Ma che je frega dell'industria, manco sa che sia. Alitalia deve portà zi' Arvaro en Spagna d'estate. Scherzi a parte ma è un po' il mercato romano, tanto incoming e outgoing stagionalizzato e particolarmente a basso yield. Sulla storia dei migranti poi fa un po' ridere visto che siamo a circa 13m dal Nord e 12,5M al Sud dove il Lazio è fra le regioni che ha avuto il numero più basso di emigrazione.easyMXP ha scritto: ↑gio 30 apr 2020, 11:31:01 Va bene parlare bene dell'azienda per cui si lavora, ma è possibile che mai, mai, dicano collegare le industrie italiane con il mondo, portare le nostre merci ovunque, fare dell'Italia un perno dei collegamenti in Europa, insomma robe così?
Sempre turisti e paisa', loro stessi non capiscono a cosa serva un "hub carrier" che voglia fare utili.
Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia
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In questa sezione si dovranno trattare gli argomenti che riguardano i vettori con COA italiano
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Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia
Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia
Intendevo se pagano SKY, non l'assistente di voloTropicalista ha scritto: ↑gio 30 apr 2020, 09:21:14lei è stipendiata da AZ, ovviamente ha convenienza a parlare bene dell'azienda che le da "il pane" da portare a casa.KL63 ha scritto: ↑gio 30 apr 2020, 08:56:15 Questa mattina altro vergognoso servizio a SKY TG24 a favore di Alitalia con intervista ad assistente di volo che dice che AZ serve per portare turisti, riportare in Italia gli emigrati in giro per il mondo ed italiani a divertirsi all'estero, oltre a riportare a casa le persone bloccate all'estero per il COVID e mascherine in Italia.
Proprio la mission con la quale fallire di nuovo.
Che schifo. Chissà se pagano per questi servizi.
Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia
Non direttamente.KL63 ha scritto: ↑gio 30 apr 2020, 13:55:24Intendevo se pagano SKY, non l'assistente di voloTropicalista ha scritto: ↑gio 30 apr 2020, 09:21:14lei è stipendiata da AZ, ovviamente ha convenienza a parlare bene dell'azienda che le da "il pane" da portare a casa.KL63 ha scritto: ↑gio 30 apr 2020, 08:56:15 Questa mattina altro vergognoso servizio a SKY TG24 a favore di Alitalia con intervista ad assistente di volo che dice che AZ serve per portare turisti, riportare in Italia gli emigrati in giro per il mondo ed italiani a divertirsi all'estero, oltre a riportare a casa le persone bloccate all'estero per il COVID e mascherine in Italia.
Proprio la mission con la quale fallire di nuovo.
Che schifo. Chissà se pagano per questi servizi.
I dirigenti delle grandi aziende hanno tutti una rete di relazioni personali, fondamentalmente è tutta sempre la stessa gente che viene da famiglie bene che frequentano le stesse scuole, università, che vengono piazzate nelle aziende con incarichi direttivi fin dal primo impiego, e che usano la rete di amicizie dirette e indirette per scambiarsi favori.
Oggi fai un servizio positivo sulla mia azienda, domani faccio un favore a te, o lo faccio fare a un mio amico.
Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia
Indipendentemente dal discorso sull'occupazione, lo scoglio è culturale. Chi è nato o cresciuto a Roma è intriso da concetti come Roma Caput Mundi, "tutte le strade portano a Roma", "il Papa è Papa perché vescovo di Roma" e così via. Inoltre per un romano è quasi inconcepibile che ci possa essere una facile e seria alternativa a quanto offre la città, perché non ce l'hanno.BAlorMXP ha scritto: ↑gio 30 apr 2020, 12:18:13 Questa è la spiegazione del perché AZ è ancora in vita: è la prima azienda per occupazione del Lazio con il conseguente indotto e nella regione della capitale non ci si può permettere di essere fra i primi per disoccupazione. Ricordiamoci che Linate dal 1998 in poi è sempre stato il cavallo di t*** di Alitalia e della politica nazionale e conseguentemente locale. Sostengo che AZ ha e sempre commetterà il grande errore di pensare che far soccombere B (Milano) per alimentare A (Roma) non ha portato e porterà sempre di più gli HUB europei d'oltralpe ad essere la vera aspirapolvere del Nord.
