bisogna capire quanti soldi può investire la Regione, probabilmente a regime RegioneLombardia al 10% è già tantomalpensante ha scritto:Iniziamo a immaginare una holding SEA-SACBO quotata in Borsa, detenuta in parti quasi uguali fra azionisti di mercato, fondo F2i e, con una quota un po' più alta, Comune di Milano + Regione + attuali azionisti di SACBO.
La Regione può magari comprare anche la quota di SACBO attualmente della Provincia di BG, ma è impensabile che sopravanzi il Comune di Milano e F2i.
SEA E SACBO STUDIANO L’ INTEGRAZIONE
Re: SEA E SACBO STUDIANO L’ INTEGRAZIONE
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Re: SEA E SACBO STUDIANO L’ INTEGRAZIONE
E' stato mandato via e Ferrovienord non c'entra niente, è comproprietaria formalmente, ma in Trenord comandava solo la politica.I-Alex ha scritto:i pendolari si lamentano, è un dato di fatto, ma su alcune linee la situazione da schifo.malpensante ha scritto:Trenord non c'entra una beata fava con Ferrovienord, ora comproprietaria al 50%, ma destinata ad andare in minoranza e "relegata" al ruolo di mini-holding di Regione Lombardia nel campo dei trasporti pubblici.
P.S. Che palle le lamentazioni continue dei pendolari per un servizio che pagano in minima parte e che è di fatto loro gentilmente offerto dai contribuenti.
Ho detto in Stile Trenord ma so bene che Ferrovie Nord è l holding dei trasporti lombardi... ma salvo errori proprio in questa holding ci sono stati arresti, spese folli e altro ancora, non ricordi nulla del Presidente Achille?
Quanto alla qualità del servizio, in Lombardia è ottimo rispetto ad altre Regioni e soprattutto rispetto al ridicolo costo degli abbonamenti, che copre la minima parte dei costi.
Inoltre il cattivo servizio in molte linee dipende dalla stupidità degli amministratori locali e dei cosiddetti ambientalisti, che impediscono il necessario adeguamento delle linee, come accade sulla Rho-Gallarate, per non parlare di Abbiategrasso e della Milano-Mortara.
Re: SEA E SACBO STUDIANO L’ INTEGRAZIONE
Prego rimenere in tema.
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Re: SEA E SACBO STUDIANO L’ INTEGRAZIONE
Corriere ed. Bergamo
Re: SEA E SACBO STUDIANO L’ INTEGRAZIONE
E' sempre più evidente che BGY per gran parte dell'establishment politico lombardo sia diventato un problema da risolvere, o meglio, un asset sul quale mettere le mani.
Come è evidente che dopo una fusione con SEA sommata all'ingresso della RL, i bergamaschi conterebbero poco o nulla, con il loro scalo relegato a fanalino di coda dopo il predestinato hub MXP e il prediletto LIN.
Se proprio vogliono (o devono...) spogliarsi della gestione di BGY, la scelta di gran lunga più redditizia sarebbe quella di cedere l'intera quota di maggioranza in blocco attraverso un asta e intascarsi un bel po' di soldi. Per dare un'idea, proprio ieri in Francia si è conclusa la privatizzazione del 60% delle quote degli scali di Nizza e Lione: gli aggiudicatari sborseranno rispettivamente 1.222 e 535 M€.
E' scontato che una scelta del genere coprirebbe di soldi i bergamaschi ma metterebbe loro contro gran parte della politica lombarda.
Probabilmente il massimo che potranno ottenere sarà un discreto concambio e la relativa garanzia di buoni dividendi.
Come è evidente che dopo una fusione con SEA sommata all'ingresso della RL, i bergamaschi conterebbero poco o nulla, con il loro scalo relegato a fanalino di coda dopo il predestinato hub MXP e il prediletto LIN.
Se proprio vogliono (o devono...) spogliarsi della gestione di BGY, la scelta di gran lunga più redditizia sarebbe quella di cedere l'intera quota di maggioranza in blocco attraverso un asta e intascarsi un bel po' di soldi. Per dare un'idea, proprio ieri in Francia si è conclusa la privatizzazione del 60% delle quote degli scali di Nizza e Lione: gli aggiudicatari sborseranno rispettivamente 1.222 e 535 M€.
