Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare

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KittyHawk
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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare

Messaggio da leggereda KittyHawk » ven 11 ott 2019, 10:06:10

malpensante ha scritto:Dammi una lametta che mi taglio le vene

https://www.ilsussidiario.net/news/alit ... ixuwZmdnzM
L'articolo presenta inesattezze e tesi discutibili.

I soldi usati per ricapitalizzare Thomas Cook invece del ponte aereo avrebbero solo spostato più avanti il fallimento, come è accaduto con le ricapitalizzazioni di AZ, e se non adesso il recupero dei poveri turisti abbandonati sarebbe avvenuto tra qualche mese, a meno che TC non avesse chiuso nei prossimi giorni baracca e burattini.

Se AZ scomparisse dal nazionale altri vettori prenderebbero il suo posto. I prezzi bassi praticati da AZ sono tali perché una parte del biglietto la paga l'intera collettività italiana, anche quella che non vola, tramite prestiti e altro.

C'è poi la tesi della povera AZ schiacciata da fornitori e concorrenti, dove si parte da alcuni dati per poi giungere a conclusioni errate. Si prenda ad esempio il risultato industriale di AZ e AdR nel periodo 2012-2018. Anche senza ricordare che per anni, quanto meno nel periodo AZ CAI, AdR ha avuto le tariffe bloccate a FCO proprio per non danneggiare AZ e ricordando comunque che in almeno in un paio di volte AZ ha lasciato ad AdR dei buffi, che non sono dei personaggi particolarmente simpatici, si vede come le perdite di AZ siano quasi sempre superiori ai profitti di AdR. Profitti, che è bene evidenziare, non derivano solo dalle tariffe aeroportuali ma in buona parte dalla componente non-aviation. E il contributo di AZ agli incassi per le tariffe aeroportuali di FCO è ormai al 40%, dato che il 60% del traffico è effettuato da altre compagnie. Quasi dimenticavo: nelle tariffe aeroportuali che espone il giornalista facilmente sono compresi anche quegli oboli che il governo italiano ha graziosamente pensato di introdurre per aiutare la gestione degli esuberi nel campo dell'aviazione civile, che in buona parte è costituita da personale che ha lavorato per Alitalia.

Ma la vera chicca è alla fine: «Dato che lo Stato ci ha messo i soldi scelga responsabilmente di prendere anche le decisioni dentro l’azienda, senza delegare a chi i soldi non li vuole mettere se non in quantità simbolica e a fronte di ritorni certi e multipli su partite che non c’entrano nulla.» Se Alitalia è in queste condizioni è proprio perché lo Stato ha sempre condizionato le decisioni della compagnia, spesso per puri interessi di bacino elettorale. Avere come obiettivo il guadagno è sempre stata un'eresia. L'importante era il voletto a fine settimana ad Albenga o altri in aeroporti semidimenticati, ma comodi per qualcuno, un buon numero di persone negli uffici romani, anche se non servivano, e così via.

spanna
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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare

Messaggio da leggereda spanna » ven 11 ott 2019, 10:33:57

la proposta di arrigo in pratica e': dato che alitalia e' un oggetto quadrato che non riesce ad entrare nel mercato che e' un foro di forma tonda, allora modifichiamo tutti i parametri del mercato in modo che assumano la forma quadrata che va bene ad alitalia. Non importa se l'operazione andra' a costare decine di miliardi e a sconvolgere altri settori che al momento non stanno creando nessun problema.
Poi quando saranno stati spese decine di miliardi in questa impresa titanica scopriremo che il mercato non sara' stato modificato a sufficienza per poter ospitare alitalia e contemporaneamente avremo creato nuovi problemi che adesso non ci sono.
Un genio.
20 anni di perdite senza soluzione di continuità per liberarsi di alitalia. Per ITA airways ne occorreranno molti meno.

