Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare
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In questa sezione si dovranno trattare gli argomenti che riguardano i vettori con COA italiano
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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare
Da quel sondaggio, più del 40% degli intervistati preferirebbe un fallimento. E' una cifra enorme. Perchè da che mondo è mondo, nessuno si augura il fallimento di un'azienda. Per quanto riguarda la discreta fetta che vede in AZ una bandiera dell'italianità, bè: in quel sondaggio questa fetta non si evince.
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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare
Intanto pare che AZ sospenda anche i voli Fiumicino-Israele. Dopo che li aveva già ridotti da 4 a 1 giornaliero.
https://www.adnkronos.com/fatti/esteri/ ... XEZfK.html
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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare
Non abbastanza per convincere qualche forza politica a scommetterci sopra.grandemilano ha scritto:Da quel sondaggio, più del 40% degli intervistati preferirebbe un fallimento. E' una cifra enorme.
Lo lessi in altri sondaggi tempo addietro.grandemilano ha scritto:Per quanto riguarda la discreta fetta che vede in AZ una bandiera dell'italianità, bè: in quel sondaggio questa fetta non si evince.
D'altra parte ragionando razionalmente, una compagnia che detiene il 14.5% del mercato italiano (Gennaio 2020), non può essere certo strategica e nemmeno una bandiera.
Ma la razionalità quando si parla di AZ è un optional.
- mattaus313
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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare
Però per capire i continui sprechi nel carrozzone secondo me bisogna guardare altri dati. Alitalia fattura poco più di 3 miliardi, se consideriamo anche l'indotto sicuramente sono molti di più. Se venisse meno questo dato forse al sistema Italia nel suo complesso importerebbe poco, ma Roma può permettersi una tale perdita? I passeggeri verrebbero riassorbiti senz'altro in poco tempo da altri vettori, ma il fatturato finirebbe principalmente tra Irlanda, Inghilterra e resto del mondo. Sono 500m all'anno sprecati - in media - non solo per tenere occupate 10.000 anime ma anche per tenere disperatamente in piedi dei dati economici a mio avviso abbastanza importanti per Roma e dintorni.
"Because you needed a lot of capital in an airline, you needed to be where the financial markets were, and obviously that's New York"
Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare
Se l'attuale policy israeliana è non far entrare gli stranieri che arrivano dall'Italia e mettere in quarantena quelli col passaporto israeliano non credo ci sia una grande vendita di biglietti.grandemilano ha scritto:Intanto pare che AZ sospenda anche i voli Fiumicino-Israele. Dopo che li aveva già ridotti da 4 a 1 giornaliero.
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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare
Tanto per capire come vanno le cose: dalle 8 di venerdì prossimo Israele dovrebbe vietare l'ingresso ai viaggiatori provenienti da Svizzera, Germania, Austria, Francia e Spagna, "a meno che non siano pronti e possano stare in quarantena per 14 giorni". Sarò facile profeta se affermo che quasi sicuramente altre compagnie ridurranno o cancelleranno in toto i voli verso Israele.
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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare
Sarebbe interessante avere tutta la lista dei voli AZ chiusi o ridotti. È sarebbe anche interessante sapere se il sistema aeroportuale romano è in netto calo di passeggeri come quello milanese, oppure è sostanzialmente "immune" da questo crollo.
Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare
Da qualche sporadico dato che appare qua e là sui voli a FCO e ancor più dalle lamentele degli albergatori e ristoratori romani sono propenso a credere che anche il sistema aeroportuale romano sia in calo, quanto meno come numero di passeggeri. Forse non come quello milanese, ma sicuramente non hanno di che rallegrarsi neanche loro.grandemilano ha scritto:Sarebbe interessante avere tutta la lista dei voli AZ chiusi o ridotti. È sarebbe anche interessante sapere se il sistema aeroportuale romano è in netto calo di passeggeri come quello milanese, oppure è sostanzialmente "immune" da questo crollo.
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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare
Immaginavo. Probabilmente all'estero il problema é percepito come italiano, e non lombardo-veneto-emilianoKittyHawk ha scritto:Da qualche sporadico dato che appare qua e là sui voli a FCO e ancor più dalle lamentele degli albergatori e ristoratori romani sono propenso a credere che anche il sistema aeroportuale romano sia in calo, quanto meno come numero di passeggeri. Forse non come quello milanese, ma sicuramente non hanno di che rallegrarsi neanche loro.grandemilano ha scritto:Sarebbe interessante avere tutta la lista dei voli AZ chiusi o ridotti. È sarebbe anche interessante sapere se il sistema aeroportuale romano è in netto calo di passeggeri come quello milanese, oppure è sostanzialmente "immune" da questo crollo.
