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De Ruvo (Confetra): «Il cargo a Malpensa ha bisogno di più spazio e di un vettore dedicato»
10/03/2023 Gabriele Ceresa

MALPENSA – Più spazio e un vettore dedicato. Secondo Carlo De Ruvo, presidente della Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica, sono le due strade da percorrere per una crescita del settore cargo in Italia e a Malpensa, aeroporto da cui transita il 70% di tutta la merce che viaggia via cielo a livello nazionale nonostante abbia chiuso il 2022 con una diminuzione dei volumi del 3,5% rispetto al 2021.

Dati in chiaroscuro

Intervenuto questa mattina al Malpensa Center durante il primo forum di Air Cargo Italy dal titolo “Opportunità e criticità per il cargo aereo in Italia”, De Ruvo ha sottolineato che il boom delle merci a Malpensa degli ultimi tre anni è dovuto ai Courier (FedEx, Dhl, Amazon), passato secondo i dati Sea dal 14% del 2019 al 44% di oggi.



I numeri complessivi positivi, dunque, nascondono invece una serie di problemi del cargo italiano nel settore dei freighter (aerei solo cargo) e del belly (le spedizioni merci nelle pance degli aerei passeggeri). «Qui i numeri sono meno rassicuranti perché abbiamo perso 70mila tonnellate (-15%). L’uscita dal mercato di Air Bridge non è stata compensata da altri vettori cargo e quei volumi sono finiti altrove facendo perdere all’intera filiera i benefici economici della loro gestione».



Le soluzioni

Secondo il numero uno di Confetra, «rischiamo di diventare periferici». Per invertire la rotta «è necessario attrarre un vettore cargo importante qui a Malpensa». Ma non basta. Servono anche interventi infrastrutturali. «Questo aeroporto ha necessità di sviluppare l’area cargo e non sembra semplice».

Gli investimenti di Sea

In attesa di conoscere dal Ministero per l’Ambiente l’esito della Via del Masterplan 2035, piano industriale che prevede l’ampliamento della Cargo City, Sea non sta a guardare. E per rispondere alle richieste degli operatori, ha reso noto durante il dibattito Paolo Dellanoce, head of Cargo management, la società di gestione di Malpensa si sta muovendo sul piano infrastrutturale in due direzioni: un nuovo parcheggio attrezzato e sicuro per i camion da 150 posti, che verrà realizzato entro la fine del 2024, e un bando per un nuovo magazzino di prima linea da 7mila metri quadrati, che verrà assegnato entro l’estate.


https://www.malpensa24.it/malpensa-carg ... a-de-ruvo/

Al convegno idrogeno di SEA Di Palma, presidente di ENAC, vuota il sacco e racconta incazzato che il Masterplan, approvato da una Conferenza dei Servizi in cui tutti gli Enti Locali avevano dato parere favorevole, è stato bloccato dal Ministero dell’Ambiente dopo una denuncia fatta da un’associazione privata.

malpensante ha scritto: ↑lun 13 mar 2023, 11:07:59 .... è stato bloccato dal Ministero dell’Ambiente dopo una denuncia fatta da un’associazione privata.

no comment...si sa chi è questa associazione privata?

Non l’ha detto, ma credo che si possa trovare facilmente.

E come spesso avviene, quattro.......tengono in scacco un intero paese.

malpensante ha scritto: ↑lun 13 mar 2023, 11:07:59 Al convegno idrogeno di SEA Di Palma, presidente di ENAC, vuota il sacco e racconta incazzato che il Masterplan, approvato da una Conferenza dei Servizi in cui tutti gli Enti Locali avevano dato parere favorevole, è stato bloccato dal Ministero dell’Ambiente dopo una denuncia fatta da un’associazione privata.

Mi stupisco che vi stupiate ancora... del resto l'iter per la VIA dei masterplan è piuttosto chiaro e dà potere di veto a troppi soggetti.
Io in tempi non sospetti l'avevo scritto che era sbagliata da subito la strategia di progetti inseriti nel masterplan, perchè siamo in Italia dove prevalgono gli interessi locali su quelli nazionali e non c'è buon senso. Il masterplan di per sè era ottimo e ben fatto, ma dovendo passare un iter autorizzativo con le regole attualmente in vigore forse con spazi ancora liberi nel sedime finchè non saturi quelli, e indirettamente limiti le ingerenze esterne, che hanno più peso su ciò che non è nel sedime e ci vuoi fare entrare che su quello che farai nel sedime già tuo, rischi di metterti poi in un vicolo cieco...

