Con la differenza però che se il vettore è già inserito in un'alleanza puoi per lo meno avvantaggiarti del traffico anche dei partner, assieme a codeshare o interline trasversali.malpensante ha scritto: ↑lun 05 set 2022, 20:31:54 Quindi Lufthansa NON ha la possibilità di aprire un hub a Roma o a Milano, almeno non senza perdere una montagna di soldi, cosa evitabile soltanto se il settore intercontinentali crescesse a ritmi mai visti. Adesso poi è ampiamente sotto il 2019, con problemi politici e di sorvolo della Russia, problemi macroeconomici diffusi, difficoltà di trovare personale, impossibilità di capire se gli Italiani avranno i soldi per viaggiare in altri continenti.
vendita ITA: nuovo Governo riapre a Lufthansa #3
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In questa sezione si dovranno trattare gli argomenti che riguardano i vettori con COA italiano
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Re: vendita ITA: il Mef sceglie cordata Certares #3
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Re: vendita ITA: il Mef sceglie cordata Certares #3
Non capisco perché per forza LH debba creare un hub. Ci sono altre possibilità.
Se c'è una buona base p-t-p, se c'è la possibilità di instradare qualche passeggero attraverso compagnie possedute o della stessa alleanza, se c'è cargo, il gruppo LH potrebbe provare qualche volo diretto. Volo che toglierebbe passeggeri agli hub del gruppo, ovviamente, ma ne toglierebbe anche e forse di più agli hub della concorrenza. Quanti passeggeri ha "rubato" Emirates su New York togliendoli ai voli LIN-xxx-JFK/EWR che tanti reputavano più comodi?
Se c'è una buona base p-t-p, se c'è la possibilità di instradare qualche passeggero attraverso compagnie possedute o della stessa alleanza, se c'è cargo, il gruppo LH potrebbe provare qualche volo diretto. Volo che toglierebbe passeggeri agli hub del gruppo, ovviamente, ma ne toglierebbe anche e forse di più agli hub della concorrenza. Quanti passeggeri ha "rubato" Emirates su New York togliendoli ai voli LIN-xxx-JFK/EWR che tanti reputavano più comodi?
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Re: vendita ITA: il Mef sceglie cordata Certares #3
Infatti.
Le dichiarazioni di LH sono di prassi nei comunicati che annunciano la sconfitta in una gara.
"Non abbiamo vinto, ma cresceremo comunque".
Secondo me sarebbe fuorviante interpretarle come una promessa di rilevanti novità.
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Re: vendita ITA: il Mef sceglie cordata Certares #3
Temo che LH non avrà nessuna intenzione di investire in Italia, tantomeno con l'ipotesi di un hub italiano.KittyHawk ha scritto: ↑mar 06 set 2022, 00:51:10 Non capisco perché per forza LH debba creare un hub. Ci sono altre possibilità.
Se c'è una buona base p-t-p, se c'è la possibilità di instradare qualche passeggero attraverso compagnie possedute o della stessa alleanza, se c'è cargo, il gruppo LH potrebbe provare qualche volo diretto. Volo che toglierebbe passeggeri agli hub del gruppo, ovviamente, ma ne toglierebbe anche e forse di più agli hub della concorrenza. Quanti passeggeri ha "rubato" Emirates su New York togliendoli ai voli LIN-xxx-JFK/EWR che tanti reputavano più comodi?
D'altra parte, se ci pensi bene, neanche Certares è intenzionata a fare di FCO un hub nel senso stretto termine. FCO sarà un "hub" per Certares ma tra mille virgolette.
Non a caso l'unico mercato che intendono sfruttare è quello italia-nord america, che ancora genera flussi e ricavi importanti. Ma non c'è in programma la creazione di un hub italiano nel senso stretto del termine: con voli di alimentazione su FCO e voli intercontinentali verso diverse parti del globo. A parte, appunto, sul Nord America per il fatto che in quell'area c'è ancora un mercato diretto italia-nord America su cui investire. Con LH sarebbe stato lo stesso : FCO "hub" (tra mille virgolette) solo dove rimane un mercato diretto. Non a caso, anche il CEO di LH nelle sue dichiarazioni ha sempre parlato di Nord America e che loro sono i primi a portare americani in Italia.
