Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia

le news dei vettori con Coa italiano
Regole del forum
In questa sezione si dovranno trattare gli argomenti che riguardano i vettori con COA italiano
Avatar utente
malpensante
Messaggi: 18469
Iscritto il: mar 20 nov 2007, 18:05:14
Località: Milano

Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia

Messaggio da leggereda malpensante » ven 15 mag 2020, 12:10:59

Io non credo che Alitalia possa sopravvivere standalone, certo che adesso nessuno ha voglia e mezzi per comprare nulla, men che meno le ciofeche infette di politica populista e sindacalismo corporativo.

Avatar utente
D960
Messaggi: 1885
Iscritto il: mer 17 ago 2016, 10:53:17

Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia

Messaggio da leggereda D960 » ven 15 mag 2020, 12:13:48

BAlorMXP ha scritto: ven 15 mag 2020, 12:01:46
LH in AZ avrebbe significato spostare da MXP a LIN: FRA(6xd), MUC (5xd), VIE (6xd), STR (3xd), HAM (2xd), DUS (4xd), CGN (2xd) BRU (2xd), ZRH (4xd) e ci sarebbero riusciti.
Non penso, altrimenti non si spiega perché le compagnie mettano i voli sia a Linate che a Malpensa. Evidentemente c'è un mercato sì sovrapponibile ma fino a un certo punto.

malpensante ha scritto: ven 15 mag 2020, 12:10:59 Io non credo che Alitalia possa sopravvivere standalone, certo che adesso nessuno ha voglia e mezzi per comprare nulla, men che meno le ciofeche infette di politica populista e sindacalismo corporativo.
E chi l'ha mai creduto? Noi non di certo, a parte chi sogna i gloriosi anni 60 con destinazioni in ogni punto del globo
AHO-ARN-BLQ-BGY-CAG-DUB-FCO-FLR-FRL-GOA-GRO-KIR-KBP-LIN-MXP-MUC-OLB-PMF-PSA-STN-TBS-TPS-TRN-TRS-TSF-VCE

Primo anno in perdita, secondo in pareggio e terzo in utile

Avatar utente
malpensante
Messaggi: 18469
Iscritto il: mar 20 nov 2007, 18:05:14
Località: Milano

Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia

Messaggio da leggereda malpensante » ven 15 mag 2020, 12:19:26

Una domanda più generale è che fine faranno le piccole linee aeree zitelle europee, adesso che pure Brussels Airlines rischia di essere ripudiata.

SAS, Finnair, LOT, Air Europa, Alitalia eccetera. Le grandi non hanno interesse ad assorbirle, salvo forse Air Europa a costo ribassato, difficilmente i conti tornano e il sovranismo che avanza sulle rovine di Schengen porterà magari a riprendere gli aiuti di Stato come abitudine e non come fatto isolato e dovuto a Covid.

Avatar utente
D960
Messaggi: 1885
Iscritto il: mer 17 ago 2016, 10:53:17

Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia

Messaggio da leggereda D960 » ven 15 mag 2020, 12:25:55

Magari le compreranno gli Arabi no? :mrgreen:
AHO-ARN-BLQ-BGY-CAG-DUB-FCO-FLR-FRL-GOA-GRO-KIR-KBP-LIN-MXP-MUC-OLB-PMF-PSA-STN-TBS-TPS-TRN-TRS-TSF-VCE

Primo anno in perdita, secondo in pareggio e terzo in utile

Avatar utente
malpensante
Messaggi: 18469
Iscritto il: mar 20 nov 2007, 18:05:14
Località: Milano

Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia

Messaggio da leggereda malpensante » ven 15 mag 2020, 12:26:51

D960 ha scritto: ven 15 mag 2020, 12:13:48Non penso, altrimenti non si spiega perché le compagnie mettano i voli sia a Linate che a Malpensa. Evidentemente c'è un mercato sì sovrapponibile ma fino a un certo punto.
E' in pratica solo l'alimentazione dei voli intercontinentali dalla Lombardia Orientale, che funziona da Linate meglio che da Malpensa, più la comodità da/per Milano città come scopo secondario e prevalentemente per il traffico point-to-point.

