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Anarchici sul piazzale a Malpensa, bloccata un’espulsione verso il Marocco

Un gruppo di militanti è entrato nell'area aeroportuale per bloccare un volo su cui era stato imbarcato un uomo destinato all'espulsione



Una protesta clamorosa, a Malpensa, per bloccare l’espulsione e il rimpatrio di un cittadino marocchino: un gruppo di attivisti anarchici è entrato sul piazzale per chiedere che venisse sbarcato un uomo destinato all’espulsione dall’Italia. Cosa che poi è effettivamente avvenuta per decisione del comandante del volo.

È successo nel pomeriggio di mercoledì 20 marzo: il gruppo di attivisti della rete No CPR (che contesta i Centri di Permanenza per il Rimpatrio e contro il sistema delle espulsioni) ha raggiunto il piazzale, posizionandosi intorno al velivolo della Air Maroc che si apprestava a decollare verso Casablanca.

Sul piazzale sono intervenute le pattuglie della Polizia di Frontiera di Malpensa, mentre gli stessi attivisti anarchici hanno registrato un video (da cui è tratta la foto di apertura) denunciando l’espulsione di «un compagno, prelevato dal CPR di Gradisca d’Isonzo, sedato a forza con massicce dosi di psicofarmaci e portato incatenato a Malpensa».
Non è chiaro come gli anarchici siano arrivati fin sul piazzale, anche se non è la prima volta che proteste del genere superano le reti aeroportuali. Il blocco degli anarchici si è prolungato e il volo Air Maroc è poi decollato con un ritardo di un’ora e venti minuti senza il passeggero espulso, sbarcato per decisione del comandate.

I quattro contestatori sono stati identificati e portati negli uffici della Polizia a Malpensa. Per loro si prospetta una denuncia per resistenza a pubblico ufficiale e interruzione di pubblico servizio oltre ad un Daspo.

La contestazione dei CPR
La rete anarchica, che sul tema è ben presente in alcune località come Torino, ostacola le espulsione e le contesta alla base, ma è molto attiva anche nella contestazione dei Centri di Permanenza per il Rimpatrio, strutture dalla natura giuridica discussa (non sono carceri ma la libertà personale è limitata: la detenzione all’interno è di tipo amministrativo, senza processo) e in cui si presentano gravi problemi .

Da anni sono criticati anche dalle associazioni che si occupano di diritti umani per le condizioni disumane e degradanti in cui si trovano le persone detenute. Sono stati anche al centro di indagini della magistratura per abusi e violazioni, l’ultima delle quali al CPR di Milano a fine 2023.

Dal punto di vista politico ci sono state anche contestazioni (quasi opposte a quelle dell’area anarchica) per la scarsa efficacia delle procedure di espulsione, anche in rapporto ai lunghi tempi di permanenza imposti alle persone ristrette.

https://www.malpensanews.it/2024/03/pro ... sa/906423/

Consiglio di cambiare il titolo.

Per il resto è inquietante sia così facile per un gruppo di anarchici (che suppongo non abbiano le abilità di Ethan Hunt) raggiungere il piazzale

Robe da Italia, non c'e' da stupirsi.

Se l’avessero fatto in un aeroporto americano (non solo USA) sarebbero stati abbattuti.

malpensante ha scritto: ↑mer 20 mar 2024, 22:58:25 Se l’avessero fatto in un aeroporto americano (non solo USA) sarebbero stati abbattuti.

eh...da noi c'e' il Vaticano...

https://www.varesenews.it/2024/03/come- ... a/1878486/

mxp98 ha scritto:https://www.varesenews.it/2024/03/come- ... a/1878486/

Se il racconto è verosimile, abbiamo qualche problema di sicurezza

Soffermiamoci sul fatto: persone non autorizzate sono entrate sul piazzale, hanno bloccato un velivolo e limitato l'operatività dell'aeroporto. Le ragioni di perché ciò sia accaduto sono, per certi aspetti, irrilevanti.

Di cosa possono essere accusate, senza rischiare che lo scontro sia semplicemente ideologico e perciò perdente in partenza? Di qualcosa legata a terrorismo e/o interruzione di pubblico servizio, con implicazioni penali e civilistiche.
Il terrorismo lo escluderei, perché anche il più scarso avvocato difensore chiamerebbe a correi le forze dell'ordine e l'aeroporto, incapaci di evitare che ciò accadesse. Dubito che i vari funzionari coinvolti sarebbero contenti di ciò e facilmente si farebbe cadere l'accusa.
Rimane l'interruzione di pubblico servizio, ma anche se si arrivasse a una condanna probabilmente non sortirebbe effetto sotto l'aspetto penale e neppure sotto quello civile, qualora gli imputati fossero nullatenenti. Senza contare i lunghi tempi per arrivare a una sentenza definitiva.

Nulla da fare, allora? Non proprio, basta un po' di fantasia. Tutte le compagnie aeree hanno una black list in cui conservano i nomi delle persone che, per svariati motivi e a loro insindacabile giudizio, non vogliono più far volare sui loro aerei. Ecco, basterebbe che le varie compagnie si mettessero tutte d'accordo e inserissero immediatemente i nomi delle persone responsabili di ciò che è accaduto nei loro elenchi per comminare una pena immediata, certa e di sicura deterrenza. Pensateci: non poter più volare implica una grande limitazione alla libertà di spostamento, in alcuni casi quasi assoluta. Addio ai week-end su qualche isoletta mediterranea, addio a vacanze in posti esotici. Forse potrebbero esserci dei ripensamenti.

