La piaga degli abusivi dei carrelli
Re: La piaga degli abusivi dei carrelli
Questi cinesi sono furbi!
Seguono passo passo i pochi abusivi rimasti sono allo sfinimento
Ecco un esempio di oggi al T1
Seguono passo passo i pochi abusivi rimasti sono allo sfinimento
Ecco un esempio di oggi al T1
Malpensa airport user
Re: La piaga degli abusivi dei carrelli
Ma quello non è un poliziotto? ?
Re: La piaga degli abusivi dei carrelli
Quelli col Segway sono cinesi?I-Alex ha scritto:Questi cinesi sono furbi!
Seguono passo passo i pochi abusivi rimasti sono allo sfinimento
...
E se ne vanno in giro cosi' indisturbati per MXP?
“È bastato che O’Leary prevedesse il fallimento della nostra compagnia, che, da quel momento, è aumentato il nostro fatturato” il soggetto non è Alitalia ma Lufthansa
Re: La piaga degli abusivi dei carrelli
Credevo cinesi, in realtà mi dicono che sono Filippini
Nomiguel ha scritto:Ma quello non è un poliziotto? ?
Malpensa airport user
Re: La piaga degli abusivi dei carrelli
Ma chi sono quelli, che ruolo hanno?
Re: La piaga degli abusivi dei carrelli
Ecco le nuove macchinette
Per il momento non ancora operative e senza carrelli (ormai da un anno) alle partenze
Non appena le attivano forse tornano i carrelli e scappano gli ultimi abusivi
Per il momento non ancora operative e senza carrelli (ormai da un anno) alle partenze
Non appena le attivano forse tornano i carrelli e scappano gli ultimi abusivi
Malpensa airport user
Re: La piaga degli abusivi dei carrelli
Finalmente anche in stazione sono ricomparsi i carrelli e in zona più visibile.
Costo 2 Euro
Costo 2 Euro
Malpensa airport user
- cesare.caldi
- Messaggi: 7963
- Iscritto il: lun 15 ott 2007, 22:55:42
Re: La piaga degli abusivi dei carrelli
Il costo di 2 euro è una cauzione che riportando il carrello viene restituita?
Vedendo la foto sulle macchinette manca l'indicazione di quali tipi di monete accettano. Solo i due euro? Se cosi non è molto pratico, non tutti specie gli stranieri appena arrivati possono avere la moneta giusta in tasca.
Vedendo la foto sulle macchinette manca l'indicazione di quali tipi di monete accettano. Solo i due euro? Se cosi non è molto pratico, non tutti specie gli stranieri appena arrivati possono avere la moneta giusta in tasca.
Re: La piaga degli abusivi dei carrelli
Non so cosa stiano facendo precisamente ma non funziona.
Sono partito Lunedi' mattina da MXP e c'erano almeno 15 abusivi ad aspettare "clienti"…..
Sono partito Lunedi' mattina da MXP e c'erano almeno 15 abusivi ad aspettare "clienti"…..
Re: La piaga degli abusivi dei carrelli
il problema è che sono 2 persone su segway a controllare tutti gli arrivi/partenze contro un esercito di irregolari.
Non possono usare violenza o altro che scontri verbali in quanto la legge tutela i clandestini, possono solo chiamare le forze dell'ordine ma nel frattempo questi si danno alla macchia e si spostano altrove.
Non possono usare violenza o altro che scontri verbali in quanto la legge tutela i clandestini, possono solo chiamare le forze dell'ordine ma nel frattempo questi si danno alla macchia e si spostano altrove.
Re: La piaga degli abusivi dei carrelli
confermo, anche in zona autonoleggi ci sono gli abusivi che vanno a riprendere i carrelli dei turisti... e che facce losche...
Malpensa airport user
Re: La piaga degli abusivi dei carrelli
Vergogna soprattutto quando i giudici di Busto impongono alla Polizia di non convalidare i fermi.
