Decreto Lupi: Lufthansa fa ricorso e vince (aggto Luglio 2016)

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spanna
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Re: Decreto Lupi: primo bilancio sugli effetti

Messaggio da leggereda spanna » ven 28 nov 2014, 15:48:43

l'idea base di jarach e' quella di un vettore low cost da inserire nel T1, fosse anche easyjet deportata a forza dalla chiusura del T2. Quello che jarach non capisce e' che anche trasferendo U2 al T2 non ci sarebbe un effetto feeder dei voli LR perche' U2 non gestisce transiti, ne' tantomeno transiti con altre compagnie. Quindi Easyjet non andrebbe bene, come non andrebbe bene Ryanair per gli stessi motivi. Certo, vueling fa transiti ed anche interline, ma e' un caso piu' unico che raro. Peccato che vueling abbia gia' scelto FCO e quindi dubito che verrebbe a MXP a rifare un'operazione che sarebbe in concorrenza con se stessa. Quindi caro jarach, che stai a di'? A me pare il solito professo' tutta teoria e niente senso pratico, anche se rispetto a ponti siamo gia' ad un livello superiore. Chissa' mai che il trend possa continuare, abbiamo avuto ponti che e' zero assoluto, adesso abbiamo jarach che qualcosina ci capisce, ma non a sufficienza, magari il prossimo professo' e' quello giusto, chissa'. :green:
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Re: Decreto Lupi: primo bilancio sugli effetti

Messaggio da leggereda RAV38 » ven 28 nov 2014, 16:45:59

Il fatto è che senza incentivi per MXP( sconti importanti per i transiti verso i LR come fa ADR) e disincentivi per LIN ( diritti aeroportuali più elevati) è difficile che vengano in brughiera altri vettori in funzione di feeder. Se ci fossero le condizioni penso che verrebbero eccome. Inoltre non esistono solo Easy o Rayan o Vueling. Forse altre come Transavia o Wizz, con i dovuti incentivi potrebbero essere interessate. L'intervento di Jarach in effetti è un po' semplicistico, ma ha il merito di puntare il dito su un problema vero e cruciale per Malpensa.

spanna
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Re: Decreto Lupi: primo bilancio sugli effetti

Messaggio da leggereda spanna » ven 28 nov 2014, 17:56:27

wizz non so se fa transiti, credo di no pero', transavia fa parte del gruppo AF-KLM che vede MXP come fumo negli occhi....
In piu' MXP sconta il fallimento LHI che certo non e' un bell'esempio da guardare per chi vuole investire. Chi avra' voglia di investire laddove LHI non e' riuscita? Occorre capire le ragioni del fallimento di LHI e rimuoverle, altrimenti non verra' mai nessun altro ad investire, e non mi pare proprio che le ragioni siano l'offerta economica di SEA inadeguata, ma a mio avviso sono ricercabili nella presenza ingombrante di una certa compagnia in un certo aeroporto non troppo lontano, il tutto condito dall'appoggio governativo. Finche' queste condizioni permangono, non vedo grandi speranze per un vettore che si voglia basare su MXP. Ma non e' detto che un giorno le cose non cambino :green:
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Re: Decreto Lupi: primo bilancio sugli effetti

Messaggio da leggereda kco » ven 28 nov 2014, 18:02:00

Possono solo parzialmente scippare fr a bgy

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Re: Decreto Lupi: primo bilancio sugli effetti

Messaggio da leggereda I-Alex » ven 28 nov 2014, 20:40:56

I dati aggiornati di novembre (mancano ormai pochi giorni) vedono ora Linate con un segno positivo centesimale mentre Malpensa pare sprofondata ancora di più... Bergamo invece ha talmente salute che sale in doppia cifra!

Ormai il Terminal di Bergamo vede passare ogni mese quasi gli stessi passeggeri di Malpensa T1, diciamo 1.000 in meno al giorno :applausi:
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Re: Decreto Lupi: primo bilancio sugli effetti

Messaggio da leggereda kco » sab 29 nov 2014, 10:02:44

MXP può ancora avere un futuro nel low cost. Ormai l' economia nazionale è talmente alla frutta che quello che la gente vuole è viaggiare con poco. O Malpensa riesce a fare leva sulla maggiore accessibilità e a offrire prezzi concorrenziali o a chiudere sarà il T1. O SEA mette in condizione U2 di incidere, o si porta a casa anche FR oppure veda lei.
Non vedo molte vie di uscita in un paese in cui il privato non esiste il padrone attuale è preoccupato solo dal farsi votare e quello futuro verrà deciso a tavolino in modo da preservare i privilegi acquisiti dalle caste.
Se MXP continua a perdere passeggeri perderà anche collegamenti, l' unica possibilità è fare il pieno di low cost e attirare più collegamenti possibile di terra anche qualche AV se la politica sarà benigna. Questo BGY non lo può fare o ci arrivi in macchina o ciccia.

