Alitalia: prorogato prestito ponte fino a Sett 2018 e aggiunti 300mln

[I-GABE]

Cerberus può arrivare per smenarci 100 milioni, se contemporaneamente in un'altra partita gli si fanno guadagnare 200 milioni, lo stesso tipo di promesse che vennero fatte a Colaninno&Friends e, mutatis mutandis, le stesse promesse che sono state fatte ai Qatarioti perché mettessero soldi in Meridiana.

Mi spiace ma stavolta non sono d'accordo. Cerberus e' un istituzionale US, non puo' trarre benefici dalle contropartite che la politica puo' mettere sul tavolo del soggetto di turno (Qatar, Abu Dhabi, etc...). Per un istituzionale di rango, con LP cui rendere conto, non vale la regola del dare con la destra e prendere con la sinistra, specie viste le tipiche strutture di remunerazione dei GP.
Poi, con Alitalia i miracoli capitano sempre, ma sulla credibilita' di questa proposta sono veramente scettico.

[malpensante]

L'importante è capire che la proposta è stata fatta da Gubitosi a Cerberus e non da Cerberus ad Alitalia.
Esattamente come quando Letta andò ad Abu Dhabi con il cappello in mano.

[FlyCX]

L'importante è capire che la proposta è stata fatta da Gubitosi a Cerberus e non da Cerberus ad Alitalia.
Esattamente come quando Letta andò ad Abu Dhabi con il cappello in mano.

A me è sfuggito il punto dove quelli di Ey avrebbero guadagnato

[RAV38]

L'importante è capire che la proposta è stata fatta da Gubitosi a Cerberus e non da Cerberus ad Alitalia.
Esattamente come quando Letta andò ad Abu Dhabi con il cappello in mano.

Sono convinto anch'io che la proposta sia partita da Gubitosi & Friends. Naturalmente la prospettiva di un eventuale accordo con Cerberus secondo le improbabili linee indicate da quest'ultimo deve piacere molto al Governo (disposto a stendere tappeti rossi a non finire) e ancora più ai sindacati.

[spanna]

il governo non sembra gradire molto l'offerta del cane a tre teste, cosi' riporta mancini sul messaggero, da rassegna stampa in mia disponibilita':

Si può fare di più. Molto di più. Le offerte per rilevare Alitalia vanno migliorate, approfondite, sviluppate. Con calma e senza pistole puntate alla tempia. E netto il giudizio del ministero dei Trasporti. Sul tavolo di Graziano Delrio è arrivato il dossier tecnico dei commissari straordinari guidati da Luigi Gubitosi sulla trattativa in corso, con le proposte vincolanti di Lufthansa e EasyJet considerate deludenti. Del resto, al di là dei tatticismi e del fatto che ancora nessuno ha scoperto tutte le carte, in pochi si aspettavano un negoziato in discesa. Sia il ministro Delrio che il suo collega Carlo Calenda non sono rimasti sorpresi dalle «pagelle» stilate dai commissari che, in questi giorni, hanno analizzato a fondo le proposte vincolanti arrivate il 17 ottobre. Dal Mit è arrivato quindi l'invito a Gubitosi & Co ad andare avanti con il negoziato. E a farlo solo nel solco individuato dal governo. Ovvero lavorando in tre direzioni e con la consapevolezza che c'è ancora tanto tempo a disposizione. La mission numero uno resta quella di «vendere e non svendere» l'ex vettore tricolore senza spezzatino. Limitando al massimo l'impatto sociale sul fronte occupazionale e, nello stesso tempo, assicurando un futuro industriale sostenibile con un nuovo socio credibile e solido. Insomma, i paletti attorno ai quali devono girare le trattative sono chiari: salvaguardia dei posti di lavoro, una strategia a medio lungo termine per la valorizzazione di un asset non marginale per il Paese. Questo significa che l'ingresso in campo di Cerberus, anche se fuori tempo massimo, viene visto dal ministero con una certa diffidenza. Se da un lato il fondo Usa ha fatto capire di essere interessato a rilevare tutta la compagnia, d'altro lato si sa bene che non essendo un operatore del settore, l'unico scopo è quello di spacchettare e vendere a pezzi il gruppo, ovviamente guadagnandoci. Meglio dunque, almeno teoricamente, trattare con Lufthansa, considerata la sponda più affidabile dove far approdare Alitalia.
Magari in attesa che EasyJet possa rafforzarsi dopo aver stretto una alleanza con un operatore di lungo raggio. Quello che Delrio ha ribadito con forza è che «non bisogna compiere scelte al ribasso». Visto che con i 900 milioni messi in campo dal governo con il prestito ponte c'è carburante finanziario per oltre un anno. C'è da dire che le due compagnie in lizza hanno avanzato proposte che sono solo una base di partenza. E che non si possono escludere aggregazioni ulteriori. Si parte dunque dal piano di Francoforte che prevede una sforbiciata di 5 mila unità, tutti ovviamente nell'area volo (che conta 8.400 mila dipendenti) con la flotta ridotta a non più di 80 aerei su 123. Tutto da scrivere invece il destino del settore di terra e manutenzione che, con ogni probabilità, finiranno ad un altro operatore specializzati. Da Francoforte ovviamente non danno numeri né confermano l'ipotesi. Di certo sia i tedeschi che i brittanici di EasyJet hanno prospettato ai commissari una dura cura dimagrante sugli stipendi di piloti e hostess, scindendo il lungo raggio dal medio e corto, a cui dovrebbero essere applicati i contratti delle compagnie low cost. Insomma, la trattativa sarà lunga e complessa. Difficile infatti che Air France ed Etihad possano ritornare in gioco nonostante il grande lavoro dei commissari guidati da Gubitosi che, come evidente, ha riportato i conti in equilibrio e tagliato i costi in maniera selettiva.