E' scontato che una scelta del genere coprirebbe di soldi i bergamaschi ma metterebbe loro contro gran parte della politica lombarda.
Probabilmente il massimo che potranno ottenere sarà un discreto concambio e la relativa garanzia di buoni dividendi.
Re: SEA E SACBO STUDIANO L’ INTEGRAZIONE
A loro interessa coordinarsi con SEA ma manternere una certa autonomia operativa.
“È bastato che O’Leary prevedesse il fallimento della nostra compagnia, che, da quel momento, è aumentato il nostro fatturato” il soggetto non è Alitalia ma Lufthansa
Re: SEA E SACBO STUDIANO L’ INTEGRAZIONE
Se ci spogliamo della veste di appassionati di aeroporti e magari fan di MXP e facciamo un analisi obiettiva sul sistema Lombardo dobbiamo ammettere che la gestione dello scalo di MXP dal 1998 ad oggi è stata da un punto di vista strategico fallimentare, mentre economicamente nulla da eccepire in quanto lo scalo ha sempre generato utili.
Per risollevare le pecche strategiche di MXP la soluzione è spostare del traffico da BGY (e in seconda battuta LIN) o iniziare a rivedere completamente l'approccio commerciale dello scalo?
Per risollevare le pecche strategiche di MXP la soluzione è spostare del traffico da BGY (e in seconda battuta LIN) o iniziare a rivedere completamente l'approccio commerciale dello scalo?
Re: SEA E SACBO STUDIANO L’ INTEGRAZIONE
Anche a considerare l'potesi favorevolissima ai bergamaschi di un concambio legato al numero di pax, gli orobici resterebbero intorno al 19.5% della nuova società post fusione.
E io dico che se il rimanente 80.5% degli azionisti dovesse decidere qualcosa contro l'interesse di BGY, a Bergano e dintorni potrebbero solo sbraitare sui giornali e niente più.
D'altra parte se fino a qualche anno fa BGY era giudicato da SEA irrilevante al punto da venderne delle quote e all'opposto a Bergamo ci hanno creduto e investito anche in tempi difficili, non si capisce per quale ragione oggi debba essere cambiato tutto e questi ultimi debbano essere ansiosi di liberarsi della gestione di quello che hanno fatto diventare il 3° scalo italiano. Che nel suo piccolo, non ha mai reso bene come oggi.
A me il disegno mi sembra piuttosto chiaro: si vuole riportare sotto controllo un'anomalia aeroportuale che sta disturbando troppo SEA. E lo si vuole fare sborsando meno liquidità possibile.
E io dico che se il rimanente 80.5% degli azionisti dovesse decidere qualcosa contro l'interesse di BGY, a Bergano e dintorni potrebbero solo sbraitare sui giornali e niente più.
D'altra parte se fino a qualche anno fa BGY era giudicato da SEA irrilevante al punto da venderne delle quote e all'opposto a Bergamo ci hanno creduto e investito anche in tempi difficili, non si capisce per quale ragione oggi debba essere cambiato tutto e questi ultimi debbano essere ansiosi di liberarsi della gestione di quello che hanno fatto diventare il 3° scalo italiano. Che nel suo piccolo, non ha mai reso bene come oggi.
A me il disegno mi sembra piuttosto chiaro: si vuole riportare sotto controllo un'anomalia aeroportuale che sta disturbando troppo SEA. E lo si vuole fare sborsando meno liquidità possibile.
Ultima modifica di belumosi il ven 29 lug 2016, 11:46:38, modificato 1 volta in totale.
Re: SEA E SACBO STUDIANO L’ INTEGRAZIONE
Appunto.jetblue ha scritto:Se ci spogliamo della veste di appassionati di aeroporti e magari fan di MXP e facciamo un analisi obiettiva sul sistema Lombardo dobbiamo ammettere che la gestione dello scalo di MXP dal 1998 ad oggi è stata da un punto di vista strategico fallimentare, mentre economicamente nulla da eccepire in quanto lo scalo ha sempre generato utili.
