A Malpensa 180 clochard

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A Malpensa 180 clochard

Messaggio da leggereda malpensante » mar 23 dic 2014, 19:18:24

MALPENSA - Per il cardinale Angelo Scola, arcivescovo di Milano, la cosa più sorprendente della visita natalizia alla Malpensa è la scoperta dei disperati che all’aeroporto vivono, come in un qualsiasi altro sottobosco urbano, invisibili al popolo dei viaggiatori armati di trolley che fanno la coda ai check-in. «Ho visitato le viscere di questo scalo, un luogo emblematico, dove c’è tutta la bellezza e la complessità di questo mondo contemporaneo», commenta il cardinale stupito quando il cappellano, don Ruggero Camagni, gli racconta dei 180 homeless che tirano a campare fra i Terminal 1 e 2.

Se uno non lo sa, in effetti non ci fa nemmeno caso. Perché all’aeroporto tutti sembrano stranieri e stanchi, carichi di valigie e con gli abiti stazzonati, l’aria trasandata, lo sguardo incerto di chi sta cercando di capire dove andare a far la coda o ad aspettare, le ore di sonno da recuperare, le borse in mano e sotto agli occhi. E quindi non ci si fa caso, se c’è uno che dorme su una panchina, o che gira con un carrello carico di bagagli. Ma è fra questi viaggiatori senza meta, che si aggirano gli abitanti di quel “non luogo” che è Malpensa.

Scola parla di 180 persone, per i dirigenti di Sea un po’ di meno. Fatto sta che non è difficile intercettarli quando li si vuole trovare. Tutti gli addetti alle pulizie o alla sicurezza, per esempio, conoscono la “Emilietta”, signora nata nel 1939 a Padova, un’ombra di rossetto, un tocco di matita verde sugli occhi, ospite fissa dell’aeroporto da 16 anni. Come nel celebre film con Tom Hanks, anche lei vive in sala d’attesa. «Io voglio la libertà e la giustizia, volevo andare nelle Mauritius, dove abitano i miei figli Oscar e Cristian, e dove un tempo lavoravo. Ma sono indesiderata, forse perché non ho pagato le bustarelle chieste alle persone giuste, allora io mi fermo qua. E aspetto. Un giorno qualcuno scriverà un libro sulla mia vita», racconta,mentre spinge un carrello verso l’angolo nell’atrio Arrivi, dove ha stabilito la sua dimora. Un giaciglio di coperte, con i vestiti appoggiati a una sedia, un fornello da campo dove la sera si fa da mangiare prima di andare a lavarsi nelle toilette delle donne.

Io voglio solo essere rispettata, perché io rispetto tutti. Gli anni li ha fatti l’uomo, ma Dio ha fatto il tempo. Quando sei felice dentro di te e hai la coscienza pulita, sei padrona del mondo — assicura — Mi piace papa Francesco, ma presto arriverà l’uomo giusto, io sarò innamorata, e solo allora forse andrò via da questo posto». Come lei ce ne sono tanti altri, di anziani italiani, border line con qualche problema di quadratura mentale, che tirano a campare alla Malpensa. Ce n’è uno alto, grande barba bianca e fine parlantina, circa 60 anni, in elegante completo grigio, cravatta e un dialogo ininterrotto con un invisibile interlocutore. «Non è che io sto qui perché non so dove andare — spiega — o perché non ho parenti. Io sto qui perché cerco un senso alle cose, sono un filologo, vado nel profondo dei problemi, anche se qualcuno mi vorrebbe ingabbiare, o magari farmi la carità pelosa, ma io non sono uno che si fa fregare, chi mi vuole conoscere deve fermarsi almeno un paio d’ore a parlare con me, se vuole fare le cose seriamente. Altrimenti, al diavolo».