Non avendo più una compagnia di bandiera, scordiamo un hub nazionale.
Considerato questo, mi risulta difficile credere in qualche novità positiva da parte di LH
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vendita ITA: il Mef sceglie cordata Certares #3
Aggiungi San Paolo, Buenos Aires e Tokyo.grandemilano ha scritto: ↑mar 06 set 2022, 10:57:56 neanche Certares è intenzionata a fare di FCO un hub nel senso stretto termine. FCO sarà un "hub" per Certares ma tra mille virgolette.
Non a caso l'unico mercato che intendono sfruttare è quello italia-nord america, che ancora genera flussi e ricavi importanti.
Re: vendita ITA: il Mef sceglie cordata Certares #3
Et voilà ecco servite due "nuove" rotte targate ITA: Tokyo HND e Delhi, 3xw entrambe. Poi vabbè volerà anche a Malé...In fondo all'articolo si sottolinea il fatto che al momento è solo Neos che opera una rotta per l'India: Mxp-Amritsar.
ITA Adds India and Japan Routes
Italy’s flag carrier is expanding east with new flights to Asia later this year.
Credit: Massimo Insabato/Mondadori Portfolio/Sipa US/Alamy Stock Photo
By David Casey
Posted7 September 2022 11:07
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ITA Airways has revealed plans to further grow its intercontinental network with the addition of new routes to India and Japan.
The airline announced in June its intention to make Malé (MLE), the capital of the Maldives, its first destination in Asia from December. Now, the carrier has confirmed Delhi and Tokyo will also join its network.
Flights from Rome Fiumicino (FCO) to Tokyo Haneda (HND) will begin on Oct. 30, operating three times per week on Wednesdays, Fridays and Sundays. Service from Rome to Delhi (DEL) will also receive three weekly flights on Mondays, Wednesdays and Saturdays from Dec. 3.
Both routes will use Airbus A330 aircraft, featuring 20 business class seats and 236 in economy.
In a statement, ITA said the services would strengthen passenger flows between Europe and Asia, as well as increasing the number of international destinations that are attractive to both business and leisure customers.
ITA’s predecessor Alitalia previously offered daily service both Delhi and Tokyo from Rome prior to the pandemic, although the carrier flew to Tokyo Narita (NRT) rather than Haneda.
Data provided by OAG Schedules Analyser shows that ITA will become the sole carrier to provide nonstop Rome-Delhi and Rome-Tokyo service once the routes launch. Air India last connected Rome-Delhi in April 2021.
There are currently no nonstop flights operating between Italy and Japan, while Neos operates the sole Italy-India route, flying between Milan Malpensa (MXP) and Amritsar (ATQ) once a week.
airlineblog
ITA Adds India and Japan Routes
Italy’s flag carrier is expanding east with new flights to Asia later this year.
Credit: Massimo Insabato/Mondadori Portfolio/Sipa US/Alamy Stock Photo
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Posted7 September 2022 11:07
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ITA Airways has revealed plans to further grow its intercontinental network with the addition of new routes to India and Japan.
The airline announced in June its intention to make Malé (MLE), the capital of the Maldives, its first destination in Asia from December. Now, the carrier has confirmed Delhi and Tokyo will also join its network.
Flights from Rome Fiumicino (FCO) to Tokyo Haneda (HND) will begin on Oct. 30, operating three times per week on Wednesdays, Fridays and Sundays. Service from Rome to Delhi (DEL) will also receive three weekly flights on Mondays, Wednesdays and Saturdays from Dec. 3.
Both routes will use Airbus A330 aircraft, featuring 20 business class seats and 236 in economy.
In a statement, ITA said the services would strengthen passenger flows between Europe and Asia, as well as increasing the number of international destinations that are attractive to both business and leisure customers.
