Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare

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spanna
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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare

Messaggio da leggereda spanna » gio 28 nov 2019, 12:19:53

questa e' troppo divertente per non scriverla. Stamattina ha chiamato in ufficio qualcuno dell'alitalia o di qualche societa' per conto di alitalia e volevano parlare con una dipendente che non lavora piu' con noi da una quindicina di anni almeno. :lol: :eek:
qualche anno fa avevano chiamato cercando di me, forse si erano accorti che non volavo piu' con loro da almeno una decina di anni? :green:
20 anni di perdite senza soluzione di continuità per liberarsi di alitalia. Per ITA airways ne occorreranno molti meno.

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mattaus313
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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare

Messaggio da leggereda mattaus313 » gio 28 nov 2019, 18:36:25

https://www.corriere.it/cronache/19_nov ... 0e63.shtml

Nella sostanza anche abbastanza condivisibile, ma nel titolo pare davvero ci sia la volontà di porre l'attenzione sul tema "Alitalia necessaria".

So che Leonard non scrive e non scriverebbe veline da 4 soldi, ma il dubbio che il lettore medio del corriere possa focalizzarsi solo sul titolo un po' c'è
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KittyHawk
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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare

Messaggio da leggereda KittyHawk » gio 28 nov 2019, 20:27:06

mattaus313 ha scritto:https://www.corriere.it/cronache/19_nov ... 0e63.shtml

Nella sostanza anche abbastanza condivisibile, ma nel titolo pare davvero ci sia la volontà di porre l'attenzione sul tema "Alitalia necessaria".

So che Leonard non scrive e non scriverebbe veline da 4 soldi, ma il dubbio che il lettore medio del corriere possa focalizzarsi solo sul titolo un po' c'è
Quante delle rotte elencate generano utili? Non importa se con p-t-p o con eventuali connessioni, ma se non lo fanno sono rotte non sostenibili da una compagnia che perde un milione di euro al giorno, se non di più. Se sono rotte che generano utili qualche altra compagnia aerea metterà i voli necessari e il problema non si porrà. Se non ci sarà il volo chi dovrà spostarsi cercherà di utilizzare il treno o la corriera o l'auto propria. Parlare di Paese disconnesso è fare terrorismo psicologico.

romaneeconti
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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare

Messaggio da leggereda romaneeconti » gio 28 nov 2019, 20:29:28

Che ti stupisci? I giornalisti son tutti uguali….cercano di scrivere l'articolo col "botto" :green: …ma tra poco il "botto" lo fara' il carrozzone romano con tutti i seguaci e le veline variopinte.... :green: …
Ultima modifica di romaneeconti il gio 28 nov 2019, 20:40:16, modificato 3 volte in totale.

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mattaus313
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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare

Messaggio da leggereda mattaus313 » gio 28 nov 2019, 20:34:51

@KittyHawk @romaneeconti

Mi ero stupito per il titolo, di veline e altro sappiamo tutti ma a sto giro mi sa veramente di troppo fuorviante (per quanto forse volutamente) e volevo condividere qui il mio (stavolta non previsto) stupore :lol:
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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare

Messaggio da leggereda romaneeconti » gio 28 nov 2019, 20:36:40

mattaus313 ha scritto:@KittyHawk @romaneeconti

Mi ero stupito per il titolo, di veline e altro sappiamo tutti ma a sto giro mi sa veramente di troppo fuorviante (per quanto forse volutamente) e volevo condividere qui il mio (stavolta non previsto) stupore :lol:
Non c'e' da stupirsi sai…. :eek:

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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare

Messaggio da leggereda mattaus313 » gio 28 nov 2019, 20:39:09

romaneeconti ha scritto:
mattaus313 ha scritto:@KittyHawk @romaneeconti

Mi ero stupito per il titolo, di veline e altro sappiamo tutti ma a sto giro mi sa veramente di troppo fuorviante (per quanto forse volutamente) e volevo condividere qui il mio (stavolta non previsto) stupore :lol:
Non c'e' da stupirsi sai…. :eek:
Eh lo so, per questo sono stupito di essere stupito. Gli articoli su Alitalia penso di averli letti veramente tutti, quelli sul web e perfino quelli spariti, ma sta volta ci son rimasto :lol: :lol: :lol: :cotto:

Voglio pensare comunque che non sia un articolo del corriere a cambiare le cose, ormai dalle parti di Fiumicino la situazione è più brutta del previsto.
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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare

