Dogana preclearance Usa a Malpensa

I-Alex ha scritto:il Satellite B sembra quasi propenso a un simile uso...

E fare un'area simile a quella delle lounge del C sopra il Sat B? Ci sarebbe però la torretta (non so a cosa sia adibita). Se fosse possibile basterebbe fare un tunnel che va giù al jetbridge senza la necessità di doverlo impiegare solo per gli USA.

Nella torretta del B c'è il coordinamento di scalo, il cervello dell'aeroporto

I-Alex ha scritto:Nella torretta del B c'è il coordinamento di scalo, il cervello dell'aeroporto

Niente allora... speriamo trovino una soluzione perché di jetbridge a Malpensa già ce ne sono pochi...

Se mai fosse, dovrebbe per forza essere messa al satellite C altrimenti il volo di Emirates non potrebbe usufruirne. Però dato che i voli verso gli usa in partenza sono concentrati in poche ore dovrebbe essere realizzata una divisione non definitiva ma flessibile in maniera da poter utilizzare i gates anche per altri voli finite le partenze e gli arrivi USA-Italia.

Non sono sicuro che serva che dopo la pre-clearance i gates siano in una zona dell'aeroporto "isolata" dal resto.
Andando a memoria, quando mi e' capitato di fare l'immigration USA a Montreal mi pare che i gates fossero mischiati insieme a tutti gli altri.

Ho sbirciato sui vari siti degli scali dove c'è la preclearance.
Le zone sono fisse , ad Adu Dhabi paga il governo per l'85%...
Comunque, spostare il coordinamento non sarebbe un dramma ( si sono spostati da poco dal 3° al 4° piano del Sat B , adesso al 3° piano c'è la sala crisi)

Lombardia News (Regione) ci ricorda che da Malpensa sono più di 10 le compagnie che effettuano voli diretti per New York...

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[un minuto di silenzio]

Davvero Lombardia Speciale.

Un articolo odierno su Malpensa di Marco Morino, sul Sole 24 Ore, citando la pre-clearance per gli USA, afferma che "vista la complessità delle procedure potrà essere inaugurata non prima di uno-due anni".

malpensante ha scritto:Un articolo odierno su Malpensa di Marco Morino, sul Sole 24 Ore, citando la pre-clearance per gli USA, afferma che "vista la complessità delle procedure potrà essere inaugurata non prima di uno-due anni".

I
Si sa se la difficoltà è da parte italiana o statunitense? Da quello che si legge, l'amministrazione Trump vorrebbe, per quanto possibile, effettuare i controlli sull'immigration sempre di più all'esterno del territorio statunitense, quindi dovrebbe essere propensa a velocizzare le procedure per giungere alla pre-clearance.

L'articolo non dice altro.

Sarebbe interessante avere un'idea delle difficoltà che l'operazione sembra comportare. Si tratta in particolare di aspetti logistico-strutturali riguardanti il T1 o di costi di gestione del servizio e a carico di chi? Dello Stato italiano o di SEA? Da quanto indicato più sopra sembra che la quota che assumerebbero gli USA sarebbe nettamente minoritaria,

Il personale e i costi saranno interamente a carico dell' Italia almeno cosi funziona in Irlanda. Trump vuole concedere diverse preclearance da una parte per sgravare le code negli aeroporti USA ma dall' altra anche per ridurre le spese del CBP, appioppandone all' altra parte..

cesare.caldi ha scritto:Il personale e i costi saranno interamente a carico dell' Italia almeno cosi funziona in Irlanda. Trump vuole concedere diverse preclearance da una parte per sgravare le code negli aeroporti USA ma dall' altra anche per ridurre le spese del CBP, appioppandone all' altra parte..

Dal sito della U.S. Customs and Border Protection:

As the airports will pay for roughly 85 percent of preclearance costs, “they have the ability to negotiate and design the model they want,”

Probabilmente l'inghippo del ritardo è lì, ma alla fine chi pagherà sarà comunque il passeggero, secondo il logico schema di pagamento CBP fattura a SEA che fattura alla linea aerea che aumenta il costo del biglietto. A meno che, con i passeggeri precontrollati, la linea aerea paghi meno all'arrivo negli Stati Uniti e quindi "restituisca" qualcosa al passeggero. Nella situazione ottimale potrebbe essere un movimento contabile a somma zero.

