Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia

le news dei vettori con Coa italiano
Regole del forum
In questa sezione si dovranno trattare gli argomenti che riguardano i vettori con COA italiano
grandemilano
Messaggi: 2263
Iscritto il: mar 08 mar 2011, 20:11:31

Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia

Messaggio da leggereda grandemilano » lun 04 mag 2020, 08:00:15

Sembra che il FCO-JFK volasse con 30-40 passeggeri a tratta.
Se confermato, non rimarrebbero più voli intercontinentali AZ almeno da FCO.
Vedremo se il mese prossimo la nuova AZ metterà qualche LR su MXP

Avatar utente
D960
Messaggi: 1893
Iscritto il: mer 17 ago 2016, 10:53:17

Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia

Messaggio da leggereda D960 » lun 04 mag 2020, 12:09:27

https://www.corriere.it/economia/aziend ... resh_ce-cp

La nuova Alitalia: più «locale» e con aerei a chiamata, ecco come sarà


La ripresa dal 2022

«Avremo un 2021 ancora impattato dal rallentamento della propensione ad utilizzare il mezzo aereo — ha detto in audizione il direttore generale Giancarlo Zeni —. Ma abbiamo costruito una proiezione che vede a partire dal 2022 un risultato operativo positivo, che si amplia, con una progressione che a finire, nell’arco di piano, arriva a vedere l’impiego di velivoli superiore di quello che ha attualmente al compagnia». Velivoli che per il lungo raggio dovrebbero essere — se le trattative avviate ormai da mesi dovessero concludersi positivamente — Boeing 787 Dreamliner, mentre per il corto e medio raggio si guarda agli Airbus A220 e A320. Velivoli che già da oggi sono venduti a prezzi di saldo.
AHO-ARN-BLQ-BGY-CAG-DUB-FCO-FLR-FRL-GOA-GRO-KIR-KBP-LIN-MXP-MUC-OLB-PMF-PSA-STN-TBS-TPS-TRN-TRS-TSF-VCE

Primo anno in perdita, secondo in pareggio e terzo in utile

I-GABE
Messaggi: 3369
Iscritto il: sab 23 mag 2009, 18:35:41
Località: London, UK

Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia

Messaggio da leggereda I-GABE » lun 04 mag 2020, 12:24:11

Il pareggio operativo al secondo anno non si nega a nessuno.

Alcuni passaggi rilevanti ripresi dall'articolo (che non parla esplicitamente di FCO caput mundi, ma ovviamente lo sottointende):
Per questo oltre alle capitali europee si guarderà con maggiore attenzione ai flussi turistici da e per l’Italia, alle isole greche e spagnole, sfruttando eventuali vuoti lasciati da qualche low cost e dai vettori stranieri.
Sempre e solo turismo, ottimo per far funzionare una compagnia aerea. Immagino quanto possano rendere delle rotte per le isole spagnole e greche, su 12 mesi.
A livello intercontinentale i vertici della nuova Alitalia ragionano su un ulteriore sfoltimento delle rotte dopo aver cancellato, per esempio Santiago del Cile, la destinazione più distante della rete del vettore. Se sembrano confermate per i prossimi mesi i voli da Roma — l’hub dell’aviolinea — per New York (dopo la sospensione fino al 31 maggio), Boston, Los Angeles, Buenos Aires, San Paolo e Tokyo (in sospeso San Francisco previsto dal 1° giugno). In pericolo Delhi che pur offrendo una buona «alimentazione» ai voli da e per gli Usa, continua a essere in perdita.
Niente di nuovo sotto il sole, dunque.
All’aeroporto internazionale di Malpensa Alitalia aveva — prima della pandemia — soltanto due voli intercontinentali: uno per New York e l’altro per Tokyo. Se la prima destinazione dovrebbe essere confermata (nonostante l’altissima concorrenza di tre vettori Usa e Emirates), è in dubbio Tokyo.


Anche questo gia' sentito. Assolutamente idiota tenere una base a MXP solo per la JFK, ma in perfetto stile Alitalia.
In parallelo Milano Linate, l’aeroporto cittadino nel quale Alitalia detiene i due terzi degli slot (i diritti di decollo e atterraggio), dovrebbe sempre di più trasformarsi nel mini-hub per i passeggeri business per i voli con l’Europa. Ma su Linate — avvertono le fonti industriali — c’è il rischio di frizioni con Sea, la società che gestisce i due scali lombardi: con gli Embraer — quasi tutti basati alle porte di Milano— che si riducono da 20 a 12 Sea teme che l’aeroporto venga sfruttato meno di quanto fatto in media nel 2019 finendo per strozzare il rilancio.
Frizioni con SEA per l'uso degli Embraer? Questa a me giunge nuova, qualcuno ha conferme? O e' il solito tentativo di giustificare nuove rotte da LIN scaricando la responsabilita' su SEA?