Messaggio da leggereda Niobium » gio 28 nov 2019, 21:54:25

spanna ha scritto: Stamattina ha chiamato in ufficio qualcuno dell'alitalia o di qualche societa' per conto di alitalia e volevano parlare con una dipendente che non lavora piu' con noi da una quindicina di anni almeno. :lol: :eek:
qualche anno fa avevano chiamato cercando di me, forse si erano accorti che non volavo piu' con loro da almeno una decina di anni? :green:
10 anni? 15 anni? Mi pare in palese contraddizione con la GDPR, che prevede che i dati personali siano conservati per il più breve tempo possibile. Complimenti, Alitalia...!
https://ec.europa.eu/info/law/law-topic ... date-it_it

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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare

Messaggio da leggereda malpensante » gio 28 nov 2019, 23:58:07

mattaus313 ha scritto:Mi ero stupito per il titolo
I titoli non vengono decisi dal giornalista che scrive il pezzo, ma vengono scelti dalla redazione.

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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare

Messaggio da leggereda Mauz » ven 29 nov 2019, 14:49:15

mattaus313 ha scritto:https://www.corriere.it/cronache/19_nov ... 0e63.shtml

Nella sostanza anche abbastanza condivisibile, ma nel titolo pare davvero ci sia la volontà di porre l'attenzione sul tema "Alitalia necessaria".

So che Leonard non scrive e non scriverebbe veline da 4 soldi, ma il dubbio che il lettore medio del corriere possa focalizzarsi solo sul titolo un po' c'è
A me questo articolo pare un primo tentativo di apparecchiare la tavola per una ti nazionalizzazione.

Non dicono che su molte rotte vola solo AZ perché per misura protezionistica i diritti li ha solo lei. O che la continuità territoriale potrebbe essere assegnata ad altri.

O che I voli come Linate - Perugia non hanno senso economico di stare in piedi se non sovvenzionati, così come i Napoli-Roma o Genova-Roma hanno senso solo come feeder e potrebbero essere rimpiazzati facilmente da feeder su altri hub.

Non dice neanche che se AZ sparisse, in breve tempo il mercato penserebbe a coprire quelle rotte per cui effettivamente c'è richiesta.

Inviato dal mio JSN-L21 utilizzando Tapatalk
Stiamo monitorando attentamente la situazione. (Claudia)

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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare

Messaggio da leggereda mattaus313 » sab 30 nov 2019, 12:51:20

E infatti Alitalia ha fatto le offerte per il Black Friday, in compenso nessuno per il Black Friday ha fatto offerte per Alitalia.

A parte forse, pantalone.

https://www.money.it/salvataggio-alital ... one-vicina
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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare

Messaggio da leggereda KittyHawk » sab 30 nov 2019, 15:37:55

Quando capita di leggere (Huffingtonpost) informazioni come:
Perché i tedeschi, messi di fronte ai numeri reali avuti, solo in autunno si sono accorti, che Alitalia anche sul lungo raggio perde soldi.
e virgolettati come:
“Ci vuole la nazionalizzazione, ma poi il Governo deve sapere che ci vuole un miliardo per consentire ad Alitalia di investire in nuovi aerei e ottenere ricavi”
e
“Bisogna intervenire su lato costi per razionalizzare quello che c’è da razionalizzare ed è questo il mandato. Credo che ci sia veramente la possibilità che con qualche piccolo accorgimento di rilanciare Alitalia mantenendo l’impegno di non mettere nessun aereo a terra e l’integrità aziendale”
ci si rende conto che la situazione è irrecuperabile. E non sto parlando di Alitalia, ma di chi dovrebbe decidere cosa fare.

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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare

Messaggio da leggereda RAV38 » sab 30 nov 2019, 16:18:59

Queste tiritere la dicono lunga in che mani siamo. E non parlo ovviamente di sedicenti giornalisti che si abbeverano da veline sindacali od altro, ma della politica che non sa fare altro che vagheggiare un ritorno dell'IRI ( ma c'è già Invitalia da mungere e CDP da tirare per la giacca).