Cioè il traffico di breve raggio da/per la città ha una preferenza per Linate. Da oltre Adda il point-to-point vola comunque da Bergamo, ma i voli feed da Malpensa piacciono meno che da Linate. Voli feed da Bergamo, in concorrenza con voli Ryanair, praticamente non ne esistono e da oltre Adda si va a Malpensa per i voli intercontinentali, ma senza fare scalo in Europa, se non forse a MAD, LIS e HEL.

spanna
Messaggi: 3782
Iscritto il: lun 07 set 2009, 17:18:41

Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia

Messaggio da leggereda spanna » ven 15 mag 2020, 12:31:34

aaah, non sono convinto che i voli EW su roma possano portare grandi vantaggi all'hub FCO per un paio di motivi:
1) il tipo di passeggeri che prenderebbe questi voli per transitare a FCO lo farebbe solo perche' il volo equivalente da FRA o MUC gli costa un bel po' di piu'. Sarebbe un mercato povero gia' in partenza. Il tedesco con carta miles and more non ci pensa neanche a prendere un volo da FCO quando c'e' l'omologo LH, e da FCO non parte nemmeno un volo di lungo raggio che LH non abbia, soprattutto dopo che avranno tagliato gli aerei da 26 a 20.
2) la stessa EW cosi' com'e' non dura molto, perde soldi a bocca di barile, e rischia di non esistere piu' tra qualche anno sopraffatta dalle vere low cost, per cui cesserebbe anche quel fideraggio.
Ora a mio avviso l'unico modo per valorizzare minimamente FCO e' quello di sfruttare voli che altri non hanno, forse se sovrapponiamo le destinazioni IAG con quelle AZ troviamo piu' differenze che con AFKLM e LH. Magari mi sbaglio, ma ho questa impressione.
20 anni di perdite senza soluzione di continuità per liberarsi di alitalia. Per ITA airways ne occorreranno molti meno.

spanna
Messaggi: 3782
Iscritto il: lun 07 set 2009, 17:18:41

Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia

Messaggio da leggereda spanna » ven 15 mag 2020, 12:38:46

malpensante ha scritto: ven 15 mag 2020, 12:19:26 Una domanda più generale è che fine faranno le piccole linee aeree zitelle europee, adesso che pure Brussels Airlines rischia di essere ripudiata.

SAS, Finnair, LOT, Air Europa, Alitalia eccetera. Le grandi non hanno interesse ad assorbirle, salvo forse Air Europa a costo ribassato, difficilmente i conti tornano e il sovranismo che avanza sulle rovine di Schengen porterà magari a riprendere gli aiuti di Stato come abitudine e non come fatto isolato e dovuto a Covid.
se c'e' qualcosa che ha insegnato questa crisi e' che i gruppi esistono solo se le nazioni che stanno dietro alle compagnie lo permettono. Ai belgi non piaceva il ruolo che LH ha assegnato a SN, il risultato e' che SN se ne andra' per i fatti suoi staccandosi dal gruppo a cui apparteneva. Potrebbe anche spezzarsi il gruppo AFKLM, c'erano state avvisaglie prima del covid, ora vedremo cosa succedera'. I gruppi non sono affatto definitivi, e le compagnie sono zitelle anche quando non lo sono. Poi ci sono le z0ccole tipo alitalia, che a turno se la sbattono tutti. Quindi o sono z0ccole o sono zitelle.
20 anni di perdite senza soluzione di continuità per liberarsi di alitalia. Per ITA airways ne occorreranno molti meno.

gabbozzo
Messaggi: 683
Iscritto il: mer 10 ott 2018, 19:12:34

Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia

Messaggio da leggereda gabbozzo » ven 15 mag 2020, 13:00:28

spanna ha scritto: ven 15 mag 2020, 12:31:34 aaah, non sono convinto che i voli EW su roma possano portare grandi vantaggi all'hub FCO per un paio di motivi:
1) il tipo di passeggeri che prenderebbe questi voli per transitare a FCO lo farebbe solo perche' il volo equivalente da FRA o MUC gli costa un bel po' di piu'. Sarebbe un mercato povero gia' in partenza. Il tedesco con carta miles and more non ci pensa neanche a prendere un volo da FCO quando c'e' l'omologo LH, e da FCO non parte nemmeno un volo di lungo raggio che LH non abbia, soprattutto dopo che avranno tagliato gli aerei da 26 a 20.
2) la stessa EW cosi' com'e' non dura molto, perde soldi a bocca di barile, e rischia di non esistere piu' tra qualche anno sopraffatta dalle vere low cost, per cui cesserebbe anche quel fideraggio.
Ora a mio avviso l'unico modo per valorizzare minimamente FCO e' quello di sfruttare voli che altri non hanno, forse se sovrapponiamo le destinazioni IAG con quelle AZ troviamo piu' differenze che con AFKLM e LH. Magari mi sbaglio, ma ho questa impressione.
Quoto. Intendevo questo con FCO brutta copia di ZRH.
GIG, GRU, EZE, JNB le si trovano in quasi tutti gli hub LH e non alimentati da voli semi-leisure di EW.
Probabilmente sarebbe stato diverso con un acquisizione totale da parte di LH che invece avrebbe potuto rimodulare il network del gruppo già multi-hub, cosa difficilmente fattibile solo con la condivisione dei punti fedeltà per i clienti.