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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare

Messaggio da leggereda milmxp » ven 11 ott 2019, 10:42:52

spanna ha scritto:la proposta di arrigo in pratica e': dato che alitalia e' un oggetto quadrato che non riesce ad entrare nel mercato che e' un foro di forma tonda, allora modifichiamo tutti i parametri del mercato in modo che assumano la forma quadrata che va bene ad alitalia. Non importa se l'operazione andra' a costare decine di miliardi e a sconvolgere altri settori che al momento non stanno creando nessun problema.
Poi quando saranno stati spese decine di miliardi in questa impresa titanica scopriremo che il mercato non sara' stato modificato a sufficienza per poter ospitare alitalia e contemporaneamente avremo creato nuovi problemi che adesso non ci sono.
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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare

Messaggio da leggereda mattaus313 » ven 11 ott 2019, 12:14:31

easyMXP ha scritto:
mattaus313 ha scritto:L'analisi di Arrigo è corretta, il problema è che se tornasse nelle mani dello Stato si procederebbe a colpi di ricapitalizzazioni miliardarie dato che di risanarla nessuno si prende la briga, e non ha minimamente senso e soprattutto non possiamo permettercelo.
No, è corretta limitatamente alla parte del problema che analizza, ma è volutamente parziale. Fa passare l'idea che tutto dipenda dai costi di FCO, ENAV e concorrenza delle low cost, ma non dice nulla del posizionamento sul mercato (preponderante sul breve/medio raggio), non dice nulla della scelta dell'hub (scarso traffico business e scarsissimo cargo), non dice nulla dei costi delle forniture.
E vero, ma è un po' la conclusione alla quale l'articolo vuole arrivare, nota peraltro, che Alitalia non è altro che un grosso bancomat romano dalla quale i soliti noti prelevano costantemente soldi. E la tendenza sembra non cambiare nemmeno stavolta.
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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare

Messaggio da leggereda gabbozzo » ven 11 ott 2019, 13:31:29

milmxp ha scritto:
spanna ha scritto:la proposta di arrigo in pratica e': dato che alitalia e' un oggetto quadrato che non riesce ad entrare nel mercato che e' un foro di forma tonda, allora modifichiamo tutti i parametri del mercato in modo che assumano la forma quadrata che va bene ad alitalia. Non importa se l'operazione andra' a costare decine di miliardi e a sconvolgere altri settori che al momento non stanno creando nessun problema.
Poi quando saranno stati spese decine di miliardi in questa impresa titanica scopriremo che il mercato non sara' stato modificato a sufficienza per poter ospitare alitalia e contemporaneamente avremo creato nuovi problemi che adesso non ci sono.
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È dubbioso persino sul sussidio al trasporto pubblico locale mentre buttare i soldi in az va bene. Asssurdo. Un finto liberista con i soldi ed esternalità in capo agli altri.

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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare

Messaggio da leggereda RAV38 » ven 11 ott 2019, 13:35:55

Perciò l' opzione LH (lo Stato fuori dai co.....) non è fatta per piacere al mondo romano che gravita da sempre su AZ.

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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare

Messaggio da leggereda mattaus313 » ven 11 ott 2019, 13:46:28

Ma che poi non è nemmeno un'opzione LH, hanno solo teso la mano «commercialmente». Probabilmente la mossa va bene come mezzo bluff, con una letterina innocente alla modica cifra dei costi di spedizione rompono le scatole alla concorrenza prolungando l'agonia e se mai dovessero accettare fanno fondo per qualche nuovo cliente, magari pure fedele, nella penisola.

Alla fine sono convinto che questo matrimonio a 10 Delta, FS e amici del governo si farà. Giusto per rifinire in AS nel 2022 e a quel punto non ci saranno molte soluzioni disponibili: o mercato o si chiude baracca e burattini.
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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare

Messaggio da leggereda milmxp » ven 11 ott 2019, 13:54:59

Ma tranquilli, in giro c'è chi dice che QR mollerà Air Italy e MXP (in quanto hub indegno) per comperare una quota in AZ e concentrare l'IC nell'hubbe naturale.