Fuori dalle partenze c’è un folto popolo di immigrati, soprattutto dell’Est Europa, come l’anziano Vasjli che è arrivato dalla Romania e da quattro anni vive a Malpensa. «In realtà ci sto solo quattro o cinque giorni alla settimana — giura — poi quando riesco a mettere assieme i soldi per pagare l’affitto, me ne vado a casa, mica sono matto che mi piace vivere come un profugo». Perché lui, come un’altra miriade di nordafricani, qui ci “lavora”: un euro per ogni carrello di bagagli portato dal taxi fino al check-in. «A volte faccio anche 40 euro al giorno», assicura, cosa che non sarebbe nemmeno malissimo, per un senzatetto. Il cardinale Scola chiede che gli homeless vengano aiutati: «La tentazione dell’uomo postmoderno è individualismo, accorgersi dell’altro solo quando l’altro mi urta. Tendiamo a chiuderci di fronte ai cambiamenti. Per aiutare chi è esposto alla prova, tutti possono cominciare a fare qualcosa, non solo delegando alla Caritas ma anche giocandosi in prima persona, come hanno fatto al Policlinico, dove monteranno le tende per accogliere i clochard».

Un appello che il presidente del gruppo Sea, Pietro Modiano, raccoglie senza troppo entusiasmo: «Certo, capisco. Accogliere i senzatetto è un dovere, ma ci vuole grande saggezza ed equilibrio nel farlo, perché un aeroporto è un aeroporto».


http://milano.repubblica.it/cronaca/201 ... 103549038/

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Re: A Malpensa 180 clochard

Messaggio da leggereda I-Alex » mar 23 dic 2014, 19:23:54

ma da quando un Arcivescovo ha la macchina con il lampeggiante blu?

Miniatura


Qui le altre foto
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Re: A Malpensa 180 clochard

Messaggio da leggereda malpensante » mar 23 dic 2014, 20:12:18

Ma da quando si usa una Renault col lampeggiante blu?

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Re: A Malpensa 180 clochard

Messaggio da leggereda MUSICA » mar 23 dic 2014, 20:56:46

Un aeroporto è un aeroporto. Giusto signor Modiano.

A parte la dignitosissima signora Emilietta, italianissima, istruita ed educatissima, gli altri via 8se proprio dobbiamo fare eccezioni). Dato che non vogliono o non possono adeguarsi alla "società civile" (si può dire in questo contesto? Di solito si usa per il politically correct) questi signori possono bene starsene alle mense o ai dormitori pubblici.

Vuoi fare il furbo e stare in un posto "glamour" e fregare la legalità e vivere alle nostre spalle? No way. In questo modo si ha l'antitesi dell'educazione e dell'integrazione. Come faccio ad integrare della gente che a prescindere non accetta le regole "normali"? Non possiamo risolvere le problematiche di ognuno specie dei nordafricani che sono diabolicamente furbi nel fregare comunque. Usciamo dalla malafede o ingenuità (al Cardinale forse gliela si può passare, ma qualcuno educatamente glielo spieghi).
Diversamente mi vien da dire: allora basta che ognuno dichiari cosa non vuol fare nella vita e lo si autorizzi a tutto tempo 2 giorni senza regole minime ed avremmo la terza guerra mondiale. Tutto sbagliato. Mi dispiace. Pensiero debole inaccettabile.

Facciamo un esempio concreto al pari dei venditori abusivi nelle strade, sulle spiagge. Ognuno di questi "lavoratori" ruba (sì, usiamo questo termine senza ipocrisie) mediamente 50-60 Euro al giorno. Moltiplicato per 30 soggetti al giorno (sono organizzati a turni ! Gestiti come dissi da 2 marocchini, 1 Paki ed un calabrese), tutti i giorni, sono tanti soldi.

Quanto basta per riassumere alcuni facchini della cooperativa licenziati per carenza di lavoro o in cassa integrazione. Italiani che pagano le tasse, con famiglia, con 20 anni di carriera alle spalle. Umiliati anche da questi malandrini. Oltre che dalla politica ingorda...sindacati dove siete?... :cool2:

Non si può tollerare l'irregolarità la quale diventa stimolo per altri a nuove irregolarità. Circolo perverso senza fine.

Da Cattolico convinto e praticante (non cattocomunista) dico che così non va bene. Regole per tutti. Anzi, soprattutto per chi non è italiano ma ospite. Quando i preti erano giustamente rigidi :green: mi insegnarono che l'ospite in quanto tale DEVE rispettare le regole del padrone di casa. Il quale, se maleducato, è comunque sempre il padrone di casa per il quale al massimo potremo fare una critica. Ma è inaudito che l'ospite faccia peggio dell'ospitante.
Lo dice anche il Santo Vangelo, dato che ultimamente lo si cita a sproposito e a comodo. Non è uno scherzo. La forza dell'emotività e propaganda ha stravolto anche questi aspetti educativi con influenze nefaste sula socialità. E molti (troppi) preti ci cascano. Anche nel Vangelo si parla di popoli in quanto non tutti i popoli sono uguali. Anche nell'Alleanza con Dio stesso. Abbiamo snaturato tutto a piacimento di qualcuno.

Così m insegnarono e così penso sia giusto. Qualche ipocrita mi contesta? non mi interessa. Fosse anche un sacerdote (fuori strada :lol: ). :ciao: Con simpatia...ma non troppa... :lol:

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Re: A Malpensa 180 clochard

Messaggio da leggereda HyperFlyer » mar 23 dic 2014, 21:23:25

difficile dire chi ispiri piu' ribrezzo..se il grasso cosiddetto pastore di anime , che dall'alto dei suoi pesanti crocifissi d'oro e delle sue auto dai lampeggianti blu se la prende col povero Modiano, invece di spalancare ai clochard le porte delle sontuose chiese e dei suoi ricchi palazzi...o gente come il Musica, che invece di puntare l'indice contro la suddetta ipocrisia, fa la solita sbrodolata con la bava alla bocca...marocchini, meridionali, levantini. ecc ecc. ( e stavolta abbiamo lasciato in pace I f***i,strano).
Naturalmente questo non ha nulla a che fare , come a qualcuno farebbe comodo far credere, con il vituperato politically correct..semplicemente ormai questo forum e' la regolare vetrina per beceri sfoghi di imbarazzante qualunquismo e razzismo.

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Re: A Malpensa 180 clochard

Messaggio da leggereda CabinCrew » mer 24 dic 2014, 00:03:30

HyperFlyer ha scritto:difficile dire chi ispiri piu' ribrezzo..se il grasso cosiddetto pastore di anime , che dall'alto dei suoi pesanti crocifissi d'oro e delle sue auto dai lampeggianti blu se la prende col povero Modiano, invece di spalancare ai clochard le porte delle sontuose chiese e dei suoi ricchi palazzi...o gente come il Musica, che invece di puntare l'indice contro la suddetta ipocrisia, fa la solita sbrodolata con la bava alla bocca...marocchini, meridionali, levantini. ecc ecc. ( e stavolta abbiamo lasciato in pace I f***i,strano).
Naturalmente questo non ha nulla a che fare , come a qualcuno farebbe comodo far credere, con il vituperato politically correct..semplicemente ormai questo forum e' la regolare vetrina per beceri sfoghi di imbarazzante qualunquismo e razzismo.

Quoto ogni parola di HyperFlyer. Il qualunquismo non porta a nulla, rimane in stallo nei sui principi infondati e almeno per quanto mi riguarda questi commenti infastdiscono. Leggo come tutti voi questo forum per passione e svago, non per sentirmi vagamente insultato.

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Re: A Malpensa 180 clochard

Messaggio da leggereda MUSICA » mer 24 dic 2014, 12:36:07

ok amici, che cosa possiamo proporre per migliorare il nostro aeroporto da questo disordine? Non vorrei che con la scusa del qualunquismo continuassimo a giustificare il far nulla.
Veramente, apprezzo la vostra sincerità. Cosa possiamo fare per migliorare?

CabinCrew
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Re: A Malpensa 180 clochard

Messaggio da leggereda CabinCrew » mer 24 dic 2014, 13:04:34

MUSICA ha scritto:ok amici, che cosa possiamo proporre per migliorare il nostro aeroporto da questo disordine? Non vorrei che con la scusa del qualunquismo continuassimo a giustificare il far nulla.
Veramente, apprezzo la vostra sincerità. Cosa possiamo fare per migliorare?
É giusta l'affermazione di Modiano, Malpensa non é un centro accoglienza e la polizia dovrebbe allontanare i soggetti come avverrebbe in un centro commerciale o al cinema. Ma senza distinzioni, anche la ITALIANISSIMA signora di cui non ricordo il nome non ha il diritto di accamparsi a Malpensa, nessuno ne ha il diritto. Ne i marocchini, ne albanesi, ne meridionali ne valdostani ne svizzeri.