Fuori da Sheraton funziona così: Ultimamente si sono aggiunti altri nuovi "profughi". Dico nuovi perché sono neri neri e parlano una lingua centro africana mai sentita. Lavorano a gesti perché sanno zero di italiano. In pratica prendono i carrelli la mattina pagandoli dalle macchine e poi li "gestiscono". Se il cliente li vuole glieli "rivendono" a 4-5 euro contrattati (dipende quanto è "forte" il cliente o quanto non si fa intimidire anche se a volte lo circondano per "spiegargli il sistema" in 4 o 5; incluso tirarli per le braccia), diversamente fanno loro il servizio e si fanno pagare. Quindi ricominciano. In pratica anche se li pagano la mattina 2 euro poi se li gestiscono passandoseli "ai vari turni" tra loro.
Per evitare di avere in tasca grandi somme in qualche modo "perseguibili" o da giustificate alla Polizia/Finanza, sono organizzati per passarseli fuori e nascondere i soldi in modo che in tasca ne abbiano sempre pochi. Il risultato è che anche le Forze dell'Ordine, frustrate e presi in giro da questi fetenti si girano dall'altra parte.
La stessa cosa è ormai così sfacciata che arrivano ai check-in facendo i ganassa col personale di compagnia e dando suggerimenti al "loro cliente" per non pagare extra. Vale anche per il rimborso IVA. Vergognoso. Poi abbiamo la coop facchini coi dipendenti in cassa integrazione per mancanza di lavoro (anche qui ci sono stati scontri in passato perché i "profughi" si appropriavano delle gondole cioè i carrelloni lunghi della cooperativa).
Segway. I manovali sono filippini. Quelli ul segw sono di ogni provenienza, soprattutto dell'Est e ben palestrati. Ma sono pochi e 2 settimane fa sono stati menati da un gruppo di questi.
Non hanno voluto fare denuncia per paura di ulteriori ritorsioni dato che questi imperversano arrogantemente sapendo che gli fanno nulla.
Al parcheggio Hertz c'è un solito losco coi basettoni che deve essere albanese o cossovaro e fa anche paura alle donne in quanto è molto deciso pur parlando quasi mai...lo conoscono ma è lì. E qualcuno dice che siamo un Paese normale e razzista magari? Al contrario forse. Se lo facessi io come italiano ne passerei delle brutte.
Ragazzi, questo lassismo, insegna la storia di sempre: è il miglior veicolo per l'estremizzazione dei cittadini che quando raggiungono la saturazione diventano poi incontrollabile ed esagerano. Ci siamo vicini anche se si fa finta di non vedere. Se la democrazia non è supportata anche da una giusta repressione primo o poi porta all'estremismo. E non va bene.
Ma sembra che in Italia impariamo mai.
Fuori da Sheraton funziona così: Ultimamente si sono aggiunti altri nuovi "profughi". Dico nuovi perché sono neri neri e parlano una lingua centro africana mai sentita. Lavorano a gesti perché sanno zero di italiano. In pratica prendono i carrelli la mattina pagandoli dalle macchine e poi li "gestiscono". Se il cliente li vuole glieli "rivendono" a 4-5 euro contrattati (dipende quanto è "forte" il cliente o quanto non si fa intimidire anche se a volte lo circondano per "spiegargli il sistema" in 4 o 5; incluso tirarli per le braccia), diversamente fanno loro il servizio e si fanno pagare. Quindi ricominciano. In pratica anche se li pagano la mattina 2 euro poi se li gestiscono passandoseli "ai vari turni" tra loro.
Per evitare di avere in tasca grandi somme in qualche modo "perseguibili" o da giustificate alla Polizia/Finanza, sono organizzati per passarseli fuori e nascondere i soldi in modo che in tasca ne abbiano sempre pochi. Il risultato è che anche le Forze dell'Ordine, frustrate e presi in giro da questi fetenti si girano dall'altra parte.
La stessa cosa è ormai così sfacciata che arrivano ai check-in facendo i ganassa col personale di compagnia e dando suggerimenti al "loro cliente" per non pagare extra. Vale anche per il rimborso IVA. Vergognoso. Poi abbiamo la coop facchini coi dipendenti in cassa integrazione per mancanza di lavoro (anche qui ci sono stati scontri in passato perché i "profughi" si appropriavano delle gondole cioè i carrelloni lunghi della cooperativa).