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Re: Decreto Lupi: primo bilancio sugli effetti

Messaggio da leggereda Francesco » sab 29 nov 2014, 15:18:26

Credo personalmente che Malpensa non sarà mai più un hub per ragioni dettate dall'assenza di un vettore fortissimo di riferimento e per la concorrenza di altri hub vicinissimi( Zurigo Francoforte e Monaco).
Detto ciò credo che Malpensa possa consolidare la propria posizione sul mercato lombardo, tuttavia ritengo che solo un ridimensionamento di Linate possa agevolare il tutto.

Solo attirare nuovi vettori può aiutare malpensa a crescere, come in parte sta già avvenendo ; in tal modo si incentiverà anche il milanese a provare voli diretti anziché con scalo a poche centinaia di chilometri di distanza , pur partendo dallo scalo cittadino.
Il processo di consolidamento a questo punto sarebbe automatico.

Per quanto riguarda il low cost, questo costituisce un mercato del tutto nuovo per Malpensa ma fine a se stesso, ovvero a servizi punto punto e non ad alimentare voli a lungo raggio, in quanto neanche il passeggero price sensitive potrebbe trovare tali formule agevoli e soprattutto nessun vettore low cost stipulerebbe accordi interline con major , andando peraltro a snaturarsi e a perdere soldi.
Come voi sapete, infatti, l'acquisto di un biglietto lungo raggio con scalo comporta un risparmio, in quanto viene praticamente pagata una sola rotta( la seconda, ovvero quella di avvicinamento e' praticamente regalata, in modo da assicurare sempre riempimenti si tutta la rete).
E' questo il vantaggio dell'hub and spoke tradizionale e credi che nessun hub virtuale potrà mai sovrapporsi a tale logica, concepita appunto per massimizzare i profitti sfruttando al meglio le economie di scala.

Infine,Malpensa rappresenta un'ottima infrastruttura idonea ad essere un riferimento per la Lombardia in primis e per parte del Settentrione,tuttavia SEA deve comportarsi esattamente come non si è comportata sinora, ovvero :

1) attirare nuovi vettori anche diminuendo le tariffe(troppo alte forse rispetto ad altri scali) ma senza sacrificare eccessivamente la qualità dei servizi che reputo ottimi.
2) impegnarsi per reclamare un ridimensionamento di Linate che alla lunga potrebbe rappresentare un problema serio per lo sviluppo di Malpensa.

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Re: Decreto Lupi: primo bilancio sugli effetti

Messaggio da leggereda I-Alex » sab 29 nov 2014, 19:44:23

Oggi Cattaneo a rete55 ha detto che se non ci fosse stato decreto Lupi alternativa era far fallire Alitalia e per Malpensa perdere 4 milioni di pax secchi!

Che Pinocchio!
Malpensa non ha nemmeno un milione di pax annuo di Alitalia... E poi ha sdoganato la conferma che decreto ad personam per Alitalia...

Ovviamente dice che Malpensa non è morta e che traffico intercontinentale non può essere sostituto a Linate: vero ma spostando feederaggio si dimentica di dire che lo si ammazza
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Re: Decreto Lupi: primo bilancio sugli effetti