EDIT: in tutto questo, non si capisce da dove il titolista abbia tirato fuori l'aereo "a chiamata". :snooty:

RAV38
Messaggi: 1187
Iscritto il: sab 18 mag 2013, 18:08:42
Località: Roma-Milano

Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia

Messaggio da leggereda RAV38 » lun 04 mag 2020, 12:59:26

Forse "a chiamata" significa "voli charter", che è forse la soluzione in parte di ripiego alla quale stanno pensando i gloriosi vertici di AZ ( ma senza dirlo esplicitamente, per vergogna)

Avatar utente
malpensante
Messaggi: 18590
Iscritto il: mar 20 nov 2007, 18:05:14
Località: Milano

Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia

Messaggio da leggereda malpensante » lun 04 mag 2020, 13:11:00

Alitalia a chiamata, fosse così f i g a

Call me on the line
Call me call me any anytime
Call me my love you can call me any day or night

https://www.youtube.com/watch?v=StKVS0eI85I

Pierluigi
Messaggi: 253
Iscritto il: dom 25 mag 2008, 12:12:33
Località: Pavia

Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia

Messaggio da leggereda Pierluigi » lun 04 mag 2020, 14:03:16

D960 ha scritto: lun 04 mag 2020, 12:09:27 «Avremo un 2021 ancora impattato dal rallentamento della propensione ad utilizzare il mezzo aereo — ha detto in audizione il direttore generale Giancarlo Zeni —. Ma abbiamo costruito una proiezione che vede a partire dal 2022 un risultato operativo positivo,

Parole di Qoèlet, figlio di Davide, re di Gerusalemme.

Vanità delle vanità, dice Qoèlet,
vanità delle vanità, tutto è vanità.

Quale utilità ricava l'uomo da tutto l'affanno
per cui fatica sotto il sole?

Una generazione va, una generazione viene
ma la terra resta sempre la stessa.

Il sole sorge e il sole tramonta,
si affretta verso il luogo da dove risorgerà.

Il vento soffia a mezzogiorno, poi gira a tramontana;
gira e rigira
e sopra i suoi giri il vento ritorna.

Tutti i fiumi vanno al mare,
eppure il mare non è mai pieno:
raggiunta la loro mèta,
i fiumi riprendono la loro marcia.

Tutte le cose sono in travaglio
e nessuno potrebbe spiegarne il motivo.
Non si sazia l'occhio di guardare
né mai l'orecchio è sazio di udire.

Ciò che è stato sarà
e ciò che si è fatto si rifarà;
non c'è niente di nuovo sotto il sole.

C'è forse qualcosa di cui si possa dire:
"Guarda, questa è una novità"?
Proprio questa è già stata nei secoli
che ci hanno preceduto.



http://www.vatican.va/archive/ITA0001/__PK1.HTM

BAlorMXP
Messaggi: 3029
Iscritto il: dom 14 ott 2007, 12:59:55
Località: MILANO

Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia

Messaggio da leggereda BAlorMXP » lun 04 mag 2020, 15:13:11

In SEA hanno paura dei dividendi a fine anno. Che je frega a loro se torniamo ai livelli di traffico del 2013. Non ce la fanno, davvero, non ce la fanno. Ogni passo avanti se ne fanno 10 indietro.

Avatar utente
malpensante
Messaggi: 18590
Iscritto il: mar 20 nov 2007, 18:05:14
Località: Milano

Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia

Messaggio da leggereda malpensante » lun 04 mag 2020, 15:55:16

BAlorMXP ha scritto: lun 04 mag 2020, 15:13:11 In SEA hanno paura dei dividendi a fine anno.
E' in corso, anzi forse è già finita l'Assemblea Ordinaria dei Soci, a cui non sono andato, pur essendo azionista, perché:

"In considerazione dell'emergenza sanitaria COVID-19 e avuto riguardo
alle disposizioni contenute nell’art. 106 del decreto-legge del 17 marzo
2020 n. 18 finalizzate a ridurre al minimo gli spostamenti e gli
assembramenti, si raccomanda vivamente agli azionisti che intendano
partecipare di non intervenire personalmente"


I soci che intervengono abitualmente non superano trentina e riesce difficile pensare che, nel terminal di Linate o nel parcheggio coperto (e aperto), non si riuscisse a garantire il distanziamento. Si è optato per tenere l'assemblea in uno studio notarile, senza alcuno strumento digitale per permettere ai soci di intervenire, non dico per votare, ma almeno per porre qualche domanda sulla sopravvivenza della società, alla luce del calo del traffico passeggeri di oltre il 99,5% e dell'azzeramento dei ricavi non aviation.

