Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare

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D960
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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare

Messaggio da leggereda D960 » dom 06 ott 2019, 12:45:53

Come siete lamentosi. Un miliardo di euro è nulla in confronto al salvataggio della compagnia di bandiera in onore della patria!
AHO-ARN-BLQ-BGY-CAG-DUB-FCO-FLR-FRL-GOA-GRO-KIR-KBP-LIN-MXP-MUC-OLB-PMF-PSA-STN-TBS-TPS-TRN-TRS-TSF-VCE

Primo anno in perdita, secondo in pareggio e terzo in utile

RAV38
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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare

Messaggio da leggereda RAV38 » dom 06 ott 2019, 13:25:53

Vogliamo scommettere? Nuova proroga e nuovo prestito. :ciapett:

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mattaus313
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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare

Messaggio da leggereda mattaus313 » dom 06 ott 2019, 15:32:49

Forse la cosa più raccapricciante è che a nessuno sembra fottere niente. Parlo dell'italiano medio tipo, mi piacerebbe sapere quale sia l'opinione prevalente sull'argomento.

Ok che non è un discorso semplice, ma quando senti al TG che milioni (ormai miliardi) di soldi pubblici vengono gettati nel nulla, proverai pure a farti due domande, no?
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romaneeconti
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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare

Messaggio da leggereda romaneeconti » dom 06 ott 2019, 15:49:30

...e il silenzio dei creditori che da anni han preso chiodi nel deretano da questa vergogna italiana...Schifo.

milmxp
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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare

Messaggio da leggereda milmxp » dom 06 ott 2019, 16:55:39

mattaus313 ha scritto:Forse la cosa più raccapricciante è che a nessuno sembra fottere niente. Parlo dell'italiano medio tipo, mi piacerebbe sapere quale sia l'opinione prevalente sull'argomento.

Ok che non è un discorso semplice, ma quando senti al TG che milioni (ormai miliardi) di soldi pubblici vengono gettati nel nulla, proverai pure a farti due domande, no?
Ma se sono tutti esaltati che ora apre Linate e poi a giugno apre Roma-SFO.
Se fosse possibile io metterei, sulle buste paga, una voce che dice "Trattenuta per salvataggio Alitalia", solo per vedere quanti babbei sarebbero contenti dell'ennesimo salvataggio.

KittyHawk
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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare

Messaggio da leggereda KittyHawk » dom 06 ott 2019, 17:20:36

milmxp ha scritto:Se fosse possibile io metterei, sulle buste paga, una voce che dice "Trattenuta per salvataggio Alitalia", solo per vedere quanti babbei sarebbero contenti dell'ennesimo salvataggio.
Non suggerire mai idee strampalate a chi ci governa, ché poi le attuano davvero.

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mattaus313
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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare

Messaggio da leggereda mattaus313 » dom 06 ott 2019, 18:47:14

KittyHawk ha scritto:
milmxp ha scritto:Se fosse possibile io metterei, sulle buste paga, una voce che dice "Trattenuta per salvataggio Alitalia", solo per vedere quanti babbei sarebbero contenti dell'ennesimo salvataggio.
Non suggerire mai idee strampalate a chi ci governa, ché poi le attuano davvero.
No ma ha ragione milmxp, almeno magari è la volta buona che magari qualcuno collega il cervello (e magari scende pure in piazza) e un'azienda che perde da anni centinaia di milioni l'anno fallisce (o viene venduta a condizioni di mercato) come fan tutte e non è mantenuta in vita dalle casse statali a caso.