Milano è completamente diversa. Si pensi che a poco più di 50 chilometri si è in Svizzera e che a meno di 400 si è già in Francia o Germania o Austria. Milano può scegliere e non è obbligata ad accettare quello che passa il convento romano. Oggi come ieri.
Voglio raccontarvi un aneddoto personale. Moltissimi anni fa conobbi un regista televisivo romano, uno di quelli che hanno fatto la storia della televisione italiana. Una persona cresciuta professionalmente quando in Italia c'era solo la RAI, con due soli canali televisivi, e quando a Roma erano certi che quello che decidevano di trasmettere sarebbe stato comunque visto dagli italiani, vivessero essi a Trento o a Pantelleria. Alternative a quanto proposto, nella visione romanocentrica della RAI, non ce ne potevano essere. Orbene, questo regista mi raccontò che subì uno shock quando, arrivato a Milano per fare la regia a un programma seriale (non c'erano ancora le televisioni commerciali, si noti bene), scoprì che i milanesi avevano la possibilità di vedere anche le trasmissioni televisive della Svizzera Italiano e che quindi potevano snobbare quanto veniva deciso a Roma, se non piaceva. Lo stesso, mutatis mutandis, vale oggi per gli hub da usare.
Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia
Pubblicato il decreto che proroga la chiusura degli scali secondari fino al 17/5.belumosi ha scritto: ↑lun 27 apr 2020, 15:12:17Al momento dovrebbe far testo il decreto interministeriale 153/2020, che impone la chiusura degli scali secondari fino al 3 Maggio.Tropicalista ha scritto: ↑lun 27 apr 2020, 14:11:40 ma comunque ad oggi la riapertura di linate è sempre fissata a Giugno? (mi interessa sapere normativamente)
Darei per certo un decreto di proroga.
http://www.mit.gov.it/sites/default/fil ... 4-2020.pdf
Fanno eccezione Firenze e Ciampino che riaprono il 4/5.
http://www.mit.gov.it/sites/default/fil ... 4-2020.pdf
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Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia
Sarebbe interessante sapere quali saranno i voli che dal 4 maggio giustificano la riapertura di Firenze e Ciampino, considerando la situazione di traffico attuale, con per la Toscana era aperto Pisa e per Roma c'era già FCO aperto e Ryanair ancora non ha ripreso a volare.
Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia
Di fatti siamo lo zimbello dell'Unione in fatto di aviazione. Addirittura un cesso di aerolinea come era IB è riuscita a ritagliarsi un posticino di lustro nei cieli mondiali.KittyHawk ha scritto: ↑gio 30 apr 2020, 15:12:50Indipendentemente dal discorso sull'occupazione, lo scoglio è culturale. Chi è nato o cresciuto a Roma è intriso da concetti come Roma Caput Mundi, "tutte le strade portano a Roma", "il Papa è Papa perché vescovo di Roma" e così via. Inoltre per un romano è quasi inconcepibile che ci possa essere una facile e seria alternativa a quanto offre la città, perché non ce l'hanno.BAlorMXP ha scritto: ↑gio 30 apr 2020, 12:18:13 Questa è la spiegazione del perché AZ è ancora in vita: è la prima azienda per occupazione del Lazio con il conseguente indotto e nella regione della capitale non ci si può permettere di essere fra i primi per disoccupazione. Ricordiamoci che Linate dal 1998 in poi è sempre stato il cavallo di t*** di Alitalia e della politica nazionale e conseguentemente locale. Sostengo che AZ ha e sempre commetterà il grande errore di pensare che far soccombere B (Milano) per alimentare A (Roma) non ha portato e porterà sempre di più gli HUB europei d'oltralpe ad essere la vera aspirapolvere del Nord.