Segway. I manovali sono filippini. Quelli ul segw sono di ogni provenienza, soprattutto dell'Est e ben palestrati. Ma sono pochi e 2 settimane fa sono stati menati da un gruppo di questi.
Non hanno voluto fare denuncia per paura di ulteriori ritorsioni dato che questi imperversano arrogantemente sapendo che gli fanno nulla.
Al parcheggio Hertz c'è un solito losco coi basettoni che deve essere albanese o cossovaro e fa anche paura alle donne in quanto è molto deciso pur parlando quasi mai...lo conoscono ma è lì. E qualcuno dice che siamo un Paese normale e razzista magari? Al contrario forse. Se lo facessi io come italiano ne passerei delle brutte.
Ragazzi, questo lassismo, insegna la storia di sempre: è il miglior veicolo per l'estremizzazione dei cittadini che quando raggiungono la saturazione diventano poi incontrollabile ed esagerano. Ci siamo vicini anche se si fa finta di non vedere. Se la democrazia non è supportata anche da una giusta repressione primo o poi porta all'estremismo. E non va bene.
Ma sembra che in Italia impariamo mai.
Re: La piaga degli abusivi dei carrelli
Le guardie SEA più o meno idem. Dato che la Pol non arrivava, Giovedì segnalavo ad uno di questi SEA Security "un'anomalia comportamentale" ma mi ha mandato a quel Paese malamente.
Segnalavo 3 tipi ben vestiti (anche ai profughi non si possono dare più abiti usati per non discriminarli, quindi anche loro magari hanno Adidas o Puma ai piedi), molto scuri, probabilmente arabi o indiani che continuavano a fare foto in sala ck in, specie ai ck in, al bancomat Sondrio, ai telefoni, etc....
Ho osservato al tipo che non bisogna dar mai nulla per scontato (questo è quanto mi insegnarono in termini di sicurezza quando c'era un minimo di serietà e consapevolezza, circa 20 anni fa). Se questi fossero lì a fare foto dettagliate per un attentato? A Nord delle Alpi come minimo li avrebbero identificati e portati in ufficio per fargli pressione e fargli capire che sono
osservati. Anche questo serve, eccome !
Alla fine me ne sono andato deluso. Convinto che cambierà nulla fin quando saremo totalmente fagocitati dal caos.
Segnalavo 3 tipi ben vestiti (anche ai profughi non si possono dare più abiti usati per non discriminarli, quindi anche loro magari hanno Adidas o Puma ai piedi), molto scuri, probabilmente arabi o indiani che continuavano a fare foto in sala ck in, specie ai ck in, al bancomat Sondrio, ai telefoni, etc....
Ho osservato al tipo che non bisogna dar mai nulla per scontato (questo è quanto mi insegnarono in termini di sicurezza quando c'era un minimo di serietà e consapevolezza, circa 20 anni fa). Se questi fossero lì a fare foto dettagliate per un attentato? A Nord delle Alpi come minimo li avrebbero identificati e portati in ufficio per fargli pressione e fargli capire che sono
osservati. Anche questo serve, eccome !
Alla fine me ne sono andato deluso. Convinto che cambierà nulla fin quando saremo totalmente fagocitati dal caos.
Re: La piaga degli abusivi dei carrelli
Malpensa, la rivoluzione dei bagagli: caccia agli abusivi e facchini in divisa
http://milano.corriere.it/notizie/crona ... 40a1.shtml
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Marco
The engine is the heart of an airplane but the pilot is its soul.
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Re: La piaga degli abusivi dei carrelli
Ea cooperativa facchini cosa fa? Ci saranno entrambi?
Re: La piaga degli abusivi dei carrelli
Dopo un periodo di quasi normalità siamo alle solite.
Niemte da fare in questo paese basta essere prepotenti e se le regole ci sono esistono solo per far beatamente finta di nulla...
Niemte da fare in questo paese basta essere prepotenti e se le regole ci sono esistono solo per far beatamente finta di nulla...