Qui stiamo andando veramente oltre la decenza.
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spanna
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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare

Messaggio da leggereda spanna » lun 07 ott 2019, 11:19:48

sembra che la lettera al mise di atlantia abbia avuto l'effetto del grido "il re e' nudo" nella favoletta, cioe' il piano non portera' al break even
ROMA (Reuters) - I potenziali investitori che lavorano al salvataggio di Alitalia invieranno a breve al governo una lista delle principali criticità che impediscono di finalizzare l’accordo, sollecitando un maggiore coinvolgimento dell’esecutivo nel dossier. Lo ha detto una fonte che sta seguendo la vicenda dopo che ieri, nella sede romana di Mediobanca, i top manager di Atlantia, Ferrovie dello Stato, ministero dell’Economia e commissari che gestiscono il vettore si sono incontrati per mettere sul tavolo i molti problemi che non hanno consentito finora di concordare il piano di rilancio, a ridosso della scadenza al momento fissata al 15 ottobre.

Anche la compagnia statunitense Delta ha partecipato alla discussione in una successiva conference, secondo la fonte.

Le società coinvolte non hanno commentato.

Finora questi potenziali soci, che da luglio discutono per concordare un piano industriale a cui subordinano l’impegno a investire in Alitalia, non hanno trovato un’intesa.

La decisione maturata ieri è stata quindi quella di affidare al governo una sorta di short list dei problemi aperti.

Tra le richieste, spiega la fonte, un maggiore coinvolgimento di Delta — che al momento non è interessata a una quota superiore al 10% — sia nell’immediato che in futuro a sostegno del rilancio.

E’ soprattutto la redditività del piano l’elemento di maggiore criticità. Finora, dice la fonte, sarebbe emerso che il piano presentato - e criticato pubblicamente da Atlantia - consumi cassa per i primi quattro anni in modo decrescente, e non viene indicato un preciso momento di break-even.

Altro elemento critico è la partecipazione di Alitalia all’accordo BlueSkies che Delta ha siglato con AirFrance KLM e Virgin Atlantic sulle rotte nordamericane e che gli americani non vorrebbe ridiscutere, secondo la fonte.

Nella lettera si indicherà inoltre la questione degli esuberi non ancora quantificati, aggiunge la fonte.

Altri temi che verranno evidenziati sono la stima del capitale circolante di Alitalia, che i potenziali acquirenti si ritroveranno al momento dell’eventuale ingresso nella compagnia, e la questione di quanto durerà la cassa.

Ipotizzando — con un certo ottimismo — che si arrivi per ottobre a un accordo vincolante dei soci futuri, serviranno altri due/tre mesi per chiudere i contratti e firmare. La questione ancora aperta è se per allora Alitalia avrà ancora soldi per volare.

La lunga lista di problemi lascia sottintendere che la scadenza di metà ottobre per la presentazione del piano sia troppo imminente per poter essere onorata.

Che la situazione non sia facile lo ha ammesso lo stesso presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. “Per Alitalia la situazione è complicata, faremo il possibile per assicurare alla compagnia di poter rivolare ad ali spiegate”, ha detto rispondendo ai giornalisti da Assisi.

“Il governo è stato molto chiaro sin dall’inizio. Alitalia è una questione, Autostrade è un’altra. La commistione per noi è inaccettabile”, ha poi aggiunto.

Il riferimento è al contenuto di una lettera che Atlantia ha inviato al ministro dello Sviluppo Stefano Patuanelli in cui — secondo gli stralci non smentiti pubblicati da La Repubblica — avrebbe posto tra gli elementi ostativi all’investimento in Alitalia anche la questione aperta del rischio di una revoca della concessione, legata all’iniziativa del governo dopo il crollo del ponte Morandi di Genova nell’agosto del 2018.

Sul fronte sindacale, Fnta ha chiesto un incontro al minsitro Patuanelli, confermando lo sciopero di piloti e assistenti di volo convocato per mercoledì 9 ottobre
https://it.reuters.com/article/topNews/idITKBN1WM0CS
20 anni di perdite senza soluzione di continuità per liberarsi di alitalia. Per ITA airways ne occorreranno molti meno.

KittyHawk
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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare

Messaggio da leggereda KittyHawk » lun 07 ott 2019, 13:03:41

Con queste premesse il disastro non è dietro l'angolo, è proprio in bella vista. Litigano ancor prima di unirsi.

