Malpensa resta terra di conquista
Inviato: sab 28 mar 2015, 13:12:24
Prealpina 28 Marzo 2015
Malpensa resta terra di conquista
A un mese da Expo dominano carrellisti e clochard. Compagnie allarmate, ma Enac non interviene MALPENSA - Le compagnie aeree non ne possono più, anche le attività commerciali presenti hanno superato il limite della sopportazione, addirittura un sindacato di base si è ampiamente stancato della situazione, senza contare che pure parecchi passeggeri storcono il naso. Però la comunità borderline composta di carrellisti clandestini di varie etnie e clochard ubriachi, tutti comunque molesti oltre che spesso pericolosi dal punto di vista dell'ordine pubblico, continua a rimanere al Terminal 1 di Malpensa girandolo in lungo in largo - comprese le zone riservate - e utilizzandolo come residenza notturna. A ciò si aggiunga il tuttora irrisolto problema degli abusivi che rubano i clienti ai tassisti e ai noleggiatori con conducente regolari. In compenso da un anno per motivi di sicurezza non sono più permesse alle scuole le gite didattiche all'aeroporto: mica che qualche alunno delle elementari o studente delle medie metta in crisi l'aerostazione. Per lo stesso motivo vengono tenuti alla larga gruppi di appassionati e spotter. Tutto ciò a trentaquattro giorni da Expo 2015 e con la missione di essere la porta di ingresso principale dell'evento planetario. Tanto che Sea ha investito una trentina di milioni di euro nel restyling del TI. Ma Enac dov'è? Che fa? Quali provvedimenti intende prendere per eliminare un degrado senza paragoni in Europa. L'Ente nazionale aviazione civile è l'autorità principe su tutto quanto accade in un aeroporto. Ma, nonostante da tre anni riceva periodiche lettere II problema resta nonostante l'impegno di Sea per il restyling del TI di lamentela dali'Aoc (Airlines operators commtee, l'associazione dei vettori) perché non è da ieri che a Malpensa ci sono i racket di senzatetto ostili, non risultano interventi dell'ente di Stato. Certo, da diversi mesi la polizia procede con puntuali controlli ed espulsioni dall'aerostazione, tuttavia tutti tornano e il problema non si risolve mai definitivamente. Se n'è accorta anche la Cub Trasporti. La sigla di base si è mossa ufficialmente e il 27 febbraio ha scritto alla Dire- zione della polizia di Malpensa, alla Direzione civile Enac e alla Sea, chiedendo un incontro urgente poiché preoccupata per la sicurezza di personale e passeggeri. In un comunicato ha poi parlato di «situazione ormai insostenibile e senza controllo». Risposte ricevute? Nessuna. Un po' come sta capitando alle compagnie del TI. Cioè, al cuore pulsante dell'aeroporto. Il loro elenco di doglianze è lungo: i carrellisti, che per fornire un servizio abusivo di facchinaggio con carrello ora gratuito riescono a spillare dai 5 ai 15 euro ai viaggiatori (arrivano ai check-in creando disagio agli operatori, fastidio a chi è in coda e crolli d'immagine allo scalo; si continua a trovare gente che dorme nelle aree dei controlli, delle biglietterie e degli uffici; i dipendenti degli ultimi turni non si sento sicuri quando percorrono i lunghi corridoi per andarsene a casa. Sembra poi che per un po' gli angoli del tunnel della Porta Milano, destinato da Sea all'esposizione di opere d'arte e naturale percorso verso la stazione ferroviaria, in quanto in penombra siano stati utilizzati da questi personaggi quale sede ideale per i loro bisogni fisiologici. Quando non si servono di toilette riservate. Come quelle al piano uffici della zona Nord alle quali hanno dovuto togliere le maniglie dalle porte al fine di evitare ingressi sgraditi: ora il personale dei vettori ha una tessera magnetica che garantisce un bagno decente. Strano che tutto ciò possa accadere in presenza di una costante allerta antiterrorismo. Questi sono disperati, alcuni violenti, altri sempre ubriachi, che molti operatori si sono ritrovati su scale di servizio e aree interne non accessibili a tutti. E se qualcuno gli mettesse in mano 100 euro per lasciare una scatola in un punto nevralgico dell'aerostazione? Mah. Intanto Malpensa è protetta dagli studenti in gita e dagli spotter che in qualsiasi altro aeroporto d'Europa hanno piena cittadinanza. A trentaquattro giorni da Expo. Viva l'Italia. Angelo Perna