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Re: A Malpensa 180 clochard

Messaggio da leggereda MUSICA » mer 24 dic 2014, 14:11:01

Sono d'accordo Cabin Crew.
Infatti ho detto: se proprio si dovesse fare un'eccezione la farei per la signora anziana. Ribadisco : tutti via nei posti adeguati all'ospitalità.
E, per un fatto di educazione ed integrazione, se non fai rispettare le regole a gente che (non discuto per quali ragioni) è appena arrivata e non sa come comportarsi, questo avverrà mai.
Come semplice dato di cronaca oggettiva, la signora non ruba nulla a nessuno mentre altre persone oltre a lavori abusivi sporcano e fanno di tutto sfrontatamente, sputando (a volte non solo metaforicamente) sia alla Polizia, ai facchini regolari, e soprattutto alle signore delle pulizie che raccolgono escrementi ovunque (vieni a fare un giro in stazione o agli autonoleggi).
Poche settimane fa ne hanno arrestati 9 di questi che si divertivano a danneggiare le auto nei parcheggi durante il loro bighellonare. Ma possono fargli nulla. Dopo 2 settimane erano già in giro.

Comunque direi che il Tuo sunto è giustissimo. Uguale per tutti. Ridiamo all'aeroporto la sua funzione e dignità. Grazie per la Tua risposta.

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Re: A Malpensa 180 clochard

Messaggio da leggereda KittyHawk » mer 24 dic 2014, 15:04:32

Musica, non si può tollerare nessuna eccezione! L'Italia è ridotta in questo modo proprio perché, per un motivo o per l'altro, si cerca sempre di far valere una qualche franchigia al rispetto delle regole. Delle regole più elementari, quelle che servono a una pacifica e rispettosa convivenza in qualsiasi società civile. A furia di non far rispettare le regole, anche le persone più inclini a mantenere un comportamento civile e legale cominceranno a domandarsi perché continuare a farlo, con tutte le conseguenze del caso.

Se qualcuno ha bisogno lo si aiuti veramente. E se non deve, o vuole, essere aiutato gli si impedisca di continuare a infrangere impunemente le regole. Senza distinzioni di sorta: né di sesso, né di età, né di nazionalità, né di religione. La sbandierata e benpensante tolleranza, spesso e volentieri, è solo menefreghismo mascherato.

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Re: A Malpensa 180 clochard

Messaggio da leggereda I-Alex » mer 24 dic 2014, 15:13:08

Malpensa rappresenta in pieno il nostro paese: declino totale su tutto, incuria, menefreghismo, assenza dello stato, regole vecchie e spesso non risolutive, mancanza di programmazione...

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Re: A Malpensa 180 clochard

Messaggio da leggereda hal » mer 24 dic 2014, 17:24:23

OT

Stralcio legge sull'immigrazione in vigore presso lo Stato del Vaticano. fin dal 1929 e a oggi immutata.
Vedere art. 18 e seguito.
Alla faccia dell'ospitallità e accogienza! E non mi si venga a partlare di Caritas e/o altre similari. Ho avuto esperienze direttissime e ... mi sono bastate.
Ero restio a postarlo per amore di serenità, ma quando ci vuole ci vuole.
Scaricabile il documento intero in PDF

Immagine

Legge immigrazione Città del Vaticano

FINE OT
Il maggior nemico della conoscenza non è l’ignoranza,
è la presunzione della conoscenza.


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Re: A Malpensa 180 clochard

Messaggio da leggereda hal » mer 24 dic 2014, 17:45:40

Oltre Tevere sono assolutamente rigidi sul rispetto delle regole e conseguentemente vengono fatte concessioni con estrema osservanza delle norme.
Appunto.
Atteggiamento auspicabile per tutti e tutte le situazioni.
Invece siamo alle solite, predicare bene e razzolare male. Tanto per essere scontati.
Il maggior nemico della conoscenza non è l’ignoranza,
è la presunzione della conoscenza.


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Re: A Malpensa 180 clochard

Messaggio da leggereda MUSICA » mer 24 dic 2014, 19:50:05

Concordo. Tolleranza zero.
Forse non mi sono spiegato prima. Ho detto via tutti. E' paradossale che nell'era della comunicazione si vogliano fraintendere: ho solo detto che se proprio si dovesse fare una tolleranza
la "Emilietta" non ha mai dato problemi reali. Altresì è vero che gli altri arrivati dopo ne creano in continuazione. Ma tutti devono andare, spero di essermi unito definitivamente.