Macché black list, questi dovrebbero vincere un lungo soggiorno gratuito nelle patrie galere.

Prova a fare uno scherzo del genere a Mosca, Pechino, Tel Aviv, Istanbul o in un Paese UE con meno lassismo.

Devi adattarti a operare con gli strumenti efficaci disponibili nell'ambiente in cui vivi. E sappiamo bene che in Italia, per mille motivi che non stiamo a elencare, in galera non ci finisci o quanto meno non ci rimani.

L’ambiente in cui viv può essere cambiato e non necessariamente in peggio.

Secondo me, il tema da discutere, in un forum di aviazione e non di giuristi, non dovrebbe vertere sulla pena da comminare quanto su ciò che ha portato un intero gruppo di estranei ad accedere con tanta facilità al piazzale.

maclover ha scritto: ↑gio 21 mar 2024, 09:59:14 Secondo me, il tema da discutere, in un forum di aviazione e non di giuristi, non dovrebbe vertere sulla pena da comminare quanto su ciò che ha portato un intero gruppo di estranei ad accedere con tanta facilità al piazzale.

Quoto.

Hanno aperto una porta allarmata.
Le porte allarmate non possono essere eliminate, né essere tutte presidiate da un poliziotto.

Deve funzionare l’idea che, se le apri e sei un terrorista vieni abbattuto, se sei un cretino vieni messo in galera abbastanza tempo per farti pentire di quello che hai fatto.

Se invece prevale l’idea che sei “da comprendere” e non da rieducare da zio Putin in un campo vacanze in Siberia il problema inevitabilmente si ripresenta.

Il motivo è che siamo in uno stato dell'Europa occidentale che vive in pace da decenni e non ama le paranoie sulla sicurezza, quindi preferisce una porta apribile quando serve (anche in emergenza, immagino sia stata aperta con un maniglione antipanico) a un portone blindato che per aprirlo serve la chiave di sicurezza tenuta in cassaforte.
C'è un allarme? Si
Ha suonato? Si
Sono stati bloccati senza danni, a parte un po' di confusione ed un ritardo del volo? Si
A posto così, per la pena se la vedranno con la magistratura.

Mi sembra palese che se qualcuno arrivasse in aeroporto ben armato potrebbe tranquillamente fare una strage, ma questo vale ovunque (stazioni, metropolitane, ospedali, piazze affollate, ecc.). Per come funziona l'Occidente libero l'approccio è non farcelo arrivare, non preoccuparsi di bloccarlo con i cecchini se arriva.

maclover ha scritto:Secondo me, il tema da discutere, in un forum di aviazione e non di giuristi, non dovrebbe vertere sulla pena da comminare quanto su ciò che ha portato un intero gruppo di estranei ad accedere con tanta facilità al piazzale.

Assolutamente si!


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easyMXP ha scritto:Il motivo è che siamo in uno stato dell'Europa occidentale che vive in pace da decenni

Qualcuno la settimana scorsa ha detto che ci vuole mandare le atomiche e non è un tipo tanto raccomandabile.

Quella che descrivi è un’idea tanto diffusa quanto obsoleta.

Senza andare molto lontano ricordo le manifestazioni di Green Peace a CDG qualche anno fa, a Brussels stessa cosa. Probabile ci sia davvero un problema sicurezza e che pochi scapestrati possano irrompere facilmente in zone sensibili.


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.. è anche vero che un aeroporto civile non è come una base militare, sarebbe ingestibile ed inutilizzabile..

Blitz degli anarchici a Malpensa, quattro arresti

MALPENSA – Sono stati tutti arrestati i quattro appartenenti al gruppo anarchico “No Cpr” che intorno alle 17 di ieri, mercoledì 20 marzo, si sono resi protagonisti di un vero e proprio blitz in pista a Malpensa riuscendo a bloccare temporaneamente il volo Air Maroc AT951 in partenza per Casablanca.

Il blitz

Per i quattro, bloccati dalla Polaria, le accuse sono di resistenza a pubblico ufficiale, interruzione di pubblico servizio e attentato alla sicurezza dei trasporti. Obiettivo dei quattro era impedire il rimpatrio di un cittadino marocchino arrestato a Bergamo e ieri trasferito a Malpensa dal Cpr di Gradisca d’Isonzo. I quattro avevano iniziato a protestare all’interno dell’aeroporto, la loro presenza è stata immediatamente notata dalla sicurezza Sea che ha allertato la polizia di frontiera.

La corsa in pista

I quattro a quel punto hanno forzato una porta allarmata correndo sin sul piazzale inseguiti dagli agenti. Gli addetti di rampa li hanno bloccati prima che riuscissero a salire sull’aereo. A quel punto i poliziotti li hanno fermati e portati negli uffici della Polaria per l’identificazione e l’arresto d’intesa con l’autorità giudiziaria. Il volo è decollato con un’ora e 20 di ritardo.


https://www.malpensa24.it/malpensa-blit ... CjvVvECyw

Pare abbiano sbagliato rimpatrio ed aeroporto..

https://www.varesenews.it/2024/03/il-bl ... a/1879290/