ho sottolineato la parte comica dell'articolo, il resto sembra piuttosto serio

[robix]

Ed ha pure il coraggio di affermare che è "evidente" che i conti sono stati riportati in equilibrio: non capisco allora perchè non ritornino banche + EY, visto che ora tutto va bene (ed ovviamente ci si attende l'utile per l'anno prossimo).

[malpensante]

La vendita di Alitalia è la tela di Penelope, non c'è nessun desiderio di arrivare alla conclusione e tutto l'iter si fa soltanto perché fingere di voler vendere è necessario per aggirare il divieto UE di dare aiuti di Stato, quei 900 milioni che l'Italia ha dato ad Alitalia, insieme alla possibilità di perculare i creditori.

[romaneeconti]

La vendita di Alitalia è la tela di Penelope, non c'è nessun desiderio di arrivare alla conclusione e tutto l'iter si fa soltanto perché fingere di voler vendere è necessario per aggirare il divieto UE di dare aiuti di Stato, quei 900 milioni che l'Italia ha dato ad Alitalia, insieme alla possibilità di perculare i creditori.

Spero qualche volta di incontrare il Ministro reggiano nella mia attivita' professionale...purtroppo l'ho incrociato, parlato piu' volte in passato, ma lui era solo Sindaco della citta' del "Grana"...adesso sono 5 o 6 anni che non ci sono piu' occasioni. Peccato...due paroline le farei volentieri.

[RAV38]

Come dice Malpensante, il discorso sull'ipotesi Cerberus fa comodo a tutti per guadagnare tempo (e subordinatamente per illudersi di fare pressione su LH perchè addolcisca le sue pretese in fatto di tagli). Tanto le casse di AZ sono "quasi piene" e i conti sono tornati in ordine. Sull'argomento segnalo comunque che nell'articolo odierno a firma Poglotti sul Sole 24Ore si dice che i tre Commissari stanno per recarsi a New York la prossima settimana ufficialmente per negoziare con i partner nuove condizioni con meno vincoli nella joint venture transatlantica ma c'è da attendersi che si incontreranno con i vertici del fondo Cerberus (probabilmente col cappello in mano n.d.r).

[hal]

Da " La versione di Oscar" radio 24 Oscar Giannino e Andreea Giuricin.
Come già postato da molti di noi, tutta la faccenda di Cerberus va vista come spettacolino di ombre cinesi, o meglio del gioco della pallina e campanelle. Squallido teatrino per far digerire la "rinazionalizzazione di Alitalia con scadenza sine die.
Depressione totale. Ed il povero idiota italiota paga e tace. Tanto il gregge sarà imbesuito dalla retorica del salvataggio del patrio onore

[spanna]