Messaggio da leggereda spanna » ven 12 dic 2014, 11:32:01

dal corriere milano cartaceo. Contiene pax SEA di novembre.
Il primo appuntamento operativo è per lunedì, quando si riunirà il tavolo di monitoraggio istituito all'indomani del
decreto Lupi che permette alle compagnie aeree di collegare Linate, senza aumentare il numero dei voli e delle frequenze,
anche con aeroporti di città europee che non siano capitali. Il tavolo tra il ministero delle Infrastrutture, il Comune, la Regione e Sea dovrà verificare l'effetto del provvedimento che se da una parte favorisce il Forlanini, dall'altra penalizza Malpensa. «È un po' presto per misurare gli effetti del decreto Lupi - attacca il presidente di Sea, Pietro Modiano, a margine della presentazione dei dieci virtual desk, infopoint che saranno installati nei due scali -. Ci aspettiamo che qualche volo passi da Malpensa a Linate, che siano nella misura minore possibile e contiamo che siano recuperabili. Dopo avere cercato di evitare il decreto cercheremo di riparare agli eventuali danni». Per adesso, i dati colpiscono per un solo motivo. A novembre, e quindi a un mese dal decreto Lupi, si registra un calo di passeggeri del 3 per cento nello scalo varesino (1.201.418), mentre il Forlanini resta più o meno stabile con un meno 0,1 per cento, pari a 683.743 passeggeri. Perché a fronte di un calo di Malpensa, Linate non è cresciuto? Molto probabilmente perché, per far spazio ai nuovi voli dal Forlanini, si sono dovute eliminare altre rotte, a partire dai tagli di Alitalia del Milano-Catania. Teniamoci però a mente quest'altro dato: da gennaio a novembre il traffico intercontinentale a Malpensa è
salito del 12,4 per cento. Il resto è una fotografia dell'esistente, ossia di quanti voli si sono trasferiti da Malpensa a Linate: Air Berlin ha spostato a Linate 18 voli settimanali su Diisseldorf, 13 voli settimanali su Berlino e 16 voli settimanali su Vienna con FlyNiki. A Malpensa, su Diisseldorf resta Lufthansa, su Berlino, Easyjet e su Vienna, Austrian Airlines. Ma non è ancora possibile conoscere il numero di passeggeri che hanno optato o opteranno per uno scalo rispetto all'altro. Altri voli attivati su Linate sono
i giornalieri del Blu Air per Bucarest che partiranno oggi, mentre a Malpensa, sempre per Bucarest, opera la Wizz Air. Venerdì 19 partiranno i voli quotidiani della Swiss Air da Linate a Zurigo. A Malpensa continueranno ad operare cinque voli al giorno sempre per Zurigo. Questi sono i movimenti attuali. Ci vorrà qualche mese per capire se Linate cannibalizzerà o meno Malpensa. Anche se
Modiano una sua idea ben precisa ce l'ha e arriva con la risposta alle preoccupazioni dei residenti della zona Nord-Est di Milano, che temono un aumento dei voli sulle loro teste. «Una preoccupazione che secondo me non ha ragione di essere - dice Modiano -, ma sta di fatto che Linate non può crescere. Farlo crescere non è una buona idea». Intanto la Bei, la Banca europea per gli investimenti, ha aperto un finanziamento di 140 milioni a favore di Sea. Il prestito copre circa il 50% del piano di investimenti 2014-2020 della società.
trovo interessante ed utile che modiano abbia espresso la propria opposizione al decreto lupi, confermando che tale decreto va contro gli interessi di sea e dei suoi azionisti, in primis il comune di milano. Lupi e questo governo si stanno muovendo contro gli interessi di milano, non e' una bella cosa.
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Re: Decreto Lupi: primo bilancio sugli effetti

Messaggio da leggereda Andrea80 » ven 12 dic 2014, 21:17:15

Ma i pax persi a Malpensa che non si sono trasferiti a Linate dove si sono persi? Bergamo, Torino, treno? sarebbe interessante da capire anche se forse un po' complicato.
Comunque impressionante l'aumento sugli intercontinentali, ma quanto ancora potrà crescere l'intercontinentale basandosi solo su traffico p2p senza alimentazione?? :indeciso:

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Re: Decreto Lupi: primo bilancio sugli effetti

Messaggio da leggereda cesare.caldi » sab 13 dic 2014, 12:07:01

Andrea80 ha scritto:Comunque impressionante l'aumento sugli intercontinentali, ma quanto ancora potrà crescere l'intercontinentale basandosi solo su traffico p2p senza alimentazione?? :indeciso:
Io mi farei un altra domanda: se nonostante tutti contro e con praticamente zero federaggio Malpensa riesce a crescere del 12% sul lungo raggio, quali potenzialità avrebbe questo aeroporto se venisse supportato dalla politica e se tornasse ad avere non dico un hub carrier ma almeno una compagnia basata che facesse dei voli di federaggio nazionali ed europei?