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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare

Messaggio da leggereda gabbozzo » ven 11 ott 2019, 14:18:08

milmxp ha scritto:Ma tranquilli, in giro c'è chi dice che QR mollerà Air Italy e MXP (in quanto hub indegno) per comperare una quota in AZ e concentrare l'IC nell'hubbe naturale.
Questa me l'ero persa :lol:

Cmq IG potrebbe avere interesse a rilevare il ramo Milano di Az garantendosi una buona fetta di capacità (e domanda) esistente senza dover per forza aprire in concorrenza con tutti. Ma al momento è oltre alle condizioni di contesto. Chiudo ot.

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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare

Messaggio da leggereda milmxp » ven 11 ott 2019, 14:37:09

gabbozzo ha scritto:
milmxp ha scritto:Ma tranquilli, in giro c'è chi dice che QR mollerà Air Italy e MXP (in quanto hub indegno) per comperare una quota in AZ e concentrare l'IC nell'hubbe naturale.
Questa me l'ero persa :lol:

Cmq IG potrebbe avere interesse a rilevare il ramo Milano di Az garantendosi una buona fetta di capacità (e domanda) esistente senza dover per forza aprire in concorrenza con tutti. Ma al momento è oltre alle condizioni di contesto. Chiudo ot.
Sono i desiderata di gente che spera nella risurrezione della vecchia Meridiana e di Olbia Caput Mundi; allora si invoca FCO come aeroporto delle meraviglie, ma solo nella speranza di togliere di mezzo MXP.

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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare

Messaggio da leggereda KL63 » ven 11 ott 2019, 15:03:43

milmxp ha scritto:
spanna ha scritto:la proposta di arrigo in pratica e': dato che alitalia e' un oggetto quadrato che non riesce ad entrare nel mercato che e' un foro di forma tonda, allora modifichiamo tutti i parametri del mercato in modo che assumano la forma quadrata che va bene ad alitalia. Non importa se l'operazione andra' a costare decine di miliardi e a sconvolgere altri settori che al momento non stanno creando nessun problema.
Poi quando saranno stati spese decine di miliardi in questa impresa titanica scopriremo che il mercato non sara' stato modificato a sufficienza per poter ospitare alitalia e contemporaneamente avremo creato nuovi problemi che adesso non ci sono.
Un genio.
Arrigo lo conosco dato che è stato mio professore all'università e... Mi fermo qui che è meglio.
Giusto per curiosità in quale ateneo insegna? L'idea dato che Alitalia non è in grado di competere sul mercato di modificarlo perché possa competere penso che sia la prima volta che viene così brutalmente esplicitata, hanno modificato le regole di Linate sempre secondo i loro desideri ma così oltre nessuno si era mai spinto.

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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare

Messaggio da leggereda milmxp » ven 11 ott 2019, 15:08:11

KL63 ha scritto:
milmxp ha scritto:
spanna ha scritto:la proposta di arrigo in pratica e': dato che alitalia e' un oggetto quadrato che non riesce ad entrare nel mercato che e' un foro di forma tonda, allora modifichiamo tutti i parametri del mercato in modo che assumano la forma quadrata che va bene ad alitalia. Non importa se l'operazione andra' a costare decine di miliardi e a sconvolgere altri settori che al momento non stanno creando nessun problema.
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Giusto per curiosità in quale ateneo insegna? L'idea dato che Alitalia non è in grado di competere sul mercato di modificarlo perché possa competere penso che sia la prima volta che viene così brutalmente esplicitata, hanno modificato le regole di Linate sempre secondo i loro desideri ma così oltre nessuno si era mai spinto.
In Bicocca.

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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare

Messaggio da leggereda KittyHawk » ven 11 ott 2019, 16:25:53

KL63 ha scritto:... hanno modificato le regole di Linate sempre secondo i loro desideri ma così oltre nessuno si era mai spinto.
E anche modificando le regole son sempre riusciti ad andare male.

KL63
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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare

Messaggio da leggereda KL63 » ven 11 ott 2019, 20:35:27

In Bicocca.[/quote]
quindi anche un università importante, del resto se Ponti insegna al Politecnico.....