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Il maggior nemico della conoscenza non è l’ignoranza,
è la presunzione della conoscenza.
Stephen Hawking
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- malpensante
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Re: La piaga degli abusivi dei carrelli
La Prealpina
Re: La piaga degli abusivi dei carrelli
che immagine triste, specchio ormai del paese dove viviamo
Malpensa airport user
Re: La piaga degli abusivi dei carrelli
Avranno anche le mani legate ma , invece di passare la giornata a chiedere le generalità ai dipendenti con tesserino in bella vista , i poliziotti di presidio potrebbero quanto meno stargli un po’ addosso no ???
Re: La piaga degli abusivi dei carrelli
Rimane un fatto: c'è sempre qualche (tanti) italiano illuminato che classifica queste cose come "secondarie" rispetto ai problemi "veri e grandi"... non abbiamo ancora capito come popolo che si parte dalle cose piccole. E se questa sensibilità non parte dal basso non può esserci in alto.
Come quei genitori che si vantano di avere bambini "svegli e vivaci". Li trovi in aeroporto appunto, sui mezzi pubblici, ovviamente nelle scuole ed asili, nelle chiese, nei bar, nei negozi (dove pretendono di avere quel che vogliono senza restrizioni).
Un modo di comodo per non vedere che i propri figli sono maleducati: è più impegnativo seguirli e, se serve, arrivare ad una solenne sgridata... e talvolta anche una sculacciata fa bene. Non si scandalizzino i quelli che fanno gli scandalizzati di professione :fischio:
E, se un bimbo cresce viziato ed ha tutto, non gli fregherà nulla di vedere tanti extracomunitari ed illegali a fare quel che vogliono. Non avrà il senso etico di cosa sia giusto o sbagliato. E ovviamente si associerà a "quelli" del politicamente corretto che trovano una scusa a tutto. Specie a quelli "poveri" o "migranti" per definizione a cui non si applicano le regole. Sono poveri e buoni a prescindere. Mai si possa dire che invece siano sporchi e cattivi. :green:
Come quei genitori che si vantano di avere bambini "svegli e vivaci". Li trovi in aeroporto appunto, sui mezzi pubblici, ovviamente nelle scuole ed asili, nelle chiese, nei bar, nei negozi (dove pretendono di avere quel che vogliono senza restrizioni).
Un modo di comodo per non vedere che i propri figli sono maleducati: è più impegnativo seguirli e, se serve, arrivare ad una solenne sgridata... e talvolta anche una sculacciata fa bene. Non si scandalizzino i quelli che fanno gli scandalizzati di professione :fischio:
E, se un bimbo cresce viziato ed ha tutto, non gli fregherà nulla di vedere tanti extracomunitari ed illegali a fare quel che vogliono. Non avrà il senso etico di cosa sia giusto o sbagliato. E ovviamente si associerà a "quelli" del politicamente corretto che trovano una scusa a tutto. Specie a quelli "poveri" o "migranti" per definizione a cui non si applicano le regole. Sono poveri e buoni a prescindere. Mai si possa dire che invece siano sporchi e cattivi. :green:
Re: La piaga degli abusivi dei carrelli
E' positivo comunque che anche gli operatori aeroportuali scrivano ai giornali. Penso che chiunque sia in buonafede abbia visto cose intollerabili in un Paese avanzato.
Discrimino? Sì. Quelle persone forse fanno quello che a casa loro è "normale"? Per cultura, storia ed altro? Perchè non apprezzano la democrazia? Boh ! A casa loro li prenderebbero a bastonate per convincerli a non comportarsi in un certo modo.
Dobbiamo fare altrettanto? Diciamo di no, ma dobbiamo realizzare che se loro non capiscono linguaggi per noi scontati, si devono trovare alternative valide e concrete soprattutto. Non filosofiche da quattro soldi.
I bastoni non fanno per noi: allora? Espulsi e tornino a casa loro. Con buona pace dei magistrati, associazioni ed avvocati che li difendono tra le presunte o reali pieghe interpretative delle flaccide leggi italiche. Si emanino leggi inequivocabili e non interpretabili.