Milano è completamente diversa. Si pensi che a poco più di 50 chilometri si è in Svizzera e che a meno di 400 si è già in Francia o Germania o Austria. Milano può scegliere e non è obbligata ad accettare quello che passa il convento romano. Oggi come ieri.
Voglio raccontarvi un aneddoto personale. Moltissimi anni fa conobbi un regista televisivo romano, uno di quelli che hanno fatto la storia della televisione italiana. Una persona cresciuta professionalmente quando in Italia c'era solo la RAI, con due soli canali televisivi, e quando a Roma erano certi che quello che decidevano di trasmettere sarebbe stato comunque visto dagli italiani, vivessero essi a Trento o a Pantelleria. Alternative a quanto proposto, nella visione romanocentrica della RAI, non ce ne potevano essere. Orbene, questo regista mi raccontò che subì uno shock quando, arrivato a Milano per fare la regia a un programma seriale (non c'erano ancora le televisioni commerciali, si noti bene), scoprì che i milanesi avevano la possibilità di vedere anche le trasmissioni televisive della Svizzera Italiano e che quindi potevano snobbare quanto veniva deciso a Roma, se non piaceva. Lo stesso, mutatis mutandis, vale oggi per gli hub da usare.
Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia
Perché gli spagnoli ormai sono un passo e anche due avanti rispetto alla media italiana per imprenditorialità, civismo, diritti civili, capacità di spendere senza mangiatoie infinite, nonostante anche loro non siano il paradiso e ben lontani dalla Germania. Il confronto tra Spagna e sud-Italia è impietoso.
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Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia
Leggevo altrove, pare che da settimana prossima AZ cancelli l'ultimo volo LR: quello per New York.
Può essere ?
Può essere ?
Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia
E hanno capito che non vogliono portato un giorno turisti in Italia, l'altro giorno il cargo, poi turisti per evitare che vadano nei castelli della Loira, poi che l'alta velocità faccia concorrenza e così via.easyMXP ha scritto: ↑ven 01 mag 2020, 12:41:33 Perché gli spagnoli ormai sono un passo e anche due avanti rispetto alla media italiana per imprenditorialità, civismo, diritti civili, capacità di spendere senza mangiatoie infinite, nonostante anche loro non siano il paradiso e ben lontani dalla Germania. Il confronto tra Spagna e sud-Italia è impietoso.
AHO-ARN-BLQ-BGY-CAG-DUB-FCO-FLR-FRL-GOA-GRO-KIR-KBP-LIN-MXP-MUC-OLB-PMF-PSA-STN-TBS-TPS-TRN-TRS-TSF-VCE
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Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia
Mi sono sentito l'intervento di Leogrande e zeni in commissione trasporti dell'altro giorno e vi riporto quello che è stato detto ma non è stato ancora riportato.
Innanzitutto la chiusura dell'amministrazione straordinaria è prevista in 2 fasi, la prima prevede l'affitto dei rami d'azienda aviazione e manutenzione alle 2 newco prevista l'1 giugno pv. Notate che il ramo handling (2800 addetti) rimarrebbe nella oldco. Successivamente - ma non ci sono date - ci sarà la seconda fase ossia la vendita.
Nel frattempo è stata chiesta la cassa integrazione per 6800 persone ma ancora non è stata firmata, quindi abbiamo la quasi totalità del personale che è pagata al 100% mentre i voli sono il 10% del previsto, tanto paga pantalone.
Zeni ha parlato di un piano pluriennale in cui si prevede che il covid sia stato eliminato a partire dall'estate 2021. I più esperti del forum non hanno bisogno che riporti le previsioni di bilancio di zeni, ma lo dico a beneficio di chi ha poca esperienza di alitalia: nel 2020 e nel 2021, perdita. Nel, 2022 utile operativo, a crescere negli anni successivi.
Sono state dette anche altre cose ma perlopiù si tratta del solito teatrino di ipocrisie tipico della politica italiana.