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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare

Messaggio da leggereda I-GABE » ven 11 ott 2019, 22:46:27

Ansa di poche ore fa:
ANSA) - ROMA, 11 OTT - Al 30 settembre la liquidità di Alitalia era pari a 310 milioni di euro (a cui va aggiunto il deposito presso la Iata), contro i 361 milioni di fine agosto.
Lo comunica la stessa compagnia in una nota, spiegando che "la riduzione di 51 milioni di euro è dovuta principalmente alla diminuzione del volume di biglietti prepagati, in linea con la normale stagionalità del settore".
Sulle rotte intercontinentali la compagnia ha registrato un incremento dei ricavi pari all'1,8% e un aumento dei passeggeri trasportati a 267.575 (+3,6%) rispetto allo stesso mese del 2018: "per il ventitreesimo mese consecutivo, i ricavi e i passeggeri relativi ai voli di lungo raggio di Alitalia continuano a crescere".
Quindi riduzione degli yields, se il fatturato aumenta meno dei passeggeri... come al solito, più volano più perdono!


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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare

Messaggio da leggereda belumosi » ven 11 ott 2019, 23:58:03

Al netto dei depositi IATA, la liquidità di AZ dovrebbe essere passata dai 628 M€ del 30-09-2018 citati dalla trimestrale, ai 310 M€ del 30-09-19.
Per cui nell'ultimo anno AZ dovrebbe aver consumato 318 M€ di liquidità.

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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare

Messaggio da leggereda romaneeconti » sab 12 ott 2019, 00:04:46

belumosi ha scritto:Al netto dei depositi IATA, la liquidità di AZ dovrebbe essere passata dai 628 M€ del 30-09-2018 citati dalla trimestrale, ai 310 M€ del 30-09-19.
Per cui nell'ultimo anno AZ dovrebbe aver consumato 318 M€ di liquidità.
...e pensa poi ai fornitori che deve pagare... e a quelli che prenderanno i soldi all'ECA…Ente Comunale Assistenza :applausi:

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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare

Messaggio da leggereda KittyHawk » lun 14 ott 2019, 10:39:25

E sulla stampa, a favore del grande pubblico, iniziano ad apparire i numeri del bilancio, comprese le perdite giornaliere per semplificare la vita del popolino. In attesa di una soluzione - l'uomo arriverà prima su Marte, a mio parere - si riparla di una ennesima proroga della scadenza per l'offerta e di un nuovo prestito.
Alitalia perde ogni giorno 715 mila euro

Nei primi nove mesi di quest’anno la cassa di Alitalia si è ridotta in media di 715.328,46 euro. Al giorno. Molto meno dei circa due milioni della primavera 2017 che poi ha portato la liquidità ad essere in negativo per 92 milioni di euro il 31 dicembre 2017. Ma comunque tanto. Così dopo il prestito ponte di 900 milioni di euro (consegnato in due tranche, da 600 e 300 milioni) potrebbe esserci bisogno di staccare un altro assegno da 250 milioni per gestire la transizione tra la vecchia e la nuova Alitalia. Sono questi alcuni dei dati che emergono dall’analisi del Corriere incrociando i documenti depositati in Parlamento, le note della compagnia e alcuni bilanci consegnati a chi si occupa della gestione commissariale.

Le date
Commissari che stanno amministrando il vettore dal 2 maggio 2017, cioè quasi 900 giorni. Il 15 ottobre scade il termine per consegnare l’offerta vincolante per rilevare e rilanciare Alitalia. Una data che sarà prorogata per la settima volta per dare tempo alla cordata Ferrovie dello Stato-Atlantia-Delta Air Lines di definire un piano industriale condiviso. E come se non bastasse oggi, il 14 ottobre, FS e Atlantia — separatamente — parleranno pure con Lufthansa che si è riaffacciata offrendo una forte partnership commerciale, ma nulla di più. Per ora.