Mi pare veramente una follia che una denuncia, che può anche essere campata sul niente, riesca a bloccare il tutto. Sia chiaro che non me sono stupito, visto anche quello che è successo a Firenze. Occorrono riforme totali in questo paese.


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L'errore è che in Italia ci si basa sulla Conferenza dei Servizi, che semplificando banalmente è lo Stato che nelle sue varie sfaccettature decide con se stesso.
In Francia, così mi era stato raccontato, il dibattito e la decisione sono invece allargati a tutti i portatori di interessi, compreso l'ultimo cittadino. Il processo è forse più lungo all'inizio, ma una volta decisa a maggioranza l'opera non ci sono più ricorsi che tengano.

metto qui per non aprire altro topic

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Nelle giornate dell'8 e 9 novembre abbiamo avuto il piacere di ospitare, all'aeroporto di Milano #Malpensa, una delegazione della società di gestione dell'인천공항 Incheon Airport.



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La rappresentanza coreana, composta da Sang-Yong Lee (Executive Director of Logistic Group) e Young-Jae Choe (Air Cargo Marketing Team Manager), ha esplorato la nostra dinamica #Cargo City, con un focus sulla gestione delle differenti tipologie di merci aeree.
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Successivamente, insieme al partner Cargolux Airlines International S.A., l'인천공항 Incheon Airport ha presentato il proprio #Hub di logistica, che è collegato, per il trasporto merci, a #Malpensa grazie a 9 frequenze settimanali, di cui 3 operate proprio da Cargolux Airlines.



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In generale, Cargolux Airlines International S.A., si conferma al primo posto tra i #freighter che operano a #Malpensa, dove ha costituito il proprio #Hub nel 2022 con più di 80.000 tonnellate di merce trasportate da e per #Malpensa su oltre 1000 voli operati.
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@incheonairport, che rappresenta da sempre un modello cui ispirarsi, gestisce circa 3 milioni di tonnellate di merce ogni anno - grazie inoltre alle moderne infrastrutture di cui dispone - rendendolo il secondo #Hub al mondo per volumi #Cargo, dopo #HongKong.

Fonte Sea - Milano

malpensante ha scritto: ↑lun 13 mar 2023, 11:07:59 Al convegno idrogeno di SEA Di Palma, presidente di ENAC, vuota il sacco e racconta incazzato che il Masterplan, approvato da una Conferenza dei Servizi in cui tutti gli Enti Locali avevano dato parere favorevole, è stato bloccato dal Ministero dell’Ambiente dopo una denuncia fatta da un’associazione privata.

Questo Di Palma ha detto una caxxata.
Il parere degli Enti Locali è una cosa, le osservazioni del pubblico (che comprende associazioni, privati cittadini, ecc.) un'altra, quella della Sovrintendenza è un'altra ancora (e questa è vincolante) e quella della Commissione VIA è quella finale (vincolante, ovviamente, anche questa).
Osservazioni del pubblico, a qualunque livello, ne sono arrivate tantissime e quando arrivano le osservazioni del pubblico sono sostanzialmente tutte sfavorevoli al progetto. Non che sia obbligatorio che un'osservazione sia sfavorevole, ma in genere un soggetto che è favorevole non sta a perdere tempo ad inviare osservazioni.
Sarebbe il caso che ENAC si scelga consulenti più capaci alla prossima procedura VIA.

KittyHawk ha scritto: ↑mar 14 mar 2023, 08:27:55 L'errore è che in Italia ci si basa sulla Conferenza dei Servizi, che semplificando banalmente è lo Stato che nelle sue varie sfaccettature decide con se stesso.
In Francia, così mi era stato raccontato, il dibattito e la decisione sono invece allargati a tutti i portatori di interessi, compreso l'ultimo cittadino. Il processo è forse più lungo all'inizio, ma una volta decisa a maggioranza l'opera non ci sono più ricorsi che tengano.