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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare
Mah insomma. Fiumicino sarebbe formalmente un hub, e quindi oltre ai passeggeri romani dovrebbe intercettare anche i passeggeri dal resto d'Europa e del mondo. Almeno un volo giornaliero avrebbero potuto e dovuto tenerlo. Invece sembra che chiudano tutto fino a fine mese almeno. Le altre compagnie europee non sono arrivate a una così drastica soluzione, almeno per il momentoKittyHawk ha scritto:Se l'attuale policy israeliana è non far entrare gli stranieri che arrivano dall'Italia e mettere in quarantena quelli col passaporto israeliano non credo ci sia una grande vendita di biglietti.grandemilano ha scritto:Intanto pare che AZ sospenda anche i voli Fiumicino-Israele. Dopo che li aveva già ridotti da 4 a 1 giornaliero.
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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare
Ma nessuno commenta il fatto che Alitalia non riconosce il rimborso del biglietto in caso di rinuncia al viaggio ma solo il voucher di pari importo? Tutto e tutti tacciono?KittyHawk ha scritto:Se l'attuale policy israeliana è non far entrare gli stranieri che arrivano dall'Italia e mettere in quarantena quelli col passaporto israeliano non credo ci sia una grande vendita di biglietti.grandemilano ha scritto:Intanto pare che AZ sospenda anche i voli Fiumicino-Israele. Dopo che li aveva già ridotti da 4 a 1 giornaliero.
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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare
LH Konzern lascia al prato 150 aeromobili e taglia del 25% le rotte di corto e medio raggio, non proprio uno scherzo. Al momento Tel Aviv è ancora collegata, ma bisognerà vedere cosa succederà nei prossimi giorni, se aumenteranno le difficoltà a entrare liberamente in Israele e le prenotazioni caleranno. La situazione dell'aviazione commerciale è in continua evoluzione e mi sembra che tutti navighino a vista.grandemilano ha scritto:Mah insomma. Fiumicino sarebbe formalmente un hub, e quindi oltre ai passeggeri romani dovrebbe intercettare anche i passeggeri dal resto d'Europa e del mondo. Almeno un volo giornaliero avrebbero potuto e dovuto tenerlo. Invece sembra che chiudano tutto fino a fine mese almeno. Le altre compagnie europee non sono arrivate a una così drastica soluzione, almeno per il momento
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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare
Non proprio nessuno... qui un articolo recente del Secolo d'Italiaromaneeconti ha scritto:Ma nessuno commenta il fatto che Alitalia non riconosce il rimborso del biglietto in caso di rinuncia al viaggio ma solo il voucher di pari importo? Tutto e tutti tacciono?KittyHawk ha scritto:Se l'attuale policy israeliana è non far entrare gli stranieri che arrivano dall'Italia e mettere in quarantena quelli col passaporto israeliano non credo ci sia una grande vendita di biglietti.grandemilano ha scritto:Intanto pare che AZ sospenda anche i voli Fiumicino-Israele. Dopo che li aveva già ridotti da 4 a 1 giornaliero.
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Coronavirus, il trucchetto di Alitalia sui rimborsi. E American Airlines blocca i voli su Malpensa
Fioccano le proteste dei passeggeri Alitalia i cui voli sono stati bloccati per il Coronavirus. Motivo? Un imbarazzante comunicato della compagnia aerea costruito in maniera tale da trarre in inganno i viaggiatori. E far credere loro che, a causa dell’epidemia di Coronavirus, non hanno diritto al rimborso integrale del biglietto ma solo ad un buono per un altro biglietto. Perdipiù con una serie di sgradevoli restrizioni.
La vicenda la racconta così una coppia in procinto di partire per la Giordania. Uno dei paesi che ha bloccato, per il Coronavirus, gli arrivi sul territorio di qualsiasi turista italiano.
Chiude la moglie in bagno per paura del coronavirus. “Mi sono consultato con i medici…”
Moglie in bagno in quaratena: "Sei positiva”. E la chiude per paura del contagio. In…
Burioni durissimo: «Chi ha dato messaggi troppo tranquillizzanti ha causato gravi danni. E ora…»
Roberto Burioni va di nuovo all'attacco. «Ho la sensazione che molta, troppa gente non abbia…
“Dovevamo partire per un tour in Giordania e Israele il 20 marzo quando è esplosa la questione del Coronavirus. E la Giordania ha bloccato l’ingresso degli italiani”.