Uno spettro si aggira per l'europa: lo spettro di alitalia. Incapace di trovare un equilibrio economico da tempo immemore, espressione fallimentare di una nazione che pure ricopre un ruolo ben visibile sugli scenari internazionali, nuovamente in bancarotta ed affidata alle cure di commissari governativi. La sua vicenda e' una ferita purulenta che non accetta le cure amorevoli di cui e' fatta oggetto senza sosta ma anzi si aggrava e minaccia di contagiare anche altre parti del corpo fino ad ora sane. L'italia non ha mai lesinato sforzi e da sempre prodiga risorse sotto forma di fondi e legislazioni privilegiate per lenirne le sofferenze e per favorirne la guarigione, senza ottenere alcun miglioramento dell'oggetto di tanta cura ma al contrario indebolendo il resto del corpo che si vede sottratto energie preziose. Quanto starebbe meglio oggi l'italia se le stesse risorse dilapidate inutilmente fossero state impiegate in progetti efficaci di sviluppo economico del paese. Eppure si continuano a dilapidare nuove risorse per le stesse vecchie cure che hanno gia' dato prova di totale inutilita'. La cancrena infatti non e' stata arrestata, ma anzi si sta espandendo ed ora minaccia non piu' solo l'italia ma l'intera europa con i suoi equilibri faticosamente raggiunti e le leggi che sono state poste a difesa di questi equilibri. Incapace di arginare il progredire del male, accecata dall'idea perversa di un'alitalia basata su FCO + LIN, priva di qualsiasi capacita' di immaginare soluzioni diverse, l'italia provera' ad assaltare i bastioni del diritto europeo posti a guardia di uno dei principii cardine attorno ai quali l'unione europea e' fondata: il principio della concorrenza leale. Se dovesse riuscirci, se l'europa dovesse concedere all'italia la nazionalizzazione di alitalia, la perpetuazione dello spreco di denaro pubblico e della distorsione della concorrenza, a questo punto penso che l'idea di unione europea stessa sarebbe da riconsiderare. Perche' spendere denaro per mantenere parlamentari e commissione a bruxelles se nemmeno un caso cosi' lampante di distorsione della concorrenza viene fermato? Tanto vale tenerci quei soldi ed usarli per fare le porcherie che tanto faremmo ugualmente.

[hal]

Uno spettro si aggira per l'europa: lo spettro di alitalia. Incapace di trovare un equilibrio economico da tempo immemore, espressione fallimentare di una nazione che pure ricopre un ruolo ben visibile .................[omissis]................... Perche' spendere denaro per mantenere parlamentari e commissione a bruxelles se nemmeno un caso cosi' lampante di distorsione della concorrenza viene fermato? Tanto vale tenerci quei soldi ed usarli per fare le porcherie che tanto faremmo ugualmente.

:applausi: :applausi: :applausi:

[malpensante]

se l'europa dovesse concedere all'italia la nazionalizzazione di alitalia

Non ce n'è bisogno. L'unica arma della UE è la procedura d'infrazione, che è implacabile e porta a multe davvero pesanti, ma ha il difetto di richiedere molto tempo, misurabile in anni. Nel frattempo l'Italia farebbe quello che vuole e le sanzioni arriverebbero sotto un altro Governo.

E' sufficiente mascherare la nazionalizzazione con l'intervento di fondi che darebbero una patina di mercato e privati che investono, lasciando la Repubblica Italiana in apparente minoranza nella conta delle azioni. Poi spetterebbe alla UE dimostrare che i fondi come Cerberus sono arrivati in cambio di promesse di guadagni compensativi in altri business e che i privati tanto privati non sono, come le Ferrovie dello Stato. Poi ci sono le teste dure che si ostinano ad interpretare in no all'ingresso in Alitalia la norma statutaria che impedisce alla Cassa Depositi e Prestiti di entrare in società che perdono, ma basta sostituirli e prima affermare, ma senza mostrare mai i conti, che Alitalia ora è un gioiellino, un processo che si sta svolgendo sotto i vostri occhi adesso.

Faccio notare che nessun altro Stato membro si comporta in questo modo nel settore e, a quanto ne sappia, in nessun altro settore. Alitalia è un unicum.

[FlyCX]

...
Faccio notare che nessun altro Stato membro si comporta in questo modo nel settore e, a quanto ne sappia, in nessun altro settore. Alitalia è un unicum.

Mi viene in mente Air Malta che ha avuto una storia simile ma che è sempre stata più piccola e marginale.

Un paio di compagnie di Cipro sono fallite senza rimpianti e addirittura la Grecia ha staccato la spina alla fallimentare Olympic.

[KittyHawk]

In Italia non c'è nessun politico, di qualsiasi schieramento, che voglia avere il suo nome tramandato ai posteri come quello che "ha chiuso" Alitalia. Ragion per cui tutti, nessuno escluso, continueranno a foraggiare il carrozzone almeno quel tanto che basti a superare il successivo appuntamento elettorale, dopo il quale magari ci sarà qualcun altro a doversi fare carico della zavorra con la coda tricolore.

[D960]

In Italia non c'è nessun politico, di qualsiasi schieramento, che voglia avere il suo nome tramandato ai posteri come quello che "ha chiuso" Alitalia.

Se invece fosse l'esatto contrario? E se qualcuno cominciasse a dire che è tempo di chiudere AZ e dopo vincesse le elezioni?

[KittyHawk]

In Italia non c'è nessun politico, di qualsiasi schieramento, che voglia avere il suo nome tramandato ai posteri come quello che "ha chiuso" Alitalia.

Se invece fosse l'esatto contrario? E se qualcuno cominciasse a dire che è tempo di chiudere AZ e dopo vincesse le elezioni?