Ho mandato un elenco di domande al Consiglio d'amministrazione e riporterò le risposte sul forum, se le avrò.

Quanto ai dividendi, l'assemblea ha certamente approvato la destinazione a riserva dell'intero utile 2019, pari a 124,419 milioni di euro e la sospensione del pagamento della seconda rata del dividendo straordinario approvato il 30 settembre 2019, pari a 84,728 milioni di euro. (La prima rata di 39,872 milioni di euro era stata pagata subito).

È evidente che il Sindaco Beppe Sala contasse sui soldi generati da SEA per fare bella figura in vista delle elezioni comunali dell'anno prossimo, anno in cui tra l'altro dovrà essere rimborsato un cospicuo prestito obbligazionario, nato nel 2014, più che per finanziare SEA, per farla entrare fra le società pubbliche i cui manager non sono sottoposte al salary cap di legge (salary cap idiota, visto che per fare un esempio aveva contribuito allo spostamento dello stesso Brunini da Bologna società pubblica a Napoli società privata).

Ovvio che i soci facciano della società quello che vogliono, ma trattandosi di infrastrutture le cui esternalità ricadono su tutta l'economia del territorio, un'impostazione che privilegia la mungitura dei dividendi non è esattamente lungimirante, come dimostra la vicenda del dividendo straordinario. Se il Covid-19 fosse capitato a luglio, a dividendi pagati, avrebbe trovato SEA con 200 milioni in meno in cassa e probabilmente a rischio.

gabbozzo
Messaggi: 700
Iscritto il: mer 10 ott 2018, 19:12:34

Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia

Messaggio da leggereda gabbozzo » lun 04 mag 2020, 16:49:09

D960 ha scritto: lun 04 mag 2020, 12:09:27 https://www.corriere.it/economia/aziend ... resh_ce-cp

La nuova Alitalia: più «locale» e con aerei a chiamata, ecco come sarà


La ripresa dal 2022

«Avremo un 2021 ancora impattato dal rallentamento della propensione ad utilizzare il mezzo aereo — ha detto in audizione il direttore generale Giancarlo Zeni —. Ma abbiamo costruito una proiezione che vede a partire dal 2022 un risultato operativo positivo, che si amplia, con una progressione che a finire, nell’arco di piano, arriva a vedere l’impiego di velivoli superiore di quello che ha attualmente al compagnia». Velivoli che per il lungo raggio dovrebbero essere — se le trattative avviate ormai da mesi dovessero concludersi positivamente — Boeing 787 Dreamliner, mentre per il corto e medio raggio si guarda agli Airbus A220 e A320. Velivoli che già da oggi sono venduti a prezzi di saldo.
Davvero i costi di leasing di 787, 220 e 320 nuovi sono vicini a quelli di affitto delle attuali macchine in flotta rendendo quindi conveniente in questa fase ringiovanire il parco macchine?

Avatar utente
cesare.caldi
Messaggi: 7984
Iscritto il: lun 15 ott 2007, 22:55:42

Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia

Messaggio da leggereda cesare.caldi » lun 04 mag 2020, 17:24:58

gabbozzo ha scritto: lun 04 mag 2020, 16:49:09 Davvero i costi di leasing di 787, 220 e 320 nuovi sono vicini a quelli di affitto delle attuali macchine in flotta rendendo quindi conveniente in questa fase ringiovanire il parco macchine?
Perchè pensi al leasing, gli aerei si possono anche comprare, Alitalia non ha problemi di soldi tanto paga pantalone... :mrgreen:

Avatar utente
malpensante
Messaggi: 18590
Iscritto il: mar 20 nov 2007, 18:05:14
Località: Milano

Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia

Messaggio da leggereda malpensante » lun 04 mag 2020, 17:55:17

Il costo di oggi di macchine nuove è sicuramente inferiore al costo di ieri di macchine vecchie. Alitalia in AS e newcos ha il potere di interrompere unilateralmente i vecchi contratti e, risparmiando pure, può prendere macchine nuove o anche solo 320 meglio motorizzati dei suoi limitati ceo ordinati da Toto.