Finirà che si fanno dare i sussidi "per le low cost", ovviamente senza gara, e fioccheranno le basi a BDS, TPS ed AOI :eek: ..ah, ovviamente con il personale in trasferta pagata da Roma :mrgreen:

Avatar utente
D960
Messaggi: 1885
Iscritto il: mer 17 ago 2016, 10:53:17

Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia

Messaggio da leggereda D960 » ven 15 mag 2020, 13:49:55

malpensante ha scritto: ven 15 mag 2020, 12:26:51
D960 ha scritto: ven 15 mag 2020, 12:13:48Non penso, altrimenti non si spiega perché le compagnie mettano i voli sia a Linate che a Malpensa. Evidentemente c'è un mercato sì sovrapponibile ma fino a un certo punto.
E' in pratica solo l'alimentazione dei voli intercontinentali dalla Lombardia Orientale, che funziona da Linate meglio che da Malpensa, più la comodità da/per Milano città come scopo secondario e prevalentemente per il traffico point-to-point.

Cioè il traffico di breve raggio da/per la città ha una preferenza per Linate. Da oltre Adda il point-to-point vola comunque da Bergamo, ma i voli feed da Malpensa piacciono meno che da Linate. Voli feed da Bergamo, in concorrenza con voli Ryanair, praticamente non ne esistono e da oltre Adda si va a Malpensa per i voli intercontinentali, ma senza fare scalo in Europa, se non forse a MAD, LIS e HEL.

Ipotizzando che Linate venga cassato, è possibile che questi passeggeri si spostino su Bergamo così da aumentare la quota di vettori?
AHO-ARN-BLQ-BGY-CAG-DUB-FCO-FLR-FRL-GOA-GRO-KIR-KBP-LIN-MXP-MUC-OLB-PMF-PSA-STN-TBS-TPS-TRN-TRS-TSF-VCE

Primo anno in perdita, secondo in pareggio e terzo in utile

Avatar utente
malpensante
Messaggi: 18469
Iscritto il: mar 20 nov 2007, 18:05:14
Località: Milano

Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia

Messaggio da leggereda malpensante » ven 15 mag 2020, 14:03:27

Sfruttando la molteplicità degli aeroporti di Londra, BA ha lanciato un volo da BGY a Gatwick, perché i voli di Ryanair arrivano dall'altra parte di Londra, ma un volo non è una serie di feed che alimentano tutte le ondate e poi Gatwick non è neanche un hub. Per gli altri aeroporti chiunque si troverebbe a combattere contro Ryanair, che ad esempio faceva più voli al giorno per Madrid e continuerebbe a controllare il traffico point-to-point. Iberia, se partisse da BGY, dovrebbe contare solo sul traffico di transito e dovrebbe comunque continuare a volare da Malpensa. Insomma dovrebbe avere una montagna di voli per il solo traffico di transito dalla Lombardia orientale, che non è infinito e sarebbe per lei più facile volare solo da Malpensa. Lo stesso vale per tutti gli altri, magari eccetto Alitalia. Comunque abbiamo visto che cosa è successo ai tempi del "Bridge".

La presenza di Ryanair a BGY ha come effetto collaterale l'assenza degli altri vettori, unica eccezione wizz air che ha in gran parte destinazioni a sé e comunque ha costi bassissimi, più chi vola per destinazioni protette dai bilaterali.

BAlorMXP
Messaggi: 2989
Iscritto il: dom 14 ott 2007, 12:59:55
Località: MILANO

Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia

Messaggio da leggereda BAlorMXP » ven 15 mag 2020, 14:10:44

spanna ha scritto: ven 15 mag 2020, 12:31:34 aaah, non sono convinto che i voli EW su roma possano portare grandi vantaggi all'hub FCO per un paio di motivi:
1) il tipo di passeggeri che prenderebbe questi voli per transitare a FCO lo farebbe solo perche' il volo equivalente da FRA o MUC gli costa un bel po' di piu'. Sarebbe un mercato povero gia' in partenza. Il tedesco con carta miles and more non ci pensa neanche a prendere un volo da FCO quando c'e' l'omologo LH, e da FCO non parte nemmeno un volo di lungo raggio che LH non abbia, soprattutto dopo che avranno tagliato gli aerei da 26 a 20.
2) la stessa EW cosi' com'e' non dura molto, perde soldi a bocca di barile, e rischia di non esistere piu' tra qualche anno sopraffatta dalle vere low cost, per cui cesserebbe anche quel fideraggio.
Ora a mio avviso l'unico modo per valorizzare minimamente FCO e' quello di sfruttare voli che altri non hanno, forse se sovrapponiamo le destinazioni IAG con quelle AZ troviamo piu' differenze che con AFKLM e LH. Magari mi sbaglio, ma ho questa impressione.
Convengo in quello che dici. Mia sorella lavora una compagnia nel settore sviluppo rotte e mi ha sempre confermato la difficoltà del mercato tedesco che ancor più di quello francese vola e vuole volare tedesco e LH sarà sempre la prima scelta.