L’altro rilancio
Intanto la cassa di Alitalia continua a erodersi. Un quadro chiaro della sua evoluzione lo si più tracciare sin da dicembre 2014, cioè pochi mesi dopo l’ingresso di Etihad Airways, società degli Emirati Arabi Uniti in forte ascesa. Poco prima delle quattro del pomeriggio dell’8 agosto di quell’anno gli allora amministratori delegati Gabriele Del Torchio (Alitalia) e James Hogan (Etihad) firmano l’accordo di investimento e di cessione del 49% del vettore tricolore (l’altro 51% finisce nella mani della nuova Midco Spa, tutta italiana). «Vogliamo un’Alitalia più sexy e con i migliori servizi possibili», annuncia Hogan.

L’amministrazione straordinaria
Il 31 dicembre del 2014 la cassa della compagnia italo-emiratina ammonta a 446 milioni di euro. L’anno successivo sale a 504 milioni, stando ai documenti consultati dal Corriere. Frutto anche di buona parte degli 1,76 miliardi di euro di ricapitalizzazione di una società che rinasce senza i debiti pregressi. Non dura molto. Già a novembre 2016 negli ambienti di Etihad iniziano le preoccupazioni sull’investimento. A gennaio 2017 si decide per un intervento drastico — sul personale e sulla flotta — da sottoporre al referendum ai dipendenti. Referendum che boccia il piano di rilancio. Etihad fa un passo indietro, il governo nomina tre commissari straordinari (Luigi Gubitosi, Stefano Paleari, Enrico Laghi) che dovranno preoccuparsi di gestire e vendere il vettore.

Il prestito
Il 2 maggio 2017 — giorno dell’avvio dell’amministrazione straordinaria — i numeri della cassa di Alitalia sono drammatici. La liquidità è scesa a 83 milioni di euro e intanto sono stati venduti 4,5 milioni di biglietti «per un controvalore di circa 531 milioni», ricordano i commissari nelle varie audizioni al Parlamento. Si tratta di un enorme debito: sono persone che bisogna far volare, soprattutto d’estate. Poi c’è la Iata, l’associazione internazionale delle compagnie, che chiede subito 118 milioni per tutelare i passeggeri (e i vettori) dall’eventuale default. Lo stesso 2 maggio il governo stanzia 600 milioni. Senza questi il 31 dicembre 2017 la cassa del vettore avrebbe registrato -92 milioni.

L’evoluzione
Altri 300 milioni di prestito arrivano nel primo trimestre del 2018. Il 31 marzo di quell’anno nelle casse di Alitalia si contano 728 milioni. Il mese dopo la liquidità aumenta a 769 milioni per effetto della vendita dei voli estivi. E infatti con le prenotazioni autunnali il 30 giugno la cassa torna a ridursi, di poco, a 763 milioni. Non incrementerà più. Il 30 settembre 2018 ci sono 135 milioni in meno rispetto a tre mesi prima, il 31 dicembre l’anno si chiude con 506 milioni. Il 30 giugno 2019 la liquidità ammonta a 453 milioni, si riduce di mese in mese di 40 milioni (a luglio), di 52 milioni (ad agosto), di 51 milioni (a settembre).

La performance
Sulla base di queste informazioni allora è possibile effettuare un calcolo dell’evoluzione quotidiana delle casse di Alitalia. Se si prende il periodo dal 31 marzo 2018 (con all’interno i 900 milioni di euro di prestito ponte) al 30 settembre 2019 questo significa che la liquidità dell’azienda è scesa alla media di 761.384 euro al giorno. Se, invece, si considera l’intera annualità (30 settembre 2018-30 settembre 2019) allora il consumo medio è stato di 871.232 euro. Restringendo il campo al solo 2019 (1° gennaio-30 settembre) allora si tratta di 715.328 euro ogni 24 ore.
Nell'articolo ci sono anche un paio di grafici.
https://www.corriere.it/economia/aziende/19_ottobre_14/alitalia-perde-ogni-giorno-715-mila-euro-fac2f478-edd8-11e9-81e9-dd3f6712b5e2.shtml

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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare

Messaggio da leggereda belumosi » mar 15 ott 2019, 10:51:12

KittyHawk ha scritto:E sulla stampa, a favore del grande pubblico, iniziano ad apparire i numeri del bilancio, comprese le perdite giornaliere per semplificare la vita del popolino. In attesa di una soluzione - l'uomo arriverà prima su Marte, a mio parere - si riparla di una ennesima proroga della scadenza per l'offerta e di un nuovo prestito.
Alitalia perde ogni giorno 715 mila euro

Nei primi nove mesi di quest’anno la cassa di Alitalia si è ridotta in media di 715.328,46 euro. Al giorno. Molto meno dei circa due milioni della primavera 2017 che poi ha portato la liquidità ad essere in negativo per 92 milioni di euro il 31 dicembre 2017. Ma comunque tanto. Così dopo il prestito ponte di 900 milioni di euro (consegnato in due tranche, da 600 e 300 milioni) potrebbe esserci bisogno di staccare un altro assegno da 250 milioni per gestire la transizione tra la vecchia e la nuova Alitalia. Sono questi alcuni dei dati che emergono dall’analisi del Corriere incrociando i documenti depositati in Parlamento, le note della compagnia e alcuni bilanci consegnati a chi si occupa della gestione commissariale.

Le date
Commissari che stanno amministrando il vettore dal 2 maggio 2017, cioè quasi 900 giorni. Il 15 ottobre scade il termine per consegnare l’offerta vincolante per rilevare e rilanciare Alitalia. Una data che sarà prorogata per la settima volta per dare tempo alla cordata Ferrovie dello Stato-Atlantia-Delta Air Lines di definire un piano industriale condiviso. E come se non bastasse oggi, il 14 ottobre, FS e Atlantia — separatamente — parleranno pure con Lufthansa che si è riaffacciata offrendo una forte partnership commerciale, ma nulla di più. Per ora.

L’altro rilancio
Intanto la cassa di Alitalia continua a erodersi. Un quadro chiaro della sua evoluzione lo si più tracciare sin da dicembre 2014, cioè pochi mesi dopo l’ingresso di Etihad Airways, società degli Emirati Arabi Uniti in forte ascesa. Poco prima delle quattro del pomeriggio dell’8 agosto di quell’anno gli allora amministratori delegati Gabriele Del Torchio (Alitalia) e James Hogan (Etihad) firmano l’accordo di investimento e di cessione del 49% del vettore tricolore (l’altro 51% finisce nella mani della nuova Midco Spa, tutta italiana). «Vogliamo un’Alitalia più sexy e con i migliori servizi possibili», annuncia Hogan.

L’amministrazione straordinaria
Il 31 dicembre del 2014 la cassa della compagnia italo-emiratina ammonta a 446 milioni di euro. L’anno successivo sale a 504 milioni, stando ai documenti consultati dal Corriere. Frutto anche di buona parte degli 1,76 miliardi di euro di ricapitalizzazione di una società che rinasce senza i debiti pregressi. Non dura molto. Già a novembre 2016 negli ambienti di Etihad iniziano le preoccupazioni sull’investimento. A gennaio 2017 si decide per un intervento drastico — sul personale e sulla flotta — da sottoporre al referendum ai dipendenti. Referendum che boccia il piano di rilancio. Etihad fa un passo indietro, il governo nomina tre commissari straordinari (Luigi Gubitosi, Stefano Paleari, Enrico Laghi) che dovranno preoccuparsi di gestire e vendere il vettore.

Il prestito
Il 2 maggio 2017 — giorno dell’avvio dell’amministrazione straordinaria — i numeri della cassa di Alitalia sono drammatici. La liquidità è scesa a 83 milioni di euro e intanto sono stati venduti 4,5 milioni di biglietti «per un controvalore di circa 531 milioni», ricordano i commissari nelle varie audizioni al Parlamento. Si tratta di un enorme debito: sono persone che bisogna far volare, soprattutto d’estate. Poi c’è la Iata, l’associazione internazionale delle compagnie, che chiede subito 118 milioni per tutelare i passeggeri (e i vettori) dall’eventuale default. Lo stesso 2 maggio il governo stanzia 600 milioni. Senza questi il 31 dicembre 2017 la cassa del vettore avrebbe registrato -92 milioni.