ITA’s predecessor Alitalia previously offered daily service both Delhi and Tokyo from Rome prior to the pandemic, although the carrier flew to Tokyo Narita (NRT) rather than Haneda.
Data provided by OAG Schedules Analyser shows that ITA will become the sole carrier to provide nonstop Rome-Delhi and Rome-Tokyo service once the routes launch. Air India last connected Rome-Delhi in April 2021.
There are currently no nonstop flights operating between Italy and Japan, while Neos operates the sole Italy-India route, flying between Milan Malpensa (MXP) and Amritsar (ATQ) once a week.
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Re: vendita ITA: il Mef sceglie cordata Certares #3
''Rotte business''. Frequenze? 3xw...
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Re: vendita ITA: il Mef sceglie cordata Certares #3
Mah, in questo periodo 3xw su Tokyo sono anche d'avanzo, viste le perduranti restrizioni (che vengono mollate poco alla volta).
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Re: vendita ITA: il Mef sceglie cordata Certares #3
Ita lancia un allarme cassa: a dicembre situazione "insostenibile". Il ministero: siamo sereni, nessun aumento di capitale
di Aldo Fontanarosa
La compagnia aerea fa presente all'azionista (l'Economia) le sue difficoltà, effetto anche del caro carburanti. Ma l'assemblea dei soci del 13 settembre, che avrebbe permesso un'iniezione di 400 milioni in urgenza, andrà deserta. Accordo con il potenziale compratore Certares, che potrà fare una "confirmatory due diligence". Squitieri alla Vigilanza
07 SETTEMBRE 2022
AGGIORNATO ALLE 23:20
ROMA - Ita Airways invia al ministero dell’Economia, suo azionista unico, una relazione sui conti aziendali problematica, difficile. La relazione sostiene che il livello di cassa della compagnia aerea sarà «critico» a novembre. E a dicembre, poi, il livello di cassa potrebbe scendere sotto la soglia di sicurezza dei 100 milioni di euro, diventando così «insostenibile». Per organizzare al meglio la stagione invernale (winter) serviranno, peraltro, tra i 100 e i 150 milioni.
Questo quadro pesante prenderà forma se il Covid rialzerà la testa, limitando i viaggi in autunno, e se il prezzo del carburante aumenterà di un altro 20%. Il ministero, che sta vendendo Ita al fondo Certares, mostra tranquillità. Potrebbe intervenire d'urgenza deliberando un aumento di capitale nell'assemblea dei soci già convocata per questo 13 settembre (in prima convocazione) e per il 15 (in seconda).
Invece, informalmente, il ministero fa sapere che manderà deserta l'assemblea dei soci in entrambe le giornate. L’aumento di capitale da 400 milioni di euro - atteso fin da gennaio e già autorizzato dalla Commissione europea per il 2022 - è rinviato a fine anno. Non c’è fretta di farlo. I tecnici del ministero considerano i conti di Ita comunque migliori di quelli che ipotizzava il suo Piano industriale e hanno ben presente che le quotazioni del carburante sono cresciute del 118% nel 2022, con inevitabile e grave impatto sui costi. Peraltro Ita dovrà versare una rata da 50 milioni di euro, a ottobre, per i nuovi aerei Airbus che compra. Anche questa spesa si farà sentire, ma è un investimento sul futuro del vettore.
La trattativa in esclusiva con Certares continua, per ora senza intoppi. Ieri il ministero che vende e Certares che compra hanno raggiunto un importante accordo procedurale. Se tutti i nodi saranno sciolti, le parti firmeranno un contratto vincolante di vendita, che sarà poi inviato alla Commissione europea, all'Antitrust italiano, alla Corte dei conti italiana perché lo approvino, dopo un esame di qualche mese.
Nell'atteso del loro verdetto, Certares prenderà possesso di Ita. Con i suoi manager, enterà negli uffici della compagnia aerea per esaminarne al microscopio le condizioni finanziarie e contabili attraverso una "confirmatory due diligence". Ovviamente Certeres è interessata alle difficoltà di cassa di Ita, ma si è cautelata con un meccanismo di price adjustment. In altre parole, pagherà un po' meno il vettore se i suoi conti si rivelassero meno solidi delle attese.