I-GABE
Messaggi: 3327
Iscritto il: sab 23 mag 2009, 18:35:41
Località: London, UK

Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia

Messaggio da leggereda I-GABE » ven 15 mag 2020, 15:12:38

BAlorMXP ha scritto: ven 15 mag 2020, 11:36:03
malpensante ha scritto: ven 15 mag 2020, 10:12:06
grandemilano ha scritto: ven 15 mag 2020, 07:49:24 Ieri La Stampa sottolineava il concetto che la nuova AZ sarà prevalentemente concentrata sul mercato domestico ed europeo. Contrariamente a quanto si diceva fino a ieri, quando il lungo raggio sembra dovesse essere la svolta giusta per il rilancio di AZ.
Non capisco questo cambio di strategia. Potrebbe essere che su Fiumicino non si riesce a sviluppare un network LR profittevole? E quindi, esclusa a priori l'ipotesi di spostarsi su MXP, piuttosto si ripiega sul corto-medio raggio nella speranza di fare utili?
Per fare veramente la linea aerea hub & spoke in Europa puoi essere in alternativa:
1) una linea aerea globale, con voli intercontinentali verso tutto il mondo e feed di pax da tutta l'Europa, diretti verso tutto il mondo
2) una linea aerea specializzata nei voli intercontinentali verso un'area geografica, con feed di pax conseguente

La linea aerea tipo 1 deve trovarsi il più possibile al centro del mercato europeo, per minimizzare lunghezza, durata e costo dei voli feed, che per essere riempiti devono ospitare pax diretti in tutto il mondo. A Roma è antieconomico riempire i voli feed, perché la rete intercontinentale è scarsa e la posizione geografica è svantaggiata.
La linea aerea di tipo 2 deve avere hub non al centro del continente, ma a un'estremità e aspirare a servire quella direttrice per cui è "sulla strada". Così funzionano Finnair per l'Asia a Helsinki, Iberia e Air Europa a Madrid per l'America Latina, TAP a Lisbona per il Brasile e di fatto anche BA a Heathrow per gli USA e in parte Aeroflot a Mosca e Turkish a Istanbul.

Roma ha come unico asset l'elevato traffico turistico incoming in alta stagione, manca di traffico business intercontinentale O/D e di cargo, soffre di alta stagionalità e soprattutto è circondata più dal mare che da terre abitate da popolazione densa e ricca. Apparentemente ha un vantaggio geografico verso l'Africa, ma si tratta di rotte molto sottili e quel vantaggio si perde con l'assenza di O/D (che ha Parigi) e la concorrenza di hub come Istanbul e quelli del Golfo.

In pratica funziona solo per il traffico O/D da/per Roma e, come hub, per chi vola da sud Italia, Israele e Grecia verso le Americhe, nonché da nord Italia e Spagna verso San Paolo, Rio e Buenos Aires, come alternativa agli hub iberici. Questo NON basta a riempire più ondate di feed da zone diverse. Al mercato core dell'Europa occidentale e centrale Roma può interessare soltanto in direzione Brasile e Argentina, dove comunque non avrà mai il primato, se confrontata con Madrid e Lisbona. La presenza delle linee aeree del Golfo e di Turkish la mette completamente fuori gioco in direzione Asia. La ciliegina sulla torta è l'impossibilità di funzionare come hub per il traffico fra il ben più ricco nord Italia e l'America del Nord.

In conclusione la rete intercontinentale efficiente per un'Alitalia basata a Roma Fiumicino è limitata e impossibile da sviluppare, infatti le destinazioni aperte negli ultimi anni, che pure hanno visto traffico ai record storici, sono TUTTE risultate fallimentari. Da lì non si scappa. Il problema di Alitalia è che non se ne vuole prendere atto e non la si vuole ridimensionare.

Le scelte politiche di questi giorni vogliono rilanciare il suo ruolo nel corto/medio raggio, dandole una dote esagerata e mettendo i bastoni fra le ruote delle stesse low cost, ma la dote tenderà ad esaurirsi e il divario di produttività ed efficienza fra un'Alitalia ora più che mai comandata dai sindacati e le linee aeree point-to-point è incolmabile e anzi tenderà ad aumentare, con queste che avranno in flotta NB da 230 posti. Stiamo assistendo ad una operazione antistorica, che accoppia ad un paio di decisioni corrette sul lungo raggio (riduzione della rete, omogeneizzazione e rinnovo della flotta WB) la testardaggine di fare hub dove ci sono i dipendenti, anziché dove c'è il mercato e di voler far conto sul medio raggio, dove è handicappata dal suo essere legacy. Ribellarsi contro l'esistenza delle low cost è donchisciottesco, anche se il governo approva leggi patetiche a favore della linea aerea che possiede, almeno finché non usciamo dalla UE.