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wrth
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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare

Messaggio da leggereda wrth » lun 07 ott 2019, 16:24:38


Mauz
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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare

Messaggio da leggereda Mauz » lun 07 ott 2019, 16:27:26

Ciò che non farebbero mai i partiti potrebbe farlo un governo tecnico.

Ma finché l'Europa acconsente la vedo dura...

Inviato dal mio JSN-L21 utilizzando Tapatalk
Stiamo monitorando attentamente la situazione. (Claudia)

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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare

Messaggio da leggereda malpensante » lun 07 ott 2019, 17:31:02

Mauz® ha scritto:Ciò che non farebbero mai i partiti potrebbe farlo un governo tecnico.
Non ci credo. Nessuno vorrebbe essere ricordato per aver spento la luce ad Alitalia, nemmeno se fosse malato terminale e senza eredi.

Nonostante il blabla, il mugugno della stampa, nessuno ma proprio nessuno che sia in politica propone di chiudere Alitalia. Non c'è nessuno nemmeno che dica di venderla a Lufthansa sopportando tagli e amputazioni. Nessuno. Chi dice di essersi pentito di aver dato soldi ultimamente ad AZ è uscito dal PD (Calenda) e nel Movimento dei 5 Saggi tutti sono con la pasionaria Giulia Lupo e le fesserie che ripete ogni volta.

Il Paese è convinto che Alitalia perda soldi per colpa dei marziani, nessuno capisce che senza una ristrutturazione vera sarà sempre a chiedere nuovi soldi ogni due anni, come ha scritto pure Atlantia.

Che poi sia l'Europa a creare problemi a questo Governo non è nemmeno pensabile.

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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare

Messaggio da leggereda mattaus313 » lun 07 ott 2019, 18:29:15

A dirlo pubblicamente (e pure tra le righe, parlando di soluzione di mercato) è rimasto solo Giuricin, e qualcuno a pensarlo.

Questo la dice lunga sul fatto che ormai Alitalia da tempo non è nemmeno più percepita come una compagnia aerea ma come un ente assistenziale, dove non conta quanto riempi i posti in volo ma quelli a terra.

Certo è che il castello non è mai stato così vicino dal cadere e i motivi come al solito sono tanti.

nell'Europa non confiderei più di tanto. Da li arrivano indicazioni su quanto deficit fare, il dove lo giudicano i mercati. Se spendiamo 1 miliardo per salvare posti di lavoro di una compagnia che non è alla frutta ma tra l'ammazza caffè e il conto sono problemi nostri. A tutti gli altri stati pare pure fare comodo la cosa...
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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare

Messaggio da leggereda Mattia » lun 07 ott 2019, 18:48:12

Chi immagina il fallimento di Alitalia è un illuso, nessuno la chiuderà mai...non capisco come ancora si possa credere che ci sia qualcuno disposto a farlo, oltretutto a LH e AF non frega nulla, anzi, avere un cadavere italiano mantenuto in vita gli fa solo guadagnare passeggeri senza problemi

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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare

Messaggio da leggereda malpensante » lun 07 ott 2019, 19:35:30

mattaus313 ha scritto:A dirlo pubblicamente (e pure tra le righe, parlando di soluzione di mercato) è rimasto solo Giuricin, e qualcuno a pensarlo.
Giuricin è molto sponsorizzato da NTV italo, quindi...

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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare

Messaggio da leggereda mattaus313 » lun 07 ott 2019, 20:07:52

malpensante ha scritto:
mattaus313 ha scritto:A dirlo pubblicamente (e pure tra le righe, parlando di soluzione di mercato) è rimasto solo Giuricin, e qualcuno a pensarlo.
Giuricin è molto sponsorizzato da NTV italo, quindi...
Senz'altro, ma pur sempre meno di quanto Alitalia non sia "sponsorizzata" dai contribuenti.