Per risollevare le pecche strategiche di MXP la soluzione è spostare del traffico da BGY (e in seconda battuta LIN) o iniziare a rivedere completamente l'approccio commerciale dello scalo?
Re: SEA E SACBO STUDIANO L’ INTEGRAZIONE
Per me i problemi dell'aviazione commerciale in Italia hanno tutti origine a Roma.jetblue ha scritto:...
Per risollevare le pecche strategiche di MXP la soluzione è spostare del traffico da BGY (e in seconda battuta LIN) o iniziare a rivedere completamente l'approccio commerciale dello scalo?
Le norme per la suddivisione del traffico tra gli aeroporti milanesi sono scritte (e lasciate aggirare) la', ad uso e consumo di una sola compagnia aerea (scassata) che non ha nessun interesse a svilupparsi, tantomeno a Milano.
Il resto rischia di diventare una lite tra capponi di manoniana memoria.
“È bastato che O’Leary prevedesse il fallimento della nostra compagnia, che, da quel momento, è aumentato il nostro fatturato” il soggetto non è Alitalia ma Lufthansa
Re: SEA E SACBO STUDIANO L’ INTEGRAZIONE
Comunque meno di 15 M€ all'anno, con un cliente quasi unico che può fare quello che vuole e demolire il destino dello scalo nel tempo necessario a decidere di muovere qualche aereo da BGY a MXP.belumosi ha scritto: Che nel suo piccolo, non ha mai reso bene come oggi.
Quanto avrebbero dal 20% circa di SEA-SACBO, con in più il monopolio garantito del mercato lombardo e il coltello dalla parte del manico nei confronti di FR?
Re: SEA E SACBO STUDIANO L’ INTEGRAZIONE
Non devi guardare il valore in termini assoluti, ma se guardi la % di EBIT sul fatturato e il trend nel tempo ne esce che BGY è in piena salute.easyMXP ha scritto: Comunque meno di 15 M€ all'anno, ?
Poi sul valore dell'azienda bisogna guardare anche lo stato partrimoniale, e quello di Sacbo è robusto di asset e praticamente senza debiti.
Re: SEA E SACBO STUDIANO L’ INTEGRAZIONE
Inoltre si parte sempre dall'assunto che FR se ne possa andare. E se invece BGY fosse acquisito da qualche colosso di gestione aeroportuale Europeo che tipo di concorrenza farebbe a SEA?
Re: SEA E SACBO STUDIANO L’ INTEGRAZIONE
Non c'è (almeno da parte mia) alcun assunto: semplicemente è un dato di fatto che se FR si spostasse (in parte) altrove (e non dico necessariamente a MXP: in Pianura Padana ci sono più aeroporti che abitanti !) i conti di SACBO ne risentirebbero parecchio. Da questo punto di vista SEA è più forte, avendo nettamente più clienti.jetblue ha scritto:Inoltre si parte sempre dall'assunto che FR se ne possa andare. E se invece BGY fosse acquisito da qualche colosso di gestione aeroportuale Europeo che tipo di concorrenza farebbe a SEA?
Re: SEA E SACBO STUDIANO L’ INTEGRAZIONE
Era esattamente quello che pensavo. Se qualche attore esterno dovesse rilevare BGY per farne il proprio aeroporto di Milano e non tenesse il basso profilo che per ovvie ragioni ha dovuto mantenere SACBO, cosa succederebbe?jetblue ha scritto:E se invece BGY fosse acquisito da qualche colosso di gestione aeroportuale Europeo che tipo di concorrenza farebbe a SEA?
Se il nuovo gestore iniziasse a contattare una ad una tutte le compagnie di breve/medio raggio (e quelle nordamericane) ospitate a MXP proponendo BGY cosa succederebbe?
I movimenti orari attuali sono meno della metà di quelli teoricamente possibili e il terminal può essere raddoppiato verso ovest con la creazione di parcheggi multipiano.
Ora, in tutta onestà, se qualcuno di voi avesse il 70% di SACBO e potesse scegliere, venderebbe tutto al miglior offerente incassando una cifra che imho potrebbe essere tra i 500 e i 1.000 M€ cash, oppure confluirebbe nella super-SEA per incassare un dividendo annuo che nel 2015 sarebbe stato di circa 16 M€ e che nel futuro sarebbe di entità incerta?
