Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

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mattaus313
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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda mattaus313 » sab 09 gen 2021, 21:37:04

spanna ha scritto: Nel passaggio da CAI a SAI era una vendita tra privati e quindi non c'erano aiuti di stato, ergo la UE non aveva motivo di chiedere discontinuità. Nel passaggio da LAI a CAI a comprare erano i privati ma c'era un prestito (modesto rispetto a quelli di oggi) di 300 milioni che non fu restituito, la commissione per la discontinuità si accontento' dello scorporo di una parte importante della manutenzione (AMS + Atitech, e la gara per la vendita venne fatta, eccome) giusto per rimarcare che il perimetro della nuova alitalia era diverso dal precedente. Stavolta però a comprare è lo stato e quindi immagino che la UE sarà più agguerrita, e anche i prestiti da condonare sono maggiori. Sono curioso di vedere che condizioni metterà.
Stavolta concordo al 100%, il problema vero è che a questo giro a comprare è di fatto lo Stato, quindi devono dare evidenza (o meglio, parvenza) che l'operazione stia avvenendo """a condizioni di mercato""".
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malpensante
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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda malpensante » sab 09 gen 2021, 22:11:06

Sì, sì. condizioni di mercato...
...i soldi della transazione vengono dallo Stato e, almeno in teoria, devono tornare allo Stato con la restituzione dei prestiti ponte. Perciò che siano dieci, cento o millemila euro, non cambia nulla, ma non sarebbe così per un eventuale concorrente.
Direi autentiche condizioni di mercato...

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I-Alex
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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda I-Alex » sab 09 gen 2021, 22:49:20

stavolta perché non partecipiamo davvero ed offriamo anche noi 1 euro?
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spanna
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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda spanna » sab 09 gen 2021, 23:19:32

Alitalia va all’asta? Forse no. Non è chiaro se ci andrà il marchio, soprattutto è impensabile che vengano venduti alcuni pregiatissimi slot della compagnia sull’aeroporto di Linate e il programma ad alta fedeltà Millemiglia che la struttura commissariale aveva ri-acquistato da Etihad per 30 milioni (per il 75%). Quel che è certo è che la procedura allo studio del Commissario Giuseppe Leogrande è avvolta da un patina di mistero. Nel 2008 gli asset della compagnia furono venduti — tramite trattativa privata — dall’allora commissario Augusto Fantozzi agli azionisti della cordata dei «capitani coraggiosi».

Stavolta — pendente il giudizio della Commissione Ue sul piano industriale appena presentato dall’amministratore delegato Fabio Lazzerini e dal presidente Francesco Caio — potrebbe rendersi necessaria una procedura competitiva che, però, per forza di cose dovrà riservare un canale preferenziale alla newco Italia Trasporto Aereo Spa. Il marchio ha un valore di mercato, soprattutto ora che la compagnia ha recuperato credibilità con le ultime classifiche sulla puntualità. Lo ha di certo il programma Millemiglia che incorpora in sé il database dei clienti ad alto spending e si giova di diverse partnership commerciali. Lo hanno soprattutto gli slot su Linate, storicamente appetiti da Lufthansa, sui quali c’è la maggiore pressione su Bruxelles da parte della concorrenza tali da poter aprire dei contenziosi in materia di «aiuti di Stato». Fonti parlano di «retrocessione» non di asta dei diritti aeroportuali. Non si può immaginare una vendita sul mercato del network Alitalia visto che la compagnia ha sempre continuato a volare evitando di perdere quei diritti se non l’avesse fatto per un periodo lungo.

Ciò che è certo è che la vendita al migliore offerente potrebbe servire per rimborsare almeno parzialmente la pletora di creditori esposti col vettore finito in amministrazione straordinaria a maggio 2017. Un passaggio che però indispettisce ulteriormente i sindacati già in allarme per gli oltre 5mila esuberi contenuti nel piano. In settimana è previsto un primo confronto con Bruxelles. Ed entro il 21 gennaio si dovranno esprimere le commissioni parlamentari competenti. I confederali lamentano (del piano) il poco coraggio sul segmento cargo. Che potrebbe rivitalizzare Malpensa. D’altronde come piattaforma logistica nel trasporto merci gli aeroporti italiani sono storicamente in ritardo rispetto agli hub di Francoforte, Parigi ed Amsterdam. Il bando prevederà comunque lo spacchettamento della compagnia con gli interrogativi che riguardano l’handling, l’assistenza a terra dei passeggeri, dove è occupata una parte della forza lavoro.
https://www.corriere.it/economia/aziend ... c155.shtml
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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda KittyHawk » sab 09 gen 2021, 23:53:30

Indipendentemente dal fatto che non possono essere venduti, i pregiatissimi slot di Linate sono alla quasi completa mercé dello Stato italiano, che ne può modificare da un giorno all'altro l'appetibilità. Le possibilità sono tante. Veramente qualcuno pagherebbe dei bei soldini per poi scoprire che il gioco non ne è valso la candela?