Per l'amico che parla di ribrezzo, farei notare che le chiese sono fatte per altri scopi superiori e che io sono il primo a dire che certi preti dovrebbero dare l'esempio o stare zitti.

Quanto al resto: volente o nolente si prenda atto che certi soggetti per loro cultura o quel che volete sono inclini a certi comportamenti. Il razzismo è un'altra cosa con connotati biologici che nulla hanno a che vedere con la cultura. Chi vuole confondere questo è succube di una ossessione seminata volontariamente per mettere tutti sullo stesso livello ed annullare le vere diversità: positive e negative.
Ancora, Hyper Flyer: mi sembra come quelli che dicono "non si può essere tolleranti con gli intolleranti". Ma chi sono i veri intolleranti? Quelli che dicono come sono le cose?

Piaccia o non piaccia ho riportato cronaca. A capo del racket carrelli ci sono "quei" personaggi che guarda caso arrivano da quei Paesi. Sì, ci sono marocchini, tunisini, paki. E fino all'estate il "con-capo" era un calabrese (poi arrestato per altri reati). Punto. :cool2:
Se ci fossero stati bellunesi, astigiani, svedesi, nigeriani, cinesi, napoletani, comaschi o quel che si vuole avrei scritto la stessa cosa. Ma sta di fatto che sono "quelli lì" e, piaccia o non piaccia, statisticamente sono quelli che creano più problemi per tutti i reati comuni a Milano, in Italia, in Europa. Soprattutto spaccio di droga, violenze sessuali e reati contro il patrimonio. Andate a vedere i dati prima di dare del razzista che non c'entra nulla. io ho amici e conoscenti di ogni dove che la pensano come me. Non siamo bestie rare.
Come dato di fatto lì non ci sono polacchi, svedesi, albanesi, tantomeno siriani (che qualcuno ci vuol far credere siano la magioranza), kenioti, sri lankesi, ghanesi o vietnamiti.

Per stessa ammissione del cappellano dell'aeroporto che li aiuta ad andarsene, a mettersi a posto, ammette che sono inclini alla malavita ed hanno un'arroganza che altri immigrati
non hanno. E la sera vanno a Milano a spacciare. Conosco immigrati dall'Africa Nera che pur essendo poveri quelle cose non le fanno e si comportano con dignità ben diversa.

Ribadisco: è l'educazione che determina la diversità tra popoli e popoli. Non la razza. Il vero razzismo è dire il contrario e soprattutto additarlo a qualsiasi critica oggettiva. La mia è l'antitesi del perbenismo. Anzi, proprio per questo dico che di malavita abbiamo già quella italiana quindi mi dà ancora più fastidio che altri che sono secondo l'ipocrisia sono "ospiti" , "poverini", "rifugiati" in realtà in un numero troppo elevato si comportano male. Non mi nascondo dietro false intoccabilità di argomenti.
Dire come stanno le cose non è razzismo. Semmai è razzismo al contrario permettere tutto a tutti. E, ripeto, se benefici di ospitalità ti devi comportare ancora meglio.

Altrettanto vero: abbiamo giudici ideologizzati (con quei falsi argomenti appena citati di pseudo razzismo e diversità culturale che quando fa comodo non possiamo citare però).
Questi non confermano i fermi quando la Polizia li arresta. Questo si può dire? Perché in questi casi si deve comprendere la diversità culturale di provenienza mentre quando si
deve dire chi sono non si può nemmeno sfiorare di indicarli per "provenienza culturale"? Mi sa che di ipocrisie allora ne abbiamo tanti. Tutti.

Rimane il fatto che a Malpensa abbiamo 180 persone che dovrebbero stare altrove e :ciao: ...tutti senza distinzioni...





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Re: A Malpensa 180 clochard

Messaggio da leggereda FlyCX » gio 25 dic 2014, 21:44:03

Se il Cardinale è in vena di buonismo, apra le porte del Duomo e li accolga lì.