Nel caso abbiate scelto la prima opzione (e chi l'avrebbe detto! :)), avrete perfettamente chiaro chi da questa operazione ci guadagna e chi ci perde.
Re: SEA E SACBO STUDIANO L’ INTEGRAZIONE
BLQ ha una capitalizzazione di 300 milioni e questi sono i dati di bilancio: http://finanza-mercati.ilsole24ore.com/ ... fresh_ce=1
Re: SEA E SACBO STUDIANO L’ INTEGRAZIONE
Sempre meno di 15 M€ all'anno entrano nelle casse degli azionisti, a prescindere dalla salute o meno di BGY. Io preferisco guadagnare 4000 euro al mese con una crescita del 2% all'anno che 2000 con una crescita del 4%...solo per fare un esempio con numeri a caso.jetblue ha scritto:Non devi guardare il valore in termini assoluti, ma se guardi la % di EBIT sul fatturato e il trend nel tempo ne esce che BGY è in piena salute.
Poi sul valore dell'azienda bisogna guardare anche lo stato partrimoniale, e quello di Sacbo è robusto di asset e praticamente senza debiti.
Per chiarire, così evitiamo il loop di "eh ma BGY è un gioiellino", sì, BGY è un gioiellino, ma un gioiellone è meglio.
SACBO potrebbe avere una quota di SEA-SACBO maggiore di quanto spetterebbe in base, ad es., agli utili, basando le quote, sempre ad es., sui pax, sfruttando l'interesse di SEA a levarsi di torno un concorrente e l'interesse della Regione a gestire il sistema aeroportuale lombardo.
Avrebbe quindi una quota rilevante, per quanto non fondamentale, del monopolista degli aeroporti in Lombardia, un mercato ben più grande e ben più ricco del solo BGY, che in monopolio potrebbe far guadagnare di più.
La concorrenza che farebbe abbassare le tariffe sia a SACBO che a SEA (sempre se fosse permessa dalla politica, ovviamente), con grande gioia delle compagnie aeree, meno dei conti di SACBO e SEA.jetblue ha scritto:Inoltre si parte sempre dall'assunto che FR se ne possa andare. E se invece BGY fosse acquisito da qualche colosso di gestione aeroportuale Europeo che tipo di concorrenza farebbe a SEA?
Meglio incassare tanti soldi adesso e poi basta per sempre, o avere un incasso praticamente certo per decenni (suvvia, siamo realisti, è credibile un crollo della Lombardia nei prossimi decenni?) con in più l'interessante benefit, per i politici, di continuare a gestire potere, soldi per appalti, posti di lavoro, voti?belumosi ha scritto:Era esattamente quello che pensavo. Se qualche attore esterno dovesse rilevare BGY per farne il proprio aeroporto di Milano e non tenesse il basso profilo che per ovvie ragioni ha dovuto mantenere SACBO, cosa succederebbe?
Se il nuovo gestore iniziasse a contattare una ad una tutte le compagnie di breve/medio raggio (e quelle nordamericane) ospitate a MXP proponendo BGY cosa succederebbe?
I movimenti orari attuali sono meno della metà di quelli teoricamente possibili e il terminal può essere raddoppiato verso ovest con la creazione di parcheggi multipiano.
Ora, in tutta onestà, se qualcuno di voi avesse il 70% di SACBO e potesse scegliere, venderebbe tutto al miglior offerente incassando una cifra che imho potrebbe essere tra i 500 e i 1.000 M€ cash, oppure confluirebbe nella super-SEA per incassare un dividendo annuo che nel 2015 sarebbe stato di circa 16 M€ e che nel futuro sarebbe di entità incerta?
Nel caso abbiate scelto la prima opzione (e chi l'avrebbe detto! :)), avrete perfettamente chiaro chi da questa operazione ci guadagna e chi ci perde.
Meglio far incazzare i potenziali elettori intorno all'aeroporto raddoppiando i voli o tenerli buoni con lo status quo e aumentare gli utili grazie alla fusione?