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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda KL63 » dom 10 gen 2021, 00:13:03

Non penso che sarebbe così facile agire sugli slot di Linate, perché l'ultima volta il numero degli slot é stato inserito nel decreto, per cui per poterne modificare il numero occorrerebbe il benestare della U.E.

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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda KittyHawk » dom 10 gen 2021, 00:50:33

Non serve agire sul numero degli slot, basta ad esempio applicare un coprifuoco, come ad esempio a FRA o, in modo più esteso, a LCY e/o aumentare considerevolmente i diritti aeroportuali, ad esempio 100 €/passeggero se non c'è più AZ original taste da proteggere. Purché le limitazioni e nuove condizioni siano applicate a tutti indistintamente l'UE non può dire nulla. Non può neppure obiettare che i costi sono fuori misura approfittando di un monopolio, perché il sistema aeroportuale milanese comprende anche MXP, e se MXP vale per determinare i criteri del "nuovo entrante" in caso di nuovi slot non si capisce perché non dovrebbe valere anche per determinare se c'è oppure no una rendita di monopolio.
Visto che LH ha già parzialmente saggiato (con la sua stessa complicità) cosa vuol dire aver a che fare con la burocrazia italiano dubito sia disposta a ripetere l'esperienza.

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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda grandemilano » dom 10 gen 2021, 09:14:35

malpensante ha scritto: sab 09 gen 2021, 22:11:06 Sì, sì. condizioni di mercato...
...i soldi della transazione vengono dallo Stato e, almeno in teoria, devono tornare allo Stato con la restituzione dei prestiti ponte. Perciò che siano dieci, cento o millemila euro, non cambia nulla, ma non sarebbe così per un eventuale concorrente.
Direi autentiche condizioni di mercato...
Bè forse non è proprio così.
ITA parte con una dote di 3 mld. Se si farà davvero un'asta come vorrebbe l'UE, in presenza di un o più concorrenti il Tesoro sarebbe costretto al alzare la posta in gioco. E se è vero che ITA andrà comunque in mano allo stato, è anche vero che buona parte dei 3 mld sarebbero già stati erosi da questa "gara".
E chiedere un altro prestito a breve sarebbe impensabile e impossibile da parte della UE.
E Alitalia- ta si troverebbe già col cerino in mano ancora prima di cominciare.
E' il mercato, appunto

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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda spanna » dom 10 gen 2021, 10:10:20

Certo che si è passati da una logica di no allo spezzatino dei primi tempi dell'AS ad una logica di spezzatino dello spezzatino che emerge dall'articolo, il che mostra il livello di lucidità e di padronanza del dossier da parte del governo. A questo punto mi aspetterei altre sorprese.
20 anni di perdite senza soluzione di continuità per liberarsi di alitalia. Per ITA airways ne occorreranno molti meno.

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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda KittyHawk » dom 10 gen 2021, 10:40:51

La vera differenza rispetto alle volte scorse è che, a causa Covid e conseguenti ristrettezze economiche, non ci sono più né capitani coraggiosi né ricchi emiri che possano fungere da prestanome per fantomatiche operazioni di mercato, dato che ormai non c'è più nulla da scambiare sottobanco.

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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda grandemilano » dom 10 gen 2021, 10:57:07

KittyHawk ha scritto: dom 10 gen 2021, 10:40:51 La vera differenza rispetto alle volte scorse è che, a causa Covid e conseguenti ristrettezze economiche, non ci sono più né capitani coraggiosi né ricchi emiri che possano fungere da prestanome per fantomatiche operazioni di mercato, dato che ormai non c'è più nulla da scambiare sottobanco.
Secondo me non c'erano più neanche prima del covid
I privati? Spariti
Le banche ( che magari in cambio avrebbero ottenuto agevolazioni )? Sparite
Le compagnie straniere? Tante avances, ma sparite anche queste
L'ultima carta: lo stato. Ma anche questo, come i precedenti acquirenti che si pensavano eterni, non durerà per sempre.
Con buona pace di chi crede che Alitalia non verrà mai lasciata fallire.
O meglio: se AZ presenta piani industriali credibili e di successo, buon per lei e il risanamento sarà certo. Altrimenti, io non darei nulla per scontato

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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda D960 » dom 10 gen 2021, 11:09:34

Ciò che è certo è che la vendita al migliore offerente potrebbe servire per rimborsare almeno parzialmente la pletora di creditori esposti col vettore finito in amministrazione straordinaria a maggio 2017. Un passaggio che però indispettisce ulteriormente i sindacati già in allarme per gli oltre 5mila esuberi contenuti nel piano. In settimana è previsto un primo confronto con Bruxelles. Ed entro il 21 gennaio si dovranno esprimere le commissioni parlamentari competenti. I confederali lamentano (del piano) il poco coraggio sul segmento cargo. Che potrebbe rivitalizzare Malpensa. D’altronde come piattaforma logistica nel trasporto merci gli aeroporti italiani sono storicamente in ritardo rispetto agli hub di Francoforte, Parigi ed Amsterdam. Il bando prevederà comunque lo spacchettamento della compagnia con gli interrogativi che riguardano l’handling, l’assistenza a terra dei passeggeri, dove è occupata una parte della forza lavoro.

