A giudicare dalle percentuali postate in precedenza direi di si, se generalmente i P2P erano inferiori al 50% vuol dire che più del 50% transita, no? I piccoli blocchi di cui parli tu vanno sui singoli voli diversi, ma se mettessi in blocco quelli che transitano hai più di mezzo aereo. Se non ricordo male (può essere che mi sbagli, anzi lo spero vivamente) i dati di Air Italy parlavano di percentuali molto basse di transito, di cui una buona parte da FCO.easyMXP ha scritto:Ma come no? Ma secondo te a FRA, CDG, LHR e compagnia bella ci sono solo blocchi di decine di pax che vanno da un aereo all'altro? La maggior parte sono transiti di poche persone e gli hub funzionano proprio perché poche persone ma da tanti voli alla fine riempiono altri voli!mattaus313 ha scritto:Il concetto base di hub prevede appunto, fare transiti. 1-2-10 ben vengano, ma non è più perseguire sul serio la strategia di hub. Sbaglio o ad occhio tutti i transiti sotto il 10% li definivamo tranquillamente "briciole"?
Aprire voli che stanno in piedi e portano qualche transito non è necessariamente sinonimo di aprire voli che alimentano e rendono sostenibili altri voli che altrimenti non lo sarebbero.
Quello che sto cercando di dire io è che pur non disdegnando i transiti da ogni volo (tradotto se ci sono ben venga) in questo momento Air Italy dovrebbe concentrarsi su tratte che garantiscano passeggeri in transito numericamente più vicini a Fiumicino piuttosto che quelli che fa Lamezia Terme o Olbia. Tutto qui.
E ricollegandomi al discorso CS su LATAM, ribadisco, BEN VENGANO, però se sono rotte che non hanno grossi transiti non c'è bisogno di sperare che vengano dal cielo, l'importante è che nel complesso stiano in piedi.