Spohr (Lufthansa): «Su Ita non c’è un piano B e ci aspettiamo l’ok Ue in estate, ma ci sono delle linee rosse che non supereremo»
Lufthansa resta ottimista sul dossier Ita Airways, nonostante le tante richieste europee, si aspetta il via libera Ue «in estate», non ha (al momento) un «piano B» nel caso Bruxelles dovesse bocciare le nozze italo-tedesche e però, allo stesso tempo, ha ben presenti le «linee rosse che non supereremo» per entrare in Ita, dice il ceo del gruppo Carsten Spohr nella conference call con i media presentando i risultati del primo trimestre.
L’investimento
Alla domanda del Corriere se esiste un «piano B» nel caso di esito negativo da parte dell’Antitrust Ue il ceo di Lufthansa risponde che il gruppo «si attiene al "piano A". Lufthansa può vivere senza Ita, ma la questione è se Ita può vivere senza Lufthansa — dice —. Sempre più persone pensano di "no" ed ecco perché il nostro investimento trova sempre più supporto non soltanto in Italia, ma anche a Bruxelles e altre parti dell’Europa». «La compagnia italiana ha bisogno di un futuro, si merita un futuro e quel futuro è piano che prevede l’integrazione in Lufthansa», prosegue il manager.
La connettività
«E questo non riguarda soltanto Ita, riguarda anche l’economia italiana — sottolinea —: è la terza economia più grande dell’Europa e ha bisogno di avere la sua connettività con il resto del mondo. Eppoi i consumatori italiani hanno bisogno di poter scegliere, sia sui voli di corto raggio dove attualmente c’è una low cost dominante (Ryanair, ndr), sia su quelli di lungo raggio. Sul Nord Atlantico, per esempio, non vogliamo che gli italiani dipendano soltanto dai vettori statunitensi, vogliamo che abbiano la possibilità di scegliere pure un vettore italiano cosa che Ita fornirà con il supporto del gruppo Lufthansa».
Le tempistiche
Il via libera Ue è slittato di una settimana — dal 6 al 13 giugno — «dopo che io e il ministro Giorgetti siamo stati a Bruxelles in due differenti giorni», commenta il ceo, confermando le anticipazioni del Corriere. «Contiamo di ottenere l’ok come previsto d’estate».
Il bilancio
Quanto alla trimestrale gli scioperi costano 350 milioni di euro al gruppo Lufthansa che ha chiuso il primo trimestre di quest’anno con una perdita operativa di 849 milioni di euro, in netto aumento rispetto ai -273 milioni dello stesso periodo di un anno fa. È quanto comunica il colosso tedesco che include anche Swiss, Austrian Airlines, Brussels Airlines, Eurowings, Discover, Air Dolomiti, il cargo e la manutenzione Technik. Il tutto mentre tratta con l’Antitrust Ue per l’ingresso nell’italiana Ita Airways. I ricavi della società sono in ogni caso saliti del 5%, a 7,4 miliardi di euro, e i passeggeri trasportati incrementati del 12% a 24 milioni, con un tasso di riempimento medio dei velivoli di quasi l’80%.
I commenti
Commentando i conti Spohr dice che «oggi ci lasciamo alle spalle il primo trimestre, segnato soprattutto dagli scioperi, e ci troviamo a un punto di svolta». «Abbiamo raggiunto accordi di contrattazione collettiva a lungo termine per la maggior parte dei nostri dipendenti. Ciò significa sicurezza e chiarezza per i prossimi anni». Quanto alle prospettive, il manager dice che la domanda è ancora forte: «Per l’estate è addirittura significativamente più alta rispetto allo scorso anno. Continuiamo quindi ad espandere la nostra offerta e a crescere, in particolare sulle rotte a lungo raggio».
Le prospettive
E infatti il gruppo tedesco sottolinea che che le prenotazioni per l’estate sono aumentate del 16% rispetto allo scorso anno con una domanda
globale di viaggi aerei forte, in particolare da parte dei viaggiatori privati; «le destinazioni più popolari nel 2024 sono ancora una volta Spagna, Portogallo, Italia e Grecia e per i viaggi a lunga distanza gli Stati Uniti, il Giappone o l’Africa meridionale».
Margine positivo nel 2024
La perdita netta, sempre a livello di gruppo, aumenta nel primo trimestre a 734 milioni di euro dai 467 milioni di euro del primo trimestre 2023. Per la seconda metà del 2024 Lufthansa stima che il risultato operativo sarà superiore a quello dell’anno precedente e per l’intero anno attende ora un margine operativo rettificato di circa 2,2 miliardi di euro.
Dalle aviolinee alla manutenzione
Guardando più nel dettaglio i dati relativi alle singole unità del gruppo, quella che racchiude solo le compagnie aeree ha chiuso i primi tre mesi con un Ebit rettificato in negativo per 918 milioni (contro i -512 milioni nel primo trimestre 2023), il cargo con -22 milioni o +3 milioni escluso l’impatto degli scioperi (contro i +151 milioni di un anno prima), mentre resta in terreno positivo la manutenzione con +116 milioni o +140 milioni al netto dell’impatto delle agitazioni (contro i +151 milioni del 2023).
Le prestazioni dei vettori
Se si osservano meglio le prestazioni delle aviolinee, la svizzera Swiss si conferma la gallina dalle uova d’oro anche in periodi complicati — d’inverno il settore è sempre in perdita — con un Ebit rettificato positivo per 33 milioni di euro nel primo trimestre di quest’anno, poi si passa subito al rosso di Brussels Airlines (-58 milioni), Austrian Airlines (-122 milioni), Eurowings (-137 milioni) e Lufthansa (-640 milioni), che è anche quella che ha subito maggiormente l’impatto degli scioperi.
I conti di Air France-Klm
Anche il gruppo rivale Air France-Klm ha presentato i risultati del 1° trimestre: 6,7 miliardi di euro di ricavi, 20,9 milioni di passeggeri e una perdita operativa di 489 milioni di euro. Secondo gli analisti di Goodbody i costi (alti) restano un tema da affrontare per la società, anche perché — al contrario di Lufthansa — l’indebitamento netto è salito da 5,04 a 5,15 miliardi di euro. In ogni caso il 2024 si dovrebbe chiudere con poco meno di un miliardo di utile.
https://www.corriere.it/economia/aziend ... cxlk.shtml