Rivitalizzare? Ma se senza AZ continua a reggere senza problemi :shock:
AHO-ARN-BLQ-BGY-CAG-DUB-FCO-FLR-FRL-GOA-GRO-KIR-KBP-LIN-MXP-MUC-OLB-PMF-PSA-STN-TBS-TPS-TRN-TRS-TSF-VCE

Primo anno in perdita, secondo in pareggio e terzo in utile

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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda KittyHawk » dom 10 gen 2021, 11:52:54

grandemilano ha scritto: dom 10 gen 2021, 10:57:07
KittyHawk ha scritto: dom 10 gen 2021, 10:40:51 La vera differenza rispetto alle volte scorse è che, a causa Covid e conseguenti ristrettezze economiche, non ci sono più né capitani coraggiosi né ricchi emiri che possano fungere da prestanome per fantomatiche operazioni di mercato, dato che ormai non c'è più nulla da scambiare sottobanco.
Secondo me non c'erano più neanche prima del covid
I privati? Spariti
Le banche ( che magari in cambio avrebbero ottenuto agevolazioni )? Sparite
Le compagnie straniere? Tante avances, ma sparite anche queste
È sempre molto interessante notare come, terminata l'avventura legata ad Alitalia, tanti degli azionisti o dei loro rappresentanti siano finiti sotto esame della magistratura. Solo un moltiplicarsi di casi fortuiti oppure c'è sempre stata qualche commistione o scambio di favori non completamente leciti? Magari qualcuno, prima o poi, ci toglierà i dubbi.
Nel frattempo vale la pena ricordare che tempo fa, prima di ITA e con la necessità di chiudere l'affaire Alitalia, si parlava di interessanti combinazioni tra Atlantia, Alitalia e concessioni autostradali. Moral suasion o qualcos'altro?

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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda mattaus313 » dom 10 gen 2021, 13:06:58

KittyHawk ha scritto:Non serve agire sul numero degli slot, basta ad esempio applicare un coprifuoco, come ad esempio a FRA o, in modo più esteso, a LCY e/o aumentare considerevolmente i diritti aeroportuali, ad esempio 100 €/passeggero se non c'è più AZ original taste da proteggere. Purché le limitazioni e nuove condizioni siano applicate a tutti indistintamente l'UE non può dire nulla. Non può neppure obiettare che i costi sono fuori misura approfittando di un monopolio, perché il sistema aeroportuale milanese comprende anche MXP, e se MXP vale per determinare i criteri del "nuovo entrante" in caso di nuovi slot non si capisce perché non dovrebbe valere anche per determinare se c'è oppure no una rendita di monopolio.
Visto che LH ha già parzialmente saggiato (con la sua stessa complicità) cosa vuol dire aver a che fare con la burocrazia italiano dubito sia disposta a ripetere l'esperienza.
Non capisco perché intervenire su Linate qualora venga meno il predominio di Alitalia li. A chi usa Linate interessa Linate in quanto Linate che offre voli verso le destinazioni desiderate, non in quanto base Alitalia. Ci fosse un altro vettore cambierebbe poco.

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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda KittyHawk » dom 10 gen 2021, 17:19:23

mattaus313 ha scritto: dom 10 gen 2021, 13:06:58
KittyHawk ha scritto:Non serve agire sul numero degli slot, basta ad esempio applicare un coprifuoco, come ad esempio a FRA o, in modo più esteso, a LCY e/o aumentare considerevolmente i diritti aeroportuali, ad esempio 100 €/passeggero se non c'è più AZ original taste da proteggere. Purché le limitazioni e nuove condizioni siano applicate a tutti indistintamente l'UE non può dire nulla. Non può neppure obiettare che i costi sono fuori misura approfittando di un monopolio, perché il sistema aeroportuale milanese comprende anche MXP, e se MXP vale per determinare i criteri del "nuovo entrante" in caso di nuovi slot non si capisce perché non dovrebbe valere anche per determinare se c'è oppure no una rendita di monopolio.
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Non capisco perché intervenire su Linate qualora venga meno il predominio di Alitalia li. A chi usa Linate interessa Linate in quanto Linate che offre voli verso le destinazioni desiderate, non in quanto base Alitalia. Ci fosse un altro vettore cambierebbe poco.