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Re: Decreto Lupi: primo bilancio sugli effetti

Messaggio da leggereda I-Alex » sab 13 dic 2014, 19:28:32


«Sea è Malpensa: arrivano mesi grigi ma si riprenderà»

Vertice tra Modiano, Regione, sindaci e operatori: «Il futuro? Voli intercontinentali, non low cost. Noi ed Emirates crediamo molto nel terminal 1»


MALPENSA - «Sea è Malpensa, non Linate. E non siamo soli perché anche il nostro principale azionista, il Comune di Milano, tiene a Malpensa, un aeroporto il cui futuro è sui voli intercontinentali non sulle low cost».
Il presidente Sea Pietro Modiano parla davanti alla commissione regionale Attività produttive, che è di nuovo uscita sul territorio per incontrare chi «porta sulle spalle la fascina tutti i giorni», come dice il presidente della commissione Alessandro Ciocca.
Dopo un primo incontro con gli albergatori, i commissari dei vari partiti (Pd, Lega Nord, Lista Maroni, Cinque Stelle) sono di nuovo in zona, ospiti ieri all’Infocenter del terminal 1 di Malpensa, per ritrovare i sindaci di sedime (Somma Lombardo, Ferno e Lonate Pozzolo), la Provincia di Varese e i rappresentanti degli albergatori, dei parcheggi remoti, dei noleggi con conducente. Tutti presenti per esprimere i rispettivi timori su un lavoro che non gira, e per dire che Malpensa dovrebbe, invece, essere fonte di attività e di occupazione.

«Sea non fa fatica ad essere qui: vuole ascoltare, prendere atto di cosa accade fuori dall’aeroporto, fare un censimento delle questioni aperte. Siamo sulla stessa barca», premette Pietro Modiano.
Il decreto Linate del ministro Lupi penalizzerà Malpensa? «Ci saranno numeri brutti per Malpensa nei prossimi mesi, senz’altro. Ci sarà anche nervovismo, ma recupereremo», assicura il presidente.
Il trasferimento di AirBerlin da Malpensa a Linate, che costerà allo scalo della brughiera 400mila passeggeri all’anno in meno, è soltanto una delle voci che penalizzerà il terminal 1. «Siamo molto attenti e stiamo monitorando, ma crediamo in noi stessi nel T1: vedrete, ad aprile sarà bellissimo ed efficientissimo», aggiunge Modiano, che ricorda i 100 milioni di euro di investimenti Sea per il 2015 e segnala un +12,4% di passeggeri intercontinentali nei primi dieci mesi dell’anno, «un dato ottimo, che non rimarrà a chiusura anno, ma che ci fa ben sperare».

C’è poi Emirates che crede in Malpensa. C’è il viaggio del presidente Modiano e del ministro Lupi nel Golfo e a Singapore. «Certo mancano i voli di feederaggio (quelli di corto e medio raggio che portano passeggeri per i voli intercontinentali, ndr): questo è il grande problema, ma ci stiamo lavorando con determinazione».
Riaperta la riflessione anche sul masterplan di Malpensa: «Prima di rinunciare alla terza pista e di alzare bandiera bianca vogliamo pensarci molto bene - rende noto Modiano - Dobbiamo sapere, dati alla mano, quanto costa ampliare Malpensa con le due attuali piste e fino a quando potrebbe reggere. Crescendo del 4,5% all’anno, in 20 anni Malpensa sarebbe satura: noi abbiamo il compito di programmare l’infrastruttura ai prossimi 20 anni».

Ma, dice il presidente Sea, «non scodelleremo un dato di fatto al territorio». Dialogo, dunque. Quello che chiede il territorio, non solo i sindaci.
Ma anche Federalberghi, che intanto avanza la richiesta di inserire sul sito dell’aeroporto gli alberghi della zona dove poter prenotare una stanza. E i parcheggi privati, che rivendicano tariffe dei park Sea meno concorrenziali. E gli Ncc, che lamentano norme datate, con prenotazioni ancora via fax e l’impossibilità di caricare nella vicina Svizzera.
Il presidente della commissione prende nota. E dalla Provincia di Varese è il vicepresidente Giorgo Ginelli a garantire: «Sarò la cassa di risonanza del territorio al tavolo sugli effetti del decreto Lupi».