L'insistenza di volare da Linate e di accaparrarsi le rotte di continuità territoriale dalle isole lasciano il tempo che trovano, perché comunque il corto/medio raggio point-to-point non è e non sarà mai più il mestiere di un network carrier.

Resta la questione alleanze, Air France-KLM è e può solo essere il partner sbagliato, perché non porta nessun traffico. Aspira e basta. Almeno i tanti vettori Star potrebbero, invece che solo aspirare nei loro tanti voli verso Roma, portare traffico in direzione Sudamerica.
Come al solito mi sento di quotarti in toto... (non Toto)
Sottoscrivo, aggiungendo che oltretutto il traffico inbound tendenzialmente sceglie le linee aeree di casa propria, quando possibile.

I-GABE
Messaggi: 3327
Iscritto il: sab 23 mag 2009, 18:35:41
Località: London, UK

Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia

Messaggio da leggereda I-GABE » ven 15 mag 2020, 15:17:58

malpensante ha scritto: ven 15 mag 2020, 12:19:26 Una domanda più generale è che fine faranno le piccole linee aeree zitelle europee, adesso che pure Brussels Airlines rischia di essere ripudiata.

SAS, Finnair, LOT, Air Europa, Alitalia eccetera. Le grandi non hanno interesse ad assorbirle, salvo forse Air Europa a costo ribassato, difficilmente i conti tornano e il sovranismo che avanza sulle rovine di Schengen porterà magari a riprendere gli aiuti di Stato come abitudine e non come fatto isolato e dovuto a Covid.
Finnair vive grazie all'hub OW di HEL che offre una buona varieta' di destinazioni sull'Asia (come riporti anche tu sopra), di fatto aspirando persino da Londra (al punto che alcuni voli sono operati con A350). Le relazioni con CX aiutano, ed in genere in ambito OW (e non solo) ha C/S con praticamente tutti.
Certo, c'e' da capire se nel mondo post-Covid riuscira' comunque a feederare e marginare a sufficienza sulle rotte sottili, soprattutto nel momento in cui dovesse perdere un vantaggio di costo per il calo del petrolio (che rende meno costosi i voli lunghi), soprattutto se uno scalo dovesso comportare 6h di transito causa controlli, etc...

KL63
Messaggi: 3283
Iscritto il: lun 12 mag 2008, 22:52:29
Località: Milano

Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia

Messaggio da leggereda KL63 » ven 15 mag 2020, 15:44:45

Con che faccia un professionista del settore si presenta in parlamento e racconta la favola che AZ è in crisi per colpa del co marketing degli aeroporti minori, di cui gode anche AZ peraltro (si veda Reggio Calabria e Torino) con tutti i "prestiti ponte" e le varie "ricapitalizzazioni" di denaro pubblico di cui ha goduto nel corso degli anni falsando la concorrenza e con i buchi nei bilanci di fornitori e gestori che AZ lascia ogni due anni! Non ha il senso del ridicolo.

Per la strategia della nuova AZ, comunque la si rigiri è fallimentare, questa sarebbe la riedizione di quella di Schisano che infatti si è guadagnato la Legion d'Onore, e che portò AZ nelle mani dei capitani coraggiosi, poi la prossima volta torneranno a puntare sul lr, e poi via così all'infinito.

Con, questa volta, la terribile aggravante dell'invenzione della "continuità territoriale estesa" che consentirà di drenare costantemente soldi dalle nostre tasche a quelle dell'inutile AZ, per produrre un servizio di cui con l'alta velocità che si estende sempre di più non c'è bisogno.

Avatar utente
malpensante
Messaggi: 18469
Iscritto il: mar 20 nov 2007, 18:05:14
Località: Milano

Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia

Messaggio da leggereda malpensante » ven 15 mag 2020, 15:53:37

I-GABE ha scritto: ven 15 mag 2020, 15:12:38Sottoscrivo, aggiungendo che oltretutto il traffico inbound tendenzialmente sceglie le linee aeree di casa propria, quando possibile.
Vero, un altro motivo per cui non si può fare una linea aerea "per portare turisti", che si va ad aggiungere al fatto che i turisti volano specialmente quando la stagione è favorevole e che spendono sempre meno di chi vola per affari.