Il 789 è la macchina di LR ideale per AZ, perché va dappertutto e ha 25 sedili da riempire meno del 359.

spanna
Messaggi: 3782
Iscritto il: lun 07 set 2009, 17:18:41

Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia

Messaggio da leggereda spanna » lun 04 mag 2020, 18:21:08

E perché gli aerei dovrebbero costare meno?
Prova ad andare a comprare un auto e senti cosa ti dicono, eppure il mercato italiano è calato a marzo dell'85%.
20 anni di perdite senza soluzione di continuità per liberarsi di alitalia. Per ITA airways ne occorreranno molti meno.

grandemilano
Messaggi: 2263
Iscritto il: mar 08 mar 2011, 20:11:31

Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia

Messaggio da leggereda grandemilano » lun 04 mag 2020, 18:46:27

cesare.caldi ha scritto: lun 04 mag 2020, 17:24:58
gabbozzo ha scritto: lun 04 mag 2020, 16:49:09 Davvero i costi di leasing di 787, 220 e 320 nuovi sono vicini a quelli di affitto delle attuali macchine in flotta rendendo quindi conveniente in questa fase ringiovanire il parco macchine?
Alitalia non ha problemi di soldi tanto paga pantalone... :mrgreen:
Ni.
Questo vale fino a certo punto. Oltre, non si possono buttare soldi ai 4 venti. Anche perchè pantalone di soldi ne ha sempre meno. Non a caso i voli LR sono stati tutti chiusi, anche se dietro c'era pantalone che ci metteva i soldi

grandemilano
Messaggi: 2263
Iscritto il: mar 08 mar 2011, 20:11:31

Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia

Messaggio da leggereda grandemilano » lun 04 mag 2020, 18:49:06

Dal Corriere della sera:

La livrea di Alitalia sull’Airbus A330 matricola I-EJGB è quasi sparita. Resta, per ora, la striscia verde sulla coda. Ma il logo non c’è più, come può notare chi questi giorni ha occasione di metter piede all’aeroporto di Roma Fiumicino. Questo è uno dei due A330 che Alitalia ha noleggiato da Etihad Airways al costo di 500 mila dollari al mese ciascuno, stando ai documenti in possesso del Corriere. Secondo una perizia della società specializzata Ascend l’esborso più adeguato sarebbe di 295 mila. Entrambi i velivoli saranno riportati presto ad Abu Dhabi: l’azienda — in amministrazione straordinaria da tre anni — ha deciso di non rinnovare i contratti di leasing in scadenza tra maggio e giugno.

Le novità
Si tratta di uno dei primi segni tangibili della nuova fase di Alitalia, quella a trazione statale, che dovrebbe iniziare tra poche settimane. Per qualche mese sarà una compagnia ridimensionata, più incentrata sui voli nazionali ed europei, con un’attenzione particolare alle destinazioni turistico-marittime a due, tre ore da casa — segmento in questi ultimi anni dominato dalle low cost — e una riduzione delle rotte intercontinentali ottimizzando quelle più profittevoli (il Nord e Sud America). Il commissario straordinario Giuseppe Leogrande e il direttore generale Giancarlo Zeni hanno preferito tacere sul piano industriale di rilancio del vettore tricolore nell’audizione alla Commissione Trasporti della Camera mercoledì 29 aprile.



La nuova Alitalia: più «locale» e con aerei a chiamata, ecco come sarà
La bozza
Ma quel piano, anche se in bozze, esiste già e qualche avvisaglia su come potrebbe ripartire l’aviolinea si riscontra nella composizione della futura flotta. È un piano che può cambiare ancora molto e che è stato pensato per essere il più flessibile possibile, a seconda di come evolverà il trasporto aereo da qui a marzo 2021, spiegano al Corriere tre diverse fonti istituzionali che chiedono l’anonimato perché non autorizzate a discutere con la stampa del dossier. Perché se quest’anno è andato per tutto il settore — non solo finanziariamente, ma anche dal punto di vista operativo — gli occhi sono tutti puntati sulla stagione estiva 2021 che in aviazione inizia a fine marzo e termina gli ultimi giorni di ottobre: è l’arco temporale nel quale i vettori registrano i ricavi maggiori.


La nuova Alitalia: più «locale» e con aerei a chiamata, ecco come sarà
La flotta reale
Le criticità, notano altre due fonti industriali che lavorano sul dossier, non mancano. Il commissario Leogrande ha spiegato nell’audizione che nasceranno due newco: una che affitterà i servizi (personale e velivoli) da Alitalia e l’altra da CityLiner, la divisione regional del vettore. La dotazione massima sarà di 92 aerei — sui 113 attuali —, ma questo non significa che da giugno quella sarà la flotta utilizzata. In presenza di un settore azzerato e di mercati internazionali ancora vietati agli italiani nei primi mesi prevale l’ipotesi di un impiego di velivoli che va da 24 a 47-50. Questo significa che nello scenario peggiore le due newco pagheranno per l’utilizzo di macchine e personale relativo a 24 velivoli, mentre resteranno a terra equipaggi e 68 jet.