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Re: Decreto Lupi: primo bilancio sugli effetti

Messaggio da leggereda kco » sab 13 dic 2014, 20:41:54

Il futuro di mxp puo essere solo low cost che copino da bergamo

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Re: Decreto Lupi: primo bilancio sugli effetti

Messaggio da leggereda kco » dom 14 dic 2014, 11:59:36

Il presidente SEA ha fatto due richieste a mezzo stampa:
- poter differenziare le tariffe fra linate e malpensa
- avere un treno ogni 15 minuti da Garibaldi
Sul primo tema conosciamo tutti la sostanziale impossibilità. Sul secondo abbiamo avuto ampie rassicurazioni da Trenord e regione lombardia che la richiesta verrà rispedita al mittente. Mi stupirei se domani ne venisse fuori qualcosa di buono.

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Re: Decreto Lupi: primo bilancio sugli effetti

Messaggio da leggereda cesare.caldi » dom 14 dic 2014, 12:04:57

Differenziare le tariffe a leggi vigenti non è possibile ma se ci fosse la volontà politica si può dare un decreto o un regolamento non so cosa serva per poterlo fare. Dove qualcuno ha interesse i decreti si fanno in pochi giorni vedi quello per Linate.

Un treno ogni 15 minuti da Garibaldi sarebbe ottimo ma temo che se anche ci fosse la volontà di farlo non si potrebbe a livello tecnico, il tratto Centrale-Garibaldi-Bovisa è saturo e non permetterebbe si inserire due ulteriori treni ora salvo dover rifare il famoso bivio Mirabello ma i tempi si allungano (ammesso di trovare i soldi per l'opera).

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Re: Decreto Lupi: primo bilancio sugli effetti

Messaggio da leggereda Fabri88 » dom 14 dic 2014, 13:07:35

La prima cosa ad oggi è impossibile e la volontà politica tira esattamente dall'altra parte: il Ministero Alitalia sarebbe il primo ad essere colpito da tali aumenti tariffari.

La seconda vediamo un po': la palla è, per competenza, nelle mani della Regione Lombardia. Governata da un certo Roberto Maroni di Lozza (VA) che spero abbia tutto l'interesse nel fornire il principale aeroporto della Regione di un collegamento ferroviario con la città di riferimento di tutto rispetto.

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Re: R: Decreto Lupi: primo bilancio sugli effetti

Messaggio da leggereda kco » dom 14 dic 2014, 13:53:24

cesare.caldi ha scritto:Differenziare le tariffe a leggi vigenti non è possibile ma se ci fosse la volontà politica si può dare un decreto o un regolamento non so cosa serva per poterlo fare. Dove qualcuno ha interesse i decreti si fanno in pochi giorni vedi quello per Linate.

Un treno ogni 15 minuti da Garibaldi sarebbe ottimo ma temo che se anche ci fosse la volontà di farlo non si potrebbe a livello tecnico, il tratto Centrale-Garibaldi-Bovisa è saturo e non permetterebbe si inserire due ulteriori treni ora salvo dover rifare il famoso bivio Mirabello ma i tempi si allungano (ammesso di trovare i soldi per l'opera).
Se 2 corse all ora fermano a garibaldi non c e saturazione. Fattibile domani!

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Re: Decreto Lupi: primo bilancio sugli effetti

Messaggio da leggereda kco » dom 14 dic 2014, 14:56:15

Ciò che chiedere SEA http://www.laprovinciadivarese.it/stori ... 094545_11/ già prima di ufficializzare la cosa, almeno sui treni, gli hanno già risposto di no... andiamo bene!

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Re: Decreto Lupi: primo bilancio sugli effetti

Messaggio da leggereda KL63 » dom 14 dic 2014, 16:10:13

Ah, nell'articolo fra i figuranti del tavolo manca proprio Lupi, demanda ad ENAC il ruolo del governo? Non ha nemmeno il coraggio di farsi vedere?
Oggi al TG3 regionale ha dichiarato che Malpensa non diventerà uno scalo low cost!