Avatar utente
D960
Messaggi: 1885
Iscritto il: mer 17 ago 2016, 10:53:17

Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia

Messaggio da leggereda D960 » ven 15 mag 2020, 16:03:47

Rimane il fatto che se la differenza di mentalità fra KLM e AZ ha contribuito ad uccidere il piano, che se la differenza fra EY e AZ ha portato al nulla di fatto, ugualmente fra AZ e AF, non vedo come l'alleanza teutonica possa mettere pace e dare una soluzione definitiva. Per altro gli hub del Lufthansa Group hanno una forte componente business, che a FCO sappiamo essere minore.
AHO-ARN-BLQ-BGY-CAG-DUB-FCO-FLR-FRL-GOA-GRO-KIR-KBP-LIN-MXP-MUC-OLB-PMF-PSA-STN-TBS-TPS-TRN-TRS-TSF-VCE

Primo anno in perdita, secondo in pareggio e terzo in utile

grandemilano
Messaggi: 2259
Iscritto il: mar 08 mar 2011, 20:11:31

Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia

Messaggio da leggereda grandemilano » ven 15 mag 2020, 19:11:00

spanna ha scritto: ven 15 mag 2020, 12:31:34
2) la stessa EW cosi' com'e' non dura molto, perde soldi a bocca di barile, e rischia di non esistere piu' tra qualche anno sopraffatta dalle vere low cost, per cui cesserebbe anche quel fideraggio.
Questo, oltre all'esperienza della fu Lufthansa Italia, dimostra che i tedeschi non sono sempre vincenti.
Quindi, pure con una AZ e Fiumicino in mano a LH, non è scontato il successo.

spanna
Messaggi: 3782
Iscritto il: lun 07 set 2009, 17:18:41

Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia

Messaggio da leggereda spanna » lun 18 mag 2020, 10:35:51

http://www.askanews.it/economia/2020/05 ... 518_00017/
Roma, 18 mag. (askanews) – “Se c’è una cessione di alcuni asset attraverso una procedura di gara aperta, allora non si tratta più della stessa attività e in quel caso si potrebbe fare”. Così la vicepresidente della Commissione europea, Margrethe Vestager, responsabile dell’Antitrust comunitario, apre a una specifica ipotesi sul salvataggio pubblico di Alitalia. “Era già successo 12 anni fa per Alitalia – spiega in una intervista a La Stampa -. Si chiama discontinuità economica”.

Altrimenti “non è possibile” avvalersi dell’allentamento momentaneo alle restrizioni sugli aiuti di Stato, perché nel “Temporary Framework abbiamo fissato una data: chi si trovava in difficoltà prima del primo gennaio 2020 – spiega – non può ricevere questo tipo di aiuti”.

Dell’intervento annunciato su Alitalia “non conosco i dettagli perché non abbiamo ricevuto informazioni dal governo”, avverte. Limitarsi a creare una “newco” potrebbe non bastare: “non ha nulla a che vedere con il Temporary Framework – dice Vestager -. In generale, se c’è continuità nell’attività, si riscontra un aiuto di Stato illegale, che deve dunque essere restituito. Discorso diverso, invece, se vengono salvati solo alcuni rami d’azienda. Se c’è una cessione di alcuni asset attraverso una procedura di gara aperta, allora non si tratta più della stessa attività e in quel caso si potrebbe fare”.
scusate ma l'altra volta che asset furono venduti? Nel passaggio LAI - CAI intendo. O e' solo una supercazzola della UE?
20 anni di perdite senza soluzione di continuità per liberarsi di alitalia. Per ITA airways ne occorreranno molti meno.

easyMXP
Messaggi: 5620
Iscritto il: mer 20 ago 2008, 16:00:52

Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia

Messaggio da leggereda easyMXP » lun 18 mag 2020, 11:07:57

spanna ha scritto: lun 18 mag 2020, 10:35:51 http://www.askanews.it/economia/2020/05 ... 518_00017/
Roma, 18 mag. (askanews) – “Se c’è una cessione di alcuni asset attraverso una procedura di gara aperta, allora non si tratta più della stessa attività e in quel caso si potrebbe fare”. Così la vicepresidente della Commissione europea, Margrethe Vestager, responsabile dell’Antitrust comunitario, apre a una specifica ipotesi sul salvataggio pubblico di Alitalia. “Era già successo 12 anni fa per Alitalia – spiega in una intervista a La Stampa -. Si chiama discontinuità economica”.

Altrimenti “non è possibile” avvalersi dell’allentamento momentaneo alle restrizioni sugli aiuti di Stato, perché nel “Temporary Framework abbiamo fissato una data: chi si trovava in difficoltà prima del primo gennaio 2020 – spiega – non può ricevere questo tipo di aiuti”.