Innanzitutto la chiusura dell'amministrazione straordinaria è prevista in 2 fasi, la prima prevede l'affitto dei rami d'azienda aviazione e manutenzione alle 2 newco prevista l'1 giugno pv. Notate che il ramo handling (2800 addetti) rimarrebbe nella oldco. Successivamente - ma non ci sono date - ci sarà la seconda fase ossia la vendita.
Nel frattempo è stata chiesta la cassa integrazione per 6800 persone ma ancora non è stata firmata, quindi abbiamo la quasi totalità del personale che è pagata al 100% mentre i voli sono il 10% del previsto, tanto paga pantalone.
Zeni ha parlato di un piano pluriennale in cui si prevede che il covid sia stato eliminato a partire dall'estate 2021. I più esperti del forum non hanno bisogno che riporti le previsioni di bilancio di zeni, ma lo dico a beneficio di chi ha poca esperienza di alitalia: nel 2020 e nel 2021, perdita. Nel, 2022 utile operativo, a crescere negli anni successivi.
Sono state dette anche altre cose ma perlopiù si tratta del solito teatrino di ipocrisie tipico della politica italiana.
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Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia
Mi dispiace che tu analizzi la situazione con il vecchio metro di ieri. Il virus provvidenziale ha fatto sì che la UE capisse che era ora di cambiare idea e togliesse agli Stati il divieto liberista thatcheriano di sanare le perdite delle loro linee aeree.
Solo tu non vuoi capire che questa è la dimostrazione che l'Italia e Alitalia avevano ragione e gli altri torto.
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Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia
Notare che Lufthansa vuole i soldi del governo ma nessun loro esponente nel board... qualcosa significherà no?
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Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia
Onestamente non capisco da dove ti venga questa idea, se c'è qualche mia affermazione in particolare a cui ti riferisci evidenziala pure. Per quanto riguarda il periodo in generale è ovvio che la UE ha aperto una porta da cui passeranno aiuti di tutti i tipi per tutte le compagnie inclusa alitalia, però penso che ad un certo punto quella porta si richiuderà ed alitalia si ritroverà a dover nuovamente fare i conti con le leggi sugli aiuti di stato. Se avrà usato il periodo attuale per fare serie riforme - ma al momento non mi pare - allora potrà recuperare parte di ciò che ha perso, se invece continuerà con strategie inconcludenti la battaglia riprenderà esattamente da dove si è interrotta. Nel frattempo vedo in rete foto di aerei con la livrea cancellata pronti per la restituzione, per cui il processo di ridimensionamento nonostante tutto continua, eccome se continua. Insomma, la battaglia di alitalia non è finita, le forze del malaffare e del clientelismo non possono cantare vittoria, e mi viene in mente un tipo che diceva così :malpensante ha scritto: ↑sab 02 mag 2020, 12:22:05 Mi dispiace che tu analizzi la situazione con il vecchio metro di ieri. Il virus provvidenziale ha fatto sì che la UE capisse che era ora di cambiare idea e togliesse agli Stati il divieto liberista thatcheriano di sanare le perdite delle loro linee aeree.
Solo tu non vuoi capire che questa è la dimostrazione che l'Italia e Alitalia avevano ragione e gli altri torto.
Non è finito niente. Niente! Non è un interruttore che si spegne! Non era la mia guerra! Lei me l'ha chiesto, non gliel'ho chiesto io. E ho fatto quel che dovevo fare per vincerla, ma qualcuno ce l'ha impedito. E il giorno che torno a casa mia, trovo un branco di vermi all'aeroporto, che m'insultano, mi sputano addosso, mi chiamano assassino e dicono che ho ammazzato vecchi e bambini. E chi sono per urlare contro di me, eh? Chi sono, per chiamarmi assassino, se non sanno neanche che cavolo stanno strillando.