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Riavvolgiamo il nastro e partiamo dall'inizio.
C'è sul tavolo, come riportano alcuni articoli, l'ipotesi che AZ LAI sia obbligata a cedere tramite asta alcuni suoi assett, tra cui gli slot di Linate.
Se ciò dovesse accadere - cosa impossibile perché gli slot non sono di Alitalia, ma non si sa mai - un terzo soggetto diverso da ITA potrebbe impossessarsene. Ma sarebbe una mossa "intelligente" da parte di questo terzo soggetto, sapendo che il regolatore (lo Stato italiano) è lo stesso che concorre come ITA all'asta e che in caso di sconfitta avrebbe tutta una serie di leve di manovra per far rimpiangere il giorno della vittoria all'asta?
Quelle che ho elencate sono solo alcune delle "ritorsioni" che potrebbero essere messe in atto dallo Stato italiano in caso di sconfitta. Ne varrebbe la pena?

Estremizzando il concetto e chiarendo che è un'iperbole, parteciperesti a un'asta di beni sottratti alla mafia con la volontà di vincere, sapendo che ci sta concorrendo anche un prestanome dello stesso clan mafioso e che la "sicurezza" dei beni stessi è determinata dal volere di quello a cui hanno sequestrato i beni messi all'asta?

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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda malpensante » dom 10 gen 2021, 18:43:42

Quanto vale il nome Alitalia, soprattutto in questo periodo? Molto poco.
Il programma MilleMiglia quanto varrebbe agli occhi di chi magari è già proprietario di Miles & More? Briciole.
Gli slot di Linate possono essere venduti? Mah!

Quindi che senso ha pagare soldi per tutta questa roba? Ha senso se chi paga in ultima analisi è lo Stato e chi prende i soldi in ultima analisi, tramite la restituzione parziale di un prestito ponte passato o l’evitare un ulteriore nuovo prestito ponte, è ancora lo Stato. È una partita di giro.

Anzi è proprio il modo di dare ad Alitalia SAI nuovi soldi dello Stato per tirare avanti un po’.

Risultato splendido, dare aiuti di Stato ad Alitalia SAI per fingere che il passaggio a ITA sia un’operazione di mercato. È un capolavoro da fare invidia a Forcella.

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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda mattaus313 » dom 10 gen 2021, 23:54:41

KittyHawk ha scritto:
mattaus313 ha scritto: dom 10 gen 2021, 13:06:58
KittyHawk ha scritto:Non serve agire sul numero degli slot, basta ad esempio applicare un coprifuoco, come ad esempio a FRA o, in modo più esteso, a LCY e/o aumentare considerevolmente i diritti aeroportuali, ad esempio 100 €/passeggero se non c'è più AZ original taste da proteggere. Purché le limitazioni e nuove condizioni siano applicate a tutti indistintamente l'UE non può dire nulla. Non può neppure obiettare che i costi sono fuori misura approfittando di un monopolio, perché il sistema aeroportuale milanese comprende anche MXP, e se MXP vale per determinare i criteri del "nuovo entrante" in caso di nuovi slot non si capisce perché non dovrebbe valere anche per determinare se c'è oppure no una rendita di monopolio.
Visto che LH ha già parzialmente saggiato (con la sua stessa complicità) cosa vuol dire aver a che fare con la burocrazia italiana dubito sia disposta a ripetere l'esperienza.
Non capisco perché intervenire su Linate qualora venga meno il predominio di Alitalia li. A chi usa Linate interessa Linate in quanto Linate che offre voli verso le destinazioni desiderate, non in quanto base Alitalia. Ci fosse un altro vettore cambierebbe poco.

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Riavvolgiamo il nastro e partiamo dall'inizio.
C'è sul tavolo, come riportano alcuni articoli, l'ipotesi che AZ LAI sia obbligata a cedere tramite asta alcuni suoi assett, tra cui gli slot di Linate.
Se ciò dovesse accadere - cosa impossibile perché gli slot non sono di Alitalia, ma non si sa mai - un terzo soggetto diverso da ITA potrebbe impossessarsene. Ma sarebbe una mossa "intelligente" da parte di questo terzo soggetto, sapendo che il regolatore (lo Stato italiano) è lo stesso che concorre come ITA all'asta e che in caso di sconfitta avrebbe tutta una serie di leve di manovra per far rimpiangere il giorno della vittoria all'asta?
Quelle che ho elencate sono solo alcune delle "ritorsioni" che potrebbero essere messe in atto dallo Stato italiano in caso di sconfitta. Ne varrebbe la pena?

Estremizzando il concetto e chiarendo che è un'iperbole, parteciperesti a un'asta di beni sottratti alla mafia con la volontà di vincere, sapendo che ci sta concorrendo anche un prestanome dello stesso clan mafioso e che la "sicurezza" dei beni stessi è determinata dal volere di quello a cui hanno sequestrato i beni messi all'asta?
Ma non ha senso. Chiunque rilevi a poco o tanto slot a Linate deve usarli, altrimenti li perde. Se il regolatore decidesse intervenire per ripicca facendo saltare l'acquirente salterebbero proprio delle frequenze, facendo un torto ad una buona fetta dell'elettorato "più produttivo" de paese che a sua volta potrebbe prendersela con il regolatore, dato che vuole voli da Linate non necessariamente Alitalia. Se Alitalia non ha la forza di presidiare Linate o dovesse sparire letteralmente alla fine il regolatore non avrebbe nessun interesse a fare un torto di quel tipo. Almeno credo, visto che ormai non c'è più da stupirsi di nulla...