Lì li tratteranno male o li incarcerano? Affari loro. Non possiamo salvare il mondo.
Come nel turismo si devono capire le esigenze dei turisti per attirarli, nella sicurezza va capita la "cultura" del soggetto per contrastarli coi mezzi adeguati. Qualsiasi siano. La cultura debole degli ultimi anni ci ha detto che dobbiamo tollerare. No. Io non tollero più. Abbiamo passato il limite. Chi non rispetta la mia ospitalità va fuori a calci.
Si può dire che i soggetti siano africani od asiatici? Sì. E' un dato di fatto. Come già detto non ho mai visto nè svedesi, nè brasiliani, nè filippini, nè giapponesi, nè cinesi, nè kenioti, nè etiopi, nè brasiliani, nè sudafricani, nè peruviani, nè messicani (qualcuno ha dubbi che difendessi solo gli europei in quanto prevenuto?). Non è così.
Ci sono tanti ottimi immigrati (anche lavoratori in aeroporto) che sono i primi ad arrabbiarsi per quelli (spesso compatrioti illegali) che si comportano male e li discreditano: sono i primi che userebbero metodi ancora più decisi di quelli che ho elencato. Forse dovremmo ascoltare proprio loro per aiutarci a risolvere il problema: ascoltiamoli.
Discrimino? Sì. Quelle persone forse fanno quello che a casa loro è "normale"? Per cultura, storia ed altro? Perchè non apprezzano la democrazia? Boh ! A casa loro li prenderebbero a bastonate per convincerli a non comportarsi in un certo modo.
Dobbiamo fare altrettanto? Diciamo di no, ma dobbiamo realizzare che se loro non capiscono linguaggi per noi scontati, si devono trovare alternative valide e concrete soprattutto. Non filosofiche da quattro soldi.
I bastoni non fanno per noi: allora? Espulsi e tornino a casa loro. Con buona pace dei magistrati, associazioni ed avvocati che li difendono tra le presunte o reali pieghe interpretative delle flaccide leggi italiche. Si emanino leggi inequivocabili e non interpretabili.
Lì li tratteranno male o li incarcerano? Affari loro. Non possiamo salvare il mondo.
Come nel turismo si devono capire le esigenze dei turisti per attirarli, nella sicurezza va capita la "cultura" del soggetto per contrastarli coi mezzi adeguati. Qualsiasi siano. La cultura debole degli ultimi anni ci ha detto che dobbiamo tollerare. No. Io non tollero più. Abbiamo passato il limite. Chi non rispetta la mia ospitalità va fuori a calci.
Si può dire che i soggetti siano africani od asiatici? Sì. E' un dato di fatto. Come già detto non ho mai visto nè svedesi, nè brasiliani, nè filippini, nè giapponesi, nè cinesi, nè kenioti, nè etiopi, nè brasiliani, nè sudafricani, nè peruviani, nè messicani (qualcuno ha dubbi che difendessi solo gli europei in quanto prevenuto?). Non è così.
Ci sono tanti ottimi immigrati (anche lavoratori in aeroporto) che sono i primi ad arrabbiarsi per quelli (spesso compatrioti illegali) che si comportano male e li discreditano: sono i primi che userebbero metodi ancora più decisi di quelli che ho elencato. Forse dovremmo ascoltare proprio loro per aiutarci a risolvere il problema: ascoltiamoli.
Re: La piaga degli abusivi dei carrelli
da rassegna stampa odierna
Malpensa, lite tra facchini abusivi finisce a coltellate
Malpensa, lite tra facchini abusivi finisce a coltellate: marocchino nei guai
La Polaria ha denunciato un 30enne che avrebbe ferito gravemente un connazionale di 27 anni
Malpensa (Varese), 30 novembre 2016 - Gli investigatori della Polaria di Malpensa hanno denunciato un 30enne marocchino dopo l'accoltamento, avvenuto ieri mattina nei pressi della stazione ferroviaria del Terminal 1 dello scalo varesino, di un suo conoscente e connazionale di 27 anni. Il 30enne era stato arrestato nel marzo 2014 dagli stessi agenti con l'accusa di aver procurato gravi lesioni ai danni di un cittadino bengalese che come lui procacciava carrelli ai passeggeri offrendo servizio di facchinaggio.