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Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia
Sarcasmo questo sconosciuto?spanna ha scritto: ↑sab 02 mag 2020, 15:19:04Onestamente non capisco da dove ti venga questa idea, se c'è qualche mia affermazione in particolare a cui ti riferisci evidenziala pure. Per quanto riguarda il periodo in generale è ovvio che la UE ha aperto una porta da cui passeranno aiuti di tutti i tipi per tutte le compagnie inclusa alitalia, però penso che ad un certo punto quella porta si richiuderà ed alitalia si ritroverà a dover nuovamente fare i conti con le leggi sugli aiuti di stato. Se avrà usato il periodo attuale per fare serie riforme - ma al momento non mi pare - allora potrà recuperare parte di ciò che ha perso, se invece continuerà con strategie inconcludenti la battaglia riprenderà esattamente da dove si è interrotta. Nel frattempo vedo in rete foto di aerei con la livrea cancellata pronti per la restituzione, per cui il processo di ridimensionamento nonostante tutto continua, eccome se continua.malpensante ha scritto: ↑sab 02 mag 2020, 12:22:05 Mi dispiace che tu analizzi la situazione con il vecchio metro di ieri. Il virus provvidenziale ha fatto sì che la UE capisse che era ora di cambiare idea e togliesse agli Stati il divieto liberista thatcheriano di sanare le perdite delle loro linee aeree.
Solo tu non vuoi capire che questa è la dimostrazione che l'Italia e Alitalia avevano ragione e gli altri torto.
;)
Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia
Teoricamente hai ragione, però tieni presente che tutti i piani presentati dal 2009 in avanti prevedevano un aumento della flotta che però non si è mai verificato. Al contrario, la flotta è sempre diminuita. Se è aumentata lo è stato per brevissimi periodi che precedevano le crisi. Ed io ho contato almeno 3 piani, quello di zeni è il quartograndemilano ha scritto: ↑sab 02 mag 2020, 13:22:47Quindi è lecito attendersi che la riduzione flotta (soprattutto LR) è tutt'altro che temporanea
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Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia
MaledettiI-GABE ha scritto: ↑sab 02 mag 2020, 15:20:58Sarcasmo questo sconosciuto?spanna ha scritto: ↑sab 02 mag 2020, 15:19:04Onestamente non capisco da dove ti venga questa idea, se c'è qualche mia affermazione in particolare a cui ti riferisci evidenziala pure. Per quanto riguarda il periodo in generale è ovvio che la UE ha aperto una porta da cui passeranno aiuti di tutti i tipi per tutte le compagnie inclusa alitalia, però penso che ad un certo punto quella porta si richiuderà ed alitalia si ritroverà a dover nuovamente fare i conti con le leggi sugli aiuti di stato. Se avrà usato il periodo attuale per fare serie riforme - ma al momento non mi pare - allora potrà recuperare parte di ciò che ha perso, se invece continuerà con strategie inconcludenti la battaglia riprenderà esattamente da dove si è interrotta. Nel frattempo vedo in rete foto di aerei con la livrea cancellata pronti per la restituzione, per cui il processo di ridimensionamento nonostante tutto continua, eccome se continua.malpensante ha scritto: ↑sab 02 mag 2020, 12:22:05 Mi dispiace che tu analizzi la situazione con il vecchio metro di ieri. Il virus provvidenziale ha fatto sì che la UE capisse che era ora di cambiare idea e togliesse agli Stati il divieto liberista thatcheriano di sanare le perdite delle loro linee aeree.
Solo tu non vuoi capire che questa è la dimostrazione che l'Italia e Alitalia avevano ragione e gli altri torto.
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Mettete le faccine però
PS io mi riferivo alla valutazione con metro di ieri, non ci vedo sarcasmo
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Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia
Siamo ritornati a favolosi anni '80, deficit compreso.
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Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia
malpensante ha scritto: ↑sab 02 mag 2020, 15:37:12 Siamo ritornati ai favolosi anni '80, deficit compreso.
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Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia
Allora ridateci anche la Milano da bere 8-)malpensante ha scritto: ↑sab 02 mag 2020, 15:37:12 Siamo ritornati a magnifici anni '80, deficit compreso.
Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia
Per il momento c'è solo il deficit certo. Il resto non so se ce lo faranno vedere.malpensante ha scritto: ↑sab 02 mag 2020, 15:37:12 Siamo ritornati a favolosi anni '80, deficit compreso.
Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia
Magari ritorneremo ai bilaterali serrati e drogatimalpensante ha scritto: ↑sab 02 mag 2020, 15:37:12 Siamo ritornati a favolosi anni '80, deficit compreso.
Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia
https://www.corriere.it/cronache/20_maggio_03/coronavirus-alitalia-sospende-fino-31-maggio-voli-roma-new-york-05a285ba-8d3f-11ea-876b-8ec8c59e51b8.shtmlCoronavirus, Alitalia sospende fino al 31 maggio i voli Roma-New York
Alitalia cancella i voli Roma-New York dal 5 al 31 maggio a causa del crollo della domanda per il coronavirus e i blocchi agli spostamenti tra Europa e Stati Uniti. La compagnia tricolore — in amministrazione straordinaria dal 2 maggio 2017 — deve così fare a meno dell’unica rotta intercontinentale rimasta dopo l’inizio dell’emergenza sanitaria globale che ha portato il trasporto aereo ai minimi storici. È anche una delle tratte più remunerative di Alitalia.
La denuncia
«La cancellazione della rotta è un grave errore», denuncia Fit-Cisl in una nota. «i sorprende che la decisione di sospendere i voli per New York sia stata assunta da Alitalia dopo l’audizione alla commissione trasporti della Camera dei Deputati». «A dar retta a fonti informali — sottolinea la federazione — sembrerebbe che la scelta sia stata motivata da convenienza economica e dalla volontà degli equipaggi di non rimanere in sosta per più di 24 ore».
Giù i ricavi
In realtà, a quanto apprende il Corriere da fonti aziendali, la decisione di cancellare temporaneamente la rotta è stata presa per contenere ulteriormente i costi operativi in un momento in cui i ricavi si aggirano — come ha spiegato in audizione il commissario Leogrande — attorno ai 5 milioni di euro nell’ultimo mese sui 160 milioni dell’aprile dell’anno scorso. Le stesse fonti ricordano che quella di oggi è un’Alitalia ancora in amministrazione straordinaria e che pertanto deve perseguire l’obiettivo dell’efficientamento.
La decisione
Il blocco dell’area Schengen — di cui l’Italia fa parte — all’arrivo di quelli extra Schengen e, contemporaneamente, lo stop agli ingressi dei cittadini residenti nella stessa area a libera circolazione nel territorio statunitense ha portato la domanda a toccare quasi lo zero. Decine di compagnie europee e americane hanno così deciso di interrompere i voli diretti tra le due sponde dell’Atlantico. Lo stesso accade ora con Alitalia che negli ultimi giorni — confermano fonti aeroportuali italiane — i passeggeri imbarcati sui voli Roma Fiumicino-New York JFK e viceversa erano diventati pochissimi. Non a caso United Airlines ha deciso di sospendere le tratte da New York a Roma e Milano Malpensa fino al 23 ottobre, mentre Emirates riprenderà — salvo cambi — la Milano-New York dal 1° luglio.
I numeri
La rotta Italia-Usa rappresenta un «bottino» di circa un milione di passeggeri l’anno per Alitalia (nel 2019 sono stati 978.394 calcola il Dipartimento Usa dei Trasporti). Secondo un documento del 2017 depositato presso una Corte distrettuale locale il vettore tricolore sostiene che «i voli da e per gli Stati Uniti generano il 30% dei ricavi complessivi (pari a circa un miliardo di euro, ndr) e almeno il 15% degli introiti totali viene registrato a New York». Nel periodo marzo 2019-febbraio 2020 Alitalia ha trasportato da e per New York 621.402 persone, secondo gli ultimi dati forniti da The Port Authority of New York and New Jersey che gestisce anche lo scalo «JFK» dove opera l’aviolinea.
Ma come mai il sito di AZ, elenca ancora di collegamenti MXP-JFK in maggio, anche se senza posti liberi? Ha sbagliato il giornalista a dire che non ci sono più tratte intercontinentali?
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