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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda KittyHawk » lun 11 gen 2021, 07:15:59

mattaus313 ha scritto: dom 10 gen 2021, 23:54:41 Ma non ha senso. Chiunque rilevi a poco o tanto slot a Linate deve usarli, altrimenti li perde. Se il regolatore decidesse intervenire per ripicca facendo saltare l'acquirente salterebbero proprio delle frequenze, facendo un torto ad una buona fetta dell'elettorato "più produttivo" de paese che a sua volta potrebbe prendersela con il regolatore, dato che vuole voli da Linate non necessariamente Alitalia. Se Alitalia non ha la forza di presidiare Linate o dovesse sparire letteralmente alla fine il regolatore non avrebbe nessun interesse a fare un torto di quel tipo. Almeno credo, visto che ormai non c'è più da stupirsi di nulla...
E perché mai dovrebbe avere senso? Ha avuto senso distruggere miliardi di ricchezza comune per mantenere in vita Alitalia, che non apporta vantaggi all'Italia ma solo, quando e come ci riesce, a Roma e dintorni? Ha avuto senso far pagare l'IMU (che è una patrimoniale e che viene spacciata come imposta necessaria a coprire le spese dei comuni) solo alle seconde case, col risultato che facilmente il comune che ti eroga i servizi non è lo stesso a cui paghi l'IMU e in cui non voti (a dir il vero poi hanno introdotto la TASI per rimediare parzialmente ala situazione, ma i soldoni continuano a essere legati all'IMU)? Ha senso aver garantito a tanti concessionari statali dei meccanismi di adeguamento delle tariffe superiori all'inflazione? Ha senso continuare a pagare un'accisa sui carburanti per la crisi di Suez (1956) o il finanziamento della missione ONU durante la guerra del Libano(1982)?
Ciò che il regolatore fa nella maggior parte dei casi ha senso solo per particolari interessi di schieramento o di lobby, non necessariamente deve essere logico o utile a tutti.

L'imperativo, assolutamente trasversale, nel caso di Alitalia è salvaguardarla a qualsiasi costo e con ogni mezzo e tutto viene di conseguenza, come la riapertura di Linate che ha creato dissesti finanziari in SEA (e al Comune di Milano, che ne è azionista, e ai suoi cittadini) ma che sicuramente non ha raddrizzato i conti della compagnia romana. Quindi qualsiasi "minaccia" che possa far desistere qualcuno dal solo pensare di appropriarsi di beni che Alitalia ritiene indispensabili è, agli occhi di chi comanda, assolutamente legittima.

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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda mattaus313 » lun 11 gen 2021, 09:13:03

KittyHawk ha scritto:
mattaus313 ha scritto: dom 10 gen 2021, 23:54:41 Ma non ha senso. Chiunque rilevi a poco o tanto slot a Linate deve usarli, altrimenti li perde. Se il regolatore decidesse intervenire per ripicca facendo saltare l'acquirente salterebbero proprio delle frequenze, facendo un torto ad una buona fetta dell'elettorato "più produttivo" de paese che a sua volta potrebbe prendersela con il regolatore, dato che vuole voli da Linate non necessariamente Alitalia. Se Alitalia non ha la forza di presidiare Linate o dovesse sparire letteralmente alla fine il regolatore non avrebbe nessun interesse a fare un torto di quel tipo. Almeno credo, visto che ormai non c'è più da stupirsi di nulla...
E perché mai dovrebbe avere senso? Ha avuto senso distruggere miliardi di ricchezza comune per mantenere in vita Alitalia, che non apporta vantaggi all'Italia ma solo, quando e come ci riesce, a Roma e dintorni? Ha avuto senso far pagare l'IMU (che è una patrimoniale e che viene spacciata come imposta necessaria a coprire le spese dei comuni) solo alle seconde case, col risultato che facilmente il comune che ti eroga i servizi non è lo stesso a cui paghi l'IMU e in cui non voti (a dir il vero poi hanno introdotto la TASI per rimediare parzialmente ala situazione, ma i soldoni continuano a essere legati all'IMU)? Ha senso aver garantito a tanti concessionari statali dei meccanismi di adeguamento delle tariffe superiori all'inflazione? Ha senso continuare a pagare un'accisa sui carburanti per la crisi di Suez (1956) o il finanziamento della missione ONU durante la guerra del Libano(1982)?
Ciò che il regolatore fa nella maggior parte dei casi ha senso solo per particolari interessi di schieramento o di lobby, non necessariamente deve essere logico o utile a tutti.