Il politico che dicesse di chiudere Alitalia facilmente non vincerebbe le elezioni. Dato che le stesse sono praticamente alle porte, tu hai per caso sentito qualche politico dire di staccare la spina ad Alitalia? Io no, anzi ho sentito l'esatto contrario.

[D960]

Il politico che dicesse di chiudere Alitalia facilmente non vincerebbe le elezioni. Dato che le stesse sono praticamente alle porte, tu hai per caso sentito qualche politico dire di staccare la spina ad Alitalia? Io no, anzi ho sentito l'esatto contrario.

Se i politici sono in balia di 12.000 dipendenti, stiamo freschi. Ma sono davvero voti che fanno la differenza?

[KittyHawk]

Se i politici sono in balia di 12.000 dipendenti, stiamo freschi. Ma sono davvero voti che fanno la differenza?

Ai 12.000 dipendenti diretti aggiungici pure l'indotto e tutti i famigliari. I 12.000 diventano molti, molti di più.
A Roma Alitalia è la seconda azienda come dimensioni, dopo ATAC. Vanno male tutt'e due, ma questo è un dettaglio :green: . Comunque non bisogna focalizzarsi solo su Roma: nell'immaginario collettivo di gran parte degli italiani, specie tra quelli che non usano l'aereo, AZ è ancora la compagnia di bandiera. Con tutto quello che teoricamente ne consegue: collegamenti, prestigio, posti di lavoro etc. (anche se noi sappiamo che non è vero).
Non occorre un politico di grande levatura per toccare i tasti giusti e guadagnare consensi. Nel 2008 c'è chi ci riusci raccontando la favola che vendendo Alitalia ad Air France i turisti sarebbero andati a visitare i castelli della Loira, invece di venire a vedere il Colosseo, e tanti ci credettero.

Alitalia è come la sanità pubblica: tutti a parlarne male e deprecarne gli sprechi, ma appena qualcuno propone di razionalizzare ed eliminare un ospedale più che secondario, o chiudere qualche reparto perché non rispondente a degli standard mondiali, ecco levarsi alti lai in difesa dell'esistente. Se nessun politico si è espresso per la chiusura di Alitalia probabilmente è perché hanno dati sulle inclinazioni dell'opinione pubblica che noi non abbiamo.

[malpensante]

C'è un punto fermo: ad ogni giro bi-triennale di ristrutturazione Alitalia si rimpicciolisce, mentre il resto dell'aviazione cresce. Vendita o nazionalizzazione anche questa volta andrà così, non c'è dubbio.

Per chi non vive intorno a Fiumicino e Linate Alitalia è la linea aerea con cui si va a Roma o, via Roma, in poche destinazioni, con cui si va a Linate, mentre per tutti gli Italiani con le major si va dappertutto nel mondo e con le low cost dappertutto in Europa.

Vendere vuol dire integrarsi in un gruppo globale, altrimenti la scelta è diventare sempre di più una nana rossa (per le perdite).

[robix]

In un paese normale le sorti di AZ interesserebbero soltanto ad una parte di romani, ad una parte di milanesi ed a qualche altro italiano sperduto per lo stivale o sulle isole (i.e. a chi lavora in AZ od usa AZ regolarmente, a Milano ovviamente dal comodo linatino).
Purtroppo moltissimi in Italia vedono AZ come la nazionale di calcio, per cui si tifa sempre e comunque anche se può stare sui c... per varie ragioni. E quindi magari va bene lamentarsi di AZ, ma se poi qualcuno la lascia fallire ... guai ! (Sarà che a me della nazionale italiana di calcio - o di qualsiasi altro sport - non me ne frega assolutamente un cavolo che quindi non mi interessa neppure "salvaguardare" AZ ?)

[rs4]

Sembrerebbe che AZ stia aprendo il volo FCO-JNB dalla summer 18'...
e LIN-LUX, LIN-ATH, LIN-TPS...
Cosa ne pensate del fatto che AZ non consideri minimamente MXP per il LR?..
altra considerazione...ma è normale che Modiano (presidente SEA) non si faccia mai vivo?
È già in letargo a novembre?
Non capisco dove abbia visto la crescita a 2 cifre del LR...

[malpensante]

Cosa ne pensate del fatto che AZ non consideri minimamente MXP per il LR?..

Penso che ha l'hub a Roma Fiumicino.

altra considerazione...ma è normale che Modiano (presidente SEA) non si faccia mai vivo?
È già in letargo a novembre?

Non direi, visto che oggi il primo buco visibile nella sua agenda era il 30 novembre.

[spanna]

L'hub principale è LIN, FCO è solo focus airport. Come dimostra la recente scelta di AZ su Alghero.

[malpensante]

Il nuovo lungo raggio di AZ da LIN pare che si chiami Atene.