In questo clima incerto - nel pieno della trattativa con Certares e i suoi alleati (Air France e Delta) - il ministero vuole che la sua compagnia aerea sia governata in assoluta tranquillità, senza tensioni e polemiche. Per questo, i sei consiglieri di amministrazione espressione del ministero hanno votato portando Raffaele Squitieri, presidente emerito della Corte dei conti, alla guida dell'Organismo di vigilanza interno. Squitieri sarà solo al vertice della Vigilanza, che dunque resta un organismo monocratico.
In campo c'era un piano alternativo. L'idea era di trasformare la Vigilanza in una struttura a tre teste, con tre componenti. Squitieri, in questo caso, sarebbe stato affiancato da due altre personalità, anch'esse molto esperte. Dentro Ita, si guardava con interesse ai curriculum di Franco Massi (segretario generale della Corte dei conti) e a Davide Rossetti (commercialista e revisore legale). Ma il piano alternativo non è decollato. Il solo Squitieri guiderà l'Organismo di Vigilanza, perché così hanno voluto i sei consiglieri d'amministrazione espressione del ministero.
https://www.repubblica.it/economia/2022 ... 2-P3-S4-T1
di Aldo Fontanarosa
La compagnia aerea fa presente all'azionista (l'Economia) le sue difficoltà, effetto anche del caro carburanti. Ma l'assemblea dei soci del 13 settembre, che avrebbe permesso un'iniezione di 400 milioni in urgenza, andrà deserta. Accordo con il potenziale compratore Certares, che potrà fare una "confirmatory due diligence". Squitieri alla Vigilanza
07 SETTEMBRE 2022
AGGIORNATO ALLE 23:20
ROMA - Ita Airways invia al ministero dell’Economia, suo azionista unico, una relazione sui conti aziendali problematica, difficile. La relazione sostiene che il livello di cassa della compagnia aerea sarà «critico» a novembre. E a dicembre, poi, il livello di cassa potrebbe scendere sotto la soglia di sicurezza dei 100 milioni di euro, diventando così «insostenibile». Per organizzare al meglio la stagione invernale (winter) serviranno, peraltro, tra i 100 e i 150 milioni.
Questo quadro pesante prenderà forma se il Covid rialzerà la testa, limitando i viaggi in autunno, e se il prezzo del carburante aumenterà di un altro 20%. Il ministero, che sta vendendo Ita al fondo Certares, mostra tranquillità. Potrebbe intervenire d'urgenza deliberando un aumento di capitale nell'assemblea dei soci già convocata per questo 13 settembre (in prima convocazione) e per il 15 (in seconda).
Invece, informalmente, il ministero fa sapere che manderà deserta l'assemblea dei soci in entrambe le giornate. L’aumento di capitale da 400 milioni di euro - atteso fin da gennaio e già autorizzato dalla Commissione europea per il 2022 - è rinviato a fine anno. Non c’è fretta di farlo. I tecnici del ministero considerano i conti di Ita comunque migliori di quelli che ipotizzava il suo Piano industriale e hanno ben presente che le quotazioni del carburante sono cresciute del 118% nel 2022, con inevitabile e grave impatto sui costi. Peraltro Ita dovrà versare una rata da 50 milioni di euro, a ottobre, per i nuovi aerei Airbus che compra. Anche questa spesa si farà sentire, ma è un investimento sul futuro del vettore.
La trattativa in esclusiva con Certares continua, per ora senza intoppi. Ieri il ministero che vende e Certares che compra hanno raggiunto un importante accordo procedurale. Se tutti i nodi saranno sciolti, le parti firmeranno un contratto vincolante di vendita, che sarà poi inviato alla Commissione europea, all'Antitrust italiano, alla Corte dei conti italiana perché lo approvino, dopo un esame di qualche mese.