Il volo verso la Giordania era con Alitalia, il ritorno con Ryanair.
”Ryanair – racconta la coppia – ci ha contattato via mail. E ci ha spiegato che, a causa delle restrizioni per il Coronavirus, la Giordania rifiuta l’ingresso agli italiani. Ma la compagnia aerea ci tutela. Ci ha assicurato il rimborso totale del biglietto o, se preferivamo, un buono. Ci ha invitato a compilare un modulo online. Scegliamo il rimborso. E, il giorno dopo, a poche ore di distanza, ci hanno già riaccreditato integralmente i soldi del biglietto”.
E Alitalia? “Qui inizia l’odissea”, dice la coppia sintetizzando quello che stanno vivendo, in queste ore, centinaia di passeggeri Alitalia. I cui voli sono stati bloccati per il Coronavirus.
Dalla compagnia aerea nessuna comunicazione diretta, nessuna mail, nessuna telefonata, nessun sms. Niente di niente.
Solo sul sito di Alitalia un comunicato della compagnia aerea italiana recita che “il governo della Giordania ha vietato l’ingresso nel paese a tutti i viaggiatori provenienti dall’Italia. O che abbiano viaggiato in Italia nei 14 giorni precedenti l’arrivo in Giordania”.
”I passeggeri coinvolti da questa disposizione delle Autorità locali che sono costretti a rinunciare al viaggio in Giordania e in possesso di biglietti Alitalia acquistati entro il 27 febbraio 2020 – continua il comunicato di Alitalia sull’emergenza Coronavirus – potranno chiedere al Customer Centre Alitalia, entro e non oltre il 15 marzo 2020, un buono di importo pari a valore del biglietto acquistato o al suo valore residuo, valido per l’acquisto di altri biglietti verso qualsiasi destinazione operata da Alitalia”. Ma, aggiunge la compagnia, i biglietti sono “utilizzabili fino al 30 giugno 2020”.
In fondo al comunicato, una postilla: “Quanto sopra fatto salvo quanto previsto dalla normativa applicabile in materia di diritti passeggeri”.
Nessun numero di telefono a cui rivolgersi. È quella sgradevole sensazione di non poter far nulla se non ottenere un buono per un biglietto da utilizzare, comunque, entro il 30 giugno.
”Abbiamo provato per ore a contattare Alitalia al numero verde dell’operatività dei voli 800 650055 , in teoria attivo 24h. Ma non ci ha mai risposto nessuno. L’altro numero Alitalia 892010 è a pagamento”. Una beffa nella beffa.
Ma come stanno realmente le cose con l’emergenza Coronavirus? Davvero le compagnie aeree come Alitalia possono disinteressarsi dei viaggiatori al punto di proporre loro, come unica alternativa, solo un buono, perdipiù da spendere entro il 30 giugno?
No, non è così. E fra le righe dell’incomprensibile comunicato di Alitalia c’è, sia pur nascosta, la verità.
È l’Enac, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile a spiegare per filo e per segno quali sono, realmente, i diritti dei passeggeri in tema di Coronavirus.
Lo ha ribadito perfino nelle scorse ore in un comunicato. Che tratta proprio della questione dei voli in relazione al Coronavirus.
“I passeggeri che sono in possesso di biglietto aereo il cui volo è cancellato”. E “i passeggeri che, pur non avendo subito la cancellazione del volo, sono comunque soggetti alle restrizioni di Paesi terzi imposte nei confronti delle persone che provengono o che abbiano soggiornato in Italia negli ultimi 14 giorni e i passeggeri che per ordine delle Autorità sono soggetti a misure di contenimento dell’epidemia da Covid19 (il Coronavirus, ndr) e che quindi non possono usufruire del biglietto aereo, hanno diritto – avverte l’Enac in maniera chiarissima – al rimborso del prezzo del biglietto da parte del vettore”. Altroché buono spendibile entro il 30 giugno 2020.
“È inaccettabile – dice la coppia che doveva partire per la Giordania – il trattamento ricevuto da Alitalia. E anche il fatto che nessuno dalla compagnia ci ha contattato. E che dovremo chiamare un numero a pagamento per tutelare i nostri diritti. Perfino la compagnia low cost Ryanair ci ha trattato meglio di Alitalia. E ci ha già rimborsato il biglietto mentre Alitalia si trincera dietro un comunicato fuorviante”.
E, intanto, l’emergenza Coronavirus costringe l’American Airlines a sospendere i voli da New York e Miami per Malpensa. e viceversa fino al 24 aprile prossimo compreso “a causa della riduzione della domanda”.
La decisione è arrivata dopo che gli Stati Uniti hanno elevato l’allerta dal livello 3 al livello 4.
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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare
grazie Grandemilano….si vede che il Secolo d'Italia non e' soggetto alla silente complicita' delle altre testate che scrivono solo le veline dell'ufficio comunicazione del carrozzone mangiasoldi. Silenzio dal Messaggero, Corriere, Repubblica, La Stampa e tutti gli accodati…. :applausi: :applausi:
Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare
Prendo spunto dall'ultimo post sui rimborsi. Un biglietto aereo è un contratto con cui un vettore si impegna a trasportare da A a B una persona. In base a una serie di condizioni, il costo del biglietto può essere rimborsato o perso, oppure possono esserci altre compensazioni, obblighi e penali. La compagnia aerea può essere esentata da una serie di obblighi e aggravi se ciò che è accaduto deriva da eventi fuori dal suo controllo. Se il volo non parte per disposizioni di un'autorità statale vettore e passeggero sono entrambi danneggiati e il prezzo del biglietto viene rimborsato senza ulteriori obblighi o penali.
L'emergenza coronavirus apre un nuovo scenario: l'impossibilità per il viaggiatore di entrare nel luogo di destinazione, o di entrarci con limitazioni che non è in grado di accettare. ENAC ha stabilito che la compagnia debba in questo caso rifondere il prezzo del biglietto. Personalmente, sempre che la compagnia effettui comunque il volo, non lo ritengo un obbligo corretto, dato che ciò che il viaggiatore subisce è fuori del controllo della compagnia, ma forse mi sbaglio. Sono forse l'unico a pensare che la decisione di ENAC sia piuttosto populista?
L'emergenza coronavirus apre un nuovo scenario: l'impossibilità per il viaggiatore di entrare nel luogo di destinazione, o di entrarci con limitazioni che non è in grado di accettare. ENAC ha stabilito che la compagnia debba in questo caso rifondere il prezzo del biglietto. Personalmente, sempre che la compagnia effettui comunque il volo, non lo ritengo un obbligo corretto, dato che ciò che il viaggiatore subisce è fuori del controllo della compagnia, ma forse mi sbaglio. Sono forse l'unico a pensare che la decisione di ENAC sia piuttosto populista?
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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare
La penso come te, la compagnia se effettua il volo, lei il suo lo fa, ti porta da A a B, più o meno in orario, SE poi a destinazione vieni rispedito a casa, messo in quarantena, incarcerato, riempito di soldi, ecc ecc... non è un problema della compagnia. Lei il suo l'ha fatto.KittyHawk ha scritto:Prendo spunto dall'ultimo post sui rimborsi. Un biglietto aereo è un contratto con cui un vettore si impegna a trasportare da A a B una persona. In base a una serie di condizioni, il costo del biglietto può essere rimborsato o perso, oppure possono esserci altre compensazioni, obblighi e penali. La compagnia aerea può essere esentata da una serie di obblighi e aggravi se ciò che è accaduto deriva da eventi fuori dal suo controllo. Se il volo non parte per disposizioni di un'autorità statale vettore e passeggero sono entrambi danneggiati e il prezzo del biglietto viene rimborsato senza ulteriori obblighi o penali.
L'emergenza coronavirus apre un nuovo scenario: l'impossibilità per il viaggiatore di entrare nel luogo di destinazione, o di entrarci con limitazioni che non è in grado di accettare. ENAC ha stabilito che la compagnia debba in questo caso rifondere il prezzo del biglietto. Personalmente, sempre che la compagnia effettui comunque il volo, non lo ritengo un obbligo corretto, dato che ciò che il viaggiatore subisce è fuori del controllo della compagnia, ma forse mi sbaglio. Sono forse l'unico a pensare che la decisione di ENAC sia piuttosto populista?
- mattaus313
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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare
In realtà la risposta sta nel tuo ragionamento che trovo corretto "il vettore e il passeggero sono entrambi danneggiati".KittyHawk ha scritto:Prendo spunto dall'ultimo post sui rimborsi. Un biglietto aereo è un contratto con cui un vettore si impegna a trasportare da A a B una persona. In base a una serie di condizioni, il costo del biglietto può essere rimborsato o perso, oppure possono esserci altre compensazioni, obblighi e penali. La compagnia aerea può essere esentata da una serie di obblighi e aggravi se ciò che è accaduto deriva da eventi fuori dal suo controllo. Se il volo non parte per disposizioni di un'autorità statale vettore e passeggero sono entrambi danneggiati e il prezzo del biglietto viene rimborsato senza ulteriori obblighi o penali.