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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare

Messaggio da leggereda I-Alex » sab 30 nov 2019, 18:22:49

E poi qualcuno intervista ancora personaggi come Lazzerini che magnificano le nuove rotte e i ricavi in aumento... No comment
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Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare

Messaggio da leggereda malpensante » sab 30 nov 2019, 19:14:51

Lazzerini ha ragione nel dire che i ricavi sono in aumento. Magari i costi aumentano anche di più, però non ne discende la falsità dell’affermazione dell’aumento dei ricavi, soltanto la sua insignificanza.

Giurate di dire la verità, TUTTA la verità...

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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare

Messaggio da leggereda romaneeconti » sab 30 nov 2019, 20:20:08

ma perché Lazzerini ogni tanto non fa una cosa intelligente e saggia? Tacere no, vero? ha fegato il soggetto... :applausi:

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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare

Messaggio da leggereda RAV38 » sab 30 nov 2019, 20:39:07

Lazzerini è un impiegato che cerca giustamente di salvaguardare il suo stipendio (lo faremmo tutti) e il suo futuro, dipingendo in rosa quel che può della situazione di AZ, senza mentire ma con rilevantissime omissioni.

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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare

Messaggio da leggereda romaneeconti » sab 30 nov 2019, 23:56:57

..Oddio, sul futuro...non mi sbilancerei... :razz:

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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare

Messaggio da leggereda grandemilano » dom 01 dic 2019, 09:15:16

KittyHawk ha scritto:Quando capita di leggere (Huffingtonpost) informazioni come:
Perché i tedeschi, messi di fronte ai numeri reali avuti, solo in autunno si sono accorti, che Alitalia anche sul lungo raggio perde soldi.
quote]

Se è davvero così, sarebbe di una gravità tale che per alitalia non ci sarebbe nessuna speranza di salvezza. E non si venga a dire che il problema sono le low-cost, perché sul LR le low-cost non ci sono.
Il problema è uno solo: l'hub nell'aeroporto sbagliato.

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Signò, sò 450: che ffaccio, lascio?

Messaggio da leggereda malpensante » dom 01 dic 2019, 11:23:23

Alitalia, sale a 450 milioni il nuovo prestito dello Stato
Domenica 1 Dicembre 2019

Potrebbe salire a 450 milioni di euro, 50 milioni in più rispetto al previsto, il nuovo prestito per salvare Alitalia. Oggi è atteso in commissione Finanze delle Camere un emendamento per correggere quanto già prevede il decreto fiscale e che, stando alla vecchia formulazione, è applicabile soltanto per «il trasferimento dei complessi aziendali» a un nuovo acquirente. Che ora - con il tramonto della cordata Ferrovie-Delta-Atlantia - non c'è più, in attesa che si chiarisca l'offerta di Lufthansa. Intanto i sindacati fanno muro contro i tagli al costo del lavoro in Alitalia. I tre commissari straordinari (Enrico Laghi, Stefano Paleari e Daniele Discepolo) hanno avuto dal governo il mandato di tagliare almeno del 20 per cento questa voce del bilancio. Ipotesi che potrebbe spingere i rappresentanti del lavoratori a nuovi scioperi dopo quello già proclamato per il 13 dicembre e a minacciare di mettersi di traverso quando entrerà nel vivo la trattativa con i tedeschi.

Tornando all'emendamento sul prestito, al Mef e al Mise stanno valutando se portare a 450 milioni di euro l'iniezione di liquidità per il vettore, che a breve resterà senza risorse. Oggi alla Camera è atteso una modifica al decreto fiscale, perché l'articolo 54 parla di un finanziamento di sei mesi per facilitare un'operazione di cessione. Che a questo punto potrebbe slittare anche al 2020, nonostante il ministro dello Sviluppo, Stefano Patuanelli abbia visto - come svelato dal Messaggero - il ceo Carsten Spohr per riaprire il tavolo. Per uscire dall'impasse il governo starebbe studiando una formula più generica e fumosa, che prevede di garantire con soldi pubblici l'operatività alle società in amministrazione straordinaria «per le loro indilazionabili esigenze gestionali». Anche se questo schema potrebbe non passare in Europa, dove è già aperta un'indagine per aiuti di Stato legato al vecchio prestito ponte da 900 milioni di euro. Ma il titolare del Mise continua a ripetere che «non ci saranno problemi».