La nuova Alitalia: più «locale» e con aerei a chiamata, ecco come sarà
Il crollo di vendite
Lo scenario per ora non offre molte speranze. Il gruppo Lufthansa, per esempio, ha già anticipato che la maggior parte della flotta resterà a terra fino ad almeno il prossimo autunno, 100 velivoli (su 760) saranno dismessi e in 10 mila potrebbero ritrovarsi senza lavoro. Sul fronte italiano le vendite dei biglietti sono crollate del 99% alla fine di aprile per tutti i tipi di voli (nazionali, europei, intercontinentali) secondo Arc. E per i collegamenti programmati dal 1° giugno al 30 settembre è stato venduto solo il 2% dei posti offerti in partenza dal nostro Paese e meno dello 0,5% dei sedili sui voli dall’estero verso l’Italia. Questo spiega anche perché United Airlines ha deciso di non operare voli su Roma e Milano fino al 23 ottobre.


La nuova Alitalia: più «locale» e con aerei a chiamata, ecco come sarà
Gli aerei dismessi
In ogni caso i 92 aerei a disposizione della nuova Alitalia saranno così suddivisi: 12 Embraer per CityLiner, 60 Airbus A319 e A320 e 20 di lungo raggio tra A330 e Boeing 777-200ER. Questo significa che andranno via 8 Embraer, tutti e 7 gli A321 rimasti e sei velivoli per i viaggi intercontinentali, compresi quelli di Etihad. Non è chiara la tipologia degli Embraer: Alitalia ne ha oggi 15 E75 e 5 E90, ma il commissario ha parlato di 12 E90. È possibile un upgrade, ma le società che oggi forniscono questi velivoli a noleggio — Alc, Avolon e Nac — non hanno risposto alle domande del Corriere oppure hanno preferito non commentare. No comment anche dal vettore tricolore in merito a questo articolo.

I nuovi equilibri
Un rapido calcolo mostra come nella prossima fase i jet di corto e medio raggio diventeranno i due terzi della flotta (contro il 59% dell’attuale assetto), a scapito di quelli regional e di lungo raggio. I numeri sono in evoluzione e molto dipenderà anche dalla curva epidemiologica e quindi da quanto e come la domanda si riprenderà, ma — ragionano le fonti istituzionali — emerge l’orientamento di un’Alitalia all’inizio molto più concentrata sul connettere il Paese, l’Europa e il bacino mediterraneo, quindi ancora più sbilanciata su tratte a non più di quattro ore dall’hub di Roma Fiumicino.


La nuova Alitalia: più «locale» e con aerei a chiamata, ecco come sarà
Il network
Una decisione che non deve sorprendere. In alcune delle recenti conversazioni sia Alexandre de Juniac, numero uno della Iata (la principale associazione internazionale dei vettori), sia Brian Pearce, il capo economista dell’organizzazione, hanno spiegato che quando riprenderà il trasporto aereo sarà prima a livello domestico, quindi continentale e solo alla fine intercontinentale. Questa previsione si può facilmente tradurre in un numero: nel 2019 i voli nazionali e quelli internazionali (in Europa) hanno rappresentato il 57% dei biglietti emessi nel mercato italiano considerando vettori tradizionali e low cost, nazionali e stranieri. Per questo oltre alle capitali europee si guarderà con maggiore attenzione ai flussi turistici da e per l’Italia, alle isole greche e spagnole, sfruttando eventuali vuoti lasciati da qualche low cost e dai vettori stranieri.


La nuova Alitalia: più «locale» e con aerei a chiamata, ecco come sarà
Fuori dall’Europa
A livello intercontinentale i vertici della nuova Alitalia ragionano su un ulteriore sfoltimento delle rotte dopo aver cancellato, per esempio Santiago del Cile, la destinazione più distante della rete del vettore. Se sembrano confermate per i prossimi mesi i voli da Roma — l’hub dell’aviolinea — per New York (dopo la sospensione fino al 31 maggio), Boston, Los Angeles, Buenos Aires, San Paolo e Tokyo (in sospeso San Francisco previsto dal 1° giugno). In pericolo Delhi che pur offrendo una buona «alimentazione» ai voli da e per gli Usa, continua a essere in perdita.