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Re: R: Decreto Lupi: primo bilancio sugli effetti

Messaggio da leggereda kco » dom 14 dic 2014, 16:35:15

KL63 ha scritto:Ah, nell'articolo fra i figuranti del tavolo manca proprio Lupi, demanda ad ENAC il ruolo del governo? Non ha nemmeno il coraggio di farsi vedere?
Oggi al TG3 regionale ha dichiarato che Malpensa non diventerà uno scalo low cost!
Per lo piu lo e gia solo fr gli avra dato picche

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Re: Decreto Lupi: primo bilancio sugli effetti

Messaggio da leggereda grandemilano » dom 14 dic 2014, 18:06:58

kco ha scritto:Ciò che chiedere SEA http://www.laprovinciadivarese.it/stori ... 094545_11/ già prima di ufficializzare la cosa, almeno sui treni, gli hanno già risposto di no... andiamo bene!
Comunque sia ogni tanto fare un po' di "casino" e protesta porta a qualcosa di positivo.
Linate rimane a 18 movimenti orari, e nessuna rotta extra Ue. Con buona pace di alitalia, fiumicino e tutti quelli che vogliono affossare malpensa. Io ogni tanto guarderei il bicchiere mezzo pieno.

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Re: Decreto Lupi: primo bilancio sugli effetti

Messaggio da leggereda MUSICA » dom 14 dic 2014, 19:13:54

Mxp non deve diventare un low cost in senso stretto o in senso "tradizionale".
Significa che ci sono vettori che si definiscono tale, in realtà sono "ibridi". Germanwings, Vueling, Air Berlin, etc.
A noi non interessa la definizione. Interessa che qualcuno porti voli al T2 che facciano sia p2p che alimentazione.
Ripeto: basterebbero 4-5 macchine di Vueling e Mxp avrebbe il segno + sia per p2p ma anche per alimentazione.

Oppure vettori nuovi da supportare... :fischio:

Ognimodo, se con il solo p2p sale del 12% sul LR è positivo. Significa che quado arriva Pedemontana un altro milione di potenziali clienti che oggi "sfora" il "fattore ora", potrà ulteriore incrementare questo traffico.
Cioè? Esempio. Se adesso da Lugano e Locarno in auto ci metti 1h15,1h130, a Gennaio questi svizzeri ci impiegheranno 1 ora secca per Lugano e 15 mnuti in più per locarno.

Con la nuova strada a Lomazzo e ancor più quando arriverà a Cermenate, da Cantu' e Alta Brianza sarà concorrenziale venire a Mxp rispetto a Linate e anche Bergamo. Inoltre, anche la tangenziale di Como (anche se incompleta purtroppo) agevolerà comunque tutta la zona Est con paesi grossi: Albavilla, Erba, etc. Perché andranno direttamente a Grandate autostrada in 15 minuti rispetto ai 30 di prima e da lì a Lomazzo in altri 10 minuti). Non è poco anche se l'ottimo era che la tangenziale di Como arrivasse fino a Tavernerio e da Cermenate arrivasse ad Arosio per catturare Lecco e Valtellina.

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Re: Decreto Lupi: primo bilancio sugli effetti

Messaggio da leggereda I-Alex » dom 14 dic 2014, 20:04:41

kco ha scritto:Ciò che chiedere SEA http://www.laprovinciadivarese.it/stori ... 094545_11/ già prima di ufficializzare la cosa, almeno sui treni, gli hanno già risposto di no... andiamo bene!


«Linate sul modello Londra
Un city airport è più costoso»
Modiano (Sea) delinea le strategie per Malpensa e il Forlanini

Brughiera competitiva e con più collegamenti. Restyling a Milano

Rendere sempre più attraente Malpensa, anche con treni ogni quindici minuti, anziché ogni mezz’ora, da Milano e disincentivare l’utilizzo di Linate.
Il presidente Sea Pietro Modiano lo dice senza mezzi termini. Linate «sarà resa più efficiente mediante una ristrutturazione che prenderà il via nel 2016, dopo vent’anni che non si investe in questo aeroporto. Ma Linate non diventerà più grande di come è».
E soprattutto «dovremmo renderla più cara, al pari di un city airport europeo come Londra dove si pagano 4.500 euro per atterrare, contro i 1.750 di Linate: questa sarebbe la soluzione ideale», sostiene Modiano. «Siamo al lavoro», garantisce.