Nell'atteso del loro verdetto, Certares prenderà possesso di Ita. Con i suoi manager, enterà negli uffici della compagnia aerea per esaminarne al microscopio le condizioni finanziarie e contabili attraverso una "confirmatory due diligence". Ovviamente Certeres è interessata alle difficoltà di cassa di Ita, ma si è cautelata con un meccanismo di price adjustment. In altre parole, pagherà un po' meno il vettore se i suoi conti si rivelassero meno solidi delle attese.
In questo clima incerto - nel pieno della trattativa con Certares e i suoi alleati (Air France e Delta) - il ministero vuole che la sua compagnia aerea sia governata in assoluta tranquillità, senza tensioni e polemiche. Per questo, i sei consiglieri di amministrazione espressione del ministero hanno votato portando Raffaele Squitieri, presidente emerito della Corte dei conti, alla guida dell'Organismo di vigilanza interno. Squitieri sarà solo al vertice della Vigilanza, che dunque resta un organismo monocratico.
In campo c'era un piano alternativo. L'idea era di trasformare la Vigilanza in una struttura a tre teste, con tre componenti. Squitieri, in questo caso, sarebbe stato affiancato da due altre personalità, anch'esse molto esperte. Dentro Ita, si guardava con interesse ai curriculum di Franco Massi (segretario generale della Corte dei conti) e a Davide Rossetti (commercialista e revisore legale). Ma il piano alternativo non è decollato. Il solo Squitieri guiderà l'Organismo di Vigilanza, perché così hanno voluto i sei consiglieri d'amministrazione espressione del ministero.
https://www.repubblica.it/economia/2022 ... 2-P3-S4-T1
Re: vendita ITA: il Mef sceglie cordata Certares #3
Ennesima impressione che sull'affare ITA ci siano trame sotterranee a noi invisibili.
Leggendo lo stesso documento, qualcuno mi spiega come sia possibile che gli amministratori rilevino la necessità di un rapido conferimento dei 400 M€ prospettando una situazione critica prima di fine anno, mentre l'azionista sostenga che non c'è fretta perchè i conti vanno meglio del previsto?
Qualcosa non torna.
Leggendo lo stesso documento, qualcuno mi spiega come sia possibile che gli amministratori rilevino la necessità di un rapido conferimento dei 400 M€ prospettando una situazione critica prima di fine anno, mentre l'azionista sostenga che non c'è fretta perchè i conti vanno meglio del previsto?
Qualcosa non torna.
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vendita ITA: il Mef sceglie cordata Certares #3
Spero che la spiegazione sia che il governo attuale stringe la cinghia a ITA per forzare in qualche modo la vendita.
Con la cassa piena sarebbe troppo forte la tentazione di tirare a campare.
Con la cassa piena sarebbe troppo forte la tentazione di tirare a campare.
Re: vendita ITA: il Mef sceglie cordata Certares #3
1) I tempi di firma del contratto preliminare potrebbero non essere così rapidi come si vocifera/spera e nel frattempo bisogna campare.belumosi ha scritto: ↑gio 08 set 2022, 01:04:35 Ennesima impressione che sull'affare ITA ci siano trame sotterranee a noi invisibili.
Leggendo lo stesso documento, qualcuno mi spiega come sia possibile che gli amministratori rilevino la necessità di un rapido conferimento dei 400 M€ prospettando una situazione critica prima di fine anno, mentre l'azionista sostenga che non c'è fretta perchè i conti vanno meglio del previsto?
Qualcosa non torna.
2) La "confirmatory due diligence" potrebbe comportare delle sorprese, per cui è meglio essere tranquilli e avere più fondi in cassa.
3) Nonostante i proclami trionfalistici si continua a erodere cassa, magari a ritmi più veloci di quelli che trapelano.
4) Le comunicazioni economiche che riceve l'azionista potrebbero essere edulcorate e non corrispondere totalmente alla realtà dei fatti.