Tra il salvarla con soldi pubblici e il farla fallire mi sembra ragionevole pensare che la prima cosa, in un paese normale, sarebbe sondare il mercato. In un paese normale, appunto.

Tengo conto di Italo, tengo conto anche dell'IBL con il quale ha scritto il libro che non è certo filo-comunista, ma dopo un pò il castello cade...
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Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare

Messaggio da leggereda malpensante » lun 07 ott 2019, 22:51:09

Giuricin ha ragione, ma è ovvio che disapprovare quello che fa FS per lui sia un invito a nozze.

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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare

Messaggio da leggereda mattaus313 » mar 08 ott 2019, 00:32:13

Claro ed è giusto tenerne conto.

Che poi oddio, un eventuale ingresso di FS in Alitalia sarebbe un colpo così forte anche per FS che quasi potrebbe pure tifare per le nozze :lol: :lol: :lol:
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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare

Messaggio da leggereda KittyHawk » mer 09 ott 2019, 00:49:44

E mentre a Roma non sanno più a che santo votarsi (io suggerirei San Giuda Taddeo, vista la situazione), sui giornali appaiono soluzioni sempre più fantasiose. Nel caso una di queste, l'ingresso di F2I in Atlantia, si concretizzasse c'è da chiedersi cosa potrebbe succedere nel gioco degli aeroporti italiani.
Il negoziato più importante il governo lo ha messo in campo con Atlantia che ha chiesto la garanzia che a fronte di un investimento in Alitalia da almeno 350 milioni non ci sia poi la revoca della concessione ad Autostrade per l’Italia per «colpa grave». Il presidente di Atlantia Fabio Cerchiai e il dg Giancarlo Guenzi hanno visto il premier. Si potrebbe procedere ad un negoziato che comporti una revisione della concessione. Come? Circolano diverse ipotesi: 1) Lo scorporo delle tratte ligure sotto la lente della procura, operazione che verrebbe incardinata dalla stessa Autostrade per l’Italia; 2) La possibilità di un ingresso nel capitale di Atlantia di Cdp o del fondo infrastrutturale F2i. Un’operazione concordata con la famiglia Benetton. Ma gli attori sono tanti. E occorre metterli d’accordo tutti.
https://www.corriere.it/economia/aziende/19_ottobre_08/alitalia-vertice-conte-cerchiai-atlantia-l-ipotesi-revisione-2b83c208-ea06-11e9-95ef-66e776be64e5.shtml

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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare

Messaggio da leggereda mattaus313 » mer 09 ott 2019, 08:56:33

Spettacolo dato che CDP non può investire in società in perdita ha la brillante idea di entrare in Atlantia, che funziona, per poi da lì subentrare in Alitalia.

Sarebbe meno patetico un vitalizio a tutti i dipendenti e sbaraccare definitivamente...
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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare

Messaggio da leggereda KittyHawk » mer 09 ott 2019, 09:32:47

mattaus313 ha scritto:Spettacolo dato che CDP non può investire in società in perdita ha la brillante idea di entrare in Atlantia, che funziona, per poi da lì subentrare in Alitalia.

Sarebbe meno patetico un vitalizio a tutti i dipendenti e sbaraccare definitivamente...
I politici stanno semplicemente cercando un modo di salvarsi la faccia, perché sanno che i soldi di Atlantia sono assolutamente necessari al prolungamento dell'agonia di AZ, ma non possono rimangiarsi semplicemente tutto quello che hanno detto dopo il crollo del ponte Morandi.

L'operazione mediatica facilmente è: (1) in Atlantia entra un nuovo attore che fa scendere la quota azionaria dei Benetton (quindi Benetton castigati, ancor di più se scendono sotto la quota di controllo); (2) il nuovo entrante è la cassaforte dei risparmi degli italiani (CDP) o un esperto del settore (F2I, che vede tra gli "azionisti" anche CDP e casse di previdenza, quindi di nuovo soldi degli italiani); (3) non si può penalizzare il nuovo entrante revocando le concessioni autostradali perché si penalizzerebbero i piccoli risparmiatori italiani o i pensionati, quindi si rivedranno le concessioni ma esse rimarranno in capo ad Atlantia.