L'imperativo, assolutamente trasversale, nel caso di Alitalia è salvaguardarla a qualsiasi costo e con ogni mezzo e tutto viene di conseguenza, come la riapertura di Linate che ha creato dissesti finanziari in SEA (e al Comune di Milano, che ne è azionista, e ai suoi cittadini) ma che sicuramente non ha raddrizzato i conti della compagnia romana. Quindi qualsiasi "minaccia" che possa far desistere qualcuno dal solo pensare di appropriarsi di beni che Alitalia ritiene indispensabili è, agli occhi di chi comanda, assolutamente legittima.
Chiaramente il mio "senso" non era assoluto ma rapportato ai vari trend politici attuali che volenti o nolenti fanno il bello e il cattivo tempo.

Come ho detto per me con o senza Alitalia una delle priorità che ha la politica, ripeto, giustamente o non giustamente, è garantire ai suoi utenti una certa operatività di Linate, che piace, come sappiamo. Alitalia per n motivi sui quali non ho voglia di addentrarmi, ha priorità di esistenza a Roma e quindi immagino che perdere Linate in sé per quanto una brutta tegola non sia di vitale importanza.

Comunque le dimensioni della compagnia sono più o meno definite e per Linate ancora pare esserci spazio. Sull'asta in sé non mi soffermerei molto, è una formalità sulla quale c'è altra scelta e penso che si svolgerà con modalità tali per cui nessun altra compagnia sia interessata nemmeno a sapere dove e quando si terrà, visto e considerato anche il momento che costringe un po' tutte ad arroccarsi sui propri hub e salvare liquidità (concetto a queste latitudini mai sentito, come abbiamo più volte visto).

Ma ti dirò di più, quasi cinicamente credo che se Alitalia dovesse perdere quelle slot a Linate quasi le si fa un favore. Piuttosto ci sarebbe da ridere se a qualcuno interessassero quelle a FCO, che seppur sono meno preziose per un mero discorso di numeri non si può certo dire che abbondino e quando tutto andava a gonfie vele a qualcuno interessavano, chissà (poca roba eh, nulla che possa comprometterne il predominio).

In ogni caso per me finirà tutto secondo i piani.

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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda belumosi » lun 11 gen 2021, 10:39:46

A FCO ci sono slot disponibili in abbondanza, quindi quelli di AZ non valgono nulla.
Per quanto riguarda LIN, agli occhi del governo l'opzione principe rimane senz'altro il mantenimento degli slot in capo ad AZ insieme ai relativi voli per il Sud. Qualora fosse costretta a lasciare l'Idroscalo, credo che lo farebbe attraverso una cessione aziendale (probabilmente Cityliner) alla quale verrebbero intestati gli slot.
AZ non ha interesse a restituire gli slot gratis a ENAC e nessuno al di fuori del forum pensa di ridurre e tantomeno chiudere LIN, anche perchè non ci sarebbe una reale ragione per farlo.

KittyHawk
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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda KittyHawk » lun 11 gen 2021, 10:41:39

mattaus313 ha scritto: lun 11 gen 2021, 09:13:03 Come ho detto per me con o senza Alitalia una delle priorità che ha la politica, ripeto, giustamente o non giustamente, è garantire ai suoi utenti una certa operatività di Linate, che piace, come sappiamo. Alitalia per n motivi sui quali non ho voglia di addentrarmi, ha priorità di esistenza a Roma e quindi immagino che perdere Linate in sé per quanto una brutta tegola non sia di vitale importanza.
Errato, completamente errato. A una certa classe politica non interessa l'operatività di Linate, ma la permanenza di certi voli e più precisamente Roma, Sardegna e certe località dell'Italia meridionale. Dei voli su Vilnius, ad esempio, non sanno che farsene (a meno che non abbiano un'amante lituana, ma questo è un altro discorso).
Inoltre tutta la classe politica e quella imprenditorial-statale non potrà mai permettere che Alitalia abbandoni Linate in quanto in contraddizione con gli innumerevoli "piani industriali" da loro avvallati. Ammettere che si sono sbagliati per tanti anni? Mai! Hai presente «I vestiti nuovi dell'imperatore»?
mattaus313 ha scritto: lun 11 gen 2021, 09:13:03 Sull'asta in sé non mi soffermerei molto, è una formalità sulla quale c'è altra scelta e penso che si svolgerà con modalità tali per cui nessun altra compagnia sia interessata nemmeno a sapere dove e quando si terrà, visto e considerato anche il momento che costringe un po' tutte ad arroccarsi sui propri hub e salvare liquidità (concetto a queste latitudini mai sentito, come abbiamo più volte visto).
Le modalità, qualora si giungesse a un'asta, dovrebbero ottemperare i criteri comunitari, ma quel che è più importante è ricordare che AF/KLM e LH Konzern e anche IAG sarebbero ben felici, pure in questa situazione pandemica, di accaparrarsi gli slot di LIN e ottimizzare la loro attività di aspirazione contenendo i costi, altro che non interessarsene. È quando ci sono le crisi e le difficoltà che si fanno i migliori affari.