Dopo essere stato trovato a terra con ferite da taglio al braccio e al fianco sinistro, l'uomo aggredito ieri è stato trasferito d'urgenza all'ospedale di Gallarate, dove è stato sottoposto a un intervento chirurgico a causa di una lesione al tendine. I poliziotti hanno ricostruito la dinamica dell'aggressione e individuato il 30enne grazie alle immagini dell'impianto di videosorveglianza e alle testimonianze raccolte. Agli investigatori l'indagato ha riferito di aver litigato con la vittima per motivi personali, con la quale in passato aveva già avuto degli screzi.
Sempre secondo quanto riferito dalla polizia, il 30enne era stato scarcerato nell'agosto 2014 e accompagnato - con provvedimento del questore di Varese - al Cie di Bari in attesa di espulsione. Qui però aveva presentato istanza di asilo politico che recentemente gli è stata negata.
Malpensa, lite tra facchini abusivi finisce a coltellate
Malpensa, lite tra facchini abusivi finisce a coltellate: marocchino nei guai
La Polaria ha denunciato un 30enne che avrebbe ferito gravemente un connazionale di 27 anni
Malpensa (Varese), 30 novembre 2016 - Gli investigatori della Polaria di Malpensa hanno denunciato un 30enne marocchino dopo l'accoltamento, avvenuto ieri mattina nei pressi della stazione ferroviaria del Terminal 1 dello scalo varesino, di un suo conoscente e connazionale di 27 anni. Il 30enne era stato arrestato nel marzo 2014 dagli stessi agenti con l'accusa di aver procurato gravi lesioni ai danni di un cittadino bengalese che come lui procacciava carrelli ai passeggeri offrendo servizio di facchinaggio.
Dopo essere stato trovato a terra con ferite da taglio al braccio e al fianco sinistro, l'uomo aggredito ieri è stato trasferito d'urgenza all'ospedale di Gallarate, dove è stato sottoposto a un intervento chirurgico a causa di una lesione al tendine. I poliziotti hanno ricostruito la dinamica dell'aggressione e individuato il 30enne grazie alle immagini dell'impianto di videosorveglianza e alle testimonianze raccolte. Agli investigatori l'indagato ha riferito di aver litigato con la vittima per motivi personali, con la quale in passato aveva già avuto degli screzi.
Sempre secondo quanto riferito dalla polizia, il 30enne era stato scarcerato nell'agosto 2014 e accompagnato - con provvedimento del questore di Varese - al Cie di Bari in attesa di espulsione. Qui però aveva presentato istanza di asilo politico che recentemente gli è stata negata.
Il maggior nemico della conoscenza non è l’ignoranza,
è la presunzione della conoscenza.
Stephen Hawking
è la presunzione della conoscenza.
Stephen Hawking
Re: La piaga degli abusivi dei carrelli
Altri particolari da La Prealpina
http://www.prealpina.it/pages/coltellat ... g.facebook
Ore 11.30 di lunedì 28 novembre, area stazione ferroviaria, Terminal 1: il litigio tra due nordafricani finisce a coltellate.
Chi estrae la lama è un volto conosciuto del gruppo di carrellisti abusivi: affonda e fugge a piedi, svanendo nel nulla.
Chi viene ferito ha 27 anni, è marocchino e non è noto a Malpensa: per evitare altri colpi, scappa verso i binari e si imbatte in una pattuglia dell’Esercito; viene quindi portato all’ospedale di Gallarate con tagli al gomito e al fianco sinistri. Non è in pericolo di vita.
Quarantott’ore dopo, cioè la mattina di oggi, mercoledì 30 novembre, ecco il comunicato della Questura di Varese che annuncia: «Identificato l’autore del ferimento» avvenuto nella tarda mattinata di lunedì nei pressi della stazione ferroviaria del Terminal 1 dello scalo di Malpensa.