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Re: vendita ITA: il Mef sceglie cordata Certares #3
Con questi bilanci incassa, non so immaginare come faranno a implementare il piano industriale di Lazzerini.
È già un miracolo se riusciranno a galleggiare ancora qualche mese
Re: vendita ITA: il Mef sceglie cordata Certares #3
la notizia e' che nonostante ITA abbia risparmiato considerevolmente rispetto al piano industriale sull'acquisto del marchio alitalia (90 M€ anziche' i 150 M€ previsti dalla perizia) e sull'handling e manutenzione, dove il piano prevedeva un ingresso nelle rispettive societa' (in una addirittura in maggioranza) per un esborso totale di un centinaio di milioni mentre ITA ha preferito non mettere una lira, i primi 720 M€ se ne sono gia' andati dopo circa un anno operativo. Da notare che in questo periodo sono entrati in flotta solamente 5 aerei nuovi, A350, primizia delle decine di aerei che devono arrivare e che sicuramente richiederanno un esborso iniziale.
Quindi ITA si presenta alla vigilia della winter senza una lira in tasca, in attesa che il governo versi l'obolo, e con 13 aerei di lungo raggio che stavolta devono viaggiare, non possono fare come l'anno scorso e tenerli fermi per tutto l'inverno, anche perche' il leasing degli A350 dicono che sia 800k€ al mese a testa, non proprio quattro soldi. Vediamo tutta la baldanza di ITA dove andra' a finire alla fine della winter.
Quindi ITA si presenta alla vigilia della winter senza una lira in tasca, in attesa che il governo versi l'obolo, e con 13 aerei di lungo raggio che stavolta devono viaggiare, non possono fare come l'anno scorso e tenerli fermi per tutto l'inverno, anche perche' il leasing degli A350 dicono che sia 800k€ al mese a testa, non proprio quattro soldi. Vediamo tutta la baldanza di ITA dove andra' a finire alla fine della winter.
20 anni di perdite senza soluzione di continuità per liberarsi di alitalia. Per ITA airways ne occorreranno molti meno.
Re: vendita ITA: il Mef sceglie cordata Certares #3
''A RRRoma dove er traffico se spigne da solo'' cit.spanna ha scritto: ↑gio 08 set 2022, 08:47:55 la notizia e' che nonostante ITA abbia risparmiato considerevolmente rispetto al piano industriale sull'acquisto del marchio alitalia (90 M€ anziche' i 150 M€ previsti dalla perizia) e sull'handling e manutenzione, dove il piano prevedeva un ingresso nelle rispettive societa' (in una addirittura in maggioranza) per un esborso totale di un centinaio di milioni mentre ITA ha preferito non mettere una lira, i primi 720 M€ se ne sono gia' andati dopo circa un anno operativo. Da notare che in questo periodo sono entrati in flotta solamente 5 aerei nuovi, A350, primizia delle decine di aerei che devono arrivare e che sicuramente richiederanno un esborso iniziale.
Quindi ITA si presenta alla vigilia della winter senza una lira in tasca, in attesa che il governo versi l'obolo, e con 13 aerei di lungo raggio che stavolta devono viaggiare, non possono fare come l'anno scorso e tenerli fermi per tutto l'inverno, anche perche' il leasing degli A350 dicono che sia 800k€ al mese a testa, non proprio quattro soldi. Vediamo tutta la baldanza di ITA dove andra' a finire alla fine della winter.
Sicuro Delhi e pare anche Malè.
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Re: vendita ITA: il Mef sceglie cordata Certares #3
Se vero quanto riporta Repubblica, il piano Lazzerini per il rilancio di ITA (con focus sull'hub di FCO) si sta rivelando una sciagura. Perché non solo non ci sarebbero i capitali per investire nell'azienda e crescere; ma non ci sarebbero neanche i soldi per tirare a campare. Certares ed AF dovranno sicuramente rivedere il piano industrialespanna ha scritto: ↑gio 08 set 2022, 08:47:55 la notizia e' che nonostante ITA abbia risparmiato considerevolmente rispetto al piano industriale sull'acquisto del marchio alitalia (90 M€ anziche' i 150 M€ previsti dalla perizia) e sull'handling e manutenzione, dove il piano prevedeva un ingresso nelle rispettive societa' (in una addirittura in maggioranza) per un esborso totale di un centinaio di milioni mentre ITA ha preferito non mettere una lira, i primi 720 M€ se ne sono gia' andati dopo circa un anno operativo. Da notare che in questo periodo sono entrati in flotta solamente 5 aerei nuovi, A350, primizia delle decine di aerei che devono arrivare e che sicuramente richiederanno un esborso iniziale.