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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare

Messaggio da leggereda KittyHawk » mer 09 ott 2019, 09:42:38

Intervento di Franco D'Alfonso su ArcipelagoMilano.
ALITALIA, SEA, FIUMICINO: UNA TELENOVELA ITALIANA
Un caso di malriposto orgoglio nazionale
di Franco D'Alfonso

Il vecchio giochino delle sigle delle compagnie aeree per definirne il servizio in uso fra i grandi viaggiatori fin dagli anni ottanta era già impietoso: “Alitalia – Always Late In Takeoff Always Late In Arrival”, “sempre in ritardo al decollo, sempre in ritardo all’arrivo”. Definire l’Alitalia una “eccellenza da salvare”, per di più dopo venti anni di interventi mirati solo a mantenere qualche volo a Fiumicino e Roma Ostia e 10 miliardi di euro pubblici volatilizzati, non è solo propaganda politica un tanto al kilo, è una truffa ideologica ed economica bella e buona.

Nessuno può dirsi innocente fra i governi di questi anni: da quelli della tarda prima Repubblica che scaricavano sui conti Iri le perdite generate da costi del personale in perenne esplosione, a quelli Berlusconi, che stracciò un assegno di 1,8 miliardi di Air France per arruolare i “capitani coraggiosi” che ci costarono invece 1,8 miliardi, fino alla bella pensata di Giggino Di Maio di riprendersi il maltolto dagli arabi per tentare il solito baratto da bambini di altre concessioni contro salvataggio privato con i Benetton e la forzata complicità di FS con i vertici in perenne ricerca di conferma.

Ma Alitalia non è solo una storia di straordinario spreco impunito di denaro pubblico e di una delle più basse gestioni da basso impero all’italiana, è anche e forse soprattutto la storia della completa devastazione di qualsiasi politica industriale che avesse un minimo di senso per il turismo e per il settore aereoportuale.

Per restare agli ultimi anni, si è rischiato di mandare a carte quarantotto l’unico investimento in grado di garantire una presenza italiana nel mercato europeo, la nuova Malpensa, realizzata con grandi e gravi ritardi decisionali perché la lobby di Fiumicino ritardò la firma del primo governo Berlusconi fino a che la solita, cattivissima Europa non minacciò di dirottare su Madrid mezzo miliardo di finanziamento.

Pur con ritardo, si era ancora in tempo a realizzare l’hub europeo che avrebbe consentito alla nostra compagnia di bandiera di fare il salto a compagnia (allora) di lungo raggio e player almeno europeo, come Air France, British Airways e Lufthansa, diventando utile per attirare il turismo mondiale e svincolandosi dalla dipendenza di un mercato domestico ormai insufficiente per qualunque compagnia che voglia stare in piedi e, nel nostro caso, incentrato sulla tratta Milano-Roma gestita in monopolio e a prezzi esorbitanti, con alle viste la Tav che, come puntualmente avvenuto, l’avrebbe scardinato dalla sera alla mattina. E invece niente, per non disturbare gli assetti romanocentrici, si inventò la follia del doppio hub Milano-Roma (in nessuna parte del pianeta così vicini ed in mano ad una sola compagnia), per di più gestito con personale in trasferta a Malpensa.

La follia fu interrotta sotto il peso dell’aumento dei costi Alitalia del 30%, quando tutti li stavano abbattendo del 50%, e del crollo del fatturato per la concorrenza del Freccia Rossa, naturalmente ignorando totalmente la logica e l’economia: anziché spostare traffico, personale ed aeromobili nel mercato più ricco e grande del Nord, si chiuse baracca e burattini a Malpensa per sistemarsi nel giardino di casa romano, mettendo in grave crisi la SEA (di proprietà del comune di Milano) per tutelare (anche) il valore di Fiumicino, appena ceduto alla famiglia Romiti.