Se il meccanismo è quello descritto da Kitty Hawk capisco la complessità del caso. E comunque se i costi per la parte italiana fossero elevati non mi sorprenderebbe la lentezza con cui i nostri responsabili procedono nell'attuazione dell'iniziativa. Chissà se in Irlanda hanno avuto le stesse difficoltà e analoghi tempi lunghi per la messa in opera del sistema.

Ma da un punto di vista infrastutturale, cosa comporterebbe la pre-clearance?
Con la carenza di spazi al T1 ci manca solo doverne segregare una parte per i voli USA.

Corriere della Sera, da rassegna stampa in mia disponibilità

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La preclearance a mxp renderebbe sconveniente linate per un viaggio negli usa : nessuno vuole recuperare il bagaglio a metà percorso (fco o altrove) o farsi ore di coda a fine destinazione

Mi chiedo se Malpensa (Sea) sia già pronta con spazi e futuri macchinari per lo scopo e se tale area non ruberà spazio prezioso per le mete Asiatiche

Per gli spazi ci si attrezza, anche perché se ho ben capito si dovrebbe riservare solo un'ultima parte appena prima degli imbarchi, ed allora le parti superiori od inferiori dei satelliti B e C sarebbero perfette. Per i macchinari penso che occorrrano dei pc collegati alla dogana degli states.
Sarebbe un colpo formidabile per le ambizioni di Meridiana Air-Italy!

spanna ha scritto:La preclearance a mxp renderebbe sconveniente linate per un viaggio negli usa : nessuno vuole recuperare il bagaglio a metà percorso (fco o altrove) o farsi ore di coda a fine destinazione

Quello dei bagagli è un punto interessante.
Per i passeggeri la procedura è chiara, da qualche parte dentro l'area extra-Schengen di MXP ci sarà una frontiera con gli USA da superare, immagino in uno dei due satelliti, probabilmente il B.
Ma per i bagagli la pre-clearance come funziona?
Fatto il check-in come saranno tenuti separati quelli "già negli USA" dagli altri? Oppure gli americani si fideranno dell'onestà di tutti gli addetti bagagli di MXP? Le regole TSA varranno in toto (e quindi bagagli aperti a meno che non siano dotati di lucchetti TSA)?
E per i transiti XXX-MXP-USA? Attrezzeranno un nastro di riconsegna vicino ai nastri di consegna al piano terra, presidiato dai doganieri? Con poi anche in questo caso il problema di tenere segregati i bagagli americani?

A Dublino come fanno?

In effetti dedicare mezzo satellite B agli americani può essere la soluzione, al pomeriggio quella porzione potrebbe essere destinata ad altri voli grazie alle barriere mobili?

penso che tutti i bagagli in partenza per gli USA devono aver fatto la preclearance, per cui non ci sara' necessita' di distinguere quelli che l'hanno fatta da quelli che non l'hanno fatta. Come per i pax anche per i bagagli ci sara' una frontiera a MXP da attraversare.
Questo potrebbe risultare scomodo per i transiti a MXP? In parte si', ma se vuoi la preclearance la devi fare per tutto, altrimenti non la devi fare

spanna ha scritto:penso che tutti i bagagli in partenza per gli USA devono aver fatto la preclearance, per cui non ci sara' necessita' di distinguere quelli che l'hanno fatta da quelli che non l'hanno fatta. Come per i pax anche per i bagagli ci sara' una frontiera a MXP da attraversare.
Questo potrebbe risultare scomodo per i transiti a MXP? In parte si', ma se vuoi la preclearance la devi fare per tutto, altrimenti non la devi fare

Ovviamente tutti i bagagli per gli USA dovranno passare la preclearance, altrimenti l'aereo non potrebbe arrivare negli USA agli arrivi nazionali, le mie domande nascono dal fatto che il BHS a MXP è uno, quindi dopo la preclearance come saranno gestiti?
Fino alla consegna del bagaglio è facile (immagino un doganiere all'ingresso dell'area checkin per gli USA e uno al nastro di riconsegna dei bagagli arrivati in transito, con il solito modulo da compilare e consegnare), ma poi i bagagli che giro faranno?

i bagagli fanno il giro che devono fare, e quelli destinati agli usa - e solo quelli - ad un certo punto si troveranno una frontiera da superare. Esattamente come avviene per le persone. Non capisco dove si trova la difficolta' concettuale. Il punto in cui verra' posta la frontiera non e' all'inizio del BHS ne' a meta' strada, presumibilmente sara' a valle del BHS.

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