Quindi ITA si presenta alla vigilia della winter senza una lira in tasca, in attesa che il governo versi l'obolo, e con 13 aerei di lungo raggio che stavolta devono viaggiare, non possono fare come l'anno scorso e tenerli fermi per tutto l'inverno, anche perche' il leasing degli A350 dicono che sia 800k€ al mese a testa, non proprio quattro soldi. Vediamo tutta la baldanza di ITA dove andra' a finire alla fine della winter.
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Re: vendita ITA: il Mef sceglie cordata Certares #3
O forse lo stato si è stancato di finanziare a fondo perduto un'azienda irrisanabile.KittyHawk ha scritto: ↑gio 08 set 2022, 06:10:021) I tempi di firma del contratto preliminare potrebbero non essere così rapidi come si vocifera/spera e nel frattempo bisogna campare.belumosi ha scritto: ↑gio 08 set 2022, 01:04:35 Ennesima impressione che sull'affare ITA ci siano trame sotterranee a noi invisibili.
Leggendo lo stesso documento, qualcuno mi spiega come sia possibile che gli amministratori rilevino la necessità di un rapido conferimento dei 400 M€ prospettando una situazione critica prima di fine anno, mentre l'azionista sostenga che non c'è fretta perchè i conti vanno meglio del previsto?
Qualcosa non torna.
2) La "confirmatory due diligence" potrebbe comportare delle sorprese, per cui è meglio essere tranquilli e avere più fondi in cassa.
3) Nonostante i proclami trionfalistici si continua a erodere cassa, magari a ritmi più veloci di quelli che trapelano.
4) Le comunicazioni economiche che riceve l'azionista potrebbero essere edulcorate e non corrispondere totalmente alla realtà dei fatti.
Così come si è stancato di penalizzare il secondo aeroporto nazionale solo per fare un favore a una aviolinea irrisanabile. Forse il piano ENAC pro-MXP va letto in questa chiave.
Se così fosse, ben venga perché sarebbe anche ora.
Re: vendita ITA: il Mef sceglie cordata Certares #3
Terrei presente che entrambe le cordate erano perfettamente a conoscenza dei dati finanziari di ITA. E poichè entrambe hanno fatto un'offerta, è lecito pensare che considerino la situazione gestibile.
Anche perchè non sono i ricattabili capitani coraggiosi, ma aziende estere che avrebbero tranquillamente potuto dire "no, grazie" senza timore di ripercussione.
Resto convinto che il grosso della storia sia al di fuori della nostra visibilità e servirebbe a spiegare scelte che sul piano strettamente industriale sembrano quanto meno azzardate.
Anche perchè non sono i ricattabili capitani coraggiosi, ma aziende estere che avrebbero tranquillamente potuto dire "no, grazie" senza timore di ripercussione.
Resto convinto che il grosso della storia sia al di fuori della nostra visibilità e servirebbe a spiegare scelte che sul piano strettamente industriale sembrano quanto meno azzardate.
Re: vendita ITA: il Mef sceglie cordata Certares #3
essere stranieri non ricattabili e conoscere i conti non garantisce un granche' visto come e' andata ad etihad
20 anni di perdite senza soluzione di continuità per liberarsi di alitalia. Per ITA airways ne occorreranno molti meno.