Com’era scritto, in pochi mesi Alitalia continuò la corsa verso il baratro, la famiglia Romiti trattò l’aeroporto come una vacca da mungere in fretta, forse equivocando sul termine finanziario di cash cow, per passare la mano ai Benetton che, sebbene acquisiscano Fiumicino a prezzo di saldo, almeno portano una logica di infrastruttura commerciale sul mercato europeo.

Con l’incremento del traffico aereo mondiale, il tramonto degli hub di una sola compagnia, l’avvento prepotente delle low cost, il ritorno alla logica delle tratte point-to-point, la Malpensa a guida SEA, faticosamente ma sicuramente, attraverso una certosina ricerca di voli internazionali dalle singole città dei nuovi mercati emergenti, dalla Cina all’India, dai paesi del Golfo alla Russia, ricostruisce traffico, valore e fatturato, cambiando con l’arrivo della giunta Pisapia management e strategia e chiudendo i contenziosi con l’Europa che i “sovranisti” ante litteram della destra forzista e leghista meneghina e varesina avevano generato con una gestione inefficiente e, vecchio vizio, in violazione delle regole europee.

Lungi dall’interessarsi su cosa stesse succedendo sul mercato, il Governo centrale (tutti; da Monti a Conte 1, passando per Letta, Renzi, Gentiloni …) si è preoccupato prima di tutto di tutelare la rendita di posizione di Fiumicino, ritardando e negando sistematicamente l’autorizzazione ad istituire i voli intercontinentali con base Milano Malpensa, senza capire che la competizione per attirare il turismo mondiale si gioca sull’accessibilità e la comodità degli aeroporti più che fra i vettori, e che Zurigo, Parigi, Monaco di Baviera ringraziano e incassano.

Le soluzioni per questa ennesima ed annunciata crisi Alitalia sono di dubbia (eufemismo) efficacia per interrompere l’agonia ultradecennale della compagnia, ma sono certamente perfette per zavorrare nuovamente l’intero settore e gli aeroporti del Nord: se i Benetton saranno spinti ad investire in Alitalia, forse avranno (di nuovo) un occhio di riguardo sulle tariffe autostradali (trecento milioni per blindare un paio di miliardi di utili in pochi anni sono ancora un buon investimento, ma forse un po’ troppo nell’occhio del ciclone) ma certamente godranno ancora di protezione commerciale e normativa su Aereoporti di Roma.

Infine, pur mettendo pure una croce sopra i dieci miliardi già bruciati, abbiamo una idea di cosa si potrebbe fare con i 2/3 miliardi che la fornace Alitalia assorbirà nei prossimi due o tre anni (magari anche questa volta fuori dai parametri UE …) investendoli nel settore turismo?

Governare con le parole e gli slogan (“non si tocca”, il “petrolio d’Italia” e via sproloquiando) significa continuare nella deriva. Parafrasando Seneca, nessun vento è amico di coloro che non conoscono l’aeroporto dove vogliono arrivare …
https://www.arcipelagomilano.org/archives/53655

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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare

Messaggio da leggereda KittyHawk » mer 09 ott 2019, 13:31:08

Benetton lancia Lufthansa
L'azionista di Atlantia all'Ansa: "Se vogliamo dare un futuro ad Alitalia, una soluzione transitoria non può bastare. Servono esperienza tecnica e di gestione"

“L’obiettivo deve essere veramente dare un futuro ad Alitalia, non un rinvio o una soluzione transitoria”. Lo ha detto all’Ansa Luciano Benetton, azionista di Atlantia, interpellato in merito alla vicenda Alitalia a Londra alla presentazione d’una partnership culturale fra Aga Khan Foundation e Fondazione Benetton. “In linea di principio - ha aggiunto - ho visto ciò che ha fatto Lufthansa nell’acquisizione d’altri vettori: Lufthansa ha molta esperienza e anche il progetto Alitalia dovrebbe passare attraverso chi ha esperienza tecnica e di gestione”.
https://www.huffingtonpost.it/entry/lufthansa_it_5d9dbb83e4b02c9da041a5ad?2ai&utm_hp_ref=it-homepage