Il caso Milano
All’aeroporto internazionale di Malpensa Alitalia aveva — prima della pandemia — soltanto due voli intercontinentali: uno per New York e l’altro per Tokyo. Se la prima destinazione dovrebbe essere confermata (nonostante l’altissima concorrenza di tre vettori Usa e Emirates), è in dubbio Tokyo. In parallelo Milano Linate, l’aeroporto cittadino nel quale Alitalia detiene i due terzi degli slot (i diritti di decollo e atterraggio), dovrebbe sempre di più trasformarsi nel mini-hub per i passeggeri business per i voli con l’Europa. Ma su Linate — avvertono le fonti industriali — c’è il rischio di frizioni con Sea, la società che gestisce i due scali lombardi: con gli Embraer — quasi tutti basati alle porte di Milano— che si riducono da 20 a 12 Sea teme che l’aeroporto venga sfruttato meno di quanto fatto in media nel 2019 finendo per strozzare il rilancio.

La ripresa dal 2022
«Avremo un 2021 ancora impattato dal rallentamento della propensione ad utilizzare il mezzo aereo — ha detto in audizione il direttore generale Giancarlo Zeni —. Ma abbiamo costruito una proiezione che vede a partire dal 2022 un risultato operativo positivo, che si amplia, con una progressione che a finire, nell’arco di piano, arriva a vedere l’impiego di velivoli superiore di quello che ha attualmente al compagnia». Velivoli che per il lungo raggio dovrebbero essere — se le trattative avviate ormai da mesi dovessero concludersi positivamente — Boeing 787 Dreamliner, mentre per il corto e medio raggio si guarda agli Airbus A220 e A320. Velivoli che già da oggi sono venduti a prezzi di saldo.

lberberi@corriere.it

grandemilano
Messaggi: 2263
Iscritto il: mar 08 mar 2011, 20:11:31

Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia

Messaggio da leggereda grandemilano » lun 04 mag 2020, 18:52:30

grandemilano ha scritto: lun 04 mag 2020, 18:49:06

Il caso Milano
All’aeroporto internazionale di Malpensa Alitalia aveva — prima della pandemia — soltanto due voli intercontinentali: uno per New York e l’altro per Tokyo. Se la prima destinazione dovrebbe essere confermata (nonostante l’altissima concorrenza di tre vettori Usa e Emirates), è in dubbio Tokyo.
Mi dispiace che non ci sia stato un cambio di strategia con uno spostamento delle operazioni su MXP, che avrebbe permesso un vero rilancio di AZ. Ci avevo sperato fino all'ultimo. Invece, si è preferito tagliare, tagliare e tagliare. Com sempre negli ultimi 10 anni.
Comunque positivo che i voli LR su MXP sarebbero confermati. Non solo la NY, ma forse anche la Tokyo.

grandemilano
Messaggi: 2263
Iscritto il: mar 08 mar 2011, 20:11:31

Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia

Messaggio da leggereda grandemilano » lun 04 mag 2020, 18:58:01

grandemilano ha scritto: lun 04 mag 2020, 18:49:06 In parallelo Milano Linate, l’aeroporto cittadino nel quale Alitalia detiene i due terzi degli slot (i diritti di decollo e atterraggio), dovrebbe sempre di più trasformarsi nel mini-hub per i passeggeri business per i voli con l’Europa. Ma su Linate — avvertono le fonti industriali — c’è il rischio di frizioni con Sea, la società che gestisce i due scali lombardi: con gli Embraer — quasi tutti basati alle porte di Milano— che si riducono da 20 a 12 Sea teme che l’aeroporto venga sfruttato meno di quanto fatto in media nel 2019 finendo per strozzare il rilancio.


La questione Linate è una bella gatta da pelare. Io vedo 2 possibilità. O riducono i movimenti; oppure spostano un po' di macchine su LIN a scapito dell'hub.
Però personalmente non credo in un ridimensionamento di LIN. Sea, giustamente, farebbe le barricate. E ci sarebbe i soliti politici a dare battaglia. A maggior ragione ora che non c'è un hub carrier su MXP, un ridimiensionamento di LIN è totalmente inutile.
Quindi, delle 70 macchine di corto-medio raggio, almeno una 30ina saranno destinate a LIN, le altre 30-40 tra FCO e gli altri scali italiani. Molte poche per far girare un hub.

KittyHawk
Messaggi: 6513
Iscritto il: mer 11 giu 2008, 23:29:09
Località: Milano

Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia

Messaggio da leggereda KittyHawk » lun 04 mag 2020, 19:22:04

Per capire come se la stanno passando i costruttori bastano 3 titoli di articoli apparsi dopo il 1 maggio:
«GE Aviation expands job cuts to 25% of global workforce»
«Germany’s Airbus suppliers ‘face ruin’, warns trade association»
«Spirit lays off another 1,450 staff due to airframer production cuts»
Immagino che i lessor seguano a ruota i costruttori.