L'emergenza coronavirus apre un nuovo scenario: l'impossibilità per il viaggiatore di entrare nel luogo di destinazione, o di entrarci con limitazioni che non è in grado di accettare. ENAC ha stabilito che la compagnia debba in questo caso rifondere il prezzo del biglietto. Personalmente, sempre che la compagnia effettui comunque il volo, non lo ritengo un obbligo corretto, dato che ciò che il viaggiatore subisce è fuori del controllo della compagnia, ma forse mi sbaglio. Sono forse l'unico a pensare che la decisione di ENAC sia piuttosto populista?
Forse ENAC da solo non è in grado di fare la voce grossa, ma qui, ancora una volta mi appello all'UE che avrebbe si la forza - se solo volesse - di tutelare l'interesse comune, secondo me sarebbe corretto che il passeggero si rivalesse sul vettore (con il rimborso del biglietto) e a ricaduta il vettore sull'autorità o stato che ha causato il fermo del volo.
Forse qui si pone un altro problema però, non credo le autorità estere abbiano bloccato "i voli", ma l'ingresso dei passeggeri italiani, il blocco del volo di fatto è stato causato dal crollo della domanda che non lo ha reso sensato economicamente parlando. Ma se il volo Alitalia fosse stato pieno di passeggeri non Italiani in transito probabilmente il volo sarebbe risultato comunque sostenibile e di conseguenza Alitalia in grado di rimborsare (o comunque con meno problemi) i biglietti.
C'è ancora una volta da chiedersi secondo me se FCO sia un hub o una grossa e poco efficiente base.
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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare
Sinceramente credo che invece il rimborso sia giustificato, l'impossibilità di muoversi nel paese di destinazione infatti, potrebbe essere causa di annullamento del contratto (da parte del passeggero) per eccessiva onerosità sopravvenuta secondo gli articoli 1458 e 1467 del codice civile.
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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare
Caspita. 150 macchine a terra è tanto.KittyHawk ha scritto:LH Konzern lascia al prato 150 aeromobili e taglia del 25% le rotte di corto e medio raggio, non proprio uno scherzo. Al momento Tel Aviv è ancora collegata, ma bisognerà vedere cosa succederà nei prossimi giorni, se aumenteranno le difficoltà a entrare liberamente in Israele e le prenotazioni caleranno. La situazione dell'aviazione commerciale è in continua evoluzione e mi sembra che tutti navighino a vista.grandemilano ha scritto:Mah insomma. Fiumicino sarebbe formalmente un hub, e quindi oltre ai passeggeri romani dovrebbe intercettare anche i passeggeri dal resto d'Europa e del mondo. Almeno un volo giornaliero avrebbero potuto e dovuto tenerlo. Invece sembra che chiudano tutto fino a fine mese almeno. Le altre compagnie europee non sono arrivate a una così drastica soluzione, almeno per il momento
Penso che anche AZ a breve sarà costretta a lasciare al prato di Fiumicino un bel po' di macchine. Sono curioso di sapere di cosa ne sarà dei voli su Linate, che al momento sono sicuramente in eccesso di offerta ma ridurre rischia di far perdere slot
Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare
In realtà è stato ben chiarito che il rimborso è dovuto dal recente DL 9 del 2 Marzo 2020 articolo 28, lo trovate anche come allegato a questa pagina di Enac
https://www.enac.gov.it/news/coronaviru ... passeggeri
https://www.enac.gov.it/news/coronaviru ... passeggeri
Malpensa airport user
Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare
sarebbe sfiga se fosse il primo bando, ma dopo 3 anni questo e' il terzo bando e prima o poi una crisi te la devi beccare, e' un fatto di statistica
20 anni di perdite senza soluzione di continuità per liberarsi di alitalia. Per ITA airways ne occorreranno molti meno.
Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare
Mi sa di bando di facciata, dato che stante il contesto internazionale del trasporto aereo l’unica via possibile di salvezza è la nazionalizzazione
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Re: Alitalia-Fs, tempi lunghi e idee poco chiare
E' un bando molto trasparente….un connotato nel DNA di Alitalia. E che sia la volta buona che lo Stato in bancarotta non possa piu' foraggiare questo marciume, altro che nazionalizzazione.
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