A MXP non ci deve essere nessun "abusivo", per ovvi motivi di sicurezza. Sotto l'apparenza di ognuno di quei poveri senzatetto ci potrebbe essere un potenziale terrorista che organizza una strage. Tolleranza zero.
“È bastato che O’Leary prevedesse il fallimento della nostra compagnia, che, da quel momento, è aumentato il nostro fatturato” il soggetto non è Alitalia ma Lufthansa

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Re: A Malpensa 180 clochard

Messaggio da leggereda MUSICA » ven 26 dic 2014, 11:50:42

Verissimo CX.
E' fin troppo facile. Se un malintenzionato prendesse 4-5 di questi soggetti (anche uno all'insaputa dell'altro) e gli dicesse di piazzare una valigia in punti diversi dell'aeroporto dandogli pochi soldi: questi lo farebbero. Potrebbero così confezionare un "magnifico attentato" con poche centinaia di Euro. Dentro ogni valigia un telefonino che a chiamata innesca in contemporanea 5 esplosioni.
Malpensa finita definitivamente, Milano neanche parlarne, Italia idem. Caos sociale. Insicurezza stile medio Oriente. Basta. Affondamento totale del Paese per almeno 10 anni.

Quello che è l'ossessione in altri aeroporti (avere meno sconosciuti possibile in giro) per noi è una realtà a portata di mano di chi volesse fare "qualcosa".

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Re: A Malpensa 180 clochard

Messaggio da leggereda Patrick70 » ven 26 dic 2014, 20:31:53

MUSICA ha scritto:Verissimo CX.
E' fin troppo facile. Se un malintenzionato prendesse 4-5 di questi soggetti (anche uno all'insaputa dell'altro) e gli dicesse di piazzare una valigia in punti diversi dell'aeroporto dandogli pochi soldi: questi lo farebbero. Potrebbero così confezionare un "magnifico attentato" con poche centinaia di Euro. Dentro ogni valigia un telefonino che a chiamata innesca in contemporanea 5 esplosioni.
Malpensa finita definitivamente, Milano neanche parlarne, Italia idem. Caos sociale. Insicurezza stile medio Oriente. Basta. Affondamento totale del Paese per almeno 10 anni.

Quello che è l'ossessione in altri aeroporti (avere meno sconosciuti possibile in giro) per noi è una realtà a portata di mano di chi volesse fare "qualcosa".
pensiero inquietante ma possibilissimo.. e nessuno si degna di cambiare questa indecorosa situazione, le forze dell'ordine sono completamente inermi e insufficienti ad affrontare questo problema sociale.

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Re: A Malpensa 180 clochard

Messaggio da leggereda MUSICA » ven 26 dic 2014, 22:41:33

Grazie Cx. Come ripeto da tempo sono le leggi e i magistrati che hanno vastissimo margine di interpretazione.

Quando SB tentò di "limitare" il potere ai magistrati forse non era la persona più adatta in quel momento per tentare qualcosa del genere. Ma è indiscutibile che (se siamo un Paese pseudo maturo che prova a ragionare a freddo), deve per forza fare qualcosa su questa "discrezionalità" troppo spesso ideologica di troppi magistrati.

Salvo vogliamo arrivare ad un assurdo capitato a Missisauga (Toronto) dove un giudice "creativo" ha accettato l'attenuante culturale di un delitto d'onore tra musulmani per demandare ad una corte islamica locale il giudizio definitivo. Pazzesco.

Altra fesseria è stata la controversa autorizzazione ai Sick indiani del Canada di poter indossare un turbante al posto del classico cappellone da scout delle Guardie a Cavallo.
Sembra che l'Occidente o alcuni suoi membri esaltati si divertano a rompere le tradizioni centenarie.

La differenza è che quel giudice in Canada è andato sotto accusa e i suoi colleghi l'hanno semi radiato. E parliamo di Canada un Paese a mio avviso fin troppo tollerante con tutti negli ultimi 10-15 anni.

Su questo tema sicurezza pochi anni fa è stata "sistemata" una cosa particolarissima e pericolosissima che per 20 anni non era stata valutata. E "qualcuno" ha contribuito a sistemarla :cool2: . Sollevando il problema a chi di dovere. Quale era il punto? che ogni singola autorità pensava che l'aspetto fosse già stato valutato dall'altra autorità con relative contromisura. Quando si è realizzato il problema in 3 giorni si sono mossi tutti. Qualcuno ha fatto una figuraccia... è andata bene fino al 2010...

Speriamo che qualcuno si svegli prima del classico "troppo in ritardo"...

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Re: A Malpensa 180 clochard

Messaggio da leggereda I-Alex » mer 14 feb 2018, 07:32:40

Emilietta, la storica e più famosa senza tetto di Malpensa ha lasciato il T1

Da La Prealpina in mio possesso

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