L’attrattività di Malpensa passerebbe, dunque, anche da minori costi rispetto a Linate per le compagnie aeree che vorranno utilizzare questo scalo.
Non solo un’aerostazione più bella con un nuovo pavimento, nuovi archi e banchi check-in (progettazione Caccia Dominioni), una piazza del lusso e del gusto dopo i filtri d’imbarco e gli stessi filtri da spostare nel bel mezzo del salone Partenze del Terminal 1, via dal piano mezzano, schiacciati tra primo e secondo piano. «La “casa” è a posto, il terminal 1 sarà bellissimo ad aprile», la certezza del numero uno di Sea che intanto ricorda i 500mila passeggeri di Orio al Serio gestiti lo scorso maggio «alla perfezione, con tempi di 20 – 25 minuti per le operazioni di carico e scarico degli aerei».
Malpensa è, insomma, pronta a dare di più e rimane «una grande scommessa sul futuro», sostiene Modiano, nonostante il decreto Lupi appena entrato in vigore stia favorendo Linate. «Perlomeno questo Decreto limita i danni non consentendo voli extra Unione europea dal Forlanini. Ricordiamoci la priorità del salvataggio di Alitalia», puntualizza il presidente Sea. Che fare? «Lavoriamo sulle connessioni ferroviarie». I treni ogni mezz’ora da Milano diventino corse dirette a Malpensa ogni quindici minuti, lasciando pure perdere Cadorna e velocizzando, però, il collegamento con le stazioni di Centrale e Garibaldi.

Non a caso, lunedì pomeriggio, quando si riunirà per la prima volta il Tavolo di monitoraggio del trasporto aereo degli scali milanesi, si parlerà del miglioramento dei collegamenti dell’aeroporto di Malpensa con la città di Milano e il sistema dell’Alta velocità. All’ordine del giorno una prima verifica dell’applicazione del decreto Linate con i numeri che forniranno Enac e Sea di voli e passeggeri traghettati da uno scalo all’altro.
Parteciperanno il governatore della Lombardia Roberto Maroni, il sindaco di Milano Giuliano Pisapia, Gunnar Vincenzi, presidente Provincia Varese, Attilio Fontana sindaco di Varese, il presidente Sea Pietro Modiano, Vincenzo Soprano amministratore delegato Trenitalia e presidente Trenord, Norberto Achille presidente Ferrovie Nord Milano e Vito Riggio presidente Enac.


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Re: Decreto Lupi: primo bilancio sugli effetti

Messaggio da leggereda MUSICA » dom 14 dic 2014, 20:24:14

Ampliare la catchment area allarga il potenziale anche su voli "al limite". Cioè quelli a cui mancherebbe poco per diventare remunerativi. Cioè una media annuale, a volo, di altri 2-3 pax in J/F e 20-30 in Y con relative tariffe adeguate.
O, se volete, 7-8 J/F 10-15 dietro.
Sembra poco ma sono i numeri che farebbero la differenza su almeno altre 7-8 rotte. Direi: Chicago, Baires, Tokyo, Joburg, Bombay, Atlanta tutto l'anno, Guanzou, Boston o Filadelfia.

Logico che l'alimentazione "pesante" dei sr fa la differenza ma piuttosto che nulla...
è fuori discussione che il JFK di Ek abbia avuto come dicevamo un effetto trascinamento: vedi Delta e le altre. Ora ci vorrebbero altre 2-3 rotte veramente indovinate che permetterebbero di prendere traffico ai "soliti noti" e al contempo creare nuovo mercato:
se finalmente avessimo un Baires o un Chicago, anche da Torino e Genova (che hanno molto traffico specie sull'Argentina) si aggiungerebbero al naturale p2p oltre a quanto "preso" a Linate e dintorni. Anche per il Ticino sarebbe interessante come alternativa a Zurigo.

Se Lupi (qualcosa) veramente vuole fare qualcosa non deve ampliare ulteriormente gli slot a Linate e aiutare al completamento delle opere di collegamento terrestri.

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KL63
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Re: Decreto Lupi: primo bilancio sugli effetti

Messaggio da leggereda KL63 » dom 14 dic 2014, 21:31:50

non occorre farsi troppe illusioni, il servizio di oggi al Tg3 verteva sul mancato finanziamento dello Stato a pedemonatna, Lupi dice " è un progetto privato in pf, sostanzialmente sono affari di privati e se non hanno tenuto conto della riduzione del traffico e della crisi sono affari loro" (e non ha tutti i torti) e Maroni dice così è la fine del pf. Certo che è un bel rischio imprenditoriale se va male lo stato ci mette i soldi se va bene guadagno io, mi sembra la solita storia della FIAT e del capitalismo italiano "privatizzazione degli utili, socializzazione delle perdite"


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