Dell’intervento annunciato su Alitalia “non conosco i dettagli perché non abbiamo ricevuto informazioni dal governo”, avverte. Limitarsi a creare una “newco” potrebbe non bastare: “non ha nulla a che vedere con il Temporary Framework – dice Vestager -. In generale, se c’è continuità nell’attività, si riscontra un aiuto di Stato illegale, che deve dunque essere restituito. Discorso diverso, invece, se vengono salvati solo alcuni rami d’azienda. Se c’è una cessione di alcuni asset attraverso una procedura di gara aperta, allora non si tratta più della stessa attività e in quel caso si potrebbe fare”.
scusate ma l'altra volta che asset furono venduti? Nel passaggio LAI - CAI intendo. O e' solo una supercazzola della UE?
Manutenzione pesante a Napoli forse?
Però mi sembra di capire che sia una condizione specifica del Temporary Framework che vale stavolta, non in generale.
Se la sono studiata bene, affitto e successiva cessione di soli due rami d'azienda.

spanna
Messaggi: 3782
Iscritto il: lun 07 set 2009, 17:18:41

Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia

Messaggio da leggereda spanna » lun 18 mag 2020, 12:23:23

nell'articolo la vestager dice che il temporary framework non e' applicabile ad alitalia
20 anni di perdite senza soluzione di continuità per liberarsi di alitalia. Per ITA airways ne occorreranno molti meno.

gabbozzo
Messaggi: 683
Iscritto il: mer 10 ott 2018, 19:12:34

Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia

Messaggio da leggereda gabbozzo » lun 18 mag 2020, 12:44:20

Avevo letto qualcosa in merito, ma erano ancora voci di corridoio. Ora parla la Vestager.
Certo che solo l'idea banalmente diffusa anche fra noi che "sfruttiamo il momento di debolezza degli altri per rilanciare la compagnia con i soldi statali, è un'occasione storica" si legge aiuto di stato poiché si tratta di distorsione della concorrenza.
Per il resto non saprei esprimermi: sono norme molto complesse e si è visto che si prestano ad interpretazioni opposte senza troppi problemi.

Avatar utente
belumosi
Messaggi: 4195
Iscritto il: mer 24 giu 2009, 01:11:11

Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia

Messaggio da leggereda belumosi » lun 18 mag 2020, 14:32:08

gabbozzo ha scritto: lun 18 mag 2020, 12:44:20sono norme molto complesse e si è visto che si prestano ad interpretazioni opposte senza troppi problemi.
Detto questo, detto tutto.

easyMXP
Messaggi: 5620
Iscritto il: mer 20 ago 2008, 16:00:52

Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia

Messaggio da leggereda easyMXP » lun 18 mag 2020, 16:13:34

spanna ha scritto: lun 18 mag 2020, 12:23:23 nell'articolo la vestager dice che il temporary framework non e' applicabile ad alitalia
Non è applicabile al complesso di Alitalia in amministrazione straordinaria. Diventa applicabile nel momento in cui non si salva tutto, ma solo rami di azienda, cedendo gli altri, che è quello che sta facendo il governo.
Discorso diverso, invece, se vengono salvati solo alcuni rami d’azienda. Se c’è una cessione di alcuni asset attraverso una procedura di gara aperta, allora non si tratta più della stessa attività e in quel caso si potrebbe fare

spanna
Messaggi: 3782
Iscritto il: lun 07 set 2009, 17:18:41

Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia

Messaggio da leggereda spanna » lun 18 mag 2020, 18:16:13

easyMXP ha scritto: lun 18 mag 2020, 16:13:34
spanna ha scritto: lun 18 mag 2020, 12:23:23 nell'articolo la vestager dice che il temporary framework non e' applicabile ad alitalia
Non è applicabile al complesso di Alitalia in amministrazione straordinaria. Diventa applicabile nel momento in cui non si salva tutto, ma solo rami di azienda, cedendo gli altri, che è quello che sta facendo il governo.
Discorso diverso, invece, se vengono salvati solo alcuni rami d’azienda. Se c’è una cessione di alcuni asset attraverso una procedura di gara aperta, allora non si tratta più della stessa attività e in quel caso si potrebbe fare
non sono d'accordo con la tua interpretazione, se si legge solo il virgolettato di vestager l'interpretazione giusta sembra essere la mia: il temporary framework non e' applicabile ad alitalia.
Ad alitalia si applicherebbero solo le stesse normative che si applicarono anche 12 anni fa, quindi come dice vestager occorre assicurare la discontinuita' aziendale e a quel punto lo stato puo' anche comprare il 100%.
Mi sono andato a rivedere il passaggio LAI CAI di 12 anni fa, ci fu il famoso prestito ponte di 300 milioni (dilettanti rispetto ai miliardi di oggi) che non fu restituito per via della discontinuita' aziendale, assicurata in quel caso dalla vendita a terzi di Alitalia Maintenance Systems (che allora era controllata da LAI col 60% e partecipata col 40% da - udite udite - Lufthansa technik) e da Atitech (allora al 100% di alitalia). Le due compagnie ebbero destini opposti, la prima fallì nel 2015 perche' alitalia smise di servirsene per la manutenzione motori preferendo altre soluzioni (israeliane, ed israeliana era una delle societa' che acquistarono AMS), mentre la seconda prospera tuttora sotto il controllo di Leonardo. Al momento della vendita pero' entrambe erano aziende in equilibrio economico e sulla carta potevano entrambe svilupparsi adeguatamente, ma ovviamente dipendenti per il lavoro da alitalia in gran parte.
Oggi la discontinuita' economica potrebbe essere garantita dalla vendita dei servizi di terra, completando il lavoro di dismissione di alitalia servizi cominciato nel 2008.
Da questo breve sommario dei fatti si deduce che non e' affatto vera la vulgata che vuole alitalia percettrice di aiuti di stato permessi a discapito della legge dalla UE, tutt'altro. Alitalia ha preso i fondi dello stato ma ha sempre pagato un prezzo ogni volta che l'ha fatto: ha dovuto cedere aziende collaterali che facevano business rimanendo in equilibrio economico coll'effetto di concentrarsi sempre di piu' sulla parte volo che e' la parte tossica dell'azienda. Vendendo oggi la parte di handling si priva di un altro business facile facile da mantenere in equilibrio economico, tanto e' vero che per quel business esistono diverse offerte di societa' di mercato. Rimarra' la parte volo con quel poco di manutenzione leggera che le e' rimasto, ma tutti sappiamo che e' proprio la parte volo quella che provoca le perdite, e che sara' difficile da mantenere in equilibrio anche dopo lo snellimento a 92 aerei. La UE lemme lemme sta facendo esattamente il proprio compito, ogni volta che alitalia ha bisogno di soldi dello stato le porta via un pezzetto sano e la obbliga a ridursi di dimensione forzandola a fare proprio cio' che non le riesce, volare guadagnandoci. Chi pensava alla UE come dei fessi coll'anello al naso mi pare che si debba ricredere, i fessi coll'anello al naso siamo noi italiani che pensando di ottenere chissa' quali privilegi per il salvataggio di alitalia stiamo distruggendo l'aviazione italiana, dilapidando contemporeamente miliardi di euro dei contribuenti.
20 anni di perdite senza soluzione di continuità per liberarsi di alitalia. Per ITA airways ne occorreranno molti meno.

