puo' fidare, lo sapevamo, ma questi cosiddetti intellettuali non mi sembrano affatto meglio. Mi domando cosa ci guadagnano a scrivere ste fesserie. Mah...

O si è rincitrullito oppure ha ordini specifici di scuderia. Basta guardare la classifica della libertà di stampa internazionale per vedere dove si trova l’Italia.


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[spanna]

ormai l'unica scuderia che spinge a gran voce per la nazionalizzazione ad ogni costo sono i sindacati di base. Tutte le altre scuderie - politiche o sindacali - o tacciono o parlano di partner internazionale

[malpensante]

Non puoi pretendere che un laureato in lettere sappia fare i conti. Può accadere, ma non è scontato.

[RAV38]

Che i sindacati spingano per la (ri)nazionalizzazione di AZ è comprensibile e perfettamente scontato. La stampa in genere, pur con qualche velato dubbio quì e là, sposa tranquillamente la tesi che ormai la EX COMPAGNIA DI BANDIERA è (QUASI) RISANATA, e non va gettata via a mani straniere. Ora tutto si basa sulle dichiarazioni dei commissari (rectius Gubitosi) secondo cui i ricavi aumentano, le prenotazioni vanno benissimo e i 900 milioni del prestito ponte sono quasi tutti lì. Mi domando però cosa succederebbe se un giorno si scoprisse dai conti veri che le cose non stanno così e che in realtà si è trattato di un camuffamento della realtà. In passato diversi consiglieri delegati e presidenti di AZ che avevano a lungo presentato situazioni gestionali più rosee della realtà sono stati poi, a distanza di tempo, chiamati a risponderne in giudizio. Auguro pertanto ai tre moschettieri conduttori attuali di non venire a trovarsi un giorno in situazioni analoghe.

[malpensante]

I rosei proclami dei commissari potrebbero anche essere veri, non dobbiamo essere necessariamente pessimisti. Siccome però siamo dei santommasi, per toglierci i dubbi vorremmo vedere dei bilanci e soprattutto CASK e RASK, senza i quali si parla di aria fritta.

Purtroppo di Alitalia conosciamo al più i bilanci del 2015, sempre che fossero assolutamente veri...

[I-Alex]

Comunque puoi perdere soldi e non bruciare cassa... Basta non pagare i fornitori :-)

[spanna]

leggermente OT ma non troppo:
http://www.dagospia.com/rubrica-3/polit ... 171098.htm
pare che il financial times abbia paragonato la situazione attuale italiana a quella greca di varoufakis e syriza. Mi fa piacere, visto che lo scrivevo un mese fa su questo forum. La situazione di alitalia va vista all'interno di questo quadro politico.

[spanna]

facciamoci quattro risate
http://www.ilsussidiario.net/News/Econo ... io/815574/

...
Bisogna puntare su due hub (Fiumicino e Malpensa) che geograficamente sono in posizioni strategiche rivolti uno verso il Nord Europa, l'altro verso il bacino del Mediterraneo: in parole povere ritornare a quell'Alitalia che negli anni Novanta "minacciava" di essere un grande vettore e che poi uno Stato estremamente incapace fece fallire, con ingenti capitali buttati dalla finestra nel corso degli anni. Abbiamo tutti i numeri per risorgere, stavolta senza l'aiuto dell'ennesima "Fenice", il piano elaborato dai capitani coraggiosi che dal 2009 portò Alitalia al secondo fallimento.

[robix]

Mi pare che l'articolo del Sussidiario dimentichi il ruolo centrale di Linate, l'aeroporto di Milano, mentre cita Malpensa che è l'aeroporto di Varese (e non ho capito perchè ci si dovrebbe puntare). L'unica possibile strategia è sempre e solo FCO+LIN, i cui risultati si vedranno a breve (e già si vedono) ora che AZ è gestita come si deve.

[malpensante]

Il Sole 24 Ore, da rassegna stampa in mia disponibilità

[malpensante]

Hey hey, my my
Alitalia can never die
My my, hey hey
Alitalia is here to stay

[robix]

Ma che fine ha fatto il ricco imprenditore del nord che si doveva comprare AZ (con una partecipazione statale di minoranza) ? Io puntavo tutto su di lui per tenere AZ italiana.

[spanna]

come supponevo, allungare la scadenza della procedura di vendita di alitalia non e' cosi' banale, occorre l'approvazione dei 5S. Che la daranno solo in cambio di qualcosa. La cacciata di qualche commissario, tanto per cominciare, forse.

[KittyHawk]

Ma che fine ha fatto il ricco imprenditore del nord che si doveva comprare AZ (con una partecipazione statale di minoranza) ? Io puntavo tutto su di lui per tenere AZ italiana.

Senza un governo nei pieni poteri non si può discutere con sufficiente certezza delle compensazioni per investire in Alitalia.

Oh, solo un curioso pensiero che mi passa per la testa, nulla di vero ovviamente. :green:

[KittyHawk]

Immagino che i potenziali voli premio vengano inseriti a bilancio come un debito che prima o poi debba essere riscosso. E al momento in cui vengono utilizzati segnati come un'uscita senza un ricavo a pareggiare. O almeno così suggerisce il buon senso (legislativamente e contabilmente, lo confesso, non lo so).
Certo è che se riesco a impedire di riscuotere il premio in tempo anche il relativo debito/costo viene cancellato. E il bilancio o la cassa o il ricavo medio per passeggero non ne soffrono. :green:

MilleMiglia Alitalia, prenotazioni impossibili. L'azienda: "Potenziati i servizi"
Dopo aver accumulato punti per cinque anni, in molti non sono riusciti a prenotare in tempo il volo-premio. Ecco perché il servizio non funziona. La compagnia aerea si difende: "Abbiamo fatto di tutto per aiutarli"

Ore passate al telefono in attesa di parlare con un operatore del call center. Tutto per spendere le MilleMiglia accumulate con Alitalia. Molti clienti, però, non ci sono riusciti e ora che il programma fedeltà della compagnia aerea è scaduto, si sono rivolti ad alcune associazioni di consumatori. La sola Federconsumatori è stata contattata da un centinaio di clienti inferociti.