Questo è un periodo in cui i rari, o inesistenti, acquirenti e lessee hanno il coltello dalla parte del manico. Bisognerebbe però sapere se AZ lo sa usare.

I-GABE
Messaggi: 3369
Iscritto il: sab 23 mag 2009, 18:35:41
Località: London, UK

Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia

Messaggio da leggereda I-GABE » lun 04 mag 2020, 19:25:17

Ma cosa e' questa fissa per AZ a MXP?
Ma magari mollasse pure New York e Toyko!
Comunque hai ripostato l'articolo che aveva riportato stamattina D960 :)

grandemilano
Messaggi: 2263
Iscritto il: mar 08 mar 2011, 20:11:31

Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia

Messaggio da leggereda grandemilano » lun 04 mag 2020, 20:18:49

I-GABE ha scritto: lun 04 mag 2020, 19:25:17 Ma cosa e' questa fissa per AZ a MXP?
Ma magari mollasse pure New York e Toyko!
sono sempre 2 voli in più, anche se magari già coperti da altri

KittyHawk
Messaggi: 6513
Iscritto il: mer 11 giu 2008, 23:29:09
Località: Milano

Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia

Messaggio da leggereda KittyHawk » lun 04 mag 2020, 20:30:27

grandemilano ha scritto: lun 04 mag 2020, 18:58:01
grandemilano ha scritto: lun 04 mag 2020, 18:49:06 In parallelo Milano Linate, l’aeroporto cittadino nel quale Alitalia detiene i due terzi degli slot (i diritti di decollo e atterraggio), dovrebbe sempre di più trasformarsi nel mini-hub per i passeggeri business per i voli con l’Europa. Ma su Linate — avvertono le fonti industriali — c’è il rischio di frizioni con Sea, la società che gestisce i due scali lombardi: con gli Embraer — quasi tutti basati alle porte di Milano— che si riducono da 20 a 12 Sea teme che l’aeroporto venga sfruttato meno di quanto fatto in media nel 2019 finendo per strozzare il rilancio.
La questione Linate è una bella gatta da pelare. Io vedo 2 possibilità. O riducono i movimenti; oppure spostano un po' di macchine su LIN a scapito dell'hub.
Però personalmente non credo in un ridimensionamento di LIN. Sea, giustamente, farebbe le barricate. E ci sarebbe i soliti politici a dare battaglia. A maggior ragione ora che non c'è un hub carrier su MXP, un ridimiensionamento di LIN è totalmente inutile.
Quindi, delle 70 macchine di corto-medio raggio, almeno una 30ina saranno destinate a LIN, le altre 30-40 tra FCO e gli altri scali italiani. Molte poche per far girare un hub.
C'è una terza possibilità: aumentare le continuità territoriali. Oltre la Sardegna, si aggiungano copiosamente la Sicilia e qualche isola minore e forsanche qualche remoto aeroporto del continente. Sovvenzioni varie per i voli e possibile occupazione degli slot meno pregiati, la ricetta giusta per Alitalia (ma non per il contribuente).

clabre
Messaggi: 275
Iscritto il: gio 19 lug 2018, 10:10:41

Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia

Messaggio da leggereda clabre » lun 04 mag 2020, 21:08:48

Dal Sole24Ore
La compagnia non ha presentato un piano industriale né misure strutturali, ma si prevede una riduzione dell’attività con il passaggio in affitto delle attività di volo e di manutenzione a due nuove società che saranno controllate totalmente dallo Stato (una Newco per Alitalia e una seconda Newco per le attività di Alitalia Cityliner, che fa voli regionali), con 92 aerei rispetto ai 113 attuali. Il commissario ha presentato ai sindacati la richiesta di mettere in cassa integrazione 6.828 dipendenti, pari al 61% dell’organico totale (11.132 al 31 marzo). Il piano del commissario prevede uno spezzatino. Le attività aeroportuali (handling) resterebbero nella compagnia in amministrazione straordinaria, non andrebbero nelle Newco in affitto. Intanto Leogrande ha sospeso la procedura di vendita lanciata all’inizio di marzo, per la quale aveva ricevuto otto manifestazioni d’interesse, di cui tre per l’intera compagnia.
Quindi l'handling resta alla BadCo, con quindi maggiore probabilità di vendita separata. Non male direi, almeno qualche debito lo riescono a saldare, del resto le offerte sono sempre state molte e ben qualificate.