Si tratta di una persona ben nota al personale dell’Ufficio di frontiera aeroportuale della polizia di Stato: M.Y. trentenne, marocchino come il ferito, già arrestato due anni fa dagli uomini della Polaria per aver cagionato lesioni gravi ai danni di un cittadino del Bangladesh, il quale, come lui, procacciava i carrelli ai passeggeri offrendo un servizio di facchinaggio.
Nitide e inequivocabili le riprese del momento dell’accoltellamento, nelle quali si vede chiaramente l’aggressore discutere col connazionale ed estrarre, a un certo punto, dalla cintura dei pantaloni, un coltello col quale lo ha colpito sul fianco, recidendogli un tendine (l’intervento chirurgico eseguito all’ospedale di Gallarate è riuscito, ndr).
Il marocchino è stato denunciato di nuovo per lesioni aggravate.
L’uomo, già arrestato per un analogo episodio nel marzo 2014 dalla polizia di Stato dell’aeroporto, dopo essere stato scarcerato nell’agosto dello stesso anno, era stato accompagnato con provvedimento del Questore di Varese al Cie di Bari, al fine di dare esecuzione al provvedimento di espulsione.
Durante la permanenza al centro, però, il marocchino presentò istanza di asilo politico, di recente rigettata dalla Commissione territoriale per i Rifugiati.
r.w.
http://www.prealpina.it/pages/coltellat ... g.facebook
Ore 11.30 di lunedì 28 novembre, area stazione ferroviaria, Terminal 1: il litigio tra due nordafricani finisce a coltellate.
Chi estrae la lama è un volto conosciuto del gruppo di carrellisti abusivi: affonda e fugge a piedi, svanendo nel nulla.
Chi viene ferito ha 27 anni, è marocchino e non è noto a Malpensa: per evitare altri colpi, scappa verso i binari e si imbatte in una pattuglia dell’Esercito; viene quindi portato all’ospedale di Gallarate con tagli al gomito e al fianco sinistri. Non è in pericolo di vita.
Quarantott’ore dopo, cioè la mattina di oggi, mercoledì 30 novembre, ecco il comunicato della Questura di Varese che annuncia: «Identificato l’autore del ferimento» avvenuto nella tarda mattinata di lunedì nei pressi della stazione ferroviaria del Terminal 1 dello scalo di Malpensa.
Si tratta di una persona ben nota al personale dell’Ufficio di frontiera aeroportuale della polizia di Stato: M.Y. trentenne, marocchino come il ferito, già arrestato due anni fa dagli uomini della Polaria per aver cagionato lesioni gravi ai danni di un cittadino del Bangladesh, il quale, come lui, procacciava i carrelli ai passeggeri offrendo un servizio di facchinaggio.
Nitide e inequivocabili le riprese del momento dell’accoltellamento, nelle quali si vede chiaramente l’aggressore discutere col connazionale ed estrarre, a un certo punto, dalla cintura dei pantaloni, un coltello col quale lo ha colpito sul fianco, recidendogli un tendine (l’intervento chirurgico eseguito all’ospedale di Gallarate è riuscito, ndr).
Il marocchino è stato denunciato di nuovo per lesioni aggravate.
L’uomo, già arrestato per un analogo episodio nel marzo 2014 dalla polizia di Stato dell’aeroporto, dopo essere stato scarcerato nell’agosto dello stesso anno, era stato accompagnato con provvedimento del Questore di Varese al Cie di Bari, al fine di dare esecuzione al provvedimento di espulsione.
Durante la permanenza al centro, però, il marocchino presentò istanza di asilo politico, di recente rigettata dalla Commissione territoriale per i Rifugiati.
r.w.
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Re: La piaga degli abusivi dei carrelli
Fuori dalle partenze T1 ci sono ancora parecchi abusivi del carrello, gente pronta a tutto
Malpensa airport user
- malpensante
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Re: La piaga degli abusivi dei carrelli
Pronta anche a partire sul primo aereo per Casablanca, se qualcuno li caricasse ammanettati.
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