Questo, così come l'accordo con il vettore tedesco, è soltanto un pezzo del mosaico per provare a salvare l'ex compagnia di bandiera. Al di là degli esuberi - i sindacati danno per certo una riduzione del personale fino a 4 mila unità - la futura Alitalia per essere appetibile deve avere un nuovo perimetro aziendale e risultare più profittevole. In quest'ottica andrebbe letto un piano allo studio dei tre commissari, che metterebbe assieme la nascita di tre società ad hoc per le tre mission (volo, catering/handling e manutenzione) e una riduzione del costo del lavoro del 20 per cento da ottenere parametrandolo ai costi standard del settore e ottimizzando le performance. Oggi il vettore spende all'anno per i suoi dipendenti 600 milioni di euro (150 per i piloti, 150 per gli assistenti di volo, 300 per quelli di terra) contro i 900 milioni del 2007. Questa riduzione è stata realizzata soltanto grazie a una riduzione dell'attività, alla quale non è seguito un aumento della redditività. Da qui il timore dei sindacati che, sotto un altro ombrello societario, si rivedano i contratti esistenti come già avvenuto in passato.
Il ministro Patuanelli ha in parte smentito l'ipotesi spezzatino, rilanciando «l'integrità aziendale». Ma ha aggiunto la frase «al netto delle eventuali strutture societarie». Troppo poco per i sindacati. «Non siamo disponibili a sacrifici sul lavoro», fa sapere la Filt Cgil. «Il personale di Alitalia costa meno rispetto agli altri vettori e allora il problema dove sarebbe»?, aggiunge dalla Fit-Cisl, Salvatore Pellecchia. Al riguardo la Uiltrasporti nota che questa voce «pesa solo per il 19 per cento».

https://www.ilmessaggero.it/economia/ne ... 97282.html

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Messaggio da leggereda malpensante » dom 01 dic 2019, 11:36:18

ALITALIA BRUCIA CASSA ANZICHE’ KEROSENE
Di Riccardo Ruggeri 30/11/2019

Da una decina d’anni scrivo lo stesso Cameo, sviluppando lo stesso concetto: si faccia fallire Alitalia, secondo il modello Swiss, quindi la si ceda, ristrutturata, alla Lufthansa. Sarebbe stata ed è la soluzione più seria e meno costosa.

L’Alitalia è la metafora del fallimento delle élite pubbliche e private italiane, politicamente rappresentate da Pd e da Fi, quindi dall’Establishment romano. Sono quelli che hanno dilapidato gran parte del patrimonio statale (l’hanno chiamata privatizzazione), applicando antiche formulette, senza neppure capire dove stava andando il mondo.

Alitalia è stata, in successione, un’azienda pubblica, semi pubblica, semi privata, privata. E da privata, ricordiamolo sempre, è fallita, pur avendo al vertice, non dei boiardi di stato, ma tre miti del management privato internazionale: Luca Cordero di Montezemolo, James Hogan, Cramer Ball. Si leggano i nomi dei Ceo che si sono succeduti negli ultimi quarant’anni, la crème de la crème delle élite manageriali del paese, eppure tutti hanno fallito. Apro una parentesi: le aziende falliscono solo per colpa dei Ceo e degli azionisti, mai per colpa del mercato, dei sindacati, dei dipendenti. Alitalia è Ceo capitalism in purezza.

Alitalia ha avuto fin dalla nascita un handicap: Roma. Roma è stata la sua culla, Roma sarà il suo Verano. Per la città è stata la maggior produttrice di posti di lavoro pregiati, ben retribuiti seppur spesso inutili, spacciati come “privati”. Incredibile ma vero: tutto l’indotto era ed è romano. Molti anni fa scrissi che la Politica sapeva benissimo che Alitalia era irricuperabile, ma sapeva pure che non poteva fallire, perché nelle sue viscere c’era un “asset negativo”, che dai bilanci non emergeva. Era l’esercito dei “50.000” (allora, oggi sono come ovvio meno ma sempre troppi) che, o come dipendenti della compagnia o dell’indotto, o del sottobosco politico-professionale, erano tutti concentrati nella capitale. L’avevo chiamata: “Bomba Roma”. Prevedevo fosse impossibile per Roma rinunciare a migliaia di lavoratori e di professionisti ad alta retribuzione (sarebbe lo stesso per la RAI). Così è stato, l’Alitalia è morta, ma gli stipendi e i privilegi di queste “romane cuscute”, sindacati compresi, sono sopravvissuti.