Anche in Italia il dibattito è allargato a tutti, compreso l'ultimo cittadino.
E' anche possibile, su richiesta, convocare un'inchiesta pubblica alla quale possono partecipare, dal vivo, tutti i portatori di interessi.

Clipper_Mandarin ha scritto:Questo Di Palma ha detto una caxxata […]

Sarebbe il caso che ENAC si scelga consulenti più capaci alla prossima procedura VIA.

Di Palma, che è pure avvocato, a ENAC fa il Presidente.

malpensante ha scritto: ↑dom 12 nov 2023, 00:44:29

Clipper_Mandarin ha scritto:Questo Di Palma ha detto una caxxata […]

Sarebbe il caso che ENAC si scelga consulenti più capaci alla prossima procedura VIA.

Di Palma, che è pure avvocato, a ENAC fa il Presidente.

Il fatto che sia avvocato e presidente di ENAC significa niente: non è detto che conosca nel dettaglio le modalità di svolgimento delle procedure di VIA. E infatti, in genere, le società pagano consulenti ambientali per predisporre la documentazione da presentare al Ministero e si affidano ai medesimi consulenti per seguire l'iter con i diversi Enti coinvolti (Ministeri vari ma anche ASL, Sovrintendenze, ecc.).

P.S. Non intendevo dire che Di Palma fosse un consulente di ENAC, ho capito che è il presidente.

Forse non hai capito il pensiero di Di Palma, che condivido: l’espansione cargo di Malpensa è strategica, nel senso che è irrinunciabile per gli interessi del Paese. In quel senso, penso io, ma lo penserà anche lui, non è “sottoposta” alla VIA.

La VIA deve solo indicare quali accorgimenti e rimedi servano per limitare al massimo gli eventuali danni ambientali di qualcosa che va fatto a prescindere e comunque non furbescamente suggerendo come unica soluzione che si debba espandere l’area cargo proprio dove sarà possibile, in futuro, costruire la terza pista. Malpensa va aiutata a crescere, non castrata. Così penserà Di Palma, come, per quel nulla che conta, penso io. Così hanno pensato Governo, Camera dei Deputati e Senato.

Sticazzi, dirai tu, ma mi dispiace, la VIA non è onnipotente, come non sono e non devono essere onnipotenti gli ambientalisti più o meno razionali o più o meno fanatici. Se questo è una bestemmia perché per te la VIA è analoga al Primo Comandamento: “Non avrai altro Dio all’infuori di me”, mi auguro che resterai deluso dall’esito della vicenda.

Essendo l’Italia un paese in cui il diritto amministrativo è particolarmente pesante, non credo che bastino toppe come quelle che descrivi per mettere al sicuro il cargo a MXP.
Quantomeno si butteranno anni in ricorsi, anche ammettendo di riuscire a vincere la battaglia contro il no-tutto.

Ricordati che è sempre più semplice difendere lo status quo, come si vede dallo stato di immobilismo del paese.


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Posto qui l’articolo del Sole24 sulla crescita e-commerce che impatta positivamente il traffico aereo non avendo più la certezza sulle tempistiche del traffico navale.
Si parla di un incremento su MXP in termini di volumi ma anche di tempi di “risposta” del terminal lunghi, quindi performance al di sotto dei colleghi di altri scali.

Forse hanno impattato negativamente gli ultimi scioperi? (Chiedo per argomentare senza puntare nessun dito)

https://www.ilsole24ore.com/art/da-shei ... o-AFWV1GuC

Il cargo aereo è in forte crescita negli ultimi mesi, sia per effetto del boom dell'e-commerce cinese sia della crisi del trasporto marittimo dovuti agli attacchi degli Houthi.
Un improvviso aumento della domanda che ha toccato anche l'aeroporto di Milano Malpensa

https://www.malpensanews.it/2024/03/she ... sa/904851/

KNI997 ha scritto: ↑lun 04 mar 2024, 17:53:20 Forse hanno impattato negativamente gli ultimi scioperi? (Chiedo per argomentare senza puntare nessun dito)

La mole di lavoro di certi periodi è stata indipendente dal fattore scioperi (peraltro giusti visto il rinnovo penoso del CCNL)

https://www.aircargoitaly.com/malpensa- ... um=twitter

Qualche commento interessante sul cargo in Italia.

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