Avatar utente
D960
Messaggi: 1885
Iscritto il: mer 17 ago 2016, 10:53:17

Re: Brunini: Alitalia non determinante per Nord Italia

Messaggio da leggereda D960 » lun 18 mag 2020, 18:41:26

spanna ha scritto: lun 18 mag 2020, 18:16:13
Da questo breve sommario dei fatti si deduce che non e' affatto vera la vulgata che vuole alitalia percettrice di aiuti di stato permessi a discapito della legge dalla UE, tutt'altro. Alitalia ha preso i fondi dello stato ma ha sempre pagato un prezzo ogni volta che l'ha fatto: ha dovuto cedere aziende collaterali che facevano business rimanendo in equilibrio economico coll'effetto di concentrarsi sempre di piu' sulla parte volo che e' la parte tossica dell'azienda. Vendendo oggi la parte di handling si priva di un altro business facile facile da mantenere in equilibrio economico, tanto e' vero che per quel business esistono diverse offerte di societa' di mercato. Rimarra' la parte volo con quel poco di manutenzione leggera che le e' rimasto, ma tutti sappiamo che e' proprio la parte volo quella che provoca le perdite, e che sara' difficile da mantenere in equilibrio anche dopo lo snellimento a 92 aerei. La UE lemme lemme sta facendo esattamente il proprio compito, ogni volta che alitalia ha bisogno di soldi dello stato le porta via un pezzetto sano e la obbliga a ridursi di dimensione forzandola a fare proprio cio' che non le riesce, volare guadagnandoci. Chi pensava alla UE come dei fessi coll'anello al naso mi pare che si debba ricredere, i fessi coll'anello al naso siamo noi italiani che pensando di ottenere chissa' quali privilegi per il salvataggio di alitalia stiamo distruggendo l'aviazione italiana, dilapidando contemporeamente miliardi di euro dei contribuenti.
L'handling conta più di 4.000 dipendenti e offre servizio ad altre compagnie a Fiumicino, per altro un pilota mi un'altra compagnia mi disse che il loro servizio viene fatto pagare e non poco, nonché ritenuto il più efficiente. Non sono sicuro però che possa trovare ancora una volta un suo equilibrio se non sfoltendo ulteriormente il numero degli aerei o espandendosi altrove. Ma non vedi i salti di gioia di chi sostiene che abbiano fatto bene ad assegnare la continuità territoriale ad AZ per cinque anni?

Se poi lo Stato foraggia periodicamente Alitalia senza che diventi profittevole nonostante sia sempre più piccola, evidentemente significa che va bene così.
AHO-ARN-BLQ-BGY-CAG-DUB-FCO-FLR-FRL-GOA-GRO-KIR-KBP-LIN-MXP-MUC-OLB-PMF-PSA-STN-TBS-TPS-TRN-TRS-TSF-VCE

Primo anno in perdita, secondo in pareggio e terzo in utile


Torna a “COMPAGNIE ITALIANE”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 80 ospiti