Lo Stato nel frattempo ha bruciato quasi 10 miliardi, ma la bomba Roma (seppur smagrita) è ancora lì. Nessuna grande Compagnia di bandiera ha concentrati tutti gli shareholder, hub compreso, dove c’è la politica. Ricordiamo che l’unico accordo serio, quello con KLM, evaporò proprio quando gli olandesi vollero portare l’hub dove avrebbe dovuto essere, a Milano (Malpensa), capitale economica del Paese. Nessun partito, Lega e FdI compresi, ha il coraggio di dire, a muso duro, agli elettori romani che Alitalia è morta da cuscuta.

Alcuni dicono: ma Romano Prodi era riuscito a venderla. Vero, ma “imbrogliando” Air France. Quando i francesi se ne fossero accorti (facile: la due diligence e tre mesi di gestione), avrebbero fatto esplodere la “Bomba Roma”. (Nota: se sei un politico o un manager serio, e vuoi vendere un’azienda fallita, prima la “ristrutturi”, e la consegni “pulita” al compratore, ti costa meno e non ti torna poi indietro). Prodi non era culturalmente all’altezza per farlo, figuriamoci Silvio Berlusconi. Questi l’affidò a degli incapaci come lui, sebbene tutti privati, che si spacciavano pure per imprenditori, per manager, ma non lo erano. Alcuni avevano già fallito (clamorosamente) nelle imbarazzanti privatizzazioni dell’era Ciampi-Draghi.

Dieci anni dopo tornammo alla casella di partenza. Ecco Matteo Renzi, un chiacchierone focalizzato su se stesso, che non capì come l’Alitalia fosse invendibile: chi se non un idiota compra un’azienda quando può acquisirne gli asset dal fallimento? Il presupposto strategico era sempre lo stesso: prima il venditore deve ristrutturala. Arrivò poi Paolo Gentiloni, questi, seguendo il suo languore, la inciprierà, le fornirà via via “cassa”, attraverso prestiti statali sapendo, lui e i suoi compari europei, che non sarebbero mai stati rimborsati. Fingerà di fare trattative, di costruire ridicole cordate, e intanto Alitalia “brucerà cassa”, serenamente. Questo scrivevo tre anni fa. Alitalia ormai era un’azienda strutturata non per volare ma per bruciare cassa per foraggiare establishment romano.

Ed eccoci al 2018, il “governo del cambiamento” del Trio Conte-Di Maio-Salvini. Sull’Alitalia ripetono le solite banalità idiote che ascoltiamo da anni. Neppure questi sanno prendere l’unica decisione seria: mentre chiudono i porti, chiudere le piste per l’Alitalia. Poi arrivano i giallo-rossi con l’alto compito di salvarci dal fascismo incombente. Nei ritagli di tempo Giuseppe Conte e Stefano Patuanelli si piazzano in cabina di pilotaggio e decidono il piano di volo Alitalia: ’IRI dei boiardi, cioè fascismo in purezza.

Getto la spugna, solo scrivere di Alitalia c’è da vergognarsi.

https://riccardoruggeri.eu/blog/alitali ... -kerosene/

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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare

Messaggio da leggereda D960 » dom 01 dic 2019, 11:55:25

Che pochezza. Ma qualcuno si rende conto che la nazionalizzazione non risolverà i problemi?
AHO-ARN-BLQ-BGY-CAG-DUB-FCO-FLR-FRL-GOA-GRO-KIR-KBP-LIN-MXP-MUC-OLB-PMF-PSA-STN-TBS-TPS-TRN-TRS-TSF-VCE

Primo anno in perdita, secondo in pareggio e terzo in utile

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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare

Messaggio da leggereda RAV38 » dom 01 dic 2019, 14:01:43

Risolverà sì i problemi: con il finanziamento pubblico di AZ immortale (perchè strategica!)

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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare

Messaggio da leggereda KL63 » dom 01 dic 2019, 15:48:21

la nazionalizzazione sarebbe un ulteriore aiuto di stato, non so se la Commissione UE la farà passare, specie se domani non venisse approvata la riforma del MISE

robygun
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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare

Messaggio da leggereda robygun » dom 01 dic 2019, 16:00:29

E che ci frega? Basterà pagare la multa per infrazione delle regole europee..
Tanto milione più, milione meno..
D'altronde Alitalia è la colonna portante di tutta l'economia italiana, il centro galattico della nazione..
Vedrei bene anche l'obbligo per legge di volare Alitalia almeno una volta l'anno..


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