Vorrei non averlo letto, ma riporto anche questo
Ma adesso anche il volo Roma-New York è sospeso, per il periodo dal 5 al 31 maggio. Lo ha reso noto il sindacato Fit-Cisl. «La cancellazione della rotta Roma-NewYork, se confermata, è, a nostro avviso, un grave errore. Ci sorprende che la decisione di sospendere i voli per New York sia stata assunta da Alitalia dopo l’audizione alla commissione Trasporti della Camera», ha dichiarato la Fit-Cisl. Secondo quanto si apprende il volo è stato sospeso dal 5 al31 maggio. Secondo il sindacato le motivazioni «appaiono pretestuose ed insostenibili. Sembrerebbe che la scelta sia stata motivata da convenienza economica e dalla volontà degli equipaggi di non rimanere in sosta per più di 24 ore». Alitalia non ha fatto comunicazioni.

Avatar utente
I-Alex
Site Admin
Messaggi: 29201
Iscritto il: sab 13 ott 2007, 01:13:01
Località: near Malpensa

Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia

Messaggio da leggereda I-Alex » lun 04 mag 2020, 21:27:54

A Linate nei giorni scorsi sono atterrati 5 o 6 Embraer 175 senza più la livrea e la scritta Alitalia, ora sono fermi in piazzale, pronti ad andare al prato
Malpensa airport user

Avatar utente
D960
Messaggi: 1893
Iscritto il: mer 17 ago 2016, 10:53:17

Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia

Messaggio da leggereda D960 » lun 04 mag 2020, 21:56:31

clabre ha scritto: lun 04 mag 2020, 21:08:48 Dal Sole24Ore
Secondo il sindacato le motivazioni «appaiono pretestuose ed insostenibili. Sembrerebbe che la scelta sia stata motivata da convenienza economica e dalla volontà degli equipaggi di non rimanere in sosta per più di 24 ore». Alitalia non ha fatto comunicazioni.
Ma sbaglio o in IG le tratte americane avvenivano anche con soste di 19 ore?
AHO-ARN-BLQ-BGY-CAG-DUB-FCO-FLR-FRL-GOA-GRO-KIR-KBP-LIN-MXP-MUC-OLB-PMF-PSA-STN-TBS-TPS-TRN-TRS-TSF-VCE

Primo anno in perdita, secondo in pareggio e terzo in utile

KittyHawk
Messaggi: 6513
Iscritto il: mer 11 giu 2008, 23:29:09
Località: Milano

Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia

Messaggio da leggereda KittyHawk » lun 04 mag 2020, 23:18:14

D960 ha scritto: lun 04 mag 2020, 21:56:31
clabre ha scritto: lun 04 mag 2020, 21:08:48 Dal Sole24Ore
Secondo il sindacato le motivazioni «appaiono pretestuose ed insostenibili. Sembrerebbe che la scelta sia stata motivata da convenienza economica e dalla volontà degli equipaggi di non rimanere in sosta per più di 24 ore». Alitalia non ha fatto comunicazioni.
Ma sbaglio o in IG le tratte americane avvenivano anche con soste di 19 ore?
Fossero anche 26 ore a New York tra atterraggio e decollo, qual è il problema per gli equipaggi? Con la sovrabbondanza di equipaggi che c'è ora in rapporto al volato, forse riuscirebbero a fare il minimo di ore per non perdere le abilitazioni. L'alternativa sono due equipaggi per volo, uno che riposa all'andata ed è in servizio al ritorno e l'altro che fa esattamente l'opposto.

clabre
Messaggi: 275
Iscritto il: gio 19 lug 2018, 10:10:41

Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia

Messaggio da leggereda clabre » mar 05 mag 2020, 23:21:21

D960 ha scritto: lun 04 mag 2020, 21:56:31
clabre ha scritto: lun 04 mag 2020, 21:08:48 Dal Sole24Ore
Secondo il sindacato le motivazioni «appaiono pretestuose ed insostenibili. Sembrerebbe che la scelta sia stata motivata da convenienza economica e dalla volontà degli equipaggi di non rimanere in sosta per più di 24 ore». Alitalia non ha fatto comunicazioni.
Ma sbaglio o in IG le tratte americane avvenivano anche con soste di 19 ore?
La SFO, che non partiva nè domenica nè lunedì, aveva anche una sosta settimanale di 72 ore. Le LAX, MIA e YYZ 24 o 48, la JFK solo 24.


Torna a “COMPAGNIE ITALIANE”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 114 ospiti