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mattaus313
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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda mattaus313 » lun 11 gen 2021, 11:04:35

KittyHawk ha scritto:
mattaus313 ha scritto: lun 11 gen 2021, 09:13:03 Come ho detto per me con o senza Alitalia una delle priorità che ha la politica, ripeto, giustamente o non giustamente, è garantire ai suoi utenti una certa operatività di Linate, che piace, come sappiamo. Alitalia per n motivi sui quali non ho voglia di addentrarmi, ha priorità di esistenza a Roma e quindi immagino che perdere Linate in sé per quanto una brutta tegola non sia di vitale importanza.
Errato, completamente errato. A una certa classe politica non interessa l'operatività di Linate, ma la permanenza di certi voli e più precisamente Roma, Sardegna e certe località dell'Italia meridionale. Dei voli su Vilnius, ad esempio, non sanno che farsene (a meno che non abbiano un'amante lituana, ma questo è un altro discorso).
Inoltre tutta la classe politica e quella imprenditorial-statale non potrà mai permettere che Alitalia abbandoni Linate in quanto in contraddizione con gli innumerevoli "piani industriali" da loro avvallati. Ammettere che si sono sbagliati per tanti anni? Mai! Hai presente «I vestiti nuovi dell'imperatore»?
mattaus313 ha scritto: lun 11 gen 2021, 09:13:03 Sull'asta in sé non mi soffermerei molto, è una formalità sulla quale c'è altra scelta e penso che si svolgerà con modalità tali per cui nessun altra compagnia sia interessata nemmeno a sapere dove e quando si terrà, visto e considerato anche il momento che costringe un po' tutte ad arroccarsi sui propri hub e salvare liquidità (concetto a queste latitudini mai sentito, come abbiamo più volte visto).
Le modalità, qualora si giungesse a un'asta, dovrebbero ottemperare i criteri comunitari, ma quel che è più importante è ricordare che AF/KLM e LH Konzern e anche IAG sarebbero ben felici, pure in questa situazione pandemica, di accaparrarsi gli slot di LIN e ottimizzare la loro attività di aspirazione contenendo i costi, altro che non interessarsene. È quando ci sono le crisi e le difficoltà che si fanno i migliori affari.
In realtà i voli verso le destinazioni da te citate contano ma non tanto per il ritorno elettorale diretto quanto per il rumore che potrebbero generare, sempre a livello elettorale. Purtroppo chi muove voti, tanti voti, in Lombardia spesso è lo stesso che vola a nord di Milano. Ed essendo SEA questione di palazzo Marino ancor prima che di Roma, almeno formalmente, io non sottovaluterei la questione.

Sulle aspirazioni invece metterei dei paletti, sappiamo che a Milano le FSC europee banchettano bene ma esistono comunque equilibri tali per cui oltre un tot non sono interessate a prendere anche le briciole da terra. Il loro obbiettivo, soprattutto nei prossimi anni, sarà fare tanti soldi più che tanti passeggeri, quindi mi aspetto un operativo ottimizzato in tal senso. La caccia al saccopelista tornerà tra qualche anno e non credo che compagnie finanziariamente ben gestite puntino ad avere slot da occupare per un futuro che chissà, almeno, non più di quanto sia economicamente sensato. E il quadro attuale per me gli va e gli andrà per i prossimi anni già abbastanza bene.



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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda gabbozzo » lun 11 gen 2021, 11:43:18

Io continuo a non capire come si facciano a mettere a gara degli slot.
Se la UE ha dato una stretta per segnare una discontinuità vera fra cui ha indicato la cessione degli slot questi tornano liberi e vengono ri assegnati tramite le normali procedure.

Per quanto riguarda Linate ricordiamo anche che una riduzione degli slot AZ potrebbe anche giovare alla compagnia visto che negli ultimi anni faticava a tenerli occupati tutti. Comunque meno AZ sul sistema Milano vuol dire anche meno voli a MXP e BGY poiché ci sarebbe di sicuro un trasferimento di alcuni voli su LIN.
Per il resto la situazione del mercato dell'aviazione civile è in un momento storico in cui viene difficile fare previsioni.

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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda KittyHawk » lun 11 gen 2021, 13:26:46

