Aeroportilombardi forum

“Più a lungo va avanti questa situazione di crisi e più Alitalia si ridimensiona”. Parola di Willie Walsh, ceo di Iag, la controllante di British, Iberia, Vueling e Aer Lingus. Un manager che ha sempre negato qualsiasi interesse in Az e che più volte in passato ha lanciato strali nei confronti della compagnia.
In un’intervista pubblicata sull’edizione odierna de Il Sole 24 Ore, Walsh va dritto al punto spiegando che chi ha amministrato Alitalia non è stato in grado di ristrutturarla per renderla profittevole. Quanto alla prospettiva dell’ingresso di Delta, il ceo Iag non ha dubbi: “Non posso vedere Delta che entra in un’azienda che non sia profittevole. Se entra in un’altra compagnia tende a prenderne il controllo, basta vedere quella che ha fatto in Aeromexico o in Virgin Atlantic”. Quindi se entrerà “lo farà per ristrutturarla”.

Quanto invece al consolidamento, Walsh ribadisce che Iag è sempre attenta alle opportunità, ma non c’è alcun interesse nei confronti delle compagnie di Thomas Cook. E il capitolo Norwegian è definitivamente chiuso.

grandemilano ha scritto:Inoltre, in un'intervista di qualche giorno fa, Palerai ha detto che la crescita dei ricavi si è fermata

romaneeconti ha scritto:....e con tutto questo arrivera' il giorno del giudizio! :clapp:

malpensante ha scritto:

romaneeconti ha scritto:....e con tutto questo arrivera' il giorno del giudizio! :clapp:

Arriverà il giorno in cui lo Stato darà altri soldi.

I-Alex ha scritto:Fs non distribuisce il dividendo quest'anno... Una azienda risanata faticosamente che ora rischia di essere trascinata nel baratro dal carrozzone

L’ad di Fs Battisti: ‘Il segreto del successo dell’Alta velocità? Fare l’esatto contrario di Alitalia’

Uno dei segreti del successo dell’Alta Velocità italiana? L’aver studiato le politiche marketing di Alitalia e l’aver fatto l’esatto contrario. È la “confessione” che Business Insider Italia ha strappato all’amministratore delegato del gruppo FS Italiane, Gianfranco Battisti, durante le celebrazioni per i primi dieci anni di AV ferroviaria made in Italy. Una storia che Battisti conosce bene: infatti, da direttore della lunga percorrenza di Trenitalia fu nel gruppo – allora guidato da Mauro Moretti – che contribuì a posizionare il business AV fra le eccellenze ferroviarie nel mercato europeo. Un paradosso visto a un decennio di distanza: proprio l’uomo che ha sottratto ad Alitalia la sua gallina d’oro – la relazione Milano-Roma, passata, per quanto riguarda il treno, dal market share del 12% di allora, all’odierno 70% – oggi è chiamato a salvare la disastrata ex compagnia di bandiera. Una bella rivincita.

“Abbiamo rivoluzionato l’offerta commerciale”, spiega Battisti, “prima di partire con i collegamenti alta velocità, abbiamo studiato molto. Abbiamo tenuto centinaia di focus group con i clienti Alitalia per capire le loro esigenze, cosa cambiare e come. La grande rivoluzione è stata smettere di ragionare in base ai chilometri percorsi. Abbiamo così iniziato a proporre tariffe in base all’occupazione dei treni, cosa che ci ha permesso una politica dei prezzi aggressiva e molto concorrenziale. Il primo mese solo sulla Roma – Milano abbiamo offerto 27 mila biglietti in promozione. Alitalia non fu abile a rispondere a questo tipo di concorrenza. Allora i manager della compagnia ci guardavano con un mix di scetticismo e supponenza. Dieci anni dopo, si sono invertiti i ruoli: noi siamo lo standard del trasporto pubblico e il vettore deve rincorrere …”.
...
Tra il 2008 al 2018, poi, i passeggeri trasportati sui treni AV sono passati da 6,5 a 40 milioni l’anno (+ 517%), in una crescita continua:
Roma – Milano: da 1 milione nel 2008 a 3,6 milioni nel 2018;
Milano – Torino: da 480 mila a 2,4 milioni;
Napoli – Roma: da 1 milione a 3 milioni.
...
Inoltre, il sistema ferroviario AV italiano ha la peculiarità di essere l’unico al mondo in regime di concorrenza, con due aziende di trasporto che competono per gli stessi segmenti di mercato. Una “lotta” che ha innescato uno shift modale a favore del treno. Sulla relazione Milano – Roma, per esempio, nel 2018 il 69% dei passeggeri ha utilizzato il treno. Nel 2015 era il 61,6%, con un incremento del 7,4% in soli tre anni (tutti clienti sottratti soprattutto all’aereo, il quale è passato dal 25,9% del 2015 al 19,5% del 2018).

ROMA, 12 GIU - "In relazione ad alcune indiscrezioni pubblicate oggi da organi di stampa, Atlantia ribadisce che sulla vicenda Alitalia la sua posizione non è cambiata rispetto alle ripetute dichiarazioni pubbliche del ceo Giovanni Castellucci. Nessun fondamento quindi possono avere notizie circa presunti accordi, ancorché preliminari, per una eventuale partecipazione alla newco Alitalia". Così la società, ribadendo che, "pur essendo molto attenta al futuro di Alitalia in considerazione della sua importanza per Aeroporti di Roma, attualmente Atlantia è già impegnata in Italia su numerosi e complessi fronti".

Commonwealth ha scritto:E alla fine sbucò Lotito..uno che non fa niente per niente...credo che non vada nemmeno di corpo senza un ritorno economico di un qualsiasi tipo...


Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk