Cargolux Italia incrementa a Malpensa

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Cargolux Italia incrementa a Malpensa

Messaggio da leggereda hal » ven 20 ott 2017, 15:45:47

da Il Giornale
Il made in Italy vola da Malpensa con Cargolux Italia
Continua a crescere il traffico nella Cargo City dello scalo gestito da Sea: in tre anni l'incremento è stato del'8%. Il vettore che da solo copre il 20% del traffico merci dell'aeroporto ha annunciato le novità per la stagione invernale

Un anno positivo il 2017, per la Cargo City dell’aeroporto intercontinentale di Milano Malpensa che rafforza il suo primato nazionale con grande hub del traffico merci, al centro di un grande sistema intermodale strategico non solo per il Nord ma per tutto il Paese.
Bilancio positivo che è emerso in occasione della presentazione della programmazione invernale e dei nuovi prodotti di Cargolux, la quinta compagnia aerea cargo del mondo che nello scalo gestito da Sea opera con Cargolux Italia.
Evento a cui hanno preso parte Andrea Tucci, direttore aviation business development di Sea, Nick Van Der Weide, direttore commerciale di Cargolux, Pierandrea Galli ceo e accountable manager di Cargolux Italia, Marina Marzani presidente di Anama l’associazione nazionale delle aziende di spedizione per via aerea e Betty Schiavoni, presidente di Alsea, l’ associazione lombarda spedizionieri e autotrasportatori.

“E per me una grande soddisfazione poter commentare i dati di crescita del nostro aeroporto in questa occasione, alla presenza del nostro miglior cliente - ha detto Andrea Tucci - perché negli ultimi tre anni abbiamo registrato un incremento dell’8% del traffico merci che è frutto dell’impegno di Sea con gli investimenti nelle infrastrutture che hanno visto l’approvazione del progetto dei magazzini di seconda linea, sia per l’impegno delle compagnie aeree, in particolare di Cargolux Italia che ha registrato un market share di quasi il 20%. Ci avviamo infatti a chiudere l’anno con circa 580mila tonnellate di merci trasportate con l’obbiettivo di arrivare a 600mila nel 2018”. Malpensa, con oltre 110 voli settimanali all-cargo, ha registrato una crescita dell’11,9% nei primi nove mesi del 2017, con Cargolux che ha movimento quasi il 20% del traffico, un quinto del totale.
E in uno scenario dinamico del commercio mondiale, come ha spiegato Nick Van Der Weide, il ruolo dell’hub della compagnia a Lussemburgo, quello della base di Milano Malpensa, la seconda per importanza, assume un peso sempre maggiore grazie all’importanza dei collegamenti mondiali del network per l’export e l’import. "Abbiamo effettuato da qui più di 1.100 movimenti aerei da inizio anno - ha sottolineato Pierandrea Galli -, voliamo ovunque toccando 75 destinazioni, forti non solo della capacità all cargo dei velivoli della nostra flotta ma anche del nostro sistema avanzato di tracking delle merci perché lavoriamo con i migliori provider per la consegna delle merci via terra dopo l’atterraggio. E una dei nostri di forza è la capacità di trasportare merci over size, di grandi dimensioni e carichi speciali. Come è avvenuto per un trasporto record da Malpensa alla Cina, un macchinario del peso di 36 tonnellate”.

Sottolineatura di una capacità e una specializzazione - basta pensare al trasporto di prodotti “pharma” a temperature controllate o alla catena del freddo per l’agroalimentare, a quello di motori d’aereo o di elicotteri, molto accentuata che fa volare nel mondo, da Malpensa, il made Italy: dalla produzione meccanica al luxury con le auto, la moda, il design. Ed è aumentata anche la domanda di voli charter, arrivata a toccare quota 300 all’anno, crescita che va di pari passo con quella dei commerci internazionali in cui l’areo e gli scali giocano un ruolo sempre più importante.

Tra le novità che Cargolux metterà in campo nella stagione invernale, ci sono il rafforzamento dei collegamenti con l’Africa aprendo nuovi scali con l’obiettivo di diventare una dei vettori di riferimento per l’Italia in questa area, e lo sviluppo delle tratte verso l’Asia, a partire dalla Cina e dalla base di Zhengzhou), attraverso un network di voli che sta diventando sempre più transatlantico perché si proietta verso gli Stati Uniti.
[.............continua]
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Stephen Hawking

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