mattaus313 ha scritto: lun 11 gen 2021, 11:04:35
KittyHawk ha scritto:
mattaus313 ha scritto: lun 11 gen 2021, 09:13:03 Come ho detto per me con o senza Alitalia una delle priorità che ha la politica, ripeto, giustamente o non giustamente, è garantire ai suoi utenti una certa operatività di Linate, che piace, come sappiamo. Alitalia per n motivi sui quali non ho voglia di addentrarmi, ha priorità di esistenza a Roma e quindi immagino che perdere Linate in sé per quanto una brutta tegola non sia di vitale importanza.
Errato, completamente errato. A una certa classe politica non interessa l'operatività di Linate, ma la permanenza di certi voli e più precisamente Roma, Sardegna e certe località dell'Italia meridionale. Dei voli su Vilnius, ad esempio, non sanno che farsene (a meno che non abbiano un'amante lituana, ma questo è un altro discorso).
Inoltre tutta la classe politica e quella imprenditorial-statale non potrà mai permettere che Alitalia abbandoni Linate in quanto in contraddizione con gli innumerevoli "piani industriali" da loro avvallati. Ammettere che si sono sbagliati per tanti anni? Mai! Hai presente «I vestiti nuovi dell'imperatore»?
mattaus313 ha scritto: lun 11 gen 2021, 09:13:03 Sull'asta in sé non mi soffermerei molto, è una formalità sulla quale c'è altra scelta e penso che si svolgerà con modalità tali per cui nessun altra compagnia sia interessata nemmeno a sapere dove e quando si terrà, visto e considerato anche il momento che costringe un po' tutte ad arroccarsi sui propri hub e salvare liquidità (concetto a queste latitudini mai sentito, come abbiamo più volte visto).
Le modalità, qualora si giungesse a un'asta, dovrebbero ottemperare i criteri comunitari, ma quel che è più importante è ricordare che AF/KLM e LH Konzern e anche IAG sarebbero ben felici, pure in questa situazione pandemica, di accaparrarsi gli slot di LIN e ottimizzare la loro attività di aspirazione contenendo i costi, altro che non interessarsene. È quando ci sono le crisi e le difficoltà che si fanno i migliori affari.
In realtà i voli verso le destinazioni da te citate contano ma non tanto per il ritorno elettorale diretto quanto per il rumore che potrebbero generare, sempre a livello elettorale. Purtroppo chi muove voti, tanti voti, in Lombardia spesso è lo stesso che vola a nord di Milano. Ed essendo SEA questione di palazzo Marino ancor prima che di Roma, almeno formalmente, io non sottovaluterei la questione.

Sulle aspirazioni invece metterei dei paletti, sappiamo che a Milano le FSC europee banchettano bene ma esistono comunque equilibri tali per cui oltre un tot non sono interessate a prendere anche le briciole da terra. Il loro obbiettivo, soprattutto nei prossimi anni, sarà fare tanti soldi più che tanti passeggeri, quindi mi aspetto un operativo ottimizzato in tal senso. La caccia al saccopelista tornerà tra qualche anno e non credo che compagnie finanziariamente ben gestite puntino ad avere slot da occupare per un futuro che chissà, almeno, non più di quanto sia economicamente sensato. E il quadro attuale per me gli va e gli andrà per i prossimi anni già abbastanza bene.
All'epoca dell'apertura di Malpensa 2000 e della ventilata chiusura di LIN si ribellarono Rutelli, sindaco di Roma, e i vari sindaci di Palermo, Catania etc. gridando alla discriminazione.
Nella continuità territoriale sarda è ben specificato che l'aeroporto deve essere LIN e per avere i voli è possibile derogare dal limite di 18 movimenti/ora, se necessario.
Sempre parlando di politici non erano lombardi quelli che minacciarono di sdraiarsi in pista se LIN fosse stato chiuso; peccato che non misero in atto il proposito.

Sul fatto che le FSC non siano particolarmente interessate agli slot di LIN devo contraddirti. Alcune di loro volano grazie a slot presi in prestito e averli in concessione diretta sarebbe una gran bella differenza. Altre sarebbero felici di concentrare in un unico aeroporto i voli che attualmente devono operare su due per mancanza di slot. Del resto se sempre, nel tempo, consulenti e giornalisti hanno messo gli slot di AZ a LIN tra i pochi asset di valore della compagnia e più specificatamente come quello che avrebbe potuto essere merce di scambio per alleanze un fondo di verità deve esserci.

grandemilano
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Re: Nuntio vobis gaudium magnum, habemus piano

Messaggio da leggereda grandemilano » lun 11 gen 2021, 18:12:42

KittyHawk ha scritto: lun 11 gen 2021, 13:26:46
All'epoca dell'apertura di Malpensa 2000 e della ventilata chiusura di LIN si ribellarono Rutelli, sindaco di Roma, e i vari sindaci di Palermo, Catania etc. gridando alla discriminazione.
Nella continuità territoriale sarda è ben specificato che l'aeroporto deve essere LIN e per avere i voli è possibile derogare dal limite di 18 movimenti/ora, se necessario.
Sempre parlando di politici non erano lombardi quelli che minacciarono di sdraiarsi in pista se LIN fosse stato chiuso; peccato che non misero in atto il proposito.
Intanto però adesso, gli stessi politici si trovano con il cerino in mano.
E si lamentano perchè alitalia non vola più (o vola molto meno di prima) dai loro aeroporti. Ovvio: avendo fatto scelte folli e sbagliate, ora AZ è talmente piccola che non riuscirà a mettere in piedi un sistema hub-spock su Fiumicino, figuriamoci se riesce a presidiale gli altri aeroporti.
I più maliziosi direbbero: sono stati ripagati della stessa moneta.


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