Re: vendita ITA: il Mef sceglie cordata Certares #3
Quello è stato il classico caso di perle ai porci. L'emiro di Abu Dhabi si era intestardito di dimostrare al collega di Dubai di avervelo più grosso, ed ha ordinato ad un riluttante Hogan di acquistare compagnie aeree a raffica per poterne collezionare i modellini nella propria camerett... mega-suite reale.
Hogan dal canto suo sapeva che era non possibile fare granchè con AZ, ed ha cercato di limitare i danni per EY appioppando alla compagnia italiana (ed al governo) una montagna di spese da saldare alla capogruppo (verniciature, corsi, leasing, divise, 345 di stato, ecc.).
Una volta resa evidente l'impossibilità di venirne a capo, EY ha dovuto rivedere i propri piani abbandonando al loro destino la collezione di cadaveri aviatori.
E siccome gli emiri non danno mai le dimissioni, neanche a fronte di palesi caxxate, il buon Hogan si è accollato la colpa di un piano che sarebbe stato cassato anche da un bambino e dopo essere stato lautamente pagato per fare il parafulmine, ha fondato un'azienda di consulenza aziendale con sedi a Ginevra, Malta, ed ... Abu Dhabi.
Ed è stato ritenuto talmente incapace da essere assunto come dirigente da Sanad, la branca aviation di Mubadala (https://www.sanad.ae/ vai in fondo alla pagina).
Nel caso di ITA è diverso. Nessuno dei soggetti in partita è un bambino viziato a cui il destino ha messo in mano fondi illimitati, ma tutti devono portare a casa più di quello che investono. A prescindere che quel di più sia sotto forma di soldi, potere, vantaggio strategico o qualsiasi altro beneficio.
Ultima modifica di belumosi il gio 08 set 2022, 13:10:45, modificato 1 volta in totale.
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Re: vendita ITA: il Mef sceglie cordata Certares #3
Lazzerini che, forte degli splendidi risultati dell'apertura di Delhi, Johannesburg, Santiago del Cile etc. vuole ripetere la medesima politica di crescita ci si avvicina parecchio.
Probabilmente Hogan ha portato a casa (sua) qualcosa.
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Re: vendita ITA: il Mef sceglie cordata Certares #3
Secondo me la domanda da quattrocento milioni di euro è:
"Perché il governo si rifiuta da Pasqua di versare i soldi a suo tempo promessi (e autorizzati dalla UE) per il 2022?"
"Perché il governo si rifiuta da Pasqua di versare i soldi a suo tempo promessi (e autorizzati dalla UE) per il 2022?"
Re: vendita ITA: il Mef sceglie cordata Certares #3
Ma non mi scaglierei troppo contro questa o quella destinazione. Il mondo non è infinito e verso quelle destinazioni i concorrenti ci volano e ci guadagnano. La scommessa è raggiungere una struttura di costi che permetta una marginalità. E quella la ottieni ottimizzando la gestione interna e massimizzando le economie di scala attraverso l'ingresso in un grande gruppo e attraverso quest'ultimo, ottenendo maggior peso nelle alleanze e nelle JV. E non è detto che basti.malpensante ha scritto: ↑gio 08 set 2022, 13:09:49 Lazzerini che, forte degli splendidi risultati dell'apertura di Delhi, Johannesburg, Santiago del Cile etc. vuole ripetere la medesima politica di crescita ci si avvicina parecchio.
Tanti milioni e i modellini che erano dell'emiro.malpensante ha scritto: ↑gio 08 set 2022, 13:09:49 Probabilmente Hogan ha portato a casa (sua) qualcosa.
Ultima modifica di belumosi il gio 08 set 2022, 13:29:58, modificato 1 volta in totale.
Re: vendita ITA: il Mef sceglie cordata Certares #3
Domanda che rientra nel calderone dei tanti comportamenti difficilmente decifrabili.malpensante ha scritto: ↑gio 08 set 2022, 13:14:15 Secondo me la domanda da quattrocento milioni di euro è:
"Perché il governo si rifiuta da Pasqua di versare i soldi a suo tempo promessi (e autorizzati dalla UE) per il 2022?"
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