Il programma MilleMiglia è una raccolta punti che si accumulano acquistando voli; alla fine del programma di cinque anni, i punti danno diritto alla prenotazione di voli quasi gratuiti (si pagano solo le tasse aeroportuali). L'ultima edizione, iniziata il primo gennaio 2013, sarebbe dovuta terminare il 31 dicembre 2017 ma già a ottobre scorso è stata prorogata da Alitalia fino al 31 marzo. E proprio negli ultimi giorni di marzo sarebbe avvenuto il disservizio, con diversi clienti che hanno provato a prenotare un volo attraverso il call center, lamentando estenuanti attese al telefono "senza che nessuno rispondesse per fornire indicazioni o spiegazioni", scrive Federconsumatori. Altri clienti hanno provato a farlo attraverso il sito, trovandolo però fuori uso.

Interpellata da Repubblica, Alitalia fa sapere di aver fatto di tutto per evitare il maxi-ingorgo a ridosso della scadenza del programma, inviando milioni di messaggi email (in totale sono cinque milioni gli aderenti al programma MilleMiglia) e pubblicando una pagina web apposita "Abbiamo anche proposto ai clienti dei voli su tratte in cui rimanevano ancora posti a disposizione" spiegano dalla compagnia aerea. "Nonostante tutto, però, ci aspettavamo che molti clienti avrebbero cercato di spendere le MilleMiglia all'ultimo istante ed è per questo che abbiamo raddoppiato gli operatori del call center (da 110 a 225) e ampliato le fasce orarie in cui poter chiamare: 4 ore in più nei giorni feriali e 3 in più nei festivi".

Neanche questo, però, è bastato: rispetto allo stesso periodo dello scorso anno le telefonate sono raddoppiate. I clienti che cercavano di accaparrarsi un biglietto hanno passato, in media, 40 minuti al telefono per trovare il giusto incastro tra i propri giorni liberi, la disponibilità di voli e e di posti a sedere (solo una quota è destinata all'iniziativa).
"Logico che, con un numero così alto di telefonate e con una durata del genere, in molti non abbiano trovato un operatore libero", spiegano dalla compagnia.

Le associazioni di consumatori intanto hanno chiesto alla compagnia di aprire un tavolo di confronto, "altrimenti non avremo scelta: faremo un esposto" spiega Bruno Albertinelli, vicepresidente e responsabile trasporti di Federconsumatori. "Capiamo la situazione che sta vivendo Alitalia, che si trova in amministrazione controllata, ma per evitare questo caos sarebbe bastato prorogare la scadenza di un altro mese. Spero che l'azienda abbia l'intelligenza di accettare il confronto, evitando così una brutta figura nei confronti della propria clientela".

In realtà la compagnia aerea non pare preoccupata di quanto accaduto a fine marzo. Cinque anni fa, quando terminò la precedente edizione MilleMiglia, i disservizi furono molti di più e rispetto ad allora i biglietti premio prenotati via call-center sono calati dal 71% al 49% del totale, a tutto vantaggio del web.

http://www.repubblica.it/economia/diritti-e-consumi/trasporti/2018/04/10/news/mille_miglia_i_clienti_accusano_alitalia_prenotazioni_impossibili_via_call_center_-193410211/?ref=RHRS-BH-I0-C6-P13-S1.6-T1

[malpensante]

Io ho chiamato il numero per i CFA senza tanti problemi e, con qualche problema, ho trovato posti premio prima della scadenza. Ho dovuto adattarmi sulla scelta della destinazione e del periodo di viaggio, ma a caval donato non si guarda in bocca.

[spanna]

intanto U2 ci riprova, oggi se non sbaglio scadono i termini per la presentazione delle offerte di acquisto:

EasyJet Plc has approached Alitalia SpA about a possible takeover of the Italian airline once it has been restructured.

Europe’s second-biggest low-cost airline has “submitted a revised expression of interest for a restructured Alitalia,” the Luton, England-based company said in a statement Tuesday. The airline is acting within a consortium and the move is “consistent” with its existing strategy for Italy.

Alitalia, which is on state support and searching for a rescuer, was declared insolvent nearly a year ago and has been in talks with a number of foreign investors interested in acquiring parts of its business. The state extended the deadline for bids and agreed to pump an additional 300 million euros ($370 million) into the airline through a bridge loan to keep it afloat.

Deutsche Lufthansa AG, EasyJet and Cerberus Capital Management LP are among the entities that have reportedly shown interest. This is the second time in a decade that Alitalia has sought to attract an international partner after filing for bankruptcy.

“There is no certainty at this stage that any transaction will proceed and EasyJet will provide a further update in due course if and when appropriate,” the company said.

https://www.bloomberg.com/news/articles ... f-alitalia

[KittyHawk]

EasyJet Plc has approached Alitalia SpA about a possible takeover of the Italian airline once it has been restructured.

"once it has been restructured", stesso concetto espresso da LH, è la ragione per cui AZ facilmente non verrà venduta. Almeno in un prevedibile futuro.

[malpensante]

È la garanzia che Alitalia resterà italiana.
Non ristrutturatela, così avremo sempre la nostra compagnia di bandiera.