L’evoluzione
Altri 300 milioni di prestito arrivano nel primo trimestre del 2018. Il 31 marzo di quell’anno nelle casse di Alitalia si contano 728 milioni. Il mese dopo la liquidità aumenta a 769 milioni per effetto della vendita dei voli estivi. E infatti con le prenotazioni autunnali il 30 giugno la cassa torna a ridursi, di poco, a 763 milioni. Non incrementerà più. Il 30 settembre 2018 ci sono 135 milioni in meno rispetto a tre mesi prima, il 31 dicembre l’anno si chiude con 506 milioni. Il 30 giugno 2019 la liquidità ammonta a 453 milioni, si riduce di mese in mese di 40 milioni (a luglio), di 52 milioni (ad agosto), di 51 milioni (a settembre).

La performance
Sulla base di queste informazioni allora è possibile effettuare un calcolo dell’evoluzione quotidiana delle casse di Alitalia. Se si prende il periodo dal 31 marzo 2018 (con all’interno i 900 milioni di euro di prestito ponte) al 30 settembre 2019 questo significa che la liquidità dell’azienda è scesa alla media di 761.384 euro al giorno. Se, invece, si considera l’intera annualità (30 settembre 2018-30 settembre 2019) allora il consumo medio è stato di 871.232 euro. Restringendo il campo al solo 2019 (1° gennaio-30 settembre) allora si tratta di 715.328 euro ogni 24 ore.
Nell'articolo ci sono anche un paio di grafici.
https://www.corriere.it/economia/aziende/19_ottobre_14/alitalia-perde-ogni-giorno-715-mila-euro-fac2f478-edd8-11e9-81e9-dd3f6712b5e2.shtml
Immagine
Partendo da questi dati, ho cercato di capire quanto la cura dei commissari abbia giovato ad AZ, almeno per quanto riguarda la liquidità.
Ho preso in analisi il periodo tra il 31-12-15 e il 02-05-17 e l'ho confrontato con quello compreso tra il 31-12-17 e il 30-04-19. I due giorni di differenza a Maggio, sono sostanzialmente irrilevanti (tra Aprile e Maggio 2019 la cassa è calata di soli 3 M€).
Per poter fare il confronto, ho dovuto considerare l'intero prestito ponte di 900 M€ come già erogato al 31-12-17.

Al 31-12-15, la liquidità era di 504 M€ e al 02-05-19 si era ridotta a 83 M€, con un calo di 421 M€.
Al 31-12-17, la liquidità teorica imputando tutto il prestito ponte sarebbe stata di 818 M€ (-82 M€ +900 M€). Liquidità che al 31-04-19 era calata fino a 470 M€. In questo caso sono andati bruciati 348 M€.
Per cui possiamo dire che prendendo in esame due periodi temporali confrontabili, la gestione dei commissari è stata in grado di ridurre il calo della liquidità per un importo di 73 M€. Poco più di 1/6 di quello che sarebbe stato necessario per mantenere la liquidità iniziale.
A peggiorare un quadro già fosco, va ricordato che sicuramente una parte di quei 73 M€ è stata risparmiata grazie ai poteri garantiti all'AS.

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malpensante
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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare

Messaggio da leggereda malpensante » mar 15 ott 2019, 14:07:43

Quante sciocchezze scrivi, belumosi!
L'operato dei commissari ha avuto grande successo, perché Alitalia è la linea aerea più puntuale della Via Lattea. Punto. Perché vai a cavillare su cose inutili come i conti?