Re: SEA E SACBO STUDIANO L’ INTEGRAZIONE
A mio parere del tutto personale l'interesse per SEA ad una fusione con SACBO, al di la di possibili sinergie, razionalizzazioni gestionali e consolidamento di un gruppo anche politicamente (nei confronti di Roma) più forte, sta nell'escludere eventuali acquisizioni di BGY da parte di altri potenti investitori, non credo tanto esteri, ma piuttosto italiani, tipo Atlantia con partecipazione finanziaria dell'emiro di Abu Dhabi, ad esempio, ma anche altri. Non escluderei neppure una J.V. SAVE-SACBO passando per BS e Verona.
Re: SEA E SACBO STUDIANO L’ INTEGRAZIONE
Le opzioni migliori per i bergamaschi sono 2: la prima è quella di fregarsene di SEA, RL e compagnia cantante e iniziare a fare il player a tutto campo senza troppi riguardi. Molto difficile da percorrere, ma probabilmente foriera di crescita e guadagni, nonchè di un ulteriore aumento di connettività della città, di posti di lavoro e di influenza politico/economica locale. Tutto questo aumenterebbe anche il valore dell'aeroporto, come peraltro avvenuto negli ultimi anni e verrebbe mantenuta una gestione legata al territorio e non subordinata alle esigenze di altri.easyMXP ha scritto:Meglio incassare tanti soldi adesso e poi basta per sempre, o avere un incasso praticamente certo per decenni (suvvia, siamo realisti, è credibile un crollo della Lombardia nei prossimi decenni?) con in più l'interessante benefit, per i politici, di continuare a gestire potere, soldi per appalti, posti di lavoro, voti?
La seconda opzione è quella di cedere la gestione dello scalo ad un terzo (possibilmente estero) che non abbia i vincoli politici cui sono soggetti gli attuali soci di SACBO, specie quelli pubblici. Molto probabilmente la somma derivata da una eventuale vendita, se opportunamente investita, produrrebbe un reddito simile al dividendo della super-SEA. E anche in questo caso con il vantaggio non trascurabile di potersi gestire in proprio la faccenda senza dover chiedere "per piacere" ad altri.
Per dare un'idea di quanto gli utili siano variabili, posso dirti che con la stessa attribuzione pro quota del 19.5% ipotizzata prima, i soci bergamaschi di super-SEA avrebbero incassato 10.7 M€ nel 2014 e solo 6.6 nel 2013.
La stragrande maggioranza dei bergamaschi è ben lieta dello sviluppo che ha portato la crescita dell'aeroporto, ed è ben conscia di avere una connettività su breve/medio raggio molto superiore di quella cui avrebbe diritto in base alle dimensioni della città (o della provincia). Quindi non credo ci sarebbe una rivolta di piazza se lo scalo continuasse a crescere portando benessere, turisti e posti di lavoro. Quanto al rumore, i prossimi anni inizieranno ad arrivare i NB rimotorizzati e silenziosi, che potrebbero compensare un aumento dei movimenti con una minor disturbo acustico medio di ciascuno di essi.easyMXP ha scritto:Meglio far incazzare i potenziali elettori intorno all'aeroporto raddoppiando i voli o tenerli buoni con lo status quo e aumentare gli utili grazie alla fusione?
Re: SEA E SACBO STUDIANO L’ INTEGRAZIONE
E' sicuramente così. Sul piano tecnico, BGY a SEA non serve assolutamente a nulla, quindi la fusione ha il solo scopo di neutralizzarne una gestione indipendente e in concorrenza con i propri scali.RAV38 ha scritto:A mio parere del tutto personale l'interesse per SEA ad una fusione con SACBO, al di la di possibili sinergie, razionalizzazioni gestionali e consolidamento di un gruppo anche politicamente (nei confronti di Roma) più forte, sta nell'escludere eventuali acquisizioni di BGY da parte di altri potenti investitori, non credo tanto esteri, ma piuttosto italiani, tipo Atlantia con partecipazione finanziaria dell'emiro di Abu Dhabi, ad esempio, ma anche altri. Non escluderei neppure una J.V. SAVE-SACBO passando per BS e Verona.
Re: SEA E SACBO STUDIANO L’ INTEGRAZIONE
E' ovvio che l'interesse di SEA sia soprattutto neutralizzare una spina nel fianco.