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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare

Messaggio da leggereda gabbozzo » mer 09 ott 2019, 13:41:46

KittyHawk ha scritto:
Benetton lancia Lufthansa
L'azionista di Atlantia all'Ansa: "Se vogliamo dare un futuro ad Alitalia, una soluzione transitoria non può bastare. Servono esperienza tecnica e di gestione"

“L’obiettivo deve essere veramente dare un futuro ad Alitalia, non un rinvio o una soluzione transitoria”. Lo ha detto all’Ansa Luciano Benetton, azionista di Atlantia, interpellato in merito alla vicenda Alitalia a Londra alla presentazione d’una partnership culturale fra Aga Khan Foundation e Fondazione Benetton. “In linea di principio - ha aggiunto - ho visto ciò che ha fatto Lufthansa nell’acquisizione d’altri vettori: Lufthansa ha molta esperienza e anche il progetto Alitalia dovrebbe passare attraverso chi ha esperienza tecnica e di gestione”.
https://www.huffingtonpost.it/entry/lufthansa_it_5d9dbb83e4b02c9da041a5ad?2ai&utm_hp_ref=it-homepage
svelato cosa conteneva l'allegato alla letterina di settimana scorsa al ministero :fischio: :cool2:

KittyHawk
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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare

Messaggio da leggereda KittyHawk » mer 09 ott 2019, 13:44:41

Alitalia, Lufthansa entra nelle trattative per il salvataggio della compagnia

Alitalia, Lufthansa entra nelle trattative per il salvataggio della compagnia
Lufthansa irrompe nelle trattative per il salvataggio di Alitalia. Con una lettera inviata martedì sera a Ferrovie dello Stato e al ministero dello Sviluppo economico il gruppo tedesco proporrebbe una forte partnership commerciale con il vettore tricolore che a questo punto sarebbe a trazione Fs-Atlantia. È quanto apprende il Corriere da due diverse fonti che chiedono l’anonimato perché non autorizzate a divulgare informazioni sensibili.

La missiva
Nella comunicazione — che finisce per confondere ancora di più le discussioni tra i diversi partner della cordata — Lufthansa si propone come alternativa alla rivale americana Delta (che vorrebbe entrare in Alitalia con un investimento iniziale di 100 milioni di euro) offrendo un accordo commerciale, senza prevedere in un primo momento l’ingresso nell’azionariato della compagnia italiana. Nella lettera i tedeschi fanno capire che questa partnership potrebbe essere siglata in tempi molto rapidi, cosa che secondo loro porterebbe i benefici economici nel giro di pochi mesi.

La nuova Alitalia
Il colosso tedesco dei cieli – che comprende anche Swiss, Austrian Airlines, Eurowings, Brussels Airlines e Air Dolomiti – a quanto si apprende vorrebbe un’Alitalia guidata da Atlantia come forte socio industriale e con l’apporto di Ferrovie. Nel documento non si accenna alle rotte e soprattutto alla dimensione che dovrà avere il vettore tricolore perché secondo loro si tratterebbe di temi da far affrontare a chi prenderà in mano le sorti dell’azienda.

La replica
No comment da Atlantia. «Non rispondiamo alle speculazioni», esordisce nella sua replica al Corriere un portavoce di Lufthansa dal quartier generale. «Quello che possiamo dire è che il mercato italiano è di grande importanza per noi. Abbiamo sempre manifestato il nostro interesse per un’Alitalia ristrutturata. Una partnership commerciale per noi sarebbe immaginabile».
https://www.corriere.it/economia/aziende/19_ottobre_09/alitalia-lufthansa-entra-trattative-il-salvataggio-compagnia-6f29a03a-ea7a-11e9-9140-07f05ef9e6ae.shtml


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