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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare

Messaggio da leggereda romaneeconti » mar 15 ott 2019, 14:52:08

malpensante ha scritto:Quante sciocchezze scrivi, belumosi!
L'operato dei commissari ha avuto grande successo, perché Alitalia è la linea aerea più puntuale della Via Lattea. Punto. Perché vai a cavillare su cose inutili come i conti?
:annuncio: cit. Malpensante: "tutto va bene Madama la Marchesa" :green: :green:

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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare

Messaggio da leggereda belumosi » mar 15 ott 2019, 19:11:45

malpensante ha scritto:Quante sciocchezze scrivi, belumosi!
L'operato dei commissari ha avuto grande successo, perché Alitalia è la linea aerea più puntuale della Via Lattea. Punto. Perché vai a cavillare su cose inutili come i conti?
Che i conti andassero male, non è certo una sorpresa.
Però in tutta onestà mi aspettavo risultati un po' migliori.
Scoprire che il trend con cui AZ mangia cassa, al netto dell'AS è più o meno lo stesso dei tempi di EY, mi stupisce un po'. Diciamo che avrei immaginato un vantaggio di altri 50 M€ o giù di li.
Sempre lontani anni luce da qualsiasi sostenibilità, ma non lo stesso percorso fatto dal criceto sulla ruota.

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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare

Messaggio da leggereda easyMXP » mar 15 ott 2019, 19:47:04

belumosi ha scritto:
malpensante ha scritto:Quante sciocchezze scrivi, belumosi!
L'operato dei commissari ha avuto grande successo, perché Alitalia è la linea aerea più puntuale della Via Lattea. Punto. Perché vai a cavillare su cose inutili come i conti?
Che i conti andassero male, non è certo una sorpresa.
Però in tutta onestà mi aspettavo risultati un po' migliori.
Scoprire che il trend con cui AZ mangia cassa, al netto dell'AS è più o meno lo stesso dei tempi di EY, mi stupisce un po'. Diciamo che avrei immaginato un vantaggio di altri 50 M€ o giù di li.
Sempre lontani anni luce da qualsiasi sostenibilità, ma non lo stesso percorso fatto dal criceto sulla ruota.
I commissari non hanno fatto nulla, se non una aggiustatina marginale ai contratti di fornitura.
Hanno semplicemente cristallizzato AZ in attesa che qualcuno se la prenda, così com'è perché i dipendenti AZ sono più uguali di tutti gli altri dipendenti d'Italia e, come scritto nella Costituzione, non possono subire le crisi della loro azienda come le decine di migliaia di dipendenti che sono rimasti a casa in Italia negli ultimi anni.
E' tutto uguale a prima, perché ti aspettavi conti migliori?

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rs4
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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare

Messaggio da leggereda rs4 » mer 16 ott 2019, 06:54:16

Dal Corriere https://www.corriere.it/economia/azi...10167127.shtml
Il ruolo del governo
Ultima condizione: «iniziative istituzionali» per permettere ad Alitalia di operare a «condizioni di mercato». Il governo — chiariscono le fonti — deve porre un freno agli incentivi alle low cost da parte degli aeroporti minori (e qui il dito è puntato soprattutto sul modello di Ryanair, il più grande vettore a basso costo d’Europa, basato sulle iniziative di co-marketing) e rivedere certi accordi come il regime di «quinta libertà» che consentono alle aviolinee di altri Paesi di operare collegamenti diretti tra l’Italia e una nazione terza. Nel mirino, insomma, rischia di finire il volo diretto Emirates Milano-New York, tra le principali tratte business del nostro Paese.
E te pareva che MXP non doveva essere coinvolta... Adesso il problema è EK? La prossima IG?
Per loro le condizioni di mercato sono ricevere miliardi di euro dallo stato (noi) e non restituirne nemmeno 1? Che schifo DI paese. :duro:
AC, AP, AT, AY, AZ, B6, BA, BK, BR, BT, CA, CI, CX, CZ, EI, EK, EN, EY, FB, FD, FM, FR, G7, GA, GQ, I8, IB, IG, J8, KE, KL, L4, LH, LO, LX, MHS, MI, MU, NH, NZ, OK, OS, PC, QF, QR, SC, SK, SN, SQ, T2, TG, TK, TP, U2, U9, UA, VE, VN, VY, W6, WY, X3, ZH, ZS, 0B

milmxp
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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare

Messaggio da leggereda milmxp » mer 16 ott 2019, 07:18:30

Non faranno un fico secco. Quello cui si appellano è tutto legale, è semplicemente frutto della disperazione.


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