Però a giudicare dagli interventi precedenti sembra che la cosa per SACBO sia una tortura indicibile, mentre SACBO tra le due pare quella che spinge di più.
Evidentemente la cosa va bene a entrambe, a prescindere dalle opinioni di questo thread.
Però a giudicare dagli interventi precedenti sembra che la cosa per SACBO sia una tortura indicibile, mentre SACBO tra le due pare quella che spinge di più.
Evidentemente la cosa va bene a entrambe, a prescindere dalle opinioni di questo thread.
Re: SEA E SACBO STUDIANO L’ INTEGRAZIONE
ma quale gioiellino, ma per favore, BGY e' un budello schiacciato tra la pista e l'autostrada, tanto che in confronto MXP T2 (badabene, T2) pare un aeroporto dotato di ampi spazi. Bisogna avere sprezzo del ridicolo per pensare che una emirates vada a BGY a chiedere uno sconticino per farci volare i suoi A380. Chissa' i passeggeri di business class che felicita' quando arrivano a BGY, tutti su un bel bus e via in stazione centrale. Come lounge si appoggiano sul centro commerciale dirimpetto, immagino. Intendiamoci, per voli LC va piu' che bene, ma per tutto il resto, per carita'.
Ma non avete notato che chi parla piu' di tutti di fusione sono proprio i bergamaschi? Sala gli ha fatto giusto il favore di riceverli a palazzo marino, come si fa con i questuanti piu' assillanti, ma ha ben altri grilli per la testa. A sala delle manovre di BGY non gliene puo' fregare di meno, sala sa che deve far quadrare il bilancio e sa che gli servono soldi per completare gli investimenti in corso tipo la M4, e sta cercando di capire dove trovarli. Se dalla fusione SEA SACBO il comune riuscira' a spillare quattrini magari accettando un compromesso sul controllo allora l'operazione si fara', altrimenti battera' altre strade. I bergamaschi invece sanno che BGY e' vaso di coccio tra vasi di ferro, e che il loro bell'aeroportino guadagna e prospera finche' i vasi di ferro stanno tranquilli e non cercano il contatto, altrimenti son dolori.
Per capirci meglio, quale privato vorra' mai comprare un aeroporto che ha i conti in ordine, ma che e' monocliente, ed a qualche decina di chilometri di distanza il suo cliente ha appena aperto una base in un aeroporto servito da ferrovia, con spazi e livello di strutture di un ordine di grandezza superiore, dove si sta espandendo, e dove potrebbe trasferire meta' dei suoi voli con un preavviso di qualche settimana al solo schiocco delle dita? Dove va a finire la redditivita' di BGY in caso di guerra commerciale con SEA? Chi sarebbe disposto a comprarsi un aeroporto che ha una tale spada di damocle sulla testa?
Ma non avete notato che chi parla piu' di tutti di fusione sono proprio i bergamaschi? Sala gli ha fatto giusto il favore di riceverli a palazzo marino, come si fa con i questuanti piu' assillanti, ma ha ben altri grilli per la testa. A sala delle manovre di BGY non gliene puo' fregare di meno, sala sa che deve far quadrare il bilancio e sa che gli servono soldi per completare gli investimenti in corso tipo la M4, e sta cercando di capire dove trovarli. Se dalla fusione SEA SACBO il comune riuscira' a spillare quattrini magari accettando un compromesso sul controllo allora l'operazione si fara', altrimenti battera' altre strade. I bergamaschi invece sanno che BGY e' vaso di coccio tra vasi di ferro, e che il loro bell'aeroportino guadagna e prospera finche' i vasi di ferro stanno tranquilli e non cercano il contatto, altrimenti son dolori.
Per capirci meglio, quale privato vorra' mai comprare un aeroporto che ha i conti in ordine, ma che e' monocliente, ed a qualche decina di chilometri di distanza il suo cliente ha appena aperto una base in un aeroporto servito da ferrovia, con spazi e livello di strutture di un ordine di grandezza superiore, dove si sta espandendo, e dove potrebbe trasferire meta' dei suoi voli con un preavviso di qualche settimana al solo schiocco delle dita? Dove va a finire la redditivita' di BGY in caso di guerra commerciale con SEA? Chi sarebbe disposto a comprarsi un aeroporto che ha una tale spada di damocle sulla testa?