Malpensa resta terra di conquista
A un mese da Expo dominano carrellisti e clochard. Compagnie allarmate, ma Enac non interviene MALPENSA - Le compagnie aeree non ne possono più, anche le attività commerciali presenti hanno superato il limite della sopportazione, addirittura un sindacato di base si è ampiamente stancato della situazione, senza contare che pure parecchi passeggeri storcono il naso. Però la comunità borderline composta di carrellisti clandestini di varie etnie e clochard ubriachi, tutti comunque molesti oltre che spesso pericolosi dal punto di vista dell'ordine pubblico, continua a rimanere al Terminal 1 di Malpensa girandolo in lungo in largo - comprese le zone riservate - e utilizzandolo come residenza notturna. A ciò si aggiunga il tuttora irrisolto problema degli abusivi che rubano i clienti ai tassisti e ai noleggiatori con conducente regolari. In compenso da un anno per motivi di sicurezza non sono più permesse alle scuole le gite didattiche all'aeroporto: mica che qualche alunno delle elementari o studente delle medie metta in crisi l'aerostazione. Per lo stesso motivo vengono tenuti alla larga gruppi di appassionati e spotter. Tutto ciò a trentaquattro giorni da Expo 2015 e con la missione di essere la porta di ingresso principale dell'evento planetario. Tanto che Sea ha investito una trentina di milioni di euro nel restyling del TI. Ma Enac dov'è? Che fa? Quali provvedimenti intende prendere per eliminare un degrado senza paragoni in Europa. L'Ente nazionale aviazione civile è l'autorità principe su tutto quanto accade in un aeroporto. Ma, nonostante da tre anni riceva periodiche lettere II problema resta nonostante l'impegno di Sea per il restyling del TI di lamentela dali'Aoc (Airlines operators commtee, l'associazione dei vettori) perché non è da ieri che a Malpensa ci sono i racket di senzatetto ostili, non risultano interventi dell'ente di Stato. Certo, da diversi mesi la polizia procede con puntuali controlli ed espulsioni dall'aerostazione, tuttavia tutti tornano e il problema non si risolve mai definitivamente. Se n'è accorta anche la Cub Trasporti. La sigla di base si è mossa ufficialmente e il 27 febbraio ha scritto alla Dire- zione della polizia di Malpensa, alla Direzione civile Enac e alla Sea, chiedendo un incontro urgente poiché preoccupata per la sicurezza di personale e passeggeri. In un comunicato ha poi parlato di «situazione ormai insostenibile e senza controllo». Risposte ricevute? Nessuna. Un po' come sta capitando alle compagnie del TI. Cioè, al cuore pulsante dell'aeroporto. Il loro elenco di doglianze è lungo: i carrellisti, che per fornire un servizio abusivo di facchinaggio con carrello ora gratuito riescono a spillare dai 5 ai 15 euro ai viaggiatori (arrivano ai check-in creando disagio agli operatori, fastidio a chi è in coda e crolli d'immagine allo scalo; si continua a trovare gente che dorme nelle aree dei controlli, delle biglietterie e degli uffici; i dipendenti degli ultimi turni non si sento sicuri quando percorrono i lunghi corridoi per andarsene a casa. Sembra poi che per un po' gli angoli del tunnel della Porta Milano, destinato da Sea all'esposizione di opere d'arte e naturale percorso verso la stazione ferroviaria, in quanto in penombra siano stati utilizzati da questi personaggi quale sede ideale per i loro bisogni fisiologici. Quando non si servono di toilette riservate. Come quelle al piano uffici della zona Nord alle quali hanno dovuto togliere le maniglie dalle porte al fine di evitare ingressi sgraditi: ora il personale dei vettori ha una tessera magnetica che garantisce un bagno decente. Strano che tutto ciò possa accadere in presenza di una costante allerta antiterrorismo. Questi sono disperati, alcuni violenti, altri sempre ubriachi, che molti operatori si sono ritrovati su scale di servizio e aree interne non accessibili a tutti. E se qualcuno gli mettesse in mano 100 euro per lasciare una scatola in un punto nevralgico dell'aerostazione? Mah. Intanto Malpensa è protetta dagli studenti in gita e dagli spotter che in qualsiasi altro aeroporto d'Europa hanno piena cittadinanza. A trentaquattro giorni da Expo. Viva l'Italia. Angelo Perna