20 anni di perdite senza soluzione di continuità per liberarsi di alitalia. Per ITA airways ne occorreranno molti meno.
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Re: SEA E SACBO STUDIANO L’ INTEGRAZIONE
Sono un semplice osservatore e neanche esperto del settore ma non posso non osservare l'assoluta assenza di strategia da parte di SEA, del suo socio di maggioranza. La politica locale inesistente e l'imprenditoria locale (la più importante d'Italia ) totalmente assente.
Purtroppo finche Sea e i suoi aeroporti restano in mano pubblica restano figli di nessuno, ossia non gliene frega niente a nessuno.
Basta che supportino quel minimo di mobilità necessaria e poi chi se ne frega.
Al comune di Milano serve per fare cassa con gli utili che distribuisce e per ufficio di collocamento della politica.
Per cui trovo queste diatribe su integrazione o controllo totalmente sterili.
La disputa tra i contendenti ha per scopo solo stabilire chi comanda.
Con la privatizzazione degli aeroporti di Roma si è visto il cambio di passo a livello di strategia di attenzione della politica
e di conseguente sviluppo.
Non mi interessa se la qualità è scarsa mi interessano i numeri ( passeggeri, destinazioni, compagnie, ) tanto prima o poi anche loro vedrete sapranno migliorare in termini di qualità ed efficenza.
Guardate la notizia di oggi dell'acquisizione del controllo dell'aeroporto di Nizza da parte di Atlantia/ADR/EDF.
Quando fai parte dei poteri forti puoi contare sulle scelte che contano, sui favori che servono sulle decisioni importanti.
Non vedo nulla all'orizzonte : calma piatta perfino noia.
Speriamo solo che Sala venda.
Ma ci spero poco. Aspettiamo solo che i poteri forti si facciano avanti.
Purtroppo finche Sea e i suoi aeroporti restano in mano pubblica restano figli di nessuno, ossia non gliene frega niente a nessuno.
Basta che supportino quel minimo di mobilità necessaria e poi chi se ne frega.
Al comune di Milano serve per fare cassa con gli utili che distribuisce e per ufficio di collocamento della politica.
Per cui trovo queste diatribe su integrazione o controllo totalmente sterili.
La disputa tra i contendenti ha per scopo solo stabilire chi comanda.
Con la privatizzazione degli aeroporti di Roma si è visto il cambio di passo a livello di strategia di attenzione della politica
e di conseguente sviluppo.
Non mi interessa se la qualità è scarsa mi interessano i numeri ( passeggeri, destinazioni, compagnie, ) tanto prima o poi anche loro vedrete sapranno migliorare in termini di qualità ed efficenza.
Guardate la notizia di oggi dell'acquisizione del controllo dell'aeroporto di Nizza da parte di Atlantia/ADR/EDF.
Quando fai parte dei poteri forti puoi contare sulle scelte che contano, sui favori che servono sulle decisioni importanti.
Non vedo nulla all'orizzonte : calma piatta perfino noia.
Speriamo solo che Sala venda.
Ma ci spero poco. Aspettiamo solo che i poteri forti si facciano avanti.
Re: SEA E SACBO STUDIANO L’ INTEGRAZIONE
Se così fosse, sarebbe estremamente preoccupante, perchè vorrebbe dire che SEA intende puntare su FR per il suo futuro: io sinceramente non ce le vedo le companie US a scegliere BGY piuttosto che MXP, come invece suggerito da altri in questo thread (per non parlare di CX, EK, SQ etc.). Quindi l'unica "minaccia" che BGY rappresenta per MXP è in relazione a FR (e spero che in SEA non intendano relegare MXP ad hub-LC, facendo così contenti quelli di AZ e loro amici).easyMXP ha scritto:E' ovvio che l'interesse di SEA sia soprattutto neutralizzare una spina nel fianco.
Re: SEA E SACBO STUDIANO L’ INTEGRAZIONE
Come se a fco le LC fossero sconosciute
20 anni di perdite senza soluzione di continuità per liberarsi di alitalia. Per ITA airways ne occorreranno molti meno.
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